Tag: pippo inzaghi

  • Milan: via Robinho e Costant, arrivano Armero e Diego Lopez

    Milan: via Robinho e Costant, arrivano Armero e Diego Lopez

    Il Milan sta cominciando ad avviare trattative per cercare di dare a Filippo Inzaghi una rosa all’altezza per cercare di rientrare il prima possibile nelle competizioni europee.

    Sono arrivate le prime cessioni importanti, quelle che permettono di fare cassa, di risparmiare su ingaggi importanti consentendo investimenti mirati e oculati. Dopo quattro stagioni trascorse in rossonero Robinho ha salutato tutti, destinazione Santos, club dal quale il Milan lo aveva prelevato nell’estate del 2010. Un prestito secco, senza obblighi o diritti di riscatto, al termine del quale il brasiliano potrà tornare nel club rossonero. Il Milan, dunque, rimanda la questione cessione ma intanto risparmia i 6 milioni netti di ingaggio, che per quest’anno verranno corrisposti all’attaccante dalla squadra brasiliana.

    diego lopez

    E’ stata ufficializzata, nella giornata di ieri un’altra cessione : quella di Kevin Costant al Trabzosport, il terzino ha firmato un contratto quadriennale da 2 milioni di euro a stagione. L’operazione dovrebbe portare nella casse dei rossoneti 2.5 milioni di euro più bonus.

    Oduamadi è un nuovo attaccante del Crotone. L’attaccante ex Brescia, di proprietà del Milan, sarà infatti una nuova punta della squadra calabrese: l’accordo è stato trovato sulla base di un prestito.

    Ora il Milan ha messo gli occhi su Pablo Armero, terzino colombiano rientrato all’Udinese dopo aver vestito la casacca del Napoli. Adriano Galliani si è accordato, già da un paio di giorni, con l’Udinese prestito con diritto di riscatto.

    Un capitolo spinoso in casa Milan riguarda il portiere; attualmente il tecnico Inzaghi non è soddisfatto della rosa dei suoi estremi difensori e ha chiesto alla società di cercare un portiere che sappia dare sicurezza a tutto il reparto arretrato. La scelta sembra essere ricaduta su Diego Lopez, estremo difensore del Real Madrid. L’ipotesi prestito non sembra convincere l’estremo difensore spagnolo, legato al Real Madrid da un contratto fino al giugno 2017. Il Milan si è reso conto che fare l’operazione a titolo definitivo non è propriamente congruo con lo stato economico e finanziario della società: lo spagnolo guadagna 2.5 milioni di euro, cifra ritenuta troppo elevata per un portiere e per un calciatore trentaduenne.

    Manca  meno di un mese alla fine del calciomercato estivo, urge dare all’allenatore una squadra competitiva che possa ritagliarsi uno spazio importante nella prossima Serie A e che riesca a rientrare il prima possibile nelle competizioni internazionali. Lo chiedono i tifosi, lo chiede la storia e il blasone di una società che fino a un decennio fa era un modello per tutto il calcio non solo italiano ma europeo. Urgono idee e soldi per riportare il Milan ad essere il Milan.

  • Sarà Menez il primo rinforzo nel Milan di Inzaghi?

    Sarà Menez il primo rinforzo nel Milan di Inzaghi?

    Quattro persone sedute per pranzo ad un tavolo sotto lo splendido sole dell’isola di Ibiza, niente di strano o di particolarmente interessante se non fosse che tra quelle quattro persone ci sono l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, il probabilissimo futuro tecnico dei rossoneri Filippo Inzaghi e il trequartista francese del Paris Saint Germain Jeremy Menez.

    Lo scoop è stato fatto dal sito Marte.com che ha pubblicato gli scatti del pranzo, dove oltre ai tre già citati si intravede un quarto personaggio che potrebbe essere il procuratore del calciatore francese.

