Tag: Pasquale Marino

  • Genoa Udinese, probabili formazioni. Emergenza formazione per Guidolin

    Genoa Udinese, probabili formazioni. Emergenza formazione per Guidolin

    L’esordio di Marino sulla panchina del Genoa in veste di successore di Alberto Malesani non è stato positivo, con la sconfitta rimediata a Cagliari e, per tal ragione, il Grifone punta ora al pronto riscatto fra le mura amiche, a Marassi contro l’Udinese di Francesco Guidolin, domenica pomeriggio alle ore 15.

    Francesco Guidolin | © Getty Images

    Una partita di certo non agevole per i padroni di casa, data la forza dell’avversario che vuole comunque provare a rimanere agganciato alle formazioni di testa della classifica, approfittando anche del derby milanese. Inoltre, vi saranno molteplici problematiche di formazione con le quali Marino dovrà fare i conti: su tutte le assenze, nel reparto difensivo, di Moretti, Dainelli, Antonelli, Kaldze e Bovo. Per ovviare alle molte assenze, dunque, Pasquale Marino potrebbe decidere di schierare capitan Marco Rossi in difesa  e far esordire il giovane Marchiori, schierando poi Granqvist e Mesto a completare il reparto arretrato. A centrocampo, invece, potrebbe esordire da subito il neo acquisto Biondini, mentre in attacco il punto di riferimento sarà Alberto Giulardino, al suo esordio a Marassi in maglia rossoblu, sperando che la gara gli riservi più fortuna e più palloni giocabili rispetto al battesimo sfortunato di Cagliari.

    In casa Udinese le assenze con cui Guidolin dovrà far i conti sono relative alle convocazioni per la Coppa d’Africa e riguardano Benatia, Asamoah e Badu, con Ferronetti e Fernandes pronti a sostituirli e Pinzi nel ruolo di regista. In avanti, la coppia sarà formata da Totò Di Natale al fianco di Antonio Floro Flores, ex Genoano, preferito a Torje.

    Probabili formazioni Genoa Udinese

    Il Genoa si schiererà con un modulo 4-3-3 con Frey in porta, Mesto, Marchiori, Granqvist, Rossi in difesa; Merkel, Veloso, Biondini a centrocampo;  Palacio, Gilardino, Jankovic in avanti.

    L’Udinese, invece, risponderà con il suo consolidato 3-5-2 con Handanovic in porta, Ferronetti, Danilo, Neuton in difesa; Basta, Isla, Pinzi, Fernandes, Armero a centrocampo; Floro Flores e Di Natale in attacco.

  • Esordio amaro per Marino, Cagliari Genoa 3-0

    Esordio amaro per Marino, Cagliari Genoa 3-0

    Cagliari Genoa era la partita dell’esordio di Pasquale Marino sulla panchina del Grifone, in veste di successore di Alberto Malesani, reo di non aver fornito alla sua squadra una precisa identità di gioco: alla vigilia, Marino aveva ritenuto opportuno scomodare paragoni importanti, con il Genoa di Gasperini e del compianto Professor Scoglio, intenzionato a lasciare il segno. Era, inoltre, la partita di esordio di Alberto Gilardino al centro dell’attacco del Genoa, atteso perchè considerato il rinforzo fondamentale per l’attacco dei rossoblu.

    Cagliari-Genoa | © Enrico Locci/Getty Images

    L’esordio, però, al Sant’Elia di Cagliari, contro la squadra ben messa in campo da Davide Ballardini, non è dei migliori per il Genoa, con un avvio di gara assolutamente in salita per il Grifone, costretto a rincorrere appena dopo 13 minuti di gioco, quando il Cagliari passa in vantaggio su calcio di rigore concesso dal direttore di gara Celi per fallo di Mesto su Cossu, e realizzato prontamente da Larrivey, al terzo gol in campionato, che batte Sebastian Frey.

