Tag: philippe coutinho

  • L’Inter passeggia in Croazia. Hajduk battuto 3-0

    L’Inter passeggia in Croazia. Hajduk battuto 3-0

    Buona la prima per l’Inter di Andrea Stramaccioni. Ieri sera i nerazzurri in quel di Spalato hanno dato il via ufficialmente alla stagione 2012/2013 superando 3-0 a domicilio l’Hajduk Spalato grazie alle reti di Sneijder, Nagatomo e Coutinho. Nonostante il caloroso pubblico croato, l’Hajduk non è riuscito ad impensierire neanche minimamente la squadra di Stramaccioni. Giovedì prossimo è previsto il ritorno a San Siro con l’Inter che ha già ipotecato la qualificazione dando una bella lezione alle squadre italiane che negli ultimi anni hanno snobbato la seconda competizione Uefa. Ottimo l’approccio dell’undici titolare schierato da Stramaccioni, con Handanovic tra i pali, Silvestre-Chivu centrali e Jonathan-Nagatomo terzini. A centrocampo la diga formata da Cambiasso-Guarin-Zanetti con i pimpanti Sneijder e Palacio ad innescare Milito.

    L’abbraccio tra Cambiasso, Sneijder e Milito © STRINGER/AFP/GettyImages

    LA PARTITA – L’Hajduk Spalato prova a partire forte sorretto da un pubblico super caloroso che ha fatto registrare il tutto esaurito allo stadio Pojlud. L’Inter che indossa per la prima volta in una partita ufficiale la divisa rossa non sta di certo a guardare e al primo affondo va subito in vantaggio con Milito ad innescare Sneijder, che in area si fa spazio nello stretto e sigla il primo gol nerazzurro della stagione. Il vantaggio dell’Inter taglia le gambe ai croati, che sul finire del primo tempo incassano la seconda rete con un tiro-cross di Nagatomo a ingannare il portiere Blazevic. Il secondo tempo è pura accademia per l’Inter, con il presidente Massimo Moratti in tribuna a guardare convinto la prova dei suoi ragazzi. Al 20′ della ripresa Stramaccioni concede il riposo a Sneijder, che viene sostituito da Coutinho. Proprio il giovane talento brasiliano chiude la pratica con un colpo da biliardo dopo un ottimo dialogo con Rodrigo Palacio. Gli ultimi minuti scorrono via tranquillamente a parte una svista difensiva di Silvestre, che costringe Handanovic a sporcare i guantoni.

    L’Inter batte 3-0 l’Hajduk Spalato nell’andata del terzo turno preliminare dell’Europa League, tra una settimana il ritorno è pura formalità per i nerazzurri, apparsi già in buona forma ai primi di Agosto. Con la qualificazione ipotecata l’Inter inoltre potrà impostare al meglio il lavoro di preparazione alla prima di campionato, prevista il 26 agosto a Pescara. Massimo Moratti arrivato ieri a sorpresa allo stadio ha potuto constatare dal vivo l’ottimo esordio dei suoi e chissà che la prestazione dei nerazzurri non lo abbia convinto ad investire ancora sul mercato. La squadra c’è, ma andrebbe puntellata ancora in vista delle 3 competizioni che attendono l’Inter.

    VIDEO HAJDUK – INTER 0-3

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”149903″]

  • L’Inter vince il Trofeo Tim, Juve e Milan ko

    L’Inter vince il Trofeo Tim, Juve e Milan ko

    Al San Nicola di Bari la nuova Inter di Stramaccioni conquista per l’ottava volta il Trofeo Tim, classico triangolare estivo tra Juventus, Milan e Inter. In vista del preliminare di Europa League contro la vincente dello scontro tra Hadjuk Spalato e Skonto Riga, i nerazzurri hanno effettuato un buon test vincendo entrambe le partite contro i bianconeri nella mini-gara iniziale e con i rossoneri nella terza. Nerazzurri quindi a punteggio pieno in questa dodicesima edizione, precedono la Juventus di Antonio Conte che nonostante abbia nelle gambe una preparazione di soli dieci giorni, è riuscita a far vedere ottime azioni e una buona intesa dei nuovi sul campo, eccetto qualche svarione difensivo di troppo di Lucio, apparso ancora spaesato e teso, soprattutto nel test che lo vedeva per la prima volta avversario della sua ex squadra. I bianconeri nella seconda partita hanno battuto il Milan con un calcio di rigore trasformato da Vucinic, mentre il “mini-derby” si è concluso 2-1  per i nerazzurri, con gol iniziale di El Shaarawy rimontato poi dalle reti di Guarin e Palacio.

