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  • Il Pescara chiude primo, al Varese il quinto posto. Nocerina in Lega Pro

    Il Pescara chiude primo, al Varese il quinto posto. Nocerina in Lega Pro

    La Serie B ha emesso i suoi verdetti. Con Pescara, che ha chiuso primo, e Torino già in Serie A, il Sassuolo riesce a conquistare il terzo posto che gli permetterà di affrontare la Sampdoria, sconfitta a Varese e sesta. I lombardi dal canto loro affronteranno il Verona. Nella zona bassa della classifica niente da fare per la Nocerina che retrocede. Ai play out ci vanno Vicenza ed Empoli.

    CROTONE-BRESCIA 4-1: Chiude con un roboante successo il Crotone di Drago che batte il Brescia per 4 a 1. Nei primi 45’ non accade nulla, mentre la ripresa regala tanto spettacolo. Al 11’ va in gol con De Giorgio il quale raccoglie un assist di Galrdo e scavalca Caroppo con un pallonetto. Poco dopo ancora De Giorgio in gol, sempre con un pallonetto. Al 16’ tocca a Pettinari realizzare il tris mentre al 23’ è Ciano, in diagonale, a trovare via del gol. Al 38’, poco dopo una traversa di De Maio, arriva il gol ad opera di Zambelli per gli ospiti.

    JUVE STABIA-SASSUOLO 1-3: Vittoria che vale il terzo posto per il Sassuolo che è corsaro a Castellamare di Stabia. Nel primo tempo meglio i campani che tuttavia non riescono a trovare la rete. Cosa che fa al 17’ la formazione nero verde con Troianiello che in girata porta avanti i suoi. Al 32’ il raddoppio di Missiroli che approfitta nel migliore dei modi di una disattenzione della difesa di casa. Al 36’ il tris di Boakye prima del gol di Tarantino che permette di accorciare le distanze.

    MODENA VERONA 1-1: Pareggio che costa caro al Verona che vede cosi sfumare la possibilità di arrivare al terzo posto. Ospiti avanti al 10’ con Bjelanovic, ma il Modena non ci sta e le tenta tutte per pareggiare, sbagliando anche un rigore con Cellini. In pieno recupero il pari emiliano con Gilioli.

    VARESE-SAMPDORIA 3-1: Lo scontro diretto per il quinto posto va al Varese che batte per 3 a 1 una Sampdoria spenta. Locali avanti al 16’ con un calcio di rigore messo a segno da Martinetti dopo l’atterramento di De Lica. Al 20’ però il pari con Soriano che di testa anticipa Moreau. Poco dopo Volta fa fallo su Terlizzi e l’arbitro concedere un rigore che proprio il difensore dei lombardi trasforma. La Sampdoria potrebbe rientrare in gara ma Eder dagli undici metri si fa fermare da Moreau. In pieno recupero Momentè sigla il gol del 3 a 1.

    ALBINOLEFFE-TORINO 0-0: Il testa coda costa caro al Torino che proprio all’ultima giornata perde il primato. Merito di un Albinoleffe che dopo una stagione tra alti e bassi chiude piuttosto bene visti i risultati delle ultime giornate. Il tutto nonostante il Torino giochi meglio ma è Offredi a dire di no più volte alla formazione di Ventura. L’occasione più grossa però capita in apertura a Sgrigna che centra la traversa.

    BARI-GUBBIO 3-0: Chiude con un tris il Bari che non ha problemi a piegare il già retrocesso Gubbio. Al 27’ il vantaggio dei pugliesi con Dos Santos che di testa sfrutta al meglio un angolo di Bogliacino. Al 43’ il raddoppio con Caputo che raccogliere una corta respinta di Farabbi su rigore di De Falco. Nella ripresa, al 35’, Caputo chiude i conti.

    EMPOLI-CITTADELLA 3-2: Vittoria che non basta ad evitare i play out all’Empoli che piega di misura il Cittadella. Ma non è stato comunque facile piegare i veneti passati in vantaggio dopo 8’ con Di Roberto, assistito nell’occasione da Paolucci. Al 14’ il pari firmato da Tavano dopo una bella combinazione con Maccarone e Buscè. Nella ripresa i toscani le provano tutte, e dopo un palo di Tavano tocca a Lazzari, sempre con l’aiuto del legno, siglare il 2 a 1. Al 21’ arriva il tris sempre ad opera di Lazzari ma Di Carmine, di tacco, accorcia ancora per il Cittadella.

    LIVORNO-GROSSETO 2-0: Vittoria e salvezza per il Livorno nel derby toscano con il Grosseto. Match che si decide nel primo tempo con il gol di Belingheri che supera in velocità Antei e a tu per tu con Narciso lo supera. Allo scadere il raddoppio: cross di Salviato e colpo di testa di Bernacci che insacca. Nella ripresa Bardi evita che il Grosseto ritorni in gara e i tifosi a fine gara urlano cori pro Morosini.

    PADOVA-ASCOLI 0-2: L’Ascoli centra la salvezza vincendo a Padova contro una squadra ormai fuori da ogni gioco. Match che si sblocca al 31’ quando Pasqualini trova la via della rete per i bianconeri. Al 36’ il raddoppio con Pederzoli che penetra in area di rigore e serve Soncini il quale non sbaglia. I marchigiani reggono fino alla fine e festeggiano cosi la permanenza nella cadetteria.

    Pescara alza la Coppa © Giuseppe Bellini/Getty Images

    PESCARA-NOCERINA 1-0: Vince e chiude al primo posto il Pescara che batte la Nocerina spedendola in Lega Pro. Match che si decide in pieno recupero grazie al gol di Maniero, il quale comunque arriva quando ormai la formazione di Auteri aveva perso tutte le speranze causa del successo ottenuto dal Vicenza a Reggio Calabria. Per il resto da segnalare i grandi festeggiamenti da parte dei tifosi di casa che tuttavia temono un addio di Zeman.

