Tag: philippe mexes

  • Menez e Mexes riportano il Milan al successo

    Menez e Mexes riportano il Milan al successo

    Nella serata della contestazione della Curva Sud e di un San Siro semivuoto, il Milan di Pippo Inzaghi torna al successo sconfiggendo per 3-1 il Cagliari di Zeman. 

    Decisivi per il successo sono stati Menez e Mexes. L’attaccante ha realizzato una doppietta con un bel tiro a giro nel primo tempo e un rigore, che ha fatto arrabbiare i sardi in quanto il contatto Ceppitelli-Cerci pareva esser fuori area, nella ripresa. Il difensore ha trovato un gran gol al volo, in un momento fondamentale, due minuti prima infatti il Cagliari, con un perfetto contropiede, aveva trovato il pareggio con Farias.

    Il Cagliari a tratti ha mostrato qualcosa di buono, poco prima del rigore del 3-1 i rossoblu infatti avevano centrato una traversa con Joao Pedro.

    Veniamo al racconto della gara.

    Inzaghi deve rinunciare all’ultimo momento a Jack Bonaventura e schiera a centrocampo Poli, De Jong e Van Ginkel. In attacco confermato il tridente Honda-Destro-Menez.

    Zeman sorprende lasciando fuori Joao Pedro nel suo 4-3-3. A centrocampo infatti vanno Crisetig, Donsah ed Ekdal. Davanti il trio già visto contro l’Empoli: Farias-Sau-M’Poku.

    Jeremy Menez | Foto Twitter
    Jeremy Menez | Foto Twitter

    Al 5° subito uno spavento per il Milan con Sau che si libera in area, tenta la conclusione, fuori di poco. I rossoneri provano a crescere, facendo possesso palla che però non porta occasioni, se non un paio di corner. Al 21° il Milan passa in vantaggio con una bella conclusione di Menez che si sposta la palla e lascia partire il tiro vincente. Il gol sblocca il Milan che al 25° avrebbe la possibilità di raddoppiare, palla in profondità di Honda che trova Antonelli, l’ex Genoa prova a concludere ma Brkic in uscita chiude. I padroni di casa alzano i ritmi e costringono il Cagliari nella propria metà campo. Il primo tempo si chiude con il Milan avanti 1-0.

     

    Si riparte con Zeman che inserisce Joao Pedro per Gonzalez mandando Donsah a ricoprire il ruolo di terzino destro. Neanche il tempo di ripartire che il Cagliari trova il contropiede vincente con Farias, lanciato da Ekdal, che mette a sedere Mexes e trova la parità. Mexes però due minuti dopo si fa perdonare colpendo al volo un corner battuto da Menez e riportando avanti i suoi. La partita si accende con entrambe le squadre che ad ogni azione potrebbero trovare il gol. Inzaghi inserisce Cerci e Pazzini ma è il Cagliari a sfiorare il pari con la traversa colpita da Joao Pedro. Al 77° Cerci accelera e viene steso fuori area da Ceppitelli. Per Tagliavento e i suoi collaboratori è rigore, Menez trasforma. I rossoblu non mollano e cercano quel gol che potrebbe riaprirla. Nel recupero decisivo due volte Brkic che chiude due contropiedi del Milan, il primo su Pazzini, il secondo su Cerci. Arriva il fischio finale, il Milan torna al successo. Per il nuovo Cagliari di Zeman arriva la prima sconfitta, anche se a tratti i sardi non hanno sfigurato.

    MILAN – CAGLIARI 3-1 (21°, 77° rig. Menez (M), 47° Farias (C), 49° Mexes (M))

    Milan (4-3-3): Diego Lopez; Abate, Paletta, Mexes, Antonelli; Poli, De Jong (87° Essien), Van Ginkel; Honda (69° Cerci), Destro (73° Pazzini), Menez.

    Allenatore: Inzaghi.

    Cagliari (4-3-3): Brkic; Gonzalez (46° Joao Pedro), Ceppitelli, Diakité, Avelar; Donsah, Crisetig, Ekdal; Farias, Sau, Mpoku (65° Cossu).

    Allenatore: Zeman.

    Arbitro: Tagliavento.

    Ammoniti: Crisetig (C), Gonzalez (C), Farias (C), De Jong (M), Ceppitelli (C)

     

    Nell’altro anticipo, giocato alle 18, il Chievo contro il Palermo conquista tre punti pesantissimi per cercare di garantirsi un salvezza tranquilla. A decidere la gara è un gol al 35° di Paloschi, imbeccato da un colpo di tacco volante di Meggiorini. Nella ripresa Paloschi fallisce un calcio di rigore calciando alto mentre il Palermo, apparso spento come nelle ultime giornate, non va oltre ad una traversa colpita da Vazquez. Nel finale di gara espulso Andelkovic per doppia ammonizione.

