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  • Inter Milan, Allegri sceglie Robinho

    Inter Milan, Allegri sceglie Robinho

    Il derby della Madonnina è alle porte, Inter Milan si affrontano stanotte nella penultima giornata di Serie A. Ad inizio anno in tanti avevano pronosticato che sarebbe stata la sfida decisiva del campionato. Attese confermate, sebbene nessuno poteva immaginare che in realtà la lotta scudetto avrebbe avuto come protagonisti Juventus e Milan, con i nerazzurri fuori dal discorso tricolore. Stramaccioni vuole vincere sia per credere ancora nel terzo posto ma sopratutto per la riconferma in panchina nella prossima stagione. Dall’altra parte c’è un Diavolo che sogna l’insperato sorpasso ai bianconeri a 180′ minuti dalla fine. Comunque vada sarà un derby ad altissima tensione, e in situazioni come queste le sorprese sono sempre dietro l’angolo.

    ZANETTI GIOCA – Dopo lo stop di Parma che ha posto fine alla serie di sei risultati utili consecutivi, l’Inter di Stramaccioni vuole tornare a vincere. L’ex tecnico della Primavera nerazzurra schiera i suoi uomini con un 4-3-1-2. Tra i pali c’è Julio Cesar, che pare abbia risolto il problema al gomito che lo affligge da più di un mese. In difesa spazio alla coppia centrale Lucio-Samuel, con Maicon e Nagatomo esterni. A centrocampo, come ricordato anche nella giornata di ieri, mancherà Stankovic, operatosi al tendine d’Achille. La linea dei tre sarà composta da Cambiasso, il neo arrivato Guarin e capitan Zanetti, in dubbio negli ultimi giorni. Sulla trequarti confermatissimo Sneijder, galvanizzato dopo le recenti prestazioni. In attacco, al fianco del bomber Milito, Stramaccioni non ha ancora deciso se dare un’opportunità a Zarate oppure confermare dal primo minuto Ricky Alvarez. Al momento l’ex biancoceleste sembra in leggero vantaggio sul connazionale. Soltanto panchina per Pazzini.

    robinho | © Claudio Villa/Getty Images

    ROBINHO O CASSANO – Tra i 21 convocati di Allegri non figurano Antonini, Emanuelson e Seedorf, che si vanno ad aggiungere agli indisponibili Pato, Thiago Silva ed Inzaghi. L’unica buona notizia per il tecnico livornese è il rientro di Abate sulla corsia di destra. In difesa, al fianco di Nesta, dovrebbe giocare il colombiano Yepes, con Mexes che verosimilmente si accomoderà in panchina. A sinistra è ipotizzabile l’utilizzo di Bonera, di gran lunga favorito rispetto al giovane De Sciglio (unica soluzione di riserva rimasta). Per stasera torna in mezzo al campo dal primo minuto l’olandese Van Bommel, probabilmente al suo ultimo derby milanese, che giocherà insieme a Nocerino e Sulley Muntari. Come trequartista agirà Boateng. Ancora da svelare invece chi sarà la spalla di Ibrahimovic. Robinho o Cassano? Nell’immediata vigilia del match il brasiliano viene dato come favorito, anche se non è da escludere che Allegri possa giocarsi la carta Cassano da inizio gara.

    I PRECEDENTI – All’andata il derby venne vinto dagli uomini di Ranieri per 1-0, grazie alla rete del Principe Milito. Il ko dello scorso gennaio confermò le difficoltà del Milan negli scontri con le prime sette della classifica, dai quali i rossoneri hanno raccolto quest’anno pochissimi punti (5 durante il girone d’andata e 8 in quello di ritorno, 13 punti su 33 disponibili). Da quando Allegri è sulla panchina del Milan, i rossoneri hanno ottenuto cinque successi in sei occasioni, compresa la vittoria in Supercoppa Italiana ad inizio stagione. Lo stesso Stramaccioni può vantare due vittorie in altrettanti derby con la Primavera nerazzurra.

    Probabili formazioni Inter Milan, 37 giornata Serie A
    Inter (4-3-1-2): Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo, Cambiasso, Zanetti, Guarin, Sneijder, Milito, Zarate.
    Panchina: Castellazzi, Ranocchia, Cordoba, Faraoni, Obi, Alvarez, Pazzini. Allenatore: Stramaccioni
    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Yepes, Bonera, Van Bommel, Muntari, Nocerino, Boateng, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Mexes, De Sciglio, Ambrosini, Gattuso, Maxi Lopez, Cassano. Allenatore: Allegri

  • Chievo – Milan, Gattuso a centrocampo con Seedorf trequartista

    Chievo – Milan, Gattuso a centrocampo con Seedorf trequartista

    Questa sera al Bentegodi va in scena Chievo Milan, anticipo della 32^ giornata di Serie A. Un match delicatissimo per gli uomini di Allegri, che affrontano la trasferta veneta senza metà squadra e senza più il primato in classifica.

    Storicamente il Chievo è una delle vittime preferite del Milan, che contro i clivensi ha perso soltanto due volte.

    Dopo lo stop di Emanuelson alla vigilia, Allegri pare orientato a schierare Gattuso a centrocampo avanzando Seedorf sulla trequarti.

    Dall’altra parte la squadra di Di Carlo recupera Acerbi, con Paloschi alla ricerca del primo gol contro i suoi ex compagni di squadra.