    INTER-JUVENTUS 1-0 – Avvio tonico della Juventus che, seppur con una minore freschezza atletica dovuta a una preparazione tardiva rispetto a quella dei nerazzurri, ha messo in difficoltà la retroguardia interista con i tagli in profondità dei centrocampisti e i buoni movimenti di Quagliarella e Matri, che però sono stati abbastanza imprecisi sottoporta, in particolare il bomber napoletano, che già al 3′ minuto non è riuscito a sfruttare un bellissimo assist di Lichtsteiner a tu per tu con Handanovic che poteva portare i bianconeri sull’ 1-0. Inter piuttosto intimorita dall’avvio aggressivo della Juventus che poco dopo ha sfiorato il vantaggio sempre con Quagliarella servito da un bel cross del giovane Masi (che ha ottimamente impressionato nel ruolo di centrale difensivo). All’11 minuto il vantaggio dell’Inter con un rimpallo dopo un contrasto tra Milito e Masi, il successivo rimbalzo del pallone sul terreno (pessimo) del San Nicola ha tradito Lucio che ha spalancato la porta a Coutinho, abile e fredddo a battere Storari. La reazione della Juve, seppur sterile, non si è fatta attendere, ma la poca precisione nell’area di rigore ha portato a un nulla di fatto. Clamorosa l’occasione sprecata da Quagliarella dopo un bel dribbling di Matri, il quale lo ha servito ottimamente davanti ad Handanovic, ma il tiro impreciso è finito malamente sul fondo. L’Inter così si è aggiudicato il primo match che nei 45 minuti complessivi ha evidenziato un discreto stato di forma di entrambe le squadre, in particolare di Coutinho, molto propositivo e vivace negli schemi interisti.

    L’Inter vince il trofeo Tim © Giuseppe Bellini/Getty Images

    JUVENTUS-MILAN 1-0 – Nella seconda sfida la Juventus batte agevolmente il Milan che seppur con qualche affanno in difesa, soprattutto nel finale, non ha mai realmente corso seri rischi. Se nella prima uscita la coppia Matri-Quagliarella ha deluso, contro i rossoneri si è visto un Mirko Vucinic già in forma campionato, autore di tocchi pregevoli e di assist al bacio che hanno messo in difficoltà la difesa milanista. Nella squadra di Allegri c’era molta curiosità di vedere all’opera il nuovo acquisto Traorè davanti alla difesa, ma gli occhi erano puntati anche su El Sharaawy, desideroso quest’anno di conquistarsi un maglia da titolare per la definitiva consacrazione in Serie A. La squadra di Conte ha avuto sempre il pallino del gioco, ma la scarsa efficienza sottoporta, nonostante una buona intesa tra Vucinic e Boakye, ha fatto respirare la retroguardia rossonera, fino al 30′ minuto quando il montenegrino si procura un rigore eludendo l’avversario (Traorè) che non ha potuto far altro che stenderlo in area. Vucinic ha portato la Juventus in vantaggio spiazzando Amelia e dedicando il gol al figlioletto nato due giorni prima a Lecce. Per il resto ritmi bassi e pochi guizzi, se non la bella parata del giovane Leali su Boateng, ma la Juventus ha già dimostrato di voler fare sul serio anche quest’anno, nonostante i pochi giorni di preparazione nelle gambe.

    MILAN-INTER 1-2 – Nella terza gara il Milan rimpolpato di giovani inizia forte nonostante gli ottimi fraseggi corti della squadra di Stramaccioni, e il vantaggio rossonero è arrivato al 16′ con un bel tocco sotto di El Shaarawy a battere Belec. L’Inter non ci stà e consapevole di essere più avanti nella preparazione esce alla distanza e le ripartenze di Palacio e compagni hanno messo in difficoltà la difesa milanista che proprio dai guizzi dell’argentino hanno costruito le loro reti, dapprima con Guarin al 25′ su cross pennellato del ex Boca Juniors e poi 10 minuti dopo su un calcio di punizione battuto veloce a servire proprio Palacio che ha fatto secco il giovane Pazzagli. Due vittorie che hanno permesso alla squadra nerazzurra di alzare per l’ottava volta il trofeo e di avere maggiore fiducia in vista del preliminare di Europa League, ma anche dell’inizio del campionato.

    I risultati e i video del Trofeo Tim

    INTER-JUVENTUS 1-0
    7′ Coutinho

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”148167″]

    JUVENTUS-MILAN 1-0
    30′ rig Vucinic

    [jwplayer config=”30s” mediaid=”148168″]

    MILAN-INTER 1-2
    16′ El Sharaawy (M), 25′ Guarin (I), 34′ Palacio (I)

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”148169″]

