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  • NBA: Prima sconfitta per Belinelli, i Thunder battono i Jazz

    NBA: Prima sconfitta per Belinelli, i Thunder battono i Jazz

    7 le partite disputate nella notte NBA.

    Termina ad 8 vittorie la striscia vincente degli Hornets che si devono arrendere ai Dallas Mavericks. New Orleans negli ultimi minuti perde la via del canestro e permette a Dirk Nowitzki (25 punti e 10 rimbalzi) e Jason Terry (26 punti) di rimontare e poi vincere l’incontro. Nel finale il tiro da 3 tradisce Belinelli (solo 8 punti per lui) e compagni, ma nonostante la sconfitta questi Hornets se riescono a mantenere il livello di gioco finora espresso possono fare veramente paura. Paul leader di squadra con 22 punti e 9 assist.

    Rimonta finale dei Charlotte Bobcats sui Minnesota Timberwolves: a trascinare la squadra del North Carolina i 26 punti a testa di Jackson e Wallace (per lui nuovo record di franchigia con 17 tiri liberi mandati a bersaglio) ma soprattutto l’energia e la doppia doppia dalla panchina di Tyrus Thomas (20 punti e 10 rimbalzi). Ai T-Wolves non bastano i 28 punti di Beasley, i 20 di Love e la doppia doppia di Milicic (13 punti, 12 rimbalzi a cui aggiunge anche 5 assist e 4 stoppate)

    La difesa dei Magic stoppa i Grizzlies, tenuti a soli 72 punti segnati con il 36% dal campo. Howard ha dominato sotto i tabelloni con 18 punti, 14 rimbalzi e 2 stoppate,mentre per Memphis brutte le prove degli esterni Gay e Randolph (9 punti a testa e complessivo 8/32 dal campo equamente diviso tra i 2). Si salva il solo Gasol con 14 punti ma i problemi di falli per contenere Howard lo limitano a soli 28 minuti sul parquet e per i Grizzlies è notte fonda.

    Un grande secondo tempo permette ai Suns di infliggere una pesante sconfitta ai più quotati Denver Nuggets. Warrick protagonista con 21 punti (ma evidenti qui sono i meriti di Steve Nash che sta facendo rendere il giocatore al di là di ogni più rosea previsione, il ricordo del suo predecessore Stoudemire ora è un pò più lontano). Altri 5 giocatori in doppia cifra per Phoenix (Childress 10, Richardson 11, Hill 14 Frye 15 ma soprattutto Nash con 15 punti e 7 assist). Ai Nuggets non basta un Carmelo Anthony da 20 punti e 22 rimbalzi.

    Golden State resta imbattuta in casa ma quanta paura per la squadra gialloblu: avanti di ben 32 punti i Warriors rischiano di buttare via la partita in modo clamoroso, ma la rimonta dei Pistons non si concretizza (96-98 a 47 secondi dal termine). Poi i padroni di casa stringono le maglie in difesa e finisce 101-97. Sugli scudi come al solito la coppia Ellis-Curry (27 punti per il primo, 21 per il secondo), mentre non bastano a Detroit le buone prestazioni di Villanueva (18 punti e 8 rimbalzi) e di Stuckey (solo 2/8 dal campo ma 11 punti, 8 rimbalzi e 6 assist).

    I Clippes si confermano la peggiore squadra della NBA (1-10 il record) totale e vengono battuti in casa dai modesti New Jersey Nets grazie ai 24 punti di Lopez, ai 23 di Outlaw ed alle doppie doppie di Humpries (13 punti e 12 rimbalzi) e di Farmar (15 punti e 12 assist) che ha sostituito Devin Harris dopo un quarto e mezzo di gioco visto che il play titolare a 6 minuti e 42 secondi dalla fine del secondo periodo è stato espulso per un brutto fallo intenzionale su Blake Griffin. Il solito Gordon da 30 punti non basta ai padroni di casa, ed ora la situazione è sempre più nera.

    Non basta uno strepitoso Deron Williams da 31 punti, 11 assist e 5 rimbalzi per evitare la sconfitta interna dei jazz contro i Thunder. La squadra di Salt Lake City si deve inchinare al cospetto dei 30 punti di Kevin Durant, ai 22 di Russell Westbrook ed alla doppia doppia di Serge Ibaka da 22 punti ed 11 rimbalzi (ed anche 4 stoppate).

    Risultati NBA del 15 novembre 2010

    Dallas Mavericks-New Orleans Hornets 98-95
    Dal Terry 26, Nowitzki 25, Kidd 16
    N.O. Paul 22, Stojakovic 17, Ariza 13

    Charlotte Bobcats-Minnesota Timberwolves
    Cha Jackson 26, Wallace 26, Thomas 20
    Min Beasley 28, Love 20, Milicic 13, Tolliver 13

    Orlando Magic-Memphis Grizzlies 89-72
    Orl
    Carter 19, Howard 18, Nelson 11
    Mem Gasol 14, Conley 11, Mayo 11

    Phoenix Suns-Denver Nuggets 100-94
    Pho Warrick 21, Frye 15, Nash 15
    Den Anthony 20, Afflalo 15, Harrington 14, Nenè 14, Billups 14

    Golden State Warriors-Detroit Pistons 101-97
    G.S. Ellis 27, Curry 21, Dorell Wright 16
    Det Villanueva 18, Prince 15, Daye 14, Gordon 14

    Los Angeles Clippers-New Jersey Nets 96-110
    Cli Gordon 30, Bledsoe 15, Aminu 14
    N.J. Lopez 24, Outlaw 23, Farmar 15

    Utah Jazz-Oklahoma City Thunder 108-115
    Uta Williams 31, Millsap 20, Miles 16
    Okl Durant 30, Westbrook 22, Ibaka 22

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  • NBA: Phoenix abbatte i Lakers, Gallinari KO contro Houston

    NBA: Phoenix abbatte i Lakers, Gallinari KO contro Houston

    5 le partite disputate nella notte NBA.

    Atlanta dopo 4 sconfitte consecutive si risolleva e batte i Minnesota Timberwolves grazie alle doppie doppie di Josh Smith (23 punti e 10 rimbalzi) e di Al Horford (28 punti e 10 rimbalzi). A Minnesota non bastano i 25 punti di Beasley ed i 22 punti conditi da 17 rimbalzi di Kevin Love.

    Detroit espugna Sacramento nella sfida tra 2 tra le possibili cenerentole della lega. decide l’incontro Stuckey con i suoi 17 punti, mentre ai Kings non bastano i 20 di Evans.

    San Antonio va a vincere sul parquet dei Thunder: eroe di giornata Matt Bonner che confezione un irreale 7/7 da 3 per 21 punti complessivi e grazie ai 24 punti di Parker e ai 21 di Ginobili guida la rimonta dei neroargento contro Oklahoma City nel secondo tempo. non bastano ai padroni di casa i 23 punti di Durant e i 19 di Westbrook.

