Tag: pep guardiola

  • Verso El Clasico. Real-Barça una sfida infinita

    Verso El Clasico. Real-Barça una sfida infinita

    Ci siamo, alla fine il giorno tanto atteso è arrivato, è Ronaldo contro Messi, è Mourinho contro Guardiola, es “El Clasico”, la madre di tutte le partite in Spagna e non solo. Stasera alle 22 tutta la penisola iberica si fermerà per 90′ che si annunciano spettacolari e che per la prima volta dall’approdo dello Special One nella Liga, vede la squadra di Madrid favorita nei pronostici sugli storici rivali del Barça.

    Casa Real. Alla Ciudad Real Madrid tutto tace e la tensione è molto alta, la sfida è sentita anche e soprattutto perchè una vittoria porterebbe i blancos a più 6 sui rivali e con in più la possibilità di sfruttare la partita in meno che potrebbe potenzialmente portare la squadra della capitale a più 9, mettendo così una seria ipoteca sulla vittoria finale. Il tecnico di Setubal non ha lasciato niente al caso e come nelle migliori tradizioni a cui ha ormai abituato anche la stampa spagnola, non si è presentato in sala stampa facendosi sostituire dal suo vice  Aitan Karanka, che si è lasciato sfuggire solo alcune indicazioni sulla probabile formazione che scenderà in campo, di certo non mancherà Cristiano Ronaldo che affiancherà insieme a Di Maria, uno fra Benzema e Higuain, nel tridente d’attacco. A centrocampo le cose dovrebbero essere più complicate saranno, infatti, in cinque a lottare per tre posti, con magari una predisposizione per giocatori di copertura piuttosto che di fantasia, quindi più un Diarra-Khedira che un Ozil-Kaka. In difesa l’unico dubbio potrebbe essere l’utilizzo o meno di Fabio Coentrao in ballottaggio con Marcelo.

    Real Madrid (4-3-3): Casillas; Arbeloa, Pepe, Ramos, Marcelo; Khedira, X. Alonso, Lass; Di Maria, Benzema, C. Ronaldo. A disp.: Adan, Coentrao, Albiol, Callejon, Kakà, Ozil, Higuain.

    Jose Mourinho & Josep Guardiola| © JOSEP LAGO/AFP/Getty Images

    Casa Barça. Se Mou si nasconde, il giovane Pep esce dallo stanzino all’interno del Camp Nou, nel quale si vocifera si sia barricato per ben due giorni a visionare video e studiare ogni possibile contromossa per sbancare il Santiago Bernabeu, e si presenta in sala stampa, celando sempre le ultime sulla formazione che scenderà in campo, ma esortando la sua squadra alla gara perfetta per riuscire nell’impresa. Il dubbio principale è se schierarsi con una difesa a tre o a quattro, la prima garantirebbe una maggiore consistenza a centrocampo, ma lascerebbe la retroguardia troppa esposta alle folate di CR7 &co., mentre un assetto più coperto con Dani Alves e Abidal sugli esterni e Piqué e Puyol coppia centrale. A centrocampo e in attacco sicuri del posto solo Xavi, Iniesta e ovviamente Messi, tanti i dubbi da sciogliere, come l’impiego di Fabregas in mediana o più in avanti, o l’utilizzo di Busquets davanti alla difesa e chi saranno i compagni di reparto della Pulce.

    Barcellona (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Piqué, Puyol, Abidal; Xavi, Busquets, Iniesta; Messi, Fabregas, Villa. A disp.: Pinto, Adriano, Mascherano, Keita, Thiago Alcantara, Pedro, Sanchez.

    E’ una guerra psicologica dove scoprire le carte potrebbe risultare fatale, di certo si sa che sarà una partita fantastica che avrà in campo 22 campioni in grado di poter modificare l’andamento della partita in qualsiasi momento. Non resta altro che attendere e godersi lo spettacolo.

  • Pallone d’Oro 2011, Cristiano Ronaldo vs Messi

    Pallone d’Oro 2011, Cristiano Ronaldo vs Messi

    Non poteva iniziare in modo migliore la settimana che porta al Clasico Real Madrid Barcellona in programma domenica prossima al Bernabeu e che potrebbe segnare la prima e storica fuga dei Galattici di Mourinho sugli extraterrestri di Guardiola. La Fifa quest’oggi ha reso noto i tre candidati al Pallone d’Oro 2011 mettendo ancora una volta di fronte Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, mentre a completare il podio c’è il faro del Barcellona e della Spagna Xavi a dimostrazione come il club catalano sia ancora leggermente in vantaggio.