    DIFESA A PEZZI – Maxi emergenza in difesa per il Milan, che è costretto a fare a meno degli infortunati Abate, Antonini, Thiago Silva, Mesbah, oltre allo squalificato Bonera. Scelta obbligata sulla corsia di destra, con il primavera De Sciglio in campo dal primo minuto (esordio assoluto in Serie A). Al centro ancora non si ha la certezza della presenza della coppia Nesta-Mexes. Il primo ha la febbre, mentre il francese è in dubbio a causa di un problema muscolare. In panchina Yepes è pronto a dare il proprio contribuito qualora Allegri decidesse di farlo entrare. A sinistra seconda partita di fila per Zambrotta, chiamato al riscatto dopo l’opaca prestazione di sabato contro la Fiorentina.

    clarence seedorf | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    REBUS CENTROCAMPO – L’infortunio dell’ultima ora occorso ad Emanuelson (fra l’altro l’olandese era rimasto l’unico calciatore del Milan a non essersi fermato per infortunio quest’anno), ha complicato i piani del tecnico toscano. Nonostante durante la rifinitura di ieri sia stato provato El Shaarawy nella posizione di trequartista, Allegri pare intenzionato a schierare Seedorf dietro la coppia d’attacco Ibrahimovic-Robinho, forse anche memore della trasferta londinese quando il tridente rossonero si rese protagonista di una prova incolore. L’avanzamento di Seedorf sulla trequarti spinge Gattuso ad una maglia da titolare a centrocampo, con Nocerino e Muntari a completare la linea dei tre mediani. Convocati anche Flamini e Valoti, con il 18 enne della Primavera pronto a fare il suo esordio tra nella massima serie.

    CASSANO IN PANCHINA – Con ogni probabilità la coppia d’attacco del Milan sarà composta da Ibrahimovic e Robinho. Allegri è pronto a concedere un’altra chance al brasiliano, reduce da prestazioni non certamente esaltanti. Solo panchina per gli altri tre attaccanti convocati, Cassano, El Shaarawy e Maxi Lopez.

    OPERAZIONE SORPASSO – I rossoneri vogliono riprendersi immediatamente la vetta della classifica, dopo aver perso malamente sabato a San Siro contro i viola di Delio Rossi. Quando mancano ormai sette partite alla conclusione, il Milan si trova a rincorrere la Juventus di Antonio Conte, con i bianconeri che hanno un punto di vantaggio sulla squadra di Allegri. Conquistando i tre punti stasera, il Diavolo si riporterebbe a +2 sulla Juve, in attesa del match di domani che vedrà gli uomini di Conte affrontare allo Stadium la Lazio.

    CHIEVO TRANQUILLO – I clivensi possono dirsi relativamente tranquilli, anche perché nell’ultima giornata di campionato (successo per 3-2 sul Catania) è stata raggiunta e superata la fatidica quota dei 40 punti. Gli uomini di Di Carlo non perdono da quattro gare, nelle quali hanno conquistato in totale 8 punti. Nel 4-3-1-2 di stasera il tandem d’attacco sarà composta da Paloschi-Pellissier, mentre per il ruolo di trequartista c’è il ballottaggio fra Thereau e Cruzado. In difesa, al posto dell’infortunato Dramé dovrebbe giocare Frey. Recuperano Acerbi e Dainelli, entrambi convocati e quindi a disposizione. Nelle quindici partite fin qui disputate al Bentegodi, il Chievo ha collezionato 25 punti, frutto di 7 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte. I gialloblu non perdono in casa dal 9 marzo scorso (Chievo Inter 0-2).

    PRECEDENTI – Da quando il Chievo milita in Serie A (2001-2002), è riuscito a battere il Milan solamente in due occasioni. L’ultima vittoria dei padroni di casa porta la firma dell’allora coppia d’attacco Pellissier-Tiribocchi, stagione 2005-2006, quando i gialloblu di Bepi Pillon travolsero il Milan per 2-1. Nello stesso anno i veneti retrocessero in Serie B, per poi risalire prontamente nella massima serie l’anno successivo. Il primo storico successo del Chievo sui rossoneri fu nella stagione 2002-2003, quando alla guida di Del Neri sconfisse l’undici di Ancelotti per 3-2. Fu un anno magico per entrambe le squadre, dal momento che il Diavolo vinse la sua sesta Champions League dopo un digiuno di nove anni, mentre il Chievo dei miracoli raggiunse un incredibile quinto posto nella classifica finale di Serie A, conquistando così la qualificazione alla Coppa Uefa 2003-2004.

    Nonostante la città di Verona non abbia lasciato bei ricordi ai tifosi del Diavolo, nel corso degli anni il Chievo è diventata una delle vittime preferite del Milan, che nelle ultime dieci sfide contro i veneti ha collezionato 30 punti, vincendo sempre. L’anno scorso fu un gioiello di Alexandre Pato a decidere il match di ritorno tra le due formazioni, con il Papero che realizzò il 2-1 nei minuti finali, rete che segnò una tappa importante verso la conquista del 18° scudetto in casa Milan. Sulla carta quindi la trasferta del Bentegodi capita al momento giusto per la squadra di Allegri, Ibrahimovic e compagni sapranno sfruttare l’amuleto Chievo per riportarsi provvisoriamente in testa alla classifica?

