Tag: pietro lo monaco

  • Arrestati Pulvirenti e vertici Catania: nuovo scandalo in Serie B

    Arrestati Pulvirenti e vertici Catania: nuovo scandalo in Serie B

    Negli ultimi anni estate e calcio sono diventati un binomio perfetto non tanto per i colpi di mercato che si susseguono in questo periodo, quanto per una serie di inchieste che ancora una volta gettano fango su quello che viene considerato lo sport più seguito ed amato in Italia. Questa volta a finire nel mirino della giustizia sportiva (e non solo)  è il Catania accusato di aver comprato alcune partite di Serie B per evitare la retrocessione.

    Questa mattina la polizia ha eseguito 7 ordinanze cautelari nei confronti di alcuni dirigenti del Catania come il Presidente Antonino Pulvirenti, l’amministratore delegato Pablo Cosentino, il direttore sportivo Daniele Delli Carri, oltre ai procuratori Giovanni Impellizzeri, Piero Di Luzio, Fabrizio Milozzi e Fernando Arbotti.

    Catania-Calcio-744x445Sono 5 le gare di Serie B sospettate di essere truccate al fine di evitare al Catania la retrocessione in Serie B nel campionato appena conclusosi: Varese-Catania 0-3, Catania-Trapani 4-1, Latina-Catania 1-2, Catania-Ternana 2-0, Catania-Livorno 1-1.
    Questo quanto dichiarato stamattina dal dirigente della Questura Antonella Paglialunga nel corso di una conferenza stampa tenutasi nel capoluogo siciliano:

    Gli arresti sono arrivati dopo un’indagine molto complessa e nata da una denuncia dello stesso Catania. I sospetti sono nati prima della partita con il Varese ma lo schema era sempre lo stesso. Tutto partiva dal presidente Pulvirenti che dava avvio al tentativo di combine con l’agente di scommesse online Giovanni Impellizzeri. A quel punto si attivava uno schema di combine grazie all’altro agente Piero di Luzio prima della consegna del denaro ai giocatori per truccare le partite“.

    L’operazione è stata denominata “treni dei gol” poiché gli indagati denominavano treni le partite truccate mentre per gli “orari di arrivo” erano i numeri delle maglie dei giocatori in campo coinvolti nella combine.

    Pare che i giocatori corrotti avrebbero ricevuto in media 10mila euro ciascuno. Nell’inchiesta sono complessivamente indagati 19 persone, ma nessun giocatore del Catania. Sono invece indagati il proprietario del Messina calcio Pietro Lo Monaco (ex dirigente del Catania calcio), l’amministratore delegato Alessandro Failla e i giocatori Alessandro Bernardini (Livorno) Riccardo Fiamozzi (Varese), Antonio Daì (Trapani) e Matteo Bruscagin (Latina).

    Pulvirenti intanto tramite il suo legale si è detto “estraneo” alle accuse contestate e “certo di potere dimostrare, con la massima fiducia nella magistratuta, la totale estraneità ai fatti“. Pulvirenti – ha annunciato il suo legale – “intende prendere delle decisioni immediate sul suo ruolo nella Società Calcio Catania, al fine di potersi difendere con la massima serenità e di salvaguardare gli interessi della società sportiva“.

  • Rivoluzione Palermo, fuori Gasp-Lo Monaco. Dentro Malesani-Perinetti

    Rivoluzione Palermo, fuori Gasp-Lo Monaco. Dentro Malesani-Perinetti

    Si salvi chi può! Zamparini, il mangia-allenatori per eccellenza fa una nuova vittima. L’ultima posizione in classifica del suo Palermo, i risultati che non arrivano, hanno comportato l’esoneri di Gian Piero Gasperini con effetto immediato. Il bottino dell’ex tecnico dell’Inter è stato a dir poco misero con tre sole vittorie, sette pareggi e ben dieci sconfitte. Numeri da zona retrocessione e nonostante qualche buona partita, i giocatori siciliani non hanno mai dato l’impressione di poter uscire da questa triste situazione. Per questo motivo il patron del Palermo ha deciso di dare la scossa a tutto l’ambiente, mandando via Gasperini e mettendo a serio rischio anche la posizione dell’amministratore delegato, Lo Monaco. Il solito caos intorno al Palermo insomma, anche se stavolta la situazione in classifica è allarmante.

