Alla fine l’obiettivo è stato raggiunto, il Milan raggiunge i quarti di Coppa Italia sbarazzandosi a fatica del Novara grazie alle reti di El Shaarawy e Pato ma allo stesso tempo facendo suonare qualche campanello d’allarme di troppo sulla tenuta psico-fisica dell’organico e sulle scelte di Massimiliano Allegri. La partita contro i piemontesi di Tesser non passerà infatti alla storia delle migliori prestazioni dei rossoneri ma potrebbe servire nel convincere l’allenatore a dar più spazio al piccolo faraone arrivato dal Genoa in estate e da molti già bollato come partente. E’ solo El Shaarawy a dar spunti di lettura interessanti alla partita grazie ad una prestazione maiuscola e a spunti degni del primo Pato. Il ragazzo sfrutta al meglio l’occasione sprintando su Inzaghi per il posto in Champions League lasciato libero di Cassano e in ottica mercato sembra render ancor meno dolorosa la sempre più possibile partenza di Pato.
Altre note negative sono Amelia che difetta ancora di concentrazione alternando durante il match buone parate ad errori macroscopici. Male anche Emanuelson sempre alla ricerca della posizione migliore ma mai nel vivo dell’azione e decisivo. Da apprezzare comunque le scelte di Allegri e della società di richiamare e dar fiducia ai tanti giovani della Primavera spediti in estate a farsi le ossa in altre società. Merkel è oramai una certezza e presto tornerà a disposizione Strasser che ai tempi delle giovanili era considerato l’erede di Gattuso.
Il bilancio del 2011 per il Milan si chiude alla grande. Il ritorno alla vittoria dello Scudetto e la consapevolezza di esser la realtà più forte almeno del campionato italiano non hanno però evitato l’insorgere di un caso obiettivamente insolito per l’ambiente rossonero. I tanti messaggi pubblici di Allegri all’indirizzo di Pato negli ultimi mesi e sopratutto lo sfogo del brasiliano nei confronti del tecnico hanno evidenziato una crepa che ha subito generato interesse di mercato, con il Paris Saint Germain di Ancelotti a recitare il ruolo di principale candidata ma con Barcellona e Manchester City pronte ad inserirsi nella corsa.
“Non c’è nessuna tensione con il Mister e si è visto che anche ieri abbiamo giocato in squadra insieme. Ha ragione Aquilani quando dice che un allenatore deve essere un capo e non un amico, deve esserci un rapporto professionale e a me va bene così. Nella vita privata poi ognuno ha i rapporti che vuole. Ci ha fatto un discorso di gruppo, non ne è servito uno individuale, poi abbiamo anche giocato la partitella nella stessa squadra, il risultato non è stato favorevole ma pazienza. Ho avuto solo tre allenatori al Milan, tutti e tre bravi, io sono qui per fare quello che loro mi chiedono”.
Cercando di analizzare con raziocinio il caso Pato da subito ci siamo detti scettici ad una sua cessione a gennaio, certo non abbiamo la palla di vetro, ma conoscendo il modo di agire del Milan e la necessità di non sguarnire l’attacco in vista della Champions League erano due cardini da cui partire e le dichiarazioni di Pato adesso iniziano a darci ragione.
“Tutti cerchiamo di dare il massimo per il Milan, io e Allegri abbiamo un obiettivo comune: vincere. Il futuro? Il Psg non mi ha cercato, di mercato ne parlano la società ed il mio procuratore, con lui mi sono sentito solo per gli auguri di Natale. Quello che posso dire è che anni fa scelsi il Milan ed oggi rifarei tale scelta”. Pato chiude la brave intervista parlando dei propositi per il 2012 “Io voglio sempre vincere, aspetterò di giocare per fare il mio meglio e vincere tutti insieme. Penso che la Champions sia l’obiettivo principale, è la competizione più importante. Per vincere ancora bisognerà stare attenti alle altre squadre, non solo alla Juve, ma anche altre possono fare bene. Ho parlato con Andrè Santos dell’Arsenal, gli ho detto che giocheremo contro in Champions, dobbiamo stare sereni ed essere concentrati per fare bene.”
Ovviamente il caso lascerà qualche strascico e in questi mesi toccherà a Galliani far da mediatore tra i due altrimenti a giugno l’addio a Pato a ad Allegri sarebbe inveitabile.