    Jeremy Menez
    Jeremy Menez

    Menez è in scadenza di contratto e non sarebbe certo contrario ad ritorno in Italia, dove ha disputato tre stagioni con la maglia della Roma dal 2008 al 2011 registrando però una certa discontinuità con molti più bassi che prestazioni brillanti, segnando solo 7 reti in 84 partite giocate.

    Dal luglio 2011 Menez è passato al Paris Saint Germain ma anche in terra francese non è riuscito ad imporsi nè sotto la guida di Carlo Ancelotti e neppure sotto quella dell’attuale tecnico dei parigini Laurent Blanc. 

    Attenzione però che sulle tracce di Menez c’è da tempo anche un’altra società italiana, da quello che si percepisce dai rumors il tecnico della Fiorentina Vincenzo Montella stravederebbe per il francese che potrebbe essere il tassello giusto per andare a rafforzare ed aumentare qualitativamente la rosa dei viola.

    Tornando al Milan, un eventuale arrivo alla corte dei rossoneri di Jeremy Menez potrebbe portare al non riscatto di Adel Taarabt dal Qpr, visto che il transalpino andrebbe a riempire una zona del Milan già numericamente ricca.

    Rimanendo in tema di riscatti sembra sempre più vicino quello del difensore Adil Rami dal Valencia. Rami che poi potrebbe andare a completare una coppia difensiva rocciosa e fisicamente valida con un altro giocatore in scadenza di contratto con il Psg, ovvero Alex. I contatti con il brasiliano sono molto serrati e si parla di firma vicina ad ore con il verdeoro che andrebbe a legarsi per 2 anni con il Milan.

    Dunque Pippo Inzaghi, che ancora non è ufficialmente allenatore del Milan, ha già mosso i primi passi insieme ad Adriano Galliani per costruire la prossima stagione che per i rossoneri deve essere quella del rilancio.

     

     

     

  • Il Milan riparte da Pippo Inzaghi. Berlusconi silura Seedorf

    Il Milan riparte da Pippo Inzaghi. Berlusconi silura Seedorf

    Sembra tutto fatto, manca soltanto l’ufficialità che dovrebbe arrivare nelle prossime ore ma ormai tutto è deciso, Silvio Berlusconi ha scelto Filippo Inzaghi come prossimo allenatore del Milan.

    La decisione è stata presa ieri sera nel vertice di Arcore tra Berlusconi, Galliani e lo stesso Inzaghi, dopo che il presidente avrebbe scartato la pista Unai Emery, che a questo punto non dovrebbe avere problemi a rinnovare e prolungare con il Siviglia, per mantenere la linea del Milan ai milanisti.

    Veniamo quindi al racconto di una giornata intensa per la dirigenza ed il popolo milanista.

    Nel primo pomeriggio, come ci racconta Sportmediaset, c’ è stato un incontro tra i dirigenti del Milan e le persone che curano gli interessi di Pippo Inzaghi, l’incontro è sembrato subito positivo, a togliere di mezzo un rivale dell’ex attaccante rossonero alla corsa per la panchina ci ha pensato un protagonista, lo stesso Emery avrebbe pronunciato ai dirigenti del Siviglia queste parole che non lasciano dubbi:

    Mercoledì firmo il rinnovo del contratto col Siviglia, io mantengo la parola data.

    Filippo Inzaghi
    Filippo Inzaghi

     

    Dunque un rivale in meno per Superpippo, che con il passare delle ore si avvicinava sempre di più a divenire il nuovo tecnico del Milan, tant’è che alle 20.50 in macchina con Adriano Galliani, come svelato da Sky Sport, ci sarebbe stato proprio Filippo Inzaghi.

    Il vertice di Arcore si è concluso intorno alla mezzanotte, dopo tre ore abbondanti, protagonisti Adriano Galliani, Fedele Confalonieri, Pippo Inzaghi e Silvio Berlusconi. La macchina dell’amministratore , con dentro SuperPippo, se n’è andata pochi minuti prima della mezzanotte, dietro all’auto di Fedele Confalonieri. Non c’è stata la tanto attesa fumata bianca, pare però che per l’annuncio sia soltanto questione di ore, non abbiamo l’ufficialità ma ormai è quasi certo che dopo aver guidato la primavera, conquistando la ViareggioCup 2014, Pippo Inzaghi si siederà sulla panchina della prima squadra dei rossoneri.

