Tag: philippe mexes

  • Francia: Blanc scongela Mexes

    Francia: Blanc scongela Mexes

    L’avventura di Laurent Blanc sulla panchina della Francia parte dalla convocazione degli epurati di Domenech. Per l’amichevole contro la Norvegia in programma l’11 agosto l’ex tecnico del Bordeaux ha deciso di dar un opportunità al giallorosso Mexes stranamente fuori dal giro dei Blue durante la vecchia gestione.

    Avranno un chance anche Benzema, Nasri, Ben Arfa e Diarra. Tra i volti nuovi c’è la definitiva consacrazione dell’altro romanista Menez, del quasi milanista Cissokho e del girondino Tremoulinas

    Di seguito l’elenco dei convocati:
    Portieri: Nicolas Douchez (Rennes), Stephane Ruffier (Monaco).

    Difensori: Aly Cissokho (Lione), Mathieu Debuchy (Lille), Rod Fanni (Rennes), Philippe Mexes (Roma), Adil Rami (Lille), Mamadou Sakho (Paris Saint Germain), Benoit Tremoulinas (Bordeaux).

    Centrocampisti: Yohan Cabaye (Lille), Lassana Diarra (Real Madrid), Blaise Matuidi (Saint-Etienne), Yann Mvila (Rennes), Samir Nasri (Arsenal), Charles Nzogbia (Wigan), Moussa Sissoko (Tolosa).

    Attaccanti: Hatem Ben Arfa (Marsiglia), Karim Benzema (Real Madrid), Jimmy Briand (Lione), Guillaume Hoarau (Paris Saint Germain), Jeremy Menez (Roma), Loic Remy (Nizza).

  • Roma, la promessa di Mexes: “Non andrò mai alla Juve”

    L’interessamento della Juventus è forte, ma lui Philippe Mexes a vestire il bianconero della Vecchia Signora non ci pensa proprio e dal ritiro di Brunico, dove la Roma svolgerà la prima parte della preparazione, e ai microfoni di Roma Channel assicura i tifosi giallorossi circa le voci su un suo possibile trasferimento a Torino in questa sessione di mercato:

    • Io lo dico ai tifosi: alla Juve non ci vado e non ci andrò mai. Non è una frase di circostanza. Non sono un ruffiano, ormai sono sette anni che sono qui. Ci conosciamo tutti e la stessa fiducia che i miei compagni hanno dato a me, io la do a loro“.

    Il difensore francese, che non ha vissuto la sua migliore stagione nell’ultimo campionato, è stato accantonato da Ranieri che gli ha preferito Burdisso nel suo ruolo. Ma la complicata trattativa tra Roma e Inter per portare il centrale argentino alla corte del tecnico romano a titolo definitivo, potrebbe rivalutare la posizione di Mexes che da elemento da sacrificare sul mercato per consentire alla società capitolina di arrivare a Burdisso ritornerebbe al suo ruolo di titolare al centro della difesa al fianco di Juan. Ma come la mettiamo con il contratto in scadenza il prossimo giugno 2011? A quanto pare è una situazione spinosa per il ds Pradè che o propone il prolungamento al difensore prima che si chiuda il mercato estivo o è costretto a cederlo per non rischiare di perderlo a costo zero nell’immediato futuro. Mexes ha lanciato il suo segnale, sta ai dirigenti della Roma ora coglierne il significato.

  • Mexes lascerà la Roma. Ecco i primi indizi

    Philippe Mexes lascerà la Roma, la notizia è nell’aria da tempo ma le ultime indiscrezioni pare diano una conferma definitiva. L’amore tra il francese e la Roma è nato dopo un periodo di apprendistato e nonostante il rapporto non ottimale con Claudio Ranieri sembrava potesse continuare in eterno.

    Ma la situazione economica del club giallorosso e l’impegno economico per arrivare a strappare Burdisso all’Inter costringono la società a cedere anche quest’anno un giocatore di valore. Mexes ha diversi estimatori in Italia ma è apprezzato molto anche in Premier League, la Juventus sembrerebbe la società più interessata per tutelarsi della dossibile partenza di Chiellini verso il Real Madrid. Anche il Napoli pare voglia tentare di prender il giocatore per rinforzare la retroguardia.

