Tag: paulo dybala

  • Il Palermo sfiora il colpaccio, Hernanes salva la Lazio nel finale

    Il Palermo sfiora il colpaccio, Hernanes salva la Lazio nel finale

    Finisce con un nulla di fatto tra Palermo e Lazio, un 2-2 che non accontenta nessuna delle due squadre. A recriminare maggiormente sono gli ospiti, che si sono visti annullare in avvio di ripresa una rete regolare di Floccari, che li avrebbe portati sul 2-0. Dopo pochi minuti invece cambia tutto e nello spazio di 120 secondi prima Rios e poi Dybala fanno esplodere il Barbera, compreso Gasperini. La beffa per i padroni di casa però arriva nel finale, quando Rocchi concede un penalty alla squadra di Petkovic e lo stesso Hernanes si incarica della trasformazione. Il brasiliano non sbaglia. E’ il gol che sancisce il definitivo 2-2, sebbene nel finale ancora il Palermo abbia l’occasione di portare a casa l’intera posta in palio, fallendola però. E adesso la Juve può di nuovo allungare.

    CLASSIFICA – Il pareggio del Barbera infatti costringe la Lazio a sperare nei passi falsi di Juve e Napoli se vuole continuare a sognare lo scudetto, con i bianconeri che fin da stasera hanno l’opportunità di mettere fra loro e i biancocelesti cinque punti di distacco. Inoltre, se anche il Napoli dovesse violare il Franchi di Firenze allora la Lazio si ritroverebbe in un amen al terzo posto in classifica, dopo aver assaporato per oltre un’ora l’ebbrezza del primo posto in coabitazione con la Juventus, prima che la marea rosanero si abbattesse su Marchetti e compagni. Non va meglio al Palermo, che si lascia sfuggire dalle mani tre punti alla vigilia insperati, punti che avrebbero spinto i rosanero a quota 19 punti in classifica, gli stessi del Cagliari attualmente quartultimo. Continua dunque la crisi di risultati della squadra palermitana, che a questo punto è obbligata a tifare domani Samp, Catania, Torino e Milan.

    Miccoli a muso duro con Rocchi durante Palermo-Lazio | ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    Miccoli a muso duro con Rocchi durante Palermo-Lazio | ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    Palermo-Lazio 2-2, le pagelle
    Floccari 7: manca Klose? No problem, se Floccari dimostra di attraversare questa condizione fisica la Lazio può stare tranquilla.
    Hernanes 6,5: trasforma il rigore che vale il pareggio non senza qualche difficoltà. In assenza del gemello tedesco ci pensa il Profeta a timbrare il cartellino.
    Marchetti 6,5: Subisce due gol sui quali ha davvero poche colpe, per non dire nessuna. Dopo alcuni interventi nel corso del primo tempo fa capire a tutti perché sia considerato uno dei portieri italiani migliori, forse dietro solo Buffon.
    Miccoli 7: è l’anima di questo Palermo che non vuole mollare mai. Ma è anche la fantasia, con l’assist per il secondo gol di Dybala. Senza Miccoli che Palermo sarebbe?
    Dossena 7: sulla fascia sinistra è davvero inesauribile. Insieme a Miccoli il migliore dei suoi. Da qui a maggio il suo acquisto potrebbe pesare enormemente (in positivo) sulle chances di permanenza in Serie A.
    Rios 6,5: quest’anno il Sudamerica è stato benevolo con il Palermo. Dybala e Rios si stanno rivelando due ottimi acquisti. L’ex Penarol è una presenza fondamentale nel centrocampo rosanero.

    Palermo-Lazio 2-2, il tabellino
    Palermo (3-4-1-2): Ujkani 6, Von Bergen 6, Aronica 5,5 (46′ Munoz 6), Garcia 5,5, Morganella 5,5 (64′ Anselmo 6), Rios 6,5, Kurtic 6, Dossena 7, Ilicic 5 (78′ Malele 6), Dybala 6,5, Miccoli 7. Allenatore: Gasperini
    Lazio (3-5-1-1): Marchetti 6,5, Biava 6,5, Ciani 6, Radu 6 (73′ Cavendra 6), Cavanda 6,5, Ledesma 6, (79′ Kozak s.v.), Cana 6, Hernanes 6,5, Lulic 5 (68′ Gonzales 6), Mauri 5,5, Floccari 7. Allenatore: Petkovic

    Video Palermo-Lazio 2-2

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”167260″]

