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  • F1, nessuna variazione per le gomme Pirelli

    F1, nessuna variazione per le gomme Pirelli

    La Pirelli, azienda unica fornitrice dei pneumatici di F1, diversamente da quanto deciso in precedenza, per condurre ulteriori test sulla nuova struttura delle gomme, non attuerà nessun cambiamento alla fornitura di pneumatici per i prossimi gran premi di Gran Bretagna, Germania ed Ungheria.

    L’azienda milanese Pirelli, sola fornitrice di gomme per le vetture del Circus, ha annunciato la decisione, a causa del tempo limitato per testare la nuova struttura in kevlar, di non voler apportare variazioni ai pneumatici, con mescole da asciutto, delle vetture di formula 1 per i prossimi tre gran premi: “La decisione è dovuta al fatto che le nuove gomme, a causa della pioggia, non sono state testate sufficientemente nel corso delle prove libere di venerdì scorso in Canada, ciò non ha permesso di trovare l’unanimità da parte dei team”.

    La società meneghina ha inoltre reso noto di aver lavorato per risolvere nei reparti produttivi l’annoso problema della delaminazione dei pneumatici: “Le due gomme più dure della gamma Pirelli sono quelle che meglio si adattano alle elevate richieste di carico imposte dal tracciato di Silverstone. Al Nürburgring la rugosità dell’asfalto è molto bassa, di conseguenza alle gomme è richiesto grip meccanico, ciò, combinato con le condizioni meteorologiche spesso molto variabili, fa delle mescole soft e medium la miglior scelta per questo tracciato leggendario”.

     F1 Grand Prix -Melbourne Vettel | © Mark Thompson / Getty Images
    F1 Grand Prix -Melbourne Vettel | © Mark Thompson / Getty Images

    Per il circuito di Hungaroring invece saranno disponibili, a detta della Pirelli, pneumatici con mescole P Zero Orange hard e P Zero White medium: ”Quello dell’Ungheria è il tracciato permanente più lento in calendario, ma che impegna molto le gomme a causa di un layout tortuoso. Se a ciò si aggiungono temperature ambientali spesso elevate, le mescole hard e medium diventano le più indicate per questo tracciato, anche perché le soluzioni Pirelli di quest’anno sono più morbide di quanto non fossero quelle della gamma 2012″.

  • F1, Pirelli svela gli pneumatici 2012. Torna il Cinturato da bagnato

    F1, Pirelli svela gli pneumatici 2012. Torna il Cinturato da bagnato

    E’ stata sicuramente una delle protagoniste indiscusse della scorsa stagione offrendo quel pizzico di vivacità in più nei pit stop movimentando così i Gran Premi divenuti nel corso degli anni noiosi e troppo prevedibili. Stiamo parlando della Pirelli che ha scombussolato, e non poco, con la loro caratteristica principale, l’usura precoce degli pneumatici, le strategie dei team mettendo in difficoltà piloti e ingegneri. L’azienda milanese, dall’anno scorso fornitore unico della Formula 1, ha svelato, ad un mese e mezzo dal semaforo verde in Australia, le nuove coperture per il Mondiale 2012.

    Abu Dhabi la location scelta dal presidente Marco Trochetti Provera che, insieme al direttore Ricerca e Sviluppo Maurizio Baiocchi e al direttore di Pirelli Motorsport Paul Hembery, ha mostrato al pubblico le nuove gomme. Esattamente come l’anno scorso, Pirelli fornirà alle scuderie 4 pneumatici d’asciutto e 2 da bagnato. Ogni mescola sarà facilmente riconoscibile per i differenti colori utilizzati sui fianchi dello pneumatico: le dry, il cui brand sarà ancora una volta P Zero, saranno contraddistinte dai colori rosso per le supermorbide (supersoft), giallo per le morbide (soft), bianco per le medie (medium) e argento per le dure (hard) mentre le rain, che sono state rinominate con lo storico marchio Cinturato, porteranno la striscia verde e blu per distinguere rispettivamente le intermedie (intermediate) da quelle da bagnato estremo (full wet). La novità più significativa riguarda proprio quest’ultima soluzione dotata di scanaluture più profonde e di un profilo degli pneumatici posteriori diverso da quello anteriore in modo tale da permettere un migliore drenaggio dell’acqua presente sull’asfalto (60 litri al secondo).

