Tag: playoff nba 2011

  • Playoff NBA, primo turno: Boston sbanca New York, Hawks e Lakers sul 2-1

    Playoff NBA, primo turno: Boston sbanca New York, Hawks e Lakers sul 2-1

    3 le partite disputate nella notte NBA valide per il primo turno dei playoff.

    Boston ottiene una importantissima vittoria a New York ed ora conduce la serie per 3-0. La gran difesa dei Celtics ed un terzo quarto quasi perfetto permettono alla truppa di coach Doc Rivers di costruire un vantaggio di 23 punti che basta per portare a casa il successo. Nelle fila dei “Verdi” c’è la tripla doppia di un Rajon Rondo tornato da un paio di partite su livelli eccelsi (per lui 15 punti, 20 assist ed 11 rimbalzi), Ray Allen e Paul Pierce mandano a segno 14 triple (8 per il numero 20 e 6 per il capitano) ed alla fine il box score recita 38 punti per Pierce e 32 per Allen. Tutto storto invece per i padroni di casa, con un Anthony poco consistente (15 punti), Stoudemire non al meglio per un problema alla schiena segna solo 7 punti. Boston ora ha la serie in pugno.

    Sorride Atlanta che vince gara 3 e si porta nuovamente a condurre la serie (2-1) contro Orlando. Partita molto equilibrata, spezzata nel finale dall’incredibile tiro da 3 punti di Crawford che regala il +4 agli Hawks con 5 secondi da giocare. L’eroe della serata sigla 23 punti, il suo compagno di reparto Johnson ne mette 21, importante anche la doppia doppia di Smith da 15 punti e 10 rimbalzi. Orlando ha nel solito Howard il punto di riferimento con 21 punti, 15 rimbalzi e 3 stoppate. Male invece gli esterni dei Magic che combinano per un complessivo 8/28 da 3 (28%), unico a salvarsi Quentin Richardson che dalla distanza piazza un 3/3.

    I Lakers ribaltano le sorti della serie contro gli Hornets e dopo aver perso il vantaggio del fattore campo in gara 1 vanno a riprenderselo a New Orleans. Ora la serie è sul 2-1 per i gialloviola. Lakers sempre padroni delle operazioni e del punteggio, gli Hornets inseguono ma vengono tenuti sempre a distanza di sicurezza. Protagonisti della serata Bryant (30 punti) e Gasol (17 punti e 10 rimbalzi, ritorno alla normalità dopo le prime orribili 2 gare) con un Bynum in doppia doppia da 14 punti ed 11 rimbalzi. Per i padroni di casa Chris Paul mette 22 punti. Bene Landry che chiude a quota 23 mentre c’è un’altra gara da dimenticare per Belinelli che tira 2/8 dal campo sbagliando 6 delle 7 triple tentate per soli 5 punti. Per gli Hornets la vittoria di gara 1 sembra già un lontanissimo ricordo.

    Risultati playoff NBA del 22 aprile 2011

    New York Knicks-Boston Celtics 96-113
    N.Y. Shawne Williams 17, Anthony 15, Douglas 15
    Bos Pierce 38, Allen 32, Rondo 15

    Atlanta Hawks-Orlando Magic 88-84
    Atl Crawford 23, Johnson 21, Smith 15
    Orl Howard 21, Richardson 14, Nelson 13

    New Orleans Hornets-Los Angeles Lakers 86-100
    N.O. Landry 23, Paul 22, Okafor 15
    Lak Bryant 30, Gasol 17, Bynum 14

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Miami Heat (2)-Philadelphia 76ers (7) serie 3-0 Heat
    Boston Celtics (3)-New York Knicks (6) serie 3-0 Celtics
    Orlando Magic (4)-Atlanta Hawks (5) serie 1-2 Hawks
    Chicago Bulls (1)-Indiana Pacers (8) serie 3-0 Bulls

    WESTERN CONFERENCE:

    Los Angeles Lakers (2)-New Orleans Hornets (7) serie 2-1 Lakers
    San Antonio Spurs (1)-Memphis Grizzlies (8) serie 1-1
    Dallas Mavericks (3)-Portland Trail Blazers (6) serie 2-1 Mavericks
    Oklahoma City Thunder (4)-Denver Nuggets (5) serie 2-0 Thunder

  • Playoff NBA, primo turno: Portland rialza la testa, bene Heat e Bulls

    Playoff NBA, primo turno: Portland rialza la testa, bene Heat e Bulls

    3 le partite disputate nella notte NBA valide per il primo turno playoff.

    Chicago mette una seria ipoteca sul passaggio del primo turno grazie alla vittoria ottenuta (come sempre nel finale) nel match contro i Pacers: ad Indianapolis sono i soliti Korver e Rose che ribaltano l’inerzia della gara grazie ad un parziale di 10-0 nel quarto periodo che porta gli ospiti dal -5 al +5. I padroni di casa pagano per la terza volta consecutiva l’inesperienza e si fanno beffare nei minuti finali dalla magia di Derrick Rose che con 17 secondi da giocare piazza il canestro decisivo. Granger sbaglia il tiro del possibile sorpasso e per i Bulls si materializza il 3-0 nella serie che chiude (a meno di clamorosi miracoli o imprese sportive nel vero senso della parola) i giochi di questo primo turno playoff. Rose sbaglia tanto ma nel momento cruciale è sempre importante (per lui 23 punti), ben assistito da Deng (21) e Korver (12). Ai padroni di casa non bastano i 21 punti di Granger.

    Miami espugna Philadelphia e si porta sul 3-0 nella serie che a conti fatti chiude il discorso qualificazione. L’equilibrio dura per 3 quarti grazie all’intraprendenza dei Sixers, ma nel decisivo parziale emerge tutto il divario tecnico tra le 2 squadre: sono 23 (su 27) i punti segnati dai “Big Three” degli Heat nel quarto quarto. James (24 punti, 15 rimbalzi e 6 assist), Wade (32 punti, 10 rimbalzi ed 8 assist) e Bosh (19 punti) combinano insieme per 75 dei 100 punti di Miami, ai 76ers non bastano i 21 punti di Brand ed i 20 di Holiday.

    Portland fa valere il fattore campo del Rose Garden e batte Dallas dopo una gara tiratissima: il parziale decisivo arriva nell’ultimo periodo con un 12-2 che spedisce i padroni di casa sul +13. I Mavericks non mollano ed arrivano a pochi secondi dalla sirena sul -3, ma i liberi di Miller chiudono la gara per un successo che porta i Blazers sul 2-1 nella serie e li mantiene vivi. Aldridge (20 punti) e Matthews (25) sono i top scorer per Portland, ma le buone notizie arrivano anche da Brandon Roy che sembra recuperare la condizione di partita in partita (per lui 16 punti in 23 minuti sul parquet). Agli ospiti non bastano i 29 punti di Terry ed i 25 di Nowitzki (unici 2 giocatori in doppia cifra). Per gara 4, da disputare sempre in Oregon, si prevede un’atmosfera caldissima.

