Tag: philippe coutinho

  • Calciomercato Inter senza freni: dopo Guarin arriva Kucka

    Calciomercato Inter senza freni: dopo Guarin arriva Kucka

    Il mercato inizia, come era prevedibile, a regalare i suoi colpi migliori proprio in chiusura. Il calciomercato Inter criticato di immobilismo sembra oggi essere solo un ricordo sbiadito, poiché la dirigenza nerazzurra con l’arrivo di Juan e il blitz utile a strappare il prestito di Fredy Guarin, ha di fatto operato in maniera decisa e importante per quanto riguarda i nomi in entrata. Non bastasse, le ultime indiscrezioni di mercato parlano di una trattativa riaperta e a buon punto per portare il centrocampista rossoblu Kucka alla corte di Ranieri sin da subito con la formula del prestito secco, e un riscatto fissato a giugno.

    JUAN- Per il brasiliano oggi è stata la giornata utile a sciogliere gli ultimi dubbi sulla sua permanenza in nerazzurro. Il suo ingaggio era vincolato all’utilizzo di uno dei due slot disponibili per il tesseramento dei giocatori extracomunitari.

    Juraj Kucka | © THOMAS COEX/AFP/Getty Images
    L’ipotesi di un prestito al Novara per 6 mesi è di fatto tramontata per lo stesso volere di Ranieri che ha ritenuto il giocatore utile alla causa nerazzurra già nell’immediato. Il mancato ingaggio a gennaio di Lucas di fatto ha dato il via all’altra operazione che ha porterà in nerazzurro Guarin, occupando in questo modo anche la seconda casella relativa ai giocatori extracomunitari.
    Ovviamente per tre nuovi possibili giocatori che vestiranno nell’immediato la maglia nerazzurra, si prospettano partenze per chi è stato utilizzato di meno, o non sia riuscito a ritagliarsi lo spazio desiderato.

    COUTINHO SALUTA– Il baby talento brasiliano com’era prevedibile, per evitare di perdere l’occasione di giocare da protagonista la prossima Olimpiade con la propria nazionale, lascia Appiano Gentile per farsi le ossa nella Liga alla corte dell’Espanyol. Più che un addio è un semplice arrivederci, con l’Inter che è pronta a riabbracciarlo tra 5 mesi. Lo stesso giocatore intercettato dai microfoni di Sky Sport 24 davanti ai cancelli della Pinetina, ha voluto salutare i suoi compagni e spiegare le motivazioni del suo cambio di maglia: “Sono venuto a prendere la mia roba salutare tutti. Però saranno solo 5 mesi, ho bisogno di giocare per guadagnarmi un posto alle Olimpiadi e all’Espanyol penso di fare bene per poi tornare qui. Io sono tifoso dell’Inter, da lì farò il tifo per loro e spero che possano vincere il campionato”.

    MUNTARI- Diverso il discorso per Muntari, con un nuovo giallo di mercato a tinte rossonere. Il giocatore già promesso sposo dei cugini milanisti per giugno( impegnato ora in Coppa d’Africa), potrebbe arrivare proprio in questi giorni alla corte di Allegri. L’infortunio di Merkel, che dovrà stare lontano dai campi per almeno due mesi, ha di fatto stravolto le strategie di mercato rossonere, rilanciando l’allarme centrocampo, spingendo in questo modo Galliani a voler Muntari proprio in questa sessione di mercato. Sarà determinante il volere di Ranieri e l’incontro con il procuratore del ghanese. Galliani intanto rimane alla finestra lanciando qualche segnale sibillino dalla conferenza per la presentazione di Maxi Lopez: di Maxi Lopez, Adriano Galliani parla anche di Sulley Muntari e ammette che il ghanese può arrivare anche subito: “Muntari già a gennaio? Non so, è certamente un’opzione. Ora, però, non posso dire se arriverà certamente o meno: il mercato mi ha abituato negli anni a non dare mai nulla per fatto o a dire mai in anticipo. Può succedere di tutto”. Il caso Nocerino è un esempio che calza a pennello.
    A scanso di ulteriori colpi di scena dovrebbero rimanere a Milano, Zarate e Castaignos nonostante sembravano essere i principali candidati a lasciare la rosa nerazzurra. Forse l’infortunio di Forlan ha pesato sulle scelte di mercato in ottica offensiva. Chiuso infine il caso Thiago Motta, con il centrocampista italo brasiliano di fatto ‘bloccato’ da Ranieri almeno fino a giugno, quando dovrebbe arrivare l’assalto decisivo del Psg, concedendo in questo modo il tempo utile alla dirigenza per trovare il degno sostituto.

    Dichiarazioni tratte da: Fc Inter News.it, Eurosport.com

  • Calciomercato Inter Thiago Motta non convocato, il Psg non molla

    Calciomercato Inter Thiago Motta non convocato, il Psg non molla

    Teveznovela chiusa? Il mercato continua a non annoiare mai, lanciando il nuovo intrigo francese sul centrocampista nerazzurro Thiago Motta. Parte o rimane? Questa la domanda che risuona da giorni tra gli addetti ai lavori del mercato invernale. Ranieri continua a fare muro, ribadendo la sua volontà di tenere il giocatore in squadra, vista la sua difficile sostituzione nell’immediato, mentre il suo procuratore continua a mandare messaggi poco carini alla società precisando come la volontà del giocatore sia quella di cambiare aria. Il terzo interlocutore è ovviamente Leonardo che in modo diciamo garbato spiega ai giornalisti come per chiudere l’affare vi sia bisogno di tempo: “L’Inter ha voglia di tenersi il giocatore, studiamo la situazione. Motta ha già dimostrato di voler venire è questo è molto importante, ma noi rispettiamo molto l’Inter e faremo la cosa solo se arriveremo a un accordo che conviene a tutti”.