    Ancora una sconfitta per i New York Knicks di Danilo Gallinari (e siamo a 5 di fila): questa volta a passare sul parquet dei Knicks sono i Rockets che grazie ai 28 punti di Kevin Martin ed ai 24 di Scola si prendono un successo importantissimo. Ai padroni di casa non bastano i 25 punti di Stoudemire, nè i 14 di Gallinari che è chiamato ad alzare l’asticella della media punti se vorrà condurre la sua squadra ai playoff.

    Secondo KO consecutivo per i Lakers che si fanno sorprendere in casa dai Phoenix Suns che sfoderano una prestazione monstre da 3 punti: ben 22 i tiri messo a segno sui 40 tentati per un 55% da oltre l’arco, addirittura un canestro segnato in più rispetto ai tiri da 2 (21/44). Il più infuocato è stato Jason Richarsdon con 7/10 dalla lunga distanza (35 punti per lui alla fine). Timidi segnali di risveglio anche per Turkoglu che fa registrare 17 punti, con 5 su 7 da 3. Positivo anche Frye, autore di 20 punti e 4 su 9 dalla lunga distanza. Importanti anche i 21 punti e 13 assist di un solido Steve Nash.
    Per i gialloviola solita ottima gara da parte di Pau Gasol, che con i suoi 28 punti e 17 rimbalzi (di cui ben 9 offensivi), tiene a galla i suoi fino alla fine, ovviamente insieme a Bryant, che segna 25 punti e 14 assist. A macchiare la sua prova però ci sono le 8 palle perse, che pesano come macigni nell’economia della partita. Da segnalare che i 22 tiri da 3 segnati dai Suns sono il nuovo record di franchigia, che avvicina il record NBA di Orlando che il 13 gennaio 2009 contro Sacramento mise a segno ben 23 tiri da 3.

    Risultati NBA del 14 novembre 2010

    Atlanta Hawks-Minnesota Timberwolves 111-105
    Atl Horford 28, Smith 23, Johnson 17
    Min Beasley 25, Love 22, Telfair 18

    Sacramento Kings-Detroit Pistons 94-100
    Sac Evans 20, Landry 19, Head 13
    Det Stuckey 17, Gordon 16, Prince 14

    Oklahoma City Thunder-San Antonio Spurs 104-117
    Okl Durant 23, Westbrook 19, Harden 14
    S.A. Parker 24, Ginobili 21, Bonner 21

    New York Knicks-Houston Rockets 96-104
    N.Y. Stoudemire 25, Chandler 17, Felton 15
    Hou Martin 28, Scola 24, Lee 12

    Los Angeles Lakers-Phoenix Suns 116-121
    Lak Gasol 28, Bryant 25, Odom 22
    Pho Richardson 35, Nash 21, Frye 20

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  • NBA: Bargnani sbanca Orlando, Kevin Love ferma Gallinari

    NBA: Bargnani sbanca Orlando, Kevin Love ferma Gallinari

    9 le partite disputate nella notte NBA

    Ennesima vittoria in rimonta per i Jazz, questa volta ad Atlanta, che partono lenti ma risultano devastanti nel secondo tempo come già accaduto a Miami e Orlando. Deron Williams si conferma su livelli altissimi (24 punti 10 assist 5 rimbalzi), non basta agli Hawks la solita doppia doppia di Josh Smith (20 punti 13 rimbalzi 5 assist). Utah è alla terza vittoria in trasferta in 4 giorni, se la squadra riesce ad essere continua lontano da Salt Lake City come sta facendo ora potrebbero essere dolori per tutti.

    Senza Aaron Brooks e senza Yao Ming i Rockets passano sul campo degli Indiana Pacers grazie ai 23 punti di Brad Miller e ai 20 di Kevin Martin. Non bastano ai padroni di casa i 19 punti di Posey e i 18 punti e 8 rimbalzi di Hibbert.

    La sorpresa della notte arriva da Orlando dove i Toronto Raptors interrompono una striscia perdente di 6 gare e beffano i Magic sul filo di lana: Pietrus a 28 secondi impatta la gara a quota 103 ma è Sonny Weems nell’azione seguente a trovare il jolly da 3 che costringe Orlando alla resa. Bargnani è il miglior realizzatore con 27 punti (ma solo 2 rimbalzi e 1/6 al tiro per 2 punti nell’ultimo quarto). Non bastano ai Magic 23 punti e 8 assist di Nelson e i 25 punti e 8 rimbalzi di Howard.

    Gerald Wallace (25 punti e 14 rimbalzi) trascina i Bobcast alla vittoria contro Washington, ben coadiuvato da Diaw (19 punti 5 assist e 5 rimbalzi). 13 punti e 11 assist per John Wall, 22 punti e 9 rimbalzi per Blatche, solo 5 (con un pessimo 2/14 al tiro) per Arenas.

    La panchina di Dallas decide lo scontro casalingo con i Sixers: Haywood prende ben 17 rimbalzi (9 in attacco) e Barea segna 19 punti in 22 minuti, il leader Dirk Nowitzki ne mette 16. Per Phila solo 13 punti per Iguodala, 8 per Brand e 5 per Evan Turner. Jason Kidd con gli 8 assist del match ha raggiunto quota 11 mila in carriera, secondo giocatore di ogni epoca (primo è l’ inarrivabile John Stockton a quota 15 mila).

    I 28 punti abbinati a 14 assist e 7 rimbalzi di un eterno Steve Nash lanciano i Suns contro i Kings. Per Tyreke Evans, suo avversario diretto, 18 punti, 9 assist e 7 rimbalzi, per Landry doppia doppia da 20 punti 11 rimbalzi.

    Detroit sbanca Los Angeles dopo 1 tempo supplementare con 30 punti di Charlie Villanueva. Per Stuckey 17 punti e 6 assist. Doppia doppia da 18 punti ed altrettanti rimbalzi per Blake Griffin, 28 punti e 5 assist per Gordon, ma non bastano ai Clippers per portare a casa la vittoria.

    La super prestazione di un Kevin Love a dir poco stellare da 31 punti e 31 rimbalzi (i Knicks ne hanno presi in totale 32 nel match) permette ai T-Wolves di battere New York a cui non bastano i 25 punti di Danilo Gallinari. Oltre a Love, per Minnesota, ci sono anche 35 punti di Beasley che in ala piccola si sta sorprendentemente trovando a proprio agio. Una prestazione come quella di Kevin Love (oltre 30 punti e 30 rimbalzi) non si vedeva in NBA dal lontano 1982 quando Moses Malone firmò 38 punti e 32 rimbalzi contro i Seattle Supersonics.