    REGGINA-VICENZA 0-3: Con un largo 3 a 0 il Vicenza batte la Reggina e approda ai play out dove sfiderà l’Empoli. Già al 3’ veneti in vantaggio con Paolucci che infila Zandrini sul suo palo. Il Vicenza manca il raddoppio con un palo di Soligo, ma prima della fine del tempo Paolucci supera in velocità la difesa amaranto e va ancora in rete. Nella ripresa Soligo fa 3 a 0 e i pochi tifosi presenti sulle tribune si scatenano contro il presidente amaranto Lillo Foti.

    VERDETTI:
    Pescara e Torino promosse in Serie A.
    SassuoloSampdoria e VeronaVarese ai play off.
    Vicenza-Empoli ai play out.
    Nocerina, Gubbio e Albinoleffe retrocesse in Lega Pro.

  • Lorenzo Insigne eletto miglior giovane serie B 2012

    Lorenzo Insigne eletto miglior giovane serie B 2012

    E’ il napoletano Lorenzo Insigne il miglior giovane del campionato di Serie B secondo il sondaggio effettuato dal sito di Sky Sport: il giocatore del Pescara, neopromosso di Zeman, in prestito dal Napoli, ha ottenuto, infatti, il 52,93% delle preferenze, che gli hanno permesso di battere la concorrenza di un’altra promessa del nostro calcio, ossia Alessandro Florenzi  del Crotone, ma in prestito dalla Roma. Un testa a testa in finale tra i due gioiellini, entrambi classe 1991, ventunenni di belle speranze e dal grande potenziale, che si affacciano al grande calcio con la volontà di far bene, continuando sulla positiva strada intrapresa finora.

    In tal senso, si è espresso anche Angelo Peruzzi, vice di Ciro Ferrara tecnico dell’Under 21 Azzurra, che ha sottolineato il grande talento del giovane Lorenzo Insigne, proprio nel giorno della sua consacrazione come miglior giovane del campionato cadetto, oltre che vincitore del titolo di migliore attaccante esterno della serie Bwin 2012, realizzando diciotto gol in maglia biancoazzurra.

    Lorenzo Insigne | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    La premiazione del giovane Lorenzo Insigne verrà trasmessa in diretta da Sky Sport nel pre-partita di Pescara-Nocerina, in programma sabato 26 Maggio alle ore 20.45 e che si preannuncia come una passerella festosa per gli abruzzesi, che celebreranno nello stadio casalingo la promozione in serie A ottenuta con una giornata di anticipo al Marassi contro la Sampdoria.

    Dopo la festa e la premiazione, però, per il giovane Lorenzo sarà tempo di pensare al proprio futuro che, al momento, è ancora incerto: le richieste di certo non mancano, soprattutto da parte di club che vorrebbero ottenerlo in prestito, ma ci sarebbe anche la possibilità di un suo ritorno al Napoli, in particolare dopo le parole di grande stima nei suoi confronti espresse dal presidente De Laurentiis, sempre che il tecnico Walter Mazzarri gli offra le opportune garanzie, “senza aver la pretesa di partire titolare” ma, perlomeno, la possibilità di essere considerato alla pari con gli altri attaccanti: in caso contrario, il giovane Lorenzo è pronto a restare ancora un anno a Pescara.

     

    I gol di Lorenzo Insigne nel campionato Serie B 2012
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  • Zeman da eretico a re del mercato

    Zeman da eretico a re del mercato

    Il suo ritorno in serie A con il Pescara, il record di gol segnati nel campionato cadetto, ed il calcio spettacolo nuovamente espresso sembrano aver risvegliato l’attenzione su uno dei personaggi più “sui generis” del campionato italiano, Zdenek Zeman. Il tecnico boemo, impassibile come una sfinge, sembra essere, infatti, l’oggetto del desiderio di quei club che sono alla ricerca di una guida tecnica per la prossima stagione, che sia in grado di plasmare la squadra, regalandole principi tattici, filosofia di gioco spregiudicato e spettacolo in campo, in risposta all’ormai noto dogma zemaniano del “basta segnare un gol in più degli avversari per vincere la partita”.

    Su tutte, in particolare due grandi “decadute” come Lazio e Fiorentina sembrano seguire da vicino il tecnico, considerando che, per ragioni diverse, entrambe hanno la necessità di trovare una guida per la prossima stagione: la Lazio perchè “orfana” di Edi Reja, dopo il tira e molla sulla sua permanenza che si è poi concluso con la decisione del tecnico goriziano di andar via; la Fiorentina per il post-Delio Rossi, alla luce del burrascoso addio del tecnico a seguito dello scontro fisico con Ljaljc.

    Nei giorni immediatamente seguenti alla vittoria del Pescara contro la Sampdoria, che ha sancito la matematica promozione in Serie A, pareva certa la riconferma di Zeman sulla panchina abruzzese, per “esportare” il progetto biancoazzurro anche nella massima serie, per dimostrare che le sue idee di gioco, nonostante il passare degli anni, sono ancora molto valide: negli ultimi giorni, però, il tecnico boemo non è stato presente alle diverse riunioni tecniche svoltesi con il presidente Sebastiani ed il direttore sportivo Delli Carri, finalizzate alla programmazione della prossima stagione e, quindi, anche delle questioni di mercato, oltre a disertare, nel pomeriggio di ieri, la visita della squadra al Pescara store, per salutare i tanti tifosi che attendevano, sotto la pioggia, i loro beniamini.

    Zeman eroe di Pescara | ©Getty Images
    Probabilmente, il mister aveva solo bisogno di riposare e di allontanarsi da tutto dopo una stagione così intensa ma i malpensanti associano tale situazione a segnali inequivocabili di un improvviso raffreddamento dei rapporti con il Pescara, cui potrebbe far seguito l’eventualità di un suo trasferimento altrove. In tal senso, pare ci sia già stato un primo contatto telefonico fra la Fiorentina e Zeman, con il club Viola che sarebbe fortemente interessato ad assicurarselo per la prossima stagione, al punto da proporgli di portar con sè i suoi gioiellini più preziosi, ossia i giovani Insigne e Verratti che, però, piacciono anche ad altri club.