    Thiago Motta

    STOP E NODO CONTRATTO-Ora l’intrigo si riempie di nuovi particolari. Poiché essendo al centro di una trattativa importante di mercato il giocatore ha dato forfait per la sfida di Lecce. Le motivazioni ufficiali parlano di un dolore accusato al polpaccio in uno scontro di gioco contro Gargano nella sfida al San Paolo. Il giocatore si è allenato regolarmente anche se ha svolte sedute individuali in palestra, quasi a volersi cautelare in vista di un prossimo trasferimento, ricordando bene il caso Viviano che si infortunò proprio alla vigilia del suo trasferimento con suon di squadre in attesa di tesserarlo.  Altro nodo principale da sciogliere rimane il mancato rinnovo del contratto, che avrebbe dato non poco fastidio al calciatore e all’agente dello stesso, quasi a non voler considerare il centrocampista italo brasiliano un perno fondamentale del centrocampo nerazzurro. La sensazione è che se dovesse arrivare un’offerta importante il giocatore partirebbe in direzione Parigi subito.

    CALCIOMERCATO INTER BLOCCATO-  Nonostante il mancato riscatto ipotizzabile per l’acquisto di Zarate che non ha mai convinto, e il tesoretto di 25-30 milioni da investire su Tevez non siano stati spesi, rimangono molti dubbi e perplessità sul perché di questo immobilismo sul mercato, in un momento così delicato. La scorsa stagione la mano di Moratti porto in dote pezzi pregiati come Pazzini, Ranocchia e Nagatomo riuscendo a raddrizzare una stagione compromessa. Ranieri proprio per aver fatto tornare il motore dell’Inter rombante come una fuoriserie avrebbe meritato rinforzi, e invece paradossalmente la stasi sul mercato dimostra il contrario. È stato dichiarato dall’inizio del mercato la necessità di un rinforzo in mediana e nonostante l’infortunio di Stankovic, e la possibile partenza di Thiago Motta tutto sembra far presagire a un immobilismo inspiegabile. L’unica trattativa in piedi in entrata da segnalare porterebbe al nome di Fredy Guarin del Porto ‘scaricato’ dalla Juventus, e su cui ci sarebbero le attenzioni nerazzurre, ma in alternativa la Gazzetta dello Sport riporta anche di un possibile interessamento dell’ultima ora per Candreva del Cesena, e per Constant del Genoa. Il dubbio rimane, se parte Motta chi lo sostituisce?

    PARTENZE- Rimangono da segnalare inoltre le mosse in uscita, dove se Ranieri sembra volersi tenere Zarate (forse per mancanza di offerte), i nomi caldi per le partenze del calciomercato Inter sono i soliti, con Castaignos e Coutinho in pole. Per il baby olandese vi sono molte squadre alla finestra, (con un rifiuto eccellente verso il Liverpool) ci sarebbe l’interesse in ottica prestito di Bologna, Cesena, Everton e Saragozza. Discorso diverso per Coutinho che per paura di perdere l’occasione di giocare le Olimpiadi (come Lucas), vorrebbe trovare più continuità di gioco, magari in club come Corinthians, San Paolo o Internacional, che hanno forti interessi sul brasiliano. Attenzione anche all’Udinese che potrebbe inserirsi per il baby Cou, anche se il brasiliano preferirebbe giocare in Brasile.

    Dichiarazioni tratte da Gazzetta dello Sport.

  • Inter corsara a Cesena. Ranocchia segna, Julio Cesar salva

    Inter corsara a Cesena. Ranocchia segna, Julio Cesar salva

    Arriva contro un ottimo Cesena dopo 7 mesi di distanza la terza vittoria consecutiva dell’Inter. Terza partita anche senza prendere gol, grazie anche ai meriti di uno straordinario Julio Cesar che riesce a tenere a galla il risultato con un vero e proprio miracolo su Ghezzal. Vittoria di misura, che ricorda in particolar modo la sfida contro il Siena, riuscendo a strappare tre punti, facendo il minimo sindacale, e trovando il solito gol dei difensori con gli attaccanti che soffrono ancora il mal di gol sottoporta. Ranieri non ha ancora risolto i problemi di questa Inter, ma ha sicuramente saputo far virtù degli uomini a disposizione, trasformando brutte prestazioni in buoni risultati dal punto di vista della classifica. Moratti farà il resto a gennaio.

    Andrea Ranocchia | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Ranieri non conferma le previsioni, mandando in tribuna Faraoni, e lasciando a riposo in panchina Samuel, scegliendo il rientrante Ranocchia al suo posto. Spazio dunque al baby Coutinho alle spalle della coppia Pazzini-Milito, con Forlan pronto ad entrare a partita in corso. Per Arrigoni tutto confermato con Candreva che vince il ballottaggio con Ghezzal.

    PRIMO TEMPO – Primo squillo nerazzurro al 5’, Cambiasso sulla fascia fa partire un cross forte e teso che si trasforma in una buon tiro neutralizzato da un reattivo Antonioli. Cerca il terzo gol consecutivo Nagatomo che al 10’ viene servito da una splendida apertura di Maicon, il giapponese calcia al volo ma non trova la porta di poco. Partita molto statica con i nerazzurri che continuano a seguire il solito copione con il lungo possesso palla in attesa di trovare un varco per servire una delle due punte fin troppo isolate, mentre il Cesena mantiene un buon ritmo mettendo in apprensione la retroguardia nerazzurra con la velocità di Eder e le splendide giocate di Candreva, spina nel fianco di Maicon.

    Alla mezz’ora è proprio il migliore dei suoi Candreva a cercare la rete del vantaggio, calciando da fuori area e trovando la respinta con tuffo a terra di Julio Cesar. Al 40’ grosso rischio per il portiere nerazzurro che per anticipare un cross di Eder esce dai pali colpendo a malapena il pallone e lasciando la porta sguarnita. Nerazzurri fin troppo lenti e quasi sulle gambe, con ritmi di gioco compassati, mentre il Cesena tiene un buon ritmo. Il primo tempo termina con pochissime azioni degne di nota e la noia dei tifosi.