Dopo giorni di indiscrezioni e di fumate grige arriva finalmente nella prime ore della mattinata la fumata bianca: Carlo Ancelotti è il nuovo allenatore del Paris Saint Germain. L’accordo parla di 550 mila euro al mese per il plurititolato allenatore che è stato presentato ufficialmente alle ore 15 in un incontro con la stampa francese.
“Cercherò di fare un buon lavoro e di imparare nel breve tempo possibile il francese” – assicura Carletto – “ma per il momento preferirei continuare la conferenza stampa in italiano“.
Così si presenta l’ex Mister di Milan e Chelsea:
“Sono fiero di allenare il Psg. E’ un club fantastico e lavorerò per prtarlo in alto non tanto in campionato, dove la squadrà è gia al vertice, ma per aiutarlo a diventare un grande club in Europa”
Alle parole del tecnico fa da eco la puntualizzazione di Leonardo:
“Quello che muove questa società è la passione, tutti parlano di soldi, ma qui muove tutto la passione. L’idea è che si arrivi in competizione europea e pe fare ciò dobbiamo pensare come le squadre che sono ai primi posti di prestigio in ambito europeo. Basti pensare allo stipendio di Carlo Ancelotti, perchè tante volte vengono riportare cifre più alte rispetto al vero, noi stiamo ragionando come in un mercato europeo, e questa è una cosa nuova per la Francia. Il denaro, oltretutto, crea economia e lavoro“.
Carlo Ancelotti – presentazione ufficiale PSG | 6copy; BERTRAND GUAY/AFP/Getty Images
La stampa, entusiasta delle nuove prospettive che il team di Leonardo offre all’orizzonte, non perde tempo nell’affrontare il discorso mercato:
“Non c’è budget, c’è la volontà del club di migliorare la squadra già a gennaio. Insieme abbiamo il tempo per trovare la soluzione migliore, parlare oggi di nomi non è positivo, si va a parlare digiocatori che sono stabili nelle loro squadre e poi si rischia di alzare il prezzo del loro trasferimento“.
Nella risposta di Ancelotti il riferimento è chiaramente rivolto alle voci di mercato che in questi giorni si sono susseguiti, ovvero quelle che vorrebbero un trasferimento di Pato alla corte di Ancelotti e Leonardo. E così nella domanda specifica sulla possibilità di vedere l’attaccante rossonero tra le fila del PSG il tecnico chiarisce:
“E un giocatore del Milan, per acquisirlo servono due condizioni. Una società deve cedere e un’altra deve acquistare. Se Pato è ancora al Milan, vuol dire che manca una di queste condizioni. O mancano entrambe. Con Pato ho mantenuto ottimi rapporti. Se tutti quelli con cui ho conservato buone relazioni dovessimo venire, dovremmo allargare il centro sportivo del PSG…”
Ma l’obiettivo dei francesi non è solo per il Papero ma anche per David Beckam, giocatore che Carletto ha più volte avuto modo di allenare al Milan; sul suo trasferimento Leonardo aggiunge:
“Io e lui abbiamo un ottimo rapporto, ma ancora non è fatto niente e non so cosa accadrà. Adesso abbiamo Carlo Ancelotti e valuteremo assieme al meglio l’arrivo di Beckham. Ha da valutare sulla sua vita personale, sul futuro della sua famiglia, e deve fare delle riflessioni importanti su un eventuale nuovo trasferimento. Una volta che ti sei abituato allo stile di vita di Los Angeles, non è così facile cambiare all’improvviso“.
Ci sarebbe anche il centrocampista del Chelsea e della nazionale francese Florent Malouda tra gli obiettivi di Carlo Ancelotti, a confermare l’indiscrezione anche il quotidiano Le Parisien ma su ogni tentativo della stampa oggi di cogliere qualche dettaglio sull’affare il neo tecnico del club transalpino rimane sempre molto abbottonato, in fin dei conti, dice, “Io parlo di calcio, il mio obiettivo è giocare calcio dinamico che diverta e che sia naturalmente efficace, mi occupo di fare bene sul campo, il mercato è cosa della società“.
