Tag: piero bucchi

  • Basket, Serie A: Dan Peterson nuovo coach di Milano

    Basket, Serie A: Dan Peterson nuovo coach di Milano

    Dopo ben 23 anni Dan Peterson torna a sedersi sulla panchina dell’Armani Jeans Milano. Piccola curiosità il fatto che l’ultima panchina sia stata contro Caserta, il prossimo avversario dei Lombardi: aveva chiuso al termine della stagione 1987, dopo aver conquistato con i biancorossi (che allora si chiamava Tracer) Eurolega, Coppa Italia e Scudetto, vinto battendo 3-0 Caserta. Mercoledì tornerà in panchina proprio contro la Pepsi, chiamato a risollevare la sua ex squadra reduce dall’eliminazione in Eurolega e dall’ultimo KO in campionato contro Cantù.

    Nel pomeriggio infatti, visti i brutti risultati dell’ultimo periodo, l’Armani Jeans aveva esonerato il coach Piero Bucchi 52 anni, che era arrivato sulla panchina dell’Armani Jeans nel 2008: 43 vittorie in 70 partite di regular season, 2 finali scudetto, entrambe perse 4-0 contro Siena. In Eurolega le cose non erano andate meglio: fuori alle Top 16 nel 2008-09, KO già nella prima fase a gironi nelle ultime 2 stagioni. E dopo il tracollo di Cantù la decisione di cambiare per non buttare alle ortiche un’annata partita bene ma che iniziava ad andare molto male.

    Peterson, nato ad Evanston in Illinois, comincia l’avventura da allenatore nei college Statunitensi. Nel 1971 diventa Commisario Tecnico della nazionale del Cile, portandola al quarto posto (il migliore di sempre per i sudamericani) nei giochi del Sud America. La chiamata dall’Italia arriva nel 1973, dalla Virtus Bologna: in 5 stagioni Peterson vince 84 gare di regular season, lo scudetto del 1976 (perde in finale nelle 2 stagioni successive) e la Coppa Italia 1974. Arriva a Milano nel 1978: vince 4 scudetti, 2 Coppe Italia, una Coppa Korac e l’Eurolega 1987. Dopo aver vinto tutto decide di ritirarsi, con 281 vittorie su 384 gare di regular season e 51 successi in 74 match di playoff (record assoluto), e inizia l’avventura come commentatore per la televisione: NBA e Wrestling sono gli sport che gli fanno conquistare il cuore degli italiani. Con la panchina sembrava aver chiuso per sempre, prima della chiamata di Milano di oggi pomeriggio. A 75 anni una nuova avventura, che durerà almeno fino a fine anno.

  • Basket: Riparte la Serie A, Siena e Milano in pole dietro Roma e Caserta.

    Basket: Riparte la Serie A, Siena e Milano in pole dietro Roma e Caserta.

    Riparte in questo fine settimana, il campionato Italiano che si preannuncia molto più equilibrato, rispetto ai precedenti in cui la Montepaschi Siena è stata l’ assoluta dominatrice.

    Appunto tra le favorite, è proprio la squadra guidata da coach Pianegiani, a rappresentare le incognite più importanti. Le partenze di Eze, Domercant, Sato e McIntyre sicuramente rappresentano un segnale forte da parte di Siena che vuole continuare a vincere pur rinnovandosi completamente sia nel quintetto che nel rooster di squadra. Con i veterani rimasti Stonerook e Lavrinovic occhio alla stella ex Partizan Belgrado Mc Calebb e al ritorno del figliol prodigo Kaukenas.

    L’ altra pretendente è sicuramente l’ Armani jeans Milano, la squadra di Bucchi è quella che nel mercato ha cambiato poco, confermando i punti cardini della rosa con Mancinelli, Mordente, Finley, Maciulis, Rocca e Petravicius ma con tre arrivi interessanti, rappresentanti dal centro ucraino Pecherov, il play ex Roma Jaaber e dal ritorno di David Hawkins, intenzionato quest’ ultimo, a riconfermarsi campione dopo l’ anno scorso a Siena.