  • L’Inter vince ma non convince, l’autogol di Garcia salva Stramaccioni

    L’Inter vince ma non convince, l’autogol di Garcia salva Stramaccioni

    Dopo quasi un mese, dall’ultima vittoria allo Juventus Stadium, l’Inter torna a vincere contro il Palermo guidato da Gasperini, riprendendo la rincorsa ai piani alti della classifica. La squadra di Stramaccioni, vince ma non convince, con una sterilità offensiva preoccupante, mascherata solo dalla fortunata autorete firmata Garcia. L’assenza di Cassano pesa decisamente, e con un Milito sottotono e un Palacio fisicamente non al meglio, l’Inter davanti dimostra di avere molti più limiti di quanto si potesse immaginare. È decisamente sfortunato Gasperini, che aveva comunque disegnato una formazione che effettivamente ha concesso poco ai padroni di casa, ed è stata di fatto punita da un episodio sfortunato e sfavorevole. Sicuramente contro il Napoli, nel prossimo turno di campionato, l’Inter e Stramaccioni avranno bisogno di qualcosa in più rispetto alla fortuna.

    LA PARTITA

    Stramaccioni si affida alla fantasia schierando Coutinho sulla trequarti e rinunciando a Guarin in mediana. A sorpresa vince il ballottaggio sulla corsia laterale Pereira su Nagatomo, mentre non cambia nulla dietro. Gasperini conferma tutte le scelte, recuperando in extremis Von Bergen in difesa, e schierando Dybala come sostituto ideale al posto dello squalificato Miccoli.

    Sfortunato autogol di Santiago Garcia © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Le squadre partono al piccolo trotto, con un’Inter poco ispirata davanti e un Palermo che nonostante nei primi minuti non sia mai pericoloso, non rinuncia mai a giocare, con un buon fraseggio in mezzo al campo. Si sente l’assenza di un vero regista basso nelle file nerazzurre, con spesso Ranocchia costretto a impostare il gioco, con scarsi risultati. La partita non regala grandissime emozioni, e solo nel finale si vedono un paio di fiammate nerazzurre con Milito a cui manca solo la rete. Primo tempo che termina dunque a reti bianche.

    La ripresa ricalca il copione della prima frazione di gioco. L’Inter ha una buona occasione per portarsi in vantaggio, ma una buona occasione al quarto d’ora è sprecata da Ranocchia, che calcia un sinistro di poco alto sopra la traversa. Stramaccioni al 18’ rimescola le carte utilizzando un doppio cambio, con Milito che esce (visto le non ottimali condizioni fisiche) e subentra Guarin, mentre un po’ a sorpresa esce anche il capitano Javier Zanetti per Nagatomo. Sono subito protagonisti i nuovi entrati in un’azione pericolosissima, conclusa da Guarin, con un super Ujkani che annulla il match ball in tuffo. Alla mezz’ora la dea bendata si veste di nerazzurro e aiuta la squadra di casa: Ranocchia crossa dalla trequarti e trova l’involontaria deviazione di Garcia che ‘corregge’ il cross del difensore italiano nella propria porta. Inter in vantaggio e Palermo che accusa il colpo psicologico. Quattro minuti di recupero e i nerazzurri grazie un episodio favorevole tornano a vincere.

    PAGELLE INTER PALERMO

    GUARIN 6,5 Il miglior impatto sulla partita: entra sostituendo Zanetti e si prende subito tutte le responsabilità, non deludendo la fiducia di Stramaccioni

    RANOCCHIA 6,5 Presente ovunque. Chiude in ogni occasione in fase difensiva, e si prende la licenza di spingere davanti, sfiorando il gol in un paio di occasioni, e propiziando l’autogol di Garcia nel momento migliore dei suoi.

    MILITO 5 Il Principe non è in ottime condizioni e si vede. Lotta, cerca il gol, ma non è la sua giornata. Stramaccioni lo manda in panchina per primo.

    DYBALA 6,5 Il giovane talento argentino mette in mostra tutti i suoi colpi migliori, costringendo Samuel e soci agli straordinari. Da tenere d’occhio

    GARCIA 5 Il difensore rosanero è effettivamente sfortunato, ma l’autogol è davvero evitabile. Bastava una comunicazione più efficace con Ujkani per evitare la frittata difensiva che di fatto è costata la partita al Palermo.

    PISANO 6 Corre con discreta continuità, chiudendo spesso su un cliente scomodo come Javier Zanetti, riuscendo a mandare in ombra la prova del capitano nerazzurro. Latita in fase offensiva.