    I padroni di casa, però, non si accontentano del vantaggio, imbastendo trame di gioco e costruendo pericoli per la porta di Frey, con occasioni anche clamorose che avrebbero potuto rendere il passivo del primo tempo ben più pesante per il Genoa: su tutte, le occasioni di Nainggolan al 15′, di poco alta, la traversa di Canini al 17′, il colpo di testa di Victor Ibarbo al 37′ su cross di Agostini e l’insidiosissimo colpo di testa di Larrivey al 44′ parato da Frey, in un primo tempo dominato totalmente dai sardi, che avrebbero meritato perlomeno il raddoppio nella prima frazione di gioco con un Larrivey in grande spolvero così come il giovane Ibarbo, non più una sorpresa, ed un grande Cossu. Tra i rossoblu ospiti, il peggiore è Kucka, sostituito già al 35′ da Jorquera, ma è l’intera squadra ad aver avuto un approccio negativo alla gara.

    Il secondo tempo si apre con una buona occasione per il Genoa che prova a scuotersi con un’occasione per il capitano Marco Rossi al 50′, sulla quale si stava avventando anche il neo acquisto Gilardino. Le speranze del Genoa durano ben poco, spezzate dall’azione spettacolare, da centometrista, di Ibarbo innescato da Cossu che batte Frey in uscita al minuto 56 per il 2-0, realizzando il suo secondo gol in campionato.
    Al minuto 66 si complicano ulteriormente le cose per il Genoa di Marino, con l’espulsione ai danni di Emiliano Moretti, per fallo sull’attaccante colombiano che si stava involando nuovamente verso la porta: il Genoa in inferiorità numerica è sempre più in difficoltà, ed al 72′, Granqvist infila nella sua porta un traversone di Agostini realizzando in autogol il 3-0 per il Cagliari. Un risultato che sarà quello definitivo, anche se per il Cagliari ci sarebbe la possibilità di rendere il passivo ancora più pesante, con le occasioni capitate all’ 82′ per Larrivey servito da Ibarbo, che però manda fuori da ottima posizione.

    La gara si conclude così dopo due minuti di recupero, netta superiorità del Cagliari in grande forma e, dall’altra parte, un Genoa in totale confusione: ci sarà molto da lavorare per Pasquale Marino, che probabilmente non si aspettava un esordio tanto negativo nella successione ad Alberto Malesani, che comunque aveva lasciato la squadra con 21 punti in classifica. Per il Cagliari, invece, ottime notizie soprattutto da parte di Ibarbo, a tratti incontenibile: sarà contento di questo il presidente Cellino che ha seguito la gara non dalla sua consueta posizione in tribuna, bensì dagli spogliatoi, da un televisore appositamente installato, seguendo la sua proverbiale scaramanzia, essendo questa la giornata numero 17. Una scaramanzia che, guardando il risultato finale, ha portato gli esiti sperati.

  • Cagliari Genoa, probabili formazioni. Esordio per Gilardino

    Cagliari Genoa, probabili formazioni. Esordio per Gilardino

    La diciassettesima giornata di campionato, fra le gare della domenica pomeriggio, vedrà di fronte nel “derby rossoblu” Cagliari e Genoa, in campo alle ore 15:00 al Sant’Elia, in una partita interessante soprattutto per testare le potenzialità del nuovo Genoa, quello targato Pasquale Marino, dopo la fine dell’avventura di Alberto Malesani, e con in campo il neo arrivato Alberto Gilardino, pronto a dimostrare tutto il suo valore, dopo i mesi di appannamento in maglia Viola.

    alberto gilardino | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Il tempo per lavorare e per plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza non è stato moltissimo, ma Pasquale Marino, uomo pragmatico e di poche parole, vuole dare l’imprinting al suo Genoa già dalla prima partita ufficiale in campionato ed intanto per il neo tecnico rossoblu giungono ottime notizie dall’infermeria, che si è svuotata di Kucka e Dainelli, che potrebbero andare in panchina contro il Cagliari.

    Nell’ambiente del Grifone, comunque, l’attenzione nei giorni della sosta è stata puntata sull’arrivo di Alberto Gilardino, un rinforzo di grandissimo spessore, capace di spostare da solo l’asticella del potenziale offensivo di una squadra: pertanto, il gioco del Genoa dovrà, d’ora in poi, provare ad adattarsi alle caratteristiche dell’attaccante, puntando maggiormente su cross provenienti dalle fasce, per sfruttare i suoi colpi di testa e la sua prontezza in zona gol.