La differenza ieri in Cagliari Milan l’ha fatta ancora una volta Zlatan Ibrahimovic, lo svedese ha nascosto ancora una volta i difetti rossoneri caricandosi sulle spalle la squadra e portandola al nuovo sorpasso sulla Juventus capolista. Il Milan arriva alla sosta stremato con un bel bottino in campionato frutto di 9 vittorie e 2 pareggi nelle ultime undici partite e numeri da record sia in attacco che in difesa e qualche lacuna da risolvere a centrocampo e sopratutto in difesa. Ballardini invece dimostra coraggio ma viene tradito ancora una volta dai suoi attaccanti il cui rapporto con il gol è notoriamente pessimo, Cellino farebbe bene ad intervenire. Analizziamo Cagliari Milan attraverso le pagelle:
Pagelle Cagliari Agazzi: 5 Poco lucido in avvio ha molte responsabilità sul gol del vantaggio rossonero. Poi si riscatta ma la frittata oramai è fatta. Pisano: 6 E’ costretto all’autogol poi presidia bene la sua zona Canini: 5 Di solito è un punto di riferimento per i compagni, ieri ha sbandato Astori: 5,5 Il duello con Ibra è difficile per chiunque, lui ci mette impegno ma si concede qualche svarione. Agostini: 6 Tanto cuore il capitano, la presenza di Bonera sulla sua fascia di competenza gli agevola il compito. Ekdal: 6 Primo tempo interessante, cala nella ripresa. Cossu: 6,5 Per decidere di arretrare di 30 metri il proprio raggio d’azione devi aver coraggio e grinta, sopratutto se di fronte c’è il Milan. Ci mette tanto cuore, fa circolare bene la palla ma quello che stupisce in positivo è l’agonismo. Nainggolan: 7 Che giocatore. E’ un motorino instancabile con buone qualità tecniche chi riuscirà a portarlo via da Cagliari farà un affare. Thiago Ribeiro: 5,5 Si presenta con un palo, poi tanto fumo e poco arrosto. Ibarbo: 6 Il ragazzo ha qualità notevoli appena completerà l’ambientamento in terra sarda diverrà un punto di forza. Larrivey: 4,5 El Bati, El Tanque in Argentina sono troppo generosi con i soprannomi importanti.
Un anno fa un gol di Strasser a regalare i tre punti al Milan nelle difficile trasferta in Sardegna facendo il regalo della Befana ai tifosi rossoneri. Questa sera il Milan vuole invece farsi il regalo di Natale cercando di effettuare il contro sorpasso alla Juventus in una lotta estenuante che verosimilmente ci terrà con il fiato sospeso fino al termine della stagione. Dopo la vittoria in casa contro il Siena a tener banco, oltre all’ormai tormentone Tevez al Milan, sono state i “consigli” del presidente Berlusconi per una squadra iperoffensiva con Robinho e Pato a supporto di Ibra e Seedorf e Boateng mezzali di centrocampo. Proprio in virtù delle parole del patron c’è curiosità nel scoprire le ultime scelte di Massimiliano Allegri per Cagliari Milan di questa sera. Le indiscrezioni vogliono una nuova bocciatura di Pato in attacco con la conseguente conferma di Robinho e l’avvicendamento di Seedorf con Aquilani. In realtà pare che Allegri possa ascoltare in parte le indicazioni di Berlusconi lanciando il tridente Pato, Robinho Ibra ma con Boateng pronto ad entrare dalla panchina. Torna titolare capitan Ambrosini che darà riposo a Van Bommel agendo nella solita posizione davanti la difesa. Per la prima volta della stagione Taiwo e Mexes affronteranno il secondo match da titolare. In porta torna Abbiati.
Anticipo di serie A, questa sera a San Siro Milan Siena classico confronto testa coda scontato sulla carta ma che può nascondere tantissime insidie per i rossoneri. Allegri infatti alla non attentissima difesa di questo inizio dovrà aggiungere infatti le pesanti defezioni sugli esterni che costringeranno all’utilizzo di Bonera come esterno di destra e il rilancio del deludente Taiwo. Centrale insieme a Thiago Silva ci sarà invece il biondo francese Mexes alla ricerca della migliore forma dopo il decorso dal brutto infortunio della scorsa stagione. In mediana il ritorno di Nocerino permette ad Allegri di affidarsi ai quattro titolari con Van Bommel e Boateng ai vertici del rombo e Aquilani insieme all’ex palermitano esterni. In avanti l’altra sorpresa è sempre il più probabile avvicendamento di Pato con Robinho a conferma che tra i due brasiliani al momento non c’è un vero e proprio preferito.
