Tag: Philippe Gilbert

  • Tour de France, caos e cadute. Vince Marcel Kittel

    Tour de France, caos e cadute. Vince Marcel Kittel

    Incredibile prima tappa al Tour de France del centenario, l’arrivo in Corsica a Bastia viene vinto dal tedesco Marcel Kittel in volata dopo il panico generale causato dal bus dell’Orica GreenEdge che è rimasto incastrato sulla linea del traguardo e rimosso pochi minuti prima dell’arrivo dei corridori. Veramente una scena imbarazzante e paradossale per la macchina organizzativa praticamente perfetta del Tour che vede iniziare non in maniera esaltante l’edizione numero 100 che si spera possa essere la prima senza il coinvolgimento del doping. Marcel Kittel conquista anche la prima maglia gialla approfittando della maxi caduta in cui sono rimasti coinvolti i velocisti favoriti alla vigilia con Cavendish e Sagan su tutti.

    Il tedesco Marcel Kittel, prima maglia gialla al Tour numero 100 © JEFF PACHOUD/AFP/Getty Images
    Il tedesco Marcel Kittel, prima maglia gialla al Tour numero 100 © JEFF PACHOUD/AFP/Getty Images

    Per il resto invece solita routine per una tappa del Tour de France con le immancabili cadute che hanno fatte delle vittime illustri già dalla prima tappa. Il caos causato dal bus ha prodotto oltre al panico generale anche la rottura del fotofinish dell’arrivo costringendo la giuria ad assegnare gli stessi tempi a tutti i corridori compresi quelli coinvolti nelle cadute. Quindi nella sfortuna niente di compromesso per lo spagnolo Alberto Contador con il capitano della Saxo Bank rimasto coinvolto nella caduta ai meno 20 km assieme a Hesjedal, Van Garderen ed il nostro Moreno Moser oltre che Cavendish, Gilbert, Sagan e Greipel.

    Si rimane in Corsica con la seconda tappa che partirà da Bastia ed arriverà ad Ajaccio, tappa adatta ancora alle ruote veloci ma con quattro salite in programma ma con il Col de Vizzanova, salita di seconda categoria, troppo lontana dal traguardo per impedire a Cavendish e soci di lottare per il successo di tappa.

    Ordine d’arrivo

    1

    Marcel Kittel

    GER

    ARG

         4 56’52”

    2

    Alexsander Kristoff

    NOR

    KAT

             0”

    3

    Danny Van Poppel

    NED

    VCD

             0”

    4

    David Millar

    GBR

    GRS

             0”

    5

    Matteo Trentin

    ITA

    OPQ

             0”

    6

    Samuel Dumoulin

    FRA

    ALM

             0”

    7

    Gregory Henderson

    AUS

    LTB

             0”

    8

    Jurgen Roelandts

    FRA

    LTB

             0”

    9

    Joaquin Josè Rojas

    SPA

    MOV

             0”

    10

    Kris Boeckmans

    BEL

    VCD

             0”

    Classifica  Generale

    1

    Marcel Kittel

    GER

    ARG

         4 56’52”

    2

    Alexsander Kristoff

    NOR

    KAT

             0”

    3

    Danny Van Poppel

    NED

    VCD

             0”

    4

    David Millar

    GBR

    GRS

             0”

    5

    Matteo Trentin

    ITA

    OPQ

             0”

    6

    Samuel Dumoulin

    FRA

    ALM

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    7

    Gregory Henderson

    AUS

    LTB

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    8

    Jurgen Roelandts

    FRA

    LTB

             0”

    9

    Joaquin Josè Rojas

    SPA

    MOV

             0”

    10

    Kris Boeckmans

    BEL

    VCD

             0”

  • Philippe Gilbert campione del Mondo, delusione Italia

    Philippe Gilbert campione del Mondo, delusione Italia

    Philippe Gilbert è il nuovo campione del Mondo grazie alla splendida vittoria sul circuito di Valkenburg, seconda posizione per il norvegese Edvald Boasson Hagen e medaglia di bronzo per lo spagnolo Alejandro Valverde.