    Quindi il futuro sarà Inzaghi ma Seedorf? L’allenatore olandese, prima fortemente voluto da Berlusconi che ora però non lo vuole più, ha pagato un approccio non certo semplice con lo spogliatoio e con parte della dirigenza. Una crepa nel rapporto con la società rossonera che si è allargata molto in fretta, ma anche parte del gruppo dei calciatori ha pesato sulla non conferma di Seedorf, il gruppo non avrebbe approvato i metodi di allenamento e alcune scelte di formazione. Al tecnico non è bastata nemmeno l’ultima serie vincente in campionato, compreso il successo nel Derby, ed anche i tifosi si sono dimostrati sempre più fedeli alla figura dell’olandese con i cori dell’ultima partita contro il Sassuolo che hanno testimoniato il tutto, ma non è bastato.

    L’addio è fatto, ma di buonuscita non se ne parla nemmeno, Seedorf costerà alla società rossonera 10 milioni di euro in due anni, anche se Galliani spera che gli ultimi buoni risultati ottenuti dal tecnico gli permettono di trovare un club in cui potersi accasare prima del 2016.

  • Rivincita Milan, la Viareggio Cup il primo trofeo di Pippo Inzaghi

    Rivincita Milan, la Viareggio Cup il primo trofeo di Pippo Inzaghi

    Doveva essere la rivincita rispetto alla finale del 2013, così è stato.

    Il Milan guidato in panchina da Pippo Inzaghi riesce a battere l’Anderlecht, giustiziere dei rossoneri nel torneo dell’anno scorso, e conquista a 13 anni di distanza dall’ultimo successo, il Torneo di Viareggio.

    Protagonista della gara senza dubbio Andrea Petagna, attaccante di buon livello che abbiamo avuto modo di veder giocare in Serie A, prima con la maglia del Milan, poi con quella della Sampdoria ed adesso, da gennaio, nuovamente con i rossoneri.

    Viareggio_cup_logo

    Il primo tempo scorre piuttosto tranquillo senza grandi emozioni se non l’infortunio del milanista Bende Bende che è costretto a lasciare il campo per Pinato.

    Nella ripresa al 63° l’Anderlecht sblocca la gara con Soumaré che lancia in verticale Leya Iseka che di sinistro infila il portiere Gori. A rimettere le cose in parità ci pensa Petagna che al 71° con un gran tiro in mezza girata supera Gies. Passano solo pochi minuti e per il Milan sembra mettersi male, al 75° Benedicic prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. La superiorità numerica belga dura appena 3 minuti, al 78° infatti viene espulso Bastien. Non succede più niente si mantiene la parità e l’arbitro Orsato fischia la fine con la gara che va ai tempi supplementari.

    La partita si decide nel primo tempo supplementare, al 93° torna protagonista Petagna che tocca per Pinato, cross da sinistra e Fabbro da due passi mette dentro. L’esultanza costa cara a Fabbro che si toglie la maglia e prende il secondo giallo, lasciando i suoi in 9. L’inferiorità numerica non pesa al Milan, sopratutto con questo Petagna che al 99° si inventa assistman per Mastalli che con un destro potente sigla il 3-1.

    Nel secondo tempo supplementare non cambia più il risultato con il Milan che ottiene la vendetta sportiva sull’Anderlecht e conquista il suo 9° Torneo di Viareggio, diventando così la squadra più titolata della manifestazione.