    Chi prenderà il posto di Gasperini? L’ex tecnico del Bologna, Alberto Malesani! Al posto di Lo Monaco invece tornerebbe Giorgio Perinetti.

    Gasperini esonerato! © Tullio M. Puglia/Getty Images
    Gasperini esonerato! © Tullio M. Puglia/Getty Images

    LO MONACO VIA? – Reputato responsabile del disastroso campionato, Lo Monaco terminerà la sua avventura al Palermo fra poche ore. Le tante promesse del patron rosanero svaniscono dopo pochi mesi. Si parlava di progetto a lungo termine, di programmazione. Tutto in fumo, come nei più classici cicli siciliani dell’era Zamparini. In arrivo, il cavallo di ritorno Giorgio Perinetti che prenderà il ruolo di direttore generale, garantendo così nuovamente pieni poteri all’ex patron del Venezia (persi durante l’era Lo Monaco).

    MALESANI – Zamparini ha scelto Malesani. Contratto semestrale con rinnovo automatico in caso di salvezza miracolosa. L’obiettivo non è dei più semplici, ma queste sono le condizioni del patron e l’ex tecnico del Bologna ha deciso di rimettersi in gioco dopo l’esonero nell’aprile 2012 al Genoa (nelle ultime ore è spuntato il suo nome anche come successore di Zeman alla Roma).

    Gasperini quindi paga l’ultima posizione in classifica e l’ultima sconfitta casalinga contro l’Atalanta. Il Palermo ricomincia da Malesani. Si aprono le scommesse sulla sua durata nella panchina siciliana…

  • Palermo su Ciro Immobile, Lo Monaco annuncia l’accordo

    Palermo su Ciro Immobile, Lo Monaco annuncia l’accordo

    Il gol segnato a San Siro contro l’Inter, potrebbe corrispondere all’ultima marcatura per Ciro Immobile con la maglia del Genoa. Il giovane attaccante aveva giá fatto capire di non essere piú in sintonia con la tifoseria gialloblu con la sua esultanza polemica. Dopo aver saltato Ranocchia e battuto Handanovic con tiro potente, Immobile ha voluto quasi azzittire la tifoseria genoana accorsa al Meazza. I tanti ultrá gialloblu non l’hanno affatto presa bene e hanno risposto per le righe all’ex attaccante del Pescara.

    STAGIONE NO – Il gesto dell’esultanza di San Siro e solo l’ultima goccia che fatto traboccare il vaso. Giá da un po’ di tempo il Genoa e Immobile erano arrivati ai ferri corti: la stagione del Grifone é stata fin quí molto travagliata. Tanti allenatori si sono succeduti sulla panchina gialloblu e per Immobile non é stato facile essere sempre al top.

    Ciro Immobile
    Ciro Immobile potrebbe lasciare il Genoa a gennaio | ©Getty Images
    Qualche gol, il giovane attaccante l’ha pure segnato, ma é nulla in confronto a quello che il giovane ci aveva fatto vedere ai tempi del Pescara di Zeman. La logica conseguenza delle cose é che il Genoa e Immobile non fanno piú l’uno per l’altro. Meglio per entrambi, la strada della separazione.

    LO MONACO – Certo, le qualitá di Ciro Immobile sono note a molti e non é difficile ipotizzare che la lista delle pretendenti per lui sia molto nutrita. La societá che peró sembra essere in vantaggio per l’acquisto di Immobile, sembra essere il Palermo. Le parole dell’Ad catanese Lo Monaco, dichiarate a Sky Sport, confermano quanto detto: “Alla luce dell’infortunio di Hernandez. Abbiamo un accordo sulla parola per Immobile con Preziosi, poi gli eventi mutano e stiamo alla finestra. Vogliamo una punta, questo è chiaro“.

    PALERMO SCATENATO – I rosanero intanto sono una delle societá piú attive sul mercato in entrata. Non solo Immobile in cima alla lista dei desideri ma anche tanti altri nomi. Fra gli affari conclusi ecco quello riguardante Aronica: l’ex difensore del Napoli é arrivato a Palermo perché voluto fortemente da Lo Monaco. Intanto sembra esserci anche l’intesa fra Dossena, altro giocatore del Napoli, e il Palermo: solo nei prossimi giorni vedremo se la situazione sará in grado di sbloccarsi del tutto. Per quanto riguarda l’attacco, qualora la strada per Immobile si complicasse, ecco un altro giocatore del Genoa: si tratta di Borriello.