  • Perla di Coutinho, l’Inter supera 2-0 il Koper

    Perla di Coutinho, l’Inter supera 2-0 il Koper

    L’Inter saluta il Trentino, che ha ospitato il ritiro estivo dei nerazzurri dal 5 al 15 luglio, con la vittoria per 2-0 sul Koper nell’amichevole giocata ieri pomeriggio a Rovereto. Nonostante il carico di lavoro gravante sui nerazzurri, la squadra di Andrea Stramaccioni ha dato risposte positive vincendo contro una formazione (militante nel massimo campionato sloveno) più avanti nella preparazione. A decidere la sfida sono stati i gol nella ripresa di Samuel (colpo di testa su punizione di Guarin) e di Coutinho, che al 71′ si è reso autore di un gol di pregevole fattura. Ottime indicazioni sono arrivate proprio dal talento brasiliano apparso ispiratissimo per tutti gli 83 minuti giocati prima di far spazio al giovane Pasa ma anche dal colombiano Fredy Guarin, vero e proprio punto fermo dell’undici di Stramaccioni. Per la prima volta a secco nelle amichevoli pre stagionali Diego Milito, che tuttavia è andato vicinissimo al gol allo scadere del primo tempo quando il difensore Mavic ha salvato sulla linea di porta il suo tiro.

    E’ apparso ancora un pò imballato Rodrigo Palacio, che ha mancato nuovamente l’appuntamento con il primo gol in nerazzurro. Ci sarà tempo per rifarsi perchè una maglia da titolare sembra essere già sua. Si è rivisto in campo Maicon, aggregatosi al gruppo da un paio di giorni. Il terzino destro brasiliano è subentrato nel secondo tempo al classe 1993 Matteo Bianchetti ma il suo futuro è sempre più lontano da Milano, visto che il Real Madrid sembra essersi deciso nel portarlo alla corte di Josè Mourinho.

    Philippe Coutinho © Dino Panato/Getty Images

    Discorso diverso invece per Giampaolo Pazzini, anch’egli sul piede di partenza ma a differenza di Maicon vive da separato in casa dopo le dichiarazioni pungenti pronunciate alla presentazione della squadra pochi giorni fa. Il suo futuro potrebbe essere in Italia anche perchè il sondaggio del Werder Brema è stato respinto dallo stesso Pazzini, il quale andrebbe volentieri alla Juve ma siamo sicuri che l’Inter dopo Lucio difficilmente prenderà anche in considerazione una trattativa con i bianconeri. La Lazio e la Sampdoria restano alla finestra e chissà che il Pazzo torni a sorridere ben presto con la maglia di un’altra squadra italiana.

    Uno dei punti su cui l’Inter dovrà migliorare è la fase difensiva soprattutto perchè la coppia di centrali Ranocchia-Samuel appare ancora un pò fragile vedi alcune sbavature del centrale italiano nel finale di partita. Stramaccioni ha piena fiducia nell’ex Bari e lo ha confermato a più riprese nelle sue interviste ma adesso spetta a Ranocchia dimostrare di essere uno dei centrali italiani più forti. Intanto i pali nerazzurri sono stati difesi ancora una volta dal nuovo numero 1 Samir Handanovic, che sostituirà Julio Cesar. Il portiere brasiliano dopo 7 stagioni nerazzurre è vicino alla rescissione contrattuale e potrebbe ben presto tornare a giocare in Brasile per non perdere i Mondiali del 2014.

    Prosegue la marcia di avvicinamento dell’Inter in vista dell’esordio del 2 agosto in Europa League. I nerazzurri godranno adesso di due giorni di riposo prima di tornare ad allenarsi ad Appiano Gentile. Il prossimo impegno dei nerazzurri sarà il Trofeo Tim, tradizionale triangolare di mezza estate che si disputerà sabato 21 luglio allo stadio San Nicola di Bari. Come consuetudine a sfidarsi saranno le tre squadre più titolate di Italia ovvero Juve, Milan ed Inter.

    Video highlights INTER-KOPER 2-0

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”147477″]

  • Tripletta Milito, l’Inter vince 6-0 l’amichevole con il Trentino Team

    Tripletta Milito, l’Inter vince 6-0 l’amichevole con il Trentino Team

    Si lavora duro all’Inter, in vista dell’esordio ufficiale della nuova stagione programmato per il 2 agosto nel terzo turno preliminare di Europa League. Ieri a Pinzolo, sede del ritiro nerazzurro che terminerà il 15 luglio, è andata in scena la seconda amichevole dopo la partitella in famiglia dell’altro giorno. Ad opporre resistenza ai nerazzurri c’era il Trentino Team di Florio Maran, fratello di Rolando Maran neo tecnico del Catania. L’impegno anche se poco probante dal punto di vista tecnico ha dato ottime indicazioni ad Andrea Stramaccioni, visto che i suoi ragazzi hanno vinto in scioltezza 6-0 indossando tra l’altro la seconda divisa, quella completamente rossa che ha scatenato la polemica degli ultrà nerazzurri.

