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  • NBA Finals: Miami batte Dallas e vola sull’1-0

    NBA Finals: Miami batte Dallas e vola sull’1-0

    Gara 1 delle Finals NBA 2011 va ai Miami Heat che guidati dai soliti “Big Three” si impongono sui tenaci Dallas Mavericks. Vittoria sofferta perchè per 3 quarti di partita i texani mettono a dura prova i padroni di casa. Poi nel decisivo periodo emerge tutta la classe di Wade e James e per Nowitzki e compagni non c’è nulla da fare.

    L’inizio del match è molto teso, i 2 team intasano l’area piccola e gli unici canestri dell’incontro vengono segnati dalla distanza. Col passare dei minuti le 2 squadre prendono confidenza col canestro e si sciolgono, riuscendo finalmente ad esprimere un buon basket, al riposo si va in sostanziale equilibrio ma Dallas sembra reggere meglio i ritmi dell’incontro.

    All’inizio del secondo tempo a risultare più efficaci sono i Mavericks che grazie a Terry, alle giocate di Nowitzki e ad un attivissimo Shawn Marion si portano sul + 8 che sarà il loro massimo vantaggio in gara. Prima della fine della terza frazione ci pensano i soliti James e Wade a riavvicinare gli Heat. Il fantastico duo dell Florida non solo azzera il divario dagli avversari ma nei secondi finali porta Miami avanti di 4 lunghezze. E’ il colpo decisivo al cuore di Dallas che non riuscirà più a mettere la testa avanti, anche perchè Haslem cresce di intensità e regala preziosi rimbalzi e 5 punti alla sua squadra, che poi si porta sul +12 a soli 40 secondi dal termine con le spettacolari giocate della premiata ditta, nemmeno a farlo apposta, Dwyane Wade-LeBron James. Partita chiusa sul risultato di 92-84 e primo punto in favore degli Heat.
    James è autore di una splendida gara da 24 punti, 9 rimbalzi e 5 assist con un ottimo 4/5 da 3 punti, Wade lo segue a quota 22 ed aggiunge anche 10 rimbalzi e 6 assist. Bosh chiude a 19 punti e 9 rimbalzi con una buona partenza ma un finale in calando. Per i padroni di casa da segnalare anche i 12 punti con 3 bombe di Mario Chalmers, si fanno valere anche Haslem e Miller rispettivamente con 7 e 6 punti. Gli sconfitti, i Mavs, hanno nel solito tedesco Nowitzki il top scorer con 27 punti, Marion sforna la doppia doppia da 16 punti e 10 rimbalzi, Terry arriva a 12 ma tutti segnati nel primo tempo. A fare la differenza sono i rimbalzi di attacco (16 a 6 a favore di Miami, 46-36 invece il totale sempre per gli Heat) e la grande difesa dei padroni di casa in ogni singolo istante di gioco che limita a soli 84 punti segnati la squadra che finora aveva segnato più di tutti in questi playoff con una media di 110 punti a gara (26 punti in meno ieri sera).
    Gara 2 si giocherà sempre a Miami giovedì notte, l’appuntamento è fissato, non resta che godersi lo spettacolo di queste finali!

    Finals NBA 2011

    Miami Heat-Dallas Mavericks 92-84
    Mia James 24, Wade 22, Bosh 19
    Dal Nowitzki 27, Marion 16, Terry 12

    LA SERIE:

