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  • Antonio Cassano Show in conferenza stampa, su nazionale, Parma e futuro

    Antonio Cassano Show in conferenza stampa, su nazionale, Parma e futuro

    Un vero e proprio show a tutto tondo quello messo in scena oggi in conferenza stampa da Antonio Cassano a Collecchio. Fantantonio ha parlato di tutto, delle critiche ricevute nell’avventura della nazionale al mondiale brasiliano, dal presente al Parma senza tralasciare alcuni dettagli sul suo futuro ed una piccola stoccata all’allenatore dell’Inter Walter Mazzarri.

    Partiamo con la Nazionale, alcuni giornali parlarono di un Cassano che si era comportato poco bene e che aveva avuto problemi a legare con il gruppo e che sarebbe stato lui uno dei calciatori attaccati da Buffon a caldo nel post eliminazione:

    Antonio Cassano
    Antonio Cassano

    Io maleducato con la cameriera? Per la prima volta nella mia vita non ho fatto casino, vogliono buttare sporcizia su di me ma ho le spalle larghe. Gruppo con Balotelli? Ho fatto gruppo soprattutto con Buffon, mi veniva a cercare anche di notte. Buffon non ha fatto nomi quando ha criticato giovani. E’ un problema creato. Perché quando Gigi ha un problema lo dice in faccia. Hanno voluto gettare fango su entrambi ma non hanno indovinato la giocata. Io Prandelli devo solo ringraziarlo come devono ringraziarlo gli italiani per il lavoro che ha fatto. Non sono stato chiamato per due anni in Nazionale, ma mi sono sempre comportato bene”.

    Poi Cassano ha voluto parlare di Parma, del Parma,della rabbia per l’Europa League sottratta ai ducali e, stuzzicato sulla sorpresa promessa dal neopresidente della Sampdoria Ferrero ai tifosi blucerchiati, ha parlato anche del suo futuro:

    A Parma ho trovato tantissima gente brava.  Noi dobbiamo essere arrabbiati per il torto schifoso che ci hanno fatto per quanto  riguarda l’Europa League. Poi se arriveremo sesti, settimi, ottavi etc non lo so, ma giocheremo molto arrabbiati. La città deve essere grata a Ghirardi. Gli hanno tolto un sogno per errore di altre persone. Spero che possa ritornare sui suoi passi. Ma abbiamo un fenomeno nel mondo del calcio, ed è Leonardi. Ferrero? Chi è quello della Nutella? Io rimarrò al cento per cento a Parma. C’è stato qualche problema a gennaio. Ma rimango al Parma e al 99%  chiuderò la carriera a Parma. Leonardi e Donadoni è stato fondamentale con me ha avuto una pazienza infinita, senza Donadoni non so cosa sarebbe successo.

    Alla fine Fantantonio fa anche il suo pronostico sulla vincitrice dello scudetto, indicando per questioni di tifo l’Inter ma non risparmiando una stoccatina a Walter Mazzarri:

    Per me la favorita è l’Inter per una questione di tifo, ma non per l’allenatore.

  • Inter, Antonio Cassano al Parma. Arriva Belfodil

    Inter, Antonio Cassano al Parma. Arriva Belfodil

    Il passaggio di Antonio Cassano al Parma è praticamente cosa fatta con l’ex talento di Bari vecchia all’ennesima scommessa di una carriera sempre all’insegna dell’incertezza e del caos.  Nuova scommessa per Antonio Cassano e comunque grande affare per il Parma ed il suo direttore sportivo Pietro Leonardi che riceve comunque un giocatore che in provincia ha sempre dato il meglio di sè più un conguaglio vicino ai sette milioni di euro per la metà del cartellino del giovane talento algerino naturalizzato francese Ishak Belfodil. Trattativa da giudicare invece alquanto strana per la compagine nerazzurra che offre a Walter Mazzarri l’ennesimo giovane dalle belle speranze, situazione mai veramente amata dall’ex tecnico del Napoli.

