Tre punti importanti ma sofferti al cospetto di un Cittadella intraprendente e pugnace ma sciupone: il Pescara che non ti aspetti, poco brillante in fase offensiva ma concreto, porta a casa un successo d’oro e si piazza a sedici punti in graduatoria dopo nove giornate del torneo cadetto 2011/12. Si tratta della quarta vittoria in quattro gare allo stadio Adriatico, vera roccaforte delle speranze biancazzurre di ambire ai playoff, e del terzo risultato utile consecutivo (7 punti sui nove disponibili). Una prova di maturità per gli uomini di Zeman che escono dal campo forse con più bottino di quanto avrebbero in realtà meritato, contrariamente da altre circostanze (Reggio Calabria e Modena contro i canarini di Bergodi su tutte) nelle quali era uscito dal campo a mani vuote dopo prestazioni ottime sul piano del gioco. Il Cittadella, dal canto suo, può recriminare sulla scarsa precisione del pur bravo Maah, una spina nel fianco della rabberciata difesa dannunziana, e degli altri uomini d’attacco (Ballanzini e Schiavon soprattutto) ma hanno anche trovato un Anania che, contrariamente alle presunte gerarchie estive, sta consolidando a suon di prestazioni super i gradi da titolare. La rete che regala a Zdenek Zeman il successo e a Claudio Foscarini la sconfitta è griffata da Marco Sansovini, umile nel riciclarsi da esterno come lo vuole il suo tecnico, ma freddo sotto rete come quando guidava in zona centrale il reparto offensivo del Pescara targato Lerda prima e Di Francesco poi dopo la felice parentesi di Grosseto (4 reti per lui in questo torneo). Una gara piacevole, insomma, quella vista nel teatro che ospiterà l’11 Ottobre la gara della Nazionale di Prandelli, che ha già staccato il biglietto per la fase finale, contro l’Irlanda del Nord valevole come ultimo match del girone di qualificazione a Euro 2012.
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Lorenzo Insigne, il nuovo volto del calcio italiano parla partenopeo
A Napoli avevano intuito le sue potenzialità quando era ancora un soldo di cacio e tra non molto lo riaccoglieranno dalla porta principale, essendo il ‘Ciuccio Partenopeo’ il proprietario del suo cartellino. A Foggia ha confermato doti importanti non solo sull’aspetto squisitamente tecnico ma anche in fase realizzativa toccando cifre inaspettate. A Pescara lo hanno accolto con grandi aspettative che lui ha ampiamente ripagato con 2 reti e 7 assist in cinque gare disputate. Il suo mentore è Zdenek Zeman, che da trequartista seconda punta lo ha trasformato in esterno d’attacco a Foggia e ne sta curando la crescita anche in Abruzzo. Ora anche con la maglia dell’Under 21 sta incantando e si candida al ruolo di ‘uomo nuovo del calcio nostrano’. Per chi non lo avesse ancora capito stiamo parlando di Lorenzo Insigne, talento puto classe 1991. C’è chi lo chiama ‘Il Nuovo Lavezzi’, chi vede in lui il novello Di Natale e chi dice che dovrebbe essere appellato “Baby Messi” o “Maradonino”. Paragoni impegnativi e prematuri, per carità, ma di sicuro lusinghieri nel sottolineare le grandissime potenzialità, alcune delle quali inespresse, di questo campioncino tascabile. In rete in ogni partita, dai test con i dilettanti all’impegno di Coppa Italia con la Triestina passando per la sfida alla Real Sociedad, ha fatto esaltare il popolo pescarese a suon di magie prima dell’avvio del torneo cadetto 2011/12 tanto che gli utenti di forzaPescara.TV lo hanno eletto in un sondaggio prossima rivelazione biancazzurra con un autentico plebiscito. Contro gli alabardati, nel primo match ufficiale in stagione, con due autentiche prodezze ha raddrizzato una partita che a dieci minuti dalla fine sembrava essersi incanalata in una sconfitta (poi comunque arrivata nella lotteria dei calci di rigore). Finte, dribbling, capacità