    CURIOSITÀ – Il Milan nelle ultime 14 trasferte di campionato è stato battuto in una sola occasione, contro la Lazio all’Olimpico il 31 gennaio scorso nella seconda giornata di ritorno. Nelle sedici trasferte fin qui disputate, i rossoneri hanno perso tre volte. I primi due ko arrivarono alla terza e sesta giornata d’andata contro Napoli (3-1) e Juventus (2-0).

    ARBITRO – Chievo Milan sarà diretta dall’arbitro Paolo Valeri. Il club rossonero vanta con Valeri cinque vittorie e un pareggio, per un totale di sei incontri. L’ultima volta che il fischietto romano ha diretto il Milan, la squadra di Allegri ha ottenuto i tre punti (Cesena Milan 1-3, 24^ giornata di ritorno).

    Probabili formazioni Chievo Milan
    Chievo (4-3-1-2): Sorrentino, Frey, Andreolli, Dainelli, Sardo, Luciano, Rigoni, Bradley, Thereau, Paloschi, Pellissier.
    Panchina: Puggioni, Cesar, Vacek, Hetemaj, Sammarco, Cruzado, Grandolfo. Allenatore: Di Carlo
    Milan (4-3-1-2): Abbiati, De Sciglio, Nesta, Mexes, Zambrotta, Muntari, Nocerino, Gattuso, Seedorf, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Yepes, Flamini, Valoti, El Shaarawy, Maxi Lopez, Cassano. Allenatore: Allegri

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  • Milan – Fiorentina, le pagelle. Amauri jolly per la Juve

    Milan – Fiorentina, le pagelle. Amauri jolly per la Juve

    La sorpresa che non ti aspetti. In Milan Fiorentina si è assistito al trionfo dei gigliati, capaci di espugnare San Siro dopo 12 anni da quel 17 maggio 2001 quando una doppietta di Enrico Chiesa consentì ai toscani di battere i rossoneri. La vittoria viola di oggi ha un protagonista assoluto, Amauri. L’ex attaccante della Juve, approdato a Firenze durante il mercato di gennaio, ha realizzato la sua prima rete con la maglia viola. Un gol pesantissimo quello di Amauri, sia in chiave salvezza che in ottica scudetto, con il Milan che nel giro di una settimana perde 5 punti e primato a vantaggio della Juventus. Al termine del campionato mancano ancora sette partite, nelle quali i rossoneri potranno contare su un Cassano in più. Basterà per confermare il titolo dello scorso anno?

    Pagelle Milan Fiorentina 1-2, 31^ giornata Serie A

    MILAN
    Abbiati 6: sei come i gol subiti nella settimana horribilis rossonera. Incolpevole sui due gol viola, nel primo tempo salva il momentaneo vantaggio del Milan compiendo un bell’intervento sulla punizione di Pasqual. INNOCENTE
    Mexes 4: senza Thiago Silva al suo fianco, il francese è un po’ come un uovo di Pasqua senza sorpresa. Mentre Galliani ripensa al suo acquisto, i tifosi del Diavolo si chiedono come abbia fatto a resuscitare anche un attaccante come Amauri che non segnava da più di un anno. VUOTO
    Muntari 5: diamo a Cesare quel che è di Cesare, ma ormai la linea dei tre centrocampisti di rottura non pare più proponibile. Questo pomeriggio il Milan non è stato in grado di imbastire un’azione fluida, suscitando anche l’ira dell’alfiere Ibrahimovic. Forse Muntari è il giocatore che rappresenta meglio tale discorso. FUORIGIRI
    Ibrahimovic 5,5: quando il Milan non gira, nel 90% dei casi si conosce a priori anche il “colpevole”. Lo svedese entra in campo nervoso, torna negli spogliatoi infuriato,  e nel secondo tempo prosegue sulla falsa riga del primo. Passa in secondo piano il gol numero 23 in campionato. CAMOMILLA
    Maxi Lopez 6: a sorpresa  Allegri lo preferisce a Robinho nell’undici titolare. L’argentino disputa una partita dignitosa, colpendo anche il palo durante la prima frazione sul punteggio di 1-0 in favore dei suoi compagni di squadra. Soltanto una prodezza del portiere avversario gli nega il gol nella ripresa. OSSIGENO

    amauri carvalho | © Claudio Villa/Getty Images

    FIORENTINA
    Boruc 6,5: grande prestazione del portiere polacco. La parata su Maxi Lopez potrebbe valere contemporaneamente salvezza viola e sfilare dal petto dei milanisti lo scudetto conquistato lo scorso anno. Decisivo anche nel primo tempo su una punizione di Ibrahimovic, con il risultato ancora fermo sullo 0-0. DESTINO
    Natali 7: il difensore centrale viola esce fra gli applausi, dopo una prestazione da incorniciare. Grazie ai suoi interventi la Fiorentina respinge tutti gli assalti del Milan. In scadenza a giugno, Galliani ci stava già facendo un’idea. CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
    De Silvestri 6,5: bella prova dell’esterno destro di Delio Rossi, che oggi sostituiva l’infortunato Cassani. C’è il trucco però, perché difronte a lui non c’era né Bale né Roberto Carlos, ma Zambrotta. FORTUNATO
    Jovetic 7:  se il montenegrino è in palla, i viola guadagnano automaticamente in fiducia e in punti. Manda in bambola tutta la retroguardia avversaria, perché ha i numeri e la classe di un big. Gol e assist, che chiedere di più? ORO COLATO
    Amauri 6,5:  fino al gol nullo, però nel calcio basta poco per passare da brocco a campione. Cento giorni da pecora e un giorno da leone, si potrebbe riassumere così la parabola dell’italo brasiliano, tornato a Itaca 24 appena in tempo per l’impresa. UOVO DI PASQUA

