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  • Portogallo-Spagna, Cristiano Ronaldo contro tutti

    Portogallo-Spagna, Cristiano Ronaldo contro tutti

    Si giocherà stasera la prima delle due semifinali di Euro 2012. Sul manto erboso di Donetsk sarà il match Portogallo-Spagna a decretare la prima finalista della massima competizione continentale. Una sfida che va oltre l’aspetto calcistico tra due nazioni confinanti, per certi aspetti anche simili, e la cui rivalità è veramente tanta. Due squadre frizzanti, spettacolari, ma che nonostante il traguardo raggiunto sino al momento non sono riuscite ad esprimersi al massimo in tutte le gare disputate. Sarà Portogallo-Spagna ma anche Cristiano Ronaldo contro Barcellona.

    Una sfida vista e rivista diverse volte nel campionato iberico e che si ripeterà anche stasera, con Paulo Bento che punta tutto sul giocatore madridista, il quale attraversa un ottimo stato di forma, mentre Del Bosque schiererà in mezzo al campo lo zoccolo duro del Barcellona. Spagna che arriva all’incontro da imbattuta: tre vittorie e un pareggio sin qui, frutto di 8 gol fatti e appena 1 subito e ciò gli consente di vantare la miglior difesa della competizione. Non lo stesso si può dire dei portoghesi, tre vittorie e una sconfitta sin qui, con 6 gol fatti ma 4 subiti.

    Per quanto riguarda le due formazioni Bento confermerà quasi per intero la squadra che ormai parecchi giorni fa ha battuto senza soffrire mai la Repubblica Ceca. L’unico giocatore a non esserci è Helder Postiga, uscito per infortunio nel primo tempo contro i cechi. Spazio a Hugo Almeida al suo posto. Per il resto tutto confermato con Cristiano Ronaldo e Nani che saranno le pedine sulle quali si punta per scardinare la retroguardia delle Furie Rosse. Nel 4-3-3 il trainer portoghese schiererà Rui Patricio tra i pali. Difesa formata da Joao Pereira e Fabio Coentrao esterni con Bruno Alves e Pepe in mezzo. A centrocampo solito trio quantità e qualità formato da Moutinho, Miguel Veloso e Meireles. In attacco il trio citato in precedenza, ovvero quello formato da Nani, Almeida e Cristiano Ronaldo.

    Cristiano Ronaldo © FABRICE COFFRINI/Getty Images
    Non cambierà quasi nulla nemmeno Del Bosque, il quale pare intenzionato anche stavolta a giocare senza attaccanti di ruolo. Probabile dunque la riconferma di Fabregas al posto di Torres. Unico dubbio quello relativo alla fascia di destra: Pedro infatti potrebbe essere preferito a Silva, con l’obiettivo di frenare le folate di Coentrao. Nel 4-3-3 giallorosso dunque spazio tra i pali a Casillas, mentre davanti a lui agiranno Arbeloa e Jordi Alba laterali. In mezzo alla difesa Sergio Ramos e Pique. Il trio di centrocampo sarà composto da Xavi, Busquets e Xabi Alonso. In avanti il trio Pedro, Fabregas e Iniesta. Di certo però a Del Bosque le alternative in panchina non mancano, con Torres, Silva e Jesus Navas pronti a dare il proprio contributo a gara in corso.

    Portogallo-Spagna, le formazioni:
    PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio; Joao Pereira, Bruno Alves, Pepe, Fabio Coentrao; Moutinho, Miguel Veloso, Meireles; Nani, Almeida, Cristiano Ronaldo. In panchina: Eduardo, Beto, Rolando, Custodio, Quaresma, Oliveira, Ricardo Costa, Ruben Micael, Varela, Miguel Lopes, Hugo Viana, Postiga. Allenatore: Paulo Bento.
    SPAGNA (4-3-3): Casillas; Arbeloa, Sergio Ramos, Pique, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Xabi Alonso; Pedro, Fabregas, Iniesta. In panchina: Valdes, Reina, Albiol, Javi Martinez, Juanfran, Jesus Navas, Negredo, Cazorla, Mata, Silva, Torres, Llorente. Allenatore: Del Bosque