di saltare l’uomo e cercare la conclusione, cambi di gioco repentini, tagli e senso del gol fuori del comune: lo scugnizzo scuola Napoli ha già dato un saggio completo del suo repertorio e per fermarlo i difensori avversari dovranno ricorrere alle maniere forti. Le prime gare del campionato hanno confermato alla grande le sue qualità nonostante abbia saltato due gare, una per la convocazione nell’Under 20 ed una per la convocazione recente in Under 21 (che gli farà saltare anche la nona giornata di campionato). Con gli azzurrini di Ciro Ferrara ha incantato ma Lorenzo un esordio così forse lo aveva solo sognato. Nella straripante vittoria degli azzurrini in casa del Liechtenstein per 7-2, infatti, il ‘Nuovo Lavezzi’ parte dal primo minuto con la maglia numero 10 e regala magie e numeri di alta scuola calcistica. Due le reti griffate dall’attaccante partenopeo, entrambe nella ripresa, inizialmente schierato da esterno di centrocampo ‘alla Signori’ quando Peppegol ricopriva tale ruolo nella Nazionale di Sacchi, e poi a supporto di Gabbaidini (tris per lui) con l’espulsione in avvio partita di Borini: al 33′ devia in rete una palla messa in area da Paloschi, subentrato da poco a Gabbiadini; al 44′ altro gol stupendo, quando il portiere Caluori esce ai limiti dell’area per anticipare Paloschi, la palla cade sui piedi di Insigne che da 20 metri circa colpisce con un lungo pallonetto. Con questa prestazione super, l’attaccante partenopeo ha legittimanto le parole pronunciate alla vigilia dal Commissario Tecnico Ciro Ferrara: “Insigne gioca titolare. Ha dimostrato di meritare questa maglia ed era una mia idea già da tempo. Farà l’esterno sinistro alto nel 4-4-2. Gli ho già detto che non deve snaturarsi. Deve sfruttare la velocità e le qualità che ha. E’ uno che stringe, converge, taglia e ha i tempi giusti”. Nel post partita, l’ex difensore di Juve e Napoli si è invece espresso così: “Seguivo Lorenzo già dall’anno scorso e la cosa che mi ha impressionato di lui è stata questa grande personalità poichè ha dimostrato di saper entrare in un gruppo, quale l’Under 21, già coeso. Lorenzo si è inserito nel gruppo senza problemi, è come se fosse stato con noi dall’inizio della nuova avventura, e invece ieri era la sua prima presenza nella Nazionale. Questo dimostra che Lorenzo è un ragazzo semplice, che sta facendo delle ottime cose, senza montarsi la testa”. Una vera investitura, insomma, in attesa di nuove magie made by Insigne.. Questi i voti dei due principali quotidiani sportivi italiani sul suo esordio in Under 21: LA GAZZETTA DELLO SPORT VOTO – 7 : GLI PIACE LA GIOCATA,IL TACCO,L’AVVERSARIO LO PERMETTE,MA SI INTEGRA BENE E SEGNA DUE GOAL E FA 2 ASSIST. IL PALLONETTO E’ UN CAPOLAVORO. CORRIERE DELLO SPORT)VOTO – 7 : E’ SEMBRATO UN VETERANO. DUE GOAL E DUE ASSIST,ASSOMIGLIA MOLTO A GIOVINCO.”RACCOMANDATO” DA ZEMAN.PROMOSSO CON LODE.
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Serie B, Toro e Padova tentano la fuga. Spettacolo tra Sassuolo e Pescara
Il match di ieri sera tra Vicenza e Varese ha dato il via all’ottavo turno di serie B che questa sera vedrà scendere in campo le altre squadre in un turno insolito giocato di mercoledi. Le partite di questa sera diranno se Padova e Torino possono far la parte della lepre, per i veneti partita difficile a Bergamo in casa di un Albinoleffe voglioso di invertire la rotta dopo i pesanti ko contro Sampdoria e Pescara. I granata sfidano tra le mura amiche il coriaceo Grosseto ancora senza sconfitte durante la stagione e voglioso di vender cara la pelle. Ventura farà affidamento sull’entusiamso generato dall’importante vittoria di Marassi contro la Samp ma predicherà a suoi calma e la consapevolezza di poter vincere il match nell’arco dei novanta minuti.