    Pallone d'Oro Messi vs Cristiano Ronaldo | ©FRANCK FIFE/AFP/Getty Images
    Il premio assegnato per il secondo anno da Fifa e France Football al miglior giocatore dell’anno viene decretato attraverso i voti di capitani e c.t. delle 208 nazioni affiliate alla Fifa, più quello dei giornalisti. Per i bookmakers il vincitore annunciato è Lionel Messi che alzerebbe il terzo Pallone d’Oro raggiungendo nel gotha dei grandissimi come Platini, Marco Van Basten e Johan Cruyff. Messi e Xavi furono sul podio anche nella scorsa stagione insieme all’altro blaugrana Iniesta mentre Cristiano Ronaldo alzò al cielo il Pallone d’Oro nel 2008 ai tempi del Manchester United.

    La sfida tra Barcellona e Real Madrid si conferma anche nella “lotta” al miglior tecnico con Pep Guardiola che sfida Josè Mourinho in una rivalità ormai storica e a completare il terzetto c’è un decano come sir Alex Ferguson. Anche in questo caso la vittoria sembra annunciata con il giovane tecnico catalano pronto a succedere allo Special One detentore del premio.

    La cerimonia in programma il prossimo 9 gennaio a Zurigo oltre ad assegnare il Pallone d’Oro 2011 e il miglior tecnico decreterà anche il Premio Puskas che si assegna al gol più bello del 2012 e la lotta sembra esser tra il solito Messi, Neymar e Rooney. Il premio come migliore giocatrice invece vedrà la “solita” brasiliana Marta concorrere con la statunitense Abby Wambach e la giapponese Homare Sawa.

    Leggi anche:
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  • Liga: giallo a Piqué si infiamma il Clasico. Video

    Liga: giallo a Piqué si infiamma il Clasico. Video

    Tra due settimane la Spagna ma anche il resto del mondo punterà il proprio sguardo sul Clasico della Liga tra Real Madrid e Barcellona le due squadre considerate al momento le migliori al mondo e tra le quali ormai da un anno è aumentata l’accesa rivalità grazie alle continue diatribe tra Mourinho e Guardiola. Nella scorsa stagione le polemiche furono accesissime con lo Special One spesso contestato anche dai suoi giocatori per non aver saputo accettare la strapotere del catalani.

    Piqué giallo per il Clasico della Liga |©JAVIER SORIANO/Getty Images

    Quest’anno però le parti sembrano essersi in parte invertite o quantomeno il gap tra le due squadre non sembra esser cosi evidente come nel passato. Il Real Madrid guida infatti la Liga con 3 punti di vantaggio ma con una partita in meno e con la possibilità di sfruttare lo scontro diretto per iniziare seriamente a credere in una fuga verso il titolo. Mancano ancora 15 giorni al match ma il clima inizia già ad esser infuocato e il “primo” caso è la possibile squalifica di Piqué ammonito dall’arbitro per perdita di tempo nel finale del match stravinto contro il Rayo Vallecano.

    I tifosi madrileni chiedono che sia attuato nei confronti del difensore lo stesso metro usato nei confronti di Sergio Ramos e Xabi Alonso nel match dello scorso anno contro l’Ajax quando su suggerimento di Mourinho si fecero ammonire per togliersi la diffida e scontare la squalifica in un match meno proibitivo. Guardiola nel post partita ha difeso Piqué ma dalle immagini è chiaro l’atteggiamento del difensore che stando alle indiscrezioni che arrivano dalla Spagna rischia adesso due turni di squalifica con il conseguente stop nel big match tra Real Madrid e Barcellona in programma il prossimo 10 dicembre alle 22 come anticipo della Liga.

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  • Guardiola a Brescia, visita di cortesia? Spunta incontro con Moratti

    Guardiola a Brescia, visita di cortesia? Spunta incontro con Moratti

    Che sia uno degli allenatori più in gamba, oltre che più invidiati d’Europa è cosa risaputa, ma Pep Guardiola è soprattutto un uomo che rispetta le vecchie amicizie e non dimentica il proprio passato, per questo ogni qualvolta riesce a sfuggire al tran tran della movida catalana torna molto volentieri in Italia, nella tranquilla Brescia, dove ha vissuto un bel periodo da calciatore. Voci ufficiali parlano di un viaggio di piacere con tutta la famiglia al seguito, un week-end “normale” senza nessun secondo fine, del resto come potrebbe esserlo visto che il giovane Pep ha tutto ciò che potrebbe desiderare, “vinco perchè ho dei giocatori forti” ha dichiarato recentemente, e come dargli torto, ma forse e ne siamo certi è anche un po’ farina del suo sacco.