    Miami Heat (2)-Dallas Mavericks (3) serie 1-0 Heat

    GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELL’INCONTRO

    GUARDA LE MIGLIORI GIOCATE DI GARA 1

  • Analisi della Finale NBA Miami Heat – Dallas Mavericks

    Analisi della Finale NBA Miami Heat – Dallas Mavericks

    Nella serata americana (le 2 di notte in Italia) prenderà il via la Finalissima NBA che quest’anno metterà di fronte i Miami Heat contro i Dallas Mavericks. Per entrambe si tratta della seconda finale nella storia e caso strano vuole che anche la prima sia stata uno scontro tra queste 2 franchigie. Per capire bene l’atto conclusivo della stagione NBA non può non essere fatto un accenno a ciò che successe 5 anni fa, stagione 2005-2006, con le 2 squadre che diedero vita ad una serie tra le più pazze degli ultimi anni: i Mavs di Nowitzki, con il vantaggio del fattore campo ed avanti per 2 partite a 0 vanno a giocare sul parquet degli avversari. Dominano la gara fino a 7 minuti dalla fine e quando il punto della sicurezza pare messo in cassaforte (ricordiamo che un risultato di 3-0 in una serie di playoff NBA non è mai stato ribaltato nella storia) ecco che si illumina la stella di Dwyane Wade. La guardia degli Heat guida la sua squadra alla clamorosa rimonta da -13 nei 6 minuti finali del quarto periodo e grazie alle sue prodezze evitano la pesante sconfitta mettendo il punto del 2-1. Il KO è una mazzata tremenda per i texani che non si riprenderanno più, perderanno in sequenza sia gara 4 che gara 5 che la sesta in casa soccombendo per 4-2. Miami e Wade entrano di diritto nella leggenda, dalla porta degli “Immortali”, Dallas e Nowitzki entrano invece nella storia in negativo. Una sconfitta che ancora brucia per i Mavs che avranno ora l’occasione giusta (forse l’ultima vedendo l’età media della squadra) per vendicarsi. Il bello dello sport è anche questo, di dare, presto o tardi, una seconda chance a chi butta al vento la prima occasione.

    Nella nostra analisi non possiamo non accennare ai risultati dell stagione regolare: ebbene, i Mavericks guidano gli scontri diretti per 2-0 (106-96 in Texas, 98-96 all’American Airlines di Miami). Il problema per Nowitzki e compagni è che le vittorie ottenute contro i rivali sono arrivate ad inizio anno, si era ancora nel 2010, e Miami non era certo la squadra che è ora: la franchigia viveva ancora un momento particolare dovuto ai grandi cambiamenti effettuati nel mercato estivo quando vennero riconfermati solo 5 giocatori innestandone 10 nuovi. Tra questi i colpi furono quelli di LeBron James, miglior giocatore della Lega, arrivato da Cleveland, e Chris Bosh, una delle più talentuose ali grandi della NBA, che si trasferì in Florida dai Toronto Raptors di Andrea Bargnani. Entrambi sbarcarono a South Beach a parametro zero grazie alla free agency, subito dopo il rinnovo di Dwyane Wade, stella e leader tecnico ed emotivo della squadra. Un terzetto da sogno che ogni coach desidererebbe allenare ma che nei primi tempi ha vissuto momenti critici: 3 campionissimi hanno bisogno di un naturale periodo di tempo per amalgamarsi e fu proprio in questo periodo che Dallas ne approfittò. La storia adesso è molto cambiata perchè gli Heat sono una squadra fortissima, come dimostrano i risultati ottenuti nell’ultima parte di regular season e fino a questo momento nei playoff.

    E proprio esaminando il percorso della post season può facilmente concludersi che sono arrivate all’appuntamento più importante le 2 squadre migliori: i Mavericks hanno eliminato i Portland Trail Blazers nel primo turno per 4-2, i campioni in carica dei Los Angeles Lakers nel secondo (incredibile quanto meritato sweep per 4-0) nelle semifinali di Confernce, mentre in Finale di Conference a cadere sotto i colpi di Nowitzki sono stati i giovani Thunder di Kevin Durant (4-1 il risultato finale). Gli Heat hanno invece ottenuto tre 4-1 in sequenza: prima contro Philadelphia, poi contro i favoriti alla Finale NBA, ovvero i Boston Celtics ed infine contro la formazione con il miglior record della Lega nella stagione regolare, ovvero i Chicago Bulls. Esaminando questi 2 percorsi la prima cosa che salta all’occhio è il record identico con 12 vittorie e 3 sconfitte. Tuttavia le differenze risiedono nelle sfide casalinghe ed in quelle in trasferta: Miami ha mantenuto inviolato il proprio parquet (8-0), Dallas invece ha perso una partita (7-1), ma va nettamente meglio in trasferta (5 vittorie a fronte di 2 sconfitte), mentre Wade e compagni lontani dalla città hanno avuto un andamento più difficile del previsto (4 successi e 3 KO). Proprio questa potrebbe essere la chiave della serie, la capacità dei Mavs di vincere anche sul campo dell’avversario, mentre il team della Florida non ha dato impressione di essere così continuo in trasferta.

    Se ci ricolleghiamo al 2006, scorrendo i roster si può notare come sia una squadra che l’altra hanno subito profondi cambiamenti nel corso di questi 5 anni: i superstiti sono solo 4, 2 per franchigia, Nowitzki e Terry per Dallas, Wade ed Haslem per Miami. C’era anche Erick Dampier nel 2006 ma a parti invertite visto che era il centro titlare dei texani, mentre ora ricopre il ruolo di sostituto a Miami. Anche gli allenatori sono cambiati. Le squadre quindi si sono evolute, ma hanno agito in 2 direzioni differenti: i Mavericks hanno sempre cercato di costruire un team attorno al leader Dirk Nowitzki aggiungendo giocatori complementari al tedesco, gli Heat invece hanno guardato in tutt’altra direzione, smembrando la squadra lo scorso anno per formare un trio di giocatori super (subito denominato dalla stampa specializzata “The Big Three”) che si suddivide i tiri e le responsabilità in partita.