  • Palermo-Catania derby infinito: tradizione, cucina e religione

    Palermo-Catania derby infinito: tradizione, cucina e religione

    Nell’Italia dei campanilismi e delle rivalità locali, ogni Derby ha un suo perché, delle motivazioni che lo rendono particolarmente sentito per chi lo vive in prima persona e che affascinano gli osservatori esterni che possono cogliere nel confronto interessanti sfaccettature e curiosità, conoscendo per mezzo del calcio peculiarità “locali” che permettono di compiere un viaggio negli usi e costumi, negli aspetti linguistici e nelle tradizioni gastronomiche. Il derby Palermo-Catania racchiude alla perfezione tutti questi aspetti, incarnando una rivalità calcistica che rappresenta soltanto la punta visibile dell’iceberg che porta con sé uno scorcio di Sicilia.

    Palermo è il capoluogo di regione, il luogo del potere e dei palazzi di governo regionale, che porta con sé una tradizione culturale di primissimo livello frutto del lontano Regno delle due Sicilie, di cui ne fu la capitale prima di Napoli. Catania è stata spesso ribattezzata la “Milano del sud”, in particolare nel periodo di massimo splendore degli anni ’70, ma ancora oggi la sua economia si fonda sul suo polo industriale e tecnologico dell’Etna Valley, giusto per creare un parallelo con la più celebre Silicon Valley americana.

    Aristocrazia contro borghesia, per semplificare all’osso le caratteristiche del passato, che oggi vengono ad essere in parte sfumate, ma che ancora oggi si ripercuotono in una differente impostazione della mentalità: più marcatamente isolani i palermitani, più aperti al “Continente” i catanesi anche se anche nella città etnea è forte l’attaccamento alle radici ed alle tradizioni sicule.

    Radici che vengono declinate su diversi aspetti ma, in particolare, sul fronte enogastronomico che rende le due città celebri in tutto il mondo, simboleggiata egregiamente dai cannoli. Sul prodotto dolciario siculo per eccellenza, le due città si contendono da sempre il primato, pur adoperando una ricetta molto simile, differenziata dalle caratteristiche della ricotta (ricotta zuccherata a Catania e crema di ricotta a Palermo) e  nella decorazione: canditi all’arancia a Palermo, granella di pistacchi a Catania. Le ragioni del campanilismo culinario, però, non si limitano al cannolo ma si estendono anche alla cassata, alla ricetta della “pasta alla Norma” ed ai celeberrimi ”supplì di riso” che i catanesi declinano al maschile ed i palermitani al femminile: arancini contro arancine.

    Palermo-Catania
    Palermo-Catania © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Catania è Sicilia orientale, affacciata sul Mar Ionio all’ombra dell’Etna che rende la zona pianeggiante ricca dei celebri agrumeti, Palermo è Sicilia nord-occidentale, con i monti in prossimità del mare a dipingere i magnifici scorci della spiaggia di Mondello.

    Catania è la città devota alla martire Sant’Agata e le dedica una grande festa ogni 5 Febbraio, fatta di religione e folklore, che coinvolge tutta la città agitando fazzoletti bianchi al grido di “cittadini, semu tutti devoti tutti”. Palermo venera Santa Rosalia che viene celebrata il 14 Luglio con una grande processione che attraversa la città, e che ha il suo culmine rituale nel momento in cui il sindaco della città depone i fiori ai piedi della santa, affermando “viva Palermo e Santa Rosalia”.

    Un dualismo totale, dunque, che questa sera in campo vedrà in campo due squadre che faranno di tutto per avere in predominio isolano in un match ad alta intensità emozionale, il più sentito da queste parti nonostante la differente situazione di classifica con cui le due squadre si presentano. Inoltre, Palermo-Catania di quest’anno è ancora più pepato del solito, grazie al botta e risposta fra Lo Monaco (ex ds catanese ed attuale amministratore delegato del Palermo) ed il presidente etneo Pulvirenti, polemizzando sull’attribuzione dei meriti connessi alla forza del Catania attuale.