    Prima vittoria in un mondiale per il fuoriclasse belga che corona un 2012 sino ad oggi molto amaro ma chiuso alla grande con la maglia iridata che nelle passate edizioni gli era sempre sfuggita. Oscar Gatto è il primo degli italiani in tredicesima posizione.

    Il mondiale inizia a ritmi bassi con la prima fuga composta da Cataldo, Lastras, Coppel, Buts, Smukulis, Anacona, Duggan, Howes, Mezgec, Ferrari Barcelo e Isaichev che raggiungono più di cinque minuti di vantaggio sul gruppo. E’ la Gran Bretagna che si mette in testa a tirare e la prima fuga viene annullata, a 100km dal traguardo si vede Contador che piazza un allungo sul Cauberg ma il vincitore dell’ultima Vueltanon sembra avere le caratteristiche in questo circuito per poter conquistare la maglia iridata.

    Philippe Gilbert ©Bryn Lennon/Getty Images

    Il gruppo si mantiene compatto sino all’ultimo giro ed addirittura, sull’ultima ascesa del Cauberg, sono circa 40 i corridori che possono lottare per la vittoria. Luca Paolini si mette davanti per Vincenzo Nibali ed è lo squalo delle stretto che cerca di portare l’allungo decisivo per poter almeno sgranare il gruppo, ma Gilbert non solo riprende l’azzurro ma riesce anche a ripetere lo scatto sul punti più duro della salita guadagnando i metri decisivi per la vittoria finale. Dietro Nibali alza bandiera bianca come tutti che si arrendono al belga che taglia il traguardo in solitudine e raggiante dalla felicità.

    In un anno in cui non ha certamente brillato, Philippe Gilbert conquista la vittoria più importante della sua carriera già ricca di successi. Spedizione azzurra in Olanda comunque da non buttare con i due bronzi della Stricker e di Elisa Longo Borghini mentre per gli uomini obiettivamente non c’era molto da fare con Vincenzo Nibali sempre l’ultimo ad arrendersi.

    Ordine d’ arrivo

    1 Philippe Gilbert Bel
    2 E. Boasson Hagen Nor
    3 Alejandro Valverde Spa
    4 John Degenkolb Ger
    5 Lars Boom Ola
    6 Allan Davis Aus
    7 Thomas Voeckler Fra
    8 R. Navardausskas Ltu
    9 Sergio Henao Col
    10 Oscar Freire Spa
  • Mondiali ciclismo, oro a Marianne Vos. Longo Borghini bronzo

    Mondiali ciclismo, oro a Marianne Vos. Longo Borghini bronzo

    Una campionessa sublime che riempie gli occhi di piacere per la classe e la forza con cui sta in bicicletta, l’olandese Marianne Vos è la nuova campionessa del Mondo grazie alla stupenda vittoria in solitudine davanti al pubblico amico di Valkenburg.

    Bellissima medaglia di bronzo per la giovane ventenne Elisa Longo Borghini che conferma un italiana sul podio iridato  con il sesto posto finale di Rossella Ratto e dopo i due ori consecutivi di Giorgia Bronzini nelle passate edizioni. Secondo bronzo per l’Italia in Olanda dopo il terzo posto nella gara junior donne della bolzanina Anna Maria Zita Stricker.

    Era la favorita numero uno sul circuito di casa Marianne Vos e l’olandese, per una volta, riesce a mantenere il pronostico della vigilia che la vede sempre come favorita numero uno dato che è la ciclista più forte del Mondo ed una delle più forti di tutti i tempi. L’attacca decisivo dell’olandese arriva a tre giri dal traguardo, la fuoriclasse orange stacca le avversarie nettamente sulla salita del Cauberg coronando un 2012 fantastico con la vittoria del Giro d’Italia e della medaglia d’oro ai giochi olimpici di Londra. Secondo titolo mondiale per l’olandese dopo quello conquistato a Salisburgo nel 2006 a soli 19 anni ed i cinque secondi posti consecutivi dal 2007 al 2011.

