Tag: pavel nedved

  • Juventus, l’urna di Nyon sceglie il Borussia di Immobile

    Juventus, l’urna di Nyon sceglie il Borussia di Immobile

    Le terribili Bayern Monaco, Real Madrid e Barcellona sono stati evitate, la Juventus può definirsi relativamente contenta dal sorteggio degli ottavi di finale di Champions League, l’urna di Nyon ha infatti accoppiato i bianconeri con il Borussia Dortmund.

    I gialloneri tedeschi ovviamente non sono da sottovalutare, basti ricordare che due anni fa sono arrivati in finale nella massima competizione europea perdendo per 2-1 contro il Bayern Monaco solo negli ultimissimi minuti della sfida. La stagione in corso però è senza dubbio da ritenersi doubleface per gli uomini guidati da Jurgen Klopp: un cammino in Champions League sostanzialmente perfetto con il solo rilassamento nelle ultime due sfide a qualificazione già ampiamente ottenuta e un disastro in Bundesliga con un incredibile penultimo posto con 14 punti in 15 giornate giocate.

    Un andamento altalenante senza dubbio dovuto anche agli innumerevoli infortuni che ha visto il Borussia perdere per strada per diverso tempo i vari Hummels, Blaszczykowski, Sahin e sopratutto della stella Marco Reus, che però potrebbe tornare disponibile per la sfida con i bianconeri.

    Ciro Immobile
    Ciro Immobile

    Il Borussia quindi come già detto non è un avversario impossibile, però la squadra di Allegri dovrà fare molta attenzione all’ex dal dente avvelenato, sempre che a febbraio sia ancora a Dortmund, Ciro Immobile, al caldissimo pubblico del “Muro Giallo” e alla capacità di motivatore del tecnico Klopp.

    Analizzando tatticamente e tecnicamente il Borussia ha come punto di forza i suoi trequartisti abili ad inventare gioco e creare occasioni da gol. Da non sottovalutare nemmeno la spinta sulle fasce. I punti deboli potrebbero arrivare dalla difesa non certo impenetrabile sopratutto nel portiere Weidenfeller, non sempre sicurissimo, e nel centrocampo che se aggredito potrebbe andare in sofferenza.

    Le reazioni da parte della Juventus sono arrivate da Pavel Nedved che presente a Nyon ha così parlato, come riportato da SportMediaset: 

    E’ andata meglio di quanto si temeva, poteva andarci peggio, questo è evidente. Va bene così. Il Borussia in campionato sta andando così così, ma in Europa va forte, è una squadra con giocatori di spessore internazionale, costruita per far bene in Europa. Sono convinto che ce la giochiamo alla pari.

    Il tecnico Allegri invece ha voluto esprimere il suo pensiero attraverso Twitter citando il suo consueto “Fiuu”.

    Il tweet di Allegri dopo il sorteggio Champions
    Il tweet di Allegri dopo il sorteggio Champions

    La sfida con il Borussia, proprio come ricordato da Allegri sarà anche la rivincita di quella finale giocata nel 1997 con i bianconeri favoriti alla vigilia ma sconfitti per 3-1 dal Dortmund grazie anche ad una doppietta di Riedle, lo stesso Riedle che oggi ha pescato la pallina che ha accoppiato bianconeri e gialloneri.

     

    Nelle altre gare di ottavi di finale il sorteggio ha programmato sfide interessanti e anche match che già l’anno scorso si erano presentate.

    Il Real Madrid di Carlo Ancelotti ritroverà nuovamente sulla propria strada lo Schalke. Sarà una sfida di tecnici italiani visto che sulla panchina della squadra di Gelsenkirchen siede Di Matteo.

    Anche Manchester City-Barcellona sarà un replay dell’ottavo della scorsa stagione. Sfida interessante e molto spettacolare sarà certamente Chelsea-Psg con Mourinho ed Ibrahimovic che tornano ad incontrarsi. Simeone dovrà sconfiggere le “Aspirine” di Leverkusen per cercare di ripetere la corsa dello scorso anno. Il Bayern di Guardiola dovrà vedersela con lo Shakhtar, non sembra una partita difficile ma occhio alla compagine ucraina che può rivelarsi insidiosa. Non male il sorteggio per l’Arsenal che da seconda classificata pesca il Monaco. Equilibrata ma con i portoghesi, sulla carta, in vantaggio la gara tra Porto e Basilea che va a completare il quadro.