    Antonio Cassano, nuovo giocatore del Parma ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Antonio Cassano, nuovo giocatore del Parma ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Infatti la strategia del mercato interista è tutta da valutare ed al momento non è assolutamente possibile parlare, e soprattutto giudicare, in maniera positiva o meno l’operato di Marco Branca e soci in quanto giovani sono arrivati (Icardi, Belfodil e con ogni probabilità Wellington) e giovani sono partiti e svenduti come Luca Caldirola e Giulio Donati. A Milano arriva Ishak Belfodil, giovane talento algerino naturalizzato francese messosi in mostra la passata stagione con la maglia del Parma con otto gol in 33 presenze e già catalogato dal patron Massimo Moratti come il nuovo Benzema. In una condizione economica molto difficile come quella nerazzurra c’e’ comunque da apprezzare l’intenzione di puntare sui giovani, intenzione che però poco si sposa con la scelta della guida tecnica rappresentata da un allenatore cinico, pratico e desideroso di puntare sin da subito ala vittoria come Walter Mazzarri.

    Intanto, sempre sul fronte acquisti, è decisamente a buon punto anche la trattativa per il giovane centrocampista brasiliano Wellington del San Paolo con la società nerazzurra pronta a sborsare una cifra vicino ai sette milioni di euro per il giocatore brasiliano dotato di una tecnica non eccelsa ma di tre polmoni e tanto cuore da inserire nello schema di Walter Mazzari come frangiflutti davanti alla difesa.

  • Leonardi a Balotelli: “Sei antisportivo”

    Leonardi a Balotelli: “Sei antisportivo”

    Il  match di ieri sera tra Milan e Parma ha avuto un dopo gara niente male. Prima la risposta di Balotelli a Mourinho, che l’aveva stuzzicato qualche giorno fa in un’intervista nella quale gli era stato chiesto cosa ne pensasse del trasferimento di Mario al Milan. Ci si è messo poi anche Pietro Leonardi a mettere ancora più sale nelle interviste del post-partita, criticando pesantemente lo stesso attaccante rossonero.

    Per quale motivo? L’oggetto del contendere è il calcio di punizione che ha portato i padroni di casa sul 2-0, chiudendo di fatto la partita. Il direttore sportivo del Parma accusa Balotelli di aver indotto il direttore di gara all’errore, avendo prima calciato col piede il terreno per poi lasciarsi cadere, simulando anche un dolore alla tibia in realtà inesistente, dal momento che nessun calciatore gialloblu lo ha sfiorato.

    Pietro Leonardi | ©Marco Luzzani/Getty Images
    Pietro Leonardi | ©Marco Luzzani/Getty Images

    “LA SPORTIVITÀ E’ UN’ALTRA COSA” – Queste le parole di Pietro Leonardi rivolte a Balotelli: “Ha indotto in errore l’arbitro nel secondo gol. S’è lamentato per tutta la partita. Ha 23 anni e penso che sia un grande campione. Deve assumere però atteggiamenti di un certo tipo per rispetto nei confronti di una squadra che è venuta a San Siro con tanta umiltà. Queste cose vanno fatte notare. Diciamo che la sportività è un’altra cosa”.

    APPUNTO – Sarà anche come dice Leonardi. Peccato che nella sua lucidissima analisi abbia trascurato un dettaglio fondamentale: perché l’arbitro non ha mai tutelato Balotelli, consentendo ai giocatori del Parma di picchiarlo quando volevano? Non ci permettiamo di insegnare calcio al ds del Parma, ma sinceramente vedere una difesa utilizzare sistematicamente il fallo per fermare un singolo calciatore non è segno di grande sportività. E se vogliamo non è segno neanche di grande lume tattico. Chieda informazioni ad Arrigo Sacchi, uno che i giocatori avversari li fermava con il gioco. Ah, ma dovrebbe saperlo anche Donadoni. Voi cosa ne pensate?