    E’ di questa mattina l’indiscrezione che dà il via libera alla cessione: Mexes pare non abbia rinnovato l’iscrizione a scuola dei suoi bambini facendo presagire l’addio alla capitale. Dopo l’incontro tra Unicredit e la famiglia Sensi in programma domani se saprà sicuramente di più.

  • Juve tra mercato fermo e il dilemma Dzeko – Krasic

    Juve tra mercato fermo e il dilemma Dzeko – Krasic

    E’ stata una delle società più attive di inizio mercato, se non la più attiva, ma ora la Juventus, dopo gli acquisti in rapida successione di Pepe, Bonucci, Martinez, Lanzafame, Storari e Motta è obbligata a sbrogliare la delicata questione legata alle cessioni. Un lavoraccio per il dg Marotta che deve cercare di piazzare alcuni elementi in rosa che non rientrano nei piani del nuovo tecnico Del Neri prima di poter sferrare l’attacco decisivo ai vari Dzeko, Elia e Mexes.

    In particolare sul piede di partenza ci sono Trezeguet, Camoranesi, Zebina, Grygera, Grosso, De Ceglie, Salihamidzic, Poulsen e Felipe Melo, quest’ultimo non più certo di restare in bianconero dopo le pessime prestazioni offerte al Mondiale con la nazionale brasiliana, per non dimenticare la vicenda legata ai connazionali Diego e Amauri che potrebbero essere offerti come parziale contropartita per l’acquisto di qualche big. Qualcuno di questi partirà, forse non tutti, perchè c’è bisogno di alleggerire il monte ingaggi e diminuire il numero dei giocatori presenti in rosa.
    Per questo motivo può considerarsi chiusa la prima fase del mercato bianconero. Nella seconda, quella che è cominciata questa settimana, sono previste le cessioni, nella terza l’acquisto di un paio di campioni che andrebbero a rappresentare la ciliegina sulla torta, ma per questo se ne parlerà soltanto dopo i preliminari di Europa League e negli ultimi giorni di mercato.

    L’immobilità obbligata per cause di forza maggiore però non costringe Marotta a stare con le mani in mano: il direttore generale aspetta ancora notizie da Mosca dove Krasic ha fatto ritorno dopo le vacanze per discutere della sua situazione con il club russo: il laterale offensivo serbo ha fatto sapere di volere solo la Juventus ma il Cska continua a tentennare perchè sono giunte offerte più vantaggiose provenienti dal Fenerbahce e dal Manchester City. I bianconeri non sono disposti a cambiare la loro offerta di 15 milioni di euro di una virgola e attendono. Marotta contava di chiudere per questo fine settimana ma a mettere in serio pericolo la trattativa c’è l’inaspettata regola degli extracomunitari nella quale la Figc impone l’acquisto di un solo calciatore non comunitario per sessione di mercato e non più due come nelle ultime due stagioni. E questo ha complicato, e non poco, i piani della Juventus che al momento, salvo slittamenti della regola a gennaio, è costretta a scegliere solo uno tra Krasic e Dzeko per l’impossibilità di tesserarli entrambi quest’anno. Per questo sono state chieste informazioni sul laterale olandese dell’Amburgo Elia, attualmente impegnato al Mondiale con la sua nazionale, nel caso si abbandonasse definitivamente la pista Krasic e si optasse per l’acquisto di Dzeko.

    L’attaccante del Wolfsburg, che è dato per certo al Manchester City, è allettato dall’idea di venire a giocare in Italia non sciogliendo ancora le riserve come se stesse aspettando notizie dai bianconeri che hanno trovato proprio nel club tedesco un alleato inaspettato: infatti fin quando il Wolfsburg, al quale la Juventus ha offerto come contropartita Diego, continuerà a “sparare” cifre da capogiro per il suo cartellino, Dzeko non si muoverà dalla Germania. La Juventus così potrebbe approfittare della situazione e, norme federali permettendo, andrebbe con decisione sull’attaccante nella seconda metà di agosto e contare sull’appoggio dell’attaccante bosniaco di lasciare la Sassonia per approdare in un top club anche perchè il Wolfsburg, che su di lui sta alzando le barricate, rischierebbe di perderlo a costo zero tra due anni quando gli scadrà il contratto.