     

    TORNEO DI VIAREGGIO 2014: LA FINALE

    MILAN – ANDERLCHT 3-1 d.t.s. (63° Leya Iseka (A), 71° Petagna (M); 93°  Fabbro (M), 99° Mastalli (M))

    MILAN (4-3-1-2): Gori; Calabria, De Santis, Pacifico, Tamas; Mastalli, Modic, Benedicic; Bende Bende (37′ pt. Pinato); Petagna, Vido (24′ st. Fabbro)
    Allenatore: Inzaghi
    ANDERLECHT (4-2-3-1): Gies; Carvalho (8′ pts. Mikal), Isci, Matthys, Haagen; Dendoncker, Bastien; H’Maidat (40′ st. Kindermans), Soumaré (1′ sts. Lapage), Jaadi; Leya Iseka
    Allenatore: Peeters
    Arbitro: Orsato
    Ammoniti: Vido (M), Soumaré (A), Haagen (A)
    Espulsi: Benedicic (M), Bastien (A), Fabbro (M)
  • Torneo di Viareggio 2014: la finale sarà ancora Milan-Anderlecht

    Torneo di Viareggio 2014: la finale sarà ancora Milan-Anderlecht

    Oggi per il Torneo di Viareggio 2014 erano in programma le semifinali e le emozioni, come è stato durante tutta la durata del torneo, non sono certamente mancate.

    Nella prima semifinale si sfidavano il Milan e la Fiorentina. La Fiorentina parte meglio ma è il Milan di Pippo Inzaghi a trovare il vantaggio al 30° con Barisic che sfrutta un lancio delle retrovie e con il destro batte il portiere Bardini. I viola tentano la reazione ma sono ancora i rossoneri a trovare il gol con Benedicic che al 40° sfrutta il passaggio di Calabria e di controbalzo raddoppia, permettendo così ai rossoneri di chiudere sul 2-0 il primo tempo. Nella ripresa gli sforzi della Fiorentina vengono premiati con Gondo che al 62° sfrutta una corta respinta del portiere del Milan ed accorcia le distanze. Passano pochi minuti e la compagine toscana trova la parità con Fazzi che dopo un batti e ribatti irrompe in area e realizza il gol. La gara sembra scorrere verso la parità ma ecco che al 86° il milanista Modic piazza la punizione vincente all’incrocio, al 91° poi Pinato in contropiede chiude definitivamente la gara permettendo al Milan di Inzaghi di raggiungere la finale.

     

    Il Torneo di Viareggio 2013 è alle porte
    Il Torneo di Viareggio 2013 è alle porte

    Nell’altra semifinale si sfidavano la sorpresa Palermo ed i campioni in carica dell’Anderlecht. Sono proprio i belgi a portarsi in vantaggio nel primo tempo con il gol di Dendoncker al 28°, risultato con il quale si chiude la prima frazione. Nella ripresa il Palermo ci prova e al 77° Malele conquista un calcio di rigore che causa l’espulsione del capitano dell’Anderlecht D’Alberto, dal dischetto lo stesso Malele trasforma. Nei restanti 18 minuti il Palermo prova a sfruttare la superiorità numerica spingendo per cercare di conquistare la vittoria entro i tempi regolamentari ma nonostante gli sforzi dei rosanero il risultato non si sblocca più e si va ai calci di rigore. Dagli undici metri è proprio Malele l’unico a fallire la trasformazione, calciando alto, sono così i ragazzi dell’Anderlecht a conquistare la finale contro il Milan che sarà un remake di quella già vista nella scorsa edizione.

