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  • Lione e Real Sociedad salutano l’Europa League

    Lione e Real Sociedad salutano l’Europa League

    Le gare di ritorno del playoff di Europa League hanno visto il percorso netto per le due italiane, se pur in modo diverso l’Inter a valanga sullo Stjarnan, mentre il Torino con parecchie sofferenze con il Rnk Spalato, ma hanno regalato anche alcune clamorose sorprese.

    l'Europa League
    l’Europa League

    La prima è arrivata dalla Russia con il Krasnodar che ha rifilato un netto tre a zero alla Real Sociedad ribaltando la sconfitta subita per 1-0 all’andata in Spagna ed eliminando la più quotata avversaria.

    Delusione anche per una grande del calcio francese. Il Lione andava in Romania con l’obiettivo di ribaltare il clamoroso Ko per 2-1 casalingo subito dall’Astra 7 giorni fa. La rete di Ferri dopo 23 minuti ha illuso il Lione di poter compiere l’impresa ma così non è stato e per i francesi l’Europa finisce già a fine agosto.

    Anche l’Inghilterra perde una propria rappresentante, il 2-1 sul proprio campo non basta all’Hull City per ribaltare la sconfitta subita per 1-0 in Belgio con il Lokeren che così approda ai gironi.

    Tutto facile invece per il Borussia Moenchengladbach che dilaga 7-0 sul Sarajevo, per il Villarreal che dopo il 3-0 dell’andata in trasferta, rifila un netto 4-0 ai kazaki dell’Astana. Bene anche Tottenham e Psv che si qualificano sbarazzandosi agevolmente di Ael Limassol e Soligorsk.

    Da segnalare la sfida tra Neftchi Baku e Partizan Belgrado, già tesa nel prepartita con lancio di sassi verso il pulman degli ospiti, e conclusasi con la vittoria del Partizan e con ben 4 espulsi (3 nelle file del Neftchi Baku) negli ultimi 10 minuti di gara.

     

    RIEPILOGO RISULTATI GARE DI RITORNO PLAYOFF EUROPA LEAGUE (tra parentesi il risultato dell’andata)

    Lokomotiv Mosca (Rus) – Apollon (Cyp) 1-4 (1-1) qual. APOLLON

    Krasnodar (Rus) – Real Sociedad (Esp) 3-0 (0-1) qual. KRASNODAR

    Metalist Kharkiv (Ukr) – Ruch (Pol) 1-0 d.t.s. (0-0) qual. METALIST KHARKIV

    Neftci Baku (Aze) – Partizan (Srb) 1-2 (2-3) qual. PARTIZAN

    Omonia (Cyp) – Dinamo Mosca (Rus) 1-2 (2-2) qual. DINAMO MOSCA

    PAOK (Gre) – Zimbru (Mda) 4-0 (0-1) qual. PAOK

    Astra (Rou) – Lione (Fra) 0-1 (2-1) qual. ASTRA

    FK Rostov (Rus) – Trabzonspor (Tur) 0-0 (0-2) qual. TRABZONSPOR

    Hajduk Split (Cro) – Dnipro (Ukr) 0-0 (1-2) qual. DNIPRO

    Sheriff Tiraspol (Mda) – Rijeka (Cro) 0-3 (0-1) qual. RIJEKA

    Soligorsk (Blr) – PSV (Ned) 0-2 (0-1) qual. PSV

    Maccabi Tel Aviv (Isr) – Asteras T. (Gre) 3-1 (0-2) qual. ASTERAS

    Twente (Ned) – Karabakh (Aze) 1-1 (0-0) qual. KARABAKH

    Feyenoord (Ned) – Zorya (Ukr) 4-3 (1-1) qual. FEYENOORD

    Midtjylland (Den) – Panathinaikos (Gre) 1-2 (1-4) qual. PANATHINAIKOS

    Debrecen (Hun) – Young Boys (Sui) 0-0 (1-3) qual. YOUNG BOYS

    Rapid Vienna (Aut) – HJK (Fin) 3-3 (1-2) qual. HJK

    Sparta Praga (Cze) – Zwolle (Ned) 3-1 (1-1) qual. SPARTA PRAGA

    St. Etienne (Fra) – Karabukspor (Tur) 4-3 d.c.r (0-1) qual. ST. ETIENNE

    Torino (Ita) – RNK Split (Cro) 1-0 (0-0) qual. TORINO

    Zurigo (Sui) – Trnava (Svk) 1-1 (3-1) qual. ZURIGO

    Hull (Eng) – Lokeren (Bel) 2-1 (0-1) qual. LOKEREN

    Inter (Ita) – Stjarnan (Ice) 6-0 (3-0) qual. INTER

    Borussia Moenchengladbach (Ger) – Sarajevo (Bih) 7-0 (3-2) qual. BORUSSIA MOENCHENGLADBACH