Trasferta piena di difficoltà per la Samp di Atzori obligata al riscatto dopo il capitombolo con i granata, la panchina dell’ex tecnico reggino non sembra in discussione ma allo stesso tempo è meglio non far passi falsi. Mandorlini, tecnico del Verona proverà a fermare la corsa dei blucerchiati. Il Livorno di Novellino terrà a battesimo il primo Empoli di Pillon nel derby toscano, partita sulla carta spettacolare e sicuramente ricca di gol quella tra Sassuolo e Pescara. Le squadre di Pea e Zeman fin’ora altelanti con un successo potrebbero rilanciarsi nelle posizioni che contano.
Partita verità per la Reggina sul campo dell’Ascoli, Breda non rischia ma la terza sconfitta in due settimane confermerebbe i segnali di crisi, sopratutto del reparto difensivo. Entusismante il derby campano tra Juve Stabia e Nocerina. Queste tutte le partite in programma questa sera alle 20:45
Albinoleffe-Padova
Ascoli-Reggina
Brescia-Gubbio
Cittadella-Modena
Crotone-Bari
Livorno-Empoli
Nocerina-Juve Stabia
Sassuolo-Pescara
Torino-Grosseto
Verona-Sampdoria -
Pescara-Albinoleffe esempio di come si debba giocare per 90 minuti senza soste
Un luogo comune del calcio recita che “bisogna lottare sino al novantesimo più recupero”, un altro che “la palla è rotonda” e dunque che può succedere di tutto, anche di recuperare partite con svantaggio di molte reti in pochi minuti e che Davide possa battere Golia: in Pescara-Albinoleffe valida per il settimo turno di serie b 2011/12 si è avuto un piccolo saggio di come una partita che sembra ‘segnata’ possa riaprirsi anche se poi l’esito finale ha sorriso a chi si era portato avanti nello score. Piccolo riassunto: un Delfino versione Squalo, il Pescara, strapazza l’avversario per 50’ portandosi sul 5-0 senza subire reti nonostante un paio di buone occasioni seriane, poi calano i ritmi e l’Albinoleffe accorcia di tre reti dando l’impressione che se la partita fosse durata di più sarebbe successo di tutto. In casa Pescara si imputa la ‘distrazione’ degli ultimi trenta minuti ad un appagamento inconscio di un gruppo giovane che ha smesso di giocare dopo il poverissimo, in casa Albinoleffe le valutazioni sono diverse. “Mi trovo nella situazione spiacevole di dover commentare una gara terminata con 5 reti al passivo e ovviamente non è cosa facile”, commenta Daniele Fortunato, tecnico lombardo, sul sito ufficiale del club bergamasco. ”Ma non vorrei che si valutassero per questo motivo situazioni che lasciano un po’ il tempo che trovano: la partita è stata apertissima sul campo. Nel primo tempo le nostre conclusioni a rete sono state praticamente un numero pari a quelle del Pescara e a fine gara la le statistiche recitano 8 conclusioni in porta a testa, 3 reti per noi, 5 per il Pescara. Credo che sia una delle volte in cui l’AlbinoLeffe ha creato maggiormente in trasferta nella sua storia recente. E pensare che la gara ha assunto questa piega per colpa della sfortuna mi rammarica molto: è un momento in cui la fortuna non ci aiuta. Abbiamo avuto una grossa occasione subito per poter andare in vantaggio con Cisse. Ma un minuto dopo ci siamo segnati da soli, con una deviazione di Previtali in situazione a difesa schierata. Dispiace perché questo episodio ha segnato la gara: abbiamo dovuto concedere spazi ad una squadra di Zeman, ci siamo trovati nella necessità di dover attaccare per recuperare e concedere così le ripartenze ad una squadra molto veloce e che negli spazi ci va a nozze. Abbiamo continuato a giocare, ad avere occasioni da rete: prima Cisse, poi Cocco, ma Anania si è superato in entrambe le occasioni. La differenza di passo poi ha scavato il solco che ci ha poi impedito che la nostra rimonta valesse qualcosa. Avevo detto che le partite con le squadre di Zeman non finisco se non al 90’: la dimostrazione sta nel fatto che nell’ultima mezz’ora abbiamo segnato tre reti e potevamo anche segnarne una quarta, ben ricordando che abbiamo colto una traversa all’inizio della seconda frazione e che con D’Aiello abbiamo sfiorato un’altra rete. Abbiamo una buona occasione per assorbire la botta giocando già domani sera. Abbiamo il Padova, la prima in classifica. La squadra ha così la possibilità di ritrovare velocemente le motivazioni, vista la caratura dell’impegno e dell’avversario”. Le differenze dell’ottica pescarese da quelle dell’ottica seriana? Come dire, ‘vedere lo stesso panorama con occhi diversi e descriverlo ognuno per come lo vede senza che nessuno dipinga verbalmente, forse, la realtà oggettiva’.