  • Progetto Parma, da Ghirardi a Donadoni. L’Europa non è tabu

    Progetto Parma, da Ghirardi a Donadoni. L’Europa non è tabu

    Tornano le sette sorelle nel calcio italiano, e con loro il Parma di Donadoni. Dopo la vittoria sull’Inter lunedì scorso, i ducali sono saliti a quota 20 punti, a tre lunghezze dalla sesta posizione, ultimo posto utile per la qualificazione in Europa League, attualmente occupata dalla Roma. Quando ormai il girone d’andata volge al termine, possiamo affermare con discreta sicurezza che il progetto Parma rappresenta una delle sorprese più belle del campionato. Sorpresa perché il mercato estivo suggeriva una stagione dal profilo basso, con la cessione di Giovinco e le varie scommesse del direttore sportivo Leonardi. Chi pensava però ad un Parma ridimensionato, capace di esprimersi a buoni livelli soltanto grazie alla stella Giovinco, si è dovuto ricredere nel giro di tre mesi. Dopo un finale di stagione strepitoso nella primavera del 2012, culminato con l’ottavo posto (a due soli punti dall’Europa League ndr), la squadra gialloblu si sta riconfermando ad alti livelli anche quest’anno. Quali sono dunque i segreti del Parma formato 2012-2013?

    MERCATO – Quello che era stato giudicato un mercato appena sufficiente, se non mediocre, si sta rivelando invece una campagna acquisti lungimirante. A partire dal gioiellino Nicola Sansone, arrivato in Emilia a parametro zero dal Bayern Monaco e fatto crescere un anno a Crotone, in Serie B. Adesso è lui l’uomo copertina del Parma, l’attaccante che ha abbattuto la ben più blasonata Inter. Sempre in attacco troviamo anche il talentuoso Belfodil, giovane francese strappato al Lione con un assegno da 2,5 milioni di euro.
    Come non citare poi Amauri, sbarcato a Parma come Sansone senza sborsare nemmeno un euro. Nel reparto offensivo attenzione anche a Dorlan Pabon. Il colombiano deve ancora ambientarsi al calcio italiano, ma il talento e le qualità fisiche dell’ex Atletico Nacional potranno essere ammirate già nel prossimo girone di ritorno.
    Sottolineiamo infine come il mercato estivo firmato da Leonardi abbia portato in Emilia calciatori del calibro di Marco Parolo e Ninis, quest’ultimo a parametro zero, così come l’esterno destro giallorosso Aleandro Rosi, che ha accettato la corte del Parma dopo la scadenza del suo contratto con la Roma.
    E così dal nulla è stata allestita una squadra giovane e competitiva, che fra gli altri poteva già contare sul francese Biabiany, il cui cartellino è stato acquistato per intero dalla Sampdoria per una cifra vicina ai 3,5 milioni di euro.

    Udinese Calcio v Parma FC - Serie A
    La mente di Donadoni dietro il progetto Parma | ©Dino Panato/Getty Images

    ALLENATORE – Roberto Donadoni a Parma ha trovato la propria dimensione ideale. Il suo carattere serio unito alla professionalità della dirigenza (il presidente Ghirardi in testa) costituiscono le due colonne portanti su cui si poggia il tempio ducale, con divinità guerriere pronte a tutto pur di trionfare nelle Gigantomachie domenicali. Artefice della stagione ricca di soddisfazioni dello scorso anno, Donadoni vuole ottenere la consacrazione definitiva del suo lavoro qui, nella placida cittadina di Parma. L’ex tecnico di Livorno e Napoli, senza dimenticare i suoi trascorsi come commissario tecnico della Nazionale italiana ad Euro 2008, mostra di avere idee chiare e vincenti per la squadra gialloblu. Riuscirà a scrivere il suo nome accanto ai futuri successi del nuovo progetto Parma 2.0?