     

    OTTAVI DI FINALE CHAMPIONS LEAGUE 

    Psg – Chelsea 

    Manchester City – Barcellona

    Bayer Leverkusen – Atletico Madrid

    Juventus – Borussia Dortmund

    Schalke – Real Madrid 

    Shakhtar Donetsk – Bayern Monaco

    Arsenal – Monaco 

    Basilea – Porto 

     

  • Juventus, tra Sanchez e Morata spunta il nome di Balotelli

    Juventus, tra Sanchez e Morata spunta il nome di Balotelli

    Come si sa dal termine della stagione, la Juventus ha intenzione di rinforzarsi per puntare a fare più strada possibile anche nella prossima campagna europea. Nei giorni passati si è parlato dello svincolato Didier Drogba, che però non pare aver convinto totalmente Antonio Conte, sempre sulla cresta dell’onda il nome di Sanchez, trattare con il Barcellona però non è certo semplice e mentre salgono le quotazioni del giovane del Real Madrid Alvaro Morata, ecco che spunta a sorpresa il nome di Mario Balotelli.

    Mario Balotelli
    Mario Balotelli

    SuperMario alla Juventus, semplice suggestione o qualcosina di concreto in più? Il tramite per portare a termine un’incredibile operazione è senza dubbio l’agente dell’attaccante della nazionale Italiana, stiamo parlando di Mino Raiola che oltre a Balotelli cura pure gli interessi del giovane talentuoso centrocampista francese e della Juventus, e molto ricercato sul mercato, Paul Pogba ed in passato è stato il procuratore di Pavel Nedved. Il biondo ex centrocampista ceco è ora dirigente della Juventus e dalle parole pronunciate sul caso Pogba si è letto un consiglio da amico da parte di Nedved nei confronti di Raiola:

    Noi vorremmo tenere Paul per più tempo possibile. Ho già affrontato il discorso con il suo procuratore, gli ho detto di lasciarlo ancora un po’ qui con noi. Se Raiola è intelligente deve pensare alla crescita del giocatore e non ai soldi.

    Un obiettivo quindi possibile, calcolando anche che il futuro di Balotelli in maglia rossonera è tutto fuorchè sicuro, anzi SuperMario potrebbe essere la pedina da utilizzare nel mercato per poter far cassa e reinvestire.

    Oltre alla suggestione Balotelli per l’attacco pare sempre più concreta la pista che porta a Morata. L’attaccante delle Merengues, che ha davanti dei veri e propri mostri sacri e che quindi non ha trovato molto spazio, potrebbe arrivare alla Juventus con un prestito con diritto di riscatto a favore dei bianconeri e controriscatto per gli spagnoli. Questo significa che il Real vorrebbe tenersi uno spiraglio aperto per riprenderselo. Rimane anche aperta l’ipotesi dell’inserimento di Morata nella trattativa dei Blancos per arrivare a prendere Vidal, il cileno è un calciatore che sarebbe molto gradito da Carlo Ancelotti. Se si concretizzasse questa ipotesi Vidal andrebbe ad indossare la casacca delle Merengues e alla Juventus andrebbe Morata più un sostanzioso conguaglio economico essendo il centrocampista juventino valutato sui 50 milioni.

    Sempre viva, ma più complessa, è la strada per arrivare ad Alexis Sanchez del Barcellona. Il neotecnico dei Blaugrana Luis Enrique vorrebbe Fernando Llorente e Arturo Vidal, confidando magari nella voglia della Juventus di accaparrarsi Sanchez. Marotta però per il momento avrebbe resistito agli assalti per i suoi campioni, per questo motivo tentare di acquistare l’attaccante cileno del Barcellona solo con i contanti, senza contropartite risulta davvero molto complicato.