    Mattatore della partita (ancora una volta) si è rivelato il principe Diego Milito. Se il buongiorno si vede dal mattino, il bomber argentino è pronto a trascinare a suon di gol l’Inter verso traguardi importanti. Dopo la doppietta nella prima amichevole, il numero 22 interista si è confermato ieri, andando a segno per ben 3 volte supportato splendidamente da Philippe Coutinho, sempre più punto fermo dello scacchiere nerazzurro. Il 20enne brasiliano ha aperto le danze dopo appena 3 minuti con un tiro non irresistibile, che però ha visto il portiere avversario prodursi in una papera clamorosa. A completare il tabellino della partita oltre alla tripletta di Milito e il gol di Coutinho, ci sono le marcature di Esteban Cambiasso e del giovane Garritano.

    Diego Milito in azione © Dino Panato/Getty Images

    Andrea Stramaccioni ha schierato i suoi con il classico 4-2-3-1. Ottima la prestazione di Fredy Guarin insieme a quella di Ibrahima Mbaye. Il giovane senegalese ha giocato da terzino e ha fornito buone indicazioni al suo tecnico mentre ad uno degli ultimi arrivati come Rodrigo Palacio è mancato solo il gol visto che l’intesa tutta argentina con Milito è migliorata notevolmente. Porta inviolata per Samir Handanovic nei 60′ giocati. Il capitano Javier Zanetti si conferma sugli standard a cui ha abituato i tifosi nerazzurri. Anzi dai test atletici effettuati, è scaturito che il numero 4 nerazzurro è migliorato rispetto a dodici mesi fa. Insomma il Tractor è come il vino, più invecchia più diventa buono.

    La prestazione dell’Inter è stata più che soddisfacente come confermato nel post-gara dal suo allenatore Andrea Stramaccioni. La squadra infatti mette in atto ciò su cui lavora in allenamento. Lavoro e applicazione sono due elementi fondamentali per il tecnico romano affinchè i nerazzurri arrivino nelle migliori condizioni al primo appuntamento ufficiale della stagione 2012/2013. Infine l’ex allenatore della primavera nerazzurra, ha elogiato la prova di Philippe Coutinho, che possiede la fiducia dell’ambiente e può lavorare sereno considerato anche che spesso ci si dimentica che sia un classe 1992. Il futuro è suo, bisogna solo indirizzarlo sulla strada della crescita costante. I segnali di queste prime amichevoli sono stati molto esplicativi in quest’ottica e i tifosi sperano che Cou riesca ad esprimere a breve le sue immense qualità tecniche, che spinsero l’Inter a bloccarlo a soli 16 anni per un paio di milioni di euro.

    Per un brasiliano che cresce, c’è un altro brasiliano sul quale cresce l’attesa. Stiamo parlando di Lucas, trequartista del San Paolo anch’egli come Cou classe 1992. Di diverso da Coutinho ha il costo del cartellino, ma molti addetti ai lavori (ed anche chi vi scrive) sostengono che tra i due il più forte è colui che a Milano già vive. Tuttavia Lucas è un pallino o sogno che dir si voglia di Massimo Moratti. Il presidente nerazzurro è arrivato a Pinzolo ieri, per assistere alla seconda amichevole dei suoi ragazzi e dopo la partita ha parlato soprattutto in merito al mercato nerazzurro. Iniziando da Lucas: “Ha grandi doti, adesso bisogna concretizzare, se ce n’è la possibilità”. Passando per Pazzini: “E’ un centravanti di grande valore, quando è in forma segna a ripetizione. Poi subentrano necessità teniche e tattiche che mettono i giocatori in condizioni di essere acquistati o ceduti“. Finendo con Sneijder: “E’ determinante per l’Inter, al di là delle attenzioni di altri club“.

  • Inter, presentate le nuove maglie 2012-2013

    Inter, presentate le nuove maglie 2012-2013

    L’Inter viaggia spedita verso l’inizio della stagione 2012/2013. La prima partita ufficiale è prevista tra meno di un mese (il 2 agosto secondo turno preliminare di Europa League) e mentre il mercato nerazzurro negli ultimi giorni si è infiammato (vedi i colpi Handanovic e Silvestre) nella giornata di ieri Inter e Nike hanno presentato le nuove maglie che i nerazzurri indosseranno nella prossima stagione. Grande novità, anche se già 2 mesi fa ve l’avevamo svelata proprio qui, è la divisa da trasferta, che sarà completamente rossa. Rossa come simbolo della città di Milano, come simbolo della passione, della grinta e della determinazione che hanno sempre contraddistinto il carattere della squadra. Anche la prima maglia presenta delle novità in particolare le bande verticali sono molto più larghe e conferiscono alla maglia Home uno stile più aggressivo.