    Oltre ai Viola, come detto, anche la Lazio sarebbe disposta a tutto pur di assicurarselo, al punto che il ds Igli Tare avrebbe seguito dallo stadio alcune delle ultime gare del Pescara, tentando un pressing ravvicinato nel tentativo di riportarlo nella Capitale che lo ha tanto amato: data l’accesa concorrenza, però, se l’operazione Zeman sfumasse, il presidente Claudio Lotito potrebbe decidere di “ripiegare” su Luigi Del Neri, ex tecnico di Chievo, Atalanta, della Roma, della Sampdoria e della Juventus, che porterebbe con sè il suo modulo 4-4-2 e la sua impostazione di gioco, focalizzata soprattutto sul gioco degli esterni di fascia.

    In ogni caso, comunque, a prescindere dalla sua prossima destinazione, il personaggio-Zeman calamiterà ancora a lungo l’attenzione su di sè.

  • Verratti “Juventus prima scelta”

    Verratti “Juventus prima scelta”

    Fresco di promozione in serie A che l’ha decretato come uno dei grandi protagonisti, Marco Verratti, giovane centrocampista del Pesscara, si gode il momento fiorente della sua giovane carriera calcistica coronata anche dalla convocazione in Nazionale in attesa che Prandelli decida di confermare la sua presenza ai prossimi Europei di Polonia e Ucraina.
    In procinto di raggiungere il ritiro della Nazionale Azzurra a Coverciano Verratti ha parlato ai giornalisti Sky del suo futuro e delle voci di mercato che circolano sul suo conto:

    Vorrei fare un altro anno a Pescara, senza le pressioni di un top club, ma se dovessi lasciare il mio club, la mia prima scelta sarebbe la Juve. I giocatori della Nazionale finora li ho visti sulle figurine se devo chiedere un autografo lo chiedo a Pirlo: è il più forte centrocampista del mondo. Quanti scudetti ha vinto la Juve? 30, sicuro“.

    Marco Verratti © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Il pupillo di Zeman non ha mai nascosto la sua intenzione di rimanere un altro anno nel Pescara dove il giocatore ha potuto mettere in mostra tutte le sue qualità tecniche anche grazie alla fiducia che ha riposto in lui il tecnico boemo: “Zeman è un grande allenatore ma anche un grande uomo – spiega Verratti – Ti insegna tanto, e non solo di calcio“. Da una parte il legame affettivo con la squadra della sua città e il desiderio di rimandare le pressioni che possono derivare dall’approdare in un top club potrebbero portarlo a scegliere di vestire ancora un anno i colori biancoazzurri, dall’altra invece il forte interessamento dei bianconeri potrebbe presto fargli cambiare idea: “La maglia numero 10 di Del Piero? Sarebbe un grande onore“.

    L’accordo fra l’entourage del centrocampista e la dirigenza della Vecchia Signora sarebbe già stato definito. Al momento due sarebbero le alternative: Verratti arriverà alla Juve già ad Agosto oppure lasciato dai bianconeri in prestito al Pescara dove poter maturare un’altra stagione. Intanto la Juventus, deve fare i conti con l’aumento del prezzo del cartellino del giocatore che nelle ultime settimane, complice anche la convocazione in Nazionale e il ritorno del Pescara in serie A dopo ben 20 anni, è aumentato fino ad arrivare vicino ai 15 milioni di euro.
    Non si conoscono le cifre e non si conoscono i tempi ma quel che è certo è che Verratti vestirà la maglia della Juventus.

  • Roma, con Montella anche Gomez o Barrientos?

    Roma, con Montella anche Gomez o Barrientos?

    Sarà una settimana decisiva a Trigoria. La Roma ha deciso da tempo di richiamare Vincenzo Montella che fu scaricato dalla nuova società 12 mesi orsono per far spazio al progetto Luis Enrique. Il tecnico asturiano ha fallito e la Roma ripartirà dall’attuale allenatore del Catania, che conosce benissimo l’ambiente giallorosso visto che ci ha giocato parecchi anni. Il club giallorosso non demorde e nei prossimi giorni intende strappare al Catania Montella e non solo.

    Il mercato inizia ad entrare nel vivo e nell’ambito dell’operazione che porterà l’aeroplanino sulla panchina della Roma potrebbero essere inseriti due pupilli del tecnico campano. Stiamo parlando di Alejandro Gomez e Pablo Barrientos, tutti e due reduci da una stagione più che soddisfacente con la maglia catanese. Infatti potrebbe essere proprio un giocatore a sbloccare questa estenuante trattativa tra Roma e Catania; Sabatini non ha intenzione di dare Crescenzi e Florenzi al club di Antonino Pulvirenti e quindi a fare le valigie dovrebbe essere un giocatore del club siciliano. In pole position ci sono proprio Papu Gomez e Barrientos che il presidente catanese cederebbe volentieri se arrivasse un’offerta adeguata. In seconda linea ci sono altri due calciatori del Catania molto stimati dall’ex giocatore della Roma ovvero Nicolas Spolli e Francesco Lodi.

    Vincenzo Montella © Maurizio Lagana/Getty Images

    Intanto a Roma farà presto ritorno David Pizarro dopo l’esperienza in prestito al Manchester City. Ecco le dichiarazioni del calciatore cileno: “Torno per restare. Non volevo muovermi per quest’anno, ma il rapporto con Luis Enrique non era buono ed ho deciso di accettare la chiamata di Mancini. Il mio desiderio è quello di concludere la mia carriera in Europa alla Roma e, per il momento, ho ancora un anno di contratto che affronterò con la massima motivazione”. Con Montella in panchina cambierà la musica?