    Risultati playoff NBA del 21 aprile 2011

    Indiana Pacers-Chicago Bulls 84-88
    Ind Granger 21, Jones 11, Hansbrough 10
    Chi Rose 23, Deng 21, Korver 12

    Philadelphia 76ers-Miami Heat 94-100
    Phi Brand 21, Holiday 20, Williams 15
    Mia Wade 32, James 24, Bosh 19

    Portland Trail Blazers-Dallas Mavericks 97-92
    Por Matthews 25, Aldridge 20, Miller 16, Roy 16
    Dal Terry 29, Nowitzki 25, Marion 9

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Miami Heat (2)-Philadelphia 76ers (7) serie 3-0 Heat
    Boston Celtics (3)-New York Knicks (6) serie 2-0 Celtics
    Orlando Magic (4)-Atlanta Hawks (5) serie 1-1
    Chicago Bulls (1)-Indiana Pacers (8) serie 3-0 Bulls

    WESTERN CONFERENCE:

    Los Angeles Lakers (2)-New Orleans Hornets (7) serie 1-1
    San Antonio Spurs (1)-Memphis Grizzlies (8) serie 1-1
    Dallas Mavericks (3)-Portland Trail Blazers (6) serie 2-1 Mavericks
    Oklahoma City Thunder (4)-Denver Nuggets (5) serie 2-0 Thunder

  • Playoff NBA, primo turno: Boston soffre ancora contro i Knicks, bene Magic e Mavs

    Playoff NBA, primo turno: Boston soffre ancora contro i Knicks, bene Magic e Mavs

    3 le partite disputate nella notte NBA valide per il primo turno playoff.

    I Magic riescono ad impattare la serie dopo la sconfitta, anche un pò inattesa, di gara 1 contro Atlanta. Dwight Howatd, appena eletto difensore dell’anno, rimane in campo tutti i 48 minuti della partita mettendo a referto 33 punti, 19 rimbalzi e 2 recuperi. E’ in difesa che Orlando vince il match limitando gli avversari a soli 82 punti (Crawford è il top scorer degli ospiti con 25 punti), l’allungo decisivo arriva nel terzo parziale con uno score di 10-1 che mette la gara sui binari dei Magic. La serie ora si trasferisce ad Atlanta per le prossime 2 partite.

    Sofferenza completa per i Boston Celtics che rischiano di perdere contro i Knicks anche in gara 2 ma alla fine riescono (così come in gara 1) a risolvere il match a loro favore nel finale di partita. Boston sembra piazzare il parziale decisivo nel terzo quarto quando si porta a +11 dai rivali, ma nell’ultimo periodo arriva la rimonta degli ospiti grazie ai 13 punti segnati in un paio di minuti da Carmelo Anthony che riporta in partita la sua squadra. A decidere l’incontro sono il jumper di Garnett a 13 secondi dalla fine e la palla persa di Jeffries che condanna la squadra della “Grande Mela” ad una sconfitta forse ancora più bruciante rispetto alla gara precedente. I Celtics ringraziano la prova di Rondo da 30 punti ed il 4/4 di Ray Allen da 3 punti (per 18 complessivi) che toglie i padroni di casa dai guai nei momenti in cui serve. Per New York, priva di Billups e con Stoudemire limitato da un infortunio a soli 17 minuti sul parquet, grande prestazione di Carmelo Anthony che segna 42 punti (quasi la metà della squadra) con 17 rimbalzi, 6 assist e 2 stoppate. Ma per sperare nel colpaccio (che non sembra comunque impossibile viste queste prime 2 partite) serve che Billups e Stoudemire recuperino dai loro acciacchi. La serie si sposta ora a New York e se i Knicks vorranno restare vivi servono obbligatoriamente 2 vittorie.

    Vantaggio per 2-0 nella serie contro i Blazers anche per Dallas che supera i rivali grazie ai 33 punti di Nowitzki ed ai 21 di Stojakovic, ancora una volta viene concessa troppa libertà a Kidd che risponde con 18 punti. Portland si affida al solito Aldridge (24 punti e 10 rimbalzi) e a Gerald Wallace (18) ma ci sono i soliti problemi, ovvero il poco carattere nelle gare in trasferta. La serie si sposta in Oregon per le prossime 2 partite, i Mavs vanno per chiudere, i Blazers per riaprire una serie che sembra prendere sempre di pù la direzione del Texas.

    Risultati playoff NBA del 19 aprile 2011

    Orlando Magic-Atlanta Hawks 88-82
    Orl Howard 33, Nelson 13, Turkoglu 10
    Atl Crawford 25, Smith 17, Johnson 14

    Boston Celtics-New York Knicks 96-93
    Bos Rondo 30, Pierce 20, Allen 18
    N.Y. Anthony 42, Douglas 14, Jeffries 10

    Dallas Mavericks-Portland Trail Blazers 101-89
    Dal Nowitzki 33, Stojakovic 21, Kidd 18
    Por Aldridge 24, Wallace 18, Miller 18

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Miami Heat (2)-Philadelphia 76ers (7) serie 2-0 Heat
    Boston Celtics (3)-New York Knicks (6) serie 2-0 Celtics
    Orlando Magic (4)-Atlanta Hawks (5) serie 1-1
    Chicago Bulls (1)-Indiana Pacers (8) serie 2-0 Bulls

    WESTERN CONFERENCE:

    Los Angeles Lakers (2)-New Orleans Hornets (7) serie 0-1 Hornets
    San Antonio Spurs (1)-Memphis Grizzlies (8) serie 0-1 Grizzlies
    Dallas Mavericks (3)-Portland Trail Blazers (6) serie 2-0 Mavericks
    Oklahoma City Thunder (4)-Denver Nuggets (5) serie 1-0 Thunder

  • Playoff NBA, primo turno: Miami stende i Sixers, Rose trascina Chicago

    Playoff NBA, primo turno: Miami stende i Sixers, Rose trascina Chicago

    2 le partite giocate nella notte NBA valide per il primo turno playoff.

    Tutto facile per i Miami Heat che battono agevolmente i Philadelphia 76ers anche in gara 2. A guidare la squadra di coach Spoelstra ci pensa LeBron James autore di 29 punti con 7 rimbalzi e 6 assist. Buono il contributo di Bosh che chiude con 21 punti ed 11 rimbalzi a referto mentre Wade, pur non essendo in condizioni ottimali scende lo stesso sul parquet ed infila 14 punti. Grande difesa da parte dei padroni di casa che limita l’attacco avversario a soli 31 punti in tutto il primo tempo, volando quasi sui 20 punti di vantaggio già nelle prime battute di match. Per i Sixers delude il quintetto di partenza che riesce a segnare solo 29 punti sui 73 di squadra, l’apporto maggiore proviene dalla panchina con Young e Turner autori rispettivamente di 18 e 15 punti. La serie ora si sposta a Philadelphia e per i 76ers si tratta già dell’ultima spiaggia.

    Si portano sul 2-0 anche i Chicago Bulls che come in gara 1 devono sudare oltremodo per avere la meglio dei giovani Pacers. La gara si risolve negli ultimi 5 minuti e così come nel match precedente è Derrick Rose a fare la differenza con 11 punti segnati nei momenti cruciali. Il playmaker di Chicago chiude a quota 36 punti, 8 rimbalzi e 6 assist, Boozer riesce a prendere le misure ad Hansbrough (che lo aveva ridicolizzato nella prima partita della serie) e sigla una doppia doppia da 17 punti e 16 rimbalzi. Indiana ha soli 2 uomini in doppia cifra (Granger 19 e Price 13) ma ha un contributo da parte di tutti i giocatori scesi sul parquet, nota dolente l’infortunio al playmaker titolare Collison che gioca i primi 14 minuti e dopo una caduta maldestra non rientra più in campo.
    La serie si trasferisce ora ad Indianapolis, fondamentale per i Pacers il recupero di Collison per cercare di mantenere viva una serie che sembra indirizzata verso la squadra dell’Illinois.