    SECONDO TEMPO – Ranieri cambia qualcosa nella ripresa sostituendo uno spento Coutinho per un più fresco Obi che si rende subito protagonista di un pasticcio con Ranocchia a centrocampo, ne approfitta Guana in contropiede ma spreca un’occasione d’oro al 7’ quando perde il momento buono per servire Mutu solissimo davanti a Julio Cesar.  Tanto Cesena nei primi minuti della ripresa con i nerazzurri assolutamente inguardabili, lenti e prevedibili, con un numero esagerato di errori in fase d’impostazione. Al 15′ altro rischio per l’Inter con Parolo che dal limite dell’area fa partire un gran sinistro neutralizzato con una respinta in tuffo da Julio Cesar.

    Nel momento peggiore al 18’ i nerazzurri trovano la luce, Andrea Ranocchia sugli sviluppi di una punizione calciata da Maicon, anticipa con un gran colpo di testa Antonioli, schiacciando la palla in rete e portando i suoi in vantaggio. Arrigoni corre ai ripari al 23’ utilizzando un doppio cambio: Ghezzal per Ceccarelli e Bogdani per Eder, ridisegnando un Cesena a trazione anteriore. Ranieri utilizza il secondo cambio sostituendo Pazzini per Forlan. Molto pericoloso il Cesena che sfrutta i numerosissimi errori della retroguardia nerazzurra fin troppo penetrabile.
    Miracolo di Julio Cesar al 41’: Lauro si fa trovare libero da marcature sull’esterno e di testa serve un assist su cui Ghezzal in acrobazia colpisce a botta sicura, vedendosi negare il gol solo da una parata straordinaria. Solo Cesena nel finale con Arrigoni che si gioca il tutto per tutto togliendo anche Lauro e inserendo Benalouane. Ranieri corre ai ripari buttando nella mischia Stankovic al posto di Milito. È proprio il serbo nel finale ad andare vicino al gol, impegnando Antonioli con una bella conclusione dal limite dell’area.
    Dopo 4 minuti di recupero la partita termina decretando la terza vittoria consecutiva per i nerazzurri, che continuano la rincorsa alla zona Champions.

  • Inter Fiorentina, le pagelle. Faraoni e Coutinho sugli scudi

    Inter Fiorentina, le pagelle. Faraoni e Coutinho sugli scudi

    Era necessario fare punti e la squadra guidata da Ranieri non si è tirata indietro, mettendo sul piatto una partita finalmente convincente, agevolata sicuramente da una Fiorentina fin troppo rinunciataria, ma considerando come Julio Cesar abbia fatto solo lo spettatore in una serata del genere i complimenti vanno anche alla retroguardia nerazzurra.

    La gioia di Nagatomo e del giovane Faraoni Inter Fiorentina 2-0 | ©Getty Images
    Il rientro di Lucio ha agevolato il lavoro di Samuel, e la mossa vincente di schierare Faraoni davanti a Maicon ha permesso al brasiliano di spingere avendo le spalle sempre coperte. Vincente anche la scelta di un Coutinho sempre più ispirato e adattato al campionato italiano. Le assenze di Montolivo e Jovetic hanno avuto un peso certamente notevole, costringendo Delio Rossi a ridisegnare la squadra in tutta fretta, ma la sensazione è che i viola siano ancora alla ricerca della giusta continuità. Lode a Pazzini che ritrova il gol a San Siro, ma evidenzia ancora qualche errore non da lui sottoporta.

    Inter Fiorentina, le pagelle

    Maicon 6,5 Meno male che Ranieri in conferenza stampa gli aveva detto “spingi poco” perché il rientro doveva essere graduale. Fa di testa sua e inizia a macinare su e giù sulla SUA fascia, servendo quei cross che da troppo tempo le punte cercavano invano come l’acqua nel deserto. Ovviamente rientra di meno in fase difensiva perché coperto e supportato da uno splendido Faraoni.

    Coutinho 6,5 Altra buona prova del giovanissimo talento brasiliano, che non fa sentire l’assenza di uno come Sneijder regalando un assist di rara bellezza a Pazzini per il primo gol, e servendo ottimi palloni ai compagni. Non bastasse si toglie anche la soddisfazione di provare il gol, ma trova un prontissimo Boruc sulla sua strada. Prima di uscire prova un cross di esterno che ricorda molto la “trivela” dell’esiliato Quaresma. Tanti applausi (meritati aggiungo) da parte di San Siro per lui.

    Nagatomo 6,5 Quasi per magia torna finalmente il giocatore ammirato nella scorsa stagione, quello che non smetteva mai di correre senza sbagliare una chiusura, e azzeccando alla perfezione i tempi di inserimento in fase offensiva. Stasera come un buon agente segreto ha anche la licenza di segnare e in complicità con Gamberini beffa Boruc tornando a comparire nel tabellino dei marcatori.

    Pazzini 6,5 Torna finalmente a segnare regalando ai suoi la vittoria con un gol da rapinatore d’area puro. Esultanza rabbiosa che farà discutere, ma è lo stesso Pazzini a smorzare le polemiche spiegando come fosse uno sfogo relativo alla settimana appena passata. Meno incisivo del solito nel finale si divora un gol che avrebbe segnato anche Muntari…

    Faraoni 7 Golden boy. Continua a sorprendere tutti mantenendosi ad altissimi livelli, coprendo rientrando e offrendo una corsa strabiliante. Vince a mani basse il duello con un giocatore del calibro di Vargas, e riesce a tappare ogni buco lasciato scoperto da Maicon. Vai a vedere che l’esterno che cercava l’Inter ce l’ha in casa.