    A Roma potrebbe ritornare nei prossimi anni il baby Gianluca Caprari, fresco di promozione in A con il Pescara. L’attaccante classe 1993 da Gennaio è in prestito al Pescara dove ha realizzato 3 goal in 12 presenze e fece il suo esordio con la maglia della Roma in serie A e in Champions League proprio quando sulla panchina giallorossa sedeva Vincenzo Montella. Il Pescara ha intenzione di riscattare la metà del cartellino dalla Roma per 1,2 milioni e il giocatore potrebbe maturare completamente nel prossimo anno. Un altro giocatore che ha esordito in Serie A grazie a Montella è Alessandro Florenzi, centrocampista classe 1991 in prestito quest’anno al Crotone dove ha totalizzato 34 presenze e 11 marcature. Per adesso il giovane Florenzi pensa a chiudere al meglio il campionato di serie B con il Crotone culminato con la salvezza raggiunta ma l’anno prossimo potrebbe far ritorno alla base e riabbracciare l’allenatore che l’ha lanciato nel calcio che conta. Ecco le sue parole: “Stimo Montella, con lui ho fatto il mio esordio in Serie A. Il mio futuro alla Roma? Penso a chiudere la stagione alla grande con i miei compagni con il Crotone”

    Intanto Walter Sabatini nel suo viaggio a Oporto ha strappato il sì di Jorge Rolando, 26enne difensore centrale del Porto, ma la richiesta del club lusitano è di 15 milioni di euro, cifra che la Roma punta ad abbassare nelle prossime settimane. Rolando è l’obiettivo numero uno per la difesa giallorossa, in seconda battuta c’è Matias Silvestre, difensore argentino del Palermo, ambito anche da Inter, Milan e Tottenham.

  • Torino e Pescara in Serie A, scoppia la festa. Il trionfo di Zeman e Ventura

    Torino e Pescara in Serie A, scoppia la festa. Il trionfo di Zeman e Ventura

    Due piazze, stessa festa e stesso entusiasmo: Torino e Pescara, hanno conquistato la promozione diretta in Serie A per la prossima stagione, ritagliandosi un posto nel calcio che conta con una giornata di anticipo rispetto alla conclusione del campionato cadetto, confermando la superiorità mostrata durante tutta la stagione, in cui hanno svolto un ruolo da protagoniste assolute.

    Ventura e Zeman i due tecnici “guida”, protagonisti di entrambi i capolavori, completati ieri con le rispettive vittorie contro il Modena e la Sampdoria: per il Torino, una vittoria casalinga nello stadio Olimpico tutto esaurito griffata da Oduamadi e De Feudis, mentre per gli uomini di Zeman il trionfo è giunto sul campo di Marassi blucerchiato, alla presenza di Roberto Mancini neo campione d’Inghilterra, con le reti di Caprari (autore di una doppietta) e di Ciro Immobile, al suo 27esimo centro in campionato, che hanno fissato il punteggio sul perentorio 1-3.

    Il Toro ha sancito, così, il suo ritorno fra i grandi dopo tre anni di purgatorio, sintetizzato dallo striscione apparso sugli spalti “Scusate il ritArdo”, mettendosi in pari – almeno dal punto di vista dei festeggiamenti – con gli eterni rivali-cugini bianconeri, celebrando dopo la partita vinta allo Stadio Olimpico, la promozione con un bagno di folla nelle vie del centro città, nonostante la pioggia battente, a bordo dell’ormai classico pullman scoperto, con i calciatori ebbri di gioia che indossavano una maglietta dalla scritta più che eloquente: “GodiAmo“, che riflette la gioia incontenibile degli interpreti di un campionato praticamente perfetto, condotto quasi sempre in testa alla classifica.

    Festa Granata | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Protagonista dei festeggiamenti, in particolare, il presidente Urbano Cairo che ha avuto il grande merito di riorganizzare la società, puntando su un tecnico esperto come Giampiero Ventura, alla sua quarta promozione dopo quella ottenuta a Lecce e le due di Cagliari, e su un collettivo di buone individualità, nonostante i problemi fisici che hanno colpito alcuni uomini simbolo come Guberti e Rolando Bianchi che, comunque, hanno sentito “propria” la promozione ottenuta, così come dimostrava la grande esultanza del bomber granata, che si è regalato un vero e proprio “tuffo nella folla”, in perfetto stile rockstar.

    Per il futuro prossimo è quasi certa la permanenza di mister Ventura, come il presidente granata ha annunciato nel postpartita, così come nell’altra piazza festante, Pescara, è molto probabile la permanenza di Zdenek Zeman, vero e proprio artefice della promozione degli abruzzesi dopo ben vent’anni. Un risultato “storico”, che ha il sapore del calcio spettacolo, dei dogmi tattici e della filosofia spregiudicata impartita dal tecnico boemo, riassunto da numeri assolutamente notevoli: dagli 89 gol segnati, miglior attacco del campionato, alle 25 vittorie, alla giovane età media dei protagonisti biancoazzurri, che sembra abbiano già captato l’attenzione dei grandi club, da Verratti (convocato da Prandelli a Coverciano per la preselezione prima degli Europei, ndr) a Caprari, da Immobile (scuola Juventus, ndr) a Insigne, Anania e Balzano, che costituiscono la spina dorsale dell’Under 21 di Ciro Ferrara.

    Un collettivo di grande prospettive, che – se verrà preservato – potrà recitare un ruolo importante anche nella massima serie, mettendo ancora più in vetrina i suoi gioiellini, sapientemente valorizzati da Zeman. La prossima Serie A si preannuncia già molto interessante.