    Un rapido sguardo anche alle caratteristiche delle 2 squadre: i Mavericks sono i migliori della Lega per efficacia offensiva (110 punti ogni 100 possessi nelle 15 gare della post season), gli Heat sono al contrario il massimo dell’efficacia difensiva (concedono appena 98 punti ogni 100 possessi). In comune hanno però 2 cose: partenze lente con straordinari recuperi ed altissima efficacia nelle “clutch-situations”, cioè nella fasi decisive che si verificano negli ultimi 5 minuti dell’ultimo quarto o negli eventuali supplementari.
    Dallas partirà sicuramente con un quintetto formato da Jason Kidd in regia, Stevenson nel ruolo di guardia, Marion in ala piccola, Nowitzki ala grande e Tyson Chandler come centro. Dalla panchina pronti a subentrare il pericolosissimo Jason Terry, Barea, Stojakovic ed infine Haywood come cambio per i lunghi. Miami si schiererà invece con Bibby o Chalmers come playmaker, Wade sarà la guardia tiratrice, Lebron James in ala piccola, Bosh ala grande e Illgauskas come centro. Pronti a dare il loro contributo dalla panchina ci saranno in primis Haslem, poi Mike Miller, Joel Anthony ed Eddie House (uno che di esperienza e di finali NBA ne sa qualcosa).
    La serie si giocherà principalmente su queste chiavi tattiche: prevarrà l’attacco e la straordinaria circolazione di palla dei Mavericks, oppure la gran difesa ed il velenosissimo contropiede degli Heat?
    Se Jason Kidd continuerà a guidare la squadra come ha fatto finora (a dispetto dei suoi 38 anni) e Nowitzki saprà approfittare degli errori avversari allora i texani potrebbero avere più di una possibilità di ribaltare il pronostico che li vede in partenza sfavoriti. Certamente la marcatura sul tedesco sarà arcigna da parte di Miami che può alternare 3 grandi nomi su di lui: Bosh in prima battuta, Haslem ed anche Anthony. Il raddoppio sul nativo di Wurzburg (con cifre nella postseason da M.V.P.: 28,4 punti di media a partita contro i 23 della regular season, 130 tiri liberi a segno sui 140 tirati ed il nuovo record di 24/24 in gara 1 contro Oklahoma City, 7,5 rimbalzi di media a gara contro i 7 della stagione regolare e una percentuale nel tiro da 3 superiore al 50%) potrebbe innescare l’altra arma dei Mavs ovvero il tiro da oltre l’arco che ha degli interpreti eccezionali in Terry, lo stesso Kidd, Stevenson, Barea, Marion e lo specialista Stojakovic (ne sanno qualcosa i Lakers che in gara 4 della semifinale di Conference vennero distrutti dal tiro da fuori di Terry e Stojakovic che fissarono 4 record validi per la post season).
    Miami dovrà cercare invece di fare leva sulla freschezza fisica e cercare di indirizzare il match sui canoni più consoni ai suoi giocatori. Potrebbe creare qualche problema contrastare il duo di lunghi avversari Nowitzki-Chandler, con l’ex Hornets autore di una stagione strepitosa. Inoltre (sembra strano fare un’affermazione del genere ma i numeri dicono più di qualsiasi altra cosa) la coppia James-Wade dovrà fare attenzione alla marcatura di Stevenson: Wade, nelle 2 partite di regular season, ha preso appena 3 tiri nei 30 minuti in cui Stevenson è stato in campo su di lui, e James ha un modestissimo 1 su 9 al tiro nella stessa situazione. Potrrebbe essere proprio l’ex Wizards (che con James ha un conto aperto per via di alcune polemiche avvenute dopo le sfide tra Cavs e Washington negli anni passati) uno degli agenti speciali “sguinzagliati” da coach Carlisle sulle tracce dei 2 fenomeni rossoneri.