    Oklahoma City esce vincitrice nuovamente dallo scontro divisionale contro i Portland Trail Blazers. Gara (così come accaduto in Oregon settimana scorsa) giocata con molta intensità ma alla fine a prevalere sono i 2 talenti dei Thunder, ovvero Russell Westbrook e Kevin Durant rispettivamente con 36 e 34 punti a referto: il play aggiunge anche 7 rimbalzi e 7 assist e guida nel migliore dei modi la squadra, Durant decisivo nel finale con i suoi tiri e i liberi del +2. Per i Blazers 24 punti di Roy non sono bastati

    Risultati NBA 12 novembre 2011

    Atlanta Hawks-Utah Jazz 86-90
    Atl Johnson 23, Smith 20, Jamal Crawford
    Uta Williams 24, Jefferson 15, Kirilenko 14

    Indiana Pacers-Houston Rockets 99-102
    Ind Posey 19, Hibbert 18, Granger 17
    Hou Miller 23, Martin 20, Scola 16

    Orlando Magic-Toronto Raptors 106-110
    Orl Howard 25, Pietrus 24, Nelson 23
    Tor Bargnani 27, DeRozan 26, Weems 14

    Washington Wizards-Charlotte Bobcats 85-93
    Was Blatche 22, Hinrich 14, Wall 13
    Cha Wallace 25, Diaw 19, Augustin 17

    Dallas Mavericks-Philadelphia 76ers
    Dal Barea 19, Nowitzki 16, Marion 16
    Phi Young 17, Nocioni 14, Hawes 14

    Phoenix Suns-Sacramento Kings 103-89
    Pho Nash 28, Warrick 18, Richardson 14
    Sac Landry 20, Evans 18, Udrih 17

    Los Angeles Clippers-Detroit Pistons 107-113 (overtime)
    Cli Gordon 28, Griffin 18, Bledsoe 18
    Det Villanueva 30, Stuckey 17, Hamilton 12, Daye 12

    Minnesota Timberwolves-New York Knicks 112-103
    Min Beasley 35, Love 31, Johnson 15
    N.Y. Gallinari 25, Felton 22, Chandler 17

    Oklahoma City Thunder-Portland Trail Blazers 110-108
    Okl Westbrook 36, Durant 34, Harden 12, Ibaka 12, Krstic 12
    Por Roy 24, Batum 21, Miller 19

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  • NBA: Boston cade a Dallas, male Bargnani contro i Warriors

    NBA: Boston cade a Dallas, male Bargnani contro i Warriors

    6 le partite disputate nella notte NBA.

    A Toronto un Andrea Bargnani in ombra e con problemi di falli (solo 20 minuti per lui) segna 11 punti che non sono sufficienti ad evitare l’ennesima sconfitta, questa volta sul parquet amico, ai suoi Raptors contro i Golden State Warriors. Mattatore del match Stephen Curry con 34 punti, 28 per il collega di reparto Monta Ellis (infortunatosi nel finale) e doppia doppia per Lee da 14 punti e 12 rimbalzi. Ai Raptors non basta la coppia Jack-Kleiza rispettivamente da 24 e 20 punti. I canadesi vanno sempre più giù in classifica con un record di una vittoria e 6 sconfitte.

    San Antonio ottiene una importantissima vittoria a Charlotte grazie ai 26 punti di Ginobili ed ai 14 e 10 rimbalzi di Tim Duncan, male i Bobcats con soli 3 uomini in doppia cifra tra i quali spicca Tyrus Thomas con 16 punti, 8 rimbalzi e 3 stoppate.

    Atlanta esce sconfitta per l’ennesima volta da Orlando, ma non ci sono solo note negative: infatti nelle ultime uscite sul parquet della Florida gli Hawks, tra regular season e playoff, avevano sempre subito delle sonore lezioni nell’ordine dei 20 punti di distacco (addirittura qualche volta anche superiore ai 30 punti di margine). Questa volta la sconfitta (la seconda consecutiva della stagione) arriva solo nel finale. Una bomba di Johnson porta i “Falchi” sul -2 a 30 secondi dalla fine (89-87) ma la pessima difesa nell’azione seguente su Carter regala canestro e libero supplementare alla guardia dei Magic che ringrazia e ristabilisce le distanze. Atlanta non potrà più recuperare il gap e la sfida termina con il successo Magic. Howard ancora una volta inarrestabile con 27 punti ed 11 rimbalzi, Carter ne aggiunge 19, mentre agli Hawks non servono i 23 di Joe Johnson ed i 13 con 13 rimbalzi e 6 assist di un Joe Smith a tutto tondo. Magic che scavalcano gli Hawks nella Southeast Division e restano davanti agli Heat.

    Chicago batte Denver in un finale di match tirato e deciso dalla precisione in lunetta da parte dei ragazzi di Tom Thibodeau. Nuggets che operano un grande recupero sulla sirena del terzo quarto guidati da 32 punti di Carmelo Anthony, Rose però nell’ultimo quarto si carica la squadra sulle spalle e con giocate d’autore riporta avanti Chicago (anche se le percentuali al tiro del numero 1 non sono degne della sua fama). Afflalo sbaglia il tiro decisivo a pochi secondi dalla fine e i Bulls si prendono la “W”. Da registrare i 13 punti e 19 rimbalzi di Noah.

    Dopo la cocente sconfitta di qualche giorno fa in Arizona i Memphis Grizzlies si prendono la rivincita sui Phoenix Suns non senza qualche patema d’animo: dal + 18 infatti i Grizzlies, autori di un terzo quarto da favola con 33 punti segnati, subiscono un parziale di 13-2 che rilancia Phoenix sul -7. Ma 5 punti di Rudy Gay ricacciano indietro i Suns e Memphis porta a casa una vittoria importantissima. Gay da 22 punti e 8 rimbalzi ed uno stratosferico Zach Randolph da 23 punti e 20 rimbalzi sono i principali artefici della vittoria, buon contributo anche da parte di Conley e Mayo (16 punti a testa), ottimo il rookie Xavier Henry con 14 punti. Squadra che pare molto completa, sicuramente da playoff ad Ovest e capacissima di prendere anche uno dei primi 4 posti, visto il talento accumulato in tanti anni di Draft Lottery. Phoenix ha nel solito Hill (19 punti e 12 rimbalzi) il migliore giocatore, Nash ne segna 16, ma quanto potrà durare una squadra che poggia le sue basi su giocatori quasi quarantenni?

    Gara decisa sul filo di lana e dalla classe del tedescone Dirk Nowitzki, autore di 10 degli ultimi 13 punti dei Mavericks nella partita. Boston ha la possibilità dell’ultimo tiro allo scadere, e come spesso capita quando si è in trasferta, in svantaggio di 2 punti cerca il tiro da 3 per la vittoria. Il tiro però capita nelle mani del peggior tiratore della squadra, Rajon Rondo che sbaglia. Ray Allen è il più svelto a prendere il rimbalzo offensivo e i Celtics, con Garnett hanno ancora la possibilità di prendere almeno il tiro del pareggio, anch’esso però sbagliato grazie alla difesa dei Mavs molto aggressiva.
    Dallas porta così a casa una gara molto intensa e difficile, grazie ad un Nowitzki da 25 punti ed un Terry da 17 dalla panchina.
    Per Boston l’unico dei Big Three negativo è stato Ray Allen, che ha tirato 4 su 11 dal campo per 11 punti totali. Stesso fatturato anche per Rondo, che però ha aggiunto 15 assist e 5 palle recuperate. 18 punti e 15 rimbalzi invece per un Garnett in gran spolvero e 24 punti e 7 rimbalzi per Paul Pierce. Boston ferma a 5 la sua striscia vincente.