    CHIEVO – PALERMO 1-0 (35° Paloschi)

    Chievo (4-4-2): Bizzarri; Frey, Dainelli, Cesar, Zukanovic; Schelotto, Radovanovic, Izco, Birsa (59° Botta); Paloschi (77° Biraghi), Meggiorini (73° Pellissier).

    Allenatore: Maran.

    Palermo (4-3-2-1): Sorrentino; Vitiello (74° Rispoli), Terzi, Andelkovic, Daprelà (69° Lazaar); Rigoni, Maresca, Barreto; Quaison (53° Belotti), Vazquez; Dybala.

    Allenatore: Iachini.

    Arbitro: Giacomelli.

    Ammoniti: Izco (C), Maresca (P)

    Espulso: Andelkovic (P)

  • Nico Lopez gela il Milan e inguaia Inzaghi

    Nico Lopez gela il Milan e inguaia Inzaghi

    Sembrava la serata perfetta per la rinascita del Milan di Pippo Inzaghi: lo svantaggio iniziale, la rimonta firmata anche da uno dei giocatori più criticati, Philippe Mexes, insomma una perfetta sceneggiatura per il più classico dei lieto fine, così non è stato.

    A rovinare la festa dei rossoneri ci ha pensato Nico Lopez che al minuto 94° ha segnato il gol che ha gelato San Siro ed ha consegnato un punto molto prezioso al suo Verona nella corsa salvezza.

    Adesso c’è da capire come reagirà la dirigenza del Milan a questo ennesimo stop, con una prestazione a larghi tratti molto negativa, la posizione di Inzaghi sembra ancora più in bilico, saranno le prossime ore a decidere il futuro di Superpippo.

    Veniamo al racconto della gara.

    Inzaghi sorprende tutti schierando Mexes in difesa al posto di Bocchetti ma sopratutto escludendo dalla formazione iniziale Mattia Destro, in attacco quindi con Cerci, Superpippo opta per Pazzini. A centrocampo Bonaventura-Muntari-Poli.

    Mandorlini sceglie Sala e Pisano sulle fasce in difesa, a centrocampo Ionita va ad aggiungersi ad Halfredsson e Tachtsidis. Il trio offensivo è composto da Jankovic, Toni e Juanito Gomez.

    La partita inizia con un Milan che fa girare il pallone ma non riesce praticamente mai a rendersi insidioso perché il Verona si compatta subito senza lasciare spazi. Gli uomini di Mandorlini provano a rendersi insidiosi in ripartenza come al 12° quando un diagonale di Jankovic esce non di molto. Al 17° la gara si sblocca, ingenuo fallo di Muntari su Ionita, dal dischetto va Toni che con un dolce cucchiaio batte Diego Lopez. La reazione del Milan non si vede, i rossoneri continuano con il possesso palla troppo lento che permette ad un attento Verona di chiudere agevolmente ogni possibile passaggio. Le uniche possibilità, potenziali, dei rossoneri nascono da errati disimpegni dei gialloblu. Alla mezz’ora Ionita s’inventa una giocata che varrebbe il raddoppio se non fosse per Diego Lopez che chiude, respingendo. Nel Milan ci prova Mexes con una gran conclusione fuori di poco. Al 41° però si ristabilisce la parità, Jankovic tocca Mexes in area, è rigore, dal dischetto Menez calcia forte e centrale, battendo Benussi. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Nico Lopez festeggiato dai compagni | Foto Twitter
    Nico Lopez festeggiato dai compagni | Foto Twitter

    Si riparte e subito il Milan trova il vantaggio, su un cross di Cerci, la palla finisce a Mexes che si allarga, calcia da posizione defilata ma il suo tiro è toccato da Tachtsidis e finisce in rete. La rete sembra togliere tutta la tensione al Milan che inizia a giocare in scioltezza, il Verona invece incassa pesantemente il colpo. I gialloblu ci mettono quasi 10 minuti a riprendersi ma poi al 56° con una bella accelerazione provano a spaventare la retroguardia del Milan con l’azione che vede Toni arrivare al tiro, fuori di poco. Il Verona non riesce ad effettuare un pressing efficace ed il Milan può così far girare il pallone con facilità. Al 73° Tachtsidis ci prova da fuori ma la sua conclusione si schianta sulla traversa e rimbalza in campo. Il Verona cerca ma costruisce poco, almeno sino al 94° quando Nico Lopez sfrutta una sponda di Juanito Gomez, s’infila in area e batte Diego Lopez. Sostanzialmente non c’è più tempo. Il Milan è gelato, il Verona festeggia un punto preziosissimo per la salvezza. La situazione di Inzaghi potrebbe complicarsi sempre di più.