    Tabellino Milan Fiorentina 1-2, 31^ giornata Serie A
    Milan (4-3-1-2): Abbiati 6, Abate 5,5, Bonera 5,5, Mexes 4, Zambrotta 5 (83′ Cassano s.v.), Ambrosini 5,5 (53′ Aquilani 5,5), Muntari 4,5, Nocerino 5,5, Emanuelson 5 (62′ Robinho 5,5), Ibrahimovic 5,5, Maxi Lopez 6.
    Panchina: Amelia, Gattuso, Yepes, El Shaarawy. Allenatore: Allegri
    Fiorentina (3-5-2): Boruc 6,5, Nastasic 6, Camporese 6 (70′ Felipe 6), Natali 7, De Silvestri 6,5, Pasqual 6, Behrami 6,5, Lazzari 5,5, Kharja 6 (84′ Olivera s.v.), Jovetic 7,5, Ljajic 5 (77′ Amauri 6,5).

    Video Milan Fiorentina 1-2 highlights Youtube
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  • Milan – Fiorentina 1-2, Amauri inguaia Allegri. Sorpasso Juve?

    Milan – Fiorentina 1-2, Amauri inguaia Allegri. Sorpasso Juve?

    Grande sorpresa a San Siro. Il match tra Milan Fiorentina termina con il successo dei viola, che al 90′ minuto segnano il definitivo 2-1 con l’ex bianconero Amauri. Inizialmente la partita si era messa bene per i rossoneri, passati in vantaggio alla mezzora del primo tempo grazie al penalty realizzato da Ibrahimovic. Gli ospiti però ribaltano il risultato nel corso del secondo tempo, trovando prima il pareggio con Jovetic e poi la rete dell’italo-brasiliano. Sfortunato il rientro in campo di Cassano. Ora la Juventus ha la possibilità di superare i rossoneri in vetta alla classifica, qualora riuscissero a vincere al Barbero contro il Palermo.

    PRIMO TEMPO – In avvio si fanno preferire gli ospiti, che vanno vicini al gol dopo quattro minuti con Jovetic, il destro del montenegrino si spegne di poco a lato. Gli uomini di Delio Rossi cercano di approfittare dei ritmi troppo blandi del Milan per sorprendere la difesa rossonera, ma il fortino dei padroni di casa resta inviolabile. Una punizione pericolosa di Ibrahimovic al 20′ minuto scuote il Diavolo, che da lì in avanti inizia a guadagnare campo. Dopo una serie impressionante di calci d’angolo a favore dei rossoneri, arriva l’episodio che sblocca la partita. L’arbitro Celi giudica irregolare la trattenuta in area di Nastasic su Maxi Lopez, concedendo il calcio di rigore alla squadra di Allegri. Sul dischetto si presenta Ibrahimovic che realizza il nono gol stagionale dagli undici metri. La Fiorentina però reagisce subito e tre minuti più tardi una punizione di Ljajic impensierisce Abbiati, che è costretto a distendersi con tutto il corpo per evitare il pareggio viola. Passano due minuti e il Milan potrebbe portarsi sul 2-0 se Maxi Lopez non trovasse il palo dopo una bella conclusione al volo di sinistro. I primi 45′ minuti terminano sul punteggio di 1-0 in favore dei rossoneri, decide il penalty realizzato da Zlatan Ibrahimovic.

    Amauri Carvalho de Oliveira | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Pronti via e la Fiorentina riporta il risultato in parità. Clamorosa disattenzione dell’intera retroguardia difensiva del Milan, con Jovetic che si presenta da solo difronte ad Abbiati, mantenendo la freddezza per realizzare il gol dell’1-1, il suo 13° personale in questo campionato. La reazione dei rossoneri è veemente. Ibra serve un invitante pallone ad Emanuelson, fermato da Nastasic. Al 15′ minuto della ripresa Allegri decide di far entrare Robinho al posto di Emanuelson, varando così il tridente. E’ assalto Milan, i viola si fanno pericolosi soltanto in contropiede, sopratutto con Jovetic. Intorno alla metà del secondo tempo i padroni di casa hanno l’occasione più importante per riportarsi in vantaggio, ma Boruc è prodigioso sulla conclusione ravvicinata di Maxi Lopez.

    Nonostante la pressione dei rossoneri, la squadra di Delio Rossi riesce a mantenere l’1-1 quando ormai mancano soltanto 10′ minuti alla fine del match. Allegri allora sceglie di giocarsi la carta Cassano, che entra in campo al posto di Zambrotta. L’assetto ultra-offensivo del Milan non porta però al gol tanto atteso dalla tifoseria di casa, tutt’altro. E’ infatti la Fiorentina a trovare la rete dell’incredibile 2-1 ad un minuto dal 90′, quando Amauri realizza la prima segnatura in maglia viola. Nei cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro Celi la squadra di Allegri si lamenta per una spinta del difensore De Silvestri in area di rigore ai danni di Cassano, ma il direttore di gara fa proseguire. Il risultato non cambia più, la Fiorentina espugna il campo di San Siro per 2-1.