    Risultati NBA dell’8 novembre 2010

    Toronto Raptors-Golden State Warriors 102-109

    • Tor: Jack 24, Kleiza 20, Weems 12, Johnson 12; G.S.: Curry 34, Ellis 28, Lee 14

    Charlotte Bobcats-San Antonio Spurs 91-95

    • Cha: Thomas 16, Diaw 15, Jackson 15; S.A.: Ginobili 26, Neal 15, Duncan 14

    Orlando Magic-Atlanta Hawks 93-89

    • Orl: Howard 27, Carter 19, Redick 11; Atl: Johnson 23, Horford 16, Jamal Crawford 14

    Chicago Bulls-Denver Nuggets 94-92
    Chi: Rose 18, Deng 17, Gibson 16; Den: Anthony 32, Afflalo 15, Billups 14
    Memphis Grizzlies-Phoenix Suns 109-99

    • Mem: Randolph 23, Gay 22, Mayo 16, Conley 16; Pho: Hill 19, Richardson 17, Nash 16, Warrick 16

    Dallas Mavericks-Boston Celtics 89-87

    • Dal: Nowitzki 25, Terry 17, Chandler 12; Bos: Pierce 24, Garnett 18, Allen 11, Rondo 11

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  • Cade Atlanta contro i Suns, Lakers inarrestabili con super Gasol

    Cade Atlanta contro i Suns, Lakers inarrestabili con super Gasol

    6 le partite giocate nella notte NBA

    Sono i Phoenix Suns a dare la prima delusione stagionale agli Atlanta Hawks che finora erano imbattuti. La squadra di Steve Nash (che chiude con 19 punti e 15 assist) trova nei 21 punti di Richardson e nei 14 di Grant Hill le risorse per espugnare la Philips Arena. Partita che sembrava scontata fino ad un certo punto dopo il +18 dei Suns nel terzo quarto. Un super parziale di 24-6 rimetteva in parità gli Hawks che però negli ultimi minuti cedevano il passo all’infallibilità di Nash dalla lunetta. Agli Hawks non bastano le super prestazioni di Joe Johnson che chiude a quota 34 punti, 7 rimbalzi e 6 assist e di Horford (per lui doppia doppia da 30 punti e 10 rimbalzi).

    Detroit batte Golden State grazie ai 27 punti di Hamilton ed ai 21 di Stuckey. Bene anche Charlie Villanueva autore di una doppia doppia da 16 punti e 10 rimbalzi. Golden State anche a +9 nel terzo quarto. Detroit non ha mai mollato, i Warriors hanno avuto, dopo una palla persa di Stuckey, l’occasione del pareggio a pochi secondi dalla fine, ma Curry ha sbagliato il tiro da 3. Tra i Warriors da segnalare la solita ottima prova offensiva di Ellis, autore di 24 punti e un Dorrel Wright da 19 punti e 5 assist. Male invece Lee, che raccoglie solo 7 rimbalzi e segna 11 punti.

    Primo sorriso stagionale per gli Houston Rockets che sfaltano i Minnesota Timberwolves. Gara che si mette subito sui binari giusti per i texani, in vantaggio già dal primo quarto, conclusosi con un parziale di 16 a 5, e in controllo per il resto della partita grazie alla buona distribuzione offensiva della squadra. 4 quinti del quintetto di Houston in doppia cifra, con Martin sugli scudi con i suoi 24 punti ottenuti con un ottimo 9 su 13 al tiro. Per Scola 21 punti e 8 rimbalzi, mentre Yao Ming contribuisce con 13 punti in soli 17 minuti di utilizzo. Nei Timberwolves invece buona prova dei lunghi, anche grazie alle difficoltà sotto le plance di Houston, con Love miglior realizzatore e rimbalzista con 16 punti e altrettanti rimbalzi coadiuvato dalla panchina da Pekovic che mette a referto 12 punti e 11 rimbalzi.

    Sconfitta casalinga per i giovani Oklahoma City Thunder che devono arrendersi agli esperti Boston Celtics. Pesante nel complesso l’assenza per i Thunder di Jeff Green. Boston ha spadroneggiato nei primi 2 quarti segnando 58 punti e lasciandone solo 37 ad Oklahoma City. Pericoloso però il calo di tensione nel terzo periodo quando Durant e Westbrook hanno ricucito lo strappo da -22 a -6 segnando tutti i 27 punti del quarto per la loro squadra. Lo sforzo però viene poi pagato nell’ultimo quarto quando i Celtics riescono a gestire il risultato fino alla fine. Allen 19 punti e Pierce 17 i migliori per Boston, Rondo in doppia doppia con 10 punti e 10 assist. per i thunder 34 punti di Durant, al massimo in stagione, e 16 di westbrook che però ha il neo di 8 palle perse. Quinta vittoria di fila per i biancoverdi che lasciano i Thunder al 50% di vittorie con 3 vittorie ed altrettante sconfitte.

    I Lakers travolgono i Blazers e diventano la migliore squadra della lega con 7 vittorie e nessuna sconfitta. Tutto facile per i campioni in carica che fin dalle prime battute prendono in mano l’incontro, grazie ad un parziale di 22 a 8 per chiudere la prima frazione. I Lakers si possono permettere di far rifiatare tutte le proprie stelle e di tenere in panchina Kobe Bryant, autore di 12 punti in 26 minuti, per tutto l’ultimo quarto. Top scorer della gara per i Lakers Odom, con 21 punti cui aggiunge 12 rimbalzi. Solita sontuosa prova invece per Gasol, che realizza una tripla doppia a 20 punti, 14 rimbalzi e 10 assist. Dalla panchina contribuisce Brown con i suoi 15 punti in 20 minuti di utilizzo. Per Portland Roy realizza solamente 8 punti con 1 su 6 al tiro e sono Andre Miller e Batum gli unici a contribuire offensivamente con 20 e 17 punti rispettivamente, anche se il dato più significativo è la sconfitta sotto le plance con 49 rimbalzi a 25 per i gialloviola.

    New York Knicks-Philadelphia 76ers commento e marcatori

    Risultati NBA del 7 novembre 2010

    Atlanta Hawks-Phoenix Suns 114-118

    • Atl: Johnson 34, Horford 30, Smith 19; Pho: Richardson 21, Nash 19, Dudley 15

    Detroit Pistons-Golden State Warriors 102-97

    • Det: Hamilton 27, Stuckey 21, Villanueva 16; G.S.: Ellis 24, Dorell Wright 19, Williams 12

    Houston Rockets-Minnesota Timberwolves 120-94

    • Hou: Scola 24, Martin 21, Hill 14; Min: Love 16, Beasley 15, Pekovic 12

    Oklahoma City Thunder-Boston Celtics 83-92

    • Okl: Durant 34, Westbrook 16, Krstic 13; Bos: Allen 19, Pierce 17, Rondo 10

    Los Angeles Lakers-Portland Trail Blazers 121-96

    • Lak: Odom 21, Gasol 20, Brown 15; Por: Miller 20, Batum 17, Fernandez 13

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  • Belinelli beffa Miami, i Lakers stendono Bargnani, bene Gallinari

    Belinelli beffa Miami, i Lakers stendono Bargnani, bene Gallinari

    12 le partite giocate nella notte NBA.