     

    TORNEO DI VIAREGGIO 2014: LE SEMIFINALI

    FIORENTINA – MILAN 2-4 (30° Barisic (M), 40° Benedicic (M), 62° Gondo (F), 68° Fazzi (F), 86° Modic (M), 91° Pinato (M))

    PALERMO – ANDERLECHT 4-6 d.c.r. (1-1 dopo tempi regolamentari: 28° Dendoncker (A), 78° Malele rig. (P))

     

    TORNEO DI VIAREGGIO 2014: LA FINALE

    MILAN – ANDERLECHT

  • Tutti pazzi per Hachim Mastour tranne… Dolcetti

    Tutti pazzi per Hachim Mastour tranne… Dolcetti

    Quando una stagione non nasce sotto la buona stella. Quando la casella delle cessioni del calciomercato è più ricca di quella degli acquisti. Quando hai necessità di guardare oltre forse vien più facile attaccarsi alla speranza di aver trovato un ragazzino su cui riporre le speranze per il futuro. E’ singolare infatti l’attenzione mediatica che Hachim Mastour ha avuto sin dalla firma del contratto con il Milan. Il ragazzino di origine marocchine è un classe ’98 ma sul suo futuro sono praticamente pronti a scommettere tutti, classe cristallina, movimenti degni di uno dei migliori ballerini al mondo e un entusiasmante capacità di divertirsi con il pallone tra i piedi ne sono la conferma.

    Hachim Mastour è arrivato al Milan in estate grazie ad un suggerimento di Arrigo Sacchi e alla velocità di Adriano Galliani e di Ariedo Braida bravi ad intuirne il talento e soffiarlo all’agguerrita concorrenza dell’Inter in Italia ma anche di Manchester City e Barcellona. L’entusiasmo della firma davanti alle telecamere si era poi ulteriormente amplificato grazie ad una intervista concessa del ragazzo a Sky e qualche video diventato immediatamente virale che lo ritraeva in una sfida nei palleggi con El Shaarawy.

    Hachim Mastour esordio con la maglia del Milan. Video
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    La Mastour mania è però iniziata la scorsa settimana quando il ragazzo ha debuttato con gli Allievi di Pippo Inzaghi contro l’Albinoleffe regalando spunti interessanti e mettendo a segno due reti incredibili. Il ragazzo così appena quattordicenne ha avuto tanto clamore e in molti si sono chiesti perché Hachim Mastour non venga utilizzato nella Primavera o addirittura aggregato alla prima squadra. A gettare acqua sul fuoco ci ha pensato però Aldo Dolcetti allenatore della Primavera rossonera che stupito da tanto clamore intorno al ragazzo ha deluso le attese negando la possibilità di vederlo con i ragazzi più grandi in questa stagione.

    hachim mastour firma il contratto Milan

    “Intanto vorrei precisare – dice Aldo Dolcetti alla Redazione di TMW – che il ragazzo si sta allenando con i Giovanissimi e queste immagini riguardano una partita con i pari età e non con gli Allievi. Anch’io ho visto le immagini e mai dal vivo. Dal mio punto di vista personale si sta facendo un clamore assurdo intorno al ragazzo, si stanno vedendo da quest’estate troppe immagini su di lui e per me questo non è una cosa buona, anzi molto negativa. Le cose devono fare il suo corso, solo il tempo e la crescita del ragazzo diranno quanto sia bravo, troppo trambusto porta più cose negative che positive. Certamente è un ragazzo molto dotato dal punto di vista tecnico, nel calcio ho visto tanti giocatori di prospettiva ma poi si sono persi per mancanza di maturazione. Lui deve crescere e secondo me deve crescere nel modo più equilibrato. Apprezziamolo per una partita ma senza troppo clamore”.

    Passare dai Giovanissimi agli allievi è già importante?
    “Il ragazzo è un 98 e se troverà spazio tra agli allievi regionali o nazionali spetterà ai mister Danese e Inzaghi decidere, vorrà già dire qualcosa. I calciatori hanno bisogno oggi di più attenzione rispetto al passato per non farli perdere”.

  • Pippo Inzaghi all’Atalanta, il ritorno è vicino

    Pippo Inzaghi all’Atalanta, il ritorno è vicino

    Dopo aver detto addio alla maglia rossonera, lasciando in lacrime i suoi tifosi di sempre che sono cresciuti seguendo il Milan di Pippo e compagni, Inzaghi è in cerca di una squadra che lo accolga per poter affrontare un’ultima stagione prima di chiudere la carriera.