    Risultati playoff NBA del 18 aprile 2011

    Miami Heat-Philadelphia 76ers 94-73
    Mia James 29, Bosh 21, Wade 14
    Phi Young 18, Turner 15, Holiday 12

    Chicago Bulls-Indiana Pacers 96-90
    Chi Rose 36, Boozer 17, Deng 14
    Ind Granger 19, Price 13, Foster 9

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Miami Heat (2)-Philadelphia 76ers (7) serie 2-0 Heat
    Boston Celtics (3)-New York Knicks (6) serie 1-0 Celtics
    Orlando Magic (4)-Atlanta Hawks (5) serie 0-1 Hawks
    Chicago Bulls (1)-Indiana Pacers (8) serie 2-0 Bulls

    WESTERN CONFERENCE:

    Los Angeles Lakers (2)-New Orleans Hornets (7) serie 0-1 Hornets
    San Antonio Spurs (1)-Memphis Grizzlies (8) serie 0-1 Grizzlies
    Dallas Mavericks (3)-Portland Trail Blazers (6) serie 1-0 Mavericks
    Oklahoma City Thunder (4)-Denver Nuggets (5) serie 1-0 Thunder

  • Playoff NBA, primo turno: Belinelli sorprende i Lakers, Celtics a fatica contro i Knicks

    Playoff NBA, primo turno: Belinelli sorprende i Lakers, Celtics a fatica contro i Knicks

    4 le partite disputate nella notte NBA, match validi per il primo turno dei playoff.

    Memphis sbanca San Antonio e ribalta il fattore campo favorevole agli Spurs: la squadra del Tennessee ringrazia i suoi lunghi, ovvero Randolph e Marc Gasol che dominano in area al cospetto delle torri avversarie. Sono 25 i punti messi a segno da Randolph che aggiunge anche 14 rimbalzi, mentre Gasol si ferma a 24 con 9 rimbalzi. Decisivo però il tiro da 3 di Shane Battier che regala la prima vittoria nella storia dei playoff ai Grizzlies dopo 12 gare andate a vuoto. Per i neroargento ha pesato tanto l’assenza di Ginobili, inutili i 20 punti di Parker ed i 16 di Duncan. Gara 2 è in programma mercoledì 20 sempre in Texas, ma per i padroni di casa è già un match fondamentale sperando nel recupero di Ginobili.

    Vince, ma soffre oltremodo, Boston contro i Knicks: decisivo Ray Allen (24 punti) con un tiro da 3 ad 11 secondi dalla fine che regala il vantaggio alla sua squadra. Nell’ultima azione Anthony prova a rispondere con la tripla del contro-sorpasso ma il tiro si ferma sul ferro. Ennesima rimonta subita nel quarto periodo per New York e tanta delusione dopo una gara giocata molto bene contro i più quotati avversari. Fattore importante della partita la difesa di pierce su Anthony che limita il numero 7 a soli 15 punti segnati, mentre Stoudemire (28 ed 11 rimbalzi) domina contro i lunghi biancoverdi ma deve arrendersi anche lui nel finale. Da valutare l’infortunio di Billups per i bluarancio, la sua eventuale perdita vorrebbe dire strada spianata per i Celtics verso le semifinali di Conference. Intanto già domani si torna in campo per gara 2.

    Oklahoma City porta a casa gara 1 contro i Nuggets sfruttando il talento dei suoi 2 uomini principali, Kevin Durant (41 punti e 9 rimbalzi) e Russell Westbrook (31 punti, 6 rimbalzi e 7 assist), autori di 72 punti dei 107 totali di squadra. La prima partita di Danilo Gallinari nei playoff è purtroppo una sconfitta, non bastano i suoi 18 punti alla truppa di coach Karl. In gara 2, in programma sempre ad Oklahoma City mercoledì 20, urge trovare una soluzione contro le magie di Durant, altrimenti sarà vita dura per la squadra del Colorado.

    La sorpresa di giornata arriva però da Los Angeles dove i campioni in carica si fanno battere dagli Hornets privi di West e con le rotazioni ridotte. Gara di spessore da parte degli ospiti che tengono sempre il controllo della gara, aiutati all’inizio dagli 8 punti di Marco Belinelli (10 per lui alla fine). Eroe di serata Chris Paul, autore di una prova incredibile da 33 punti, 14 assit, 7 rimbalzi e 4 recuperi, una delle migliori prestazioni singole di sempre per un giocatore nella post season. Il playmaker degli Hornets spezza la gara nel quarto periodo mettendo 17 punti, infilando il canestro avversario a ripetizione. Anche sfortuna per New Orleans che già ridotta all’osso dagli infortuni, perde anche il lungo Gray per un brutto infortunio dopo una gara eccellente (12 punti). Per i Lakers si salva Bryant con 34 punti. Gara 2 è in programma mercoledì 20, per i gialloviola urge portare in parità la serie, Hornets che invece cercheranno il nuovo colpaccio, ma alla luce del nuovo infortunio sembra obiettivamente difficile, ora più di prima, riuscire a passare il turno.

    Risultati playoff NBA del 17 aprile 2011

    San Antonio Spurs-Memphis Grizzlies 98-101
    S.A. Parker 20, Duncan 16, Hill 15
    Mem Randolph 25, Gasol 24, Conley 15

    Boston Celtics-New York Knicks 87-85
    Bos Allen 24, Pierce 18, Garnett 15
    N.Y. Stoudemire 28, Anthony 15, Billups 10

    Oklahoma City Thunder-Denver Nuggets 107-103
    Okl Durant 41, Westbrook 31, Maynor 12
    Den Nenè 22, Gallinari 18, Felton 12

    Los Angeles Lakers-New Orleans Hornets 100-109
    Lak Bryant 34, Artest 16, Bynum 13
    N.O. Paul 33, Landry 17, Jack 15

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Miami Heat (2)-Philadelphia 76ers (7) serie 1-0 Heat
    Boston Celtics (3)-New York Knicks (6) serie 1-0 Celtics
    Orlando Magic (4)-Atlanta Hawks (5) serie 0-1 Hawks
    Chicago Bulls (1)-Indiana Pacers (8) serie 1-0 Bulls

    WESTERN CONFERENCE:

    Los Angeles Lakers (2)-New Orleans Hornets (7) serie 0-1 Hornets
    San Antonio Spurs (1)-Memphis Grizzlies (8) serie 0-1 Grizzlies
    Dallas Mavericks (3)-Portland Trail Blazers (6) serie 1-0 Mavericks
    Oklahoma City Thunder (4)-Denver Nuggets (5) serie 1-0 Thunder

  • Playoff NBA, primo turno: Atlanta sorprende Orlando, bene Heat e Mavs

    Playoff NBA, primo turno: Atlanta sorprende Orlando, bene Heat e Mavs

    Dopo la vittoria sofferta di Chicago su Indiana (leggi l’articolo) che ha dato il via ai playoff NBA 2011, nella notte si sono disputate altre 3 sfide.