    Per finire, il pronostico pende nettamente dalla parte dei Miami Heat, ma se i Dallas Mavericks riuscissero nell’impresa di espugnare solo una volta il parquet avversario, allora le cose potrebbero cambiare radicalmente. Negli ultimi anni l’unica squadra a ribaltare il fattore campo è stata proprio Miami edizione 2006, dato che in quelle Finals i Mavs avevano 4 gare casalinghe, poi solo vittorie di squadre che avevano il vantaggio del campo (San Antonio 2007, Boston 2008, Lakers 2009 e 2010). Anche per questo aspetto sarebbe dolcissima una rivincita dei “Mandriani” texani. Quello che ci auguriamo è che sia una Finale degna di tale nome!

  • NBA, playoff: Il programma delle Finals 2011

    NBA, playoff: Il programma delle Finals 2011

    Questo il programma completo dei playoff NBA con le date e gli orari della serie valida per le Finals NBA 2011. Ricordiamo che le serie sono giocate al meglio delle 7 partite.

    2-Miami Heat vs 3-Dallas Mavericks:

    gara 1: Miami Heat-Dallas Mavericks martedì 31 maggio a Miami, ore 9:00 p.m. (ore 3.00 in Italia)
    gara 2: Miami Heat-Dallas Mavericks giovedì 2 giugno a Miami, ore 9:00 p.m. (ore 3.30 in Italia)
    gara 3: Dallas Mavericks-Miami Heat domenica 5 giugno a Dallas, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    gara 4: Dallas Mavericks-Miami Heat martedì 7 giugno a Dallas, ore 9:00 p.m. (ore 3.00 in Italia)
    *gara 5: Miami Heat-Dallas Mavericks giovedì 9 giugno a Miami, ore 9:00 p.m. (ore 3.00 in Italia)
    *gara 6: Dallas Mavericks-Miami Heat domenica 12 giugno a Dallas, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    *gara 7: Miami Heat-Dallas Mavericks martedì 14 giugno a Miami, ore 9:00 p.m. (ore 3.00 in Italia)

    *se necessaria

  • NBA, playoff: La sfida delle Finals 2011

    NBA, playoff: La sfida delle Finals 2011

    Saranno i Miami Heat ed i Dallas Mavericks (in una riedizione delle finali del 2006 dove trionfò Miami) a giocarsi il titolo NBA per la stagione 2010/2011. La serie come al solito è giocata al meglio delle 7 gare, il vantaggio campo, rispetto alla sfida di 5 anni fa che era appannagio di Dallas, ora invece premia gli Heat che avranno a disposizione 4 sfide su 7 da giocare sul proprio parquet.

    Finals NBA 2010/2011

    2-Miami Heat vs 3-Dallas Mavericks

    *Il numero indica la posizione nella Conference di appartenenza.

    Nei prossimi giorni pubblicheremo l’analisi della sfida.

  • NBA, playoff: Miami passa a Chicago, sarà finale contro Dallas

    NBA, playoff: Miami passa a Chicago, sarà finale contro Dallas

    Saranno i Miami Heat del fantastico trio LeBron james, Dwyane Wade e Chris Bosh a giocarsi le finali NBA contro i Dallas Mavericks (che hanno ottenuto ieri il pass in gara 5 contro i Thunder): battuti i Bulls dell’M.V.P. stagionale Derrick Rose, la squadra dell’Illinois si è arresa per 4-1 nella serie di finale di Eastern Conference perdendo 4 partite consecutive dopo l’iniziale vittoria.

    Una grande vittoria quella degli Heat, ottenuta con talento, voglia e tanta determinazione che ha portato ad un super recupero negli ultimi 4 minuti di gioco quando la situazione sembrava praticamente disperata ed irrecuperabile. Nella serie Chicago avrebbe meritato qualcosa di più, il 4-1 definitivo è un pò bugiardo ma spiega nel migliore dei modi come partita dopo partita Miami abbia trovato un’ottima chimica di squadra che aggiunta al talento dei suoi “Big Three” l’ha portata al risultato per cui era stata costruita, ovvero le Finals NBA. E non stiamo parlando di un intesa di gioco raggiunta nel corso dei playoff ma già a circa metà regular season la squadra di coach Spoelstra aveva dato dimostrazione delle sue potenzialità dopo un inizio stagione difficile che l’aveva portata, nonostante il talento dei suoi 3 giocatori di punta, anche ad un record negativo. Poi il gruppo si è cementato, e da lì la squadra è diventata quasi uno schiaccia-sassi con vittorie in serie, il terzo posto assoluto nella stagione regolare e la bellissima cavalcata playoff fino alle finali raggiunte con un record di 12 vittorie a fronte di sole 3 sconfitte (il capolavoro resta la vittoria nella serie su Boston spazzata via per 4-1, con i vicecampioni NBA messi veramente alle corde).