    Federico Pisanu

  • Amauri a Parma, biennale per l’ex Juve

    Amauri a Parma, biennale per l’ex Juve

    Tutto pronto per il grande ritorno. Per Amauri al Parma manca soltanto l’annuncio ufficiale, che con ogni probabilità arriverà nella giornata di domani, quando è in programma l’incontro tra il giocatore e la dirigenza gialloblu. Amauri, svincolato dopo i 6 mesi trascorsi alla Fiorentina nell’ultima stagione, ha deciso di accettare la corte del direttore sportivo del Parma Pietro Leonardi. Al momento i ducali si confermano come una delle società italiane più attive. L’operazione dell’italo-brasiliano è la terza nel giro di una settimana. Amauri infatti arriva dopo gli acquisti dei giovani talenti Dorlan Pabon dal Nacional dall’Atletico Nacional, e Ishak Belfodil, astro nascente del Lione che ha già assaggiato i campi della Serie A quest’anno con la maglia del Bologna.

    Amauri torna al Parma dopo che un anno e mezzo fa fu uno dei protagonisti assoluti della stagione ducale, culminata con la permanenza in Serie A sotto la guida tecnica dell’allenatore Franco Colomba. Dal febbraio del 2011 fino al termine della stagione, l’ex calciatore di Chievo e Juve realizzò 7 reti in 11 partite, togliendosi di dosso l’etichetta di giocatore finito. Concluso il campionato 2010-2011, il Parma era disposto ad acquistarlo a titolo definitivo, ma il progetto tecnico non convinse il calciatore, il quale scelse di rientrare alla base torinese.

    amauri | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Tornato alla Juve, Amauri non riuscì a fare breccia nel cuore del nuovo tecnico bianconero Antonio Conte. Fino alla riapertura del mercato invernale Amauri non scese in campo nemmeno per un minuto. Nuovamente il Parma si ripresenta al procuratore del giocatore con in mano una proposta di prestito. Anche stavolta però l’oriundo si rifiuta di accettare l’offerta della società di Ghirardi, cercando fortuna a Firenze.

    L’esperienza viola è stata decisamente negativa per Amauri, se si esclude il gol che ha permesso alla Fiorentina di espugnare il campo di San Siro nella sfida contro il Milan. Scottato due volte, Amauri sembra abbia imparato la lezione, accordandosi così con il Parma. Secondo le indiscrezioni, il calciatore 32 enne firmerà un biennale da 1,2 milioni di euro a stagione.

  • Juve-Parma accordo per Giovinco, Leonardi frena

    Juve-Parma accordo per Giovinco, Leonardi frena

    In attesa che la Formica atomica possa dimostrare anche all’Europeo di Polonia ed Ucraina il suo valore, se verrà chiamato in causa in maniera importante dal ct Cesare Prandelli, intorno alla posizione di Sebastian Giovinco le trattative fervono, coinvolgendo le due società comproprietarie del suo cartellino, ossia Parma e Juventus.

    Il club bianconero, infatti, soprattutto per rispondere alle precise volontà di mister Conte, sta premendo per risolvere in fretta la questione ed assicurarsi la totalità del cartellino anche se, finora, ha puntato ad evitare eccessivi esborsi richiesti dal club gialloblu, che inizialmente aveva fissato il prezzo sulla base di ben 20 milioni di euro per la metà, alla luce del suo ottimo rendimento nella scorsa stagione, con 15 gol segnati ed il ruolo di decisivo assist-man. Nella giornata di giovedì scorso, a Milano, c’è stata invece la svolta, o, almeno, un passo in avanti decisivo per evitare le fatidiche buste, in calendario per il prossimo 22 Giugno, e l’eventuale “scippo” da parte dell’Inter, che, oltre ad essere un grande smacco, sarebbe realmente clamoroso.