    Pirelli

    Le nuove coperture presentano un disegno più squadrato con angoli meno smussati e un’impronta più ampia in modo tale da offrire una maggiore aderenza con una presa maggiore sull’asfalto e un degrado costante e minore in corrispondenza della spalla per evitare la formazione di bolle sullo pneumatico, il cosiddetto fenomeno di blistering. Come affermato da Paul Hembery, le mescole d’asciutto saranno più tenere rispetto allo scorso anno con conseguente abbassamento delle prestazioni cronometriche rispetto alla passata stagione di un secondo e mezzo circa al giro; inoltre le caratteristiche più simili tra le Prime (la mescola più dura) e le Option (quella più morbida), assottiglieranno la differenza di prestazioni tra le due mescole che un anno fa si aggirava tra 1”2 e 1”8 e che quest’anno dovrebbe essere compresa a 6 e 8 decimi.

    Le nuove Pirelli debutteranno a Jerez in occasione dei primi test ufficiali il prossimo 7 febbraio. Il tester sarà il russo Vitaly Petrov, scaricato dalla Lotus Renault al termine della passata stagione, ma che presto potrebbe trovare un sedile in Caterham. Se la trattativa con il team di Tony Fernandes dovesse sfumare allora il pilota russo farà il collaudatore per la Pirelli per “Non perdere il contatto con la Formula 1” come da lui stesso dichiarato.

  • F1, piloti insoddisfatti delle Pirelli dure. Hamilton: “Disastrose”

    F1, piloti insoddisfatti delle Pirelli dure. Hamilton: “Disastrose”

    Le prime prove libere che si sono tenute sul circuito di Montmelò a Barcellona, che hanno aperto il weekend del Gran Premio di Spagna, non hanno segnato solo l’ennesimo dominio della Red Bull ma hanno portato alla luce un problema serio per quanto riguarda le gomme Pirelli. I piloti infatti hanno espresso tutto il loro disappunto per la mescola dura delle PZeroSilver, che ha subito una notevole evoluzione rispetto ai Gran Premi precedentemente disputati.
    Lo pneumatico è uguale per struttura e composizione a quello precedente ma è stato modificato al fine di aumentare il grip e ridurre l’usura per rendere “più normali” i Gran Premi. Il direttore MotorSport Pirelli Paul Hembery, ha infatti spiegato che questa gomma durerà 12 giri in più rispetto alle morbide (naturalmente le varianti della messa a punto dell’auto, delle condizioni della pista e soprattutto dello stile di guida del pilota incideranno non poco su questo aspetto), e che la principale motivazione per cui questa modifica è stata introdotta è che le dure in precedenza, avendo più o meno la stessa durata delle soft, venivano usate solo marginalmente, mentre adesso si avrà la possibilità di attuare strategie diverse durante la gara.

    Detta cosi l’idea non sarebbe male, ma poi come sempre bisogna aspettare il responso della pista, che non è stato dei migliori. La maggior parte dei piloti accusa, in particolare Lewis Hamilton, la mancanza di grip dello pneumatico definendolo “disastroso, al punto di non rendere piacevole la guida. La differenza tra le due mescole è di due secondi e la dura non dura poi cosi tanto in più rispetto alla morbida, che invece è fantastica. Aspettiamo domani e speriamo che abbia un impatto positivo sullo spettacolo in gara”.

    Sulla stessa lunghezza d’onda è il suo ex compagno di squadra in McLaren e ora in Ferrari Fernando Alonso, che interrogato sull’argomento gomme ha preferito non lasciare dichiarazioni, anche se non poteva non notarsi sul suo volto una certa contrareità.
    In modo particolare i piloti temono il lungo curvone 3, dopo la prima chicane, che metterà a dura prova gli pneumatici anteriori e posteriori della parte sinistra.