PROBABILI FORMAZIONI
Milan Siena
Milan (4-3-1-2): Amelia; De Sciglio, Bonera, Thiago Silva, Taiwo; Aquilani, Van Bommel, Nocerino; Boateng; Ibrahimovic, Robinho.
A disp.: Roma, Mexes, Emanuelson, Ambrosini, Seedorf, Pato, El Shaarawy. All. Allegri
Pagelle Bologna Gillet 6,5 Sempre attento non può nulla sui gol. Crespo 6 Diligente in difesa non eccede in fase di spinta Raggi 5 La prova tutta cuore allo Juventus Stadium gli vale la riconferma da centrale. Eccede però nell’aggressività perderndo lucidità. Portanova 6,5 Il Milan non sfonda e gran merito è il suo. Bello il duello fisico con Ibrahimovic Morleo 6,5 Si conferma uno dei migliori esterni sinistri del campionato. Bravo in fase difensiva si esalta quando può arrivare al cross. Casarini 5 Viene risucchiato dal centrocampo rossonero (1′ st Perez 6,5) cambia il volto alla partita permettendo al Bologna di conquistare la mediana nella ripresa Mudingayi 6,5 Il solito combattente, limita il raggio d’azione di Boateng e non lascia ragionare Van Bommel. Kone 6 Buona la sua prova impreziosita da un bel sombrero ad Antonini nel finale Ramirez 6 Diamanti e Di Vaio gli rubano la scena lui comunque è autore di una discreta partita
(32′ st Taider sv) Diamanti 7,5 tecnicamente non è secondo a nessuno quando poi è propenso al sacrificio diventa un valore aggiunto
(38′ st Cherubin sv) Di Vaio 7,5 Discutere Di Vaio è davvero assurdo, bomber di razza aveva solo bisogno di una scintilla Pioli 6,5 prepara la partita alla grande e sarebbe stato davvero una beffa perderla.
Amelia 4 Le disattenzioni del portiere iniziano ad esser una prassi in casa Milan. Sbaglia l’uscita sul gol del vantaggio, regala il pari. Decisamente una giornata no Abate 6 Il suo rendimento è sempre sui standard elevati arriva anche al tiro ma trova di fronte un bravo Gillet Thiago Silva 5 Una giornata storta capita anche agli extraterrestri Yepes 5,5 Meglio del brasiliano ma anche lui troppo distratto sui tagli di Di Vaio e Ramirez (16′ st Bonera 5,5) entra nel momento peggiore della partita, Antonini 4,5 Solita prova frenetica e senza spunti interessanti. Dalla destra il Bologna trova il pertugio in maniera sistematica, sbaglia anche in fase di impostazione; Aquilani 6 prova generosa, sbaglia però due gol facili facili Van Bommel 5 tra lui ed Ambrosini il ruolo di schermo difensivo in questo momento è decisamente approssimativo Seedorf 6 gran gol, Rocchi lo grazia in occasione del fallo di mano
(22′ st Emanuelson 5) Il suo ruolo resta sempre un mistero; Boateng 5 soffre l’aggressività del Bologna non riuscendo a trovare i tagli che lo hanno reso famoso Pato 4 Se vuol mantenere il posto deve necessariamente aumentare la qualità delle sue prestazione e giocare di più con la squadra
(32′ st Robinho 5,5) cerca di dar più dinamismo Ibrahimovic 6,5 per fortuna del Milan lui è in gran forma. Allegri 5 Vista la difficoltà cronica del centrocampo quantomeno in trasferta potrebbe usare qualche accorgimento tattico Rocchi 4 sbaglia tutte le decisioni importanti
Partita bella e vibrante al Dall’Ara dove Bologna Milan hanno confermato il rispettivo buon stato di salute affrontandosi a viso aperto e provandosi a superare per tutto l’arco della partita viziata però da una giornata decisamente no dell’arbitro Rocchi. Il 2-2 finale accontenta tutti, evita l’onda lunga delle polemiche ma se in casa Bologna conferma la bontà della scelta Pioli in casa Milan evidenzia ancora una volta qualche inaspettata crepa nel reparto difensivo.