    Inter: Handanovic 6; Ranocchia 6,5, Samuel 6,5, Juan Jesus 6; Zanetti 5,5 (18′ st Nagatomo 6), Gargano 5,5, Cambiasso 6 (36′ st Mariga s.v), Pereira 5,5; Coutinho 5,5; Palacio 5,5, Milito 5 (18′ st Guarin 6,5).

    Palermo: Ujkani 5,5, Munoz 6, Von Bergen 6, Garcia 5; Morganella 5,5, Barreto 6, Kurtic 6, Pisano 6; Ilicic 6 (31′ st Budan), Brienza 6,5 (23′ st Giorgi), Dybala 6,5 (34′ st Zahavi).

    VIDEO GOL E HIGHLIGHTS INTER PALERMO

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”162276″]

  • Inter-Palermo, Stramaccioni col dubbio: Guarin o Coutinho?

    Inter-Palermo, Stramaccioni col dubbio: Guarin o Coutinho?

    Stramaccioni e la sua Inter oggi tornano sul prato di San Siro per affrontare il Palermo di Gasperini, cercando di scacciare la crisi di risultati negli ultimi match e l’eccessiva mole di critiche piombata sulla squadra nerazzurra. La squadra del patron Moratti, dopo la vittoria allo Juventus Stadium ha come mollato un po’ la presa, rilassandosi troppo e rallentando in maniera fin troppo brusca, raccogliendo un punto in tre match di campionato contro le modeste Atalanta, Cagliari e Parma. C’è bisogno di uno scossone, e subito, anche perché perdere terreno adesso sarebbe assolutamente autolesionismo, con una Juve che è tornata ad essere vincente nel delicatissimo derby di Torino. Problema o non problema Sneijder (con l’olandese disponibile ma ancora non convocato) Stramaccioni dovrà dimostrare che gli ultimi match siano stata l’eccezione, e che la sua Inter possa tornare a correre e a vincere, e cogliendo l’occasione per battere un ex nerazzurro con il dente avvelenato come Gasperini.

    Fredy Guarin copy; Marco Luzzani Getty Images Sport
    INTER- Ancora indisponibile Antonio Cassano che continua a scontare i due turni di stop per la squalifica rimediata contro il Cagliari, Stramaccioni lascia a casa Sneijder, confermando in conferenza stampa come l’olandese sia ok fisicamente e sia arruolabile, ma prima di tutto ciò, sia necessario l’ok della società, che sta tentando l’operazione rinnovo e alleggerimento del contratto. Lunedì è previsto un incontro che farà chiarezza sul caso e ci dirà se il numero 10 di Utrecht vestirà ancora nerazzurro o a gennaio saluterà definitivamente Milano. Chiuso il tormentone degli ultimi giorni, Stramaccioni dovrebbe schierare un centrocampo più robusto, per evitare nuove discese palla al piede in stile Sansone, con i suoi uomini fermi a guardare. L’unico dubbio che tormenta il tecnico è quello sull’utilizzo di Guarin o Coutinho in mediana. Con il colombiano il centrocampo sarebbe più coperto, considerando anche il rientro di Gargano, e l’affiancamento di Cambiasso, mentre con il brasiliano, si passerebbe a un 3-4-1-2, e Coutinho agirebbe alle spalle di Palacio e Milito (recuperato in extremis).

    PALERMOGasperini aspettava questa partita da molto tempo. Dopo la parentesi più nera che azzurra alla corte di Moratti, e le parole al veleno volate tra i due, il tecnico rosanero ha finalmente l’occasione di controbattere all’Inter sul campo. Le sue idee di gioco, la difesa a tre, e la sua richiesta in chiave di mercato con il nome di Palacio, furono i motivi cardine per cui la sua avventura in nerazzurro terminò in così breve tempo, portandolo a naufragare in soli 3 turni di campionato. Oggi vedere l’Inter con la difesa a tre, e con Palacio acquistato con un anno di ritardo, hanno certamente fatto capire a Gasperini come il suo ingresso all’Inter fosse avvenuto in un momento sbagliato. C’è comunque tantissima voglia di rivalsa, e con il suo Palermo, oggi proverà a fare lo sgambetto a Stramaccioni, rinunciando a pedine importanti come Miccoli e Donati che scontano un turno di squalifica. Rimane in dubbio Von Bergen che dovrebbe stringere i denti e rientrare in difesa, affiancato da Pisano e Munoz. Assente il ‘ Romario del Salento’ davanti, spazio al baby talento Dybala affiancato ai lati da Ilicic e Brienza.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER-PALERMO :