    La volontà di rimanere sui campi di gioco ha avvicinato sempre di più il centravanti rossonero all’Atalanta: un ritorno di fiamma dunque in quanto Inzaghi ha già militato tra le fila della squadra neroazzurra tra il 1996 ed il 1997 mettendo a segno 24 reti in 33 presenze, guadagnandosi così la stima della Juventus. Ma la società di Bergamo non è convintissima della trattativa in corso: Inzaghi è sì un campione, ma i quasi 40 anni del calciatore fanno salire alcuni dubbi all’Atalanta che vorrebbe puntare su un attaccante in grado di fare la differenza per tutto il campionato.

    Pippo Inzaghi © Claudio Villa/Getty Images

    Non bastasse, Pippo Inzaghi è reduce dall’infortunio al ginocchio che lo ha costretto a rimanere fermo spesso durante la stagione 2010-2011 e ha condizionato anche la possibilità di scendere in campo nell’arco della stagione appena passata.

    La soluzione per entrambi sembra essere quella di abbassare l’ingaggio, permettendo all’ex campione rossonero di rimanere a giocare in Serie A dopo le undici stagioni disputate con la maglia del Milan e ritornando a vestire quella dell’Atalanta, mentre alla squadra neroazzurra di avere l’attaccante senza dover spendere troppo.

    Per lui sembra essere infatti pronto un contratto simile a quello che era stato fatto a Bobo Vieri proprio a Bergamo negli ultimi anni della sua carriera. Pippo Inzaghi nonostante l’offerta ribassata, sembra essere felice di poter ritornare alla Dea e quindi la firma potrebbe arrivare già la prossima settimana, rifiutando altre proposte allettanti come quella degli svizzeri del Sion o dello Shenhua, stessi cinesi che hanno acquistato Drogba.

    VIDEO INZAGHI ALL’ATALANTA STAGIONE ’96-’97

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  • Milan Novara 2-1, Inzaghi saluta alla sua maniera

    Milan Novara 2-1, Inzaghi saluta alla sua maniera

    Che sarebbe stata una partita diversa dalle altre era facilmente prevedibile ma solo nella migliore delle ipotesi si poteva ipotizzare una vittoria del Milan suggellata da un gran gol di Pippo Inzaghi su assist di Clarence Seedorf. La coppia che in questi anni ha spesso illuminato le notti magiche rossonere segnando vittorie importanti della gloriosa storia del Milan. Milan Novara aveva poco da chiedere in termini di risultato e classifica, i rossoneri con il ko nel derby avevano consegnato con una giornata d’anticipo lo scudetto alla Juventus, l’undici di Tesser invece aveva ormai finito di sperare in un clamorosa rimonta salvezza iniziando già a programmare il prossimo campionato di serie B.

    Pippo Inzaghi in gol Milan Novara | © Getty Images

    Milan Novara, la partitaI rossoneri in campo con una formazione altamente sperimentale iniziano al piccolo trotto perdendo i duelli al centrocampo e concedendo qualche ripartenza di troppo al Novara di Tesser. I piemontesi approfittano infatti del clima di festa e rassegnazione in casa rossonera per cercare il secondo colpaccio a San Siro e trovando la rete del vantaggio con Garcia a metà primo tempo. Nella ripresa invece i rossoneri hanno di fatto cambiato atteggiamento trovando il pari con Flamini e sfiorando il raddoppio in tante occasioni prima del gol vittoria firmato dal redivivo Pippo Inzaghi.

    Milan Novara lacrime e addii La partita contro i piemontesi verrà comunque ricordata per un passaggio epocale di casa rossonera. Il Milan perde in un colpo solo quasi tutta la Vecchia Guardia dovendo gioco forza tuffarsi sul calciomercato alla ricerca dei giocatori ma sopratutto degli uomini in grado di far ripartire il motore rossonero per un nuovo ciclo. Lacrime per Gennaro Gattuso sin dalla fase di riscaldamento e lacrime per Super Pippo Inzaghi che chiude con un gol alla sua maniera ma già nel dopo partita ammette di voler provare a rimanere al Milan.