  • Barcellona – Milan 3-1 pagelle “legge” Messi. Ibra svalutation

    Barcellona – Milan 3-1 pagelle “legge” Messi. Ibra svalutation

    C’era davvero qualche possibilità per i rossoneri di passare il turno? Più che una mission impossible, Barcellona Milan è stata la partita della sottoMessione. Nel 3-1 finale spicca la doppietta di Lionel Messi, che anche ieri ha confermato la tendenza di segnare soltanto su rigore contro le squadre italiane, prolungando così la sua astinenza che prima del fischio di inizio durava da oltre 500′ minuti. La “legge” dell’argentino però è implacabile, quando segna il Barca sa solo vincere. Al Milan recriminano per l’arbitraggio di Kuipers, ma forse Allegri e Ibrahimovic farebbero meglio a spiegare come sia concepibile il passaggio del turno tirando soltanto tre volte nell’arco dei 90′ minuti di gioco.

    Pagelle Barcellona Milan 3-1, ritorno dei quarti di Champions League.

    BARCELLONA
    Victor Valdes 6: praticamente inoperoso durante tutta la partita.  Avrà pagato anche lui il biglietto come i 90 mila del Camp Nou? INFILTRATO
    Mascherano 6,5: è l’uomo più rude del Barca, non per nulla Guardiola l’ha reinventato difensore dopo una vita da mediano. Da lì non si passa. BUTTAFUORI
    Piquè 6: non sarà la sua migliore stagione con la maglia blaugrana, però quelli che non lo conoscono avrebbero difficoltà nel capirlo. FRAC
    Puyol 6,5: in Spagna è una leggenda. Anche ieri impeccabile. Tiene in bilico la clessidra del tempo, per lui non trascorre mai. HIGHLANDER
    Dani Alves 7: è una delle chiavi del gioco catalano. All’inizio con la difesa a tre gioca da ala pura. Dopo il 2-1 Guardiola torna alla difesa a quattro e lui si posiziona come terzino. Il risultato non cambia, per la retroguardia rossonera sono grossi guai ogni volta che entra in area. URAGANO
    Xavi 6: in dubbio fino all’ultimo, è autore di una prestazione ben al di sotto rispetto agli standard a cui ci aveva piacevolmente abituato. IN PANNE
    Busquets 6: se il Camp Nou fosse il teatro, lui sarebbe il miglior attore in circolazione. Spesso e volentieri accentua ogni fallo che subisce da parte dei centrocampisti del Milan. Al Real lo conoscono fin troppo bene. ATTORE
    Iniesta 7: con il pallone fra i piedi fa quello che vuole. Segna il terzo gol che chiude l’incontro sfruttando un rimpallo della difesa avversaria. “Purtroppo” ha come compagno di squadra Messi, altrimenti potrebbe lottare benissimo per la conquista del Pallone d’Oro. MAGO DI OZ
    Fabregas 7: la sua posizione iniziale crea una grande confusione mentale nella testa dei giocatori del Milan. Che cosa ci fa nella posizione di trequartista dietro Messi? Non è un caso che i primi 15′ minuti di gioco siano i più belli dell’incontro da parte del Barca, un modulo altamente sperimentale di cui Fabregas rappresenta la degna sorpresa. FOLLETTO
    Cuenca 6: la presenza nell’undici titolare del “canterano” ha sorpreso un po’ tutti, considerata anche la presenza in panchina di gente come Sanchez e Pedro. Nonostante l’importanza della partita non sfigura all’interno della sinfonia blaugrana. BRAVO RAGAZZO
    Messi 7,5: non c’è niente da fare, il Pallone d’oro argentino ancora una volta dimostra di essere il calciatore più forte del pianeta. Quando tocca palla si accende una magia che solo i più grandi del calcio hanno saputo trasmettere. Ridicolizza Mexes nell’azione del primo rigore della serata. Come un burattinaio giostra a suo piacimento la difesa del Milan. STEVEN SPIELBERG

    lionel messi | © LLUIS GENE/AFP/Getty Images

    MILAN
    Abbiati 6,5: forse Bojan ancora non conosce il portiere rossonero, se è vero che a poche ore dall’inizio del match l’ha etichettato come il punto debole del Milan. In più di un’occasione decisivo nel mantenere accettabile il divario fra le due squadre. GRANDE PUFFO
    Abate 5,5: non spumeggiante come in altre occasioni, se bene o male riesce a contenere Cuenca non si può dire la stessa cosa per Iniesta. RUOTE SGONFIE
    Nesta 6,5: uno dei migliori in campo. Riesce a sbrogliare situazioni complicate che vedono in Messi l’artefice principale. Da parte del Milan sono grandi i rimpianti per non aver avuto ieri sera un giocatore come Thiago Silva. PREDICATORE
    Mexes 4: errore macroscopico quello che compie ad inizio primo tempo, dal quale scaturisce il vantaggio del Barca. Da lì in poi la sua partita è una lunga Via Crucis. SCIAGURA
    Antonini 4,5: stavolta non ripete la prestazione super dell’andata. Suo il fallo da rigore su Messi per il primo penalty della gara. Dani Alves lo asfalta regolarmente. MOSCERINO
    SEEDORF 5,5: potrebbe essere stata la sua ultima partita in Champions League con la maglia rossonera. Forse a maglie invertite potrebbe dire ancora la sua, però le idee di Allegri sono leggermente distanti da quelle di un Cruijff, volendo citarne uno. Di questa serata Clarence ricorderà gli applausi del Camp Nou al momento della sua sostituzione. MOICANO
    Ambrosini 5: più nervosismo che altro. Il capitano del Milan incarna il sentimento di rabbia della squadra rossonera nei confronti dell’arbitro olandese e dimentica un dettaglio non trascurabile, il giocare. KILL BILL
    Nocerino 6,5: quando tutti si aspettano un Robinho, un Boateng, un Ibrahimovic, chi va a segnare al Camp Nou? Lui, Nocerino. Deriso nella prima partita della fase a gironi dal pubblico blaugrana per via della sua tecnica non proprio entusiasmante, l’ex rosanero fa ricredere tutti andando a segno proprio nel tempio spagnolo. VENDETTA
    Boateng 5,5: che duello con Pujol. Il Boa appare in ripresa rispetto alle ultime due uscite in campionato contro Roma e Catania, ma non è sufficiente per cambiare l’inerzia della partita. ASPRO
    Robinho 4,5: qualche numero lo estrae dal cilindro, però i tifosi rossoneri sarebbero più contenti se occasioni come quelle del secondo tempo avessero un esito diverso rispetto al solito pugno di mosche a cui Binho ci ha abituato. POLVERI BAGNATE
    Ibrahimovic 5,5: mezzo punto in più per l’assist a Nocerino nell’azione del momentaneo 1-1 del Milan. Piqué e Mascherano lo contengono senza troppi patemi d’animo. Nel corso del primo tempo fallisce una ghiotta occasione non trovando il pallone al momento del tiro. Quest’ultima è forse l’immagine più emblematica dello svedese in Europa. RE NUDO