    Foto credits F1GRANDPRIX

  • F1, Melbourne: Red Bull e McLaren si dividono i primi due turni di libere

    F1, Melbourne: Red Bull e McLaren si dividono i primi due turni di libere

    LIBERE 1 – Questa notte all’1:30 ora italiana è scattata ufficialmente la stagione F1. Dopo i pronostici dei test ecco che la pista inizia a dare subito i primi verdetti: nella prima sessione di prove, infatti, le Red Bull di Mark Webber e di Sebastian Vettel sono state le più veloci. L’acclamatissimo idolo di casa ha fatto registrare il tempo di 1:26.831 staccando di oltre 3 decimi il compagno di squadra.
    In terza posizione il ferrarista Fernando Alonso a quasi 1″. Lo spagnolo tuttavia si dice molto soddisfatto del comportamento della sua Ferrari, e resta fiducioso per il prosieguo del week-end. Chi invece non può dirsi soddisfatto è Felipe Massa, soltanto 11esimo a 2″ dalla vetta.
    Le due McLaren, cariche di novità per questo week-end, navigano in sesta e settima posizione a oltre 1″ e mezzo dalla vetta. Il team di Woking ha rivisto la posizione degli scarichi, ora molto più simili a alla configurazione Red Bull che soffiano al posteriore, rispetto a quella Renault che soffiava all’anteriore, e modificato il fondo della vettura. Davanti alle due Frecce d’Argento troviamo la Mercedes di Nico Rosberg e la Williams di Rubens Barrichello mentre Michael Schumacher è ottavo. I tempi in questa prima sessione si sono svolti con gomme prevalentemente Hard e in configurazione da gara.
    E forse proprio a causa della temperatura delle gomme, Chandock è stato il primo a “battezzare” i muretti dell’Albert Park nei primissimi secondi di sessione dopo l’apertura della pit-lane. Nel suo giro di lancio ha perso stranamente il controllo della sua Lotus tra la Sport Centre e l’Hellas, andando a sbattere contro le protezioni e terminando il suo turno con appena 1 giro.
    Chi sembra avere ancora grossi problemi è la HRT. Ancora oggi il team spagnolo, che aveva avuto un permesso speciale per lavorare sulla monoposto, non ha mandato in pista nessuno dei due piloti perdendo cosi l’opportunità di percorrere i primi chilometri su pista.
    Una novità regolamentare, invece, riguarda l’introduzione dell’ala mobile: il dispositivo, che già era stato vietato in gara in caso di pista bagnata, non potrà essere utilizzato neanche in prova in caso di analoghe condizioni. Nei giorni scorsi c’era stato il tentativo da parte della Red Bull di far abolire questo dispositivo, che però è andato fallito.

    I tempi della prima sessione:

    1. Webber Red Bull-Renault 1m26.831s 20
    2. Vettel Red Bull-Renault 1m27.158s + 0.327 19
    3. Alonso Ferrari 1m27.749s + 0.918 20
    4. Rosberg Mercedes 1m28.152s + 1.321 16
    5. Barrichello Williams-Cosworth 1m28.430s + 1.599 24
    6. Button McLaren-Mercedes 1m28.440s + 1.609 29
    7. Hamilton McLaren-Mercedes 1m28.483s + 1.652 26
    8. Schumacher Mercedes 1m28.690s + 1.859 14
    9. Kobayashi Sauber-Ferrari 1m28.725s + 1.894 13
    10. Petrov Renault 1m28.765s + 1.93 15
    11. Massa Ferrari 1m28.842s + 2.011 20
    12. Heidfeld Renault 1m28.928s + 2.097 14
    13. Sutil Force India-Mercedes 1m29.314s + 2.483 19
    14. Buemi Toro Rosso-Ferrari 1m29.328s + 2.497 21
    15. Maldonado Williams-Cosworth 1m29.403s + 2.572 24
    16. Ricciardo Toro Rosso-Ferrari 1m29.468s + 2.637 23
    17. Perez Sauber-Ferrari 1m29.643s + 2.812 18
    18. Hulkenberg Force India-Mercedes 1m31.002s + 4.171 20
    19. Kovalainen Lotus-Renault 1m32.428s + 5.597 13
    20. d’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m35.282s + 8.451 17
    21. Glock Virgin-Cosworth 1m35.289s + 8.458 15
    22. Chandhok Lotus-Renault 1:30.695 + 4.894 1