    L’incontro in questione ha visto protagonisti Beppe Marotta e Pietro Leonardi, finalizzato a limare la richiesta di venti milioni, inserendo nell’affare qualche contropartita tecnica che potrebbe interessare al club emiliano: nella lista del club di Ghirardi ci sarebbero Giandonato, El Kaddouri, Ekdal, ed anche Michele Pazienza, rientrato alla “base” juventina dopo l’esperienza positiva in maglia Udinese. Inoltre, nell’operazione potrebbe essere inserito anche l’attaccante dell’Under 21 Manolo Gabbiadini, che la Juventus sta trattando con l’Atalanta, che potrebbe essere rilevato in comproprietà e girato, poi, al Parma.

    Sebastian Giovinco | © Claudio Villa/Getty Images

    L’offerta economica della Juventus, di aggirerebbe, così, sui tredici milioni di euro, una cifra comunque importante anche se inferiore rispetto alle richieste iniziali: per tal ragione, il Parma si è preso un “weekend di riflessione” per valutare la proposta prima del 22 Giugno e proprio Pietro Leonardi, pur smentendo la conclusione della trattativa, ha lasciato intendere che le possibilità di esito positivo con la Juventus sono buone: “Se la Juventus dimostrerà di volere veramente il giocatore, i problemi saranno inferiori rispetto ad altre soluzioni. Perché Sebastian è a metà tra i due club. E soprattutto perché lui è nato e cresciuto nella Juve e di quella maglia è innamorato”.

     Le prospettive che la questione venga risolta in tempi brevi, dunque, sembrano esserci, anche se finchè non ne verrà data l’ufficialità, la certezza non potrà esistere, soprattutto considerando l’interesse dell‘Inter – ormai non più celato – che rimarrà in agguato fino alla fine.

  • Parma Juventus rinviata per neve. Recupero il 7 marzo?

    Parma Juventus rinviata per neve. Recupero il 7 marzo?

    Parma Juventus non si gioca, questa la decisione definitiva presa dal prefetto di Parma che in un primo momento, dopo l’ultimo sopralluogo delle 18:30 allo stadio Tardini, aveva dato l’ok per l’agibilità dell’impianto emiliano. Sulla città ducale si è abbattuta sin dalle prime ore del pomeriggio una fitta nevicata che aveva subito imbiancato il manto erboso, nonostante la protezione dei teloni il pericolo maggiore era rappresentato però dal terreno di gioco ghiacciato, per l’incolumità dei giocatori, e la presenza del ghiaccio sugli spalti che non avrebbe potuto garantire la sicurezza degli spettatori.

    Da quanto trapela dal Tardini, i gialloblu avrebbero voluto provare a giocare ugualmente mentre i bianconeri non si erano espressi in maniera favorele se le condizioni del terreno di gioco fossero state quelle dell’ultimo sopralluogo. Il dg del club ducale Pietro Leonardi polemizza sulla decisione presa:  “I giudizi devono essere sempre gli stessi e non essere modificati in base alle partite. Io non ho detto che si doveva giocare, ma che la decisione doveva essere presa dalle autorità competenti. Ero arrabbiato perchè questo tipo di risonanza non si è dato in occasione di Parma – Palermo, dove non vedevano nulla neppure gli stessi giocatori. Quello che mi ha dato fastidio è che c’era la volontà di non giocare a prescindere. Non si è arrivati nemmeno a decidere attraverso il campo, perché c’è stata una decisione presa da chi di competenza, visto che non c’era sicurezza per gli spettatori, di non iniziare la gara. Perciò il campo è una cosa che andava eventualmente analizzata dopo, poi magari dopo 10’ c’era anche la possibilità che non diventasse praticabile“.

    In Italia non si possono conciliare calendari del genere, che prevedono partite in notturna a gennaio, con strutture obsolete come gli stadi italiani. Giocare sul campo ghiacciato e scivoloso significa limitare la qualità dello spettacolo e le prestazioni dei calciatori. L’Italia è il fanalino di coda in Europa per gli stadi. Era prevedibile che la partita non si potesse svolgere. Le previsioni meteo erano negative, al di lá della praticabilitá del campo bisognava pensare all’ordine pubblico e alla sicurezza degli spettatori” la replica del collega Marotta.