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  • Barcellona – Milan 3-1, doppio Messi. Calvario Pato

    Barcellona – Milan 3-1, doppio Messi. Calvario Pato

    L’Italia saluta la Champions League. Al Camp Nou Barcellona Milan finisce 3-1 per i padroni di casa, che si illudono alla mezzora del primo tempo con il gol di Nocerino che aveva riportato momentaneamente in parità l’incontro sbloccato al 10′ minuto dal rigore di Messi. Il dominio dei blaugrana è però schiacciante e al 41′ il secondo penalty della serata consente agli uomini di Guardiola di mettere una seria ipoteca per la qualificazione alla semifinale. Nella ripresa arriva anche il terzo gol ad opera del centrocampista Iniesta. Per i rossoneri una notte da dimenticare, resa ancora più drammatica per l’infortunio muscolare di Pato, uscito quasi subito dopo il suo ingresso a metà della seconda frazione di gioco. Il Barca è meritatamente per il quinto anno consecutivo in semifinale di Champions.

    PRIMO TEMPO – Porqué? Manca soltanto Mourinho nel primo tempo del Camp Nou. Due rigori per il Barcellona, nati entrambi da regali dei difensori del Milan. Prima è Mexes a perdere il pallone a centrocampo su pressione di Messi che si invola indisturbato verso l’area rossonera. E’ poi Antonini ad atterrare la Pulce, non lasciando altra scelta all’arbitro Kuipiers che fischiare il penalty in favore dei padroni di casa. L’argentino è implacabile, il Barcellona è già avanti per 1-0 al 10′ minuto. I catalani sembrano controllare agevolmente la partita, ma commettono l’errore di far rientrare in gara la squadra di Allegri. Alla mezzora infatti, dopo un contropiede fulmineo, il Diavolo trova la rete dell’1-1. Ibrahimovic pesca con un delizioso assist l’inserimento di Nocerino che di destro insacca alle spalle di Victor Valdes. La gioia dei quattromila tifosi rossoneri però dura poco perché al 41′ minuto il Barca si riporta in vantaggio grazie al secondo rigore della serata. Nell’occasione il direttore di gara olandese appare troppo fiscale, giudicando da penalty la trattenuta di Nesta ai danni di Busquets. Gli uomini di Guardiola chiudono il primo tempo avanti 2-1. La quinta semifinale di Champions negli ultimi cinque anni è più vicina. Messi con i suoi 14 gol in Europa appare irraggiungibile.

    lionel messi | © LLUIS GENE/AFP/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Il Barcellona continua a dominare l’incontro, sebbene non sia in giornata di grazia. Per questo Milan però può bastare così. Passano otto minuti e i blaugrana si portano sul 3-1, grazie al gol di Iniesta che si avventa su un rimpallo dopo la conclusione di Messi e infila senza problemi Abbiati. A questo punto è abbastanza inspiegabile la scelta tattica di Allegri nel far entrare Aquilani al posto di Seedorf, rinunciando ad inserire una punta in più fino al 70′, quando Pato subentra a Boateng. Il Milan prova a sbilanciarsi ulteriormente, ma la forza sembra abbandonare il Milan. La disfatta rossonera è completa con l’uscita del Papero dopo appena dieci minuti il suo ingresso in campo. Ennesimo infortunio muscolare per il brasiliano, tutto inutile quindi il viaggio negli Usa e quello che era stato salutato come un miracolo all’interno dell’ambiente del Milan. Nel finale il Barca potrebbe allungare ancora il divario con il neo entrato Adriano, che grazia Abbiati. Finisce con i 90 mila del Camp Nou in festa, la trasferta spagnola del Milan si rivela un flop senza attenuanti.

  • Ibrahimovic Milan, prove di matrimonio eterno?

    Ibrahimovic Milan, prove di matrimonio eterno?