    LIBERE 2 – Nelle seconde libere le due McLaren a sorpresa conquistano le prime due posizioni.
    A differenza del primo turno i piloti hanno girato con gomme soft e in configurazione da qualifica. Jenson Button firma il miglior tempo di giornata in 1:25.854 precedendo il compagno di squadra Lewis Hamilton di circa un decimo. Chi sembra avere un passo costante in entrambe le configurazione è Fernando Alonso che firma un 1:26.001 confermandosi al terzo posto anche nel pomeriggio australiano ad un decimo da Button. Vettel e Webber in quarta e quinta posizione, che però hanno girato per gran parte della sessione senza l’ala mobile.
    Sesto posto per Michael Schumacher che precede il ferrarista Felipe Massa. Ottavo posto per l’esordiente Sergio Perez con la Sauber in 1:27.101. il pilota messicano precede Barrichello e Rosberg, che chiude la top-ten.
    12esima e 13esima le Renault di Petrov ed Heidfeld, precedute dalla Toro Rosso di Jaime Alguersuari. Tutti e tre i piloti sono ad 1″ e sei decimi dalla vetta.
    Male le Lotus-Renault di Kovalainen e Trulli rispettivamente 19esimo e 20esimo a oltre 6″ dalla vetta. Chiude il gruppo Liuzzi, senza tempo e con un solo giro.

    I tempi della seconda sessione:

    1. Button McLaren-Mercedes 1m25.854s 32
    2. Hamilton McLaren-Mercedes 1m25.986s + 0.132 31
    3. Alonso Ferrari 1m26.001s + 0.147 28
    4. Vettel Red Bull-Renault 1m26.014s + 0.160 35
    5. Webber Red Bull-Renault 1m26.283s + 0.429 33
    6. Schumacher Mercedes 1m26.590s + 0.736 31
    7. Massa Ferrari 1m26.789s + 0.935 34
    8. Perez Sauber-Ferrari 1m27.101s + 1.247 39
    9. Barrichello Williams-Cosworth 1m27.280s + 1.426 34
    10. Rosberg Mercedes 1m27.448s + 1.594 23
    11. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m27.525s + 1.671 31
    12. Petrov Renault 1m27.528s + 1.674 29
    13. Heidfeld Renault 1m27.536s + 1.682 22
    14. Buemi Toro Rosso-Ferrari 1m27.697s + 1.843 30
    15. Kobayashi Sauber-Ferrari 1m28.095s + 2.241 35
    16. di Resta Force India-Mercedes 1m28.376s + 2.522 33
    17. Sutil Force India-Mercedes 1m28.583s + 2.729 31
    18. Maldonado Williams-Cosworth 1m29.386s + 3.532 29
    19. Kovalainen Lotus-Renault 1m30.829s + 4.975 22
    20. Trulli Lotus-Renault 1m30.912s + 5.058 23
    21. D’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m32.106s + 6.252 36
    22. Glock Virgin-Cosworth 1m32.135s + 6.281 30
    23. Liuzzi HRT-Cosworth No time 1

  • F1: le novità tecniche della stagione 2011 tra Pirelli e ala mobile

    F1: le novità tecniche della stagione 2011 tra Pirelli e ala mobile

    Un altro Mondiale sta per cominciare, tra meno di 12 ore a Melbourne scatteranno le prime prove libere del Gran Premio d’Australia che apriranno la stagione 2011 di Formula 1.
    E come ogni anno è tanta la curiosità per conoscere e apprendere la funzionalità delle novità tecniche introdotte nel regolamento e che riguardano principalmente le gomme, l’aerodinamica e la meccanica della monoposto.

    Partiamo dagli pneumatici: dopo l’egemonia della Bridgestone in Formula 1 per quasi un ventennio, quest’anno sarà Pirelli a fornire le gomme a tutte le vetture che parteciperanno al Mondiale. Gli pneumatici della casa milanese, gli P Zero, dovrebbero aumentare lo spettacolo, per disposizioni ricevute dalla Fia, a causa dell’alto tasso di degrado veloce a cui vanno in contro come si è assistito durante i test invernali favorendone così i sorpassi e aumentando le soste ai box durante le gare. La Pirelli ha costruito 6 diversi tipi di gomme ognuna con un scritte di colore diverso per facilitare la “lettura” degli addetti ai lavori. Le 6 mescole associate ad un colore sono: soft o morbide di colore giallo, supersoft (rosso), medie (bianco), hard o dure (argento), intermedie (blu) e bagnato o heavy rain (arancione).