    MILAN – VERONA 2-2 (17° rig.Toni (V), 41° rig. Menez (M), 47° aut. Tachtsidis (V), 94° Nico Lopez (V))

    Milan (4-3-1-2): Diego Lopez; Bonera, Paletta, Mexes, Antonelli; Poli, Muntari, Bonaventura; Menez (91° Destro); Cerci (63° Honda), Pazzini (77° Bocchetti).

    Allenatore: Inzaghi.

    Verona (4-3-3): Benussi; E.Pisano, Moras, Marques (50° Rodriguez), Sala; Ionita, Tachtsidis, Hallfredsson (62° Obbadi); Juanito Gomez, Toni, Jankovic (78° Nico Lopez).

    Allenatore: Mandorlini.

    Arbitro: Giacomelli.

    Ammoniti: Ionita (V), Halfredsson (V), Nico Lopez (V)

     

  • Arriva Essien, primo colpo dell’era Seedorf

    Arriva Essien, primo colpo dell’era Seedorf

    Ufficiale ormai la notizia di Michael Essien ai rossoneri, preso dal Chelsea a parametro zero. Ha firmato un contratto che lo legherà alla squadra rossonera fino al 2015. (altro…)

  • Prova Tv per Mexes, cosa rischia?

    Prova Tv per Mexes, cosa rischia?

    Le tecn0logie consentono di avere risposta quasi ad ogni dubbio, in particolar modo riguardo quanto accade sul terreno di gioco durante i match. (altro…)

  • Le rovesciate nel calcio, Mexes emula Ibra e Van Basten

    Le rovesciate nel calcio, Mexes emula Ibra e Van Basten

    Ligabue alcuni anni fa cantava “Una vita da mediano”. Oggi chissà quale testo avrebbe scritto per raccontare le rovesciate di Ibrahimovic e Mexes, così vicine e così diverse allo stesso tempo, ma accomunate entrambe dallo stupore di avversari e tifosi. Noi questa canzone la intitoleremo Le rovesciate nel calcio, come il titolo dell’articolo. Per la casa discografica poi possiamo sempre trovare un accordo. Iniziamo la nostra compilation dalla rete che ha stupito il mondo intero soltanto pochi giorni fa. E’ lo stesso Zlatan Ibrahimovic ad apporre il marchio di fabbrica, brevettato e costruito interamente in Svezia. Ne sanno qualcosa gli inglesi, prima schiantati dalla tripletta di Ibra, e pochi minuti più tardi affascinati dal poker dello svedese. Fuoriclasse assoluto.

    QUANDO LE FA UN DIFENSORE – E quando a segnare in rovesciata è un difensore? Crediamo abbia risposto in maniera esaustiva Philippe Mexes ieri sera, nella vittoria del Milan contro l’Anderlecht. Stop di petto spalle alla porta, pallone che viaggia a metà altezza, e voilà, la rovesciata che incanta Bruxelles, la “capitale” dell’Europa. Mexes non avrebbe potuto trovare una soluzione e una partita più azzeccata per segnare la sua prima rete con la maglia del Diavolo. Fuoriclasse per caso.

    RSC Anderlecht v AC Milan - UEFA Champions League
    Mexes, il fuoriclasse per caso delle rovesciate nel calcio | ©Dean Mouhtaropoulos/Getty Images

    IL TEMPO DEI RICORDI – Restiamo nell’universo Milan e riavvolgiamo il nastro a quel 25 novembre del 1992. Si disputava un anonimo Milan-Goteborg (sempre la Svezia a metterci lo zampino). Anche lì un calciatore giocò a poker con gli avversari. Era Marco Van Basten, forse il più grande calciatore che il club di Via Turati abbia mai avuto nella sua storia. Quella rovesciata sanciva il parziale 3-0 per gli uomini di Capello e da allora non è mai stata dimenticata. Riascoltando la radiocronaca dell’epoca, soltanto Ennio Vitanza poteva forse restare impassibile ad una rete del genere. Fuoriclasse senza tempo.

    A RITMO DI SAMBA – Celeberrima anche un’altra rovesciata, quella di Rivaldo in Barcellona-Valencia di 11 anni fa. Il calciatore brasiliano, all’apice della sua carriera, si inventò un gesto tecnico memorabile. Il tempio del Camp Nou quel giorno si inginocchiò al cospetto della divinità carioca. Nel rivederlo si ha sempre voglia di premere per l’ultima volta il tasto play. Quando poi ti accorgi che la bellezza rimane intatta all’ennesima visualizzazione, non puoi fare altro che chiamare il Louvre e chiedere informazioni circa lo stato di conservazione del Fuoriclasse informe.