    I Bucks espugnano il parquet dei Pacers e ringraziano la coppia Salmons-Jennings (rispettivamente 22 e 18 punti). Da segnalare anche la doppia doppia di Mbah a Moute da 10 punti e 15 rimbalzi. Ad Indiana non bastano i 19 punti a testa di Granger e Collison ed i 14 punti con 12 rimbalzi e 6 stoppate del centro Roy Hibbert.

    30 punti e 16 rimbalzi di Dwight Howard lanciano i Magic contro i Nets che si dimostrano ancora una volta troppo giovani e forse ingenui per approfittare delle debolezze dell’avversario. Vince Carter, ex di giornata, piazza 19 punti.

    Un grande Varejao da 23 punti e 12 rimbalzi ben coadiuvato da Mo Williams e Daniel Gibson (22 punti a testa) permette ai Cavs di espugnare Philadelphia. Ai Sixers non bastano le ottime prestazioni di Jrue Holiday al suo massimo in carriera con 29 punti e di Elton Brand con 20 punti.

    Prima vittoria stagionale per i Detroit Pistons guidati da un Ben Gordon da 20 punti. A farne le spese i Charlotte Bobcats, lontani parenti della bella squadra che lo scorso campionato raggiunse i playoff. Non servono i 28 punti di un infuocato Stephen Jackson.

    Secondo successo consecutivo per i Knicks che ritornano al Garden dopo i lavori per le perdite di amianto nell’impianto. Al Madison ancora protagonista Toney Douglas, che dopo i 30 punti di ieri a Chicago ne infila 19 con 10 rimbalzi. Bene Gallinari con 16 punti (4/9 da 3). I Wizards che ritrovavano proprio ieri sera, dopo la lunga sospensione inflittagli della lega, Gilbert Arenas (18 punti i soli 26 minuti sul parquet) hanno in Blatche il miglior marcatore con 22 punti. Leggermente in ombra la prima scelta assoluta John Wall con soli 13 punti (e 9 palle perse).

    Amaro ritorno al Garden di Boston per il coach dei Bulls Tom Thibodeau (assistente di Doc Rivers per 3 anni ed un titolo NBA) che viene battuto in overtime (l’ennesimo tra Bulls e Celtics degli ultimi anni) per 110-105. Allen segna 25 punti, Garnett 16 con 10 rimbalzi e Rondo guida la squadra con 10 punti ed 11 assist, mentre per i Bulls sono inutili i 26 punti di un ottimo Noah (anche 12 rimbalzi per lui). Bene anche Deng (20 punti) e Rose che chiude quasi in doppia doppia (18 punti e 9 assist) ma l’esperienza biancoverde è stata superiore.

    Atlanta vince anche a Minneapolis ed infila la sesta “W” consecutiva restando l’unica squadra imbattuta nella Eastern Conference. 22 punti di Jamal Crawford ma soprattutto la superba prestazione di Josh Smith da 20 punti (9/13 al tiro) con 8 rimbalzi, 6 assist 2 steal e 5 stoppate (specialità nella quale continua ad essere leader con oltre 4 a partita) a fronte di nessuna palla persa permettono ai “Falchi” di continuare a volare alto e stare davanti ai tanto osannati Miami Heat in classifica. Per Minnesota 18 punti a testa per 3 giocatori: il rookie Wes Johnson, Love e Brewer.

    I New Orleans Hornets di Marco Belinelli danno una lezione ai Miami Heat di Wade e James e restano imbattuti in stagione con 5 successi e nessuna sconfitta. Okafor devastante per i “Calabroni” con 26 punti e 13 rimbalzi, Paul segna solo 13 punti ma distribuisce ben 19 assist e mette a referto ben 5 recuperi. Solo 8 punti per Belinelli che nei 31 minuti in campo ha fornito un’ottima prova contro avversari di livello sicuramente superiore. Per gli Heat ci sono i 28 punti e 10 rimbalzi per Wade e i 20 punti e 10 assist per James.

    I tiri liberi condannano i Memphis Grizzlies ad una bruciante sconfitta dopo 2 overtime a Phoenix. Troppi i liberi sbagliati nei momenti decisivi, sul finire dei tempi regolamentari: Gay fa 1/2 per il 97-99 che permette poi a Richardson di mandare il match al prolungamento e nel primo supplementare un nuovo 1/2, questa volta di Conley, nega la possibilità del possibile vantaggio a 5 secondi dalla fine con Nash che sbaglia l’ultimo tiro. Nel secondo overtime poi la maggior esperienza dei Suns ha fatto la differenza. Richardson strepitoso con 38 punti, 25 sono di Nash. Per Memphis ritorno sul parquet per una pedina molto importante, Zach Randolph che chiude con 12 punti e 14 rimbalzi, Gay e Gasol ne mettono 26 a testa mentre sono 23 quelli di Mayo. Nonostante la sconfitta a Memphis si può sorridere visto il recupero di Randolph ed una squadra che cresce comunque di partita in partita. I playoff sono alla portata.

    Dopo la vittoria contro Oklahoma City i Clippers tornano sulla terra. Carmelo Anthony con 30 punti si prende il palcoscenico, a poco servono i 26 punti e 10 rimbalzi del sempre più convincente rookie Blake Griffin che se continua su questi ritmi e livelli non farà certo fatica a portarsi a casa il premio di matricola dell’anno.

    Continua la marcia inarrestabile dei campioni in carica dei Los Angeles Lakers che battono allo Staples Center i Toronto Raptors di Andrea Bargnani (14 punti ma prova incolore per l’italiano): Gasol con 30 punti e Bryant con 23 guidano i gialloviola al sesto successo in stagione. Barbosa ne mette 17 per i Raptors ma la squadra sembra veramente molto debole, sarà un anno molto difficile in Canada.

    I Warriors si confermano la sorpresa di questo inizio di stagione e battono i Jazz di un Deron Williams da 23 punti. Doppia doppia per Jefferson da 16 punti e 15 rimbalzi. Per Golden State 23 punti per il numero 1 tra i marcatori, Monta Ellis, 20 per Curry (al rientro dopo l’infortunio), 14 e 15 rimbalzi per Lee ed infine solo 8 punti ma conditi da ben 20 rimbalzi per un Andris Biedrins in netta crescita. Stupisce il punteggio molto basso (85-78) tra 2 delle formazioni più offensive della Lega e che molte volte vanno sopra (abbondantemente) i 100 punti segnati per partita.