    Passiamo invece alla novità aerodinamica principale: spariti l’F-Duct, il sistema introdotto per prima dalla McLaren che se azionato manualmente dal pilota manda in stallo l’ala posteriore diminuendone il carico aerodinamico aumentando così la velocità, e il doppio diffusore, che aumenta l’effetto suolo offrendo una maggiore stabilità alla vettura, la novità aerodinamica principale per quest’anno è l’ala mobile. Ma di cosa si tratta? Cerchiamo di illustrarlo nel miglior modo possibile: il pilota, tramite un pulsante posto sul volante della propria vettura, può azionare un comando che fa ruotare il flap superiore dell’alettone posteriore in modo da diminuirne la resistenza all’aria e guadagnarne così in velocità in rettilineo. Fin qui nulla di complicato se non fosse per la limitazione del suo utilizzo in pista: il dispositivo potrà infatti essere azionato liberamente, quando lo riterrà più opportuno il pilota, nelle libere e in qualifica, discorso diverso invece per quanto riguarda la gara dove il conducente potrà usufruire di questo beneficio solo in alcuni punti del tracciato esclusi i primi due giri di Gran Premio quando ci si trova in presenza di due vetture in lotta tra di loro il cui distacco deve essere inferiore al secondo e riservato solo alla vettura che insegue. Al pilota tutto ciò verrà segnalato tramite una spia posta sul proprio volante.

    Rientra invece, ad un anno di distanza, il Kers. Il dispositivo di recupero dell’energia cinetica che la trasforma in meccanica favorendone la trazione delle monoposto soprattutto quando il pilota si trova in accelerazione all’uscita di una curva lenta oppure in pieno rettilineo quando ha bisogno di una maggiore potenza in fase di sorpasso. Il sistema permette di immagazzinare l’energia cinetica, sottoforma di calore, durante la fase di frenata per poi trasformarla in energia meccanica offrendo una maggiore potenza al motore (circa 80 cavalli in più) e quindi una maggiore velocità della vettura ma limitata solo a qualche secondo di durata rispetto ad un giro completo di gara. Il Kers, introdotto per la prima volta nella stagione 2009 e poi accantonato nella scorsa, dovrà essere montato obbligatoriamente su tutte le vetture a differenza di due anni fa la cui scelta sul suo utilizzo era a discrezione della scuderia. Posizionato all’interno del serbatoio, possiede un peso consistente che potrebbe influire sulla stabilità dei pesi dulla monoposto e sbilanciare così la vettura.
    Altre novità importanti riguardano il cambio: i team per tutta la durata della stagione avranno a disposizione solo 4 scatole e ciascuna di esse dovrà essere utilizzata quindi per 5 Gran Premi, così come avviene per i motori.

    Per quanto riguarda il regolamento, è stata abolito l’articolo 39.1 che vietava gli ordini di scuderia che tante polemiche hanno sollevato la scorsa stagione garantendo ai team maggiore libertà di decisione sui loro piloti mentre è stata reintrodotta la regola del 107%, in vigore dal 1996 fino al 2002, che estromette dalla griglia di partenza della domenica la vettura che non riuscirà totalizzare un giro cronometrato di qualifica al di sotto di tale soglia rispetto al tempo della pole position.

    Tutto ciò con l’auspicio che la Formula 1 torni ad essere lo sport emozionante e spettacolare che era decenni fa e che non ci costringano ad assistere all’ennesima Formula-noia che ha caratterizzato gli ultimi campionati a parte qualche rara eccezione.