    Nella gara di Cagliari, dunque, Pasquale Marino schiererà un Genoa con modulo 4-3-3  con Frey in porta, Mesto, Dainelli, Granqvist, Antonelli in difesa, Marco Rossi, Veloso, Merkel, Zè Eduardo a centrocampo, Gilardino e Jankovic in attacco.

    I padroni di casa cagliaritani allenati da Ballardini, invece, si schiereranno con un modulo 4-3-1-2, con Agazzi, Pisano, Canini, Ariaudo, Agostini; Dessena, Nainggolan, Ekdal; Cossu; Thiago Riberio, Ibarbo.

    Alle ore 15, allo stadio Sant’Elia di Cagliari, arbitrerà il signor Domenico Celi della sezione di Bari, coadiuvato dai due assistenti Marzaloni e Debosz, e dal quarto uomo Gennaro Palazzino di Ciampino.

  • Gilardino al Genoa, reazione a catena in Italia

    Gilardino al Genoa, reazione a catena in Italia

    Il passaggio di Gilardino al Genoa innesca una reazione a catena tanti direttori sportivi stavano aspettando. Il futuro di Caracciolo, Amauri, Pinilla, Maxi Lopez, Inzaghi, Toni e Iaquinta diventa un romanzo da leggere senza avere paura di perdersi all’interno dei corridoi ciechi del calciomercato.

    QUI CARACCIOLO: il Ferraris ha un inquilino nuovo, si chiama Alberto Gilardino, professione bomber. Gli altri possono attendere. Fra questi il più sfortunato è la punta ex Brescia Caracciolo, che con l’arrivo dell’attaccante azzurro diventa la terza-quarta scelta nelle idee tattiche di Marino, superato dal “cammello” Pratto e dal brasiliano Ze Eduardo, senza contare la presenza in rosa di un certo Rodrigo Palacio. Qual è la destinazione che al momento sembra convincere maggiormente l’airone? Novara. La dimensione piemontese sarebbe l’ideale per Caracciolo, il quale ridiventerebbe protagonista con i suoi gol e farebbe le fortune di una squadra che lotta disperatamente per non retrocedere.

    alberto gilardino | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    QUI INZAGHI: ecco però che spunta Inzaghi. A Tesser e al Novara non dispiacerebbe affatto di includere nella propria rosa l’attaccante rossonero, che al Silvio Piola avrebbe la concreta possibilità di rivivere una seconda giovinezza. Sono ormai note le noie che affliggono da alcuni mesi il Pippo nazionale, con conseguenti voci di addio al Milan. Oltre al Novara anche il Cagliari di Massimo Cellino è interessato alla punta milanista. I guai del reparto offensivo rossoblu hanno condannato la squadra sarda ad un campionato fin qui anonimo, dopo un ottimo avvio con l’ex allenatore Ficcadenti. Bisogna però capire le reali intenzioni del calciatore rossonero. Qualora dovesse lasciare Milanello, accetterà di trasferirsi in club che lottano soltanto per la salvezza? Oppure è più probabile che scelga città come Udine e Roma (sponda biancoceleste), dove però il posto da titolare sarebbe piuttosto compromesso?

    AMAURI, PINILLA, MAXI LOPEZ, TRIS PER IL DOPO GILA: a Firenze ancora non ci credono. Gilardino non c’è più. La fine di un ciclo iniziato a tramontare dopo l’addio di Prandelli per diventare ct della Nazionale. Quali sono i nomi che si rincorrono nelle ultime ore per la sostituzione della prima punta ex Milan e Parma? Il ds viola Corvino cala un tris: l’oriundo Amauri, il cileno Pinilla e l’argentino Maxi Lopez. Chi ha più probabilità di vestire la maglia della Fiorentina? Questa volta sembra proprio l’attaccante bianconero ad avere più chances per rimpiazzare l’ex viola. Dopo i numerosi no inferti a svariate squadre italiane ed europee, Amauri sarebbe pronto ad accettare l’offerta della Fiorentina. A contendergli il posto vacante di Gilardino sarà il catanese Maxi Lopez, che dopo esser stato sedotto e abbandonato dal Milan, ha la possibilità di lasciare l’Etna per trasferirsi in una delle vecchie sorelle del calcio italiano. Il nome di Pinilla è quello meno quotato dagli addetti ai lavori, e si vocifera che sia stato accostato ai viola solamente per la presenza sulla panchina dei gigliati del suo ex allenatore Delio Rossi, il quale conosce molto bene il cileno e l’ha fatto esplodere nella prima metà della scorsa stagione. Il patron Zamparini ha comunque smentito qualsiasi interessamento nei confronti del proprio giocatore, ribadendo che Pinilla non si muoverà dal Palermo.