    Infine chiudiamo con la difesa: Del Neri ha chiesto un altro centrale da poter affiancare a Chiellini, il nome è ricaduto sul francese della Roma Mexes. Anche qui al momento è tutto fermo perchè Rosella Sensi in questi giorni è impegnata a trattare la cessione della società a Unicredit e quindi fin quando non si delineeranno le strategie future del club non verrà presa nessuna decisione. La Roma però vuole riscattare Burdisso dall’Inter che ha chiesto 10 milioni (a 8 si può chiudere) e i giallorossi, non potendo comprare per ovvie ragioni, dovranno sacrificare sul mercato un pezzo pregiato: e Mexes, al quale Ranieri gli preferisce l’argentino, sembra l’ideale anche perchè il contratto del difensore transalpino andrà in scadenza il 30 giugno 2011 e di rinnovo neanche l’ombra. L’operazione dovrebbe decollare non appena la società capitolina sarà ceduta a Unicredit e chiudersi per 10 milioni di euro, così Del Neri avrà il centrale richiesto e la Roma la liquidità necessaria per riscattare Burdisso. Tutti felici e contenti.

  • Juventus: Mexes, Motta e Drenthe i rinforzi per la difesa

    Juventus: Mexes, Motta e Drenthe i rinforzi per la difesa

    In attesa di sbloccare le trattative per Krasic e tentare l’ultimo affondo per Dzeko, quest’ultimo è sempre più vicino all’accordo con il Manchester City visto che i 35 milioni richiesti dal Wolfsburg al momento sono troppi per le casse bianconere, la Juventus si concentra ad ultimare il reparto arretrato.
    Acquistato Bonucci dal Bari, il dg Marotta vuole garantire al tecnico Del Neri altri 2 esterni e un centrale. Ormai non è più mistero che la Vecchia Signora abbia virato con decisione sul centrale della Roma Philippe Mexes; l’uomo incaricato da Andrea Agnelli di allestire una squadra che punti a mirare in alto come un tempo, ha incontrato il ds giallorosso Pradè per parlare del centrale francese.

    Le due parti sono interessate alla compravendita del calciatore: la Juventus per affiancare un difensore esperto e di livello internazionale a Chiellini, la Roma perchè Mexes andrà in scadenza nel 2011 e con i soldi ricavati dalla sua cessione riscatterà a titolo definitivo Burdisso dall’Inter. Rimane da limare il costo del cartellino: i bianconeri offrono 10 milioni, i capitolini ne vorrebbero 3-4 in più. La sensazione è che si chiuderà a metà strada con Del Neri e Ranieri che avranno i rispettivi centrali richiesti.

    Capitolo fasce: vicinissimo Motta, riscattato dall’Udinese dalla Roma, il nome nuovo, si fa per dire considerato che è stato cercato anche nella passata stagione, per la corsia di sinistra è Drenthe. L’olandese del Real Madrid pare abbia superato la concorrenza di Taiwo del Marsiglia e di Fabio Coentrao e di Kolarov che costano troppo. Drenthe viene valutato dal nuovo tecnico Merengues Mourinho 7-8 milioni di euro, meno della metà rispetto a quanto chiedono Benfica e Lazio per i propri terzini.

  • Juve: si avvicinano Riera e Mexes. Taiwo idea per la sinistra

    Juve: si avvicinano Riera e Mexes. Taiwo idea per la sinistra

    La Juve sempre e solo la Juve. La prima fase del calciomercato è a completo appannaggio della Vecchia Signora grazie al super lavoro di Marotta e Paratici per vincere la battaglia contro il tempo e consegnare a Del Neri l’organico quasi al completo per l’inizio del ritiro.

    Le ormai imminenti cessioni di Grosso e Tiago all’Atletico Madrid porteranno nelle casse bianconere circa 10 milioni di euro che verranno subito reinvestiti per portare in bianconero Riera e Motta. L’offerta al Liverpool per lo spagnolo è praticamente confezionata, 4 milioni di euro contro i 7 richiesti dai Reds, ma le società alla fine troveranno l’accordo.