    Pep Guardiola | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Arrivato venerdì sera con un volo privato e presente allo stadio per assistere alla gara che ha visto impegnato il “suo” Brescia nel match contro l’Ascoli, che ha visto purtroppo uscire sconfitte le rondinelle. Chissà che la sua attenzione non si sia focalizzata su qualche giovane di prospettiva, come il ricercatissimo portiere Leali nel mirino anche della Juventus. A sentire le voci vicino all’allenatore si tratta solo di una visita di cortesia, ma i più maligni parlano di un previsto incontro molto riservato con il presidente dell’Inter, Moratti, per pianificare un futuro in nerazzurro. Certo le fantasie volano, specie quelle dei tifosi della beneamata che non stanno vivendo un bel periodo, quando un uomo di successo come Guardiola si sposta.

    Il tecnico blaugrana non ha mai negato di avere una passione per il Belpaese, ma da qui ad abbandonare una squadra di extraterrestri ce ne corre, chissà però che la voglia di confrontarsi in un campionato molto più complesso di quello spagnolo, dove le insidie si nascondono dietro ogni avversario, per dimostrare la propria competenza ed il proprio valore, non sia la chiave per veder tornare in Italia “el Pep”. Certo ancora è presto, ma un eventuale arrivo del giovane allenatore alla corte di una grande italiana ridarebbe quel lustro che la nostra serie A ha un po’ perso e non si sa mai che dalla catalogna arrivi anche qualche pezzo pregiato. Sognare si può.

  • Ibra voleva picchiare Guardiola

    Ibra voleva picchiare Guardiola

    In Svezia, il maggior quotidiano nazionale, ha pubblicato in esclusiva il primo capitolo dell’autobiografia di Zlatan Ibrahimovic, parte in cui lo svedese parla della sua “avventura” al Barcellona ed in particolare i dissapori con Pep Guardiola. Come abbiamo avuto modo di scrivere lo svedese è andato giù pesante definendo il tecnico blaugrana un uomo senza palle che si sentiva inferiore a Mourinho. Ovviamente la notizia ha avuto un roboante risalto facendo mobilitare i supporter catalani che attraverso il web hanno riversato la propria rabbia.

    Ibra alla sua prima a San Siro da rossonero | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    In attesa delle dichiarazioni di Guardiola hanno preso la parola due canterani doc come Messi e Valdes criticando anche se in modo non troppo acceso la portata delle dichiarazioni di Ibra. Chi però è andato oltre svelando particolari inquietanti è Carles Villarubi, vice-presidente dell’area istituzionale del Barcellona “Ibrahimovic arrivò a minacciarci di voler picchiare Guardiola davanti alla stampa” per convincere la società ad accettare l’offerta del Milan. L’episodio infatti sarebbe avvenuto in un colloquio tra il presidente Rosell e lo svedese ad agosto, proprio quando Galliani si stava muovendo per portarlo in rossonero. A render più piccante il racconto poi vi è ovviamente la presenza di Mino Raiola, il potente procuratore non solo avrebbe avallato il comportamento del suo assistito confermando ma per convincere il Barcellona a cedere il giocatore avrebbe montato una presunta offerta del Real Madrid.

  • “Guardiola, uomo senza palle” Ibra fa infuriare il popolo blaugrana

    “Guardiola, uomo senza palle” Ibra fa infuriare il popolo blaugrana

    In molti credono che il mondo del calcio sia fatto di frasi e interviste preconfezionate, di luoghi comuni e di una sorta di buonismo generale che contribuisce a renderlo surreale. In linea di massima è tutto vero ci sono però delle eccezioni ed una di questa è sicuramente Zlatan Ibrahimovic freddo, schietto e glaciale da esser considerato dai più un mercenario. Quest’oggi Aftonbladet, il principale quotidiano di Svezia, ha pubblicato in esclusiva il primo capitolo del libro autobiografico del fuoriclasse del Milan e le sue dichiarazioni ovviamente si sono divulgate in un batter d’occhio venendo riportate dalle maggiori testate giornaliste di tutta Europa.