  • Ronaldo e Zidane reunion per beneficenza

    Ronaldo e Zidane reunion per beneficenza

    Martedì sera, a Berna, si è disputata l’amichevole di calcio di beneficenza che ha visto in campo la squadra denominata “Amici di Ronaldo e Zidane” contro la squadra svizzera dello Young Boys: un match per una giusta causa, considerando che due terzi dell’incasso saranno devoluti in beneficenza alle persone danneggiate dal tifone di Haiyan che nel novembre 2013 devastò le Filippine. Di certo, poi, la serata svizzera è stata l’occasione per rivedere in campo vecchie glorie del calcio, da Zidane e Ronaldo – appunto – all’ex capitano azzurro che sollevò la Coppa del Mondo 2006 Fabio Cannavaro, e ancora l’altro ex juventino e milanista (oltre che Campione del Mondo 2006) Gianluca Zambrotta, l’ex capitano del Milan Paolo Maldini, la “furia ceca” bianconera Pavel Nedved, Christian Vieri e poi ancora personaggi del calibro di Patrick Vieira, Hierro, Luis Figo, Paulo Sosa,  Gennaro Gattuso,  Hidetoshi Nakata, Youri Djorkaeff ed anche una donna, la calciatrice brasiliana Marta.

    Ronaldo e Zidane riuniscono glorie anni '90 per beneficenza | foto da web
    Ronaldo e Zidane riuniscono glorie anni ’90 per beneficenza | foto da web

    Il match, per la cronaca, è stato vinto dalla squadra di Ronaldo e Zidane per 8-6, con una gran rimonta dopo aver subito nei primi 37 minuti lo 0-3 dello Young Boys. Il più in forma della squadra in maglia bianca e nera è parso proprio Zinedine Zidane, con il suo inconfondibile tocco di palla ed i suoi movimenti in campo che lo hanno reso il trequartista più forte del mondo.

    A fine gara, poi, tanti sorrisi e pacche sulle spalle: un po’ come una rimpatriata di classe tra vecchi compagni del liceo che, qualche anno dopo, si riscoprono “cresciuti” e cambiati, forse con qualche chilo in più e qualche capello in meno ma sempre con la voglia di stare insieme ritrovandosi sul prato verde e suggellando il tutto con l’immancabile foto di gruppo da diffondere su Twitter tramite il profilo di Luis Figo.

    Lo spirito sportivo, però, non si è affatto assopito e nessuno si è risparmiato in campo: neppure Ronaldo che, fra tutti, appariva il meno in forma. Con la palla tra i piedi, però, è tutta un’altra storia. D’altronde, lo chiamavano Fenomeno.

  • Ibrahimovic alla Juve: Nedved apre, Elkann chiude

    Ibrahimovic alla Juve: Nedved apre, Elkann chiude

    L’ipotesi in questione era stata paventata da Pavel Nedved in persona, un uomo certamente autorevole in casa Juventus, se non altro per il ruolo ricoperto attualmente, ossia uomo di fiducia del presidente Andrea Agnelli e membro del consiglio di Amministrazione bianconero. Senza considerare, poi, l’importanza del suo passato juventino, da giocatore “Furia Ceca”, protagonista e leader in campo nella Juventus della seconda era Lippi dei primi anni duemila, poi ancora nella squadra di Fabio Capello del pre-Calciopoli, passando per l’anno di purgatorio in serie B e per la seguente risalita nella massima serie con Deshamps in panchina, e poi ancora per gli anni in chiaroscuro di Ranieri, Ferrara e Zaccheroni. Pavel Nedved ha rappresentato un pezzo fondamentale della storia juventina, ed ancora oggi il suo parere appare essenziale e di tutto rispetto nell’ottica delle strategie societarie e, per questo, le sue dichiarazioni a proposito di Zlatan Ibrahimovic rilasciate alla trasmissione di Italia Uno “Undici” potevano rappresentare un “indizio” significativo a proposito dell’interesse della Juventus per un clamoroso ritorno dello svedese.

    Pavel Nedved aveva, infatti, affermato che un giocatore come lo svedese è all’altezza dei migliori top player in circolazione, paragonandolo a Messi e Cristiano Ronaldo, e affermando come la sua decisività in fase realizzativa potesse essere un elemento molto importante per rinforzare l’organico di Conte. Parole che, da subito, si erano rincorse sul web lasciando trapelare l’ipotesi di una clamorosa operazione di mercato in Estate, con il benestare di Mino Raiola – procuratore di Ibrahimovic oltre che ex agente di Pavel Nedved – e dello stesso svedese, che risulta essere scontento al Paris Saint Germain. Nell’intervista rilasciata alla trasmissione Mediaset, poi, Pavel Nedved ha speso parole di grande elogio per il lavoro fin qui svolto da Antonio Conte, elogiandone la pragmaticità e la concretezza oltre che lo spirito che ha saputo trasmettere alla squadra, confermando le doti da “guida in campo” che aveva già da calciatore, ma arrivando oltre le più rosee aspettative dello stesso Nedved, da sempre suo amico ed estimatore.