    Accordo praticamente raggiunto invece per il giovane laterale destro con l’Udinese. Arrivano conferme anche per il passaggio in bianconero del difensore francese Mexes, la Roma alla fine cederà anche quest’anno un pezzo pregiato e il biondo giallorosso sembra esser l’indiziato numero uno. Marotta vorrebbe chiudere intorno ai 10 milioni.

    Dalla Francia invece si ipotizza l’interesse per il terzino nigeriano del Marsiglia Taiwo. Il 25enne in scadenza di contratto nel 2011 potrebbe far scoppiare l’ennesimo derby di mercato con l’Inter.

  • Il cantiere Juve si sposta in difesa

    Il cantiere Juve si sposta in difesa

    E’ una corsa contro il tempo quella che Beppe Marotta, il restyling della Vecchia Signora deve esser completo e pronto per i primi giorni di Luglio, quando Gigi Del Neri inizierà ad inculcare il suo credo tattico per arrivare pronto agli spareggi per la mesta Europa League.

    L’idea del tuttofare bianconera è quella di consegnare al tecnico almeno l’ossatura di base della squadra che prevede esterni validi sia di centrocampo che di difesa e il sostituto di Cannavaro al fianco di Chiellini. Per poi dedicarsi nella seconda parte e con più calma alla ricerca della prima punta che farà da grimaldello.

    Concluse le trattative per gli esterni alti che in attesa di Krasic vede l’azzurro Simone Pepe, Jorge Martinez e il Davide Lanzafame (che resterà in bianconero almeno per la prima parte della stagione) a contendersi u posto nello scacchiere dell’ex tecnico doriano.

    Il secondo capitolo del lavoro marottiano coinvolgerà la difesa e i suoi esterni. Sembra in dirittura d’arrivo il passaggio in bianconero di Marco Motta, appena riscattato alle buste dall’Udinese, per il versante destro il mondiale in Sudafrica ha regalato un nome nuovo: si tratta del portoghese Fabio Coentrao ma al pari delle sue prestazioni sono salite le richieste del Benfica oltre al numero di estimatori.

    Alternative sono il brasiliano del Lione Michel Bastos e il nome nuovo è il francese di origini congolese del Wigan Charles N’Zogbia le cui quotazioni sono alla portata della Juve. Per il ruolo di centrale dopo Bonucci sembra vicinissimo anche il biondo della Roma Mexes.

  • Sud Africa 2010: Domenech senza “italiani”, fuori anche Benzema e Vieira

    Fuori Benzema e Vieira, questo è l’esito della lista diramata dal ct francese Domenech in vista dei mondiali del Sud Africa. “Quella di Vieira è un esclusione difficile” -spiega il ct-, poi aggiunge “Ho parlato con lui, è stata la scelta giusta, certo che è molto difficile escludere uno dei più anziani”. Poi si sofferma anche sull’esclusione di Benzema protagonista di una stagione anonima al Real Madrid:“è stato più facile, è giovane e avrà il tempo e l’occasione per rifarsi». Esclusi anche gli “italiani” Menez, Mexes (entrambi Roma) e il portiere della Fiorentina Frey.  Niente punizione invece per gli scandali tanto discussi che riguardano Franck Ribery.

    Ecco i 30 pre convocati della Francia:

    PORTIERI – Hugo Lloris (Lione), Steve Mandanda (Marsiglia), Cedric Carrasso (Bordeaux), Mickael Landreau (Lilla).

    DIFENSORI – William Gallas (Arsenal/Ing), Eric Abidal (Barcellona/Spa), Bakary Sagna (Arsenal/Ing), Patrice Evra (Manchester United/Ing), Rod Fanni (Rennes), Gael Clichy (Arsenal/Ing), Marc Planus (Bordeaux), Anthony Reveillere (Lione), Adil Rami (Lilla), Sebastien Squillaci (Siviglia/Spa).

    CENTROCAMPISTI – Abou Diaby (Arsenal/Ing), Alou Diarra (Bordeaux), Lassana Diarra (Real Madrid/Spa), Yoann Gourcuff (Bordeaux), Yann Mvila (Rennes), Florent Malouda (Chelsea/Ing), Jeremy Toulalan (Lione).