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Uragano Padova, Reggina ko in casa
Sono 40 le reti messe a segno nella settima giornata di Serie B, turno proficuo per il Padova di Dal Canto che coglie in trasferta ad Empoli una fondamentale vittoria che proietta i veneti in vetta alla classifica del campionato cadetto raggiungendo il Torino che ieri nell’anticipo serale aveva espugnato Marassi nel big match battendo la Samp 2-1. Biancoscudati che recuperano il gol dello svantaggio siglato dal solito Tavano (settima rete in campionato per il bomber dell’Empoli) con le reti di Portin, Cacia, Milanetto e Cutolo per un 4-2 finale esaltante per la squadra di Dal Canto. Goleada anche all’Adriatico di Pescara dove i padroni di casa del tecnico boemo Zeman ne fanno 5 all’Albinoleffe (4-0 già al riposo) ma nella ripresa i biancoazzurri concedono troppo ai seriani che riescono a risalire fino al 5-3 finale. Vince di misura il Sassuolo a Varese, sconfitta che costa l’esonero a Benny Carbone, che riscatta il ko interno subìto sette giorni fa dal Bari (rete vincente di Sansone) mentre proprio i pugliesi di mister Torrente ottengono la loro seconda vittoria consecutiva battendo a domicilio il Livorno di Novellino 1-0 (gol vittoria del difensore Borghese). Brutto ko per la Reggina di Breda, al Granillo gli amaranto, passati in vantaggio con Missiroli, si fanno beffare nel finale dalla Juve Stabia che ribalta il risultato negli ultimi 20 minuti di gioco (Sau al 70′ e Raimondi all’88’). La Nocerina sbanca Cittadella 3-1 vincendo un’importante sfida salvezza mentre chiudono la giornata i pareggi di Grosseto – Ascoli 3-3 (doppietta dell’ex Lupoli nelle fila dei toscani), Modena – Brescia 1-1 e Gubbio – Verona 1-1. Risultati e marcatori 7 Giornata Serie B 2011-2012 BARI – LIVORNO 1-0 7′ Borghese CITTADELLA – NOCERINA 1-3 2′ Catania (N), 37′ rig Bellazzini (C), 45′ Di Maio (N), 94′ rig Castaldo (N) CROTONE – VICENZA 2-2 6′ Pettinari (C), 29′ Paro (V), 78′ Misuraca (V), 83′ Sansone (C) EMPOLI – PADOVA 2-4 9′ Tavano (E), 12′ Portin (P), 24′ Cacia (P), 69′ Milanetto (P), 72′ Cutolo (P), 82′ Ficagna (E) GROSSETO – ASCOLI 3-3 20′ rig Papa Waigo (A), 30′ Lupoli (G), 41′ rig Caridi (G), 43′ Vitiello (A), 56′ Lupoli (G), 94′ Giovannini (A) GUBBIO – VERONA 1-1 22′ Bjelanovic (V), 54′ rig Ciofani (G) MODENA – BRESCIA 1-1 26′ rig Greco (M), 29′ Feczesin (B) PESCARA – ALBINOLEFFE 5-3 7′ aut Previtali (P), 27′ Sansovini (P), 43′ Insigne (P), 44′ Gessa (P), 52′ Immobile (P), 70′ Cristiano (A), 85′ rig Cocco (A), 89′ Girasole (A) REGGINA – JUVE STABIA 1-2 47′ Missiroli (R), 70′ Sau (J), 88′ Raimondi (J) SAMPDORIA – TORINO 1-2 20′ Costa (S), 41′ Suciu (T), 77′ Bianchi (T) VARESE – SASSUOLO 0-1 67′ Sansone
CLASSIFICA
Pos Squadra Pt G 1. PADOVA 17 7 2. TORINO 17 7 3. BRESCIA 15 7 4. SASSUOLO 15 7 5. GROSSETO 13 7 6. SAMPDORIA 12 7 7. PESCARA 12 7 8. LIVORNO 11 7 9. VERONA 11 7 10. BARI 11 7 11. REGGINA 10 7 12. NOCERINA 8 7 13. ALBINOLEFFE 7 7 14. CITTADELLA 7 7 15. JUVE STABIA (-1) 6 7 16. VARESE 6 7 17. EMPOLI 6 7 18. CROTONE (-1) 5 7 19. MODENA 5 7 20. VICENZA 3 7 21. GUBBIO 3 7 22. ASCOLI (-7) 1 7 -