    Marianne Vos © Bryn Lennon/Getty Images

    Grande prova della giovane ventenne Elisa Longo Borghini che conquista il posto più basso del podio e, con qualche malizia in più nella condotta di gara, poteva ambire anche all’argento dato che l’australiana Neylan ha sfruttato il suo lavoro per quasi tutti i km finali nel tentativo di riprendere una irraggiungibile Vos.

    Domani sarà la volta degli uomini con il belga Philippe Gilbert e lo slovacco Peter Sagan favoriti principali per la maglia iridata con i nostri Moreno Moser e Vincenzo Nibali a tentare l’acuto per la nazionale guidata dal C.T. Paolo Bettini.

  • Sabotaggio al Tour, vince Sanchez davanti a Sagan

    Sabotaggio al Tour, vince Sanchez davanti a Sagan

    Lo spagnolo Luis Leon Sanchez della Rabobank vince la 14esima tappa al Tour de France beffando lo slovacco Peter Sagan che si è fatto ingenuamente sorprendere a 12 km dal traguardo.

    Paura sulle strade del Tour con Christian Proudhomme, direttore di corsa, che conferma che sono state lanciate puntine sull’asfalto dell’ultimo Gran Premio di Montagna. Oltre una trentina i corridori che hanno forato oltre a numerose moto presenti sulla corsa.

    La domenica sulle strade del Tour inizia subito con la bagarre sin dai primi km, la fuga si forma con undici elementi: Sagan, Vorganov, Casar, Kruijswijk, Gilbert, Gautier, Izagirre Insausti, Paulinho, Sanchez, Minard e Velitsche raggiungono un vantaggio massimo superiore ai 15’. La tappa presenta due salite di prima categoria ma il gruppo maglia gialla è intenzionato a prendersi una giornata di completa relax lasciando via libera ai fuggitivi.

    Luis Leon Sanchez ©Bryn Lennon/Getty Images

    Davanti il favorito numero uno è la maglia verde Peter Sagan che, a 12 km dal traguardo, commette un ingenuità pazzesca lasciando provvisoriamente la testa della corsa per andarsi ad alimentare. Proprio in quel momento, e sicuramente consapevole della situazione, parte Sanchez che sorprende tutti tagliando da solo il traguardo con Sagan ancora una volta al secondo posto.

    La classifica generale rimane invariata con il solo Cadel Evans che ha rischiato grosso nel corso dell’ultima salita avendo forato ed essendo rimasto per troppo tempo da solo, complice sicuramente un organizzazione diciamo alquanto ballerina della sua squadra la BMC.

    Ordine d’arrivo.

    1 SANCHEZ Luis Leon SPA RAB      4 50’59”
    2 SAGAN Peter SVK LIQ         47”
    3 CASAR Sandy FRA FDJ         47”
    4 GILBERT Philippe BEL BMC         47”
    5 IZAGUIRRE Gorka SPA EUS         47”
    6 PAULINHO Sergio POR SAX         2’51”
    7 MINARD Sebastien FRA ALM         2’51”
    8 VELITS Martin SVK OPQ         3’49”
    9 VORGANOV Eduard RUS KAT         4’51”
    10 KRUIJSWIJK Steven OLA RAB         4’53”

    Classifica Generale

    1 WIGGINS Bradley GBR SKY      64 41’16”
    2 FROOME Chris GBR SKY        2’05”
    3 NIBALI Vincenzo ITA LIQ        2’23”
    4 EVANS Cadel AUS BMC        3’19”
    5 VAN DEN BROECK J. BEL LTB        4’48”
    6 ZUBELDIA Haimar SPA RNT        6’15”
    7 VAN GARDEREN Tj USA BMC        6’57”
    8 BRAJKOVIC Janez SLO AST        7’30”
    9 ROLLAND Pierre FRA EUC        8’31”
    10 PINOT Thibeaut FRA FDJ        8’51”
  • Strepitoso Sagan, Cancellara consolida il primato

    Strepitoso Sagan, Cancellara consolida il primato

    Un fuoriclasse di livello assoluto Peter Sagan, fenomeno della Liquigas che raggiunge la sua definitiva consacrazione, vincendo la seconda tappa del Tour de France con uno splendido arrivo a Seraing. Secondo posto per un grandissimo Fabian Cancellara in maglia gialla e terzo il norvegese del team Sky Edvald Boasson Hagen.