    Il Milan ha iniziato i colloqui con Zlatan Ibrahimovic per il prolungamento del contratto fino al 2016. Lo svedese è intenzionato a restare in rossonero ancora a lungo. Si allontana così l’ipotesi di un trasferimento al Real Madrid la prossima estate circolata le settimane scorse. Oltre a Ibra, Galliani ha parlato con Raiola del futuro dell’olandese Van Bommel che è in scadenza a giugno. Questa mattina un tweet del sito ufficiale rossonero ha annunciato che gli stessi Robinho e Mexes hanno incontrato l’amministratore delegato per discutere riguardo la situazione dei rispettivi contratti.

    Nel pomeriggio di ieri a Milanello il dott. Galliani ha dato inizio alle danze di corteggiamento per ottenere il sì del bomber di Malmoe. Prima però dovrà convincere Padre Raiola, che già in passato a dimostrato come i matrimoni all’interno della sua comunità non siano così semplici. Non è sufficiente infatti l’amore, quest’ultimo va alimentato con il denaro, difronte al quale Raiola si è dimostrato particolarmente sensibile in più di un’occasione. Ibrahimovic ha il contratto in scadenza fra due anni, e vorrebbe da subito un ritocco dell’ingaggio, che al momento è il più alto di tutta la Serie A (9 milioni di euro all’anno ndr). Il Diavolo, anche per non andare a sbattere contro il fair play finanziario di Platini, dovrà essere molto astuto e utilizzare tutte le migliori armi di seduzione a cui può attingere se non vuole ricevere il classico due di Picche.

    zlatan ibrahimovic | © Scott Heavey/Getty Images

    Sempre nella giornata di ieri il Milan ha gettato le basi per il prolungamento del contratto di Van Bommel. A dicembre l’olandese aveva manifestato la volontà di chiudere la sua carriera in patria al Psv. Le dichiarazioni del centrocampista rossonero erano state interpretate come un chiaro segno del suo addio alla maglia rossonera al termine della stagione. Evidentemente però qualcosa è cambiato in questi ultimi due mesi e l’orange è determinato nel recitare un ruolo da protagonista anche il prossimo anno, potendo contare sulla cieca fiducia del tecnico Allegri, che la scorsa estate lo preferì a Pirlo.

    Infine Galliani al margine dell’allenamento di ieri si è intrattenuto con Robinho e Mexes, presumibilmente per discutere anche con loro del rinnovo contrattuale. Il brasiliano sembra essersi finalmente svegliato dal torpore agonistico registrato durante tutto il girone d’andata, mentre il francese nonostante il pugno rifilato a Borriello sta offrendo prestazione via via più convincenti tanto da convincere l’allenatore toscano nel preferirlo all’esperto Nesta.

  • Prova tv, stangata Mexes, assolti Muntari e Pirlo

    Prova tv, stangata Mexes, assolti Muntari e Pirlo

    E’ arrivata nel pomeriggio la decisione del giudice sportivo in relazione agli episodi incriminati di Milan-Juventus. L’unico a subire una squalifica il francese Mexes, che sarà assente per tre giornate. Assolti Muntari e Pirlo, per il quali Tosel ha scelto di non prendere alcun provvedimento disciplinare. Come preventivato alla vigilia la rissa nel finale che ha visto protagonisti Ambrosini e Chiellini non è stata presa in considerazione, così come esente da qualsiasi sanzione Antonio Conte, dopo lo scontro a muso duro avuto con Adriano Galliani durante l’intervallo della partita. Tira un sospiro di sollievo anche l’amministratore delegato rossonero, al quale viene comminata soltanto una ammonizione con diffida.

    Giustizia è fatta? La squalifica al solo Mexes sarà oggetto nei prossimi giorni di aspre polemiche fra le tifoserie delle due squadre, compresi gli stessi dirigenti delle società interessate. Il difensore centrale francese è stato appiedato per tre turni, colpevole di aver dato un pugno all’attaccante della Juventus Borriello nel corso del secondo tempo.

    philippe mexes | © FRANCK FIFE/AFP/Getty Images

    Sorprende come il compagno di squadra Muntari, nonostante fosse stato in precedenza differito al giudice sportivo dalla Procura federale, non abbia ricevuto alcuna giornata di squalifica. La manata al volto di Lichtsteiner nelle battute conclusive della partita non è stata giudicata meritevole di condanna.

    Discorso analogo per Andrea Pirlo. L’ex centrocampista del Milan era finito nel mirino di Milan Channel, il canale ufficiale rossonero, per aver rifilato due gomitate nell’arco dei 90′ minuti di gioco all’olandese Van Bommel. Anche per il bianconero il giudice sportivo si è mostrato clemente, scegliendo di non squalificare il faro della Nazionale azzurra.

    Le reazioni? Facile immaginare l’ennesima crociata della società di Via Turati, per via della scelta di utilizzare due pesi e due misure per Mexes e l’ex Pirlo. Tosel però è riuscito nell’impresa di scontentare entrambe le squadre perché la stessa Juventus non potrà gioire considerando l’impunità del ghanese Muntari dopo la dimostrazione del giocatore milanista riguardo il proprio talento naturale nell’arte della boxe.

  • Milan – Juve, dopo Mexes prova TV anche per Muntari?

    Milan – Juve, dopo Mexes prova TV anche per Muntari?