    Alla vigilia, il Catania sembra favorito a fronte del suo settimo posto in classifica che lo distanzia di ben otto lunghezze dal Palermo, attualmente in piena zona salvezza ma, come spesso accade, nei derby le premesse vengono stravolte e le sorprese non mancano mai: fischio d’inizio di Palermo-Catania, questa sera alle 20.45 allo Stadio Barbera, per lo spettacolo di un Derby che vive ben aldilà dei novanta minuti.  

  • Palermo-Catania, Lo Monaco attacca Pulvirenti e accende il derby

    Palermo-Catania, Lo Monaco attacca Pulvirenti e accende il derby

    Si avvicina il derby di Sicilia che sabato vedrà affrontarsi Catania e Palermo: l’aria in vista del match è ovviamente tesa e a mettere altra benzina sul fuoco in vista della gara è Pietro Lo Monaco che, in queste ore, ha avuto modo di attirare l’attenzione su di sé e sul passato tirando in ballo quanto fatto da lui durante la sua permanenza nel club rossoazzurro. L’attuale amministratore delegato della società rosanero ha concluso la propria collaborazione con il Catania ad aprile del 2012 quando, durante una conferenza stampa, ha attaccato il presidente Antonino Pulvirenti annunciando di lasciare l’incarico.

    I due, dopo otto anni di collaborazione, si sono quindi lasciati in malo modo e, sembra che Lo Monaco non si sia ancora tolto tutti i sassolini dalle scarpe: in merito al derby di sabato l’ad del Palermo ha infatti dichiarato che non ha alcuna intenzione di salutare l’ex presidente portando alla luce anche ulteriori particolari.

    Pietro Lo Monaco AC Siena v US Citta di Palermo - Serie A
    Pietro Lo Monaco © Tullio M. Puglia/Getty Images

    “Ho lasciato tutto, ho costruito tutto quello che c’è lì – ha spiegato durante una conferenza stampa Lo Monaco – Non potrei mai rinnegare quello che è stato creato in 8 anni. Ora il Catania, dopo un percorso partito da zero, è una delle società migliori in Italia a livello tecnico ed economico. Non hanno toccato niente dal punto di vista tecnico, da bravi soldatini adottano le tattiche che ho sempre seguito per un derby. Sabato non saluterò Pulvirenti, non ho mai fatto polemica e non voglio farlo adesso. Non voglio dire il vero motivo per cui sono andato via da Catania, ma lui lo conosce perfettamente ed è un discorso che si è chiuso”.

    Piccole frecciatine rivolte direttamente al presidente della società rossoazzurra che affronterà il derby per conquistare la posta in palio e continuare la scalata verso la Uefa: in merito a questo Lo Monaco ha voluto precisare la differenza tra le due società ed ha voluto anche ironizzare sul fatto che il Catania pensa di avere già la vittoria in tasca. Sicuramente la partita sarà una di quelle da seguire assolutamente dove a farla da padrona sarà il clima derby con tanto di “guerra fredda” tra gli ex Lo Monaco-Pulvirenti.

  • Zamparini caccia Perinetti, al suo posto arriva Lo Monaco

    Zamparini caccia Perinetti, al suo posto arriva Lo Monaco

    Nei giorni scorsi, quando Zamparini aveva deciso di togliere il posto di allenatore a Sannino consegnando il Palermo nelle mani di Gasperini, il presidente dei rosanero aveva spiegato di non aver intenzione di effettuare altri cambiamenti: probabilmente però si riferisse solamente alla parte della squadra in quanto in queste ore a saltare sarà il posto di Giorgio Perinetti. Il direttore sportivo del club siciliano è stato infatti messo fuori dallo staff per l’avvio di campionato alquanto deludente: il motivo principale è che è stato proprio lui a voler puntare su Sannino e quindi Zamparini ha deciso di mandar via entrambi, complici di un inizio assolutamente da dimenticare. Altra causa di questo imminente divorzio sembra essere il mercato estivo in quanto Perinetti non è riuscito a mettere in pratica alcune cessioni che Zamparini voleva effettuare.

    Inizialmente si diceva fossero solamente voci ma ora la cosa è certa e c’è già il nome del sostituto: si tratta di Pietro Lo Monaco il quale ha rotto di recente con il Genoa e si ritrova quindi alla ricerca di una società con cui poter collaborare. I sospetti che la scelta ricada su di lui sono avvenuti dopo la partita tra Cagliari e Palermo in quanto il ds di Torre Annunziata era presente in tribuna ed ha guardato attentamente il match, nell’ultima apparizione di Sannino sulla panchina rosanero.