    Risultati NBA del 5 novembre 2010

    Indiana Pacers-Milwaukee Bucks 90-94

    • Ind: Granger 19, Collison 19, Hibbert 14; Mil: Salmons 22, Jennings 18, Mbah a Moute 10, Maggette 10

    Orlando Magic-New Jersey Nets 105-90

    • Orl: Howard 30, Nelson 20, Carter 19; N.J.: Outlaw 17, williams 15, Harris 14

    Philadelphia 76ers-Cleveland Cavaliers 116-123

    • Phi: Holiday 29, Brand 20, Louis Williams 16; Cle: Varejao 23, Mo Williams 22, Gibson 22

    Detroit Pistons-Charlotte Bobcats 97-90

    • Det: Gordon 20, Hamilton 16, Prince 14; Cha: Jackson 28, Wallace 13, Augustin 12

    New York Knicks-Washington Wizards 112-91

    • N.Y.: Douglas 19, Stoudemire 18, Gallinari 16; Was: Blatche 22, Arenas 18, Wall 13

    Boston Celtics-Chicago Bulls 110-105 (overtime)

    • Bos: Allen 25, Garnett 16, Davis 15; Chi: Noah 26, Deng 20, Rose 18, Gibson 18

    Minnesota Timberwolves-Atlanta Hawks 103-113

    • Min: Wes Johnson 18, Love 18, Brewer 18; Atl: Jamal Crawford 22, Smith 20, Bibby 15

    New Orleans Hornets-Miami Heat 96-93

    • N.O.: Okafor 26, West 15, Paul 13, Ariza 13; Mia: Wade 28, James 20, Bosh 15

    Phoenix Suns-Memphis Grizzlies 123-118 (2 overtime)

    • Pho: Richardson 38, Nash 25, Turkoglu 18; Mem: Gay 26, Gasol 26, Mayo 23

    Denver Nuggets-Los Angeles Clippers 111-104

    • Den: Anthony 30, Harrington 18, Afflalo 16; Cli: Griffin 26, Gordon 21, Craig Smith 18

    Los Angeles Lakers-Toronto Raptors 108-103

    • Lak: Gasol 30, Bryant 23, Blake 14; Tor: Barbosa 17, DeRozan 15, Bargnani 14, Calderon 14

    Golden State Warriors-Utah Jazz 85-78

    • G.S.: Ellis 23, Curry 20, Lee 14; Uta: Deron Williams 23, Jefferson 16, Miles 12, Millsap 12

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  • NBA: Pierce abbatte i 20mila punti e i Bucks, tripla doppia per Bryant

    NBA: Pierce abbatte i 20mila punti e i Bucks, tripla doppia per Bryant

    12 le partite giocate nella notte NBA.
    Atlanta batte Detroit grazie ai 22 punti ed 11 rimbalzi di Josh Smith. Per i Pistons ci sono 22 punti di Ben Gordon che però non bastano ad evitare la quinta sconfitta consecutiva che porta Detroit in fondo alla classifica in tutta la Lega. All’opposto invece gli Hawks infilano la quinta vittoria in fila che li lancia come leader assoluti (al pari dei Lakers).

    Charlotte si prende la prima vittoria stagionale in New Jersey battendo i Nets in volata grazie a 2 tiri liberi del playmaker D.J. Augustin. Per i Cats bene Diaw (24 punti), oltre al solito Wallace (20 punti). Non basta a New Jersey un Harris da 19 punti e 8 assist, oltre ad un Lopez da 17 punti.

    Orlando abbatte il record di franchigia per punti segnati nel primo tempo (ben 78) e vince agevolmente il match sui Minnesota Timberwolves che concludono il loro viaggio in Florida (ieri match a Miami) con 2 sconfitte e ben 74 punti di passivo! Howard dominante in area con 18 punti, 16 rimbalzi e ben 8 stoppate, bene Carter (20 punti) e gli inaspettati Ryan Anderson e Brandon Bass (19 a testa). Per Minnesota niente da dire oltre al solito Love che evita il naufragio personale grazie a 22 punti e 9 rimbalzi.

    Prima vittoria in stagione per Philadelphia che batte Indiana in serata decisamente no (soprattutto Granger con soli 7 punti e 2/14 al tiro). 6 uomini in doppia cifra per i Sixers, guidati da Brand con 25 punti e 12 rimbalzi.

    Paul Pierce diventa il 37esimo giocatore della NBA a superare i 20mila punti in carriera e con 28 punti nel match guida i suoi Celtics nella vittoria sui Milwaukee Bucks arrivata dopo un overtime: Celtics avanti di 3 nel finale (90-87) che perdono palla a 17 secondi dalla fine e vengono puniti dal contropiede di Jennings che porta i Bucks a -1. Fallo su Allen che incredibilmente sbaglia il secondo libero (91-89) e Delfino impatta sul 91 pari. L’ultimo tiro di Rondo è sul ferro. Nei supplementari però Boston mette in chiaro le cose ed arriva, a 13 secondi dalla fine, il punto numero 20mila di Pierce su tiro libero (il 100esimo della partita di Boston). Il +4 firmato da Pierce (che segnerà anche il secondo libero) condanna Milwaukee alla sconfitta. 12 i punti del capitano biancoverde in overtime, Rondo continua nel suo momento d’oro (17 punti, 15 assist, 8 rimbalzi), agli ospiti non basta Bogut da 21 punti e 13 rimbalzi.

    La coppia Chris Paul-Marco Belinelli manda KO gli Houston Rockets: 25 punti per il play, 18 per l’italiano. Rockets ancorati a Martin e Brooks (18 punti a testa), 15 di Yao in soli 21 minuti, peccato non possa stare qualche decina di minuti in più sul parquet, la pericolosità dei Rockets sarebbe notevolmente aumentata.

    Dallas sbanca Denver grazie al canestro da 3 di Caron Butler a 2 minuti dal termine (102-99), poi la schiacciata che riduce il gap, di Carmelo Anthony, a 30 secondi dalla fine, non basta visto che i Nuggets non riusciranno più a segnare. Strepitoso Nowitzki con 35 punti e 12 rimbalzi. Per Denver non bastano i 20 punti e 15 rimbalzi di Anthony.

    Toronto cade a Salt Lake City e non servono i 26 punti e 9 rimbalzi di Andrea Bargnani. I Jazz del trio Jefferson (27 punti), Williams (22 punti, 14 assist e 8 rimbalzi) e Millsap (21) sono troppo forti per la squadra di Triano che colleziona la terza sconfitta a fronte di 1 sola vittoria.

    Importante vittoria degli Spurs sul campo dei Suns: un Richard Jefferson rinato rispetto allo scorso anno mette a segno 28 punti, Duncan piazza una doppia doppia da 25 punti e 17 rimbalzi. A Phoenix non bastabo i 21 di Richardson e i 19 a testa di Nash e Warrick.

    Ancora un super Monta Ellis (in attesa del ritorno di Curry) trascina i Warriors ad un’altra vittoria, questa volta sui Memphis Grizzlies ai quali non bastano i 35 di Rudy Gay, i 23 di Mayo ed i 18 punti e 13 assist di Conley. Ellis mette a referto cifre assurde con 39 punti, 9 rimbalzi, 8 assist e 3 palle rubate. Diventa leader della classifica marcatori con 30 punti per partita.

    Prima vittora per i Los Angeles Clippers che ridicolizzano gli Oklahoma City Thunder. Partita da dimenticare per Kevin Durant autore di 16 punti ma di un incredibile 6/24 al tiro con un inguardabile 0/10 da 3 punti (percentuali mai così base per l’asso dei Thunder). Si salava il solo Green con 19 punti e 9 rimbalzi. A condannare OKC in primis Eric Gordon con 27 punti e poi 2 giocatori un pò particolari: Blake Griffin nativo di Oklahoma City ed Eric Bledsoe che ad Oklahoma avrebbe dovuto giocare quest’anno visto che i Thunder lo avevano scelto con la chiamata numero 18 al Draft. Per l’ala 18 punti e 9 rimbalzi e per il play 17 puntie 8 assist.