    VIDEO PROMOZIONE PESCARA IN SERIE A

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    VIDEO PROMOZIONE TORINO IN SERIE A

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  • Torino e Pescara, scoppia la festa. E’ Serie A con un turno di anticipo

    Torino e Pescara, scoppia la festa. E’ Serie A con un turno di anticipo

    Torino e Pescara in festa. Con un turno di anticipo infatti le due formazioni sono matematicamente in Serie A dopo le vittorie contro Modena e Sampdoria. Nulla da fare dunque per Sassuolo (vittorioso con la Reggina) e Verona che si giocheranno negli ultimi 90’ il terzo posto. Ai play off anche Sampdoria e Varese. In coda la Nocerina spegne i sogni del Padova ma il successo del Vicenza rende il tutto, almeno per ora, vago. Empoli fermato dal Grosseto e cosi ne approfittano Ascoli e Livorno. Vediamo nel dettaglio cosa accaduto nelle sfide domenicali di Serie B.

    ASCOLI-CROTONE 3-2: Vince l’ultimo appuntamento casalingo della stagione l’Ascoli che supera di misura un coriaceo Crotone. Calabresi avanti dopo un quarto d’ora con Essabr che approfitta di una pessima uscita di Guarna. Ma prima della fine del tempo ci pensano Papa Waigo e Soncin a ribaltare il punteggio. Ad inizio secondo tempo però ci pensa Pettinari, con una zuccata, a portare i pitagorici in parità. Il rosso a Checcucci però complica le cose alla formazione di Drago che al 37’ deve arrendersi ad un’altra incornata, stavolta ad opera di Papa Waigo.

    BRESCIA-LIVORNO 1-3: Coglie il colpaccio la formazione del Livorno che incassa tre punti d’oro in chiave salvezza. Toscani avanti subito con Belingheri, abile a sfruttare un assist di Siligardi. Ma i lombardi reagiscono e riescono a trovare il pari grazie ad una zuccata di Piovaccari su cross di Daprelà. Il Livorno le tenta tutte e a 20’ passa con Paulinho, ancora una volta di testa. Nel finale Bigazzi con un bel pallonetto chiude i conti.

    CITTADELLA-JUVE STABIA 0-1: In un match avaro di ambizioni per ambedue le formazioni la Juve Stabia incassa i tre punti contro un Cittadella che non è riuscito a trovare la via della rete. Match winner Falcinelli, autore del suo primo gol stagionale grazie ad un bell’assist del furetto Sau, ormai lanciato verso la Serie A.

    GROSSETO-EMPOLI 1-1: Punto che significa salvezza matematica per il Grosseto nel delicato derby toscano contro l’Empoli. Esordio con un risultato positivo dunque per Francesco Statuto sulla panchina dei maremmani, passati in vantaggio dopo 10’ con Antei che ha sfruttato al meglio un calcio d’angolo battuto da Petras. Al primo affondo però ecco il pari dell’Empoli con Tavano che sfrutta nel migliore dei modi un assist di Maccarrone. Nella ripresa il match è molto gradevole e Dossena diventa grande protagonista. Empoli scavalcato da Ascoli e Livorno e a rischio play out.

    GUBBIO-ALBINOLEFFE 1-2: Dopo il pareggio contro il Verona altro risultato positivo per il già retrocesso Albinoleffe in casa del Gubbio, anch’esso condannato alla Lega Pro. Lombardi in vantaggio con Guzman quando erano appena trascorsi 2’. Bell il suo sinistro dal limite. Girasole però, sempre di sinistro, fa 1 a 1. Nella ripresa ci pensa Torre, su assist di Cocco, a trovare il vantaggio dell’Albinoleffe.

    NOCERINA-PADOVA 3-0: Non c’è storia tra Nocerina e Padova. Vincono i campani che continua a sperare nella salvezza grazie al 3 a 0 contro un Padova ormai fuori dai play off. Dopo 9’ il vantaggio rossonero con Catania, abile a sfruttare un assist di Merino. Poi il giocatore sudamericano si mette in proprio realizzando una splendida doppietta che spegne gli ardori dei veneti.

    SAMPDORIA-PESCARA 1-3: Dopo vent’anni il Pescara torna in Serie A. La squadra di Zeman non fallisce il primo match point battendo a domicilio la Sampdoria facendo esplodere cosi la gioia dei tifosi abruzzesi. Un traguardo insperato in estate ma raggiunto grazie ad un gruppo di giovani dalle eccelse qualità. Match che si sblocca al 19’: Verratti, tanto per cambiare, apre a destra per Caprari che non ha problemi a superare Romero proteso in uscita. Appena 10’ dopo il raddoppio con Romero che la combina grossa sbagliando lo stop e servendo la sfera a Immobile che ringrazia e insacca. La giornata no della Samp si completa allo scadere della prima frazione quando Anania travolge Pozzi e l’arbitro assegna un penalty ai blucerchiati. Ma lo stesso Pozzi, dal dischetto, centra il palo esterno. Nella ripresa il Pescara cala il tris con Caprari che fa tutto da solo e sullo stretto trova lo spazio per infilare Romero. Juan Antonio nel finale accorcia, ma non rovina la festa al Pescara di Zeman, con quest’ultimo che in lacrime dedica la vittoria a Franco Mancini.

    SASSUOLO-REGGINA 4-1: Il Sassuolo, in un clima piuttosto particolare dopo il terremoto della notte scorsa e della scossa udita dai presenti al 18’ del primo tempo, porta a casa un bel successo contro la Reggina e risponde cosi al Verona vittorioso ieri. Che per i calabresi le cose non siano molto positive lo si capisce dalla prima mezz’ora quando Nicolas Viola colpisce la traversa, Belardi esce per infortunio e Adejo si fa espellere per un fallo di mano. Al 38’ passano i locali con un colpo di testa di Bruno. Risponde 1’ dopo Nicolas Viola con una splendida punizione dalla distanza. Prima della fine del tempo gli emiliani sprecano ancora ma ad inizio ripresa ci pensa Cofie, a riportare avanti i suoi. Alla mezz’ora poi Boakye fa 3 a 1 e prima della fine tocca a Sansone calare il poker.