    Più contenuti gli addii di Nesta e Zambrotta comunque acclamati dagli ultrà e riempiti di abbracci dall’intero staff rossonero. In lacrime anche Massimo Ambrosini, il capitano che dovrebbe rimanere in rossonero e adesso sempre più solo a tramandare lo stile e lo spirito Milan alla Vecchia Guardia.

    Il gol di Pippo Inzaghi in Milan Novara
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    Le lacrime di Gennaro Gattuso
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  • Milan Novara, la Juve fa festa San Siro saluta i suoi eroi

    Milan Novara, la Juve fa festa San Siro saluta i suoi eroi

    Il ko nel derby ha assegnato ufficialmente lo scudetto alla Juventus rendendo Milan Novara, ultimo match di campionato, privo di significato di classifica ma allo stesso tempo permettendo a San Siro e ai tifosi rossoneri di dar l’ultimo dovuto tributo ai suoi grandi gladiatori che quest’oggi diranno addio alla società di via Turati. Chi aveva previsto nel 2013 la stagione della rivoluzione in casa Milan ha sicuramente visto bene e per Galliani e lo stesso Allegri nella prossima stagione sarà sicuramente difficile coprire l’importanza e il peso nello spogliatoio di giocatori come quelli della Vecchia Guardia. Come dicevamo tanti gli addii quest’oggi da quello in campo e in lacrime di capitan Gattuso che però sa tanto di arrivederci a quelli di Pippo Inzaghi e Alessandro Nesta che seppur acciaccati andranno in panchina per ricevere nel finale il giusto tributo.

    Gattuso e Seedorf | ©Getty ImagesLa formazione di Allegri quest’oggi tiene senza dubbio conto dei tanti addii rispolverando Gianluca Zambrotta per la fascia destra in difesa, a centrocampo con capitan Gattuso ci saranno altri due giocatori che diranno addio al termine della stagione. Aquilani che ancora una volta dovrà far ritorno al Liverpool per non aver convinto sopratutto dal punto di vista fisico i rossoneri e sopratutto Clarence Seedorf che questa mattina ha ufficializzato la separazione con il Milan ma non con il calcio. L’assenza del “professore” è un’altra di quelle pesanti per lo spogliatoio rossonero ma anche in questo caso più che addio la separazione ha il sapore di un arrivederci con il presidente Berlusconi che prima o poi potrebbe affidarsi all’olandese per la panchina.

    In avanti giocherà il trio Boateng, Cassano Ibrahimovic dal quale ripartirà, a meno di clamorosi colpi di scena, il Milan della prossima stagione quello con meno esperienza forse e denso di mistero su chi sarà chiamato a raccogliere l’eredità della Vecchia Guardia. Oggi però è il tempo dei saluti per il calciomercato se ne riparlerà da domani.

    FORMAZIONI MILAN NOVARA
    Milan (4-3-1-2):
    Amelia; Zambrotta, Mexes, Yepes, Mesbah; Gattuso, Aquilani, Seedorf; Boateng; Cassano, Ibrahimovic.
    A disposizione: Piscitelli, Nesta, Flamini, Nocerino, Inzaghi, Maxi Lopez, El Shaarawy. All.: Allegri.
    Squalificati: Abate (1)
    Indisponibili: Roma, Pato, Emanuelson, Bonera, Abbiati, De Sciglio, Muntari, Antonini, Thiago Silva, Van Bommel, Ambrosini

    Novara (4-3-1-2): Fontana; Morganella, Lisuzzo, Centurioni, Garcia; Porcari, Pesce, Gemiti; Rigoni; Caracciolo, Jeda.
    A disposizione: Tonozzi, Ludi, Jensen, Branca, Radovanovic, Rubino, Morimoto. All.: Tesser.
    Squalificati: Mascara (1)
    Indisponibili: Paci, Mazzarani, Marianini, Ujkani, Coser