    Ibrahimovic alla Juve, Elkann dice no Ramos/Getty Images
    Ibrahimovic alla Juve, Elkann dice no Ramos/Getty Images

    Ma, a proposito dell’intervento di Pavel Nedved e del lavoro svolto da Antonio Conte come guida del gruppo juventino, è intervenuto il presidente Fiat John Elkann, che ha affrontato anche l’argomento Zlatan Ibrahimovic. Secondo il cugino del presidente Andrea Agnelli, infatti, è da escludere categoricamente un ritorno di Ibrahimovic alla Juventus, ed in questo le sue parole sembrano rispecchiare fortemente il sentimento del popolo bianconero, che pur riconoscendo i valori tecnici di Ibra non gli ha mai perdonato il “tradimento” dell’Estate 2006, quando lasciò la Juventus appena retrocessa in serie B dalle sentenze Calciopoli per trasferirsi all’Inter, l’acerrima rivale.

    Inoltre, il presidente Fiat ha sottolineato un altro aspetto importante e condivisibile legato alle caratteristiche di Ibrahimovic in campo considerando che si tratta, perlopiù, di uno straordinario solista che potrebbe stridere con l’essenza peculiare della squadra costruita da Conte, che è “un grande collettivo”.

    Sul “no” di John Elkann, poi, pesa sicuramente anche una non marginale considerazione di carattere economico alla luce dell’ingaggio attualmente percepito al Psg dallo svedese, che si aggira sui 12 milioni di euro stagionali: una cifra che la Juventus non è assolutamente disposta ad elargirgli una cifra che risulta essere doppia rispetto all’ingaggio del capitano Gigi Buffon che guadagna 5 milioni di euro.

    La “sentenza” del “no” a Ibrahimovic, dunque, sembra essere senz’appello.

  • Nedved elogia Conte: “è un fuoriclasse”

    Nedved elogia Conte: “è un fuoriclasse”

    Il tunnel buio percorso in questi quattro lunghi mesi è finito e, dunque, per Antonio Conte è tempo di rilassarsi un po’ e di celebrare questo momento, che coincide anche con un primo traguardo raggiunto dalla sua squadra, ossia la qualificazione agli ottavi di Champions. Per questo motivo, mister Conte si è concesso una serata di relax, partecipando insieme al presidente Andrea Agnelli ed a Pavel Nedved alla festa per l’inaugurazione di un locale a Courmayer, la splendida località turistica ai piedi del Monte Bianco. Cornice perfetta, scenario innevato e buona compagnia, considerando il grande rapporto che lega il presidente al mister, ancor più consolidato dalle difficoltà di questi mesi in cui Agnelli ha sempre difeso il suo tecnico, e l’amicizia di vecchia data, consolidata anche dagli anni da compagni di squadra, fra Conte e Pavel Nedved, la ex “Furia Ceca” bianconera.

    Antonio Conte non ha voluto parlare con i giornalisti ma, al suo posto, ci ha pensato Pavel Nedved che ha analizzato il difficile periodo trascorso dal mister salentino, focalizzando l’attenzione proprio sulla grande sofferenza di Conte, che “nessuno può immaginare”, anche se è giusto pensare al futuro, cercando di superare la difficoltà “buttandosi tutto alle spalle”. Il ritorno di Conte in panchina significa, in primis, un ritorno alle vecchie abitudini per il mister e per i suoi calciatori, riscoprendo una routine che, prima della squalifica, era una consuetudine: secondo Nedved “questa non è una bella notizia per i calciatori” ma, naturalmente, il ceco usa un tono scherzoso in tali parole riferendosi al fatto che i lunghi mesi distanti dalla panchina porteranno grande carica in Antonio Conte che verrà riversata sulla squadra, che dovrà affrontare sedute di allenamento ancora più intense e dure: “non vorrei essere un giocatore, è finita la festa per chi va in campo”.