    ATTACCANTI – Nicolas Anelka (Chelsea/Ing), Hatem Ben Arfa (Marsiglia), Jimmy Briand (Rennes), Djibril Cissè (Panathinaikos/Gre), Andrè-Pierre Gignac (Tolosa), Sidney Govou (Lione), Thierry Henry (Barcellona/Spa), Franck Ribery (Bayern Monaco/Ger), Mathieu Valbuena (Marsiglia)

  • Juventus: nuova dirigenza, un budget di 80 milioni e il ritorno di Nedved

    Juventus: nuova dirigenza, un budget di 80 milioni e il ritorno di Nedved

    Una rivoluzione in casa Juventus per riscattare una stagione caratterizzata da ombre più che luci era necessaria ed è solo all’inizio: troppo mortificante il sesto posto in classifica a -19 dall’Inter capolista, a 6 punti dalla qualificazione in Champions a sole tre giornate dalla fine, un cammino in Europa disastroso e figuracce su tutti i campi d’Italia e non solo che rischia di infangare in modo indelebile la storia gloriosa della Vecchia Signora.
    La ricostruzione doveva partire necessariamente dai vertici societari: l’altro ieri John Elkann, maggior azionista nonchè presidente Exor e Fiat che detiene il 60% della Juventus, ha affidato al cugino Andrea Agnelli la presidenza del club bianconero che verrà investito ufficialmente dalla carica al prossimo consiglio di amministrazione in programma a fine stagione. E’ evidente che la strategia della famiglia (Agnelli – Elkann ndr) è stata quella di tornare in prima linea per assicuare un futuro più roseo dopo le vicissitudini e, ripetiamo, le mortificazioni di questa annata “maledetta”.

    Scelto il presidente del nuovo corso, l’altro obiettivo è quello di dotare l’organigramma del club di una persona che conosca bene il calcio, in grado di gestire, di fare da collante tra società e giocatori e fare da parafulmine quando occorre, in pratica il ruolo che per tanto tempo è stato di Luciano Moggi: il nuovo direttore generale sarà con ogni probabilità Beppe Marotta, attuale ad della Sampdoria e cultore, tra le altre cose, del settore giovanile. Con l’arrivo di Marotta verrà ridimensionato il ruolo del tuttofare, con scarsissimi risultati, Jean Claude Blanc: il manager francese tornerà alle origini e si occuperà soltanto della parte economica del club, incarico che ricopriva al suo arrivo alla Juventus e svolto, peraltro, egregiamente.
    Inoltre un posto da dirigente potrebbe trovarlo anche Pavel Nedved che, secondo il suo ex procuratore Raiola, con Andrea Agnelli presidente è molto probabile. Il giocatore ceco, ritiratosi alla fine della scorsa stagione, aveva avuto dei dissidi con l’attuale dirigenza che lo aveva costretto a dare l’addio alla Juventus e al calcio giocato; con il giovane Agnelli al timone di comando le cose potrebbero cambiare radicalmente ed accettare così un incarico in società o nel settore giovanile. Comunque sia sarà un gradito ritorno, un idolo per i tifosi bianconeri che non lo hanno mai dimenticato.

    Chiusa la parentesi dedicata alla dirigenza, passiamo alle questioni tecniche: è inutile continuare a nascondersi dietro un dito con smentite varie e scelte rimandate a fine stagione; il nuovo allenatore sarà Rafael Benitez, si attende soltanto la fine della stagione per darne l’ufficialità (qualcuno dice che abbia già firmato addirittura un pre-contratto). Molti considerano la scelta di Benitez, grande motivatore, come quella giusta per riportare la Juventus agli antichi splendori, lavorando prima sulla testa dei giocatori e poi sulle gambe.
    Il tecnico spagnolo, però, ha richiesto enormi sacrifici economici per spostarsi da Liverpool, che lo lascerà partire senza problemi per sbarazzarsi di un ingaggio pesante e contenere la crisi finanziaria che sta attraversando al momento il club del Merseyside. Elkann gli ha garantito i 4 milioni di euro di ingaggio annui, più bonus e premi, per le prossime 3 stagioni (esattamente quello che percepiva nel club inglese), il ruolo di manager all’inglese con pieni poteri decisionali per quanto riguarda il calciomercato ma, cosa più importante, il consistente investimento triennale di 200 milioni di euro, vale a dire un budget per questa stagione di 80 milioni, che potrà spendere a suo piacimento.