    Vittoria importante per gli Heat sui Sixers: primo quarto inguardabile per Miami con Philadelphia che va avanti di 12 lunghezze, James guida i suoi compagni nel secondo periodo ed all’intervallo i padroni di casa della Florida chiudono con un leggero vantaggio. Il terzo parziale sembra scrivere la parola fine alla gara, merito di un Chris Bosh ad alti livelli, ma nel finale un parziale di 12-0 per gli ospiti riporta a -1 Phila. Qui sale in cattedra Wade che con un paio di giocate d’autore ricaccia indietro gli avversari e regala l’1-0 nella serie agli Heat. James segna 21 punti con 14 rimbalzi, Bosh ne aggiunge 25 e 12,mentre Wade si ferma a 17. Il miglior realizzatore dei 76ers è Young con una doppia doppia da 20 punti ed 11 rimbalzi, buono anche l’apporto di Holiday e Brand (rispettivamente 19 e 17 punti). Gara 2 è in programma, sempre a Miami, lunedì 18 aprile.

    La prima sorpresa di questa post season arriva da Orlando dove i padroni di casa vengono battuti da Atlanta grazie alla prova da 25 punti di Joe Johnson. Apporto sostanzioso per Crawford che porta 23 punti dalla panchina, prova solida del duo Horford-Smith (rispettivamente 16 e 15 punti) nel centro dell’area. Ai Magic non sono bastati i 46 punti e 19 rimbalzi di Dwight Howard che dimostra ancora una volta di essere il centro più forte e dominante della Lega (31 punti solo nel primo tempo), Nelson ne aggiunge 26, ma i Magic vengono traditi dal resto del team che con soli 20 punti nei rimanenti 7 giocatori perdono il confronto con i pari ruolo avversari. Atlanta porta via il fattore campo ad Orlando, gara 2 è in programma martedì 19 aprile e per i padroni di casa sarà già decisiva!

    Dallas ringrazia uno straordinario Dirk Nowitzki che segna 18 dei suoi 28 punti totali nel quarto periodo e guida la rimonta dei Mavs che beffano Portland. A metà periodo i Blazers sono sul +6, ma qui si scatena l’asso tedesco con 12 punti consecutivi che sposta l’inerzia della gara a favore della sua squadra. Kidd (24 punti) con la bomba del +7 a 30 secondi dalla fine sigilla il successo di padroni di casa (per lui ben 6 triple, suo record nei playoff). Per gli ospiti non bastano i 27 punti di Aldridge. Martedì 19 sempre in Texas c’è già gara 2 che si preannuncia molto interessante.

    Risultati playoff NBA del 16 aprile 2011

    Miami Heat-Philadelphia 76ers 97-89
    Mia Bosh 25, James 21, Wade 17
    Phi Young 20, Holiday 19, Brand 17

    Orlando Magic-Atlanta Hawks 93-103
    Orl Howard 46, Nelson 27, Arenas 6, Turkoglu 6
    Atl Johnson 25, Crawford 23, Horford 16

    Dallas Mavericks-Portland Trail Blazers 89-81
    Dal Nowitzki 28, Kidd 24, Terry 10
    Por Aldridge 27, Miller 18, Batum 14

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Miami Heat (2)-Philadelphia 76ers (7) serie 1-0 Heat
    Boston Celtics (3)-New York Knicks (6) serie 0-0
    Orlando Magic (4)-Atlanta Hawks (5) serie 0-1 Hawks
    Chicago Bulls (1)-Indiana Pacers (8) serie 1-0 Bulls

    WESTERN CONFERENCE:

    Los Angeles Lakers (2)-New Orleans Hornets (7) serie 0-0
    San Antonio Spurs (1)-Memphis Grizzlies (8) serie 0-0
    Dallas Mavericks (3)-Portland Trail Blazers (6) serie 1-0 Mavericks
    Oklahoma City Thunder (4)-Denver Nuggets (5) serie 0-0

  • Playoff NBA, primo turno: Chicago soffre ma batte Indiana

    Playoff NBA, primo turno: Chicago soffre ma batte Indiana

    Partiti i playoff NBA 2011 che hanno rischiato di aprirsi con il botto: nella prima partita di post season i Bulls hanno vinto grazie ad una furiosa rimonta finale il match contro Indiana, rischiando seriamente di partire con l’handicap nell’appuntamento cruciale della stagione.

    In effetti il pericolo scampato da Chicago è grande e pare più regalato dai Pacers che conquistato dai Bulls che hanno avuto il merito di non aver mollato mai ma il suicidio di Indiana è di dimensioni colossali.
    Il match infatti vede gli ospiti comandare dall’inizio quasi fino al termine, nei primi minuti il distacco è minimo (il primo quarto si chiude sul 27-23) il +4 viene mantenuto fino al termine del primo tempo (51-55) e solo un superbo Rose fino a quel momento a quota 18 punti mantiene i padroni di casa in partita.

    Ma è la ripresa ad essere elettrizzante: i giovani Pacers iniziano a fare sul serio e mettono in seria difficoltà la squadra numero 1 della Lega, e a metà terzo quarto c’è il massimo vantaggio sul +12 (69-57), i Bulls tentano di rientrare ma lo sforzo produce solo 4 punti recuperati e si va all’ultimo quarto con il risultato di 79-71.
    Qui si assiste ad una dormita della difesa di Indiana che riporta nel match gli avversari sul -4 (82-78 dopo appena 2 minuti di gioco), ma coach Vogel riorganizza prontamente i suoi giocatori e a 3 minuti e mezzo dalla fine i gialloblu tornano sulla doppia cifra di margine (98-88).
    E’ da questo momento in poi che arriva il black out più totale per Granger e compagni che in primis non difendono più a dovere, poi non riescono più a segnare ed in ultimo si fanno prendere dalla paura. Il risultato è questo: un solo libero segnato fino alla fine dell’incontro, il pareggio dei Bulls ad 1 minuto e mezzo dal termine (99-99) ed il conseguente sorpasso con la tripla di Korver (102-99) a 14 secondi dalla sirena, con Rose che, dopo una brutta azione offensiva degli avversari, sigilla il match con 2 liberi per il 104-99 finale.

    C’è da dire che Chicago ha buttato il cuore oltre l’ostacolo, molte squadre avrebbero forse mollato, ma l’agonismo messo sul parquet dai “Tori” è stato encomiabile, il tutto con la sciagurata collaborazione dei giovani di Indianapolis che probabilmente, sentendo odore di impresa ( si scontrano in questa serie la squadra con il miglior record NBA e quella con il peggior record tra le 16 qualificate ai playoff!) hanno accusato il classico tremolio nelle gambe quando la vittoria sembrava ormai a portata di mano permettendo a Rose di trascinare i suoi verso la rimonta ed il successo.
    Il playmaker di Chicago ha aggiornato il suo career high nei playoff con una prestazione da 39 punti (con l’aggiunta di 6 rimbalzi e 6 assist) risultando alla fine dei conti, l’uomo partita. Importante anche il contributo di Korver (13 punti e la tripla decisiva, come già riportato) e dei soliti Deng (18 punti e 10 rimbalzi), Noah (10 punti ed 11 rimbalzi) e Boozer (12 punti). Per Indiana da sottolineare la buona prova di Granger da 24 punti, di Hansbrough (22) e Collison (17).
    Si ritorna sul parquet lunedì 18, ancora allo United Center, e la speranza per i Pacers, dopo questa ottima prestazione, è di aver imparato dai propri errori per cercare di non commetterli nuovamente.