  • Repubblica Ceca-Portogallo 0-1, Cristiano Ronaldo manda in semifinale i lusitani

    Repubblica Ceca-Portogallo 0-1, Cristiano Ronaldo manda in semifinale i lusitani

    E’ il Portogallo la prima semifinalista di Euro 2012. La formazione di Paulo Bento piega di misura la Repubblica Ceca e supera meritatamente il turno. Partita a senso unico quella andata in scena a Varsavia con un solo grande protagonista: Cristiano Ronaldo. Il giocatore del Real Madrid ha letteralmente trascinato i suoi e non solo per il gol siglato a 10’ dalla fine ma anche per una grande prestazione che lo ha portato diverse volte vicino al gol, e in più di un caso ci sono voluti i legni per fermarlo. Troppo rinunciataria la Repubblica Ceca che sembrava aver cominciato bene ma che ben presto si è sciolta come un gelato al sole.

    Per i lusitani un traguardo importante, e adesso non resta che attendere l’esito del match di domani sera tra Spagna e Francia per conoscere l’avversario della semifinale. Che non sia una serata tutta rose e fiori per la Repubblica Ceca lo si capisce quando Rosicky deve dare definitivamente forfait. A sorpresa però Bilek non schiera Kolar bensì Darida. Una scelta che non si rivelerà particolarmente felice, anzi. Dall’altra parte nessuna sorpresa, con Bento che schiera l’undici già previsto alla vigilia.

    Il match inizialmente sembra non decollare, nonostante i cechi sembrino più determinati, specie sugli esterni dove Gebre Selassie e Jiracek spingono tanto. Il Portogallo tiene senza subire nulla di particolarmente rilevante e quando il centrocampo dei lusitani gira per i cechi cominciano i dolori. Già Nani è un problema per la formazione di Bilek, figuriamoci Ronaldo che vive una classica serata sì. Passata la mezz’ora infatti CR7 sale in cattedra con una splendida rovesciata di poco a lato, ma è nel recupero che trema la porta di Cech quando il giocatore del Real Madrid aggancia un bel pallone servitogli da Meireles e spalle alla porta stoppa prova la conclusione di prima intenzione: palla che sbatte sul palo.

    Nella ripresa i cechi sono versione “Chi l’ha visto?” ma vengono graziati dal fatto che il Portogallo dimostra i classici problemi, ovvero quelli di concretezza sotto porta. In particolare con Hugo Almeida che di testa manda a lato. Ronaldo è letteralmente incontenibile, tanto che ci pensa ancora una volta il palo a fermarlo dopo una grande conclusione dalla distanza. Quando non ci sono i legni ci pensa Cech a salvare i suoi come su Nani e Moutinho, ma la Repubblica Ceca non ne ha proprio. L’obiettivo degli uomini di Bilek sembra essere quello di portare la gara prima ai supplementari e poi ai rigori ma a spegnere ogni sogno dei cechi ci pensa Ronaldo che a 10’ dalla fine, su cross di Moutinho, anticipa Gebre Selassie e di testa infila Cech. Repubblica Ceca-Portogallo 0-1. La festa è tutta lusitana.

    Cristiano Ronaldo © FABRICE COFFRINI/Getty Images

    Le pagelle di Repubblica Ceca-Portogallo:
    Cech 7: Per due volte è lui, nella ripresa, a tirare fuori le castagne dal fuoco. Ma nulla può sul gol. Bombardato causa una difesa colabrodo.
    Jiracek 6,5: Tra i pochi a metterci tanta buona volontà, sembra un po’ predicare nel deserto.
    Darida 5: Schierato a sorpresa al posto di Rosicky delude ampiamente le aspettative.
    Baros 4,5: Dovrebbe essere il finalizzatore dei cechi, ma a Rui Patricio fa solo il solletico. Impalpabile.