La ripresa vedo un Milan in difficoltà e i padroni di casa più pericolosi e pressanti. Di Vaio becca il palo, il Milan però passa con il solito bravo a trovarsi un rigore tutt’altro che solare depositandolo poi in rete. Che la giornata sia no per il Milan lo si intuisce appena un minuto dopo Diamanti sulla trequarti rossonera ha tutto il tempo di controllare e avanzare trovando nella complicità di Amelia un alleato per il pari.
Bologna Milan, la chiave tattica. Pioli prepara la partita al meglio cercando di sfruttare l’intesa perfetta tra Diamanti e Di Vaio e chiedendo agli un continuo pressing sulla metà campo. Al Milan paradossalmente manca il dinamismo di Nocerino fondamentale per l’equilibrio tattico del centrocampo di Allegri e la giornata decisamente no dell’intera difesa.
Bologna Milan video highlights
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Operazione tre punti, Allegri e Galliani hanno scandito la marcia da qui alla sosta natalizia per dar l’assalto alla Juventus e possibilmente conquistare la vetta. Bologna Milan non sarà però una partita semplicissima, i padroni di casa infatti, rigenerati da Pioli e con un ritrovato Di Vaio sembrano aver trovato la giusta quadratura tattica ma sopratutto le motivazione per vender cara la pelle. Come dimostrato in Coppa Italia allo Juventus Stadium, il nuovo Bologna ha adesso un’anima e una voglia di lottare per tutti i novanta minuti mettendo in pratica gli accorgimenti tattici provati durante la settimana.
Alla lista degli infortuni si è aggiunto dopo la partita di coppa il nome di Antonio Nocerino messo ko da un risentimento muscolare. In porta out Abbiati toccherà ancora ad Amelia, in difesa conferme per Abate, Thiago Silva e Yepes sulla sinistra Antonini alle prese con qualche acciacco dovrebbe stringer i denti. Torna Van Bommel a centrocampo mentre il posto di Nocerino lo prenderà Seedorf quest’oggi capitano. Trio d’attacco con Boateng alle spalle di Ibra e Pato.
Dallo stadio alla Scala Pato e Barbara Berlusconi confermano, nonostante i tanti detrattori, la solidità della loro unione. L’attaccante brasiliano del Milan e la figlia del presidente Berlusconi dimostrano ancora una volta il loro affiatamento riuscendo a convogliare gli interessi di entrambi in una occasione per stare insieme. La loro relazione resa pubblica proprio alla Scala lo scorso aprile con la partecipazione della coppia più paparazzata del 2011 alla rappresentazione della Turandot di Puccini. Ieri invece, è stata un occasione ancor più importante, la “prima” della Scala è infatti un evento atteso e sentito dall’intera Italia tanto da richiamare la presenza delle più alte istituzioni quali il presidente del Consiglio Monti e della Repubblica Napolitano.
Pato e Barbara Berlusconi elegantissimi hanno partecipato alla rappresentazione del Don Giovanni. Il Papero ha sfoggiato un elegantissimo smoking nero dimostrando di esser a suo agio anche con un abbigliamento decisamente non consono ai giocatori, mentre Barbara Berlusconi indossava un elegante abito turchese con tanto di strascico.
La sensazione è che l’unione tra Pato e Barbara Berlusconi abbia giovato alla crescita dell’attaccante brasiliano adesso più a suo agio davanti alle telecamere e più sicuro dei suoi mezzi nel rettangolo verde. Pato infatti nonostante acquisti importanti (Tevez ndr) dimostra che quando la condizione fisica lo assiste di esser determinante nel gioco rossonero andando a segno con una impressionante continuità.
Barbara adesso sempre presente allo stadio durante le partite del Milan è riuscita nell’impresa di dar tranquillità a Pato e coinvolgerlo nella sua passione per la lirica e l’arte. Queste le parole della “rampolla” di casa Berlusconi dopo la rappresentazione rilasciate ad Adkronoss “Il Don Giovanni lancia messaggi di attualita’ comprensibili a noi che viviamo in questo tempo”. “Ho trovato la regia molto contemporanea e interessante. Posso anche capire come mai a qualcuno l’opera non piaccia perche’ il Don Giovanni e’ stato scritto da Mozart in un contesto ben preciso. Tuttavia -ha commentato Barbara Berlusconi- credo che questo tipo di scenografia edi regia voglia parlare al pubblico di oggi. Si tratta infatti di una regia molto contemporanea, di una chiave di lettura particolare che rende l’opera molto viva”.
Le immagini di Pato e Barbara Berlusconi alla scala