    SCARTI JUVE: seguendo l’inerzia della vicenda Amauri e dopo l’arrivo di Borriello agli ordini di Conte, anche altri due “scarti” della rosa bianconera sono pronti a salutare il Juventus Stadium. Toni e Iaquinta, dopo 6 mesi di tribune, hanno capito che il loro futuro è lontano dalla Juventus. Entrambi hanno da poco rifiutato la proposta indecente del Novara che li avrebbe presi entrambi in prestito fino a giugno.  Toni è stato accostato di recente anche alla Fiorentina, ma difficilmente i tifosi viola potranno rivivere il replay delle due stagioni a cavallo fra il 2005-2007 in cui il bomber di Modena segnò 47 reti in 67 presenze. Iaquinta ha richieste all’estero, e la più interessata al momento sembra l’Espanyol, disposta a prendere in prestito l’ex Udinese.

    Il calciomercato è questo, allacciate le cinture, il 3 gennaio è alle porte.

  • Genoa, Amauri, Gilardino o Borriello per l’attacco

    Genoa, Amauri, Gilardino o Borriello per l’attacco

    Dopo il cambio della guardia sulla panchina genoana con l’avvicendamento tra Pasquale Marino e Alberto Malesani, esonerato nella giornata di ieri dal presidente Preziosi dopo il pesante ko per 6-1 incassato con il Napoli nell’ultima uscita del 2011, il Genoa comincia a guardarsi intorno per rinforzare la rosa nel mercato di riparazione.

    Amauri | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Il principale obiettivo di Preziosi è portare sotto la Lanterna un bomber in grado di alzare il peso specifico in attacco dove a salvarsi è il solo Palacio e con Caracciolo, Pratto e Ze Eduardo che non si sono dimostrati all’altezza della situazione. In lizza tre nomi, come conferma lo stesso numero uno del club rossoblu: Amauri, Alberto Gilardino e Marco Borriello.

    Il sogno resta sempre il centravanti della Fiorentina, già ad un passo dal trasferimento a Genova quest’estate e sfumato quando la trattativa era ormai in dirittura d’arrivo sulla base di 11 milioni di euro. Preziosi vuole riprovarci a distanza di pochi mesi, bisognerà constatare quanta voglia abbia la società viola di privarsi di Gilardino specie ora con la Fiorentina che sta attraversando una situazione delicata e che naviga in acque non del tutto tranquille.

    Sondaggio anche per l’attaccante della Roma per il quale però esiste già un accordo di massima con la Juventus. Borriello, che ha già militato nel Genoa nel 2007-2008, la sua stagione migliore in Serie A, lasciando un bellissimo ricordo (19 reti in 35 presenze), non rientra più nei piani del progetto del tecnico Luis Enrique e difficilmente rifiuterà una seconda volta il trasferimento alla Vecchia Signora.

    Per questi motivi il favorito ad indossare la maglia rossoblu è Amauri. L’attaccante della Juventus, fuori rosa da inizio stagione, è l’attaccante sul quale Preziosi può arrivare più facilmente visto il suo status attuale all’interno del club bianconero e che è proprio lui l’indiziato numero uno a lasciare il posto a Borriello. Dopo essersi opposto alla cessione rifiutando tutte le possibili destinazioni preferendo rimanere ai margini della prima squadra, l’attaccante italo-brasiliano si è convinto a lasciare Torino a gennaio. Reduce dall’ottima mezza stagione di Parma, Amauri dunque dovrebbe essere il primo regalo del neo tecnico Marino per dare un senso alla stagione del Genoa.

  • Malesani esonerato, fatale il 6-1 al San Paolo

    Malesani esonerato, fatale il 6-1 al San Paolo

    Malesani non è più l’allenatore del Genoa. Il tecnico veronese paga a caro prezzo la sconfitta per 6-1 subita dai suoi uomini al San Paolo l’altra sera. Il presidente Preziosi ha affidato il nuovo incarico a Pasquale Marino.