    Pepe 6,5: Se il Portogallo non rischia nulla è anche merito suo. Una volta tanto dunque non viene tirato in ballo per comportamenti antisportivi.
    Moutinho 7: Perfetta la parabola sul gol di Ronaldo, in mezzo al campo regala tanta qualità.
    Meireles 7: Uomo ovunque, quantità e qualità messi assieme. Prestazione eccellente la sua.
    Cristiano Ronaldo 8: Stacco imperioso sul gol, ma la sua gara non è solo questo. Due pali, tante incursioni, spirito di sacrificio quando va a prendersi palla dietro aiutando i propri compagni. Match da incorniciare.

    REPUBBLICA CECA (4-2-3-1): Cech 7; Gebre Selassie 5, Kadlec 5,5, Sivok 5,5, Limbersky 5,5; Plasil 6, Hubschman 6 (41′ st Pekhart sv); Jiracek 6,5, Darida 5 (16′ st Rezek 5), Pilar 5,5; Baros 4,5. In panchina: Lastuvka, Drobny, Suchy, Hubnik, Rajtoral, Necid, Rosicky, Petrzela, Lafata, Kolar. Allenatore: Bilek 5
    PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio 6; Joao Pereira 6, Pepe 6,5, Bruno Alves 6, Fabio Coentrao 6; Meireles 7 (43′ st Rolando sv), Veloso 6, Moutinho 7; Nani 6 (39′ st Custodio sv), Postiga 5,5 (40′ pt Hugo Almeida 5), Cristiano Ronaldo 8. In panchina.: Eduardo, Beto, Ricardo Costa, Varela, Miguel Lopes, Nelson Oliveira, Quaresma, Ruben Micael, Hugo Viana. Allenatore: Bento 7

    VIDEO REPUBBLICA CECA-PORTOGALLO:
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  • Repubblica Ceca-Portogallo aprono i quarti. Bilek con il dubbio Rosicky

    Repubblica Ceca-Portogallo aprono i quarti. Bilek con il dubbio Rosicky

    Cominceranno stasera i quarti di finale dell’Europeo di Polonia e Ucraina. In campo la peggior prima contro la migliore seconda dei gironi eliminatori. Parliamo di Repubblica Ceca Portogallo, match che si disputerà al National Stadium di Varsavia e che darà alla vincente l’accesso alle semifinali contro una tra Spagna e Francia. Per molti è il quarto di finale più “povero”, tra due squadre che comunque alla vigilia non venivano inquadrate tra le favorite del torneo. I cechi, dopo il pesante ko all’esordio contro la Russia, sembrava ormai a casa, tanto che addirittura si è dovuti ricorrere ad una fornitura extra di materiale sportivo poiché si era pensato solo alle prime sfide.

    Ed invece le ultime due gare hanno regalato ai cechi questo quarto contro un Portogallo dal canto suo considerato prima dell’inizio della competizione come una possibile outsider e nulla più. Dopo l’esordio con sconfitta contro la Germania qualcuno aveva presagito il peggio, ed invece la formazione di Bento ha saputo reagire dimostrando di potersela giocare. Le stelle non mancano da ambedue le parti, specie Cristiano Ronaldo, autore di una doppietta nell’ultima sfida contro l’Olanda, ed è proprio per questo che ci si attende un match spettacolare. I pronostici della vigilia, nonostante il secondo posto nel girone eliminatorio, danno favorito il Portogallo, con la Repubblica Ceca che invece punta a ribaltare tutto ciò grazie all’entusiasmo che si è venuto a creare nell’ultima settimana.

    Passando alle due formazioni il tecnico della Repubblica Ceca Bilek è alle prese con un dubbio che presumibilmente rimarrà sino all’arrivo della squadra al National Stadium. E’ quello relativo a Rosicky, il più talentuoso dei suoi, che lagna un problema al tendine di Achille. Si farà di tutto per provare a recuperarlo anche se non è facile. Non cambierà comunque il 4-3-2-1. Davanti a Cech difesa formata da Gebre Selassie e Limbersky esterni con Kadlec e Sivok in mezzo. Il trio di centrocampo sarà formato da Jiráček, Hubschman e Plasil, mentre davanti a loro dovrebbe agire, insieme a Pilar, Rosicky. Qualora il capitano non dovesse farcela spazio a Kolář che agirebbe così davanti all’unica punta Baros.