    Behrami 6 Senza dubbio il migliore dei suoi. Nel nuovo ruolo che gli ha ritagliato Delio Rossi si trova a meraviglia, corre e macina chilometri impedendo soprattutto nel primo tempo molte incursioni nerazzurre. Spinge molto anche in fase offensiva ma trova un cliente scomodo come Lucio a chiudergli ogni spazio. Nella ripresa cala inevitabilmente dopo aver speso tutto

    Ljajic 4,5 Lo Zarate nerazzurro. Esageratamente innamorato nel pallone non lo passa mai. Nel primo tempo avrebbe l’occasione di lanciare a rete Gilardino da solo contro Julio Cesar ma esagera nel portare palla e tarda il passaggio facendosi intercettare. Rossi lo sgrida dalla panchina ma la sua prova non migliora, anzi. Peggiore in campo.

    Pasqual 5 Partita da dimenticare per il laterale che soffre in maniera evidente le incursioni delle fasce nerazzurre senza risucire mai a spingere in maniera produttiva in fase offensiva. Stasera entra nel tabellino per la complicità e il pasticcio con cui regala il 2 a 0 di Nagatomo ai nerazzurri.

    Natali 5 Giornata no anche per il centrale, che dopo aver saltato la sfida contro la Roma torna in campo in una partita difficile. Dormita colossale sul primo gol dove si fa anticipare da Pazzini che lo supera e batte Boruc.

    Inter Fiorentina video highlights
    [jwplayer config=”60s” mediaid=”114090″]

    Leggi anche:
    Pazzini ritrova il gol, Inter Fiorentina 2-0
    Inter, doppio colpo. Accordo con Juan Jesus e Farfan
    Lecce Lazio 2-3, le pagelle e video highlights

  • Inter, Pazzini e Nagatomo stendono la Fiorentina

    Inter, Pazzini e Nagatomo stendono la Fiorentina

    Finalmente una prestazione convincente dell’Inter di Ranieri che riesce a dominare totalmente una Fiorentina quasi inesistente imponendosi per 2-0 e prendendo i 3 punti necessari per risalire la china della classifica con un gol di Pazzini, che rompe nel modo migliore il digiuno del gol, e con un pizzico di fortuna sulla rete del raddoppio con un rimpallo che favorisce Nagatomo.

    Giampaolo Pazzini | © Claudio Villa/Getty Images

    Molte critiche per la squadra di Delio Rossi che non riesce mai ad entrare pienamente in partita e rende il compito fin troppo facile ai nerazzurri. Unica critica per gli uomini di Ranieri, la scarsa concretezza sotto porta evidenziata nel finale con Muntari e Pazzini protagonisti in negativo per le occasioni clamorose sprecate.

    Le prime sorprese dal campo arrivano dall’annuncio delle formazioni ufficiali, con Ranieri che sceglie di giocarsi la carta Coutinho, schierando il baby brasiliano alle spalle del tandem offensivo Milito – Pazzini, dando al Principe un’occasione di rivincita. Brutta tegola invece per la Fiorentina, con Delio Rossi che deve rinunciare al suo giocatore più in forma Stefan Jovetic che all’ultimo momento ha accusato un problema all’anca, con lo stop medico per i dovuti accertamenti. Il tecnico viola corre ai ripari schierando Ljajic alle spalle di Gilardino.

    PRIMO TEMPO – Nei primi quindici minuti di gioco non succede nulla di concreto, i nerazzurri sono sicuramente più propositivi della Fiorentina ma come spesso visto anche nelle scorse partite, il terminale offensivo interista è fin troppo inefficace. Qualche dubbio al 27’ su un presunto tocco di mano in area di Gamberini sul crosso di Coutinho, con deboli proteste da parte dei giocatori nerazzurri non ratificate dal direttore di gara. Ottimo lo spunto del baby brasiliano alla mezz’ora che riesce a puntare Gamberini in area, si libera e trova una buona conclusione respinta da un prontissimo Boruc. Ancora il portiere ex Celtic al 34’ riesce a negare il gol ai nerazzurri con un’uscita perfetta a togliere il pallone a Nagatomo.

    Tantissimi errori in fase di impostazione per la Fiorentina che non riesce a costruire gioco e soffre le fiammate nerazzurre. Al 41’ arriva il colpo decisivo dell’Inter che riesce finalmente a trovare il gol con Pazzini: Coutinho serve un pallone in verticale a scavalcare la difesa viola, il Pazzo anticipa Natali e trova una traiettoria imprendibile per Boruc. Nessun esultanza per l’ex di turno che ritrova la via del gol dopo un digiuno lunghissimo. La prima frazione di gioco termina con l’Inter in vantaggio e un Delio Rossi assolutamente non contento per la prestazione di Ljajic.

    SECONDO TEMPO –  Stessi undici in campo sia per Ranieri che Delio Rossi che confermano le scelte iniziali nella ripresa. Non passano nemmeno 3 minuti e l’Inter colpisce ancora portandosi sul 2-0 sull’asse Pazzini – Nagatomo con il giapponese che finalizza l’azione con un pizzico di fortuna, ricevendo sul corpo il pallone rimpallato da Natali. Incomprensione con Boruc e il pallone dopo la carambola finisce in rete.
    Buona la presenza in campo dei nerazzurri che sembravano aver ritrovato la fiducia che mancava da troppe partite, mentre la Fiorentina sembra essere frastornata dall’uno due della squadra nerazzurra.