    Giorgio Perinetti © Claudio Villa/Getty Images

    Quel che è certo è che Lo Monaco quando si siederà sulla poltrona di Perinetti non avrà vita facile: la situazione a Palermo non è delle migliori e l’aria è alquanto tesa. Nemmeno l’arrivo di Gasperini ha sbloccato la squadra e, finchè non arriveranno i primi risultati positivi il clima non sarà dei migliori. Il compito di Lo Monaco è sicuramente quello di mettere a segno alcuni movimenti che siano in grado di aiutare la squadra in questo momento difficile ma ovviamente dovrà fare tutto questo stando agli ordini di Zamparini, conosciuto per essere un presidente esigente e assolutamente presente. Se il ds ha voluto interrompere il rapporto con il Genoa per i problemi con Preziosi per incompatibilità di carattere, figuriamoci cosa ne uscirà dalla collaborazione con Maurizio Zamparini.

  • Genoa, E’ divorzio tra Preziosi e l’ad Lo Monaco, martedì l’annuncio

    Genoa, E’ divorzio tra Preziosi e l’ad Lo Monaco, martedì l’annuncio

    Si è conclusa di fatto, dopo appena due mesi, il rapporto di collaborazione che lega il Genoa di Enrico Preziosi e Pietro Lo Monaco. Tra l’ex amministratore delegato del Catania e il Presidente dei grifoni già da qualche giorno si intensificavano momenti di tensione dovute alle deleghe, sia sportive che amministrative, che Lo Monaco avrebbe voluto gestire in maniera autonoma e che invece non sono arrivate. Inoltre la notizia del deferimento dell’ad per una vicenda che risale al 2005 (quando era in forza nella società Catanese) avrebbe infoltito i dubbi del presidente sulla scelta di portare Lo Monaco a Genova. Goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso è anche la decisione del patron del Genoa, non condivisa dall’ex dirigente siciliano, di cedere in prestito Mattia Perin al Pescara; il dirigente avrebbe desiderato trattenere in Liguria il giovane portiere, reduce da un’ottima stagione a Padova e la decisione di Preziosi lo avrebbe mandato su tutte le furie.

    Pietro Lo Monaco | 6copy; Maurizio Lagana / Getty Images

    Martedì 31 Luglio la società rossoblu comunicherà ufficialmente la scissione del rapporto di collaborazione anche se restano i dubbi sul contratto di 3 anni che Lo Monaco aveva già firmato e depositato. Molto probabilmente si arriverà a una transazione col Genoa che dovrà sborsare all’ad 800.000 euro. Anche il preparatore dei portieri Onorato, il preparatore atletico Tafuro e l’osteopata Conta, i quali non avevano sottoscritto alcun contratto con la società rossoblù, lasciano la società ligure.

    Con la partenza di Lo Monaco il Genoa si vede costretto anche a rivedere i piani di mercato, l’ad infatti stava lavorando per portare in rossoblu Matias Martinez il cui arrivo era comunque subordinato alla cessione di Andreas Granqvist. Inoltre con la apartenza di Mattia Perin la società deve cercare un vice Frey che sarebbe già stato individuato in Massimiliano Benassi del Lecce ma il club salentino sarebbe però disposto a cederlo solo a titolo definitivo.

  • Inter, pressing su Silvestre ma Zamparini…

    Inter, pressing su Silvestre ma Zamparini…

    Si fa sempre più calda la trattativa Inter-Palermo per Matias Silvestre, centrale rosanero con il vizio del gol. L’Inter è sempre più propensa ad acquistare il 27enne difensore argentino, per il quale si era mosso anche il Milan prima che i rossoneri confermassero Thiago Silva e virassero le loro mire su Acerbi o la conferma per un altro anno di Alessandro Nesta. A disturbare i nerazzurri adesso c’è lo Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti, pronto a ricevere in Russia l’ex difensore del Catania. Proprio per questo l’Inter sta intensificando i discorsi con il presidente del Palermo Maurizio Zamparini, che per lasciare andar via il suo difensore pretende una cifra superiore ai 7 milioni pagati da lui un anno fa al Catania. Presupposto più che giusto quello del presidente rosanero che vuole monetizzare al meglio la cessione di uno dei migliori difensori in termini realizzativi del campionato di Serie A 2011/2012.