    Inter (3-4-1-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Zanetti, Gargano, Cambiasso, Nagatomo; Coutinho; Milito, Palacio.
    A disp.: Castellazzi, Belec, Silvestre, Jonathan, Mbaye, Guarin, Alvarez, Alvaro Pereira, Mariga, Duncan, Livaja.
    All.: Stramaccioni

    Palermo (3-4-3): Ujkani; Pisano, Von Bergen, Munoz; Morganella, Kurtic, Barreto, Garcia; Ilicic, Dybala, Brienza.
    A disp.: Benussi, Brichetto, Cetto, Milanovic, Labrin, Viola, Rios, Giorgi, Zahavi, Budan.
    All.: Gasperini

  • Paulo Dybala, a Palermo è nata una stella

    Paulo Dybala, a Palermo è nata una stella

    E’ nata una stella? A Palermo ieri abbiamo assistito all’esplosione di un giovane argentino, classe ’93, che da solo è riuscito a mettere in ginocchio la Sampdoria e contemporaneamente a togliere dalle sabbie mobili la società siciliana. Una doppietta di pregevole fattura, con il suo bel mancino preciso e delicato. Parliamo di Paulo Dybala, l’attaccante arrivato quest’estate dalla seconda divisione del Campionato Argentino, esattamente dall’Instituto de Cordoba, con la quale ha segnato 17 reti in 38 partite. Ad appena 18 anni (ne compirà 19 giovedì) si è preso in mano il Palermo, deliziando il Barbera con ottime giocate. Certo, bisognerà andarci cauti. E’ pur sempre una sola partita di gran livello e adesso c’è la parte più difficile per un calciatore, confermarsi!

    IL PASSATO – Nato a Laguna Larga, in Argentina, a circa 55 chilometri da Cordoba. Cresce calcisticamente nell’Instituto de Cordoba con la quale esordisce tra i professionisti nell’estate 2011, in una partita di Seconda Divisione Argentina contro l’Huracan. La prima rete nel calcio professionista arriva la giornata successiva, contro l’Aldosivi. Da quel momento non si ferma più, realizzando 17 reti in 38 partite, diventando il capocannoniere della squadra. La stagione non passa inosservata e il Palermo lo acquista grazie anche all’aiuto di Gustavo Mascardi, scopritore del talento argentino. All’età di dieci anni, il giocatore fece un provino per il Newell’s Old Boys, superando, ma il padre decise di lasciarlo all’Instituto de Cordoba per la maggior vicinanza da casa.

    Paulo Dybala
    Dybala esulta dopo aver steso la Sampdoria © Maurizio Lagana/Getty Images

    CARATTERISTICHE – Prima o seconda punta. L’argentino è uno di quei giocatori che vede facilmente la porta. Velocità, tecnica e dribbling stretto sono le sue caratteristiche principali e contro la Sampdoria abbiamo potuto intravedere il tutto. In patria viene soprannominato La Joya, che significa Il Gioiello. Tra gli addetti ai lavori, regna un po di caos invece quando si cerca un giocatore a cui paragonarlo, passando da Pastore a Aguero ed infine arrivando a Montella.

    IL FUTURO – Zamparini, pagandolo 12 milioni di euro e strappandolo a mezza Europa, ha dimostrato di puntare molto sull’argentino, che potrebbe rappresentare il dopo Miccoli. Con il contratto in scadenza del numero 10 rosanero, l’ex Instituto de Cordoba potrebbe prendere la pesante eredità dell’imprevedibile punta leccese. La standing ovation alla sua uscita dal campo ieri pomeriggio, ha dimostrato che il Barbera ha già apprezzato le sue doti tecniche e l’applauso dello stesso Miccoli, posizionato sotto il tunnel che porta agli spogliatoi, potrebbe testimoniare il passaggio di consegne. Intanto per questa stagione, l’allenatore Gasperini potrà contare su entrambi e con una coppia del genere, salvarsi non dovrebbe rappresentare un grosso problema.

    CONTRATTO – Dybala attualmente ha un contratto che lo lega alla società siciliana fino a giugno 2016 con un ingaggio da 500 mila euro a stagione (più premi individuali e collettivi). Nella prima stagione in Argentina il suo stipendio non superava i 900 euro mensili (il minimo sindacale per il campionato argentino). Chissà se Zamparini, riuscirà a non cederlo dopo uno, massimo due campionati. Gli estimatori non mancavano già dall’anno scorso e la doppietta alla Sampdoria potrebbe riportare il giocatore nella lista degli acquisti di qualche dirigente europeo.