    La rovesciata di Ibrahimovic [jwplayer config=”15s” mediaid=”161095″]

    La rovesciata di Mexes [jwplayer config=”30s” mediaid=”161097″]

    La rovesciata di Van Basten [jwplayer config=”120s” mediaid=”161098″]

    La rovesciata di Rivaldo [jwplayer config=”15s” mediaid=”161099″]

    Federico Pisanu

  • E’ il Milan di El Shaarawy. Rossoneri agli ottavi

    E’ il Milan di El Shaarawy. Rossoneri agli ottavi

    Il Milan si sbarazza per 3-1 dell’Anderlecht conquistando così la qualificazione agli ottavi di Champions League con un turno d’anticipo. Decisivo anche il pareggio che poche ore prima gli spagnoli del Malaga avevano imposto allo Zenit. Dopo un primo tempo decisamente sottotono da parte degli uomini di Allegri, il Milan si è reso protagonista di una ripresa brillante. Tre i gol messi a segno nei secondi 45 minuti. Fra questi c’è ancora la firma del Faraone El Shaarawy, arrivato al suo dodicesimo centro stagionale tra campionato e Champions League (il secondo in Europa). Il tabellino finale mostra anche il nome di Pato, che nei minuti di recupero ha posto il suo sigillo per il definitivo 3-1 della serata belga. Bruxelles si conferma quindi città benevole per i colori rossoneri a sei anni esatti di distanza dall’ultima edizione vinta proprio dal Diavolo nella rivincita di Atene contro il Liverpool di Rafa Benitez.

    OTTAVI – Il Milan è nuovamente tra le prime 16 squadre in Europa. Un traguardo sicuramente positivo dopo il caldo autunno trascorso dalla banda di Allegri. Qualificazione alla fine meritata per i calciatori rossoneri, vista anche la debacle dello Zenit di Luciano Spalletti, che anche ieri sera ha mostrato preoccupanti lacune di gioco nel match interno contro il Malaga. El Shaarawy e compagni sono scesi in campo consapevoli di poter raggiungere l’obiettivo da subito, senza dover aspettare l’ultima partita del Girone C proprio contro i russi. Traguardo raggiunto, senza se e senza ma. Con tutto il rispetto per l’Anderlecht, il Milan resta di un altro pianeta rispetto alla squadra allenata da John van den Brom, ed il secondo tempo di ieri allo stadio Constan Vanden Stock ne è la testimonianza più tangibile.

    FBL-EUR-C1-ANDERLECHT-MILAN
    Anderlecht-Milan, El Shaarawy consegna gli ottavi ad Allegri | ©VIRGINIE LEFOUR/AFP/Getty Images

    LA PERLA – Anderlecht-Milan, oltre che per la qualificazione agli ottavi, verrà ricordata sopratutto per l’incredibile rovesciata di Mexes, con cui il francese ha segnato il momentaneo 2-0 al 71° minuto. Una rete straordinaria, di incredibile bellezza. Molti tifosi del Milan avranno fatto un tuffo nel passato indietro di vent’anni, ricordando il gol forse più bello di tutta la storia rossonera, quando Van Basten si inventò una rovesciata dal limite dell’area contro gli svedesi del Goteborg. Lo stesso Adriano Galliani ha ammesso che la rovesciata di Mexes entrerà di diritto nella collezione dei gol più belli segnati da un calciatore del Milan. Come dargli torto.

    Le pagelle di Anderlecht-Milan 1-3
    Abbiati 6,5: in tutta la partita è costretto all’intervento soltanto in un’occasione, nella quale si fa trovare pronto.
    De Sciglio 7: ennesima prova di maturità del giovane ragazzo. Suo l’assist per il gol di El Shaarawy.
    Constant 6,5: nonostante Allegri ripensi ad Emanuelson per la fascia sinistra, Constant ha ormai convinto anche i più scettici.
    Mexes 10: il francese merita 10 perché grazie al suo gol ha mostrato a tutti che in cielo esiste davvero un’entità soprannaturale.
    Yepes 7: in coppia con Mexes chiude qualsiasi spazio agli attaccanti dell’Anderlecht.
    Montolivo 6,5: imposta, contrasta, tappa. E’ il tuttofare del centrocampo rossonero.
    De Jong 6: abbandona le velleità di regista per trasformarsi in mediano di completa rottura. Meglio nella seconda veste.
    Nocerino 6: dopo un inizio di stagione difficile, l’ex rosanero pare stia recuperando la forma dello scorso campionato.
    Boateng 5: quando sembra che sia tornato, riecco che cade. E intanto il mercato di gennaio si avvicina.
    Bojan 5,5: nulla di trascendentale per lo spagnolo. Fa spazio a Pato (6,5) nella ripresa. Da rivedere.
    El Shaarawy 8: ormai l’otto inizia a diventare un voto automatico per il Faraone, che da ieri punta anche all’Europa.
    Allegri 7: non era facile recuperare la situazione drammatica di inizio autunno. La qualificazione agli ottavi è la sua seconda vittoria dopo quella del Faraone.