    Il ruolino di marcia del Grifone nelle ultime nove partite recitava quattro successi e cinque sconfitte. Evidentemente non sono bastati a Malesani i 21 punti fin qui ottenuti, 14 dei quali tra le mura casalinghe. In questo avvio di campionato il Genoa non ha conosciuto mezze misure, pareggiando soltanto in tre occasioni (in questa speciale classifica ha fatto meglio soltanto l’Inter con due pareggi). Attualmente la squadra si trova al 10° posto in classifica, distante tre punti dal sesto posto occupato proprio dal Napoli.

    Malesani |©Marco Luzzani/Getty Images

    L’esonero era nell’aria già dalla sconfitta contro il Cesena del 27 novembre scorso. Nonostante fosse deluso dalla gestione della rosa, Preziosi aveva scelto di proseguire il rapporto con l’allenatore, decretando di fatto lo stato di crisi. Prove tecniche di licenziamento sono state rilevate dopo le due sconfitte casalinghe contro Milan e Inter. Al terzo, pesantissimo, ko è scattato l’esonero ufficiale.

    Un idillio mai nato quello fra Malesani e il presidente rossoblu. La prima partita di campionato aveva segnato subito una profonda frattura fra presidenza e tecnico, quando l’Atalanta riuscì a sorprendere tutti e portarsi sullo 0-2 dopo pochi minuti con la doppietta di Maxi Moralez. Preziosi scelse di abbandonare la tribuna alla fine del primo tempo, per sottolineare il proprio totale disappunto.

    Al suo posto è stato chiamato Pasquale Marino, fermo ai box dopo le recenti esperienze poco felici con Parma e Udinese, entrambe terminate con un prematuro esonero. L’ex Catania è un fedelissimo del 4-3-3, modulo con il quale è salito alla ribalta nazionale quando allenava ai piedi dell’Etna. La rosa del Genoa sembra potersi adattare alle idee tattiche di Marino, sebbene manchi una boa centrale di peso (se si esclude Caracciolo). Negli ultimi giorni si è parlato con insistenza di un possibile ritorno del Principe Milito al Luigi Ferraris. In forte ascesa anche le quotazioni di Alberto Gilardino, non più al centro del progetto viola come ai tempi della gestione Prandelli.

  • Cesena, esonerato Giampaolo. In pole c’è Ballardini

    Cesena, esonerato Giampaolo. In pole c’è Ballardini

    La sconfitta contro il Parma 2-0 sancisce la fine del rapporto tra Marco Giampaolo e la società romagnola. A dare l’annuncio ufficiale è proprio il presidente dei bianconeri Igor Campedelli nella conferenza stampa del dopo partita; in 9 giornate di campionato la squadra cesenate sotto la guida del tecnico di Bellinzona ha raccolto solo 3 punti, magrissimo bottino per una squadra rinnovata con giocatori come Mutu, Candreva, Eder arrivati in estate pronti a farle fare il salto di qualità.

    Marco Giampaolo | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Ultimo posto senza nemmeno una vittoria per la squadra bianconera, che però ha mostrato di avere un bel gioco; l’handicap è la troppa sterilità sottoporta con solo 3 gol all’attivo, ciò ha portato al divorzio prematuro tra allenatore e società. Attore non protagonista di questo esonero non può che essere Franco Colomba, allenatore del Parma, che con l’ottima prestazione della sua squadra ha condannato (ed è stranamente la seconda volta) Giampaolo ad un nuovo allontanamento da una panchina di Serie A: era il 28 ottobre del 2009, esattamente 2 anni fa, e il Bologna targato Colomba sconfiggeva quel Siena (che 7 mesi dopo finirà in B) di Giampaolo in crisi di risultati e gioco: solo 5 punti in 10 giornate. Il presidente del Siena in quel caso non potè fare a meno di cambiare allenatore per dare una scossa alla squadra, e questo è quello che si augura anche il presidente Campedelli, consapevole di avere una squadra che potrebbe aspirare a un pò più di una semplice salvezza. Per la panchina rimasta vacante si fanno i nomi di Ballardini (attualmente favorito), ma anche quello di Pasquale Marino, ex tecnico di Parma, Catania e Udinese.