    Torino in festa © Valerio Pennicino/Getty Images

    TORINO-MODENA 2-0: Festa grande all’Olimpico con il Torino che supera il Modena e torna cosi in Serie A dopo ben tre anni di assenza. Match che i granata hanno sempre avuto in pugno, grazie anche alla spinta del proprio pubblico contro un Modena che ormai aveva ben poco da chiedere al campionato. L’incontro si sblocca dopo 24’: Antenucci appoggia per Meggiorini il cui tiro è respinto, sulla palla si avventa Oduamadi il quale dopo due conclusioni trova la via della rete. I granata non vogliono correre rischi e cercano in tutti i modi il 2 a 0 sfiorandolo con Antenucci, Meggiorini, D’Ambrosio e Sgrigna. Gol che comunque arriva a 5’ dalla fine quando De Feudis, da poco entrato, riesce a superare Callioni. Scoppia cosi la festa dei torinesi.

    VICENZA-BARI 3-1: Non poteva fallire e non l’ha fatto il Vicenza che se la vede brutta però contro il Bari. Almeno inizialmente visto che al 15’ De Falco porta in vantaggio i pugliesi. I veneti reagiscono e con un colpo di testa di Giani e un gol di Paolucci su assist di Pinardi trovano il sorpasso. Nella ripresa Gavazzi chiude i conti.

  • Torino, tris al Sassuolo e A vicinissima. Al Pescara non riesce la rimonta

    Torino, tris al Sassuolo e A vicinissima. Al Pescara non riesce la rimonta

    Torino e Pescara sempre più vicine alla Serie A dopo i recuperi di ieri sera. Nonostante il ko contro il Livorno infatti la formazione abruzzese mantiene comunque inalterate le distanze dal terzo posto, occupato da Verona e Sassuolo, con i neroverdi di Pea ko contro i granata di Ventura. Per le due battistrada la massima serie è ad un passo: mancano appena due punti ai piemontesi e tre ai Delfini. A due giornate dal termine, tutt’altro che improbabile un loro salto diretto di categoria

    PESCARA-LIVORNO 0-2
    Dopo un lungo digiuno il Livorno torna a vincere. E lo fa mantenendo quel 2-0 sul campo del Pescara maturato con allora in campo Piermario Morosini, acclamato dai tifosi delle due squadre prima dell’inizio del match. Alla formazione di Zeman non riesce la rimonta nell’ora di gioco rimasta, nonostante giochi ad una sola porta. Nel primo quarto d’ora di gioco ci prova subito Immobile su assist di Verratti, poi anche Cascione e per finire Insigne, ma Bardi dice a tutti di no.

    Nella ripresa il Livorno si chiude ancora di più contro un Pescara che cinge d’assedio la porta toscana. Immobile e Insigne non riescono ad essere implacabili come al solito, e Zeman con il passare dei minuti si gioca anche le carte Caprari e Balzano. A 15’ dal termine prodigioso intervento di Bardi su Immobile il quale poco dopo è sfortunato quando in scivolata su cross di Caprari centra il palo. Entra in campo anche Maniero ma l’attacco a quattro scopre la difesa che perde Romagnoli per doppio giallo. Il Livorno tiene e incassa tre punti chiave nella lotta alla salvezza. Per il Pescara, comunque, un ko senza drammi: per avere la certezza del salto di categoria basterà vincere una delle ultime due gare.

    La sintesi di Pescara Livorno:
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    TORINO-SASSUOLO 3-0
    Successo e primato nuovamente riconquistato per il Torino che adesso vede la Serie A vicinissima, precisamente a due punti. Schiantato il Sassuolo in un match che si presentava da dentro fuori, almeno per gli emiliani, ormai quasi fuori dai giochi per il salto diretto e che devono concentrare tutti i loro sforzi sui play off. Match che regala subito emozioni: è il 13’ quando Bianchi ci prova in girata, palla di poco a lato. Poco dopo però il capitano granata lascerà il campo per infortunio: dentro Antenucci.

    L'esultanza del Torino © Valerio Pennicino/Getty Images

    Al 24’ Vives vicinissimo al vantaggio: il suo tiro colpisce il palo. Al 31’ il vantaggio dei padroni di casa: ancora Vives protagonista, stavolta nelle vesti di assist man, con D’Ambrosio che di testa insacca in rete. Ad inizio ripresa ecco il raddoppio della formazioni di Ventura: punizione calciata da Parisi, Pomini riesce a respinge e dopo un tentativo di Antenucci tocca a Basha insaccare in rete. Il Sassuolo potrebbe ritornare in partita a metà ripresa ma Sansone sbaglia un rigore che si era procurato Troianiello su fallo di Basha. Sul finire di gara arriva il 3 a 0 di Meggiorini che spegne le speranze emiliane. Per il Torino, invece, la strada è in discesa.

    La sintesi di Torino Sassuolo:
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  • Pescara, una rimonta per la Serie A. Torino – Sassuolo è da dentro o fuori

    Pescara, una rimonta per la Serie A. Torino – Sassuolo è da dentro o fuori

    Due importantissimi recuperi stasera in Serie B. A Torino i padroni di casa ospitano il Sassuolo mentre a Pescara ci sarà la prosecuzione della sfida con il Livorno. I toscani partono avanti di due gol.

    TORINO-SASSUOLO
    Un match ball per il Torino, una chance, presumibilmente l’ultima per provare a centrare il salto diretto in Serie A, per il Sassuolo. Un incontro caldissimo dunque quello che stasera andrà in scena all’Olimpico tra la formazione di Ventura e quella di Pea. Due squadre che si gioca una stagione, con i granata che partono dal grande vantaggio di essere avanti in classifica e di poter giocare anche per il pareggio mentre gli ospiti per puntare alla A senza passare dagli spareggi devono vincere.