    Roma e Caserta sono un po’ dietro rispetto a Siena e Milano, con la Lottomatica che presenta la squadra più italiana possibile con Giachetti, Gigli, Tonolli, Vitali, Crosariol e Datome e Caserta che ha reagito bene all’ eliminazione dei preliminari di Eurolega non smembrando la rosa e confermando Bowers, Jumaine Jones, Doornekamp ed Ebi Ere. La colonna portante, dunque, c’è ancora e a rinforzarla sono arrivati anche Garri da Biella e il lungo Eric Williams. Sono rimasti a Caserta anche Di Bella, Martin e Koszarek.

    Fra le altre, occhio alla giovane Benetton Treviso e alla Scavolini Pesaro che daranno filo da torcere a molte squadre e che saranno, sicuramente, le mine vaganti del campionato.

    La stagione 2010/2011 presenterà alcuni importanti cambiamenti nel regolamento: la linea del tiro da 3 si sposterà da 6,25 metri a 6,75 nella parte centrale, mentre a 6,60 nel laterale. Verrà introdotto un semicerchio antisfondamento e la zona dei 3 secondi non avrà più forma di un semicerchio, ma di un rettangolo. Inoltre negli ultimi 2 minuti di gioco, sia supplementare che regolamentare, dopo il time-out la palla verrà rimessa da 8,3 metri dalla linea di fondo e non più da metà campo. La regola che potrebbe creare problemi alla fase offensiva riguarda i 14 secondi. Per una rimessa nella propria metà campo è rimasto tutto invariato, il cronometro viene resettato a 24 secondi. Per una rimessa in attacco invece il cronometro ripartirà differentemente a seconda del tempo rimanente per un’azione. Se mancano 14 secondi o più il tempo rimane come è. Se invece sul display segna 13 secondi o meno, il cronometro ripartirà a 14 secondi.

  • Basket, Serie A: Il commento di Bucchi dopo gara 1 di Finale

    Questo il commento di coach Piero Bucchi, allenatore dell’Armani Jeans Milano, al termine della partita persa 100-80 in Gara 1 di Finale Palyoff al PalaMensSana contro la Montepaschi Siena:

    • Abbiamo giocato un buon primo tempo. Poi a metà del terzo quarto abbiamo subito il loro allungo e in quella circostanza dovevamo essere un po’ più freddi. Questa lezione ci servirà per gara2 dove dovremo avere intensità, attenzione e concentrazione per tutti i 40minuti. Ci sono tanti segnali positivi dai quali ripartire. Abbiamo avuto un buon approccio alla gara e non penso che la stanchezza abbia influito. Nel momento dell’allungo di Siena forse siamo stati un po’ troppo nervosi. Adesso bisogna pensare alle cose positive per affrontare al meglio gara 2. Abbiamo sfruttato l’arma del tiro da 3 punti visto che loro chiudevano molto bene l’area e ci concedevano questa possibilità ma nelle prossime gare dovremo cercare di attaccarli maggiormente all’interno dell’area”.
  • Basket, Serie A: I commenti dopo gara 5 in casa Armani Jeans Milano

    Questo il commento di Piero Bucchi, coach dell’Armani Jeans, dopo la conquista della Finale che metterà di fronte la sua squadra ai campioni in carica della Montepaschi Siena:

    • E’ stata una gara sofferta ma è ancora più bello vincere in questo modo. Mi era accaduto all’inizio della mia carriera da capo allenatore e devo dire che ci ho pensato a lungo e ci speravo. Sono contento die mei giocatori, sono stati bravisimi, eroici e splendidi: ci hanno messo grande cuore ma sono stati soprattutto capaci di rimanere sempre freddi e concentrati sulla partita. E’ stata una vitoria di squadra con vari protagonisti nelle diverse gare e tutti quanti sono stati bravi a dare il loro contributo. E’ stata una annata difficile ma credevamo di poter comunque giungere in finale e ce l’abbiamo fatta: per questo vorrei ringraziare tutti quelli che ci hanno sostenuto e ci sono stati vicini. E devo dire che è stato più difficile il cammino durante il campionato che venire a vincere a Caserta: ora siamo con la testa sulla finale e ci proveremo sino in fondo anche con Siena“.