  • Il Parma esonera Marino, Delio Rossi torna a Palermo

    Il Parma esonera Marino, Delio Rossi torna a Palermo

    “E’ stata una decisione molto difficile, ma a nostro avviso necessaria. Dovevamo responsabilizzare la squadra, volevamo evitare ulteriori alibi. Per il sostituto non c’è fretta, dobbiamo decidere con calma”

    Con queste parole il ds Leonardi annuncia l’esonero di Pasquale Marino dopo la cocente sconfitta del Parma al Tardini contro il quasi retrocesso Bari. Non ci sono ancora indiscrezioni sul possibile successore anche se la ricerca di Leonardi “più che un motivatore serve qualcuno che responsabilizzi” lascia propendere verso un uomo di esperienza.

    Anche Zamparini dopo l’ennesima debacle del Palermo a Catania ha annunciato di poter richiamare Delio Rossi sulla panchina rosanero, anche se non è escluso che l’allenatore rifiuti.

  • Serie A: Milan – Parma, probabili formazioni. Gioca Cassano, Pato va in panchina

    Serie A: Milan – Parma, probabili formazioni. Gioca Cassano, Pato va in panchina

    Match importante per il Milan questo pomeriggio a San Siro contro il Parma. I rossoneri, un pò appannati nelle ultime uscite, devono ritrovare la retta via per portare a casa i 3 punti che mancano da un pò di tempo, esattamente dal 29 gennaio.

    Allegri lancia dal primo minuto Cassano al posto di Pato che affiancherà nell’attacco rossonero l’insostituibile Ibrahimovic; alle loro spalle Robinho pronto a svariare da una parte all’altra del campo. Van Bommel è il vice Pirlo (infortunatosi nuovamente dopo aver recuperato da un altro infortunio) mentre Nesta riprenderà il suo posto al centro della difesa.

    Marino risponde con le due torri Crespo e Amauri supportate da Giovinco; in mediana giocheranno Candreva, Dzemaili e Valiani. Palladino partirà dalla panchina.

    Probabili formazioni MILAN – PARMA (ore 18:00)

    MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Oddo, Thiago Silva, Nesta, Antonini; Gattuso, Van Bommel, Flamini; Robinho; Cassano, Ibrahimovic.
    Panchina: Amelia, Legrottaglie, Yepes, Jankulovski, Seedorf, Emanuelson, Pato.
    Allenatore: Allegri
    PARMA (4-3-1-2): Mirante; Zaccardo, Paci, A. Lucarelli, Gobbi; Candreva, Dzemaili, Valiani; Giovinco; Crespo, Amauri.
    Panchina: Pavarini, Paletta, Galloppa, Modesto, Palladino, Bojinov, Angelo.
    Allenatore: Marino

  • Il Parma crocevia per Allegri. Il Milan ritrova Nesta

    Il Parma crocevia per Allegri. Il Milan ritrova Nesta

    Con le rivali allo scudetto impegnate in un testa a testa suggestivo il MIlan avrebbe sulla carta l’impegno più facile del week end ma il doppio pareggio consecutivo, l’allarme stanchezza lanciato da Ibra e sopratutto la lunga lista di infortunati fanno si che la partita contro il Parma sia un rebus.

    Lo ha detto Allegri nella conferenza della vigilia e noi lo ripetiamo oggi: l’appuntamento di oggi pomeriggio dei rossoneri è fondamentale per il campionato, anzi qualora non dovessero arrivare i tre punti il MIlan perderebbe il ruolo di favorita di inizio stagione.

    L’undici rossonero vede il ritorno di Nesta tra i titolari con il tuttofare Thiago Silva al suo fianco, i problemi maggiori sono a centrocampo dove l’infortunio di Pirlo costringe il tecnico a cambiare ancora la formazione: sicuri di un posto saranno Gattuso e Van Bommel mentre per la terza maglia è ballottaggio tra Merkel ed Emanuelson con Flamini e Seedorf tenuti in panchina per la CHampions League.

    Marino sembra orientato a schierare i suoi con il doppio centravanti, Amauri al fianco di Crespo per impegnare i difensore e contrastare dal nascere le ripartenze rossonere.