    Cinque tappe su otto al giro della California, quattro tappe su dieci al Giro di Svizzera ed al Tour raggiunge la vittoria dopo nemmeno due tappe, un vero e proprio Dio in bici lo slovacco Peter Sagan con le sue quattordici vittorie stagionali e tutte di spessore.

    Lo si è detto che questo Tour non presenta grandi salite ma tante tappe con finali interessanti e se questo è l’inizio, ci sarà veramente da divertirsi. Si parte da Liegi e si arriva a Seraing dopo 198 km, l’inizio di tappa è come sempre a tutta con i corridori che s battono alla continua ricerca della fuga buona. Ma il finale della seconda tappa è troppo interessante ed il gruppo non lascia scappare nessuno. Ci provano Gene (Europe Car), Urtasun Perez (Euskaltel), Bouet (Ag2R – La Mondiale), Edet (Cofidis), Delaplace (Saur-Sojasun) e Morkov (Saxo), ma il loro vantaggio non supera mai i 5’ venendo definitivamente raggiunti a 9 km dall’arrivo.

    Peter Sagan ©PASCAL PAVANI/AFP/GettyImages

    È la Lotto che apre le danze mettendosi in massa davanti a tirare il gruppo, Hincapie al suo ennesimo Tour è favoloso a tenere coperto Cadel Evans con Vincenzo Nibali che si mette completamente a disposizione di Sagan, scortando lo slovacco sino ai meno 2 dal traguardo. Il primo deciso attacco è di Sylvain Chavanel ma quando il francese viene raggiunto ecco l’attacco deciso e per certi versi inaspettata di Cancellara che ha una gamba eccezionale con il solo Sagan a tenere le ruote del treno di Berna. Ai meno 700m riesce un epico Boasson Hagen a raggiungere il duo di testa ma il norvegese è completamente cotto e si deve arrendere alla splendida volata di Sagan che vince da padrone assoluto.

    Bellissimo finale di tappa, Cancellara mantiene alla grande il primato in classifica generale ed un ottimo Vincenzo Nibali, entra nella top ten della classifica generale al nono posto a 18” dal leader elvetico.

    Ordine d’arrivo.

    1 SAGAN Peter SVK LIQ 4 58’13”
    2 CANCELLARA Fabian SUI RNT        0”
    3 BOASSON HAGEN E. NOR SKY        0”
    4 GILBERT Philippe BEL BMC        0”
    5 MOLLEMA Bouke OLA RAB        0”
    6 VALVERDE Alejandro SPA MOV        0”
    7 GESINK Robert OLA RAB        0”
    8 MARTIN Daniel IRL GRS        0”
    9 HESJEDAL Ryder CAN GRS        0”
    10 DEVENYNS D. BEL OPQ        0”

    Classifica Generale

    1 CANCELLARA Fabian SUI RNT 5 05’32”
    2 WIGGINGS Bradley GBR SKY        7”
    3 CHAVANEL Sylvain FRA OPQ        7”
    4 VAN GARDEREN  T.J. USA BMC       10”
    5 BOASSON HAGEN E. NOR SKY       11”
    6 MENCHOV Denis RUS KAT       13”
    7 GILBERT Philippe BEL BMC       13”
    8 EVANS Cadel AUS BMC       17”
    9 NIBALI Vincenzo ITA LIQ       18”
    10 HESJEDAL Ryder CAN GRS       18”
  • Freccia Vallone, stoccata vincente di Rodriguez. Terzo Gilbert

    Freccia Vallone, stoccata vincente di Rodriguez. Terzo Gilbert

    Lo spagnolo della Katusha Joaquim Rodriguez conquista l’edizione numero 77 della Freccia Vallone con un azione stratosferica sul durissimo Muro di Huy. Secondo lo svizzero Michael Albasini mentre, il campione belga e vincitore della passata edizione Philippe Gilbert, chiude al terzo posto.