    Coutinho, Palacio e Ricky Alvarez indossano le divise Home e Away Inter 12-13

    Alla presentazione delle nuove maglie erano presenti numerosi calciatori nerazzurri ed il nuovo direttore generale Marco Fassone. Proprio l’ex dg del Napoli ha voluto elogiare la partnership che lega da anni l’Inter e la Nike: “Tradizione e innovazione per confermare un’unione da sempre vincente. È questo il mix con il quale Nike ha pensato l’Inter che verrà e creato le nuove divise da gioco Home e Away. Ripartiamo da qui, con i nostri tifosi, che saranno con noi anche in questa avventura. Per stupire, per sognare, per vincere. Semplicemente per l’Inter”. Parole che fanno capire la linea intrapresa dalla società, rinnovare e innovare, senza dimenticare il passato recente a dir poco glorioso.

    Ad indossare le nuove divise c’erano 3 giocatori su cui l’Inter punta. Rodrigo Palacio è uno degli ultimi arrivati ma sembra già essersi calato bene nella realtà interista. Egli stesso ha detto: “primo o dopo, l’importante è esserci ora..”  L’ex attaccante del Genoa ha indossato la divisa Away 12-13, la stessa che Zanetti e compagni indosseranno nelle trasferte della prossima stagione mentre ad indossare la divisa Home 12-13 nella presentazione avvenuta ieri al Nike Stadium Milano ci hanno pensato 2 giovani talenti, confermatissimi dalla società di Corso Vittorio Emanuele. Philippe Coutinho è pronto a prendersi il palcoscenico della Seria A, campionato nel quale solo a sprazzi ha mostrato le sue enormi qualità tecniche. I 6 mesi di prestito all’Espanyol hanno fatto bene al 20enne brasiliano, pronto ad esplodere nella prossima stagione sotto la guida di Andrea Stramaccioni. Ricky Alvarez, da poco rientrato dall’Argentina, è pronto ad iniziare la sua seconda stagione interista e spera di poter trovare la continuità nelle prestazioni in campo. Intanto i 3 nerazzurri hanno già indossato le nuove divise e sperano di poterle indossare con successo anche in campo.

     

  • Palacio chiama Lavezzi, Inter sempre vigile su Destro

    Palacio chiama Lavezzi, Inter sempre vigile su Destro

    E’ il tormentone pocho si pocho no a tener banco in casa Inter. Su questo argomento si è esposto anche l’ultimo arrivato in casa nerazzurra o per meglio dire il primo rinforzo in vista della prossima stagione che vedrà la società di Massimo Moratti non disputare la Champions League dopo ben 10 stagioni. Rodrigo Palacio, che nella giornata di venerdì ha firmato un triennale con l’Inter, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport in edicola oggi.

    Il 30enne attaccante argentino è rimasto colpito dall’accoglienza ricevuta in primis dal suo nuovo presidente: “Sono rimasto colpito innanzitutto dalla stretta di mano con il presidente Massimo Moratti. Mi ha dato il benvenuto, ma soprattutto mi ha fatto subito sentire a mio agio”; anche i futuri compagni non sono stati da meno – “Stramaccioni è stato molto carino a chiamarmi dall’Indonesia. Anche Pupi Zanetti mi ha mandato un sms, mentre Diego Milito mi ha telefonato per dirmi in bocca al lupo. E’ una sensazione bellissima, sentire tutti così vicini ti fa sentire a casa. Sembra di stare in famiglia: un ambiente semplice che mi piace molto”.

    Rodrigo Palacio in azione © Valerio Pennicino/Getty Images

    Infine l’ex genoano risponde all’ipotesi di un possibile approdo di Lavezzi all’Inter: “L’Inter avrebbe un attacco stellare. Per me sarebbe bellissimo giocare anche con il Pocho. L’ho conosciuto nella Seleccìon, il nostro rapporto è eccellente. Speriamo proprio che venga anche lui a Milano e non vada a Parigi. Sono curioso di conoscere i nuovi compagni: ce ne sono tanti bravi, compreso Pazzini che a Genova ho visto da vicino”. Palacio chiama Lavezzi. Il Pocho prende atto e resta nell’ombra in attesa di decidere la destinazione del suo futuro calcistico. All’Inter lo aspettano a braccia aperte per formare un trio d’attacco argentino mentre a Parigi lo stanno tentando a suon di milioni e benefit. Manca “pocho” alla risoluzione di questo intrigo di mercato.

    Intanto l’Inter, aspettando l’evoluzione della trattativa per il numero 22 partenopeo, continua le sue manovre per arrivare a Mattia Destro , 21enne attaccante in comproprietà tra Genoa e Siena. Nell’ambito della trattativa che ha portato Palacio in nerazzurro, Moratti avrebbe chiamato il presidente genoano Enrico Preziosi e gli avrebbe chiesto di rispettare un’accordo verbale sul ritorno di Destro all’Inter risalente ad un anno fa. Il piano della società nerazzurra è quello di aspettare che il Genoa acquisti l’altra metà del cartellino che è in mano al Siena, per poi acquistare l’intero cartellino in un’operazione sull’asse Milano-Genova. Le premesse di un gradito ritorno ci sono tutte. Il giovane Mattia intanto sta sorprendendo Cesare Prandelli nel ritiro della nazionale e non ci stupiremo se lo vedremo in campo con la maglia azzurra ad Euro 2012.