    A rincarare la dose ci pensa il tecnico juventino Conte, arrabbiato perchè avrebbe voluto uno spostamento della gara al pomeriggio dal momento che il meteo nei giorni scorsi aveva previsto l’ondata di maltempo: “Siamo costretti a ritardare l’uscita dallo stadio perché alcuni tifosi del Parma sono arrabbiati con noi perché dicono che non volevamo giocare. Stiamo attenti quando si dicono le cose. La realtà è che questo è un campo impraticabile, ci sono 10 centimetri di neve, con gli strumenti a disposizione oggi si sapeva da 3 giorni che il meteo sarebbe stato questo. Come avremmo potuto giocare oggi? Che spettacolo avremmo potuto offrire? E ora siamo costretti a fare 15 ore di pullman per tornare a Torino, e poi rivenire a Parma. Si poteva evitare tutto questo giocando nel pomeriggio, alle 15“.

    Parma Juventus | © Claudio Villa/ Getty Images

    Il gelo siberiano che ha paralizzato tutto il nord Italia in questi giorni e che si sta spostando anche nel resto della penisola ha quindi mietuto la seconda “vittima”. Dopo Sampdoria – Empoli, match valido per la 25esima giornata del campionato di Serie B, anche Parma Juventus viene rinviata per neve e ghiaccio. Altre gare nel campionato cadetto sono a rischio come Brescia – Juve Stabia mentre è stato scongiurato il rinvio di Torino – Vicenza. Nevica nel capoluogo piemontese ma l’efficace impianto di riscaldamento sotterraneo dello stadio Olimpico consentirà lo svolgimento del match così come era avvenuto sabato sera nell’altro stadio di Torino, il modernissimo Juventus Stadium, dove nonostante una copiosa nevicata Juventus – Udinese si era giocata regolarmente.

    Ancora non si conosce il giorno del recupero di Parma Juventus, la prima data utile è il 7 marzo prossimo quando verranno giocate le gare di ritorno degli ottavi di Champions League. Il mancato impegno di entrambe le squadre per le coppe europee dovrebbe favorire questa data ma una decisione definitiva verrà presa di comune accordo da Parma, Juventus e Lega Calcio. Per quanto riguarda l’orario il fischio d’inizio dovrebbe essere programmato per le 18:00 o al massimo per le 18:30 per non sovrapporsi agli impegni di Champions.

  • Esonerato Colomba, Parma a Donadoni

    Esonerato Colomba, Parma a Donadoni

    L’allenatore del Parma non è più Franco Colomba. Nella serata di ieri infatti la società gialloblu ha esonerato l’ex tecnico e ha annunciato l’ingaggio di Roberto Donadoni. Tommaso Ghirardi quindi, patron del Parma, ha deciso di puntare sull’ex ct della Nazionale azzurra per risollevare le sorti della propria squadra che naviga in acque non tranquille in campionato. Per Donadoni si tratta di un rientro nella massima serie dopo l’esonero subito in estate da parte del presidente del Cagliari Massimo Cellino. L’ex ala della Nazionale ai Mondiale del ’94 aveva in precedenza rifiutato le proposte di numerosi club di Serie A e B, fra cui anche quella della Sampdoria.

    Roberto Donadoni | © Claudio Villa/Getty Images

    L’esonero di Colomba non ha destato particolare clamore nell’ambiente gialloblu, che evidentemente si aspettava il licenziamento dell’allenatore nato a Grosseto nel 1955. Nell’ultimo periodo i risultati della squadra erano peggiorati, come dimostrano le due sole vittorie ottenute negli ultimi dieci incontri disputati. Le undici reti subite contro Lecce, Catania e Inter hanno mandato su tutte le furie il numero uno gialloblu, che nel match giocato a San Siro sabato scorso ha abbandonato lo stadio dopo il quarto gol dei nerazzurri. Lo stesso direttore sportivo Pietro Leonardi si era detto amareggiato dopo le ultime prestazioni, sebbene non si fosse sbilanciato ulteriormente nelle interviste del post partita, rimandando qualsiasi decisione all’inizio della settimana successiva. Decisione che è giunta nella serata di lunedì, attraverso un comunicato ufficiale sul sito della società.