    Ranieri al 16’ vede Coutinho stanco e manda in campo Muntari per rinforzare il centrocampo. Buona personalità di Faraoni che prova spesso la conclusione dal limite, cercando anche la giocata più difficile. Sostituzione da entrambe le parti al 19’ con Milito che viene rilevato da Zarate e Ljajic che lascia il campo a Santiago Silva. Alla mezz’ora è il turno di Kharja a prendere il posto di uno spentissimo Lazzari.
    Al 31′ errore di Muntari che sbaglia un gol facile facile, servito da Maicon deve solo toccare il pallone di interno ma colpisce in maniera goffa e la palla va larga senza trovare il tap in di Pazzini che prova l’allungo in scivolata. Ancora errori sotto porta al 40’ con Pazzini da solo davanti a Boruc che controlla il pallone e gli calcia sui piedi con il portiere già a terra. Ultimi guizzi nerazzurri e Tagliavento manda tutti sotto la doccia dopo pochi minuti di recupero. L’Inter torna a sorridere a San Siro.

  • Inter – Cska Mosca, Ranieri da spazio ai giovani

    Inter – Cska Mosca, Ranieri da spazio ai giovani

    Vincere per le casse nerazzurre e per il ranking, queste sono le conclusioni del tecnico nerazzurro Claudio Ranieri nella consueta conferenza stampa alla vigilia dell’ultima partita del girone europeo dell’Inter contro il Cska di Mosca.

    L'allenatore dell'Inter Claudio Ranieri | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Nerazzurri che in campionato vivono uno dei peggiori momenti della loro storia, trovandosi a fare fronte ad una classifica che farebbe impallidire anche una neo promossa, mentre invece in Champions League guidano il loro girone e sono riusciti a conquistare la qualificazione e il primato con un turno d’anticipo come non accadeva da anni. Considerando come non sia una partita determinante, è comunque necessario evitare figuracce, (come ricordava Moratti alla vigilia di un Inter – Werder Brema a Benitez), quindi Ranieri lascerà spazio a chi ha giocato meno utilizzando a pieno la nuova leva dei giovani nerazzurri.

    Prima in conferenza stampa anche per Marco Davide Faraoni apparso un po’ in imbarazzo nella domanda di una cronista giapponese, mentre in campo ha dimostrato di non conoscere l’emozione della prima da titolare.

    INTER – In attesa dei rientri importanti di Maicon e Sneijder (che torneranno sabato in campionato), Ranieri si appresta a lasciare spazio a chi è stato meno utilizzato in questo inizio di campionato. Senza aver parlato del momento con Moratti il tecnico promette il massimo dell’impegno per i suoi ragazzi, in attesa di un mercato di gennaio che dovrebbe far tornare a quadrare i meccanismi di gioco di una squadra fin troppo logora e stanca. Stasera i nerazzurri dovrebbero scendere in campo con un formazione tipo 4-3-1-2, con il cambio di testimone tra i pali tra Julio Cesar e Castellazzi, mentre in difesa spazio al giovane protagonista con l’Under 21 Caldirola ancora mai utilizzato da Ranieri. Accanto a lui Ranocchia, mentre sulle fasce agiranno Nagatomo e il protagonista della conferenza stampa Faraoni. Centrocampo che vede l’onnipresente capitan Zanetti (che dovrà saltare il prossimo turno di campionato per l’espulsione rimediata contro l’Udinese) affiancato da Obi e la giovane promessa Crisetig. Leggermente avanzato, nel ruolo di trequartista ci sarà il rientrante Coutinho, a supportare il tandem offensivo composto da Milito e Zarate in cerca dell’ennesima buona prova che ancora non arriva.

    CSKA MOSCA – Slutsky vuole fare lo sgambetto ai nerazzurri battendoli nella loro tana e  aver la possibilità in questo modo di strappare un pass per gli ottavi di finale. Il tecnico della squadra russa ha in mente una formazione aggressiva e compatta allo stesso tempo che sappia approfittare delle debolezze che stanno affliggendo i nerazzurri in quest’ultimo periodo. I russi cercheranno di fare risultato a San Siro buttando un occhio alla sfida tra i turchi del Trabzonspor a quota 6 punti con i francesi del Lille indietro a 5 punti. Essendo il fanalino di coda del gruppo il Cska fermo a quota 5 punti, è necessaria una vittoria e magari un pareggio tra le altri due pretendenti al secondo posto del girone.

    Largo dunque ad un 4-4-2 con Gabulov tra i pali, linea difensiva a quattro uomini composta da Ignasevich e Berezutsky al centro e Nababkin e Schennikov sulle fasce. Centrocampo sempre a forza quattro con Oliseh, Aldonin e Mamaev, con il più avanzato di tutti alle spalle degli attaccanti Dzagoev, sempre più indicato come la nuova stella talentuosa russa del momento. A far male davanti ci sarà la coppia del gol Doumbia, affiancato dal brasiliano Vagner Love.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER – CSKA MOSCA

    INTER (4-3-1-2): Castellazzi; Faraoni, Ranocchia, Caldirola, Nagatomo; Criseting, Zanetti, Obi; Coutinho; Milito, Zarate.
    A disposizione: Orlandoni, Samuel, Chivu, Stankovic, Alvarez, Cambiasso, Pazzini.
    Allenatore: Ranieri.

    CSKA MOSCA (4-4-2): Gabulov; Nababkin, Ignasevich, A. Berezutsky, Schennikov; Oliseh, Aldonin, Mamaev, Dzagoev; Doumbia, Vagner Love.
    A disposizione: Chepchugov, V. Berezutsky, Vasin, Semberas, Cauna, Rahimic, Serderov.
    Allenatore: Slutsky.

  • Inter, Ranieri lancia la baby revolution

    Inter, Ranieri lancia la baby revolution

    Conquistato il primato nel girone e la qualificazione con un turno d’anticipo, Ranieri può iniziare a prendersi le lodi che gli spettano per aver risollevato quantomeno il cammino europeo interista, leggermente compromesso già nella prima giornata contro i turchi proprio da Gasperini. In campionato la strada da percorrere è sicuramente più lunga e impervia, ma le garanzie e gli aiuti ad una rosa definita troppo vecchia e logora arrivano non dal mercato di gennaio, ma dal mercato estivo che fa sbocciare con i tempi giusti la linea verde nerazzurra: Alvarez e Coutinho.