    Il video di Anderlecht Milan 1-3 [jwplayer config=”30s” mediaid=”161055″]

    Il video della rovesciata di Mexes [jwplayer config=”30s” mediaid=”161056″]

  • Joaquin cancella il Milan di Allegri a Malaga

    Joaquin cancella il Milan di Allegri a Malaga

    A Malaga il Milan coglie la terza sconfitta consecutiva dopo i ko nel derby e contro la Lazio sabato. Non è bastata quindi l’ennesima rivoluzione di Allegri, che ha schierato i rossoneri con una difesa a tre. A Milanello qualcosa di simile non si vedeva dai tempi di Zaccheroni. La difesa a tre di ieri sera si trasformava spesso in una difesa a cinque, con De Sciglio e Constant che arretravano sulla linea dei difensori quando la palla era in possesso dei padroni di casa. A decidere il match di ieri sera è stato un gol di Joaquin al 64′, sul bel passaggio di Iturra. Lo stesso Joaquin aveva fallito un calcio di rigore piuttosto generato che l’arbitro aveva concesso alla fine del primo tempo. Con il risultato della Rosaleda il Milan resta al secondo posto in classifica, con lo Zenit a un solo punto di distanza.

    L’INEDITO DI ALLEGRI – Forse il sogno nascosto del Conte Max è quello di partecipare a X-Factor, visto il lavoro certosino sugli inediti che sta compiendo nell’ultimo periodo. Dal 4-2-3-1, che qualcosa di buona aveva portato, si è passati ieri alla difesa a tre, un pugno negli occhi per i tifosi del Milan, che considerano la linea dei tre dietro come l’anticalcio per eccellenza o quantomeno sinonimo di un atteggiamento da provinciale. Tra Acerbi, Mexes, Bonera sinceramente non sapremo chi eleggere come peggiore. L’ex Chievo ha toppato clamorosamente nell’azione del gol di Joaquin; il francese ogni tanto si prendeva qualche pausa di riflessione che in questo momento sono l’ultima cosa che serve al Diavolo; Bonera invece veniva saltato sistematicamente, come se fosse un ragazzino qualsiasi,  quando invece dovrebbe essere il leader della difesa (secondo Allegri). L’aggravante poi, che condanna insindacabilmente la difesa del Milan, è rappresentata dai lanci lunghi (per usare un eufemismo) che venivano effettuati ogni volta che il Malaga perdeva palla in attacco. Quando nei giornali leggiamo che il Milan ha venduto anche la propria anima non dobbiamo pensare a chissà quale ingarbuglio metafisico. Basta vedere la paura e il conseguente (non) gioco espresso in campo. Sia in Italia che in Europa, quest’ultima la casa del Milan. 

    LE PAGELLE DI MALAGA-MILAN 1-0 
    Amelia 6,5: stavolta il portiere romano si è disimpegnato egregiamente, sia nelle uscite sia quando è stato chiamato in causa da fuori area. Candreva cancellato.
    Bonera 5: generoso l’ex Parma, ma a questo Milan la generosità non basta. Isco e Saviola spesso e volentieri lo saltano con troppa facilità.
    Mexes 5: schierato al centro della difesa a tre, il francese ha dalla sua soltanto il fisico. Il resto (testa-gamba) non può essere da Milan.
    Acerbi 4,5: mezzo punto in meno rispetto ai suoi compagni di reparto per l’amnesia nell’azione che ha portato al gol di Joaquin. L’azzardo di Allegri nel schierarlo titolare ieri sera si è rivelato un mezzo flop. (33′ st: Bojan 4,5)
    De Sciglio 6,5: dopo Amelia il migliore in campo. Dalla sua fascia sono arrivati i cross più pericolosi che non sono stati però concretizzati in rete dai suoi compagni. Il ragazzo farà strada.
    Constant 5: molti errori sul piano tecnico, anche banali, oltre al fallo che ha poi decretato il penalty in favore del Malaga. E’ però incoraggiante che non sia stato il peggiore in campo per una notte. (25′ st: Pato 4,5)
    Ambrosini 5,5: la buona volontà il capitano ce la mette ma il centrocampo del Malaga finisce per straripare nella ripresa. Quando Pellegrini dice che il Milan è venuto alla Rosaleda difendendosi con 8 uomini si riferisce anche a lui.
    Montolivo 6: positivo e propositivo nel primo tempo, cala come il resto della squadra nel secondo tempo. Buona l’intesa con De Sciglio.
    Emanuelson 5,5: stavolta non ha reso quanto nelle altre partite, forse perché la fascia destra era più per De Sciglio che per lui. Nel primo tempo confeziona un assist al bacio per El Shaarawy che il Faraone non riesce a concretizzare in gol.
    El Shaarawy 5: nella valutazione pesano come un macigno gli errori sotto porta del giovane rossonero. Nelle azioni più importanti del Milan ieri sera però il suo nome era sempre presente.
    Pazzini 4,5: trascorre la partita più a far sportellate che calcio. Quando ha tra i piedi o sulla testa i palloni buoni manca il colpo risolutore. Dopo la trasferta di Bologna l’ex Inter è diventato un fantasma (o un pacco).