    Dubbio modulo per il Torino: Ventura, che sarà privo dell’infortunato Glik ma che potrà contare nuovamente su Parisi, è indeciso tra il 4-3-3 e il 4-2-4. Secondo le ultime indiscrezioni tuttavia i piemontesi dovrebbero presentarsi in campo con quest’ultimo schema. In porta dunque ci sarà Benussi. Davanti a lui difesa formata da Ogbonna e Di Cesare centrali, con Darmian e Parisi laterali. In mezzo al campo ci saranno Iori e Basha con Surraco e Vives che supporteranno in avanti Meggiorini e Bianchi, questi ultimi due preferiti ad Antenucci. Solo panchina per Stevanovic.

    Dall’altra Parte Pea risponde con un 3-5-2 che tende a sfruttare le potenzialità di Missiroli. In porta andrà come al solito Pomini. In difesa ci saranno Marzorati, Piccioni e Terranova. In mezzo al campo agiranno Cofie e Magnanelli con Missiroli che avrà licenzia di inserirsi tra le linee, mentre sugli esterni Gazzola e Longhi avranno il compito di spingere. In attacco tandem formato da Sansone e Boakye.

    Le probabili formazioni di Torino-Sassuolo:
    TORINO (4-2-4): Benussi; Darmian, Ogbonna, Di Cesare, Parisi; Iori, Basha; Surraco, Meggiorini, Bianchi, Vives. In panchina: Morello, D’Ambrosio, De Feudis, Oduamadi, Guberti, Antenucci, Sgrigna. Allenatore: Ventura
    SASSUOLO (3-5-2): Pomini; Marzorati, Piccioni, Terranova; Gazzola, Magnanelli, Cofie, Missiroli, Longhi; Sansone, Boakye. In panchina: Bassi, Bianco, Consolini, Bianchi, Valeri, Troianiello, Bruno. Allenatore: Pea

    PESCARA-LIVORNO
    Un’ora circa per ribaltare il doppio vantaggio del Livorno. Sperando in un successo del Torino nell’altra sfida. E’ così che il Pescara sogna, già stasera, il salto diretto in Serie A. Certamente non è semplice per la squadra di Zeman, specie in considerazione del fatto che per i toscani quei tre punti, che al momento hanno in mano, sarebbero fondamentali per la corsa salvezza.

    Ciro Immobile © Claudio Villa/Getty Images

    Zeman recupera il portiere Anania e sembra aver sciolto il ballottaggio Caprari Sansovini con il primo che scendere in campo dal primo minuto. Nel suo 3-4-3 davanti ad Anania difesa formata da Capuano e Romagnoli centrali con Balzano e Bocchetti esterni. In mezzo al campo agiranno Nielsen, Verratti e Cascione con Insigne e Immobile affiancati da Caprari in attacco.

    Dall’altra parte Perotti, subentrato nei giorni scorsi a Madonna, deve fare a meno di Belingheri, Pieri e Dell’Agnello. Nel 4-3-1-2, davanti a Bardi, difesa formata da Bernardini e Knezevic centrali con Salviato e Lambrughi laterali. Il trio Filkor, Luci, Remedi agirà in mezzo al campo con Bigazzi dietro Paulinho e Dionisi.

    Le probabili formazioni di Pescara Livorno:
    PESCARA (4-3-3): Anania; Balzano, Capuano, Romagnoli, Bocchetti; Nielsen, Verratti, Cascione; Caprari, immobile, Insigne. In panchina: Ragni, Zanon, Brosco, Gessa, Kone, Maniero, Sansovini. Allenatore: Zeman
    LIVORNO (4-3-1-2): Bardi; Salviato, Bernardini, Knezevic, Lambrughi; Filkor, Luci, Remedi; Bigazzi; Paulinho, Dionisi. In panchina: Mazzoni, Meola, Barone, Piccolo, Siligardi, Schiattarella, Bernacci. Allenatore: Perotti-Gelain

  • Il Pescara batte il Torino e vede la A. Pari Sassuolo, volano Varese e Samp

    Il Pescara batte il Torino e vede la A. Pari Sassuolo, volano Varese e Samp

    Vittoria pesantissima per il Pescara che batte nello scontro diretto il Torino e lo scavalca in vetta alla Serie B, distanziando cosi il Sassuolo bloccato a Livorno. Continua la corsa play off di Sampdoria e Varese che grazie a questi successi allontanano il Padova. In coda invece salvezze matematiche per Modena e Crotone mentre per Nocerina e Gubbio arrivano dei stop pesanti. Un punto a testa tra Empoli e Vicenza ma sicuramente è andata meglio ai toscani.

    CROTONE-NOCERINA 3-1: Succede tutto nel finale all’Ezio Scida con il Crotone che vince e si salva. Si complica la strada della Nocerina invece. Nel primo tempo accade poco e l’occasione migliore capita a Ciano ma Concetti risponde presente. Nella ripresa ci vuole mezz’ora prima che il risultato cambi: Florenzi appoggia per Calil che di tacco non sbaglia. Al 37’ il raddoppio ad opera di Ciano il quale su punizione supera Concetti. Al 42’ De Maio riporta in gara i suoi grazie ad un gol in mischia ma nel recupero Gabionetta, su assist di uno scatenato Ciano, mette a segno il definitivo 3 a 1.

    EMPOLI-VICENZA 1-1: Pareggio che rinvia la possibilità di centrare la salvezza tranquilla per l’Empoli che impatta in casa contro un Vicenza sempre in piena bagarre play out. Ospiti che passano sul finire del primo tempo quando Paolucci supera Ficagna e in area di rigore supera Dossena. Nella ripresa il pari toscano: è il 19’ quando Lazzari serve in area Buscè che al volo deposita in rete. Nel finale proprio Lazzari si fa espellere per un fallo di reazione ma il punteggio non cambia.