    Tomas Rosicky © Christof Koepsel/Getty Images

    Dall’altra parte non ha grossi problemi il giovane tecnico Bento. Il trainer lusitano non cambia il suo spettacolare 4-3-3. Davanti a Rui Patricio difesa formata da Pereira e Coentrao esterni con Pepe e Alves centrali. In mezzo al campo trio composto da Moutinho, Veloso, Meireles mentre il trio chiamato a dare spettacolo ma soprattutto a sfondare il muro della Repubblica Ceca è quello formato da Cristiano Ronaldo e Nani esterni con Postiga centrali. In caso di parità al termine dei 90’ regolamentari previsti tempi supplementari e a seguire, persistendo ancora la parità, calci di rigore.

    Probabili formazioni Repubblica Ceca-Portogallo:
    REPUBBLICA CECA (4-3-2-1): Cech, Gebre Selassie, Kadlec, Sivok, Limbersky; Jiráček, Hubschman, Plasil; Rosicky, Pilar; Baros. In panchina: Drobný, Laštůvka, Hubník, Suchý, Rajtoral, Petrzela, Darida, Kolář, Pekhart, Necid, Lafata, Rezek. Allenatore: Bilek
    PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio; Pereira, Pepe, Alves, Coentrao; Moutinho, Veloso, Meireles; Ronaldo, Postiga, Nani. In panchina: Eduardo, Beto, Rolando, Ricardo Costa, Lopes, Quaresma, Custodio, Hugo Viana, Micael, Almeida, Varela, Oliveira. Allenatore: Bento

    SPECIALE EURO 2012

  • Danimarca-Portogallo, Ronaldo e compagni obbligati a vincere

    Danimarca-Portogallo, Ronaldo e compagni obbligati a vincere

    Si apre con Danimarca-Portogallo la seconda giornata del Girone B e, gli scontri di oggi, si preannunciano come veri e propri spareggi. Il Portogallo ha di fatto un solo risultato a disposizone in quanto nella scorsa partita è stato sconfitto dai tedeschi e, per arrivare contro l’Olanda con la giusta testa, non può permettersi ulteriori passi falsi. Al contrario, la situazione dei danesi, è totalmente opposta: la formazione della Danimarca è data come favorita, rivelandosi autentica sorpresa del girone.

    Le due squadre scenderanno in campo alle 18:00 allo stadio Lviv, in Ucraina, dove il Portogallo dovrà dare il tutto e per tutto per superare la formazione danese. La squadra del ct Olssen non ha nessun problema di formazione ed è intenzionata a riconfermare in campo gli undici che hanno battuto l’Olanda. Unica diversità potrebbe essere l’inserimento del recuperato Zimling al posto di Poulsen.

    Cristiano Ronaldo © AFP PHOTO / JEFF PACHOUD / Getty Images

    Stessa formazione anche per il tecnico del Portogallo Bento che sembra intenzionato a schierare gli stessi giocatori del match giocato contro la Germania, sperando che gli attaccanti non siano protagonisti di un’altra prestazione da principianti. Soprattutto il bomber Cristiano Ronaldo è chiamato a mettere in campo la carica e la forza necessaria per trascinare la squadra nei momenti cruciali del match dove la squadra si trova in difficoltà.

    In realtà l’obiettivo di entrambe le squadre sarà quello di vincere; le partite sono troppo poche e tutto è possibile in un girone di tre partite dove i calcoli non servono poi a nulla. Sarà una partita molto importante e dagli alti ritmi, con la qualità dei portoghesi contro la sfrontatezza della Danimarca.

    La formazione scandinava, sbarcata a questo Campionato Europeo senza grandi speranze, con una vittoria contro il Portogallo andrebbe a festeggiare l’ingresso nei quarti di finale; inoltre la squadra potrebbe sognare ancora più in grande dato che l’accoppiamento la metterebbe di fronte alla vincente del girone meno impegnativo.

    Negli ultimi sei anni Portogallo e Danimarca si sono affrontate cinque volte con il risultato di tre vittorie a uno per i danesi. I portoghesi ricorderanno benissimo che è stato proprio a causa della Danimarca che hanno dovuto passare per gli spareggi per qualificarsi a questo Campionato Europeo. Le due squadre erano infatti nello stesso girone nella fase di qualificazione a questo evento e, ad avere la meglio è stata proprio la Danimarca che ha conquistato la prima posizione davanti proprio al Portogallo.