  • Svezia-Francia, blues ad un passo dai quarti

    Svezia-Francia, blues ad un passo dai quarti

    Stasera allo stadio olimpico di Kiev ore 20:45 va in scena Svezia-Francia, partita che insieme a Inghilterra-Ucraina chiude il gruppo D di Euro 2012. Le ultime due partite della fase a gironi che andranno in scena stasera determineranno le avversarie di Spagna e Italia ai quarti di finale. Alla Francia di Laurent Blanc basta un pareggio contro la Svezia già eliminata per approdare ai quarti di finale ma i francesi puntano ad ottenere il bottino pieno contro Ibrahimovic e compagni onde evitare la Spagna campione in carica. Ultima fatica europea e stagionale per Zlatan Ibrahimovic, a segno inutilmente nella prima partita persa dagli svedesi contro l’Ucraina. Gli svedesi nonostante siano già eliminati vogliono evitare di chiudere il girone con zero punti in classifica.

    Karim Benzema a caccia del primo gol ad Euro 2012 © FRANCK FIFE/AFP/GettyImages

    PRIMA GIOIA PER BENZEMA? – L’attacco francese sarà comandato come al solito da Karim Benzema, punta di diamante francese a caccia del primo gol ad Euro 2012. L’attaccante del Real Madrid verrà supportato da Frank Ribery e Samir Nasri mentre a centrocampo confermatissimo il centrocampista del Newcastle Yohan Cabaye, in gol contro l’Ucraina, che verrà affiancato da Yann M’Vila, pienamente recuperato da Blanc dopo i 20 minuti con gli ucraini. Qualche cambiamento il ct Blanc lo proporrà in difesa dove risultano diffidati sia Philippe Mexes che Mathieu Debuchy (uno dei migliori per la Francia e ricercato dall’Inter in sostituzione di Maicon) e quindi probabile inserimento di Reveillere al posto del terzino destro del Lille e riposo per Patrice Evra rimpiazzato da Clichy del Manchester City. Il difensore del Milan invece dovrebbe essere della partita e avrà il compito di marcare il suo compagno di squadra Zlatan Ibrahimovic. Il capocannoniere della Serie A 2011/2012 vuole lasciare gli europei regalando almeno una gioia alla sua nazione e possibilmente aumentare il suo bottino personale di reti in nazionale che al momento è fermo a 32 reti. Il ct svedese Hamren potrà schierare la formazione migliore eccezion fatta per Elm (attacco febbrile) ed Elmander (botta al piede destro).

    PRECEDENTI E QUOTE – Sono 17 i precedenti tra Svezia e Francia. I transalpini si sono imposti in 8 occasioni mentre gli svedesi hanno trionfato solo 4 volte. 5 volte la sfida tra francesi e svedesi si è conclusa in parità. Dei 17 precedenti solo uno si è giocato nelle fasi finali di un europeo, precisamente a Stoccolma negli europei del 1992 e la partita decretò il pareggio per 1-1. L’ultima vittoria in assoluto degli svedesi contro la Francia risale al lontano 1969, quando in un incontro valido per le qualificazioni ai mondiali messicani del 1970 gli scandinavi si imposero per 2-0. Da quel momento le due nazionali si sono incontrate altre 11 volte e lo score recita: 6 vittorie francesi e 5 pareggi. Tutt’altro che incoraggianti per gli svedesi sono le quote degli scommettitori, che vedono favorita la Francia quotata a 1,60 mentre il pareggio e la vittoria svedese sono quotati rispettivamente a 3,75 e 5,50. Il risultato esatto più probabile è il 2-0 in favore dei francesi bancato a 6. Anche i bookmakers danno fiducia a Karim Benzema, il francese infatti è il principale indiziato come primo marcatore della sfida ed è quotato a 4,5. Ibrahimovic primo marcatore di Svezia-Francia paga invece 7 volte la posta giocata.