    Nedved riabbraccia Conte al rientro dopo la squalifica
    Nedved riabbraccia Conte al rientro dopo la squalifica | © Mario Carlini/Getty Images

    Ma, d’altra parte, il ritorno del mister salentino in panchina secondo Nedved sarà un valore aggiunto fondamentale per la Juventus e, di conseguenza, “avendolo in panchina sarà più dura per gli altri”, soprattutto considerando la grande “fame” di Antonio Conte e la voglia di dimostrare ancora il suo valore che, secondo Nedved “è quello di un fuoriclasse”.

    Pavel Nedved, poi, analizza quello che è stato l’atteggiamento della squadra in questi mesi di assenza forzata del loro  condottiero e, a conti fatti, non può che complimentarsi con la squadra che si trova capolista in campionato e qualificata agli ottavi di Champions League da prima nel proprio girone in attesa del sorteggio del prossimo 20 Dicembre. Antonio Conte, dunque, torna in panchina in un momento importante e la sua squadra lo attende a braccia aperte, anche se finora – sempre secondo Pavel Nedved – ha dimostrato “di essere una grande squadra, con la maturità che serve per andare avanti”. 

    Infine, una battuta del dirigente bianconero sul futuro in Champions della squadra, in attesa di conoscere la prossima avversaria e soprattutto considerando il fatto che per Pavel Nedved questa coppa ha sempre avuto un sapore speciale, avendola tanto sognata da calciatore ma non essendo ma riuscito a vincerla, anche a causa della sua squalifica nella finalissima di Manchester del 2003: “Adesso eviterei il Real Madrid”.

  • Giulia Bongiorno entra nel cda Juve. Le candidature di Exor

    Giulia Bongiorno entra nel cda Juve. Le candidature di Exor

    Exor, azionista di maggioranza della Juventus, in vista della prossima assemblea degli azionisti della squadra bianconera che si terrà il 26 ottobre, ha depositato la lista dei candidati del nuovo cda. Ai nomi già noti del consiglio attuale (Andrea Agnelli, Giuseppe Marotta, Pavel Nedved, Aldo Mazzia e Camillo Vanesio) si sono aggiunti quelli nuovi del giornalista Paolo Garimberti, Giulia Bongiorno, il manager della Philip Morris Maurizio Arrivabene, Assia Grazioli-Venier ed Enrico Vellano, responsabile finanziario Exor. Come sindaci effettivi sono stati nominati Paolo Piccatti, Silvia Lirici e Roberto Longo e come supplenti Roberto Petrignani e Nicoletta Paracchini.

    Spiccano quindi le quote rosa rappresentate dalla Bongiorno, legale dell’allenatore bianconero Conte nella vicenda calcioscommesse, nonché parlamentare, e dalla Grazioli-Venier, proveniente dal mondo del management musicale e dei media digitali. La Bongiorno arriva così alle soglie dell’amministrazione di una società sportiva prestigiosa come la Juventus, avendo probabilmente ben impressionato nella vicenda Conte (anche se ancora da definire) l’azionariato bianconero. Fermo restando ciò un consigliere di estrazione legale sembra essere necessario all’interno del c.d.a della Juventus, soprattutto per la funzione di supporto che potrebbe rivestire nei confronti di figure di estrazione differente, ma molto importanti, come quelle di Nedved e Marotta.

    Giulia Bongiorno
    Giulia Bongiorno © ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    L’ex centrocampista ceco, così come Marotta, sono figure già presenti all’interno dell’attuale consiglio che sono state ricandidate per la loro importanza e per le relative esperienze professionali. Nedved infatti è un uomo di campo, più vicino alle questioni tecniche e di squadra che la Juventus non ha voluto farsi scappare una volta appesi gli scarpini al chiodo, riconoscendogli doti di impegno e abnegazione che lo hanno reso unico nel suo passato da giocatore e ne hanno spianato la strada a livello dirigenziale.
    Quanto a Marotta, figura chiave del mercato bianconero, la sua riuscita soprattutto nelle ultime sessioni di calciomercato l’hanno reso più che mai prezioso alla causa bianconera anche al di fuori del ruolo di direttore sportivo: il ruolo di amministratore delegato bianconero ha sicuramente portato bene alla causa bianconera, e tutto ciò è alla base della sua ricandidatura da parte di Exor.