    Chicago Bulls-Indiana Pacers 104-99 (serie 1-0 Bulls)
    Chi Rose 39, Deng 18, Korver 13
    Ind Granger 24, Hansbrough 22, Collison 17

  • Playoff NBA, primo turno: Il programma delle 8 serie

    Playoff NBA, primo turno: Il programma delle 8 serie

    Questo il programma completo dei playoff NBA con le date e gli orari delle 8 serie valide per il primo turno. Ricordiamo che le serie sono giocate al meglio delle 7 partite. Alcuni orari non sono stati ancora resi noti dalla NBA.

    EASTERN CONFERENCE

    1-Chicago Bulls vs 8-Indiana Pacers:

    gara 1: Chicago Bulls-Indiana Pacers sabato 16 aprile a Chicago, ore 1:00 p.m. (ore 19.00 in Italia)
    gara 2: Chicago Bulls-Indiana Pacers lunedì 18 aprile a Chicago, ore 9:30 p.m. (ore 3.30 in Italia)
    gara 3: Indiana Pacers-Chicago Bulls giovedì 21 aprile ad Indianapolis, ore 7:00 p.m. (ore 1.30 in Italia)
    gara 4: Indiana Pacers-Chicago Bulls sabato 23 aprile ad Indianapolis, ore 2:30 p.m. (ore 20.30 in Italia)
    *gara 5: Chicago Bulls-Indiana Pacers martedì 26 aprile a Chicago, orario da definire
    *gara 6: Indiana Pacers-Chicago Bulls giovedì 28 aprile ad Indianapolis, orario da definire
    *gara 7: Chicago Bulls-Indiana Pacers sabato 30 aprile a Chicago, orario da definire

    2-Miami Heat vs 7-Philadelphia 76ers:

    gara 1: Miami Heat-Philadelphia 76erssabato 16 aprile a Miami, ore 3:30 p.m. (ore 21.30 in Italia)
    gara 2: Miami Heat-Philadelphia 76ers lunedì 18 aprile a Miami, ore 7:00 p.m. (ore 1.30 in Italia)
    gara 3: Philadelphia 76ers-Miami Heat giovedì 21 aprile a Philadelphia, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    gara 4: Philadelphia 76ers-Miami Heat domenica 24 aprile a Philadelphia, ore 1:00 p.m. (ore 19.00 in Italia)
    *gara 5: Miami Heat-Philadelphia 76ers mercoledì 27 aprile a Miami, orario da definire
    *gara 6: Philadelphia 76ers-Miami Heat venerdì 29 aprile a Philadelphia, orario da definire
    *gara 7: Miami Heat-Philadelphia 76ers domenica 1 maggio a Miami, orario da definire

    3-Boston Celtics vs 6-New York Knicks:

    gara 1: Boston Celtics-New York Knicks domenica 17 aprile a Boston, ore 7:00 p.m. (ore 1.30 in Italia)
    gara 2: Boston Celtics-New York Knicks martedì 19 aprile a Boston, ore 7:00 p.m. (ore 1.30 in Italia)
    gara 3: New York Knicks-Boston Celtics venerdì 22 aprile a New York, ore 7:00 p.m. (ore 1.30 in Italia)
    gara 4: New York Knicks-Boston Bruins domenica 24 aprile a New York, ore 3:30 p.m. (ore 21.30 in Italia)
    *gara 5: Boston Celtics-New York Knicks mercoledì 27 aprile a Boston, orario da definire
    *gara 6: New York Knicks-Boston Celtics venerdì 29 aprile a New York, orario da definire
    *gara 7: Boston Celtics-New York Knicks domenica 1 maggio a Boston, orario da definire

    4-Orlando Magic vs 5-Atlanta Hawks:

    gara 1: Orlando Magic-Atlanta Hawks sabato 16 aprile ad Orlando, ore 7:00 p.m. (ore 1.30 in Italia)
    gara 2: Orlando Magic-Atlanta Hawks martedì 19 aprile ad Orlando, ore 7:30 p.m. (ore 1.30 in Italia)
    Gara 3: Atlanta Hawks-Orlando Magic venerdì 22 aprile ad Atlanta, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    Gara 4: Atlanta Hawks-Orlando Magic domenica 24 aprile ad Atlanta, ore 7:00 p.m. (ore 1.30 in Italia)
    *gara 5: Orlando Magic-Atlanta Hawks martedì 26 aprile ad Orlando, orario da definire
    *Gara 6: Atlanta Hawks-Orlando Magic giovedì 28 aprile ad Atlanta, orario da definire
    *gara 7: Orlando Magic-Atlanta Hawks sabato 30 aprile ad Orlando, orario da definire

    WESTERN CONFERENCE

    1-San Antonio Spurs vs 8-Memphis Grizzlies:

    gara 1: San Antonio Spurs-Memphis Grizzlies domenica 17 aprile a San Antonio, ore 1:00 p.m. (ore 19.00 in Italia)
    gara 2: San Antonio Spurs-Memphis Grizzlies mercoledì 20 aprile a San Antonio, ore 8:30 p.m. (ore 2.30 in Italia)
    gara 3: Memphis Grizzlies-San Antonio Spurs sabato 23 aprile a Memphis, ore 7:30 p.m. (ore 1.30 in Italia)
    gara 4: Memphis Grizzlies-San Antonio Spurs lunedì 25 aprile a Memphis, orario da definire
    *gara 5: San Antonio Spurs-Memphis Grizzlies mercoledì 27 aprile a San Antonio, orario da definire
    *gara 6: Memphis Grizzlies-San Antonio Spurs venerdì 29 aprile a Memphis, orario da definire
    *gara 7: San Antonio Spurs-Memphis Grizzlies domenica 1 maggio a San Antonio, orario da definire

    2-Los Angeles Lakers vs 7-New Orleans Hornets:

    gara 1: Los Angeles Lakers-New Orleans Hornets domenica 17 aprile a Los Angeles, ore 3:30 p.m. (ore 21.30 in Italia)
    gara 2: Los Angeles Lakers-New Orleans Hornets mercoledì 20 aprile a Los Angeles, ore 10:30 p.m. (ore 4.30 in Italia)
    gara 3: New Orleans Hornets-Los Angeles Lakers venerdì 22 aprile a New Orleans, ore 9:30 p.m. (ore 3.30 in Italia)
    gara 4: New Orleans Hornets-Los Angeles Lakers domenica 24 aprile a New Orleans, ore 9:30 p.m. (ore 3.30 in Italia)
    *gara 5: Los Angeles Lakers-New Orleans Hornets martedì 26 aprile a Los Angeles, orario da definire
    *gara 6: New Orleans Hornets-Los Angeles Lakers giovedì 28 aprile a New Orleans, orario da definire
    *gara 7: Los Angeles Lakers-New Orleans Hornets sabato 30 aprile a Los Angeles, orario da definire