    “Nell’ultimo precedente, ad ottobre quando ci siamo affrontati per accedere a questo torneo – spiega il ct del Portogallo Bento – la Danimarca ha giocato in un certo modo perché doveva vincere per arrivare prima nel girone. E così ha fatto, ha infatti vinto con il risultato di 2-1. Stavolta adotteranno lo stesso approccio? Non lo so, ma so per certo che noi scenderemo in campo per vincere. Possiamo citare tante situazioni, possiamo rievocare il passato, ma dobbiamo essere realistici e la realtà è che dobbiamo battere la Danimarca”.

    “Per noi è stata una grande iniezione di fiducia la vittoria contro l’Olanda – spiega il ct della Danimarca Olsen – e non possiamo addormentarci proprio ora e nemmeno adagiarci per questa prima partita andata bene. Il Portogallo è stato sfortunato contro la Germania a differenza nostra e scenderà in campo per vincere il match. Lo stesso vale per noi! Non scendiamo in campo per il pareggio, puntiamo alla vittoria”.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:

    DANIMARCA (4-2-3-1): S. Andersen, Jacobsen, Kjaer, Agger, S. Poulsen, Kvist, Zimling, Rommedahl, Eriksen, Krohn-Dehli, Bendtner. A disposizione: Lindegaard, Schmeichel, Bjelland, Okore, Wass, Kahlenberg, Mikkelsen, C. Poulsen, J. Poulsen, Schöne, Silberbauer, Pedersen. Allenatore: Olsen

    PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio, Joao Pereira, Pepe, Bruno Alves, Fabio Coentrao, Miguel Veloso, Raul Meireles, Joao Moutinho, Nani, Cristiano Ronaldo, Helder Postiga. A disposizione: Beto, Eduardo, Miguel Lopes, Ricardo Costa, Rolando, Custodio, Hugo Viana, Ricardo Quaresma, Ruben Micael, Hugo Almeida, Nelson Oliveira, Silvestre Varela. Allenatore: Paulo Bento
    ARBITRO
    : Thomson (Scozia)

  • Euro 2012 Gruppo B, il girone di ferro con Germania, Olanda e Portogallo

    Euro 2012 Gruppo B, il girone di ferro con Germania, Olanda e Portogallo

    Da molti è considerato come il girone di ferro di questi Campionati Europei 2012. Di sicuro Olanda e Germania avranno storto il naso alla lettura di Portogallo e Danimarca inserite nel loro stesso girone. Sopratutto i lusitani di Cristiano Ronaldo rappresentano una seria minaccia per le ambizioni delle due favorite del Gruppo B, che covano entrambe il sogno della finale. Quali i punti di forza e le debolezze?

    LA STORIA – Da girone di ferro che si rispetti, il blasone delle Nazionali di questo Gruppo si ammira nei 5 successi continentali raccolti nell’arco di 50 anni. Soltanto il Portogallo infatti manca all’appello di questa speciale classifica, mentre Danimarca, Olanda e Germania possono a diritto fregiarsi del titolo europeo. I danesi ottennero un successo quantomeno inatteso nell’edizione del ’92 disputata in Svezia, battendo in finale per 2-0 proprio i tedeschi. Gli orange invece riuscirono a trionfare nell’Europeo dell’88, grazie ad una rosa difficilmente riproponibile nei successivi anni. Trascinati dal giovane Marco Van Basten, senza dimenticare Ruud Gullit e Frank Rijkaard, la Nazionale allenata dal leggendario Rinus Michels sovvertì qualsiasi pronostico fino ad issarsi sul tetto d’Europa battendo in finale per 2-0 l’Unione Sovietica, data da tutti come la favorita del torneo. C’è poi la Germania, fino ad oggi la Nazionale che può contare più successi (3 titoli), due conquistati prima della caduta del muro di Berlino. I tedeschi sono anche la squadra che è arrivata più volte in fondo alla competizione (6).