    L’amministrazione bianconera nel suo complesso potrà sicuramente trarre giovamento dall’ingresso delle nuove figure proposte come candidati: figure queste scelte con ogni probabilità per affiancare il nucleo forte costituito da Andrea Agnelli (esponente della proprietà) e dai già citati Giuseppe Marotta e Pavel Nedved. La realtà odierna del quadro amministrativo bianconero potrebbe divenire questa; poco “romanticismo” (tra gli ex-eroi del campo figura il solo Nedved) e molta concretezza/professionalità. Un domani poi i tifosi più nostalgici probabilmente non disdegnerebbero vedere dietro la scrivania della sala ovale juventina un ex numero dieci recentemente emigrato oltreoceano per continuare a sognare e a divertirsi ma che difficilmente andrà via dai loro cuori e dai loro pensieri, Alessandro Del Piero.

  • Juventus, inaugurato il J-Museum

    Juventus, inaugurato il J-Museum

    Tempismo impeccabile, senza alcun dubbio: dopo la festa per il trionfo in campionato, la Juventus celebra se stessa e la sua storia gloriosa nel Museo della propria casa, lo Juventus Stadium: uno spazio interamente bianconero, in cui trasuda lo spirito della società, in cui si respirano i 115 anni di storia del club. L’inaugurazione di ieri è stata l’ennesima celebrazione dello scudetto appena conquistato, con la presentazione della coppa tricolore che va ad aggiungersi agli altri trofei già in bacheca, e la squadra bianconera al gran completo, insieme ad alcune vecchie glorie di rilievo, da Edgar Davids a Ciro Ferrara, da Stefano Tacconi ad Antonello Cuccureddu, da Fabrizio Ravanelli a Massimo Mauro, Moreno Torricelli, Roberto Bettega, Pietro Anastasi e tanti altri.

    Al completo, poi, anche la dirigenza della società, con in testa in presidente Andrea Agnelli, che definisce con orgoglio la Juventus come “una delle quattro potenze d’Europa”, ma anche l’amministratore delegato Beppe Marotta, il consigliere Pavel Nedved, il presidente dello J-Stadium Paolo Garimberti (presidente Rai, ndr), oltre che John Elkann presidente della Fiat e dell’Exor – titolare del pacchetto di maggioranza della Juventus S.p.A. – che si è detto “colpito per gli stimoli che questo museo può dare, per tutti i grandi momenti che la Juve ha dato e per la solidità che la squadra ha mostrato nel corso della sua storia”.

    Inevitabile, dunque, che nel giorno dell’ennesima parata bianconera le dichiarazioni dei presenti fossero all’unisono rivolte a celebrare la straordinaria cavalcata degli uomini di Antonio Conte, ma anche già proiettate alla finale di Coppa Italia contro il Napoli, che potrebbe regalare subito un trofeo da aggiungere alla suggestiva stanza dei trofei del museo: un locale già ricco di coppe scintillanti, ma anche di video vintage in perfetto connubio con la più recente tecnologia interattiva, che rende possibile vivere le partite a contatto virtuale con le glorie della storia juventina. Il museo, poi, presenta anche una sezione dedicata alla tragedia dell’Heysel del 1985, con un totem in ricordo delle 39 vittime ed, in tal senso, alla cerimonia di inaugurazione erano presenti anche i loro parenti.

    A celebrazione delle glorie juventine, invece, è stata adibita una speciale hall of fame, con i plastici degli stadi in cui la Juventus è scesa in campo, e con le maglie dei 36 giocatori bianconeri che hanno collezionato più presenze, fra cui spicca, naturalmente, il recordman assoluto, il simbolo della storia, Alessandro Del Piero, a quota 704.

    Da ricordare, poi, anche la sezione dedicata ai Pallone d’Oro dei giocatori bianconeri, con l’ultimo – in ordine cronologico – conquistato da Pavel Nedved nel 2003, ma anche la stanza dei “palloni storici”, in cui compare, naturalmente, anche quello dell’ultimo scudetto conquistato.

    John Elkann e Andrea Agnelli | © Giuseppe Cacace/Getty Images

    Un museo di sicuro interesse per i tifosi, che rappresenta una celebrazione di quanto è stato, e di quanto sarà, mantenendo fermi i passaggi cruciali della storia della società, che verranno riproposti dall’enciclopedia interattiva, che racconta tutte le tappe della squadra, con un inevitabile riferimento anche alla parentesi Calciopoli, impresso anche su un pannello speciale, che riporta la frase eloquente “Dal Paradiso all’Inferno e ritorno”, per non dimenticare.