    Coutinho | ©Giuseppe Cacace/Getty Images

    LINEA VERDE

    I due giovani talenti nerazzurri sono stato fin troppo presto bollati come due brocchi, due bidoni, assegnando all’Inter la palma del peggior mercato in entrata. Lo stesso Sneijder in una recente intervista con la propria nazionale aveva spiegato come il problema nell’Inter fosse la differenza troppo evidente tra i titolari e chi si accomoda in panchina. Voilà ecco servito l’assist perfetto per dimostrare il contrario: a Cagliari, l’olandese si infortuna e Coutinho entra al suo posto, mentre Alvarez destinato alla tribuna si accomoda in panchina. La sorpresa è doppia perché il baby brasiliano mostra un modo di giocare totalmente nuovo, ostentando quella sicurezza che fino ad ora non aveva mai mostrato, riuscendo persino a regalare il gol della sicurezza ai suoi. E Alvarez non è da meno entrando di diritto in entrambe le azioni da gol, aiutando il centrocampo e mostrando quelle doti tecniche che gli avevano garantito in patria il soprannome Maravilla.

    LODI A RANIERI

    – Ranieri è stato lungimirante, come spesso ripeteva ai giornalisti bisognava assolutamente considerare i tempi di adattamento al calcio italiano, poichè entrambi i giocatori in allenamento mostravano giocate da grandi campioni. Il tecnico nerazzurro ha atteso il momento giusto inserendoli gradualmente e con l’intelaiatura dei senatori a supportarli, considerando come il nuovo cambio di modulo sia molto più adatto alle loro caratteristiche.

    Claudio Ranieri | © Str/Getty Images
    Infatti la svolta c’è stata con l’utilizzo del    4-2-3-1 allargando il gioco sugli esterni e permettendo ad Alvarez di esprimersi al meglio. La conferma del continuo miglioramento si è avuta proprio ieri contro il Trabzonspor dove Ricky Maravilla nel primo tempo ha disputato una gara di grandissima qualità, segnando un gol bellissimo e iniziando ad entrare nei meccanismi di gioco nerazzurri. Ovviamente è presto per parlare di nuovi campioni, ma la strada intrapresa è quella giusta, e già nella prossima sfida contro il Siena il ricambio generazionale interista avrà la possibilità di mettersi in mostra, con un occhio di riguardo per un altro baby talento: Marco Davide Faraoni, il terzino strappato alla Lazio e che potrebbe rappresentare un ottimo investimento per il futuro.

    CURIOSITA’- Gianluca Di Marzio esperto di mercato di Sky Sport in una recente intervista ha preso le difese di Alvarez, in merito a chi l’avesse definito come un affare sbagliato della dirigenza nerazzurra, spiegando come le cifre per l’acquisto del cartellino siano assolutamente state ingigantite: “L’Inter ha chiuso l’affare per 5,5 milioni più 4 di bonus, questa è la verità. Altre cifre, gonfiate, servono solo per bocciare un acquisto che meritava e merita invece fiducia”.

    PAZZINI AFFAMATO-

    Se non bastasse la voglia di riscatto delle giovani promesse nerazzurre, sicuramente ci penserà la fame di vittorie palesata dal bomber Giampaolo Pazzini che in una recente intervista al Guerin Sportivo ha parlato della sua Inter e della sua voglia di vincere: “Ormai questa maglia comincio a sentirla sulla pelle, qui ti rendi conto di essere in una grande squadra e di lottare per traguardi importanti. Quando sono arrivato a Milano, mi è cresciuta la voglia di vincere, mi è venuta una fame mai avuta sin lì”. Sul difficile rapporto nato con Gasperini il Pazzo preferisce evitare polemiche, spiegando invece come Moratti l’abbia preso subito a cuore : “Lasciamo stare, non ero contento, ma rispetto le scelte di un tecnico. Quando però Moratti lo richiamò dissi cavolo! Moratti non è un presidente qualunque, lui ha avuto tantissimi cannonieri. Ero felice e sorpreso, emozionato e stupito”.

  • Trabzonspor Inter probabili formazioni: Milito favorito su Pazzini

    Trabzonspor Inter probabili formazioni: Milito favorito su Pazzini

    “Non facciamo calcoli e vinciamo per qualificarci da primi del girone!”- questo è stato il chiaro messaggio lanciato ieri da Claudio Ranieri ai suoi giocatori in vista della sfida di Champions di stasera tra Trabzonspor e Inter.  Infatti ai nerazzurri con la vittoria arriverebbe la certezza matematica del primo posto e una qualificazione con un turno di anticipo, condizione ideale e pressoché necessaria per concentrarsi sul discorso campionato.

    Diego Milito |© Maurizio Lagana/Getty Images

    STATISTICHE– Gli uomini guidati da Ranieri cercano dunque la vittoria numero duecento in Europa, e al tempo stesso la quarta vittoria consecutiva eguagliando una striscia di risultati positivi che mancava dai tempi della stagione 2010 con Mourinho al timone dell’armata nerazzurra capace di addirittura di centrarne sei ( di cui cinque nella fase a eliminazione) per poi arrivare a vincere la finale storica di Madrid. I numeri dunque sorridono all’Inter, che si affida ai ricorsi storici e alle sue armi migliori per tornare a sorridere in Europa ottenendo una vittoria che porterebbe il morale a salire, e rappresenterebbe una spinta anche per il campionato.