    3-Dallas Mavericks vs 6-Portland Trail Blazers:

    gara 1: Dallas Mavericks-Portland Trail Blazers sabato 16 aprile a Dallas, ore 9:30 p.m. (ore 3.30 in Italia)
    gara 2: Dallas Mavericks-Portland Trail Blazers martedì 19 aprile a Dallas, ore 9:30 p.m. (ore 3.30 in Italia)
    gara 3: Portland Trail Blazers-Dallas Mavericks giovedì 21 aprile a Portland, ore 10:30 p.m. (ore 4.30 in Italia)
    gara 4: Portland Trail Blazers-Dallas Mavericks sabato 23 aprile a Portland, ore 5:00 p.m. (ore 23.00 in Italia)
    *gara 5: Dallas Mavericks-Portland Trail Blazers lunedì 25 aprile a Dallas, orario da definire
    *gara 6: Portland Trail Blazers-Dallas Mavericks giovedì 28 aprile a Portland, orario da definire
    *gara 7: Dallas Mavericks-Portland Trail Blazers sabato 30 aprile a Dallas, orario da definire

    4-Oklahoma City Thunder vs 5-Denver Nuggets:

    gara 1: Oklahoma City Thunder-Denver Nuggets domenica 17 aprile ad Oklahoma City, ore 9:30 p.m. (ore 3.30 in Italia)
    gara 2: Oklahoma City Thunder-Denver Nuggets mercoledì 20 aprile ad Oklahoma City, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    gara 3: Denver Nuggets-Oklahoma City Thunder sabato 23 aprile a Denver, ore 10:00 p.m. (ore 4.00 in Italia)
    gara 4: Denver Nuggets-Oklahoma City Thunder lunedì 25 aprile a Denver, ore 10:30 p.m. (ore 4.30 in Italia)
    *gara 5: Oklahoma City Thunder-Denver Nuggets mercoledì 27 aprile ad Oklahoma City, orario da definire
    *gara 6: Denver Nuggets-Oklahoma City Thunder venerdì 29 aprile a Denver, orario da definire
    *gara 7: Oklahoma City Thunder-Denver Nuggets domenica 1 maggio ad Oklahoma City, orario da definire

    *se necessaria

  • Playoff NBA, primo turno: Analisi Eastern Conference

    Playoff NBA, primo turno: Analisi Eastern Conference

    L’analisi dei playoff NBA prosegue esaminando le 4 sfide della Eastern Conference.

    1 Chicago Bulls (62-20) vs 8 Indiana Pacers (37-45)

    Indiana è l’unica squadra che si è qualificata per i playoff con un record perdente (37 vinte e 45 perse), da quando esistono i playoff a 16 squadre (stagione 1984) solo 38 team si sono qualificati alla post-season con record perdente e di queste 38 solo i Seattle Sonics, nel 1987, sono riusciti a superare il primo turno. L’impegno è molto proibitivo per i Pacers. In stagione regolare le sfide tra i Bulls e Indiana hanno visto prevalere Chicago per 3-1 e solo nell’ultima partita delle 4 Granger e compagni hanno strappato un sofferto successo (tra l’altro è stata l’unica sconfitta dei “Tori” nelle 16 sfide della propria division comprendente anche Bucks, Pistons e Cavaliers). La formazione dell’Illinois punta tutto su Derrick Rose (probabile M.V.P. stagionale) e sulla difesa, che è la migliore del campionato. Inoltre la squadra pare completa in ogni reparto. Anche Indiana dispone di un roster molto equilibrato e in prospettiva talentuoso, ma potrebbe pagare a caro prezzo l’inesperienza nei playoff. Danny Granger, stella di Indiana, dovrà giocare ad altissimi livelli per dare una speranza ai suoi compagni. Per quanto riguarda la marcatura di Rose, l’uomo più adatto a questo compito è Danthay Jones (anche se in questa stagione ha avuto poco spazio, ma resta un difensore eccezionale), inoltre se casomai il playmaker dei Bulls dovesse avere la meglio nei suoi confronti, sotto canestro dovrà farsi trovare pronto il centro Roy Hibbert, con le sue doti intimidatorie. Resta da dire un’ultima cosa: i Pacers sono stati tenuti nelle sfide dirette al 38% di media dal campo dai Bulls (non proprio una grande percentuale), lo United Center è quasi inespugnabile (Chicago ha vinto 36 partite e ne ha perse 5 sul proprio parquet, miglior rendimento interno della Lega). Indiana però non ha niente da perdere e proverà a sfornare la sorpresa.

    2 Miami Heat (58-24) vs 7 philadelphia 76ers (41-41)

    Miami è l’unica squadra del campionato ad essere nei primi 5 posti sia per maggior numero di punti segnati in attacco che per minor numero di punti subiti in difesa. Inoltre è la squadra che più di tutte in NBA si affida ai punti segnati dai titolari, in particolare deve questo rendimento al trio James-Bosh-Wade, che molto spesso arriva a produrre l’80% del fatturato offensivo di squadra, Philadelphia invece ha nella panchina il suo punto di forza, dato che a livello di contributo in punti è sempre una delle prime della Lega. Proprio questa appare l’unica arma per poter impensierire gli Heat, che invece hanno poca produzione offensiva dalla panchina e devono affidarsi necessariamente alle magie del “magnifico trio” su cui l’estate scorsa hanno puntato tutto. In stagione regolare le sfide recitano un netto 3-0 in favore della squadra della Florida, obiettivamente ci sono poche chances per i Sixers, che dovranno trovare risorse quasi inaspettate se vorranno provare il colpaccio.

    3 Boston Celtics (56-26) vs 6 New York Knicks (42-40)

    Si parte dal presupposto che tra le 2 squadre c’è una rivalità storica ed incredibile, si potrebbero spendere fiumi di parole sulle innumerevoli sfide del passato che hanno segnato molte epoche della NBA, ma non è il caso ora di soffermarci su questo. L’attenzione ora va focalizzata sul momento attuale delle 2 squadre: nella regular season c’è stato lo sweep (ovvero il cosiddetto cappotto) dei Celtics sui Knicks, un 4-0 inequivocabile. Per New York arrivare alla post season era l’obiettivo minimo (l’assenza era di 7 lunghi anni) soprattutto dopo la trade che ha portato Chauncey Billups e la superstar Carmelo Anthony in maglia bluarancio, dando a Stoudemire 2 degni compagni. Tuttavia per portare i 2 giocatori nella Grande Mela si è deciso di sacrificare la panchina dato che Chandler e Mozgov erano 2 tasselli molto importanti nel gioco della squadra di Mike D’Antoni, in più si deve sommare anche l’addio di Felton e del nostro Danilo Gallinari, che stavano facendo tutto sommato bene fino alla loro cessione. Al momento i Knicks sono una squadra molto similare ai Miami Heat, con 3 stelle ma poca panchina, grazie al trio Billups-Anthony-Stoudemire i Knicks possiedono il terzo attacco della Lega, in considerazione che gli ultimi 2 citati sono, classifica dei cannonieri stagionali alla mano, tra i primi 5, due bocche da fuoco difficilmente eguagliabili su cui si basa il gioco di New York. La difesa è invece il punto debole, al contrario dei Celtics che difendono duro in ogni singola azione del match e dispongono di un attacco molto più organizzato dalla regia di Rajon Rondo che spesso e volentieri regala a capitan Paul Pierce, a Ray Allen e a Kevin Garnett dei tiri molto puliti ad alta percentuale di riuscita. L’organizzazione difensiva di Boston è seconda solo a quella dei Bulls e proprio qui sarà la chiave della serie: i Knicks infatti, basando quasi tutto sull’attacco atomico di cui dispongono, devono essere limitati a livello di percentuale dal campo: il record di New York dice che è a quota 8 vinte e 29 perse quando non supera il 45% ed è a quota 13 vinte e 32 sconfitte quando non riesce a segnare più di 10 triple a partita, segno che il team di D’Antoni viaggia spedito o meno a seconda della vena realizzativa dei suoi bomber. Le speranze per Anthony e compagni passano anche da un eventuale calo fisico e mentale degli avversari (cosa che nel finale di stagione è anche successa ma i playoff poi sono un discorso a parte), abbinato anche a qualche infortunio di troppo che ha decimato la presenza sotto canestro dei “Verdi” (e qui pesa anche la cessione di Kendrick Perkins ai Thunder che ha reso molto più debole il reparto). Se questo tipo di problemi verranno risolti non c’è ombra di dubbio che Boston approderà al turno successivo, a meno di miracoli del trio Billups-Stoudemire-Anthony.