    La richiesta del Palermo per la cessione di Matias Silvestre si aggira intorno ai 13 milioni di euro, cifra che in questo momento l’Inter non è disposta a spendere. L’ultima offerta nerazzurra per il centrale argentino è rappresentata da 4 milioni di euro più l’altra metà di Emiliano Viviano (in comproprietà tra Inter e Palermo). Zamparini non propenso a questa soluzione chiede più cash per il suo difensore e l’Inter adesso spera di abbassare la richiesta economica del vulcanico presidente rosanero e chiudere la trattativa intorno ai 9 milioni. Il club di Massimo Moratti potrebbe essere la prossima destinazione di Silvestre che all’Inter andrebbe a formare insieme a Walter Samuel una coppia di centrali ex Boca Juniors.

    Matias Silvestre in azione contro Diego Milito © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    L’ex difensore del Catania infatti è cresciuto nelle giovanili del Boca sino ad arrivare in prima squadra nella stagione 2002/2003. Quella fu la prima di 5 stagioni al Boca per Silvestre che nel gennaio del 2008 fu acquistato dalla squadra catanese per 1,5 milioni di euro grazie a Pietro Lo Monaco, direttore sportivo passato poche settimane fa al Genoa di Preziosi. In 3 stagioni e mezzo a Catania, Matias Silvestre totalizza in Serie A ben 118 presenze andando in rete in 7 occasioni. La miglior stagione in termini realizzativi è proprio quella del 2010/2011 con 36 presenze e 6 gol. Nell’estate del 2011 avviene il trasferimento in un’altra squadra siciliana ovvero il Palermo. Con la maglia dei rosanero totalizza 29 presenze e 5 reti e confermandosi difensore goleador si guadagna la stima di grandi società italiane (Inter e Milan su tutte) e europee (Tottenham e Zenit per citarne due).

    L’avventura palermitana di Silvestre sta per chiudersi dopo una sola stagione, per lui si preannuncia un meritato salto di qualità in una società dalle ambizioni ben diverse con tutto il rispetto per il Palermo. L’Inter fa sul serio e l’acquisto del centrale argentino andrebbe a colmare l’imminente partenza di Lucio, sempre più vicino all’approdo in Turchia tra le fila del Fenerbache. Il 27enne argentino troverà una concorrenza agguerrita in nerazzurro dove, oltre a Samuel che sembra essere il primo nelle gerarchie di Andrea Stramaccioni, ricordiamo Andrea Ranocchia e Christian Chivu, fresco di rinnovo contrattuale con la società di Corso Vittorio Emanuele. La colonia argentina nerazzurra è pronta ad ampliarsi ulteriormente.

     

  • Lo Monaco acquista il Messina, smacco al Catania

    Lo Monaco acquista il Messina, smacco al Catania

    Pietro Lo Monaco, sino al mese scorso amministratore delegato del Catania e adesso sbarcato a Genova, sponda rossoblu, ha acquisito, insieme alla sua famiglia, le quota di maggioranza dell’Acr Messina, nobile decaduta del calcio italiano attualmente in Serie D, categoria dove quest’anno ha disputato i play off. La notizia, nell’aria ormai da qualche giorno, si è concretizzata nella serata di ieri quando la famiglia Lo Monaco ha acquisito il pacchetto di maggioranza del club, il 67%, mentre la restante parte verrà definita tra qualche giorno a causa di un ritardo nella trasmissione di una procura.

    La cessione, da parte degli ex proprietari, è avvenuta a costo zero per gli acquirenti, visto che i soci hanno deciso di rinunciare alle somme versate nella stagione 2011/2012 con Lo Monaco che così provvederà a pagare i debiti sin qui maturati. Ad attendere fuori dallo studio del notaio la conclusione dell’operazione vi erano anche una cinquantina di tifosi vogliosi di conoscere il futuro della propria squadra. A rappresentare la cordata Lo Monaco vi era Vincenzo, ex direttore generale del Milazzo.