    Ma veniamo al match: Chicago vuole fare la partita e resta per tutto il match sempre davanti.
    Infatti il primo tempo si chiude sul +7 per i “Tori” (45-38). Bogans ed i liberi di Boozer portano i Bulls anche sul +13 a metà terzo quarto, vantaggio che viene mantenuto fino a 4 minuti dalla fine: la furiosa rimonta degli Heat arriva nel momento in cui Brewer porta avanti Chicago di 12 punti con una tripla, il mega parziale dei rossoneri della Florida dice 18-3, con Wade e James decisivi. La guardia infatti infila un fondamentale gioco da 4 punti che riporta a -3 (76-79) i suoi compagni, l’ala ex Cavaliers prima impatta il match, poi segna il canestro del sorpasso con il provvisorio 81-79. Rose nell’azione seguente sbaglia un tiro libero (81-80), Bosh segna i suoi (83-80). Chicago va per il pareggio nell’ultima azione della partita ma Rose si trova davanti il muro LeBron James ed il tiro arriva sbilenco al canestro. La partita termina ed a Miami può iniziare la festa.
    Rose è il top scorer dei padroni di casa con 25 punti (ma ottenuti con 29 tentativi dal campo, merito della difesa arcigna di un James decisivo su entrambi i lati del campo), Deng ne aggiunge 18, male Boozer (5 punti) che si farà ricordare più per le sue entrate scomposte tendenti a provocare danni che per le prestazioni sul parquet. Per gli ospiti ci sono 28 punti, 11 rimbalzi, 6 assist, 3 recuperi e 2 stoppate per James, Wade si ferma a quota 21 e Bosh mette la doppia doppia da 20 punti e 10 rimbalzi: sono loro 3 a firmare ben 69 degli 83 punti totali, segno che ormai la squadra gira sulle prodezze di questi 3 talenti.
    Miami diventa campione della Eastern Conference e si giocherà (da martedi 31 maggio, con il vantaggio del fattore campo) il titolo di campione NBA contro i Dallas Mavericks in una riedizione delle Finals del 2006 dove i Mavs di Nowitzki vennero beffati da un assurdo ed irreale Dwyane Wade.

    Playoff NBA 26 maggio 2011

    Chicago Bulls-Miami Heat 80-83
    Chi Rose 25 Deng 18, Brewer 10
    Mia James 28, Wade 21, Bosh 20

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Chicago Bulls (1)-Miami Heat (2) serie 1-4 Heat (Heat qualificati)

    WESTERN CONFERENCE:

    Dallas Mavericks (3)-Oklahoma City Thunder (4) serie 4-1 Mavericks (Mavericks qualificati)

  • NBA, playoff: Dallas Mavericks in finale

    NBA, playoff: Dallas Mavericks in finale

    I Dallas Mavericks sono la prima squadra finalista della NBA. I texani hanno superato ancora una volta gli Oklahoma City Thunder chiudendo il discorso sul 4-1, risultato che permette a Dirk Nowitzki e compagni di assicurarsi il titolo di campioni della Western Conference.

    Gara tutto sommato equilibrata, con i Thunder che in alcune occasioni tentano di scappare via ma che vengono sempre riacciuffati dai Mavs. La partita si decide nel finale (quasi una fotocopia di gara 4) dove un parziale di 14-4 negli ultimi 4 minuti di gioco permette a Dallas di portarsi avanti di 4 punti dopo essere stata sotto di 6. E’ ancora Nowitzki ad essere decisivo con una tripla che segna il sorpasso a 74 secondi dal termine, ci pensano poi Marion e Kidd a chiudere il match con altre 2 giocate fondamentali.
    Per il tedesco ci sono 26 punti a referto, stesso bottino per Marion. Ai giovani Thunder, che si rifaranno sicuramente in futuro vista l’età media bassissima in squadra, non bastano i 31 punti di Westbrook ed i 23 a testa di Durant ed Harden (che segnano 77 dei 96 punti totali). Dallas ora attende il nome della seconda finalista che uscirà dalla sfida tra Heat e Bulls, ovviamente sarebbe più gradita Miami per poter cercare la vendetta delle Finals 2006.