    Donadoni si dice molto ottimista circa la nuova avventura al Tardini. Durante la conferenza stampa di presentazione, il tecnico ex Cagliari e Napoli dichiara che per un club come il Parma la salvezza non sia l’unico risultato a cui si debba puntare, e per questo non verranno guardate le squadre che attualmente sono dietro in classifica, ma l’obiettivo sarà quello di raggiungere ed eventualmente superare i club che al momento sono davanti ai gialloblu. Ciò a testimoniare l’ambizione di Donadoni, fattore chiave che avrà convinto la dirigenza del Parma a puntare decisa sull’allenatore bergamasco, scartando le ipotesi Del Neri e Gianfranco Zola.

  • Reja e Colomba, la panchina traballa

    Reja e Colomba, la panchina traballa

    Perdere con quattro o cinque gol di scarto non è mai bello, se poi la prestazione della propria squadra è nulla allora la sconfitta potrebbe trasformarsi in autentico capolinea. Reja e Colomba dopo i ko incassati ieri a Siena e Milano vedono allontanarsi la propria panchina. Sebbene siano completamente differenti i motivi per cui rischiano di non essere più gli allenatori di Lazio e Parma.

    REJA DIMISSIONARIO? – L’eventualità delle dimissioni del tecnico biancoceleste non è da scartare fra le possibili soluzioni del caos Lazio. Il 4-0 subito a Siena non passerà inosservato, come è normale che sia dopo un passivo del genere. Lo stesso Reja nelle interviste del post-partita si è addossato ogni responsabilità per la partita giocata dai suoi uomini, senza alcuna combattività e voglia di rimonta quando si son trovati in svantaggio. “La mia Lazio più brutta da quando sono qui”, questa l’affermazione più pesante dell’ex allenatore di Napoli e Cagliari. Reja ha pagato le assenze pesanti di Hernanes a centrocampo e del brasiliano Dias nel reparto difensivo. Da registrare l’ennesima prova deludente del francese Cissè, spesso criticato dai supporter della Lazio. Inoltre il tecnico biancoceleste non ha fatto nulla per nascondere un suo possibile addio alla panchina qualora la squadra non fosse in grado di reagire fin dalla prossima partita, (“bisognerà riflettere molto attentamente se la prestazione di oggi si ripeterà anche fra una settimana“)  che li vedrà impegnati contro l’Atalanta all’Olimpico.

    edi reja | © getty images

    Ciò che spinge Reja verso l’idea delle dimissioni è anche l’operato del presidente Lotito (ieri rimasto seduto in tribuna fino al fischio finale del match nonostante il 4-0 del Siena) e del direttore sportivo Igli Tare, colpevoli di non aver ascoltato fin qui le sue richieste di rinforzamento della squadra durante il mercato di gennaio. Se non bastasse, ad appesantire l’aria che si respira a Formello, il match di ieri all’Artemio Franchi ha lasciato in dote il caso Sculli. L’ex genoano è apparso molto nervoso fin quando è rimasto in campo, e quando è stato sostituito è sbottato platealmente contro il tecnico laziale. Ricordiamo comunque come la Lazio occupi attualmente il quarto posto in classifica, con 30 punti dopo 17 partite disputate, a meno 4 punti dalla vetta che vede Milan e Juventus viaggiare a braccetto. Non si può quindi parlare di vera crisi, ma Reja ha manifestato più volte il proprio malessere nel vedersi piovere addosso le critiche dei tifosi biancocelesti anche quando la Lazio lottava per un posto in Champions la scorsa stagione e la prestazione inguardabile dei propri uomini ieri sera ha fatto scattare il campanello d’allarme una seconda volta, dopo le dimissioni consegnate a Lotito, poi rifiutate dallo stesso numero uno laziale, all’indomani della seconda giornata di campionato che vide i biancocelesti sconfitti in casa dal Genoa.