    OLANDA

    Olanda © ROBIN UTRECHT/AFP/GettyImages

    RIVINCITA – C’è un Mondiale che grida vendetta, un sogno svanito in finale contro la Roja di Del Bosque. Dopo due anni l’Olanda di Bert van Marwijk cerca la rivincita. Talento e classe non mancano di certo alla selezione orange, la quale può contare anche su un’ottima organizzazione di gioco grazie al lavoro del commissario tecnico olandese. Tante stelle brillano nel firmamento orange. Sulla carta, l’unico punto debole dei 23 di van Marwijk appare la difesa, con la coppia centrale Heitinga-Mathijsen non paragonabile, o perlomeno inferiore rispetto alle altre big. Anche nella corsia di sinistra, che verrà occupata con ogni probabilità dall’esperto Bouma (in rampa di lancia c’è il 18enne del Psv Willems), l’Olanda sembra perdere qualcosa rispetto alle grandi d’Europa. Da centrocampo in su però i tulipani fanno paura. Nel 4-2-3-1 di van Marwijk si inseriscono a pennello Mark Van Bommel (capitano della spedizione) e il mediano del City De Jong, senza dimenticare che in panchina siede Kevin Strootman, forse una delle migliori promesse del calcio olandese. Sulla trequarti spazio al nerazzurro Sneijder, con Van der Vaart e Robben sulle fasce. A completare l’attacco atomico degli orange troviamo Robin Van Persie, il cui trasferimento alla Juventus potrebbe diventare la prossima telenovela del calciomercato estivo. Tra le note negative e anche inspiegabili della spedizione olandese di Euro 2012 c’è l’assenza di Siem De Jong, uno dei protagonisti della cavalcata scudetto dell’Ajax di Frank De Boer.

    DANIMARCA

    Christian Eriksen © Dean/Getty Images

    RICCHI E POVERI – Attualmente nel ranking Fifa occupa il 10° posto, appena dietro all’Argentina, davanti a Italia e Francia. Nonostante ciò i danesi non sembrano una Nazionale capace di destare sorprese eclatanti quando inizieranno i Campionati Europei. Se non bastasse un attacco decisamente poco incisivo, con il solo Bendtner ad essere in doppia cifra con la maglia danese (oltre all’eterno Rommedahl), il ct Morten Olsen dovrà fare a meno di Sorensen, il portiere titolare della Nazionale (oltre 100 presenze), a causa di un infortunio alla schiena. Al suo posto dovrebbe giocare Lindegaard (8 presenze quest’anno in Premier League con la maglia del Manchester United). A centrocampo ci vorrà il migliore Eriksen (talento straordinario in forza all’Ajax, seguito negli ultimi tempi anche dal Milan) per far girare tutta la squadra. Anche perché in mezzo al campo la Danimarca è povera di talento (l’altro giocatore più conosciuto è Kvist, mediano dello Stoccarda). In difesa invece il commissario tecnico potrà contare sull’esperienza del capitano Daniel Agger (centrale del Liverpool), al cui fianco dovrebbe giocare Andreas Bjelland, stella del Nordsjaelland (club che quest’anno ha trionfato in Superligaen, la Serie A danese). Salvo sorprese dell’ultima ora quindi Simon Kjaer dovrebbe partire dalla panchina, pagando di fatto la disastrosa stagione con la maglia della Roma. Infine una curiosità: nella rosa dei 23 convocati figurano tre Poulsen. C’è Simon (terzino sinistro dell’Az), Christian (centrocampista dell’Evian e vecchia conoscenza del calcio italiano avendo militato nella Juve, famoso sopratutto per essere stato sputato da Francesco Totti agli Europei del 2004), e Jakob (centrocampista del Midtjylland). Tre Poulsen ma nessuna parentela fra loro.