    La faccia pulita e felice del 18enne argentino subito dopo i gol, potrebbe rappresentare un ottimo spot per il calcio italiano, che in un momento di crisi deve avere più coraggio ad investire sui giovani. L’esplosione stagionale anche di Lamela ed El Shaarawy ne sono la conferma.

    Ecco la doppietta realizzata contro la Sampdoria
    [jwplayer config=”120s” mediaid=”159882″]

  • Palermo, Paulo Dybala. Zamparini sicuro

    Palermo, Paulo Dybala. Zamparini sicuro

    Il calciomercato del Palermo vive in queste ore il caso Paulo Dybala. Zamparini sembra sicuro del suo acquisto, tanto da averlo annunciato in pompa magna prima del derby di sabato scorso contro il Catania. La trattativa però non sarebbe affatto conclusa. Infatti il presidente rosanero si trova difronte un rebus di difficile soluzione, dal dolce sapore sudamericano. La situazione più complicata è quella relativa alla situazione contrattuale del calciatore. Da una parte c’è il procuratore Gustavo Mascardi che da tempo dichiara di essere il detentore dell’intero cartellino di Paulo Dybala. Dall’altra il fratello dell’attaccante classe ’93, il quale afferma come siano in realtà gli agenti Gonzalo Rebasa e Omar Peiron coloro che dovrebbero gestire la cessione della “Joya”.

    ANNUNCIO – E a dire che soltanto due giorni fa sembrava fatta. Il nuovo fuoriclasse sudamericano a Palermo da quest’estate. Forse tutto troppo semplice, anche per una vecchia volpe come Zamparini. Gli affari Cavani, Pastore, Hernandez, Vazquez parlano da soli. A questi era pronto ad aggiungersi anche Paulo Dybala, che in Argentina è spesso paragonato al piccolo Messi. Un accordo trovato con il presidente dell’Instituto sulla base di 12 milioni di euro, come confermato questa mattina dallo stesso presidente rosanero a Radio Gol. Gli interrogativi però rimangono.

    paulo-dybala

    NULLO – Se davvero Dybala è un calciatore del Palermo, perché dall’Argentina arrivano notizie decisamente meno entusiastiche in merito al trasferimento in rosanero? A dirlo è il segretario generale dell’Instituto, Jose Theaux, che fa intendere come la trattativa per Dybala sia tutto fuorché conclusa. Il motivo? Il presidente della società argentina non avrebbe alcun potere di firma all’interno del club e non avrebbe ricevuto l’autorizzazione nel procedere alla trattativa. La conseguenza primaria di tali dichiarazioni è la completa invalidità della trattativa fra Zamparini e Juan Carlos Barrera (numero uno del club capolista in Primera B Nacional).

    INTER – Oltre alle spine burocratiche, il Palermo deve risolvere un altro problema, forse più difficile rispetto a alle lotte interne fra procuratori e dirigenti dell’Instituto. Dybala vuole i rosanero? A tal proposito le ultime notizie davano il talento argentino più propenso ad un avventura con la maglia dell’Inter, oppure al Napoli, mentre la Sicilia non rappresenterebbe attualmente una priorità.

    CHI E’ – Paulo Dybala è la “Joya” dell’Instituto de Cordoba. Il primo posto nella Serie B argentina è merito anche dei 17 gol in 31 presenze dell’attaccante classe ’93, al suo primo anno tra i professionisti. E’ l’attaccante centrale nel 4-3-3 dell’allenatore Franco. L’altezza è la stessa di Messi (169 m), la finalizzazione non è da meno. Ha una velocità di base importante e un ottimo dribbling. Ama passare il pallone di prima ai propri compagni di squadra, facendo dell’altruismo una qualità più che apprezzabile. Restano dei dubbi riguardo il suo ambientamento in Italia, sarà il Barbera o un altro stadio a dare una risposta.

    Dybala, scheda giocatore
    Nome: Paulo Dybala
    Data di nascita: 15 novembre 1993
    Città natale: Laguna Larga
    Paese: Argentina (passaporto polacco)
    Altezza: 169 cm
    Peso: 72 kg
    Ruolo: attaccante centrale
    Piede: sinistro
    Debutto in Primera B Nacional: 13 agosto 2011 (Instituto Huracan 2-0)
    Primo gol in Primera B Nacional: 20 agosto 2011 (Aldovisi Instituto 2-2)
    Curiosità: c’è chi lo paragona a Messi, chi ad Aguero, chi a Montella
    Profilo Twitter: @PauDybala_JR

    VIDEO PAULO DYBALA, LE MIGLIORI GIOCATE
    [jwplayer mediaid=”135864″]