    COLOMBA VERSO L’ESONERO – Quella di ieri sera contro l’Inter a San Siro potrebbe essere stata l’ultima panchina di Franco Colomba con la società gialloblu. Il presidente Ghirardi ha lasciato infuriato il Meazza dopo il gol di Giampaolo Pazzini che fissava momentaneamente il punteggio sul 4-0 per i nerazzurri di Ranieri. Durante l’intervallo il numero uno del Parma era sceso negli spogliatoi per chiedere ai calciatori di scendere in campo nel secondo tempo per salvare quantomeno l’onore della maglia. Appello che non ha prodotto i frutti sperati e che ha reso ancora più cupo l’umore di Ghirardi. Lo stesso direttore sportivo degli emiliani Pietro Leonardi ha espresso tutta la sua delusione per lo spettacolo inaccettabile offerto dalla squadra e ha voluto rimandare qualsiasi decisione all’inizio della nuova settimana. L’esonero sembra una possibilità molto concreta. A pesare sul destino del tecnico il pessimo rendimento lontano dal Tardini, 4 punti in 8 partite con 6 sconfitte e 20 gol subiti (peggior difesa della Serie A in trasferta). In classifica il Parma occupa al momento il 13° posto, con 7 punti di vantaggio sulla zona retrocessione, ma se Novara e Lecce dovessero raccogliere tre punti nella giornata di oggi, lo spettro della Serie B si avvicinerebbe pericolosamente. Nelle ultime ore i nomi che circolano per sostituire Colomba sono tanti, fra cui l’ex ct della nazionale Donadoni, De Canio e Del Neri. Affascinante anche l’ipotesi di un ritorno a Parma dell’idolo Gianfranco Zola, già allenatore di West Ham e dell’Italia Under 21.

  • Napoli, preso Dzemaili in attesa di Inler e Criscito

    Napoli, preso Dzemaili in attesa di Inler e Criscito

    Il Napoli, dopo aver ben individuato i propri obiettivi di mercato funzionali al proprio progetto, mette a segno il suo secondo colpo: reso ufficiale l’esterno Santana svincolatosi dalla Fiorentina, il club di De Laurentiis ha raggiunto praticamente l’accordo con il Parma per Blerim Dzemaili. La conferma arriva dal ds ducale Pietro Leonardi all’uscita dagli uffici della Lega Calcio.

    © Claudio Villa/Getty Images
    Il dirigente emiliano spiega che per il centrocampista svizzero l’offerta del Napoli è stata di 7 milioni di euro più il cartellino di Manuele Blasi e la metà di Fabiano Santacroce. Un’offerta complessivamente di 9 milioni di euro allettante e che verrà accettata alla luce anche del fatto che Dzemaili ha espresso il desiderio di giocare a Napoli. E’ attesa entro le prossime ore la chiusura della trattativa. Per quanto riguarda il centrocampo si attende sempre la risposta di Gokhan Inler. Oggi ci sarà un nuovo incontro tra il procuratore del giocatore Lamberti e il ds partenopeo Bigon per cercare di limare la differenza tra domanda e offerta: 2 milioni richiede il giocatore, 1.5 quello che mette sul piatto il club azzurro. Il rischio è che la corda, se si dovesse continuare a tirarla troppo, si spezzi facendo saltare tutto. Attese novità nei prossimi giorni anche per Mimmo Criscito. Il presidente del Genoa Preziosi ha dato da tempo il via libera al Napoli per trattare direttamente con il giocatore. Mancano i dettagli da definire con il procuratore D’Amico di ritorno dall’estero per le vacanze, poi il terzino della Nazionale potrà finalmente firmare e vestire nella prossima stagione la maglia del Napoli.