    Obiettivi principali del tecnico sono Fernando Torres (più un sogno che realtà) e Edin Dzeko: l’attaccante spagnolo ha già dichiarato di voler lasciare la Premier League per giocare in un altro campionato (una coincidenza?) ma l’elevato costo del cartellino (il Liverpool non lo venderà per meno di 60 milioni di euro) ne pregiudicano una possibile trattativa. A meno che non si ceda qualche giocatore illustre (Buffon, Felipe Melo, Diego, Amauri su tutti) per racimolare qualche milioncino in più e arrotondare gli 80 messi a disposizione dalla società. Torres è il pupillo di Benitez ma nonostante tutto sarà difficile portarlo con se a Torino. Ed è per questo che Rafa vorrebbe puntare su Dzeko: l’attaccante bosniaco, che è stato ad un passo dall’indossare la maglia del Milan ma seguito anche con attenzione dagli uomini di mercato bianconeri, sembra essere l’alternativa adatta a Torres. Il Wolfsburg chiede 30-35 milioni, l’affare può andare in porto. Occhi puntati anche su Pazzini e Gilardino, anche loro nelle mire del nuovo tecnico e di Marotta.
    Da Liverpool arriveranno sicuramente Dirk Kuyt e Javier Mascherano: per l’attaccante olandese, ottimo per il gioco di Benitez in cui è capace di ricoprire vari ruoli dalla prima punta all’esterno offensivo, ci vorranno non più di una decina di milioni; per il centrocampista argentino anche meno. L’arrivo dei due giocatori porterà alle cessioni sicure di Trezeguet e Camoranesi oltre quella di Sissoko, arrivato alla Juventus proprio dal Liverpool per la difficile convivenza con Benitez. Negli ultimi giorni si è parlato anche di un ritorno di fiamma per Aquilani (per lui l’investimento però si aggirà sui 20 milioni).
    Capitolo difensori. La retroguardia bianconera è da svecchiare: Legrottaglie, Cannavaro, Zebina, Grosso sono sul viale del tramonto mentre Grygera e De Ceglie non offrono molte garanzie. Gli unici sicuri del posto in squadra e su cui Benitez ha intenzione di rifondare la difesa sono Chiellini e Caceres che verrà riscattato per 7 milioni dal Barcellona e che presumibilmente verranno affiancati da Kjaer, ormai la trattativa con il Palermo è in fase avanzata e potrebbe chiudersi con esito positivo. Costo dell’operazione 15 milioni ma le pretese rosanero potrebbero abbassarsi se i bianconeri inseriranno qualche buon giovane di prospettiva nella trattativa. Ma non c’è solo il danese: Mexes continua ad interessare considerando anche che Ranieri nella Roma gli preferisce Burdisso nel suo ruolo; difficile però che arrivino entrambi. Infine per le corsie laterali si fanno i nomi di Rafinha dello Schalke, di Bale del Tottenham, di Evra del Manchester United, di Kolarov della Lazio e di Aogo dell’Amburgo sulle cui tracce c’è anche il Milan.

  • L’Arsenal su due “scarti” di Ranieri

    Potrebbe esser inglese il futuro di Mexes e Doni. L’Arsenal sembra infatti interessata a prelevare i due giocatori messi ai margini da Ranieri nel nuovo progetto della sua Roma. I giallorossi come ormai è noto a tutti non vivono in buone acque e per “tirare a campare” sono costretti di anno in anno a vender un pezzo pregiato per autofinanziarsi.

    Quest’anno potrebbe toccare al difensore francese, sul quale è forte l’interesse del Milan e della Juventus e adesso anche del team di Arsene Wenger pronto a dar alla presidente Sensi i 15 milioni di euro necessari per il cartellino. Stesso tragitto potrebbe compiere anche il portiere brasiliano Doni chiuso in giallorosso dall’esplosione di Julio Sergio.