  • F1: Perez il più veloce nella terza giornata di test

    F1: Perez il più veloce nella terza giornata di test

    Dopo due giornate di dominio Red Bull ecco la sorpresa che non ti aspetti: la Sauber del messicano Sergio Perez ha messo tutti in fila facendo segnare il miglior tempo non solo della giornata odierna, ma complessivamente nei test sin qui svolti sul circuito del Montmelò.
    Dopo aver passato gran parte della mattinata ai box per aver accusato un problema al Kers, la Sauber-Ferrari C30 ha fermato il crono sull’1:21.761, realizzato però con un singolo giro e in configurazione da qualifica, staccando la Ferrari di Felipe Massa di circa 3 decimi (1.22.092 il tempo fatto registrare dal brasiliano), che da ieri gira con alcune modifiche sulla sua Ferrari (il muso ma soprattutto gli scarichi ora più simili a quelli della Red Bull). Il brasiliano comunque è il più prolifico dei piloti e conferma il buono stato di affidabilità della sua Ferrari 150° Italia, compiendo 132 tornate.
    Al terzo posto la Red Bull dell’australiano Mark Webber che si è concentrato soprattutto sulla configurazione di gara con molto carburante. Ma, c’è da dire, che rispetto a Sebastian Vettel, che ha girato nella giornata di ieri, paga un ritardo di circa 6 decimi.
    Quarto tempo per Rubens Barrichello con la Williams che oggi ha portato una nuova soluzione degli scarichi, un intermezzo tra la versione Red Bull, e quella Renault-Mclaren, che soffiano verso l’anteriore.
    Michael Schumacher ha completato 89 tornate girando per la maggior parte del tempo con molto carburante a bordo. 1.22.892 il miglior tempo fatto registrare dal tedesco, che precede la Lotus Renault di Nick Heidfeld con il tempo di 1.23.541, alternatosi dopo la pausa pranzo con il compagno Vitaliy Petrov, ottavo a quasi 2″ e mezzo dal leader. Tra le due Lotus Renault troviamo la “sorella” malese con Heikki Kovalainen con il tempo di 1.23.190.
    Un passo indietro invece per la Toro Rosso che con Jaime Alguersuari che chiude decima a oltre 3″.
    Nota negativa, purtroppo, anche oggi sono state le nuove gomme Pirelli: è da notare infatti come queste coperture raggiungano un degrado abbastanza elevato dopo soltanto pochi giri; in configurazione gara, questo porta ad un aumento di circa mezzo secondo nel termine di 5 tornate, nonostante con il passare dei giri, il serbatoio delle vetture vada man mano svuotandosi.

    Come annunciato nei giorni precedenti non ha girato oggi la McLaren che riprenderà il lavoro domani mattina e chiuderà sabato insieme a Ferrari e Williams. Ancora una volta assente la HRT che è si vicina all’accordo con Tonio Liuzzi, ma ancora lontana nel presentare la monoposto che dovrebbe prendere parte al mondiale 2011.

  • F1: Alonso e Hamilton i favoriti 2011 di De La Rosa

    F1: Alonso e Hamilton i favoriti 2011 di De La Rosa

    Da Abu Dhabi dove si trova attualmente impegnato come tester ufficiale della Pirelli, nuovo fornitore unico della Formula 1 per quanto riguarda gli pneumatici, Pedro De La Rosa incorona Fernando Alonso e Lewis Hamilton come candidati principali al Mondiale 2011, inserendo solo come outsider il campione uscente con la Red Bull Sebastian Vettel: “Alonso e Hamilton saranno i più veloci a poter sfruttare le caratteristiche delle nuove gomme. Tra i due potrebbe inserirsi anche Vettel” – ha dichiarato l’ex pilota tra le altre di McLaren, Jaguar e Sauber prima di affrontare l’ultima sessione di test
    sul circuito di Yas Marina in notturna e sul tracciato bagnato per riprodurre le condizioni che potrebbero ritrovarsi in Malesia il 10 Aprile per il terzo Gran Premio della stagione 2011.

    L’anno scorso i tre furono, insieme a Webber, i principali protagonisti del Mondiale il cui epilogo proprio ad Abu Dhabi fu disastroso per la Ferrari e per il pilota spagnolo due volte campione del mondo con la Renault che perse il Mondiale per una valutazione errata dello stratega Chris Dyer, il quale ha pagato a caro prezzo la decisione di far rientare Alonso, poi rimasto invischiato a centro gruppo, per il pit-stop prima del previsto.