    PROBABILI FORMAZIONI SVEZIA-FRANCIA

    Svezia (4-4-1-1): Isaksson, Lustig, Granqvist, Mellberg, M. Olsson, Holmen, Kallstrom, Larsson, Toivonen, Ibrahimovic, Rosenberg. A disposizione: Wiland, Hansson, J. Olsson, Antonsson, Safari, Wernbloom, Svensson, Elm, Bajrami, Hysen, Elmander, Wilhelmsson. Allenatore: Hamren.

    Francia: (4-3-3): Lloris, Reveillere, Rami, Mexes, Clichy, M’Vila, Cabaye, Menez, Nasri, Benzema, Ribery. A disposizione: Mandanda, Carrasso, Evra, Koscielny, Debuchy, A. Diarra , Martin, Matuidi, Valbuena, Ben Arfa, Giroud, Malouda. Allenatore: Blanc.

    Arbitro: Pedro Proenca (Por)

    Diretta tv: Rai Sport 2 ore 20:30

    SPECIALE EURO 2012

  • Francia-Inghilterra, il match tra le eterne rivali apre il Gruppo D

    Francia-Inghilterra, il match tra le eterne rivali apre il Gruppo D

    Si conclude oggi l’esordio di ogni girone: le squadre a scendere in campo oggi alle ore 18.00 saranno Francia e Inghilterra. Le due rivali di sempre sono infatti finite nello stesso girone assieme all’Ucraina di Sheva e la Svezia di Ibra. Le squadre di Laurent Blanc e Roy Hodgson si affronteranno a Donetsk e, ad arbitrale l’incontro tra le due, sarà l’italiano Nicola Rizzoli.

    Nella fase di qualificazione la Francia ha conquistato sei vittorie, tre pareggi ed una sconfitta, totalizzando ventun punti alla fine dei match. L’unica sconfitta è arrivata nel primo incontro della fase di qualificazione dove, nella partita contro la Bielorussia, i francesi si sono arresi al goal di Kislyak. I tre pareggi sono invece arrivati nei match con la Bosnia, con la Romania e con la Bielorussia.

    Percorso senza sconfitte invece per l’Inghilterra che, inserita nel Gruppo G assieme a Montenegro, Svizzera, Galles e Bulgaria, ha conquistato cinque vittorie e tre pareggi totalizzando diciotto punti sui ventiquattro in palio. I tre pareggi sono stati ottenuti dagli inglesi contro la Svizzera e due volte contro il Montenegro, squadra che si è classificata al secondo posto nel girone.

    Allenamento Francia © Scott Heavey / Getty images

    Per i britannici oggi non ci sarà Rooney, squalificato per due partite proprio per il cartellino rosso ottenuto nel match pareggiato contro il Montenegro, e soprattutto non ci saranno Cahill, Lampard e Barry, tutti infortunati. Grande cambiamento anche in panchina dove è arrivato da 40 giorni alla guida della squadra Roy Hodgson, ex conoscenza neroazzurra, arrivato al posto dell’italianissimo Capello. Dall’altra parte anche per i francesi probabili assenti per infortunio Yann M’Vila e Blaise Matuidi; sicuramente questa Francia non sarà la favorita in un girone ostico come questo dove saranno molto inside anche le partite con Svezia e Ucraina. Da quindici anni a questa parte ad avere la meglio è sempre stata la Francia che ha vinto quattro dei cinque match disputati da allora; anche la partita di oggi vede Blanc e i suoi partire in vantaggio, ma solo nelle scommesse.

    Nonostante sia avanti nelle scommesse, anche la Francia presenterà le sue pecche: in difesa Rami non ha alcuna esperienza in campionati europei o mondiali e Mexes è ben ricordato per la brutta stagione al Milan e soprattutto è stato criticato per essere ingrassato da quando gioca con i rossoneri. Ad approfittare di questi piccoli difetti dovranno essere Carroll, Young e Diarra. Per quanto riguarda invece il centrocampo qui a giocarsela saranno Malouda e Gerrard, i due migliori nel proprio ruolo che sapranno dirigere la propria squadra in maniera perfetta.

    Come gli inglesi anche noi abbiamo i nostri problemi – spiega il ct francese Blancma devo dire che sono sicuro che i leoni siano pronti a dare il meglio contro di noi. Vogliono sempre vincere, figurati se non vogliono vincere soprattutto contro i francesi. Dobbiamo dimenticare tutto il recente passato che ci vede nettamente vincitori. Ho visto due amichevoli e li hanno giocato bene, se oggi giocano così per noi non sarà una passeggiata; dobbiamo inoltre stare attenti perché Steven Gerrard è un ottimo giocatore“.