    Quintetto tutto in doppia cifra per i Lakers con un Kobe Bryant sugli scudi e i campioni NBA passano a Sacramento: 30 punti per il numero 24, con 10 rimbalzi e 12 assist, seguito dalla doppia doppia di Gasol da 22 punti e 11 rimbalzi, dai 18 punti di Odom, dai 17 di Artest e dagli 11 di Fisher. Per Sacramento Evans da 21 punti non basta per fermare la corsa dei gialloviola che infilano la quinta “W” di fila e continuano a volare sempre più alto

    Risultati NBA del 3 novembre 2011

    Atlanta Hawks-Detroit Pistons 94-85

    • Atl: Smith 22, Horford 18, Johnson 14; Det: Gordon 22, Prince 17, Villanueva 14

    New Jersey Nets-Charlotte Bobcats 83-85

    • N.J.: Harris 19, Lopez 17, Morrow 11, Favors 11; Cha: Diaw 24, Wallace 20, Mohammed 12, Jackson 12

    Orlando Magic-Minnesota Timberwolves 128-86

    • Orl: Carte 20, Anderson 19, Bass 19; Min: Love 22, Brewer 12, Ridnour 9

    Philadelphia 76ers-Indiana Pacers 101-75

    • Phi: Brand 25, 16 Young, 12 Turner; Ind: Collison 11, McRoberts 10, Hibbert 9

    Boston Celtics-Milwaukee Bucks 105-102 (overtime)

    • Bos: Pierce 28, Allen 23, Rondo 17; Mil: Bogut 21, Delfino 15, Ilyasova 15

    Houston Rockets-New Orleans Hornets 99-107

    • Hou: Martin 18, Brooks 18, Yao 15, Budinger 15; N.O.: Paul 25, Belinelli 18, Okafor 15

    Denver Nuggets-Dallas Mavericks 101-102

    • Den: Anthony 20, Afflalo 17, Billups 16, Harrington 16; Dal: Nowitzki 35, Terry 20, Butler 16

    Utah Jazz-Toronto Raptors 125-108

    • Uta: Jefferson 27, Williams 22, Millsap 21; Tor: Bargnani 26, Weems 23, DeRozan 16

    Phoenix Suns-San Antonio Spurs 110-112

    • Pho: Richardson 21,Nash 19, Warrick 19; S.A.: Jefferson 28, Duncan 25, Ginobili 18

    Golden State Warriors-Memphis Grizzlies 115-109

    • G.S.: Ellis 39, Dorell Wright 25, Lee 15; Mem: Gay 35, Mayo 23, Conley 18

    Los Angeles Clippers-Oklahoma City Thunder 107-92

    • Cli: Gordon 27, Griffin 18, Bledsoe 17; Okl: Green 19, Durant 16, Westbrook 16

    Sacramento Kings-Los Angeles Lakers 100-112

    • Sac: Evans 21, Landry 17, Udrih 17, Garcia 17; Lak: Bryant 30, Gasol 22, Odom 18

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  • La NBA piange Maurice Lucas

    La NBA piange Maurice Lucas

    La NBA piange Maurice Lucas, ex giocatore dei Portland Trail Blazers (ha giocato anche con i Nets, Knicks, Suns, Lakers e Seattle Sonics) che nel 1977 conquistò proprio con la franchigia dell’Oregon il titolo di campione.

    58 anni, Lucas lottava da tempo contro un cancro alla vescica, un male che nell’Aprile 2009 lo aveva costretto ad un intervento chirurgico.
    Lucas è stato una stella NBA negli anni ’70 e negli anni ’80 (4 volte All Star, una volta nel secondo quintetto NBA e nel primo quintetto difensivo NBA) soprattutto con la maglia dei Blazers con la quale, nella stagione 1976/1977, da rookie (dopo 2 stagioni nella ABA), è stato una pedina fondamentale nella conquista del titolo grazie ai suoi 20 punti ed 11 rimbalzi di media a partita. Soprannominato “the Enforcer” (termine intraducibile in una sola parola, che significa letteralmente “colui che fa rispettare” soprattutto in difesa, aspetto del gioco nel quale eccelleva), Lucas era tanto competitivo e passionale sul parquet quanto tranquillo e gentile fuori dal campo di gioco.

    La sua carriera da giocatore oltre che a Portland (dove è rimasto per 4 anni, dal 1976 al 1980 prima di tornare nel 1987-1988, sua ultima stagione da pro, per 330 presenze totali) lo ha visto protagonista anche a New Jersey (90 presenze), New York (80 presenze), Phoenix (215 presenze) Lakers (77 presenze) e Seattle (63 presenze). Ma è nell’Oregon che Lucas è entrato nel cuore dei tifosi, e dove nel 1988, è stata ritirata la sua maglia numero 20 che non verrà mai più indossata da nessun altro giocatore. Sempre ai Blazers Lucas era stato chiamato come assistente, prima da Adelman nel 1988-1989, poi da Nate McMillan, nel 2005, col quale era rimasto fino al termine della stagione scorsa quando, a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute, aveva deciso di dimettersi. Lucas lascia la moglie e 3 figli ma anche migliaia di tifosi che lo amavano, tifosi che durante le sue apparizioni pubbliche intonavano all’unisono la parola: “Luuuuuuuuke” per omaggiare il numero 20.
    Ciao Luke, ci mancherai tanto.

  • Orlando spazza via Washington, colpo Suns in casa dei Jazz

    Orlando spazza via Washington, colpo Suns in casa dei Jazz

    Solo 2 le gare nella notte NBA.
    Amaro debutto per la prima scelta assoluta del Draft 2010, John Wall, che viene schiantato ad Orlando con i suoi Wizards: 29 i punti di scarto a fine partita con il punteggio che recita 83-112 per i padroni di casa. Wall apre la sua carriera NBA con una prova da 6/19 dal campo, per 14 punti complessivi e 9 assist. Nel nuovo impianto dell’Amway Center, i giocatori di coach Van Gundy nonostante un modesto 18/32 dalla lunetta (dovuto soprattutto ad Howard che mostra i soliti limiti nei liberi con un brutto 9/19), dominano a rimbalzo (53-25) e chiudono la gara sin dalle prime battute (24-7 dopo pochi minuti di gioco). Howard incide con la sua doppia doppia da 23 punti, 10 rimbalzi e 3 stoppate) in soli 29 minuti di impiego. Il quintetto di Orlando chiude con il 69% dal campo e per i Wizards il match è una sofferenza lunga 48 minuti. In assenza di Arenas, Cartier Martin è il top scorer a quota 17 mentre delude Blatche che non va oltre i 6 punti al referto in una squadra che chiude con il 37% dal campo.