    Non tutti i rinforzi arrivano dal mercato. Lo starà pensando Andrea Stramaccioni, che ha potuto constatare da vicino le qualità di un giocatore già presente da 2 anni nella rosa nerazzurra. Stiamo parlando di Philippe Coutinho, reduce da una grandiosa tournèe indonesiana. Il 20enne brasiliano ha strabiliato un pò tutti nelle due amichevoli giocate in terra asiatica (ieri doppietta nella vittoria 4-2 con l’Indonesia) confermando le qualità per le quali era stato acquistato all’età di sedici anni. Non sarà tanto facile per Coutinho mettersi alle spalle la concorrenza spietata presente ad Appiano Gentile, ma adesso all’Inter avranno capito di avere nelle mani un diamante purissimo.

  • Inter Indonesia 4-2, doppiette per Coutinho e Pazzini. Video

    Inter Indonesia 4-2, doppiette per Coutinho e Pazzini. Video

    Si conclude nel migliore dei modi, con una vittoria per 4 a 2 contro la nazionale indonesiana la tournée in Indonesia per l’Inter di Stramaccioni. Più che un’amichevole per chiudere nel migliore dei modi una stagione assolutamente deludente, la sfida nel continente asiatico è servita dal punto di vista commerciale ad alimentare un bacino d’utenza che conta moltissimi fan interisti. Oltre al business economico che ha portato nelle casse societarie per due amichevoli un budget di circa 2,5 milioni di euro, è stata l’occasione per quei giocatori che tornavano alla base, come Jonathan e Coutinho, di dimostrare come le esperienze lontano da Milano abbiano portato solo note positive. Proprio il baby brasiliano, fin troppo additato come inadatto al calcio fisico italiano, dopo essersi messo in luce all’Espanyol, realizzando cinque reti e conquistandosi l’affetto dei tifosi spagnoli, ha realizzato una partita perfetta, condita da giocate da campione e una doppietta a confermare l’ottimo stato di forma.

    Philippe Coutinho © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    INTER INDONESIA: IL MATCH- La partita non presentando grosse insidie per gli uomini di Stramaccioni si mette subito in discesa con Jonathan che serve un pallone a Coutinho, e il trequartista brasiliano fa partire un tiro imprendibile per il portiere indonesiano, aprendo le danze delle marcature. Il vantaggio dura nemmeno 5 minuti con Wangaai che realizza il gol del pari con un gran tiro da fuori area facendo diventare lo stadio una bolgia. Sarà ancora Coutinho a riportare in vantaggio i suoi con una bellissima azione confezionata con l’aiuto di Milito, conclusa con un pallonetto a scavalcare l’estremo difensore indonesiano. Nella ripresa spazio a diversi cambi con l’inserimento di Pazzini e Poli, più qualche giovane per assaggiare il campo con i big. Proprio Pazzini come era già accaduto nella prima amichevole, troverà la via del gol, partendo sulla linea del fuorigioco, anticipando il portiere con una bella giocata al volo e realizzando la rete del 3 a 1. Grandissima festa sugli spalti, con tifo da stadio italiano e cori in pieno stile San Siro sempre presenti. Gli stessi giocatori nerazzurri apprezzano molto. Sarà ancora Pazzini a gonfiare la rete con il gol del 4 a 1, conquistando un ottimo pallone in mediana, scambiando con Milito e tenendo botta alla retroguardia indonesiana. Da posizione defilata il Pazzo farà partire un gran tiro realizzando la sua doppietta personale dopo un’annata decisamente orribile. Spazio nei minuti finali del match, per il secondo gol della bandiera della nazionale indonesiana, con Pahabor che anticipa la retroguardia interista e da due passi insacca.

    STRAMA FELICE- La partita nel complesso ha dato buone indicazioni, nonostante la caratura dell’avversario non fosse certamente paragonabile al tasso tecnico dell’Inter, la buona prestazione e la voglia di mettersi in mostra evidenziata da elementi come Coutinho, Jonathan e Longo sono le migliori risposte auspicabili dal campo di gioco. In attesa dell’arrivo di Palacio e chissà di Lavezzi con altri rinforzi, mister Stramaccioni gongola con i giocatori a disposizione, consapevole di avere un Coutinho assolutamente rigenerato e ritrovato sia sotto l’aspetto fisico che a livello psicologico. La palla passa in mano a Moratti e Branca.