Festival del gol a Zemanlandia, Pescara-Albinoleffe 5-3
Festival del gol allo stadio Adriatico di Pescara con i locali di Zdenek Zeman che regolano l’Albinoleffe più agevolmente di quanto il 5-3 finale lascerebbe supporre. Più forte della sfortuna e di qualche critica di troppo piovuta dopo le due sconfitte esterne consecutive, il team abruzzese si porta sul 5-0 dopo appena 49 minuti disputati (7’ aut. Bergamelli, 26’ Sansovini , 43’ Insigne, 44’ Gessa, 49’ Immobile) e poi tira un po’ troppo i remi in barca consentendo ai lombardi di accorciare le distanze nel finale con il tris griffato al 64’ da Cristiano, all’ 83’ da Cocco su rigore e all’87’ Girasole. Un Delfino versione Squalo, insomma, trascinato da un Super Insigne che legittima con una prestazione ai limiti dell’eccellenza la prima convocazione in Under 21, e troppo brutto per essere vero l’Albinoleffe che ha recitato il ruolo di inerme vittima sacrificale sull’altare della voglia di riscatto biancazzurro dopo gli stop di Reggio Calabria e Castellammare di Stabia. LE RETI: Al 7’ Pescara in vantaggio con il provvidenziale aiuto della Dea Bendata: è Bergamelli lo sfortunato autore della deviazione che spiazza il proprio portiere Offredi su cross di Petterini. Al 26’ i biancazzurri raddoppiano con Sansovini ma il merito della rete è tutto di Insigne: il ‘Nuovo Lavezzi’ regala un pallone delizioso al Capitano con un assist a tagliare la difesa che l’ex Grosseto non può non tramutare in oro. Al 42’, progressione di Immobile che sfrutta fisico e potenza per superare il diretto avversario e costringere alla deviazione in corner Offredi. Sugli sviluppi del calcio d’angolo, Insigne triplica le marcature deviando dopo taglio centrale senza palla un cross di Gessa. Nemmeno il tempo di festeggiare la terza rete dannunziana che lo stesso Gessa sigla il poker con una conclusione dalla lunetta dell’area di rigore che non lascia scampo al portiere lombardo dopo aver riconquistato palla ed essersi liberato del diretto avversario. Riparte subito forte l’insaziabile Delfino che porta a cinque le reti siglate con Immobile che a porta vuota non ha difficoltà a siglare la sua sesta rete in campionato su assist, nemmeno a dirlo, di un imprendibile Insigne. Cristiano accorcia tuttavia le distanze un minuto dopo griffando il cosiddetto ‘gol della bandiera’ con una conclusione balisticamente apprezzabile. Al minuto 83’ penalty decretato dal signor Baratta in favore dei seriani per fallo netto di Balzano su Cristiano: dal dischetto Cocco trafigge Pinsoglio che aveva comunque intuito la traiettoria. Al minuto 87’ Girasole accorcia ulteriormente le distanze battendo da distanza ravvicinatissima l’azzurrino Pinsoglio. Pescara – Albinoleffe 5-3 Marcatori: 7’ aut. Bergamelli, 26’ Sansovini (P), 43’ Insigne (P), 44’ Gessa (P), 49’ Immobile, 66’ Cristiano (A), 83’ rig Cocco (A), 87’ Girasole (A) Pescara: Anania (46’ Pinsoglio), Zanon, Bacchetti, Brosco, Petterini (23’ pt Balzano), Gessa, Togni, Cascione, Sansovini (64’ Soddimo), Immobile, Insigne. All. Zeman. A disp. Nicco, Maniero, Giacomelli, Kone. Albinoleffe: Offredi, Piccinni, D’Aiello, Bergamelli (77’ Daffara), Regonesi, Laner, Previtali, Hatemaj (46’ Foglio), Cisse (55’ Cristiano), Girasole, Cocco. All. Fortunato. A disp. Chimini, Malomo, Pacilli, Torri. Arbitro: Sig. Baratta di Salerno, coadiuvato dagli assistenti Bernardoni di Modena e Ranghetti di Chiari (IV Uomo De Benedictis) Ammaniti: Gessa, Insigne , Togni (P), D’Aiello, Bergamelli, Hatemaj, Cocco (A) Note: spettatori totali 8358 (2882 abbonati più 5476 tagliandi singoli) per un incasso complessivo di 59839,41 euro.
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Zeman boccia l’Inter, un mese è poco per valutare Gasp
L’argomento della settimana nell’Italia del Pallone è stata la vicenda Inter con l’allontanamento di Gasperini e l’investitura di Ranieri a nuovo trainer nerazzurro. Incalzato sull’argomento nella conferenza stampa antecedente la trasferta del suo Pescara a Castellammare di Stabia, Zdenek Zeman ha detto la sua.
“Da fuori è difficile valutare”, ha dichiarato il boemo.
“Se si prende un allenatore deve dargli le chiavi in mano e farlo lavorare. Un mese e mezzo è troppo poco per valutare. Non credo sia un problema di moduli di gioco ma è la situazione in generale difficile da seguire”. -
Pescara, entusiasmo alle stelle. Zeman show
In conferenza lo stesso Zeman stampa ha negato l’esistenza di un ‘effetto Zeman’, attribuendo ‘all’effetto Pescara’ la ribalta mediatica che, grazie ai risultati ottenuti in avvio di stagione, la squadra abruzzese sta vivendo. Tuttavia è innegabile che da quando sulla panchina biancazzurra si è seduto lui si siano moltiplicati come d’incanto articoli, copertine, servizi televisivi etc etc. Se dalle testate sportive era abbastanza ipotizzabile, ben più clamore desta l’interesse di organi di informazione come ‘La Repubblica’ che nel loro inserto hanno dedicato spazio al tecnico boemo e alla squadra dannunziana. Recentemente Sky Sport ha intervistato per “I signori del calcio” il tecnico biancazzurro Zdenek Zeman, un viaggio nei ricordi tra la sua Praga e l’arrivo in Italia, il calcio, la vita privata e molto altro, che segue di qualche giorno un prestigioso articolo di un importante periodico. Il settimanale ‘L’Espresso’, infatti, con un articolo a firma di Malcom Pagani intitolato ‘Bomber Zeman’, ha dedicato all’allenatore ex Roma un articolo di tre pagine nel n.37 anno LVII del quale riportiamo gli spunti più interessanti.
VERITA’. Doping, Calciopoli, passaporti falsi per far diventare italiani giocatori sudamericani. Lei spiegò e poi pagò. Si è mai pentito? “Eventualmente, avrei dovuto star zitto prima. La verità è pericolosa. Una volta detta, è inopportuno rimangiarsela. Avevo ragione. Non c’era nulla da smentire”. Il calcio è uscito dalle farmacie? “spero di si ma non se sono convinto. Se si trovano dopati negli altri sport, non fatico a credere che qualcuno cerchi rimedi artificiali alla propria incapacità. Nell’ambiente c’è troppa gente che non c’entra niente”.