    4 Orlando Magic (52-30) vs 5 Atlanta Hawks (44-38)

    Atlanta ha sempre sofferto i Magic nelle ultime stagioni (anche nei playoff dello scorso anno il risultato fu di 4-0 in favore di Orlando). Tuttavia in questa regular season gli Hawks si sono presi una piccola rivincita dato che il computo delle 4 sfide li vede in vantaggio per 3-1. I problemi, però, per la squadra della Georgia sono molto evidenti dato che viene da una striscia negativa di 6 partite e la compattezza di inizio anno sembra ormai un lontano ricordo. Inoltre il sistema offensivo e difensivo dei Magic pare difficilmente contrastabile dagli Hawks che non dispongono di adeguate contromisure a centro area per arginare la potenza ed il dominio fisico del centro Dwight Howard nè tanto meno mettere la museruola ai tanti tiratori perimetrali di Orlando, che è una delle migliori formazioni (se non la migliore) nella percentuale del tiro da 3 punti, marchio di fabbrica del coach Stan Van Gundy. Al Horford e Josh Smith non hanno i centimetri necessari per rendere la vita difficile ad Howard. In questo senso saranno molto importanti le rotazioni dei lunghi di Atlanta, con il compito specifico di gravare il centro di falli per poterlo tenere fuori gioco, in panchina, il più a lungo possibile: proprio questa appare a prima vista la chiave della serie perchè con la cessione di Gortat ai Suns i Magic non dispongono di un valido sostituto che possa rimpiazzarlo a dovere. Il lavoro degli esterni dei “Falchi” dovrà essere ineccepibile soprattutto si spera che Joe Johnson possa salire notevolmente di rendimento e trascinare i suoi compagni e la sua squadra. Difficile però ribaltare il pronostico della serie, la formazione della Florida ha fatto vedere più volte di possedere il sistema di gioco perfetto per distruggere gli Hawks e pensare di arginare Dwight Howard (vedendo il fisico del numero 12 di Orlando) è una cosa più facile a dirsi che a farsi.

  • Playoff NBA, primo turno: Analisi Western Conference

    Playoff NBA, primo turno: Analisi Western Conference

    Il viaggio nei playoff NBA inizia con l’analisi delle 4 sfide della Western Conference.

    1 San Antonio Spurs (61-21) vs 8 Memphis Grizzlies (46-36)

    La serie si prospetta molto più interessante di quanto dicano i numeri. Di solito il confronto tra la numero 1 della Conference e l’ultima, la numero 8, pende realisticamente dalla parte del team con il miglior record. Qui invece la situazione è leggermente diversa dato che Memphis possiede tutte le armi per dare piena battaglia agli avversari, e sarebbe stata molto più insidiosa se avesse potuto contare anche sull’apporto del suo uomo franchigia, Rudy Gay, stella della squadra e prima opzione offensiva ma fuori per il resto della stagione per un infortunio alla spalla. 2-2 il confronto fino ad ora in stagione con 2 vittorie neroargento in casa e 2 vittorie per i Grizzlies sul proprio parquet.
    Gli Spurs hanno chiuso la stagione al secondo posto nella NBA: dopo aver tenuto la testa della classifica della Lega dalla prima fino all’81esima giornata, hanno ceduto lo scettro di squadra regina ai Bulls proprio nell’ultimo turno di regular season, dato che coach Popovich ha preferito tenere a riposo i suoi “Big” non più giovanissimi a discapito del record (che comunque resta il primo della Western Conference). Memphis invece ha chiaramente preferito evitare i campioni in carica dei Lakers, regalando le ultime partite agli avversari per chiudere ottava, forte del fatto che forse contro San Antonio c’è qualche possibilità in più di fare il colpaccio. Questa fiducia proviene dal fatto che la front line dei Grizzlies, se innescata a dovere, è superiore a quella degli Spurs che può contare su un Duncan ed un McDyess ormai in avanti con gli anni. Memphis invece grazie a Randolph e Gasol (finalmente il fratello minore del ben più noto Pau dei Lakers è salito di colpi) ha il talento per mettere in crisi le “torri” neroargento, in più anche negli altri ruoli il confronto è molto equilibrato, con una gran bella sfida tra playmaker (Parker per i texani, Conley per Memphis), tra ali piccole (Jefferson per gli “Speroni” contro Mayo per gli “Orsi”) e tra le guardie (Ginobili vs Tony Allen che difensivamente è uno dei primi 3 giocatori del campionato). Incognita sulle condizioni proprio di Ginobili che accusa un infortunio al braccio, nel complesso ciò che potrebbe far pendere la sfida in favore degli Spurs è la panchina, che pare qualitativamente e quantitativamente migliore, ma i giovani del Tennessee sono pronti a dare battaglia per portare a casa, per la prima volta da quando sono stati fondati, una sfida playoff.