    GERMANIA 

    Ozil, Gomez e Muller © ROBERT MICHAEL/AFP/GettyImages

    FAVORITI – Volendoci sbilanciare diamo i tedeschi favoriti per il successo finale. Ormai il processo di maturazione intrapreso in questi quattro anni (dagli Europei del 2008 fino ai Mondiali di Sudafrica). La rosa non presenta apparenti punti deboli. L’unico punto debole potrebbe essere rappresentato dalla corsia di destra occupata da Jerome Boateng, il fratello del rossonero Prince. Rispetto alle altre big della rassegna continentale, la Germania è la Nazionale con l’età media più bassa. E la giovane età non deve ingannare, dal momento che giocatori come Ozil, Kroos, Muller, Badstuber, hanno alle spalle già un’esperienza internazionale importante. Molti di loro infatti giocano titolari nei grandi club d’Europa, come Real e Bayern Monaco. Altri calciatori come Klose e Lahm non fanno altro che accrescere ulteriormente il carisma della Nazionale teutonica. In nessun altra squadra troviamo una coppia centrale di centrocampo come quella formata da Toni Kroos e Schweinsteiger (ricordando che in panchina c’è un certo Khedira), che unisce potenza e qualità tecnica, due pregi che ritroviamo sia in difesa che in attacco, con il ballottaggio tra Klose e Muller che dovrebbe essere vinto dal giocatore della Lazio, in molte occasioni preferito dal commissario tecnico Low al panzer del Bayern. A consegnare ulteriore qualità alla manovra tedesca ci sarà poi il fantasista del Real Mesut Ozil, oltre che il gioiellino del Borussia Mario Goetze. Un altro tassello fondamentale dello scacchiere tedesco è dato dalla presenze in porta di Manuel Neuer, ovvero uno degli estremi difensori più forti d’Europa, dietro forse soltanto al “nostro” Gigi Buffon. Infine non è da sottovalutare nemmeno lo stato psicologico in cui versa attualmente la Nazionale tedesca. Se da una parte si potrebbe pensare che molti dei giocatori tedeschi in rosa siano ancora sotto schok per la finale persa contro il Chelsea nella finale di Champions League, dall’altra la stessa debacle in Coppa Campioni potrebbe essere la molla decisiva per spingere l’orgoglio dei calciatori di Low a voler vincere ad ogni costo questo Europeo.

    PORTOGALLO

    Cristiano Ronaldo © PATRICIA DE MELO MOREIRA/AFP/GettyImages

    ETERNA INCOMPIUTA – Quando si parla di Portogallo non si può non citare il classico luogo comune che circonda da anni la Nazionale lusitana. Tanto talento quanta poca concretezza davanti, senza un bomber che sappia far fare il salto di qualità all’intero movimento portoghese. La Pantera Eusebio è ora un lontano ricordo. In Ucraina e Polonia ci saranno i soliti noti, ovvero Helder Postiga e Hugo Almeida, calciatori che hanno messo insieme 30 gol in 100 presenze totali, dando un apporto ridicolo durante le fasi finali dei tornei più importanti (Mondiali ed Europei). Ogni anno c’è il punto interrogativo di Cristiano Ronaldo. A livello individuale è uno dei migliori al mondo, ma non è mai riuscito da solo a trascinare il proprio Paese al successo. Per la verità c’è andato vicino nel 2004, quando nell’Europeo di casa il Portogallo riuscì nell’impresa di arrivare per la prima volta in finale per poi perdere contro la Grecia. Una motivazione in più quest’anno è data dalla possibilità di vincere il Pallone d’Oro, approfittando del fatto che il Barca di Messi non ha vinto né Liga e né Champions. Tanto talento dicevamo, Cristiano Ronaldo e Nani sulle fasce ne sono un esempio pratico, senza dimenticare che a centrocampo ci sono Moutinho e Miguel Veloso, coadiuvati dalla forza fisica di Raul Meireles. In difesa il ct Paulo Bento (in carica dal 2010), potrà contare sul blocco Real, con il discusso Pepe in posizione centrale e Fabio Coentrao sulla corsia di sinistra. Le chances del Portogallo di superare il girone sono concentrate in gran parte sull’esito della sfida contro l’Olanda (considerando la Germania un gradino sopra le altre). Se Cristiano Ronaldo e Nani riusciranno a prendere in mano la squadra e spingerla alla vittoria contro gli orange, probabilmente i lusitani continueranno la loro avventura agli Europei.

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