  • Ferrari 2011, giù i veli il 28 gennaio

    Ferrari 2011, giù i veli il 28 gennaio

    Se ieri è toccato alla nuova coppia tutta made in Italy Valentino Rossi – Ducati, oggi tutti i riflettori erano puntati sulla Ferrari. Da Madonna di Campiglio dove si tiene il tradizionale Wrooom 2011, l’evento che apre la stagione sportiva della scuderia del Cavallino Rampante, il direttore della gestione sportiva Stefano Domenicali ha annunciato che la nuova Ferrari marchiata 2011 verrà svelata e presentata il prossimo 28 gennaio nel quartier generale di Maranello, proprio qualche giorno prima dell’inizio dei test ufficiali che si terranno sul circuito di Valencia dall’1 al 3 febbraio in vista della nuova stagione.

    Per quella data la nuova monoposto, che dovrà dare la caccia al titolo Mondiale dopo la cocente delusione subìta quest’anno (Alonso ha perso l’iride proprio all’ultima gara condizionata da una strategia disastrosa), sarà pronta per scendere in pista e raccogliere i primi fondamentali dati reali (i team durante il lavoro di creazione e sviluppo sfruttano la tecnologia dei simulatori ndr) sia per quanto riguarda la meccanica e l’aerodinamica della vettura sia per testare al meglio i nuovi pneumatici Pirelli.
    Sarà Fernando Alonso a battezzare la nuova creatura Ferrari sull’asfalto di Valencia: lo spagnolo, che sarà impegnato per i primi due giorni, cederà poi il volante al compagno di box Felipe Massa che chiuderà così la prima parte di test. Entrambi lavoreranno per trovare la massima confidenza possibile con la vettura, che sarà molto diversa da quella ammirata quest’anno per via del cambio di regolamento che impone la reintroduzione del Kers, il sistema di recupero e trasformazione dell’energia cinetica in meccanica favorendo la trazione della vettura, mentre vieta l’uso dell’F-Duct e del doppio diffusore, per poi proseguire i test a Jerez, in programma dal 10 al 13 febbraio, e per ultimi quelli di Barcellona, dal 18 al 21, per cercare di immagazzinare più dati possibili e affrontare nel migliore dei modi la nuova stagione ormai alle porte che partirà nel primo weekend di marzo in Bahrain (dal 3 al 6).

    Domenicali ha specificato che l’obiettivo, naturalmente, è riportare a Maranello sia il titolo piloti, sfuggito l’anno scorso sul più bello e nel peggiore dei modi,sia quello costruttori:

    • Sarà una macchina molto diversa da quella dell’ultima gara dello scorso anno. Le aspettative per il 2011 sono quelle di essere molto competitivi, con l’obiettivo di vincere entrambi i titoli. Per vincere, però dovremo essere perfetti, perché altrimenti sarà difficile. Dovremo migliorare l’affidabilità e l’interpretazione di ciò che accade in gara. Abbiamo tutti gli elementi per fare bene e la squadra ha grandi motivazioni. Sarà fondamentale togliersi dalla testa ciò che è successo ad Abu Dhabi ed affrontare la stagione senza timore“.

    Il popolo rosso attende con trepidazione l’esordio della nuova Ferrari e auspica un pronto riscatto dopo la mazzata di qualche mese fa ad Abu Dhabi.

  • F1: Alonso vola con le Pirelli

    F1: Alonso vola con le Pirelli

    Nella seconda e ultima giornata di test previsti ad Abu Dhabi con il nuovo fornitore unico di pneumatici, la Pirelli, il grande sconfitto del Mondiale 2010 Fernando Alonso risulta il più veloce nella prima parte di sessione con il tempo di 1’40”529, quasi 4 decimi più lento però rispetto al tempo fatto segnare da Massa ieri. La Ferrari dimostra di essere entrata già in sintonia con le nuove coperture che hanno provocato qualche problema alla vettura e pilota campioni del mondo: sia ieri che oggi infatti la Red Bull di Vettel ha accusato l’afflosciamento della gomma posteriore. Le cause sono ancora tutte da verificare anche se il team austriaco punta il dito contro un detrito raccolto in pista ma è più probabile che ciò derivi dal forte stress che le sospensioni della vettura esercitano sugli pneumatici posteriori. Nonostante l’inconveniente il tedesco neo iridato ha staccato il secondo crono di giornata a 3 decimi dal ferrarista.