    TRABZOSNPOR- A Trabzon ieri è stata celebrata l’impresa storica del 13 settembre 1983 (1 a 0 per il Trabzonspor contro l’Inter in coppa Uefa) con una riunione speciali dei calciatori dell’epoca, questo per spiegare quanto i turchi sentano in modo particolare questa partita. Il tecnico Senol Gunes già in grado ci compiere il miracolo il 14 settembre scorso a San Siro si affida al talento del gioiellino Burak Ylmaz in grado di segnare 13 sui 17 gol stagionali del Trabzonspor in dieci turni di campionato, capace inoltre, di ricevere moltissime lodi anche dal tecnico della nazionale turca Guss Hiddink. Per quanto riguardo l’undici che scenderà in campo Gunes sembra propenso ad utilizzare un modulo classico, un 4-4-2 con Tolga tra i pali, Mustafa e Giray centrali difensivi, Cech e il noto Celustka (in gol proprio a San Siro) sulle corsie laterali. Centrocampo con al centro Zokora e Colman e sugli esterni Alanzinho e Serkan. Per quanto riguarda il tandem offensivo c’è spazio per Halil Altintop e appunto come detto in precedenza per la stella turca Burak Ylmaz.

    INTER- Ranieri è a meta tra il sorriso e l’amarezza, poiché nonostante i recuperi di Lucio e Nagatomo, con il rientro di Chivu dopo la squalifica contro il Cagliari deve rinunciare a due pedine fondamentali per il gioco nerazzurro come Sneijder e Maicon. Largo dunque a un 4-3-1-2 che a partita in corso potrebbe trasformarsi proprio come nell’ultimo turno di campionato in un 4-2-3-1, magari proprio con l’inserimento di Alvarez. I dubbi maggiori rimangono a centrocampo, poiché la difesa sembra cosa già fatta, con Lucio e Samuel a formare la coppia centrale e Nagatomo e Chivu nei rispettivi ruoli di terzini. In mediana spazio a Thiago Motta nel ruolo di vertice basso a garantire copertura alla difesa, con Cambiasso e Zanetti ad agire sulle corsie laterali. Il dubbio più grande è legato proprio alla figura del trequartista con Stankovic in ballottaggio con il baby brasiliano Coutinho, che nonostante la splendida prestazione contro il Cagliari dovrebbe partire dalla panchina. Spazio a Milito meno utilizzato in attacco in coppia con Zarate favorito su Pazzini.

    PROBABILI FORMAZIONI Trabzonspor Inter :

    Trabzonspor (4-5-1): 29 Tolga Zengin; 28 Celustka, 23 Giray, 6 Glowaski, 5 Cech; 25 Alanzinho, 15 Zokora, 20 Colman, 30 Serkan Balci, 9 Halit Altintop; 17 Burak Ylmaz.
    A disp.: 1 Onur, 27 Sapara, 10 Mierzejewski, 32 Pawel Brozek, 12 Paulo Enrique, 18 Tayfun, 6 Glowacki. All: Senol Gunes.

    Inter (4-3-1-2): 1 Julio Cesar; 55 Nagatomo, 25 Samuel, 6 Lucio, 26, Chivu; 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 8  Thiago Motta; 5 Stankovic; 28 Zarate, 22 Milito. A disp.: 12 Castellazzi, 42 Jonathan, 23 Ranocchia, 20 Obi, 11 Alvarez, 29 Coutinho, 7 Pazzini. All: Ranieri.

     

  • Inter con il Trabzonspor senza Sneijder

    Inter con il Trabzonspor senza Sneijder

    L’Inter di Ranieri si presenta all’appuntamento contro i turchi del Trabzonspor con un morale diverso rispetto alla partita d’andata a Milano. L’occasione di chiudere il discorso qualificazione è il miglior catalizzatore per i nerazzurri, che in testa al girone europeo hanno l’occasione di staccare il biglietto per gli ottavi con un turno d’anticipo e dedicarsi al campionato dove c’è da scalare una classifica da incubo.

    Wesley Sneijder | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Segni di ripresa si sono intravisti a Cagliari dove la generazione baby dopo tante stecche ha dato segnali positivi, prima con Coutinho autore della rete del 2-1 e di una buona prova, e poi con Alvarez entrato a pieno in entrambe le azioni vincenti. Sufficienza striminzita per un Jonathan ancora troppo timido e assolutamente anni luce lontano dal compagno di ruolo Maicon. Quasi a voler smentire le ultime parole di Sneijder che dal ritiro olandese aveva definito la sua squadra troppo vecchia e senza riserve in grado di sostituire i titolari, è arrivata la prima vittoria ad opera delle nuove leve nerazzurre. L’Europa sarà il banco di prova perfetto per dimostrare ai tifosi nerazzurri  come le prestazioni di sabato non siano state solo un caso isolato.

    POLEMICA SNEIJDER – I guai purtroppo arrivano dall’infermeria, dove l’ultimo bollettino medico ha confermato lo stiramento di secondo grado per Sneijder, lasciandolo fuori dei giochi per almeno 3-4 settimane. Ranieri nella consueta conferenza stampa alla vigilia della partita non le ha certo mandate a dire alla nazionale Orange, rea di aver spremuto il trequartista nerazzurro per 180 minuti dopo i continui infortuni muscolari subiti:

    Sono dispiaciuto per lui, ma non infastidito. Aveva avuto un problemino al polpaccio ma voleva giocare in nazionale. Se ci fosse un grosso compenso dietro gli infortuni con la nazionale, i medici ci penserebbero bene prima di rischiare con un calciatore non in condizione. Ma per adesso la linea è questa e va accettata“.

    TRABZONSPOR – Sulla partita da affrontare e sull’avversario Ranieri avverte i suoi da eventuali cali di concentrazioni che potrebbero risultare fatali:

    Penso che il Trabzonspor domani disputerà un match determinato, ma noi vogliamo chiudere subito il discorso qualificazione. Domani affrontiamo una squadra che sa giocare a calcio, compatta e sostenuta dal pubblico, capace di rimontare il Lille contro cui stava perdendo. So che sarà difficile, ma noi vogliamo chiudere il girone per affrontare il Cska senza pensieri. Ci siamo preparati per vincere, sappiamo che ci potrebbe bastare anche il pari, ma davanti c’è un avversario, non si possono fare calcoli in partenza, bisogna approcciare bene la partita, gestirla, e non solo tatticamente, anch’io devo essere bravo a gestire situazione e uomini.