    Video Inter Indonesia highlights 4-2
    [jwplayer config=”240s” mediaid=”140041″]

  • L’Inter rilancia per Lavezzi, Palacio sbarca a Milano

    L’Inter rilancia per Lavezzi, Palacio sbarca a Milano

    Il calciomercato sta iniziando a tener banco e la società più attiva in Italia è proprio l’Inter. Diversamente dalle ultime sessioni di mercato il presidente Massimo Moratti ha deciso di investire e tanto, per rinforzare una squadra apparsa logora e sfiancata da numerosi anni al vertice. Il primo colpo messo a segno dalla società nerazzurra è stato Rodrigo Palacio, vicino all’Inter già l’anno scorso e autore di 19 gol nell’ultimo campionato. L’ormai ex attaccante del Genoa è atterrato stamani alla Malpensa per effettuare le visite mediche e per porre la sua firma sul contratto triennale che lo legherà al club nerazzurro fino al 2015. L’attaccante argentino molto sorridente ha preferito non dilungarsi troppo dinanzi ai microfoni. Solo due brevi battute pronunciate dal 30enne ex Boja Juniors: “Il codino? Se Zanetti mi taglia il codino lo ammazzo! Se mi sento già interista? Manca ancora la firma”.

    In casa Inter si lavora al completamento del tridente offensivo tutto argentino. All’inamovibile Diego Milito verrà affiancato Rodrigo Palacio. Adesso manca l’ultimo tassello che corrisponde al nome di Ezequiel Lavezzi. Il Pocho è oggetto del desiderio di Massimo Moratti da tantissimi anni e nelle ultime settimane si sono susseguite tante voci che lo vedevano un giorno a Parigi, l’altro a Milano. Non è cosi o per meglio dire la telenovela Lavezzi si sta infiammando in quest’ultime ore. Il Paris Saint-Germain ha sferrato il primo attacco proponendo al Napoli 26 milioni di euro cash e 4,5 milioni per 5 anni al numero 22 napoletano. Proposta molto allettante e molto vicina alla famosa clausola rescissoria (30,8 milioni).

    Ezequiel Lavezzi © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    L’Inter dal canto suo non è disposta a pareggiare in termine di cash la proposta parigina e per arrivare all’importo della clausola sta provando ad inserire oltre ad un conguaglio non superiore ai 13 milioni e  Goran Pandev anche la metà del cartellino di Andrea Ranocchia. E’ vero che il presidente napoletano preferirebbe incassare più cash cedendo Lavezzi al Paris Saint-Germain ma è anche vero che lo stesso De Laurentiis gode di ottimi rapporti con il presidente Moratti e i due volendo potrebbero trovare un punto d’incontro. Inoltre altro aspetto da non sottovalutare è la colonia argentina presente ad Appiano Gentile e che spinge sull’arrivo del Pocho, che da quanto si apprende preferirebbe sbarcare a Milano. Il numero 22 partenopeo da un paio di giorni è volato in Argentina ma il suo procuratore Alejandro Mazzoni è a Napoli e attende un incontro con il presidente. Si prevedono giorni di trepida attesa.

    Intanto l’Inter è in Indonesia dove ieri nella prima amichevole disputata e vinta per 3-0 dai ragazzi di Andrea Stramaccioni, ha brillato la stella di Philippe Coutinho autore di un assist e di tante altre giocate di qualità. Il brasiliano sarà protagonista anche nell’amichevole di domani contro la nazionale maggiore indonesiana e sta convincendo con grande personalità il tecnico nerazzurro. L’Udinese nell’ambito della trattativa che potrebbe portare il cileno Mauricio Isla all’Inter, ha chiesto proprio il giovane brasiliano ma il club di Massimo Moratti non ha intenzione di rinunciare ad un talento purissimo e pagato 2 milioni di euro all’età di 16 anni. Il calciatore dell’Udinese è uno dei grandi obiettivi presenti sul taccuino di Branca e lo stesso Isla nei giorni scorsi ha fatto presente a tutti il suo desiderio di vestire la maglia nerazzurra.

  • L’Inter sbarca in Indonesia, il programma della tournée

    L’Inter sbarca in Indonesia, il programma della tournée

    L’Inter è sbarcata in Indonesia nella giornata di ieri ed è stata accolta con grande entusiasmo dai tifosi asiatici. In mattinata i ragazzi di Andrea Stramaccioni sono scesi in campo al Gelora Bung Karno di Giacarta per il primo allenamento in terra asiatica, allenamento terminato con una partitella dieci contro dieci che ha regalato tanti goal ai tifosi presenti sugli spalti. In goal il solito Diego Milito, reduce da una stagione molto prolifica a livello personale grazie alle 24 reti segnate nella Serie A 2011/2012.

    Domani prima amichevole per l’Inter che affronterà una selezione composta da U23 e top player del campionato locale. Sabato 26 maggio invece è in programma la seconda ed ultima amichevole che vedrà l’Inter affrontare la nazionale maggiore indonesiana. Entrambe le amichevoli verranno trasmesse su Inter Channel (canale 232 Sky) e saranno visibili anche ai non abbonati. Questa avventura asiatica frutterà alla squadra di Massimo Moratti 2,5 milioni di euro ma oltre agli introiti è importante la crescita del marchio Inter in un mercato come quello asiatico che conta quasi 15 milioni di fans nerazzurri.