    Playoff NBA 25 maggio 2011

    Dallas Mavericks-Oklahoma City Thunder 100-96
    Dal Marion 26, Nowitzki 26, Barea 14
    Okl Westbrook 31, Durant 23, Harden 23

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Chicago Bulls (1)-Miami Heat (2) serie 1-3 Heat

    WESTERN CONFERENCE:

    Dallas Mavericks (3)-Oklahoma City Thunder (4) serie 4-1 Mavericks (Mavericks qualificati)

  • NBA, playoff: Miami batte ancora Chicago, finale ad un passo

    NBA, playoff: Miami batte ancora Chicago, finale ad un passo

    Ancora un importante successo dei Miami Heat nella finale della Eastern Conference NBA: i padroni di casa battono per la terza volta consecutiva i Chicago Bulls e conducono ora la serie per 3-1 e sono ad una sola vittoria dall’accesso alla finalissima che a meno di clamorosi stravolgimenti vedrà impegnate la squadra di Wade, James e Bosh opposta ai Dallas Mavericks, una riedizione della finale del 2006 quando gli Heat guidati da Wade e Shaquille O’Neal beffarono i Mavs di Nowitzki che ora saranno desiderosi di vendicarsi (nella serie di finale di Western Conference i texani guidano con lo stesso punteggio, 3-1, sugli Oklahoma City Thunder.

    Dopo un iniziale 4-0 Miami nelle prime azioni di gioco, Chicago inizia a fare sul serio, conscia che un successo sul parquet avversario porterebbe l’inerzia della serie dalla loro parte. E così i Bulls guidati da Brewer arrivano a toccare il provvisorio +11. Ci pensa però LeBron James a ridurre il distacco con 8 punti (saranno 12 alla fine del solo primo quarto) che porta i suoi Heat a contatto in vista del secondo periodo. Qui Miami cerca di dare la spallata decisiva al match ma quando si arriva al momentaneo +9 la squadra dell’Illinois si rifà sotto grazie alle giocate di Deng (2 triple fondamentali) e di Rose (2 giochi da 3 punti) che riportano avanti i “Tori” di 2 punti all’intervallo lungo.

    Nella ripresa la coppia Rose-Boozer si carica il resto della squadra sulle spalle, ma a tenere in partita i padroni di casa ci pensa, un pò a sorpresa, Mike Miller (finalmente decisivo) che con ottimi canestri e giocate superlative permette alla sua squadra di restare in parità quando ci si affaccia agli ultimi 70 secondi di gioco (85-85): in questo lasso di tempo prima Rose sbaglia nell’azione che potrebbe portare i Bulls in vantaggio, dall’altra parte è James a compiere sfondamento ed a regalare nuovamente la palla agli ospiti che dal canto loro sbagliano nuovamente, sempre con Rose, il tiro della possibile vittoria sulla sirena finale anche per via dell’ottima difesa del solito James.
    Si va così in overtime e dopo una lunga pausa ritorna a brillare la stella di Wade sul parquet, il numero 3 infatti piazza 6 punti e 2 stoppate incredibili su Rose e Deng, gli altri 10 punti se li dividono Bosh e James e per Chicago non c’è nulla da fare: il match termina 101-93 per gli Heat. Il top scorer è LeBron James che chiude con 35 punti, Bosh ne aggiunge 22 e Wade 14 (con 4 fondamentali stoppate), ma a dare una grossa mano ai “Big Three” ci pensano Haslem (0 punti ma 9 rimbalzi, tante giocate decisive e con lui in campo un saldo punti in attivo di +25) e Miller (12 punti, 9 rimbalzi ed uno stratosferico +36 di plus/minus in soli 26 minuti di gioco). I Bulls hanno Rose come miglior realizzatore (23 punti ma solo 8/27 dal campo per via dell’ottima difesa di LeBron James su di lui), e Deng e Boozer mettono 20 punti a testa. A condannare i rossoneri le tante palle perse (19 di cui 7 solo di Rose), la poca consistenza della panchina e le pessime percentuali dal campo (soprattutto nel secondo tempo). Per gara 5 si torna a Chicago ma ormai Rose e compagni sono con le spalle al muro, serviranno 3 imprese per ribaltare il risultato di questa serie.

    Playoff NBA 24 maggio 2011

    Miami Heat-Chicago Bulls 101-93 (overtime)
    Mia James 35, Bosh 22, Wade 14
    Chi Rose 23, Deng 20, Boozer 20

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Chicago Bulls (1)-Miami Heat (2) serie 1-3 Heat

    WESTERN CONFERENCE:

    Dallas Mavericks (3)-Oklahoma City Thunder (4) serie 3-1 Mavericks

  • NBA, playoff: Super Nowitzki beffa i Thunder

    NBA, playoff: Super Nowitzki beffa i Thunder

    Un super Dirk Nowitzki, al momento sicuramente M.V.P. di questi playoff NBA 2011, guida i Dallas Mavericks ad un incredibile successo esterno sugli Oklahoma City Thunder in gara 4 di finale di Western Conference, mettendo una seria ipoteca sul passaggio del turno che porterebbe i texani alla finalissima contro la vincente dell’altra sfida tra Chicago Bulls e Miami Heat.