PASSATO, PRESENTE E FUTURO. Pescara è l’ultima occasione? “In che senso? Non sono ancora morto”. Lei ha 64 anni. “Oggi sono qui. Penso di restare anche domani. Dopodomani si vedrà. Non ho più ambizioni. Le soddisfazioni che potevo ottenere le ho ottenute già tutte”. Non esageri. “ho avuto offerte da Real Madrid e Barcellona e ho declinato l’invito”. Perché? “Avevo preso un impegno, dato la mia parola, promesso. HA idea di quanto sia fondamentale riconoscersi?”. Ha rimpianti? “Neanche l’ombra. Per me è come esserci stato. Ho allenato le migliori squadre al mondo”.
CALCIO MODERNO. “Il calcio ha perso le sue radici. Non ride, non si stupisce, tiene lontana l’emozione. Lo sport è diventato business ed è ovvio che, se il campionato è soltanto un affare, esistano regole d’ingaggio diverse”. Il dopo calcio poli? Occasione mancata? “Non si è verificata nessuna rivoluzione. Non è cambiato nulla semplicemente perché le infezioni si debellano diversamente. Quelli che hanno sbagliato sono rimasti, salvo rarissime eccezioni, al loro posto”. Quindi? “Il sistema è malato”. E lei, dentro il recinto, si muove a fatica. “Con l’establishment sicuramente non ho relazioni serene. C’è da cambiare, rivoltare e innovare abbandonando il passato che inquina il presente. Però sono felice che la gente mi voglia bene. Mi fermano per strada. Si vede che qualcosa di utile, alla fine, ho seminato”. Il calcio non è democratico? “Secondo me no. Se lo fosse, paradossalmente, parlerebbe un linguaggio comune. Ascolto dichiarazioni fuori luogo, tycoon esagitati, balle in libertà”.
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Effetto Zeman, Pescara pubblico da Serie A
Pescara si conferma in possesso di un pubblico da Serie A, categoria cui agogna di tornare dopo il purgatorio della Lega Pro ed il ritorno in B sotto l’egida di Di Francesco ora a Lecce. Se la squadra sul campo diverte e vince, secondo i dettati di Zdenek Zeman, il pubblico sugli spalti fa sbriciolare record. Nel quarto turno di campionato, infatti, lo stadio Adriatico ha fatto registrare il record di presenze sugli spalti con 10632 (7766 paganti e 2866 abbonati per un incasso lordo di euro 85204,99) tifosi a seguire le gesta della propria squadra, battendo per poco meno di 500 unità le presenze sugli spalti di Padova-Bari (10153). Fanalino di coda della quarta giornata lo Stadio Azzurri d’Italia di Bergamo, home dell’Albinoleffe, che ha fatto registrare nel match contro il Modena di Bergodi appena 1766 appassionati. Intanto si è conclusa alle ore 20.30 di venerdì 9 settembre, vigilia di Pescara-Crotone valevole per la quarta giornata di campionato in Serie B, la campagna abbonamenti del Delfino Pescara 1936. Sono 2866le tessere sottoscritte dagli appassionati, un numero considerevole considerando le remore dei tifosi circa la ‘Tessera del Tifoso e la decisione di non abbonarsi del tifo organizzato pescarese, vero fulcro della passione biancazzurra presente nell’epoca d’oro quanto negli anni bui. Nella scorsa stagione, l’annata agonistica che ha visto il ritorno del Delfino nel mare della serie cadetta dopo gli anni di Purgatorio in Lega Pro, le tessere sottoscritte furono 3043. Serie Bwin 2011/12 4^ Giornata: Padova-Bari spettatori 10153 Albinoleffe-Modena spettatori 1766 Grosseto-Verona spettatori 2584 Gubbio-Reggina spettatori 3610 Nocerina-Ascoli spettatori 7000 Pescara-Crotone spettatori 10632 Juve Stabia-Brescia spettatori 7000 Sassuolo-Cittadella spettatori 1878 Varese-Livorno spettatori 3500 Empoili-Sampdoria spettatori 4000 Vicenza-Torino spettatori 7084