    Lasciando il passato alle spalle e guardando al futuro, però, il tempio della storia bianconera appare come un ulteriore tassello per portare la Juventus a competere, anche a livello di brand, con le grandi del calcio europeo, regalandosi uno spazio autocelebrativo ma, soprattutto, un’ulteriore fonte di guadagni sicuri, da associare ai diversi sold out stagionali dello Stadium.

    L’ulteriore crescita della Juventus passerà, dunque, anche da qui e, da oggi pomeriggio alle ore 14, dopo l’inaugurazione di ieri, il Museo sarà aperto ai tifosi-visitatori che ne rappresenteranno, come sempre, il vero cuore pulsante.

  • Beffa Juve, Pogba resta al Manchester United

    Beffa Juve, Pogba resta al Manchester United

    Il suo è praticamente diventato un tormentone. Paul Pogba ha preso il posto di Tevez diventando l’attrazione principale delle big in sede di calciomercato. Il giovane centrocampista di origini francesi cresciuto nell’accademia del Manchester United per le sue enormi qualità ma anche perchè gestito da quella vecchia volpe di Mino Raiola è diventato un pezzo pregiato del prossimo mercato rifiutando a più riprese le proposte di rinnovo proposte dai Red Evils flirtando poi con quasi tutte le big d’Europa.

    Nei giorni scorsi sembrava che la Juventus avessa saragliato la concorrenza assicurandosi le prestazioni di Paul Pogba in cambio di un piccolo indennizzo al Manchester United e di un succulento contratto al ragazzo. La trattativa ufficializzata da più fronti trovava anche l’apparente conferma del diretto interessato che attraverso la sua presunta pagina Facebook aveva reso pubblico l’accordo con la Vecchia Signora.

    Paul Pogba resta allo United | ©Getty Images

    L’arrivo di Pogba alla Juventus oltre ad entusiasmare come colpo di porspettiva aveva permesso di ipotizzare una nuova alleanza di mercato tra Raiola e la Juventus con Pavel Nedved a far da mediatore cosi come avvenne negli ultimi giorni del mercato invernale con il giovanissimo Ouasim Bouy prelevato dall’Ajax. Pogba però almeno per le prossime stagioni non si muoverà dall’Inghilterra avendo trovato l’accordo per il rinnovo con il Manchester United.

    A rivelare l’accordo tra Pogba e Ferguson e la ritrovata armonia è Sky Sport UK sancendo così la fine del tormentone. Pogba considerato una sorta di clone di Vieira per le enormi capacità tattiche e tecniche nelle ultime settimane è stato impegnato sempre più constantemente da Sir Alex e per gli addetti al calciomercato tutto questo è una ulteriore conferma dell’intesa ritrovata. L’addio a Pogba non dovrebbe comunque intaccare la ritrovata intesa tra Raiola e la Juventus e proprio da quest’asse potrebbero arrivare presto nuove indiscrezioni sui rinforzi futuri della Vecchia Signora.

  • Ouasim Bouy la Juve anticipa il Milan

    Ouasim Bouy la Juve anticipa il Milan

    Il duello in campionato tra Milan e Juventus ha riportato nella testa dei tifosi delle due squadre le immagini di un decennio fa quando i colori rossoneri e bianconeri dettavano legge in classica alternandosi nelle vittorie dei tricolori. Lo scontro tra le due potenze del calcio italiano oltre al campo sembra adesso vivere anche nelle sedi di calciomercato. E’ di quest’oggi infatti la notizia di uno scippo compiuto dalla Juventus acquistando in anticipo e battendo quindi sul tempo il Milan per il giovane e interessante Ouasim Bouy centrocampista olandese ma di origini marocchine di proprietà dell’Ajax e nella scuderia dei protetti di Mino Raiola.

    Il nome di Ouasim Bouynegli ultimi giorni era iniziato a far capolino nel calciomercato italiano e in molti ipotizzavano un arrivo in rossoneri per gli ormai noti e consolidati rapporti tra Galliani e Raiola.