    Parte subito fortissimo Oklahoma City che infila i primi 9 tentativi dal campo scappando già sulla doppia cifra di vantaggio: alla fine del primo quarto saranno ben 31 i punti messi a referto ma gli ospiti, da squadra esperta e navigata, non si fanno intimorire dall’energia fisica dei più giovani avversari e con Nowitzki iniziano piano piano, ma inesorabilmente, a risalire la china. Dallas infatti riesce ad andare al riposo sotto di soli 5 punti ed il tedesco scollina già oltre quota 20 punti.

    Nella ripresa i Thunder provano a dare una forte accelerazione al match con le 2 stelle Russell Westbrook e Kevin Durant, ma è Jason Terry a tenere inchiodate al parquet le ali degli ex Seattle Sonics. Si arriva così al quarto decisivo e qui si assiste al supremo e superbo spettacolo offerto da Nowitzki ed al mezzo suicidio dei Thunder: Durant e compagni infatti riescono ad arrivare sul +15 a soli 5 minuti dal termine dell’incontro (99-84) ma segneranno da questo momento in poi 2 miseri punti permettendo a “Wunderdirk” di infilare ben 12 punti che riportano in parità il match. Si va così in overtime dove ad abbattere la resistenza di Oklahoma è una tripla di Jason Kidd (ancora fantastico a 38 anni suonati) ed i 4 punti di Terry chiudono il match sul 112-105 per gli ospiti che sentono già aria di finale.
    Lo strepitoso Nowitzki mette assieme 40 punti, 20 sono di Terry e 17 di uno solido (come sempre) Kidd. Oklahoma City ha in Durant (29 punti e 15 rimbalzi) e Westbrook (19 ma con 22 tiri presi) i top scorer a cui si aggiunge un grande Ibaka da 18 punti, 10 rimbalzi e 5 stoppate. La formazione di coach Scott Brooks raccoglie 22 rimbalzi in più rispetto ai Mavs (55-33), dominando in quelli di attacco (20-5) ma viene condannata (ed è ormai una cosa appurata) dalle pessime percentuali da 3 (2/13 ieri sera) a cui ieri si devono aggiungere le molte palle perse (25 contro le sole 13 dei texani, i soli Durant e Westbrook ne perdono rispettivamente 9 e 6!). La situazione ora è disperata per i Thunder che dovranno vincere le rimanenti 3 gare per poter approdare ad una storica finale. Dallas punta invece a chiudere il discorso già nella prossima gara 5 da giocare in casa.

    Playoff NBA 23 maggio 2011

    Oklahoma City Thunder-Dallas Mavericks 105-112 (overtime)
    Okl Durant 29, Westbrook 19, Ibaka 18
    Dal Nowitzki 40, Terry 20, Kidd 17

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Chicago Bulls (1)-Miami Heat (2) serie 1-2 Heat

    WESTERN CONFERENCE:

    Dallas Mavericks (3)-Oklahoma City Thunder (4) serie 3-1 Mavericks

  • NBA, playoff: Bosh trascina Miami e i Bulls vanno KO

    NBA, playoff: Bosh trascina Miami e i Bulls vanno KO

    Un grande Chris Bosh, decisivo come poche volte accaduto quest’anno, guida i suoi Miami Heat alla vittoria in gara 3 della finale NBA di Eastern Conference e porta i suoi compagni avanti per 2-1 nella serie contro i Chicago Bulls.