    Lo scontro tra Ibra e Guardiola | ©LLUIS GENE/Getty Images
    Ibra si scaglia contro il Barcellona e sopratutto contro l’odiato Pep Guardiola reo, a suo dire, di avergli fatto passare la voglia di giocare tanto da meditare il ritiro. Lo svedese racconta l’annus horribilis in blaugrana con i vari passi del deterioramento del rapporto con Guardiola fino all’ultima lite subito dopo l’eliminazione subita dall’Inter di Mourinho. Sin dall’avvio in blaugrana Ibrahimovic ha subito capito che qualcosa non andasse, gli obblighi di tener un basso profilo, di arrivare agli allenamenti con utilitarie piuttosto che a bordo di lussuose Porsche o Ferrari. Nello spogliatoio tutti, anche i quotatissimi Xavi e Messi si comportavano come burattini nelle mani del tecnico. La rottura però racconta Ibra è avvenuta quando Messi ha chiesto di giocare in posizione più centrale togliendo spazio e palloni giocabili proprio ad Ibra. Lo scontro definitivo come dicevamo, è arrivato subito dopo la sconfitta con l’Inter in Champions ”Sei senza coglioni. Ti caghi addosso davanti a Mourinho! Vaffa…!”. Ovviamente il popolo blaugrana si è mobilitato in difesa del suo allenatore scrivendo ogni tipo d’insulto nei confronti dello svedese e per fortuna l’incontro tra Milan e Barcellona si terrà a San Siro.

  • Neymar, Real Madrid rischia sanzione

    Neymar, Real Madrid rischia sanzione

    Il giovane attaccante della Nazionale brasiliana e del Santos, Neymar, potrebbe essere l’oggetto dello scandalo che coinvolge il Real Madrid. Il club di Florentino Perez, infatti, per portare  il calciatore classe 1992 a Madrid avrebbe fatto firmare un pre-accordo che lo legherebbe alla merengues per sei anni con un ingaggio di 5 milioni di euro a stagione. Il problema è che Neymar è ancora sotto contratto con la squadra di San Paolo. Per questo motivo la dirigenza del Santos potrebbe denunciare alla Fifa questa  infrazione che è vietata dal regolamento.

    Neymar ©Getty Images
    Questo tipo di operazione infatti è ammessa soltanto a partire da sei mesi prima della scadenza naturale del contratto di un giocatore. A questo punto se l’indiscrezione riportata dal quotidiano spagnolo Marca fosse vera il Real Madrid rischia una sanzione da parte della Corte disciplinare della Fifa. IL PRECEDENTE. Un caso del tutto simile si è già verificato nel 2009. In quella situazione fu il Chelsea ad indurre il giocatore del Lens, Gael Kakuta, ad interrompere prima del tempo il suo contratto con la società francese attraverso la proposta di un pre-accordo. La Fifa punì la squadra londinese con un milione e mezzo di euro di multa, ma soprattutto vietò al Chelsea la contrattazione di giocatori per un anno e mezzo, sanzione poi ridottta al solo mercato invernale. La motivazione di questa normativa oltre che garantire la trasparenza e la lealtà sportiva dei trasferimenti serve a tutelare le società. E’ chiaro infatti che una negoziazione di mercato, nell’ambito della quale calciatore e società che compra sono d’accordo da tempo, non tutela il patrimonio della società che vende, in questo caso il Santos, che si ritrova con ristrette possibilità di negoziazione. Per di più il giocatore è fortemente cercato anche dal Barcellona di Pep Guardiola (e da numerosi altri culb prestigiosi) che di fronte ad un pre-accordo già stipulato col club di Josè Mourinho sarebbe tagliato fuori dall’asta tutta a favore del Real Madrid e tremendamente svilente per il Santos.

  • Barca-Real finisce in rissa e Mou perde la testa. Video

    Barca-Real finisce in rissa e Mou perde la testa. Video

    la distanza tra il Barcellona e il Real Madrid si è notevolmente ridotta sia in termini di gioco che di occasioni da rete ma due peculiarità restano ancora nettamente in favore del blaugrana. La prima è la possibilità di schierare tra le sue fila Lionel Messi e la seconda di riuscire ad esasperare gli avversari e sopratutto Josè Mourinho.