    Voluta e meritata la vittoria di “El Purito” Rodriguez che viene magistralmente guidato da tutta la sua squadra fino ai 300 metri finale dove lo spagnolo ha piazzato l’allungo decisivo staccando di ruota tutti i suoi avversari.

    Molto più spettacolare questa nuova Freccia Vallone, il cambiamento del tracciato ha reso la corsa molto più interessante ma è sempre il muro di Huy a decretare il vincitore. Tantissimi attacchi nei 194 km del tracciato, ci provavano, tra gli altri, anche Kyrienka e Vicioso e poi il campione italiano Giovanni Visconti assieme all’olandese Slagter e alla coppia Nordaugh-Hesjedal. Proprio l’ultima coppia viene ripresa ai meno 800m dal traguardo con la Katusha che ha chiuso il buco per il proprio capitano Joaquim Rodriguez. Il campione spagnolo, soprannominato “El Purito” (piccolo sigaro) è il primo a partire ed il suo attacco è quello decisivo, Philippe Gilbert tenta di attaccarsi allo spagnolo ma gli sforzi del campione belga sono vani come inutile è anche la resistenza di Vincenzo Nibaliche comunque è autore di una buona prestazione chiudendo alla fine nei dieci.

    "El Purito" Rodriguez ©Bryn Lennon/Getty Images

    Il trittico delle Ardenne si chiuderà domenica prossima con la Liegi – Bastogne – Liegi, una delle corse monumento di tutto il panorama ciclistico mondiale. Si spera in una buona prestazione degli italiani che in questa compagna del nord non hanno sicuramente sfigurato ma una vittoria a Liegi darebbe tutto un altro spessore a questo inizio di stagione. Vincenzo Nibali e Giovanni Visconti saranno le punte azzurre senza dimenticare il vincitore dell’ultima Amstel Gold Race, Enrico Gasparotto mentre fra gli stranieri occhio ad un ritrovato Philippe Gilbert e a allo spagnolo Alejandro Valverde che in questa Freccia Vallone non si è mai visto, ma mai fidarsi del capitano della Movistar che a Liegi è sempre stato protagonista.

    Ordine d’arrivo   

    1 Joaquim Rodriguez Spa
    2 Michael Albasini Sui
    3 Philippe Gilbert Bel
    4 Jelle Vanender Bel
    5 Robert Kyserlovsky Cro
    6 D. Martin Irl
    7 Bouke Mollema Ola
    8 Vincenzo Nibali Ita
    9 Diego Ulissi Ita
    10 J. Van Den Broeck Bel
  • Amstel Gold Race, acuto di Enrico Gasparotto. Sagan terzo

    Amstel Gold Race, acuto di Enrico Gasparotto. Sagan terzo

    Il corridore italiano del team Astana, Enrico Gasparotto, si aggiudica l’edizione 2012 dell’Amstel Gold Race grazie ad uno splendido finale sulla tremenda salita del Cauberg.

    Bellissima vittoria dell’ex campione italiano che non vinceva una corsa dal 2010, al secondo posto si è piazzato il belga Jelle Vanendert mentre lo slovacco della Liquigas, Peter Sagan, deve ancora rimandare la vittoria in una classica importante accontentandosi della terza piazza.