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Sansovini stende il Crotone, il Pescara di Zeman da spettacolo. Video
Pescara-Crotone, ovvero due filosofie di calcio differenti: il calcio champagne di Zdenek Zeman contro il calcio più accorto di Leonardo Menichini, storico allievo di Carletto Mazzone. Allo stadio Adriatico di Pescara per la quarta giornata del torneo cadetto 2011/12 avrà la meglio il concetto calcistico di Zeman che grazie ad una doppietta di Marco Sansovini (8’ e 58’) sfrutta a dovere il maggior tasso tecnico del proprio team ed il fattore campo (10632 presenze sugi spalti) e vola a quota 9 in graduatoria con il Sassuolo ad una sola lunghezza di distanza dalla coppia di testa Padova-Brescia. In casa Pescara, piccolo rammarico per Immobile che, sempre a segno nei primi tre incontri di campionato (4 reti), si ferma tra le mura amiche fallendo un calcio di rigore al 36’ e viene raggiunto da Cocco dell’Albinoleffe in vetta alla classifica marcatori . Sull’altro fronte, traballa la panchina di Menichini che in 4 partite ha raccolto appena due punti (due 0-0) ma in classifica ne conta appena uno data la penalizzazione di un ‘mattoncino’. Da risolvere al più presto tra i pitagorici l’idiosincrasia per il gol (uno solo in 4 gare). PRIMO GOL. Al minuto numero 8 Pescara in vantaggio grazie a capitan Sansovini che taglia centralmente alle spalle della difesa pitagorica e trafigge Bindi dopo esser stato ottimamente imbeccato da Togni. IL RIGORE FALLITO. Al 35’, Immobile lanciato in profondità è messo giù da Bindi: per Ciampi ci sono gli estremi per decretare il penalty ed ammonire l’estremo difensore calabrese. Dagli undici metri, tuttavia, il palo dice no al centravanti ex Siena che fallisce dunque il gol del raddoppio pescarese e la sua quinta rete stagionale (36’). SECONDO GOL. Al 58’ il Pescara raddoppia: ottimo triangolo Sansovini-Immobile-Sansovini per vie centrali con il capitano pescarese che buca per la seconda volta in giornata la rete calabrese. Sugli spalti è ora un tripudio di canti inneggianti un Pescara che pur non facendo nulla di trascendentale è meritatamente in vantaggio di due gol su un Crotone troppo brutto per essere vero. (RISULTATI E MARCATORI QUARTA GIORNATA) Pescara-Crotone 2-0 Marcatori: 8’ e 58’ Sansovini (P) Pescara: Pinsoglio, Balzano, Capuano, Brosco, Bocchetti (79’ Zanon), Kone, Cascione, Togni (68’ Gessa), Sansovini (87’ Giacomelli), Immobile, Insigne. All. Zeman. A disp. Cattenari, Romagnoli, Nicco, Maniero. Crotone: Bindi, Correia, Vinetot, Tedeschi, Migliore, Florenzi (46’ Calil), Loviso, Eramo, De Giorgio (53’ Gabionetta), Djuric (64’ Sansone), Caccavallo. All. Menichini. A disp. Belec, Galardo, Terigi, Ciano. Ammoniti: Togni (P), Eramo, Vinetot, Bindi, Correia (C) Arbitro: sig. Maurizio Ciampi di Roma, coadiuvato dagli assistenti Iori di Geggio Emilia e Crispo di Genova (IV Uomo: sig. Aloisi di Avezzano-AQ) Note: al 36’ Immobile (P) fallisce un calcio di rigore. Manto erboso del terreno di gioco non in perfette condizioni; circa dieci tifosi ospiti nel settore loro riservato. Spettatori totali 10632 (7766 paganti e 2866 abbonati) per un incasso lordo di 85204,99 euro. VIDEO HIGHLIGHTS [jwplayer config=”240s” mediaid=”95547″]