    Ho trascorso tre settimane belle e soprattutto intense – spiega il nuovo ct dell’Inghilterra Hodgsonmi sono sentito accettato dal gruppo e i giocatori mi hanno reso facile il lavoro.Non penso si possa accusare l’Inghilterra di non essere una grande nazionale anche se non aver vinto nulla dal 1966 ad oggi è qualcosa che abbiamo sempre ben presente, non c’è bisogno che me lo ricordiate. Ma cominciamo questo torneo come una delle 16 squadre che può vincerlo“.

    La probabile formazione della Francia sarà un 4-2-3-1 con Lloris; Debuchy, Koscielny, Mexes, Evra; Diarra, Cabaye; Malouda, Nasri, Ribery; Benzema. Mentre gli inglesi scenderanno in campo con un 4-2-3-1 con Hart; Jones, Terry, Lescott, Cole; Gerrard, Parker; Walcott, Milner, Young; Carroll.

    SPECIALE EURO 2012

  • Milan, Thiago Silva al City per Balotelli?

    Milan, Thiago Silva al City per Balotelli?

    La parola addio sembra non voler abbandonare le porte di Milanello. Nel fuggi fuggi generale di questi giorni potrebbe esserci qualche altro tassello dell’undici milanista pronto a lasciare Milano. In effetti rimpiazzare sia a livello tecnico che di spogliatoio, gente come Nesta, Seedorf, Gattuso non è impresa di facile riuscita. Gli acquisti di Bakary Traorè e Riccardo Montolivo e il possibile ingaggio di Acerbi non posso bastare a non far rimpiangere un pezzo di Milan andato via. Ed è per questo che Adriano Galliani starebbe pensando all’acquisto di un top player che infiammi la piazza rossonera.

    THIAGO SILVA PER BALOTELLI? – Per finanziare l’acquisto di un top player c’è bisogno di molta liquidità e a tal motivo il Milan se vuole regalarsi un grande attaccante dovrà sacrificare qualche pezzo pregiato. L’ultima indiscrezione lanciata oggi dal Corriere dello Sport vede come sacrificato Thiago Silva in una trattativa con il Manchester City che porterebbe a Milano Mario Balotelli più qualche milione. Ipotesi molto suggestiva ma possibile dal momento che, ora come ora in Italia se vuoi fare un gran mercato devi cedere, incassare denaro e poi investirlo. La valutazione del centrale brasiliano si aggira sui 30 milioni di euro, la stessa cifra che il City pagò 2 anni fa all’Inter per portare a Manchester Balotelli.

    Thiago Silva © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Thiago Silva andrebbe a rinforzare il reparto difensivo della squadra di Roberto Mancini e più precisamente prenderebbe il posto occupato da Lescott affiancando il centrale belga Vincent Kompany. Il Milan cedendo il centrale della nazionale brasiliana perderebbe uno dei 3 difensori più forti al mondo, ma avrebbe a disposizione un potenziale fenomeno come Super Mario, qualche milione per rinforzare il reparto difensivo con Acerbi e Granqvist, e affiderebbe le chiavi della difesa a Philippe Mexes. Nella giornata di ieri Roberto Mancini, allenatore dei Citizens, ha depistato l’ipotesi di una cessione di Balotelli: “Mario è stato chiaro, ma io ribadisco il concetto: Balotelli resterà a Manchester al centouno per cento”. Chi avrà ragione? Forse basterà aspettare qualche settimana per capire le intenzioni dell’ex allenatore dell’Inter. Una cosa è certa: ai campioni d’Inghilterra gioverebbe più avere Thiago Silva in difesa piuttosto che un Balotelli in un reparto super affollato da top player vedi Dzeko, Tevez (pallino di Galliani) e Sergio Aguero sempre più amato a Manchester dopo il suo goal storico che è valso il titolo in Premier League dopo 44 anni di attesa.

    I tifosi milanisti dopo aver versato lacrime per i 6 addii di domenica, stanno già tremando all’ipotesi di perdere uno tra Thiago Silva e Ibrahimovic. Per lo svedese sono già arrivate le rassicurazioni da parte del suo procuratore Mino Raiola, il quale nella giornata di ieri ha dichiarato che il suo assistito è intenzionato a rispettare il suo faraonico contratto ( 9 milioni annui) che lo lega a Milano. Ma i mal di pancia sono dietro l’angolo e potrebbero diventare insidia fastidiosa fino al 31 Agosto 2012, data di chiusura del mercato estivo. Si preannuncia un’estate calda per Galliani, che con un occhio al bilancio dovrà inventarsi qualcosa per consegnare a mister Allegri una squadra competitiva per il titolo.