    Philippe Coutinho © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Non è partito con i campagni il portiere Julio Cesar che deve recuperare ancora i problemi fisici che lo hanno afflitto in più riprese nell’ultima stagione. Al suo posto è partito per l’Indonesia il portiere della primavera Davide Di Gennaro. Chi si gioca tanto in questa tournèe asiatica è Philippe Coutinho, reduce dall’esperienza in prestito all’Espanyol (5 reti in 15 presenze) e desideroso di convincere Stramaccioni. Stesso discorso anche per il terzino destro Jonathan, tornato dal prestito al Parma il brasiliano è chiamato a confermare i miglioramenti evidenziati nell’avventura parmense. Altro assente in Indonesia è Wesley Sneijder, mostratosi rigenerato dalla cura Stramaccioni e pronto a continuare la sua avventura in nerazzurro. Il numero 10 interista è in ritiro con la sua Olanda in vista di Euro 2012 e ieri sera è sceso in campo ed ha giocato i primi 45 minuti nell’amichevole tra Bayern Monaco e Olanda che ha visto prevalere 3-2 i finalisti della Champions League 2011/2012.

  • Inter, Coutinho doppietta e l’Espanyol se lo gode

    Inter, Coutinho doppietta e l’Espanyol se lo gode

    In attesa di sapere quale sarà il futuro della prossima Inter, e di chi sarà il prossimo tecnico per il nuovo progetto di rifondazione nerazzurro, le migliori promesse interiste fioriscono lontano da Milano. Philippe Coutinho, baby talento brasiliano acquistato dall’Inter addirittura all’età di 16 anni, quando militava nelle file del Vasco da Gama, con un costo del cartellino di 3,5 milioni di euro, proprio lontano dai colori nerazzurri sta facendo intravedere le sue qualità migliori. Non avendo rispettato le aspettative dei tecnici interisti, è finito a gennaio in prestito alla seconda squadra di Barcellona, l’Espanyol guidato da Pochettino, cercando in questo modo di non perdere il treno per l’Olimpiade di Londra. Prestito che ha di fatto rigenerato un giocatore di qualità che ad Appiano Gentile durante gli allenamenti riusciva ad inventare giocate da grande campione, puntualmente mai ripetute in partite ufficiali. Qualche buono spunto nei match giocati in Serie A, trovando anche una bella rete contro il Cagliari, ma senza la fiducia e la continuità il giocatore non trova lo spazio adeguato a far esplodere le sue potenzialità. L’esperienza spagnola rappresenta un’enorme opportunità per dimostrare a tutti il suo reale valore, e Coutinho non se la lascia scappare dimostrando di essere un vero fuoriclasse.

    Philippe Coutinho © Jasper Juinen/Getty Images Sport

    Nell’ultimo match della Liga il suo Espanyol demolisce il Rayo Vallecano per 5 a 1, grazie anche a una sua doppietta che di fatto lo fa diventare uno degli idoli dei suoi sostenitori. Il primo gol arriva al minuto 9’ con la firma del raddoppio dopo il gol del vantaggio messo a segno da Uche (altro gioiellino arrivato in prestito nel mercato di gennaio), dove il talento carioca deve solo toccare in rete da due passi. La sua seconda marcatura invece è una perla di rara bellezza arrivata al minuto 22, quando da posizione defilata si incunea tra due avversari, riuscendo a dribblare con il sinistro e ad anticipare il portiere con un colpo di destro di precisione assoluta. Al minuto 73’ viene sostituito e si prende una standing ovation meritatissima, a testimoniare come sia entrato sin da subito nel cuore dei tifosi spagnoli. Nonostante la formula del prestito sia senza diritto di riscatto, con una formula secca, rimangono molti dubbi sul suo ritorno a Milano, proprio perché in Spagna sembra aver trovato l’ambiente più idoneo alla sua crescita calcistica.

    Da segnalare inoltre anche il primo gol di Khrin con la maglia del Bologna contro lo Lazio, a testimoniare nuovamente come forse prima di parlare di progetto e rifondazione la dirigenza nerazzurra debba guardarsi in casa propria anziché cercare lontano le nuove stelle. Destro ne è l’esempio lampante, poiché il giovane attaccante inforza al Siena, dopo aver fatto tutta la trafila nel settore giovanile nerazzurro sta dimostrando il suo valore in toscana, dopo essere stato ceduto al Genoa nell’affare Milito. Ora il ritorno di fiamma per Destro da parte dell’Inter  non fa altro che denotare come l’assenza di programmazione e di pazienza nel vedere i giovani maturare sia davvero un gesto di puro autolesionismo. La dirigenza nerazzurra si faccia una domanda e si dia una risposta.

     

    [jwplayer config=”30s” mediaid=”128238″]