    Felicissimo anche Mike Hall che dopo essere stato protagonista in gara 1 (quando fu decisivo nell’espugnare il parquet di Caserta) è tornato nuovamente sugli scudi nella quinta e decisiva sfida:

    • E stata una vittoria di squadra, anche se non è stata facile. Sono contento che la squadra abbia vinto gara 5 e, personalmente, anche di avere vinto la sfida personale con un grande giocatore come Jumaine Jones. Abbiamo giocato in un ambiente incredibilmente caldo ma siamo rimasti sempre concentrati grazie alla nostra esperienza riuscendo ad isolarci e a concentrarci solo su quello che diceva l’allenatore. Sono felice, sono a Milano da due anni e siamo alla seconda finale consecutiva“.
  • Basket, Serie A: Il commento di Bucchi e Sacripanti dopo gara 3 della semifinale scudetto

    Questo il commento del coach della Pepsi Caserta Stefano Sacripanti dopo la vittoria a Milano in gara 3:

    • È stata una partita sicuramente non bella sotto il punto di vista dello spettacolo, dato che le due squadre erano stanche dopo la “guerra” di Caserta. Era comunque una gara importante e si è sentito nelle percentuali di tiro e nella grande fisicità.
    • Abbiamo giocato bene per parecchio tempo ma poi Milano si è ripresa portandosi anche sul +5. Nel terzo e quarto periodo abbiamo mosso meno la palla e ciò ha abbassato sensibilmente le percentuali. Per il resto, mi pare banale dire che il tiro di Jones è stato disegnato sulla lavagna ma il merito va tutto a lui, che nonostante abbia toccato pochissimi palloni durante la partita ha dimostrato tutto il suo talento e la sua personalità per segnare. Ora dobbiamo recuperare tutte le energie possibili per essere pronti dopodomani, soprattutto perché Milano ha più energie di noi. Voglio intanto fare i complimenti a Claude Marquis che ha giocato con grande determinazione al posto di Kavaliauskas che purtroppo non ce la faceva fisicamente a essere in campo oggi“.

    Così invece Piero Bucchi, coach dlel’Armani Jeans Milano, spiega il KO dopo gara 3 con la Pepsi:

    • Nell’ultima azione dovevamo avere due piccoli, Bulleri e Finley, designati a prendere la palla. È riuscito a prenderla Finley, che ha giocato un pick and roll con Hall e, raddoppiato, ha scaricato a lui la palla. Mike era libero, purtroppo ha fatto forse un palleggio di troppo e ha sbagliato. Sono cose che succedono.
    • Loro invece hanno avuto 20 secondi per costruire il tiro; coi vari cambi sui blocchi la palla è arrivata a Jones, che ha il talento per segnare questo tipo di tiri, pur con Finley attaccato a lui. Non ho voluto fare fallo perché non sono per queste cose, bisogna giocare, altre volte gli avversari hanno sbagliato ed è andata bene a noi. La chiave è stata che abbiamo tirato male, anche con tanti tiri aperti e puliti. Dite che abbiamo tirato troppo da 3, ma se diamo palla dentro, loro collassano in area, allora la ridiamo fuori, penetriamo, e loro collassano in area di nuovo, così la ridiamo fuori… alla fine dei tiri aperti sono dei buoni tiri, ma bisogna segnarli. Difensivamente non siamo andati male, hanno segnato 67 punti, è l’attacco che è mancato. Inoltre, sicuramente abbiamo pagato caro il tecnico a Monroe, che a quanto pare ha detto una parolaccia all’arbitro Facchini, perché avevamo trovato ritmo da entrambe le parti del campo e quell’episodio ce l’ha tolto. Abbiamo pagato anche la forse troppo tensione, che ora però dobbiamo cercare di metterci alle spalle per vincere gara 4 e andare a Caserta a giocarci gara 5