    Gara tutto sommato equilibrata per 3 quarti e mezzo, poi i padroni di casa scavano il solco decisivo grazie a alle giocate dei suoi campioni che chiudono un parziale di 9-0 per portarsi sul +13. Per gli ospiti non c’è più nulla da fare e di colpo i Bulls si trovano sotto 2-1 nella serie.
    Il grande protagonista della serata è Bosh che chiude a quota 34 punti con giocate quasi sempre decisive. Il numero 1 di Miami ne mette 13 nel solo secondo quarto, chiudendo con un’ottima percentuale dal campo (13/18, in verità 13/15 se si considera che i primi 3 tentativi dell’ala sono andati a vuoto). James invece si dedica all’assistenza per i compagni e chiude con 10 passaggi a referto conditi da 22 punti (6/13 dal campo), mentre Wade arriva a 17 punti ma tira un pò maluccio (6/17) ed aggiunge 9 rimbalzi. Ancora una volta è fondamentale l’apporto di Udonis Haslem che si sta rivelando la pedina in grado di spostare gli equilibri della serie. Per Chicago invece ottima prestazione di Boozer che termina il match con una sontuosa doppia doppia da 26 punti e 17 rimbalzi, Rose ne aggiunge 20 (ma tirando 8/19 dal campo) e Deng 14. Gara 4 sarà sempre in programma a Miami, per i Bulls sarà già una sfida vitale ma ci vorrà una vera e propria impresa dato che gli Heat finora hanno mantenuto inviolato il proprio parquet nei playoff (7 vittorie in 7 incontri).

    Playoff NBA 22 maggio 2011

    Miami Heat-Chicago Bulls 96-85
    Mia Bosh 34, James 22, Wade 17
    Chi Boozer 26, Rose 20, Deng 14

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Chicago Bulls (1)-Miami Heat (2) serie 1-2 Heat

    WESTERN CONFERENCE:

    Dallas Mavericks (3)-Oklahoma City Thunder (4) serie 2-1 Mavericks

  • NBA, playoff: Dallas espugna Oklahoma City

    NBA, playoff: Dallas espugna Oklahoma City

    Vittoria di capitale importanza quella ottenuta dai Dallas Mavericks sul parquet degli Oklahoma City Thunder in gara 3 della finale NBA di Western Conference.

    I Texani si sono imposti per 93-87 ma il risultato sarebbe potuto essere più ampio se Nowitzki e compagni non avessero tolto nell’ultimo quarto il piede dall’acceleratore lasciando spazio alla mini rimonta dei Thunder.
    La gara infatti vede il dominio dei Mavs per 3 quarti di gioco, sono 17 i punti di vantaggio nel primo periodo, la forbice si allarga nel secondo quando Nowitzki e compagni arrivano sul +23. A 5 minuti dalla fine del terzo quarto il vantaggio di 22 punti inizia però ad essere eroso dagli uomini di coach Scott Brooks che si riportano nel match grazie a Russell Westbrook complice il già citato rilassamento fisico e mentale degli ospiti: i Thunder arrivano negli ultimisimi minuti di partita anche sul -6 e per 2 volte sbagliano il tiro del possibile -3 tirando malissimo da oltre l’arco. Nowitzki e Terry donano con 2 canestri un pò di ossigeno ai Mavericks ma una tripla di Westbrook (l’unica per i padroni di casa in tutto il match) e un bel tiro di Durant riportano OKC sul -4. Dalla lunetta Dallas non trema, Collison riporta nuovamente sul -4 i suoi compagni ma è l’ultima fiammata, i giovani Thunder non riescono più ad avvicinarsi e gli ospiti si riprendono il vantaggio del fattore campo perso in gara 2.
    Per Dallas ci sono 18 punti a testa per Nowitzki e Marion (il tedesco chiude però con un rivedibile 7/21 dal campo), 13 a testa per Kidd (che aggiunge anche 6 rimbalzi, 8 assist e 4 recuperi) e Terry mentre Chandler (un pò nervoso per via di una brutta reazione su Harden) mette assieme 8 punti e 15 rimbalzi. Westbrook è il top scorer per Oklahoma City con 30 punti, Durant segue a quota 24 (ma con 7/22 al tiro di cui 0/8 da 3!) con 12 rimbalzi, poi il vuoto, nessuno riesce a scollinare oltre la doppia cifra di punti segnati. La chiave del match è nel tiro dalla distanza: il desolante 1/17 da 3 punti dei Thunder è la seconda peggior prestazione balistica da oltre l’arco negli ultimi 20 anni di playoff NBA! Dallas infila invece 7 bombe e porta a casa il match riprendendosi l’inerzia della serie.

    Playoff NBA 21 maggio 2011

    Oklahoma City Thunder-Dallas Mavericks 93-87
    Okl Westbrook 30, Durant 24, Ibaka 9, Collison 9
    Dal Nowitzki 18, Marion 18, Terry 13, Kidd 13

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Chicago Bulls (1)-Miami Heat (2) serie 1-1

    WESTERN CONFERENCE:

    Dallas Mavericks (3)-Oklahoma City Thunder (4) serie 2-1 Mavericks