    Era prevedibile già dal 27′ della partita di ieri dello scontro diretto tra Milan e Juve, quello che doveva in parte ritagliare un’importante fetta di scudetto, che in settimana avremmo sentito molto parlare di episodi, di prove tv, di colpe e di responsabilità. Ed infatti ci troviamo ancora a parlare di tutto questo. Certamente il gol fantasma di Muntari non visto dalla terna arbitrale ha condizionato la partita non solo dal punto di vista del gioco e del risultato, ma anche degli animi. Poco importa se la ditta Tagliavento-Romagnoli ha ovviato al danno del primo tempo con l’annullamento del gol a Matri, i fatti dicono che a uscirne con il morale a terra, e anche i nervi, sia stato solo il Milan.

    Alla fine del primo tempo, ormai i fatti sono noti a tutti, Galliani, dg del Milan, si trovava già all’imbocco del tunnel degli spogliatoi ad attendere Tagliavento per riferire tutta la sua rabbia per la rete di Muntari non vista; di li a poco, all’arrivo di esponenti bianconeri (Albanese, responsabile delle relazioni esterne del club ed Antonio Conte), l’animo del direttore generale della società di Via Turati si sarebbe surriscaldato ulteriormente tanto che lo stesso non farà più ritorno in tribuna per un problema legato alla pressione.

    Sullay Muntari e Marco Borriello – Milan Juve | Valerio Pennicino/Getty Images

    Cosa ci si poteva aspettare nella ripresa dopo tanto nervosismo? Una stretta di mano tra giocatori e dirigenti? Niente di tutto questo ma, anzi, una situazione non facile da gestire per la terna arbitrale, ancor meno per i giocatori, soprattutto rossoneri, che hanno pagato con un eccesso di nervosismo la prestazione della seconda metà di gara. Nervosismo che è sfociato in un pugno poco sportivo di Mexes verso il suo ex compagno di squadra Borriello, una rissa sfiorata tra giocatori, anche compagni di Nazionale, a fine partita. Infine, secondo le ricostruzioni delle moviole dell’ultima ora, un altro episodio che certamente finirà al vaglio del giudice sportivo per la prova TV: Muntari si supera di una serie ripetuta di colpi, pugni o manate, contro il mal capitato di turno, Lichtsteiner. Grazie ad un video postato su YouTube da un tifoso e soprattutto grazie alle telecamere Sky, si vede all’85’ il tentativo del difensore bianconero di marcare il ghanese che con mestiere, neanche fosse il mitico Muhammad Ali, sferra all’avversario una serie di colpi fino a stenderlo al tappeto “verde”.
    Certamente il compito di domani del giudice sportivo sarà quanto mai arduo e chissà che martedì, giorno in cui si avranno notizie sulla decisione dell’episodio di Mexes e forse anche di Muntari, non ci siano ancora proteste su giudizi vergognosi.

    Video Youtube Muntari pugni a Lichtsteiner

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  • Milan Siena, debutta Mexes. Robinho scalza Pato

    Milan Siena, debutta Mexes. Robinho scalza Pato

    Anticipo di serie A, questa sera a San Siro Milan Siena classico confronto testa coda scontato sulla carta ma che può nascondere tantissime insidie per i rossoneri. Allegri infatti alla non attentissima difesa di questo inizio dovrà aggiungere infatti le pesanti defezioni sugli esterni che costringeranno all’utilizzo di Bonera come esterno di destra e il rilancio del deludente Taiwo. Centrale insieme a Thiago Silva ci sarà invece il biondo francese Mexes alla ricerca della migliore forma dopo il decorso dal brutto infortunio della scorsa stagione. In mediana il ritorno di Nocerino permette ad Allegri di affidarsi ai quattro titolari con Van Bommel e Boateng ai vertici del rombo e Aquilani insieme all’ex palermitano esterni. In avanti l’altra sorpresa è sempre il più probabile avvicendamento di Pato con Robinho a conferma che tra i due brasiliani al momento non c’è un vero e proprio preferito.

    Philippe Mexes titolare Siena Milan | ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    In casa Siena servono urgentemente punti per uscire dalla crisi fatta di 4 sconfitte nelle ultime cinque partite ma l’undici di Sannino è tutt’altro che una squadra rinunciataria come dimostrano le ottime prove fornite contro Juventus e Inter. La storica vittoria di Palermo in Coppa Italia ha però ridato nuovo entusiasmo e rilanciato le quotazioni di Reginaldo e Gonzalez al momento seconde scelte ma utili alla causa anche a partita in corso. In difesa Terzi vince il ballotaggio con Rossettini mentre in attacco con Calaiò ci sarà il giovane Destro che nelle scorse settimane è stato accostato al Milan grazie agli ottimi rapporti tra il Genoa di Preziosi titolare del cartellino e Galliani.

    PROBABILI FORMAZIONI
    Milan Siena
    Milan (4-3-1-2):
    Amelia; De Sciglio, Bonera, Thiago Silva, Taiwo; Aquilani, Van Bommel, Nocerino; Boateng; Ibrahimovic, Robinho.
    A disp.: Roma, Mexes, Emanuelson, Ambrosini, Seedorf, Pato, El Shaarawy. All. Allegri

    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Gattuso, Abate, Antonini, Flamini, Cassano, Nesta, Zambrotta, Yepes

    Siena (4-4-2): Brkic; Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Mannini, D’Agostino, Gazzi, Brienza; Calaiò, Destro.
    A disp.: Pegolo, Contini, Rossi, Angelo, Bolzoni, Larrondo, Reginaldo. All. Sannino

    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Vergassola, Belmonte