    Dopo la sconfitta di ieri a Denver i Jazz incassano anche la prima sconfitta casalinga dai non irresistibili Phoenix Suns del dopo Stoudemire: Brutto avvio per gli uomini di Sloan che dopo una preseason perfetta con 2 vittorie sul parquet dei Lakers campioni in carica, si affacciavano al debutto stagionale con grande fiducia. Ed invece ci sono problemi da risolvere. Phoenix prende il largo a metà secondo quarto con la tripla di Turkoglu ed i canestri di Richardson (11 punti in 5minuti). Utah prova a riaprire la partita ma Warrick dà il successo ai Suns con un paio di giocate di alta scuola all’inizio del quarto periodo. Doppia doppia (18 puntie 11 rimbalzi) per il prodotto di Syracuse che insieme a Frye garantisce punti, presenza e impatto uscendo dalla panchina (almeno in questa partita). Nash si ferma a soli 5 assist ma garantisce alla causa 18 punti e 2 triple mentre sono 12 i rimbalzi catturati da un intramontabile Grant Hill. In casa Jazz, altra opaca prova di Deron Williams che sbaglia 9 dei 12 tiri presi (13 punti alla fine) mentre il trio Jefferson-Millsap-Kirilenko segna 58 dei 94 punti totali (20 per “Big Al”, 19 a testa per Millsap ed “A.K. 47”). Impatto della panchina praticamente nullo per la squadra di casa. Per Sloan c’è da tanto da lavorare.

    Risultati NBA del 28 ottobre 2010

    Orlando Magic-Washington Wizards 112-83

    • Orl: Howard 23, Carter 18, Nelson 16; Was: Martin 17, Wall 14, Hinrich 12

    Utah Jazz-Phoenix Suns 94-110

    • Uta: Jefferson 20, Millsap 19, Kirilenko 19; Pho: Nash 18, Warrick 18, Richardson 16

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  • NBA: I Lakers di misura su Houston

    NBA: I Lakers di misura su Houston

    Dopo la sorpresa dell’opening night che ha visto i favoriti Miami Heat essere battuti dai Boston Celtics (leggi l’articolo), i Lakers campioni in carica fanno una fatica veramente enorme per sbarazzarsi dei rivali degli Houston Rockets.
    Gara faticosissima e molto più difficile del previsto per i gialloviola che sono usciti vittoriosi solo grazie ad un tiro da 3 di Steve Blake a 18 secondi dalla sirena finale.
    Sull’ultimo tiro, a 2 secondi dalla fine, errore di Brooks che condanna i suoi compagni ad una immeritata sconfitta per quanto visto sul parquet.

    Dopo la consegna degli anelli, per la vittoria del titolo nella passata stagione, ed una piccola cerimonia per celebrare le gesta dei Lakers dello scorso anno, la partita inizia, ma i bicambioni del mondo vengono sorpresi dall’atteggiamento di Houston che nei primi minuti di gioco si porta avanti e riesce anche tutto sommato a stare avanti nel punteggio anche agevolmente.
    Il primo quarto va in archivio sul 33-26, grazie ad una tripla sullo scadere di Aaron Brooks, nel secondo l’intensità sul parquet dei Rockets non accenna a calare e la franchigia texana allunga ulteriormente nel punteggio rifilando altri 4 punti di scarto ai rivali per il 62-51 che chiude i giochi del primo tempo e manda tutti negli spogliatoi per il riposo.

    Al ritorno in campo, i primi punti sono per i texani che si portano sul +65-51 con Yao Ming, di nuovo sui campi NBA dopo un anno e mezzo di inattività per una frattura ad un piede subita proprio allo Staples Center in gara 2 dei playoff del 2009. I Lakers capiscono quindi che se vogliono portare a casa l’incontro devono iniziare a dare il 110% e trascinati dai tiri di Blake e dal solito apporto del duo Gasol-Bryant iniziano a recuperare qualche punto chiudendo il terzo quarto sull’82-77 (tripla proprio di Blake). Californiani che si scatenano nel quarto periodo ed in soli 6 minuti e mezzo mettono su un mega parziale di 22-9 firmato Shannon Brown (11 punti e le triple del +8) mettendo quasi al sicuro il risultato sul 99-91 a 5 minuti e mezzo dal termine.
    Sembra finita ma i Rockets hanno un cuore grandissimo e riescono a portarsi a stretto contatto grazie agli 8 punti di uno Scola scatenato e l’ultimo minuto inizia sul 107-106 Lakers.
    Il botta e risposta tra Miller e Gasol mantiene inalterate le distanze (109-108), ma un canestro in difficilissimo equilibrio del solito Scola porta avanti gli ospiti sul 110-1o9.
    Poi l’incredibile finale già descritto: Blake infallibile dalla lunga distanza a 18 secondi che fa esplodere lo Staples Center, la risposta di Houston con Brooks non va e i Lakers trovano la via di fuga da una probabile sconfitta.

    Mattatori del’incontro sono stati Bryant e Gasol autori rispettivamente di 27 e 29 punti (per lo spagnolo anche 11 rimbalzi), doppia doppia per Odom 14 punti e 10 rimbalzi, mentre decisivi sono risultati Brown e Blake con 16 e 10 punti. In ombra l’ex di giornata, Ron Artest (3/15 dal campo).
    Per Houston fantastica la coppia di guardie Brooks-Martin (50 punti in 2, 26 per l’ex Sacramento Kings, 24 per il piccolo playmaker), Budinger porta 13 punti alla causa, Scola solito leone indomabile con 18 punti e 16 rimbalzi, mentre, nel tempo concordato con lo staff medico (non più di 24 minuti a partita), il cinese Yao Ming mette a segno 9 punti ed 11 rimbalzi.
    I Lakers si sono dimostrati una volta di più la squadra da battere, ma un applauso sincero va fatto ai Rockets che a questi livelli possono stare benissimo nei piani alti della Western Conference.

    Nell’altra partita giocata nella notte NBA i Portland Trail Blazers battono i Phoenix Suns con un grande ultimo periodo. Dopo 3 quarti equilibrati, dove Phoenix ha chiuso anche in vantaggio (81-75), nell’ultimo periodo il 31-11 per i padroni di casa condanna i Suns alla sconfitta.
    Oltre al solito Roy da 24 punti grande impatto per il francesino Nicolas Batum (8/17 dal campo per lui), che nel 18-1 di parziale che ha chiuso i conti negli ultimi 5 minuti ha contribuito con 11 punti con 3 triple a segno, tra cui le ultime due per fissare il punteggio con il +14 finale a 22 secondi dalla sirena. Per Phoenix note liete solo da Nash (26 punti anche se 9 palle perse, ma è normale se ti tolgono il “lungo” di riferimento con cui hai giocato in questi anni) e Richardson con 22, poi il vuoto. La cessione di Stoudemire è gravissima: Blazers devastanti a rimbalzo con un 48-30 (di cui 18 offensivi) che la dice lunga. Turkoglu non pare proprio l’uomo adatto a sostituire l’ex giocatore franchigia ed il peggio per la squadra dell’Arizona potrebbe ancora non essere arrivato.

    Risultati NBA del 26 ottobre 2010

    Phoenix Suns-Portland Trail Blazers 92-106

    • Pho: Nash 26, Richardson 22, Warrick 10; Por: Roy 24, Batum 19, Camby, Matthews 13

    Houston Rockets-Los Angeles Lakers 110-112

    • Hou: Martin 26, Brooks 24, Scola 18; Lak: Gasol 29, Bryant 27, Brown 16