    La classica olandese è vissuta a lungo sulla fuga di nove corridori (tra i quali l’italiano Stortoni) e sull’attacco finale dello spagnolo Oscar Freire. Il tre volte campione del modo inizia la salita decisiva del Cauberg in testa con il gruppo dei migliori a poco più di dieci secondi. È un buon Philippe Gilbert che inizia la bagarre finale con una progressione che spacca in due il gruppo, tengono sia Vanendert che Sagan con Gasparotto a ruota dello slovacco mentre, purtroppo, Damiano Cunego viene agganciato da dietro finendo a terra e salutando qualsiasi speranza di vittoria finale. Gilbert, forse partito un po’ troppo presto, si pianta ai meno 150m con Freire che viene ripreso ai meno 100m da Sagan che sembra avere lo spunto decisivo, ma lo slovacco finisce la benzina sul più bello e finisce per essere superato, oltre che da Gasparotto, anche da Vanendert.

    Enrico Gasparotto ©SEBASTIEN NOGIER/AFP/Getty Images

    Prima bella affermazione del ciclismo italiano con Enrico Gasparotto in questo 2012, un corridore che forse aveva perso un po’ la bussola dopo la vittoria del titolo tricolore, ma che ha saputo tornare alla ribalta dimostrando grande carattere e tenacia da vendere. L’Amstel Gold Race ha aperto oggi il Tritico delle Ardenne con mercoledì la Freccia Vallone e domenica la Liegi-Bastogne-Liegi.

    Ordine d’arrivo   

    1 Enrico Gasparotto Ita                 
    2 Jelle Vanendert Bel
    3 Peter Sagan Svk
    4 Oscar Freire Spa
    5 Thomas Voeckler Fra
    6 Philippe Gilbert Bel
    7 Samuel Sanchez Spa
    8 Fabian Wegmann Ger
    9 Rinaldo Nocentini Ita
    10 Bouke Mollema Ola
  • Milano – Sanremo, Simon Gerrans ringrazia Cancellara. Terzo Nibali

    Milano – Sanremo, Simon Gerrans ringrazia Cancellara. Terzo Nibali

    L’australiano del team GreenEdge Simon Gerrans vince l’edizione n.103 della Milano Sanremo, superando in volata l’elvetico Fabian Cancellara ed un indomito Vincenzo Nibali.

    Seconda vittoria australiana in due anni, Gerrans succede infatti a Matthew Goss con Cancellara che conquista il podio, anche lui, per il secondo anno consecutivo senza riuscire però ad alzare le braccia al cielo sul rettilineo finale di via Aurelia.

    I 298km della massacrante classica di primavera si aprono con una fuga di nove corridori: Ji Cheng, Laengen, Gruzdev, Suarez, Pagani, Oroz Ugalde, De Negri, Morkov e Berdos che raggiungono un vantaggio massimo di 13’. La gara inizia a farsi dura già sulla salita delle Manie dove a farne le spese è addirittura il campione del Mondo Mark Cavendish, la discesa è molto tortuosa con il colombiano Quintero che finisce rovinosamente a terra subendo un trauma cranico ma senza ulteriori gravi danni per la sua salute. Ai piedi del capo Berta i nove coraggiosi vengono ripresi dal gruppo con ancora una caduta che coinvolge il campione belga Philippe Gilbert e l’italiano Danilo Di Luca. Il gruppo viaggia spedito e si riduce ad una trentina di unità quando, sul Poggio, ad accendere i fuochi è Valerio Agnoli del team Liquigas.

    Simon Gerrans ©Bryn Lennon/Getty Images

    L’attacco di Agnoli è il preludio a quello del suo capitano Vincenzo Nibali che infatti parte nel punto più duro del Poggio con Gerrans e Cancellara alle sue spalle. I tre scollinano con poco più di sei secondi di vantaggio sul gruppo degli inseguitori, un esigua manciata di secondi che vengono mantenuti sino ai duecento metri finali grazie soprattutto al fantastico lavoro di Cancellara, che si mette davanti senza mai chiedere un cambio. Parte la volata dei tre con Nibali che issa subito bandiera bianca a differenza di Gerrans che sorpassa Cancellara ai meno 50m trionfando a braccia alzate.