    Pietro Lo Monaco © Maurizio Lagana/Getty Images

    A presiedere la nuova società sarà invece Antonio Morgante. Per qualcuno la mossa di Lo Monaco è come una sorta di smacco nei confronti del Catania, squadra che ha visto Pietro Lo Monaco grande protagonista per diversi anni nel ruolo di amministratore delegato, considerata anche la forte rivalità tra le due piazze ma anche per il modo, polemico, in cui si sono lasciati con il presidente dei rossoazzurri Antonino Pulvirenti dopo un anno di dissidi che avevano portato già nel 2011 alle dimissione, poi respinte, dell’attuale general manager del Genoa. Lo Monaco ha comunque annunciato che è intenzione della loro famiglia quella di riportare la formazione giallorossa a grandi livelli. In particolare si comincerà a lavorare sin da subito con riferimento allo stadio San Filippo apportandone le migliorie necessarie. Insomma, per i tifosi dello Stretto è tempo di tornare a sognare.

  • Il Genoa riparte da Lo Monaco. De Canio confermato

    Il Genoa riparte da Lo Monaco. De Canio confermato

    Inizia un nuovo corso per il Genoa di Enrico Preziosi. Il presidente genoano ha deciso di affidare il suo Genoa al vulcanico Pietro Lo Monaco, che ricoprirà la carica di amministratore delegato con funzioni anche di direttore generale. L’ex dirigente del Catania è pronto per l’inizio di una nuova avventura in una piazza desiderosa di tornare in Europa. Lo stesso Preziosi ha spiegato gli ampi poteri di cui godrà il nuovo ad rossoblu: “Lo Monaco avrà carta bianca. Mi lascerà qualche condivisione sul calciomercato, ma nulla di più. Altrimenti non avrei fatto un passo indietro. Il resto se lo guadagnerà lui sul campo, mentre io farò il patron. Ho sempre rispettato le deleghe che d’ora in poi saranno ancora più strette”.

    Pietro Lo Monaco © Maurizio Lagana/Getty Images

    A parlare poi ci ha pensato il nuovo ad genoano che in maniera molto decisa ha delineato le linee guida del suo progetto: “A me piace pensare che attorno a una società gravitino cinque componenti importanti: squadra, staff tecnico, tifoseria, mass media e azienda. Tutto deve essere programmato affinché il Genoa possa compiere un percorso di affidabilità globale. Bisogna porsi sempre dei traguardi. Un lavoro senza traguardi è un lavoro monco. Bisogna avere la voglia di sognare e puntare al meglio”. L’ex dg del Catania poi rivela il suo sogno: “Speriamo di poter festeggiare il decimo scudetto e la stella durante la mia permanenza. Non è una boutade”. Questa dichiarazione fa intuire l’ambiziosità di Lo Manaco che si spinge oltre l’inverosimile.

    Il Genoa ripartirà anche da Luigi De Canio, confermato come allenatore del grifone anche per la stagione 2012/2013. Proprio il nuovo ad genoano ha voluto ufficializzare nella sua presentazione la conferma dell’allenatore: “De Canio è una persona seria, affidabile che ha raccolto meno delle sue qualità. Sa di essere in una piazza importante ed è motivatissimo“. L’allenatore di Matera che ha guidato il Genoa nel finale di stagione conducendolo alla salvezza nell’ultima giornata verrà presentato martedì insieme al suo staff.

    Dopo aver delineato il quadro societario il Genoa è pronto a scatenarsi sul mercato. Infatti ci sono tanti giocatori giovani attualmente in comproprietà sui quali il Genoa vuole puntare sin dal prossimo anno. Spiccano su tutti i nomi di Ciro Immobile, capocannoniere del campionato di serie B 2011/2012 con 28 reti e Mattia Destro, autore di una stagione brillante al Siena. Il Genoa ha acquistato a gennaio la metà di Immobile dalla Juventus e l’attaccante campano sarà agli ordini di mister De Canio nella prossima stagione e proverà a ben figurare anche nel palcoscenico della serie A. Mattia Destro invece per adesso è tutto del Genoa visto che il Siena ha il diritto di riscatto della metà del cartellino ma ancora non lo ha esercitato. Quindi il futuro dell’ariete di Ascoli Piceno è ancora da delineare con Inter, Juventus e Roma che lo seguono da parecchio tempo. Parola di Enrico Preziosi: “Destro è in prestito al Siena ma è interamente del Genoa. Il Siena può riscattarne la metà ma ora non l’ha ancora fatto. Destro ha strizzato l’occhio a Zeman e alla Roma? I giocatori strizzano l’occhio un po’ a tutti. C’è da aspettare un pochino”.