  • Van Nistelrooy vince la classifica dei bomber del decennio

    Van Nistelrooy vince la classifica dei bomber del decennio

    Chi è il miglior bomber del decennio 2001-2011? Non Ibra, non il pluripallone d’oro Lionel Messi, ma bensì l’olandese Ruud Van Nistelrooy, attualmente attaccante del Malaga, ma ex di Manchester United, Real Madrid ed Amburgo, con ha all’attivo 86 reti in ambito internazionale, davanti al francese Thierry Henry, autore di 85 gol, ed all’ivoriano Didier Drogba, a quota 83 reti.

    Ruud Van Nistelrooy | © Denis Doyle/Getty Images
    Buon posizionamento nella speciale graduatoria stilata dall’Iffhs, anche per il laziale di nazionalità tedesca, Miroslav Klose, a quota 81 reti, a pari merito con l’ex interista, ora approdato in Russia, Samuel Eto’o. Buoni posizionamenti, poi, anche per gli Spagnoli Raul e Villa, rispettivamente all’ottavo ed al nono posto della classifica con 71 e 68 reti, e per l’ucraino ed ex milanista Shevchenko, anch’egli a quoto 68 gol.

    Tra gli italiani, l’unico a posizionarsi fra i primi 35, è Filippo Inzaghi, con 57 gol realizzati (al pari di Ballak, Luis Fabiano e Gerrard) che gli valgono il diciannovesimo posto nella speciale graduatoria stilata sulla base delle reti realizzate nelle fasi finali dei tornei internazionali con le Nazionali maggiori e nelle fasi finali dei tornei continentali, dall’Iffhs, l’istituto mondiale di storia e statistica del calcio, davanti al gigante della Repubblica Ceca Koeller, ventesimo in graduatoria con 56 reti.

    Zlatan Ibrahimovic, invece, appare nelle retrovie, con all’attivo soltanto 51 reti internazionali: una “mancanza” ormai nota nel curriculum dello svedese che, dai tempi della Juventus, dell’Inter, del Barcellona ed, ora, del Milan ha sempre mostrato una minore verve realizzativa ed una minore incisività nelle partite decisive, come quelle di Coppa, rispetto alle gare di campionato.

    Non presente nelle prime posizioni della speciale lista, neppure Lionel Messi: in tal caso, è necessario considerare la sua giovane età rispetto ai colleghi che si sono classificati nelle prime posizioni: il blaugrana, infatti, è un classe 1987 mentre l’olandese Van Nistelrooy – primo classificato – è un classe 1976 e, pertanto, fra le date di nascita dei due intercorrono ben undici anni di differenza.

    Nella classifica del prossimo decennio, dunque, potrebbe esserci spazio per Lionel Messi, a patto che il suo rendimento con la maglia dell’Argentina possa essere all’altezza di quello mostrato con la maglia di club.

    LA CLASSIFICA IFFHS – Questa la top-20 dei bomber internazionali:
    1) Van Nistelroy (Olanda) 86 gol
    2) Henry (Francia) 85 gol
    3) Drogba (Costa d’Avorio) 83
    4) Klose (Germania) 81 gol
    5) Eto’o (Camerun) 79
    6) Amado (Angola) 73
    7) Berbatov (Bulgaria) 71
    8) Raul (Spagna) 71
    9) Villa (Spagna) 68
    10) Shevhcenko (Ucraina) 68
    11) Frei (Svizzera) 63
    12) Larsson (Svezia) 61
    13) Tomasson (Danimarca) 59
    14) Borgetti (Messico) 58
    15) Adriano (Brasile) 58
    16) Ballack (Germania) 57
    17) Luis Fabiano (Brasile) 57
    18) Gerrard (Inghilterra) 57
    19) F. Inzaghi (Italia) 57
    20) Koeller (Rep. Ceca) 56.