    Terzo tempo per Barrichello che si mette davanti la Force India del terzo pilota Paul Di Resta e la McLaren del collaudatore Oliver Turvey (ieri era sceso in pista Gary Paffett). La sessione di test durerà fino alle 17 (le 14 ora italiana), dunque c’è ancora margine di miglioramento per i piloti impegnati oggi.

  • F1, test Pirelli: Massa mette dietro Vettel

    F1, test Pirelli: Massa mette dietro Vettel

    Nella prima giornata di test ad Abu Dhabi il più veloce, con le nuove coperture firmate Pirelli è il brasiliano della Ferrari Felipe Massa, che ha chiuso la sessione fermando il cronometro sull’ 1.40.170. Dietro di lui troviamo la Red Bull del neo campione del mondo Sebastian Vettel (1.40.500), staccato di circa 4 decimi. Il pilota tedesco era stato il più veloce nella mattinata, prima della pausa pranzo, precedendo proprio la Ferrari de Massa. Chiude al terzo posto la McLaren del collaudatore Gary Puffet, staccato di quasi 7 decimi. I tre top team chiudono dunque nelle prime tre posizioni.

    Al quarto posto troviamo la Sauber del giapponese Kamui Kobayashi (1.40.950), che precede la Renault del polacco Robert Kubica (1.41.032 ), che ha girato per sole 39 tornate a causa di problemi meccanici, ma che sarà di nuovo in pista domani per completare il lavoro di sviluppo delle nuove gomme.
    Sesto posto per Rubens Barrichello, che precede la sorpresa di giornata Paul Di Resta, settimo con il tempo di 1.41.615 sulla Force India di Adrian Sutil, che ha girato solo per metà sessione a causa di problemi sulla sua vettura.
    Soltanto ottavo Nico Rosberg con la Mercedes, pessimista sul fatto che le nuove gomme Pirelli possano migliorare le prestazioni della monoposto.
    Seguono Alguersuari, Sutil, Glock, Kovalainen e l’esordiente Pastor Maldonado, campione in carica della GP2, che ha effettuato 83 tornate sulla Hispania Racing, il migliore in 1.45.728.

    La pista era stata bagnata in mattinata per permettere ai piloti di provare l’aderenza dei nuovi pneumatici con asfalto che offriva poco grip. Massa e Puffet hanno effettuato più tornate di tutti compiendo 94 giri; poi troviamo Barrichello con 91. Sebastian Vettel invece ne ha portati a termine soltano 77 a causa del cedimento, a due minuti dalla fine della sessione, della gomma posteriore sinistra sul quale i tecnici Pirelli stanno indagando.

    Da domani scenderanno in pista gli altri piloti con Alonso che sostituirà Massa; il lavoro dello spagnolo sarà importante per portare dati da confrontare con quelli del brasiliano al fine di sviluppare le nuove gomme in vista dell’inizio del campionato 2011.

    I tempi della prima giornata

    1. Felipe Massa Ferrari 1m40.170s 94
    2. Sebastian Vettel Red Bull 1m40.500s 77
    3. Gary Paffett McLaren 1m40.874s 94
    4. Kamui Kobayashi Sauber 1m40.950s 83
    5. Robert Kubica Renault 1m41.032s 39
    6. Rubens Barrichello Williams 1m41.425s 91
    7. Paul di Resta Force India 1m41.615s 20
    8. Nico Rosberg Mercedes 1m41.778s 81
    9. Jaime Alguersuari Toro Rosso 1m42.019s 71
    10. Adrian Sutil Force India 1m42.859s 20
    11. Timo Glock Virgin 1m44.124s 78
    12. Heikki Kovalainen Lotus 1m44.686s 88
    13. Pastor Maldonado Hispania 1m45.728s 83