    Queste le parole del campione nazionale australiano dopo l’arrivo “È un giorno incredibile, non ci posso credere, devo ringraziare tutti i miei compagni di squadra. Ho capito di poter dire la mia sul Poggio, quando sono riuscito a stare assieme a Cancellara e Nibali. Goss? Non l’ho sentito, ma sono sicuro che è felice per me”.

    Ottima comunque la prova degli italiani in gara con Nibali a sfiorare la vittoria e con Pozzato, Ballan, Bennati e Daniel Oss che si piazzano nelle prime dieci posizioni.

    Ordine d’arrivo

    1 Simon Gerrans Aus
    2 Fabian Cancellara Sui
    3 Vincenzo Nibali Ita
    4 Peter Sagan Svk
    5 John Degenkolb Ger
    6 Filippo Pozzato Ita
    7 Oscar Freire Gomez Spa
    8 Alessandro Ballan Ita
    9 Daniel Oss Ita
    10 Daniele Bennati Ita
  • Tirreno – Adriatico, Boasson Hagen in volata, Goss sempre leader

    Tirreno – Adriatico, Boasson Hagen in volata, Goss sempre leader

    Nella terza tappa della Tirreno Adriatico, il norvegese del team SkyEdvald Boasson Hagen – si aggiudica lo sprint finale precedendo sul traguardo di Terni il tedesco del team Lotto – Berisol, Andrè Greipel e lo slovacco della Liquigas, Peter Sagan .

    Dopo il grande lavoro al servizio del campione del Mondo, e suo capitano nel team Sky, Boasson Hagen ha avuto via libera da Cavendish, forse un po’ affaticato dopo la vittoria di ieri, ripagando al meglio la fiducia del campione del Mondo di Copenaghen 2011.

    La terza tappa ha vissuto sul sogno del corridore italiano della Colnago, Filippo Savini, di realizzare l’impresa con una fuga da lontano iniziata dopo pochi km dalla partenza e finita a poco meno di 30 km dall’arrivo con il gruppo che ha concesso al fuggitivo, un vantaggio massimo di quasi 8’, prima di andare a spezzare il sogno che ogni ciclista vorrebbe prima o poi realizzare. L’ultimo km della tappa è alquanto confusionario con nessuna squadra che riesce a prendere in mano la situazione, Daniel Oss si prodiga al meglio per portare Sagan davanti a tutti ma il norvegese Hagen anticipa lo slovacco partendo prima del previsto e rintuzzando alla fine anche l’attacco del tedesco Greipel del team Lotto – Berisol che comunque ha dato ottimi segnali anche lui, in vista della prossima Milano – San Remo.

    Boasson Hagen ©Mark Gunter/AFP/Getty Images

    In classifica generale non cambia nulla con l’australiano del team GreenEdge, Matthew Goss sempre al comando ma ancora all’asciutto di vittorie allo sprint. Molto spettacolare sarà, come al solito, l’arrivo della quarta a tappa con la salita finale di Chieti, favorito d’obbligo è Michele Scarponi già vincitore in passato su queste strade con a ruota il belga Philippe Gilbert, tuttavia ancora non pervenuto davanti al gruppo.

    Ordine d’ Arrivo.

    1 BOASSON HAGEN E. SKY PROFESSIONAL CYCLING TEAM (SKY)

    4.45:31

    2 GREIPEL Andrè LOTTO – BERISOL (LOT)

    +0

    3 SAGAN Peter LIQUIGAS – CANNONDALE (LIQ)

    +0

    4 FARRAR Tyler GARMIN – BARRACUDA (GRM)

    +0

    5 BELLETTI Manuel AG2R LA MONDIALE (ALM)

    +0

    6 GOSS Matthew GREENEDGE CYCLING TEAM (GEC)

    +0

    7 VAN HUMMEL Kenny VACANSOLEIL – DCM PRO TEAM (VCD)

    +0

    8 VENTOSO Francisc MOVISTAR TEAM (MOV)

    +0

    9 FAVINI Elia FARNESE VINI SELLE ITALIA (FAR)

    +0

    10 WOUTER Pouls VACANSOLEIL – DCM PRO TEAM (VCD)

    +0

     