    JUVE STABIA-SAMPDORIA 1-2: Colpaccio che di fatto regala i play off quello ottenuto in casa della Juve Stabia. Una vittoria in rimonta per la formazione blucerchiata che nemmeno quando è rimasta in dieci uomini si è abbattuta centrando cosi tre punti pesanti. Non passa nemmeno 1’ che i campani sono in vantaggio: Scozzarella imbecca Zito il quale prima si fa concludere il tiro dal portiere e poi ribadisce in rete. La Juve Stabia però non è sazia e sfiora il bis prima con Sau il cui tiro finisce di poco a lato e poi con Falcinelli che colpisce il palo. Sul finire di tempo ci prova Pellè ma sulla linea Maury salva incredibilmente. Nella ripresa la Samp ribalta tutto: al 6’ una punizione di Foggia centra la traversa, sulla palla si fionda Munari che insacca. Un ingenuo Pellè al 23’ lascia i suoi in dieci ma Sau ed Erpen mancano di poco il nuovo vantaggio. A 6’ dalla fine però su cross di Costa è il giovane Icardi a far esplodere la squadra di Iachini.

    LIVORNO-SASSUOLO 0-0: Una grossa chance sprecata e che potrebbe costare carissimo in chiave Serie A. Serve veramente a poco il punto conquistato in quel di Livorno al Sassuolo che manca cosi la possibilità di guadagnare terreno sulle altre contendenti ad uno dei due primi posti. Toscani che invece fanno un piccolo passo in avanti, e va dato atto a Perotti, chiamato domenica scorsa in sostituzione dell’esonerato Madonna, di essere riuscito a sbloccare una situazione non ottimale. Nel primo tempo le occasioni sono poche e gli unici brividi li regalano Dionisi da una parte e Sansone dall’altra. Nella ripresa i neroverdi osano di più e le chance migliori le collezionando Missiroli, Longhi e Siligardi, ma su quest’ultimo è bravo Pomini a dire di no.

    MODENA-GROSSETO 2-1: Festa grande per il Modena di Bergodi che corona una splendida rimonta dagli ultimi posti battendo il Grosseto e conquistando la salvezza matematica. Toscani avanti dopo appena 2’ grazie ad un gol dal limite dell’ex Sforzini. I Canarini sbattono sul muro Narciso che nulla può però nella ripresa quando al 33’ Cellini riesce a deviare a due passi dalla porta. In pieno recupero poi su assist di Nardini arriva il gol vittoria firmato da Di Gennaro.

    PADOVA-GUBBIO 3-0: Vittoria che serve a poco, viste le concomitanti vittorie di Varese e Sampdoria, per il Padova che asfalta un Gubbio ormai con un piede e mezzo in Lega Pro. Bello l’inizio con le due squadre che giocano a viso aperto ma sono i padroni di casa, al 17’, a passare: sugli sviluppi di una punizione è Schiavi a sbucare davanti a tutti e ad insaccare. Nel finale di tempo però i veneti sprecano più volte il raddoppio, specie con Cacia che colpisce il palo. Nella ripresa Graffiedi e Sandreani si fanno vedere per gli umbri ma Cacia al 17’ sigla il 2 a 0 con un bel pallonetto. Di rimessa, al 44’, Cutolo mette a segno il definitivo 3 a 0.

    Esultanza Pescara © Giuseppe Bellini/Getty Images

    PESCARA-TORINO 2-0: Vittoria che profuma di Serie A per il Pescara che batte nello scontro diretto il Torino scavalcandolo in classifica. E non è finita qui per gli uomini di Zeman: se martedì, nei restanti 60’, ribalteranno lo 0 a 2 con il Livorno, saranno matematicamente promossi. Match che si sblocca quasi subito: è il 10’ infatti quando Verratti lancia Insigne il quale si inserisce in mezzo alla difesa granata beffando Benussi. I piemontesi ci provano due volte con Pasquato ma il team di Zeman è sempre insidioso in zona d’attacco e Immobile alla mezz’ora per poco non trova il bis. Ma il primo tempo di brividi ed emozioni ne regala anche in coda: prima Pasquato batte a sorpresa una punizione con Ragni che provvidenzialmente para, poi Immobile di testa, su cross di Zanon, trova il 2 a 0. Nella ripresa Ventura si gioca le carte Surraco e Meggiorini ma è il Pescara a mancare di un soffio un gol prima con Immobile poi con Insigne. Al 42’ l’ultima chance targata Sgrigna ma il tiro del giocatore torinese, deviato da Ragni e Capuano, finisce la propria corsa sul palo.

    REGGINA-CITTADELLA 3-3: Avevano poco da chiedere alla classifica entrambe. Ed alla fine, come prevedibile, ne è venuto fuori un match ricco di gol e spettacolo conclusosi sul 3 a 3. Il match tuttavia si sblocca tardi, precisamente al 35’ quando Armellino di testa pesca il jolly. La risposta veneta però arriva immediatamente: angolo di Pellizzer e Ciancio, di testa, centra il bersaglio grosso. Nella ripresa il Cittadella si riporta avanti grazie a Di Carmine il quale sfrutta un rimpallo beffando Belardi. La Reggina però non sta a guardare e tocca al giovane Alessio Viola trovare il pari sfruttando al meglio una respinta corta di Gorini. Alla mezz’ora ancora granata avanti con Di Carmine, stavolta bravo dal limite ma ancora Alessio Viola riesce a battere Cordaz chiudendo il conto sul 3 a 3.

    VARESE-ASCOLI 4-0: Tre punti meritati per il Varese che ormai intravede la certezza di disputare i play off. Quattro reti ad un Ascoli duro a morire e piegato solo al 35’ quando Rivas disegna una parabola per Cacciatore che insacca. Al 44’ il raddoppio: stavolta l’assist man è Zecchin e Neto Pereira in diagonale non fallisce. Nella ripresa ancora Neto Pereira in gol dopo una sponda di Troest e nel finale c’è gloria anche per Granoche che al 40’ si procura in rigore, con conseguente espulsione di Andelkovic, e dal dischetto non sbaglia.