    LODI AI GIOVANI – Il tecnico nerazzurro continua la conferenza elogiando la prova del baby Coutinho e di Alvarez apparso finalmente più presente in campo. Alla domanda se domani partiranno entrambi titolari Ranieri risponde in maniera sibillina:

    Mi hanno ben impressionato, ora devo vedere come hanno recuperato, vedrò stasera con che piglio si muovono e poi sceglierò quelli che possano metterli più in difficoltà. Io aspetto sempre l’ultima sera, per radunare le sensazioni e le idee sulla formazione.

    DUBBI FORMAZIONE – Rimangono quindi molti dubbi sulla probabile formazione, considerando come l’unica certezza è data dal rientro di Chivu squalificato contro il Cagliari che dovrebbe riportare Zanetti sulla fascia destra con Jonathan di nuovo in panchina. I dubbi maggiori sono a centrocampo (Coutinho o Stankovic nel ruolo di trequartista?) e in attacco dove Milito potrebbe partire da titolare dopo la panchina nell’ultimo turno di campionato.

    Diego può dare tantissimo, – ha spiegato Ranieri- è un campione, lo tengo nella massima considerazione, può dare esperienza, può dare gol.

    CURIOSITA’ – I nerazzurri sono arrivati in ritardo a Trebisonda poiché Mauro Zarate aveva dimenticato il passaporto ad Appiano, facendo ritardare il volo di circa mezz’ora.

    Dichiarazioni tratte da Fc Inter News.it

  • Inter – Cagliari 2-1, le pagelle. Bene la baby generation

    Inter – Cagliari 2-1, le pagelle. Bene la baby generation

    Le pagelle di Inter – Cagliari 2-1

    INTER

    Jonathan 6: fischiato dal pubblico abituato certo a vedere ben altro giocatore su quella fascia, non demerita totalmente, anzi compie anche qualche bella sortita che però non è paragonabile a quello che può fare il miglior Maicon. Deve crescere e migliorare.

    Zanetti 7: Highlander è un dilettante in confronto al capitano nerazzurro, un motore inesauribile che non si stanca mai di correre avanti e indietro sulla fascia, destra o sinistra che sia, macinando km su km. Insostituibile.

    Thiago Motta 6,5: di certo non una delle sue migliori prestazioni, ma c’è, ha il grande merito di esserci e di portare in vantaggio i suoi sbloccando una partita che pareva indirizzata sullo 0-0. Utile.

    Coutinho 7: Verrebbe da dire meno male, se si pensa che il giovane brasiliano doveva finire in panchina per far spazio a Sneijder, meno male che l’olandese ha dato forfait e meno male che il ragazzo ha deciso di fare ciò che sa fare, guadagnandosi il fallo da cui è nata la prima rete e siglando la rete del 2-0. Opportunista.

    Alvarez 7: Diciamoci la verità al suo ingresso in campo al posto di un ispirato Zarate i mugugni si sentivano fino a Como e invece, ecco quello che non ti aspetti, il brutto anatroccolo diventa cigno almeno per una sera e regala assist e belle giocate a tutti i suoi compagni e agli spettatori. Benvenuto.

    Inter (4-3-1-2): Julio Cesar 6; Jonathan 6 (42′ st Faraoni) sv, Ranocchia 6,5, Samuel 6, Zanetti 7; Stankovic 6, Motta 6,5, Cambiasso 6; Coutinho 7 (23′ st Obi 6); Pazzini 6,5, Zarate 6 (1′ st Alvarez 7). A disp.: Castellazzi, Cordoba, Poli, Milito.

    Philippe Coutinho| © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    CAGLIARI

    Agazzi 7: compie due prodezze su i tiri di Pazzini e Zarate e cerca di dare sicurezza ad una difesa che non brilla per efficienza nell’ultimo periodo. Si deve arrendere sui due gol interisti, sui quali è totalmente incolpevole. Baluardo.

    Conti 5,5: non è il solito capitano di mille battaglie, soffre molto il pur non eccellente pressing nerazzurro e spesso vaga spaesato in mezzo al campo in cerca di un posto fisso dove poter finalmente dare una mano a propri compagni. Disoccupato.

    Nainggolan 6,5: lotta su ogni pallone con veemenza e forza d’animo, non riesce però a combinare molto anche per la scarsa collaborazione dei propri compagni. Predicatore nel deserto.

    Nenè 5: un gol nelle ultime sei gare e su rigore, poco movimento, poco propositivo e chi più ne ha più ne metta. Siamo sicuri che la colpa sulla mancanza di gol del Cagliari sia tutti da attribuire a Ficcadenti? A vederlo giocare si direbbe proprio di no. Impallato.

    Larrivey 6,5: arrivato in Italia con il nomignolo di El Bati, un’eredità pesante per l’argentino, che purtroppo non ha tardato a deludere le aspettative. Spedito avanti e indietro dall’Italia al Sud America come un pacco postale è rientrato nel nostro campionato voglioso di far bene e a vederlo giocare ieri sera si direbbe che quantomeno lui ci sta provando. Da riprovare.

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 7; Pisano 5,5, Canini 6, Ariaudo 6,5, Agostini 5,5; Biondini 5,5 (34′ st Rui Sampaio sv), Conti 5,5, Ekdal 6 (16′ st Ibarbo 6); Nainggolan 6,5; Nené 5(14′ st Larrivey 6,5), Thiago Ribeiro 5. A disp.: Avramov, Perico, Gozzi, Ceppelini