    Classifica Generale

    1 GOSS Matthew AUS GREENEDGE CYCLING TEAM (GEC)

    11.36’44”

    2 O’GRADY Stuart  CAN GREENEDGE CYCLING TEAM (GEC)

    +3

    3 LANGEVELD Sebastian  NED GREENEDGE CYCLING TEAM (GEC)

    +3

    4 MEYER Cameron  AUS GREENEDGE CYCLING TEAM (GEC)

    +3

    5 FARRAR Tyler  USA GARMIN – BARRACUDA (GRM)

    +13”

    6 BOASSON HAGEN  NOR SKY PROFESSIONAL CYCLING TEAM (SKY)

    +13”

    7 CAVENDISH Mark  GBR SKY PROFESSIONAL CYCLING TEAM (SKY)

    +14”

    8 HORNER Christopher  USA RADIOSHAK NISSAN TREK (RNT)

    +20”

    9 BENNATI Daniele  ITA RADIOSHAK NISSAN TREK (RNT)

    +20”

    10 CANCELLARA Fabian  SUI RADIOSHAK NISSAN TREK (RNT)

    +20”

  • Ciclismo. Italia, un 2011 amaro, grandi Evans, Cavendish e Gilbert

    Ciclismo. Italia, un 2011 amaro, grandi Evans, Cavendish e Gilbert

    Si archivia la stagione 2011 per uno degli sport più amati dagli italiani con le soddisfazioni in casa Italia ridotte al lumicino con nessuna classica conquistata e qualche sorriso solamente al Giro D’Italia.

    Il 2010 si era chiuso con le vittorie di Basso al Giro e Nibali alla Vuelta, ma nei grandi giri quest’anno si è raccolto poco con il podio raggiunto solo nella corsa rosa con Scarponi (2°) davanti a Nibali e dietro all’inavvicinabile Alberto Contador.

    Il numero uno al mondo, Philippe Gilbert ©LIONEL BONAVENTURE/AFP/Getty Images

    Stupisce l’assenza di vittorie nelle grandi classiche dove il padrone assoluto è stato il belga Philippe Gilbert che ha realizzato il c.d. “Triplete” sulle Ardenne con le gioie all’Amstel Gold Race, alla Freccia Vallone e alla Liegi – Bastogne – Liegi e vincendo il prestigioso “Velo d’Or”, il pallone d’oro del ciclismo. Il belga, che è passato alla BMC di Cadel Evans, sarà ovviamente l’uomo da battere nelle corse di un giorno con l’unico avversario in grado di impensierirlo rappresentato dallo slovacco Peter Sagan definitivamente sbocciato in questa stagione.

    Nei grandi giri si sono imposti Alberto Contador nella corsa rosa, Cadel Evans al Tour e Cobo alla Vuelta con la vittoria sicuramente più bella ed emozionante rappresentata da Evans che dopo tantissimi piazzamenti è riuscito a coronare il suo sogno alla Grande Boucle mettendosi alle spalle i fratelli Schleck ed Alberto Contador che per la prima volta non vince una corsa a tappe a cui partecipa. Il titolo mondiale è andato a Mark Cavendish che per l’ennesima stagione è stato incoronato come velocista più forte del globo mentre è di Giorgia Bronzini, con la sua fantastica doppietta, l’unica gioia iridata in casa azzurra.

    Come dal resto sottolineato anche dal C.T. Paolo Bettini, il 2011 è stato un anno di transizione per il ciclismo italiano dove comunque sono state fatte delle belle scoperte come Elia Viviani, alfiere della pista azzurra alle prossime olimpiadi di Londra e Sasha Modolo.

    Un ultimo ricordo, doveroso, è indirizzato al belga Wouter Weylandt che ha perso la vita nella terza tappa del Giro a causa di una rovinosa caduta in discesa, un dramma che ha profondamente segnato tutto il mondo del ciclismo lasciandosi alle spalle un vuoto definitivamente incolmabile.