    © Dani Pozo/Getty Images
    Il tecnico portoghese come un toro quando vede rosso perde le staffe nel confronto con Guardiola e approfittando della gazarra finale architettata da un entrata killer di Marcelo su Fabregas si scaglia contro Villanova, il secondo del Pep, infilandogli un dito nell’occhio per poi continuarlo a sfidare a distanza con una mimica facciale tutt’altro che Special. [jwplayer config=”180s” mediaid=”92375″]

  • Il Real fa il Barça ma è solo 2-2. Video

    Il Real fa il Barça ma è solo 2-2. Video

    Mourinho lo ha già battezzato un trofeo poco importante ma il match d’antata della Supercoppa di Spagna può esprimere un suo primo verdetto: il gap tra Real e Barcellona al momento si è ridotto. Grazie al lavoro dello Special One i madrileni infatti dalla difesa ad oltranza dello scorso campionato hanno abbinato un pressing forsennato che ha fatto andare fuori i catalani facendosi preferire di più sul piano del palleggio.

    ©Denis Doyle/Getty Images
    Il primo tempo è di netta marca Real sul piano del gioco e delle occasioni, Benzema è scatenato in appena 10′ fa venire i brividi ai tifosi del Barcellona ma prima Abidal e poi Victor Valdes gli chiudono la via del gol. Il francese però trova il modo di rendersi utile fornendo un assist d’oro ad Ozil per il gol del vantaggio. Il Barcellona gioca sotto ritmo e a rischia di subire il raddoppio, sembra un tracollo annunciato ma come capita ai campioni batsa una scintilla per ripartira, Messi attira a se la difesa del Real dando a Villa la possibilità di tirare e pescare l’incrocio per il gol del pari. Lo stesso Messi poco prima dello scadere trova il raddoppio a conclusione di una azione viziata da tanti rimpalli fortunosi. Nella ripresa Xabi Alonso rende meno amaro il boccone per Mou e i suoi giocatori trovando il gol del pari. Adesso si bissa al Camp Nou e per Guardiola ci sarà l’occasione di schierare anche Fabregas annunciato proprio ieri sera, buona la prima di Sanchez. [jwplayer config=”240s” mediaid=”92185″]

  • Real-Barcellona, il clasico apre la stagione. Le probabili formazioni

    Real-Barcellona, il clasico apre la stagione. Le probabili formazioni

    Josè Mourinho questa volta ha tenuto un profilo più soft non aizzando oltremodo la vigilia del match tra Real Madrid e Barcellona valevole per l’andata della Supercoppa di Spagna ma c’è da giurarsi, vista la rivalità tra le due squadre, che le polemiche non mancheranno.

    ©Lluis Gene/Getty Images
    Il matchi di questa sera al Bernabeu servirà a capire se il Real Madrid è riuscito a studiare nuovi accorgimenti tattici per interrompere lo strapotere del Barcellona nel possesso palla piuttosto che limitarsi alla difesa ad oltranza e al contropiede. Il portoghese si affida per 10/11 a giocatori in organico già nella scorsa stagione, l’unica eccezione è Fabio Coentrao acquistato dal Benfica che agirà in coppia con Marcelo sulla sinistra. Il Pep in attesa di annunciare Fabregas manda in panchina Sanchez affidandosi al trio collaudato con Pedro, Villa e Messi a dividersi l’attacco. Sarà sicuramente sfida tra Cristiano Ronaldo e Messi in campo e Mourinho e Guardiola in panchina. Chi vincerà? Non resta che attendere. REAL MADRID (4-2-3-1): 1 Casillas; 4 Sergio Ramos, 3 Pepe, 2 Carvalho, 12 Marcelo; 14 Xabi Alonso, 8 Khedira; 15 Coentrao, 10 Ozil, 7 C.Ronaldo, 9 Benzema (13 Adan, 17 Arbeloa, 18 Albiol, 8 Kakà, 21 Callejon, 22 Di Maria, 20 Higuain) All. Josè Mourinho BARCELLONA (4-3-3): 1 Valdes; 2 Dani Alves, 3 Piquè, 22 Abidal, 21 Adriano; 6 Xavi, 16 Busquets, 8 Iniesta; 7 Villa, 10 Messi, 17 Pedro (13 Pinto, 26 Fontas, 19 Maxwell, 14 Mascherano, 11 Thiago, 15 Keita, 9 Sanchez) All. Pep Guardiola