    Ouasim Bouy alla Juve | ©foto facebook

    Il centrocampista, in scadenza la prossima estate, è un classe ’93 di grandi prospettive dotato di buone qualità fisiche e tecniche tanto da esser stato aggregato alla prima squadra in questa stagione conquistando anche la nazionale Under 19 nella quale vanta tre gol in cinque partite. La Juventus ha superato il Milan decidendo di investire qualcosa pur di portarlo in bianconero già a gennaio e sfruttando l’amicizia e la stima tra Nedved e Raiola. Il procuratore ieri sera ai microfoni di Mediaset Premium ha confessato l’ormai imminente accordo “Vorrei fare contento Pavel Nedved, una persona che per me ha fatto molto negli anni passati. Si tratta di un centrocampista, un giovane campione. Spero di riuscire a portarlo alla Juventus”. – e continua Raiola – “Bouy è un ragazzo molto giovane e di grande talento. Al momento è molto più vicino alla Juve che al Milan. Stiamo lavorando con la società bianconera per sistemare gli ultimi dettagli e nei prossimi giorni potrebbe vestire il bianconero”.

    Se Ouasim Bouy sarà davvero un colpo di mercato ci vorrà probabilmente qualche anno per scoprirlo la notizia è però che dopo i battibecchi a distanza della scorsa stagione tra Marotta e Raiola la Juventus torna a far affari con il potente procuratore sfruttando il canale di Nedved che in futuro non così tanto prossimo diverrà il direttore generale bianconero. Ricordiamo che dagli affari con la Raiola, Moggi portò in bianconero gente come Ibrahimovic e la stessa Furia Ceca.

    Qualche video immagine Ouasim Bouy da Youtube
    [jwplayer config=”180s” mediaid=”121290″]

    La scheda
    Nome e Cognome Ouasim Bouy
    Data di Nascita 11.06.1993
    Nazionalità Olandese – Marocchina
    Squadra d’appartenenza Ajax
    Ruolo centrocampista
    Piede sinistro
    Scadenza contratto 30.06.2012

  • Nedved si schiera con Del Piero “Non posso vederlo in panca o tribuna”

    Nedved si schiera con Del Piero “Non posso vederlo in panca o tribuna”

    Sicuramente ha parlato pià d’amico e tifoso che da dirigente ma le parole di Pavel Nedved contribuiranno a creare nuovo imbarazzo nella società criticata un pò da tutti dopo l’annuncio improvviso dell’addio alla Vecchia Signora di Alex Del Piero. La Furia Ceca dopo un periodo di allontanamento è tornato a respirare l’aria bianconera ritrovando la juventinità che tutti ricordavano ai tempi in cui era lui a calcare i prati verdi. Nedved intervenuto alla presentazione dello “Juventus Stadium Tour” si è intrattenuto con i giornalisti parlando del momento particolare che vive Del Piero “Alex non sta vivendo bene questa situazione. Un campione vuole sempre giocare. Non posso vederlo in tribuna o in panchina: uno come lui deve finire le partite in piedi in campo. Mi spiace non vederlo giocare. Abbiamo parlato a margine degli allenamenti ma non ho voluto approfondire”.

    Nedved festeggia con Del Piero | ©Giuseppe Cacace/Getty Images
    La Furia Ceca precisa poi “Ho espresso solo un giudizio da tifoso e da amico. Gli voglio bene, so quanto ci ha dato, so quanto ci tiene, mi dispiace vederlo non giocare. Se smette? Conoscendolo non vorrebbe smettere a fine stagione, giocherebbe fino a 40 anni”. Inevitabili poi le domande su Milos Krasic considerato il suo erede all’arrivo nella scorsa stagione e attualmente è messo in discussione tanto da ipotizzarne una cessione “Deve combattere per tornare titolare e il giocatore che era quando è arrivato”. Ultima domanda sul momento attuale della Juventus e su Antonio Conte “Tutti state trovando qualcosa di eccezionale nel primato della Juventus, tranne la normalità com’è sempre stato. Io sono felice, il campionato è molto bello, i giocatori e Conte sono molto bravi, ma non fermiamoci qua. Aspettiamo, i conti si fanno alla fine. Dobbiamo fare di tutto per arrivare a fine maggio in testa alla classifica. E’ difficile fissare un obiettivo perché non siamo nemmeno a metà strada. I ragazzi devono capire che per vincere devono accelerare ancora. Conte mi ha sorpreso anche se sapevo che era un grande avendoci giocato insieme. Non mi sarei mai immaginato che fosse così preparato col suo staff. Lo seguo dal campo, lavora tanto. Cos’ha in più? E’ riuscito a trasmettere il suo carattere, la voglia di vincere e non mollare mai”.