    2 Los Angeles Lakers (57-25) vs 7 New Orleans Hornets (46-36)

    La serie più scontata non solo in questa Conference ma forse dell’intera Lega (più di Chicago-Indiana ad Est) ed il motivo è semplice ed ha un nome ed un cognome, ovvero David West: non che con lui in campo la formazione della Louisiana avrebbe passato il turno, ma sicuramente avrebbe reso la vita molto più difficile ai campioni NBA. Il brutto infortunio ai legamenti del ginocchio, arrivato sul finire di stagione, però, mette del tutto fuori causa gli Hornets, ridotti ai minimi termini nelle rotazioni e molto probabilmente non in grado di affrontare una serie di più partite contro un avversario così ostico ed ancora favorito numero 1 nella corsa al titolo anche di quest’anno..
    A detta di molti, infatti, New Orleans è la migliore squadra possibile da affrontare per i gialloviola, dato che sono stati già surclassati in stagione da un netto quanto eloquente 4-0 negli scontri diretti.
    Esaminando ogni singolo reparto ed ogni singolo ruolo i Lakers sono superiori e più profondi in tutto, solo il ruolo di playmaker vede soccombere Los Angeles, dato che Fisher verrà molto probabilmente portato a spasso da Chris Paul (probabile anche una marcatura di Bryant per mettere la museruola al numero 3), per il resto, apparentemente e per quanto dicono i numeri, il confronto non esiste.
    L’assenza di David West, assieme a Paul il faro della squadra ed asse portante dell’attacco della squadra di coach Monty Williams, è compensata da Carl Landry, arrivato fortunatamente da Sacramento prima dell’infortunio del numero 30, ma i ricambi Jason Smith e Gray non offrono nessuna garanzia.
    Anche i losangelini hanno qualche problema da risolvere con Bynum e Barnes leggermente infortunati (ma arruolabili per la sfida contro gli Hornets) e Blake, play di riserva, che ha contratto la varicella, ma la classe di Gasol e il dinamismo di Bynum sono sufficienti per poter guardare con ottimismo al confronto con i pari ruolo Landry ed Okafor.
    Artest, vista la poca produzione offensiva degli avversari, è atteso più nelle statistiche di attacco che di difesa (suo punto forte), mentre il solito Kobe Bryant sarà il giocatore designato a rompere gli equilibri nelle varie partite con la sua immensa classe.
    A New Orleans serve un miracolo: sperando tra l’altro che i californiani non escano immediatamente dal brutto periodo delle ultime 7 partite (5 perse e 2 vinte a stento contro le riserve delle riserve degli Spurs e dopo una partita soffertissima contro i non trascendentali Kings chiusa solo dopo un overtime) servono un Chris Paul in forma strepitosa, un Trevor Ariza capace di arginare Bryant come mai nessuno è riuscito a fare nei playoff, un Okafor monumentale a centro area ed un Marco Belinelli al top della forma per punire le disattenzioni dei più quotati avversari, senza tralasciare una difesa così perfetta ed asfissiante da sfiorare la perfezione: possibile in una o 2 partite ma non in una serie al meglio di 7 gare. Tuttavia la speranza per i tifosi Hornets è l’ultima a morire!

    3 Dallas Mavericks (57-25) vs 6 Portland Trail Blazers (48-34)

    La sfida si presenta molto equilibrata e probabilmente non si risolverà in poche partite. In stagione regolare si è assistito ad una perfetta parità tra le 2 squadre, con 2 vittorie per i Mavericks a Dallas e 2 successi per i Blazers a Portland, segno che il fattore campo potrebbe risultare decisivo ai fini dell’esito finale.
    Molti sono i fattori da analizzare, innanzitutto bisogna dire che si affrontano 2 squadre molto simili nello stile di gioco, segno che a decidere la serie potrebbero essere i vari episodi nell’arco dei match.
    Abbastanza equivalenti le front line, identica situazione nel back court, l’equilibrio tra le 2 franchigie è rotto dalle panchine che se per qualità sono similari, tuttavia quella dei Mavs pare più lunga e pronta a sopperire ad eventuali assenze. A far pendere la bilancia dalla parte di Dallas potrebbe essere il ritorno di Caron Butler, assente ormai da mesi per un brutto infortunio: se l’ala piccola dovesse presentarsi ai nastri di partenza dei playoff le speranze dei Blazers di passare il turno si ridurrebbero dato che Butler è anche un eccezionale difensore sugli esterni, cosa che attualmente manca nel roster dei texani, dando una dimensione migliore al gioco di squadra. Portland si affiderà ad Aldridge che sembra l’unico a poter limitare lo strapotere del tedesco Dirk Nowitzki e dovrà avere in Andre Miller l’uomo pronto ad approfittare dei cali di rendimento di Jason Kidd (vista l’età avanzata). Nota di merito per Wallace e Batum che con la loro difesa dovranno portare un valido contributo alla causa, limitando i pericolsi esterni degli avversari. Roy, al rientro dopo un infortunio dal quale non si è del tutto ripreso è al 50% (se non di meno) della forma fisica, ma sarà importante nell’economia offensiva dei Trail Blazers. Anche da lui passano le chance di avanzare al turno successivo per la formazione dell’Oregon.

    4 Oklahoma City Thunder (55-27) vs 5 Denver Nuggets (50-32)

    In stagione regolare i Thunder hanno vinto 3 sfide su 4 dimostrando di poter sbancare il parquet avversario (il Pepsi Center), cosa che invece non è successa per Denver. Oklahoma City in stagione regolare è stata una delle poche squadre capaci di limitare i Nuggets a meno di 100 punti segnati, impresa notevole visto che la formazione del Colorado ha il migliore attacco della NBA con oltre 110 punti di media per partita.
    Da valutare l’infortunio subito da Ty Lawson nell’ultima partita di stagione: il playmaker di Denver sembra essere l’unico nel roster che potrebbe cercare di limitare il pari ruolo avversario Russell Westbrook, una sua eventuale assenza spalancherebbe le porte della semifinale di Conference agli avversari. Sicuramente dopo la trade di Carmelo Anthony e Chauncey Billups ai Knicks in cambio di Chandler, Mozgov, Felton e del nostro Danilo Gallinari i Nuggets sono diventati una formazione molto particolare, con 10-12 giocatori (in pratica 2 quintetti) tutti sullo stesso livello, nessuna superstar (come lo era ‘Melo) ma tanti ottimi e validi giocatori intercambiabili tra di loro. Questa è diventata in breve tempo la forza di Denver, il fatto di poter buttare nella mischia sempre un giocatore di ottimo potenziale che non fa rimpiangere le prestazioni del giocatore assente o richiamato in panchina.
    Oklahoma City invece è una squadra che basa le sue fortune in primis su 2 giocatori, ovvero Westbrook (da molti definito un LeBron James in miniatura) e Kevin Durant, il giocatore che sarà destinato a diventare il numero 1 della Lega in breve tempo. Il 2 volte capocannoniere della Lega (a soli 22 anni!) ha un talento offensivo fuori dal normale, è una macchina da punti poche volte vista in NBA, riesce a bucare il canestro avversario da qualsiasi posizione sfruttando un’altezza anomala per un’ala piccola (quasi 210 centimetri, molti in più rispetto ai pari ruolo avversari) con un’apertura di braccia assurda che permette al numero 35 di tirare “in testa” agli avversari risultando virtualmente instoppabile!
    Sarà lui la chiave della serie e di conseguenza lo sarà anche Gallinari che probabilmente sarà destinato alla sua marcatura avendo un’altezza grosso modo similare (per cercare di contrastarlo) e medesimo ruolo. Danilo però ha saltato le ultime partite di regular season per un infortunio e le sue condizioni sono valutate giorno per giorno. Inutile dire che una sua eventuale assenza (unita a quella di Lawson) peserebbe oltremodo nell’economia della serie facendo pendere inevitabilmente l’ago della bilancia in favore di Oklahoma City. Interessante anche lo scontro in area pitturata con i Thunder leggermente favoriti vista la profondità di uomini in panchina. E poi i titolari Perkins (gran colpo quello di strapparlo a Boston da parte del G.M. Sam Presti) ed Ibaka, a livello difensivo, sembrano avere una marcia in più rispetto a Nenè e Martin. Da vedere anche lo scontro tra J.R. Smith (Denver) e James Harden (Thunder) che dalla panchina non dovranno far mancare il loro contributo.