    Nacional (Por) – Dinamo Minsk (Blr) 2-3 (0-2) qual. DINAMO MINSK

    Tottenham (Eng) – AEL Limassol (Cyp) 3-0 (2-1) qual. TOTTENHAM

    Villarreal (Esp) – FC Astana (Kaz) 4-0 (3-0) qual. VILLARREAL

    Club Brugge (Bel) – Grasshoppers (Sui) 1-0 (2-1) qual. CLUB BRUGGE

    Dinamo Zagabria (Cro) – Petrolul (Rou) 2-1 (3-1) qual. DINAMO ZAGABRIA

    Legia (Pol) – Aktobe (Kaz) 2-0 (1-0) qual. LEGIA

    Rio Ave (Por) – Elfsborg (Sve) 1-0 (1-2) qual. RIO AVE

  • Taribo West, giallo sull’età: “Ha 12 anni in più”

    Taribo West, giallo sull’età: “Ha 12 anni in più”

    La notizia è di quelle che potrebbero essere classificate fra la cronaca e la curiosità e, ad una prima lettura, potrebbe suscitare qualche dubbio sulla sua veridicità: in realtà, è tutto vero considerando che la “fonte”, ossia l’ex presidente del Partizan Belgrado, ha avuto modo di accertare direttamente la vera età di Taribo West, l’ex calciatore dell’Inter di fine anni ’90 noto nell’immaginario collettivo per il look stravagante con tanto di treccine colorate, che ha militato poi per breve tempo anche nel Milan, nella squadra inglese del Derby County ed in Germania al Kaiserslautern prima di trasferirsi nel 2002 alla squadra di Belgrado presieduta allora da Zarko Zacevic. Ebbene, all’epoca del trasferimento al Partizan di Belgrado Taribo West dichiarava di avere solo 28 anni ma, in realtà, ne aveva ben 40 ed, inoltre, quando nell’estate del 1997 i nerazzurri acquistarono Taribo West dall’ Auxerre, il nigeriano aveva già compiuto 35 anni mentre la dirigenza interista pensava di aver acquistato un calciatore di soli 23 anni, ad inizio carriera. Il tutto nasce, dunque, dalla “falsificazione” della suo anno di nascita con un consistente “ritocco” non di poco conto, di ben di 12 anni: Taribo West, infatti, sarebbe nato nel 1962 ed, invece, ha sempre dichiarato e fatto risultare di essere un classe 1974.

    Taribo West, 12 anni in più di quelli dichiarati | immagini dal web
    Taribo West, 12 anni in più di quelli dichiarati | immagini dal web

    Tuttavia, come dichiarato in queste ore, anche considerando il vero anno di nascita, il presidente del Partizan Belgrado Zarko Zacevic non si pente di averlo avuto in rosa, perchè “era una quarantenne in grande forma”.

    A conti fatti, dunque, bisogna considerare che nel 2007 quando Taribo West decise di porre fine alla sua carriera agonistica con le esperienze in Iran e Qatar all’età dichiarata di 33 anni in realtà aveva già 45 anni compiuti: una vicenda che, dunque, non può che suscitare scalpore soprattutto considerando che i fatti dimostrano come sia stato relativamente agevole bypassare controlli di anagrafica e documenti, e considerando che non è il primo caso simile nel mondo del calcio professionistico.

    E’ già successo nel 2002 con Luciano, ala del Chievo “dei miracoli” di Gigi Del Neri, che all’epoca dei fatti si faceva chiamare Eriberto, dichiarando di avere tre anni in meno rispetto alla sua vera età (facendo risultare di essere un classe 1979 anzichè un classe 1975, ndr): in quel caso, il brasiliano venne squalificato per un anno (anche se poi la squalifica venne ridotta a sei mesi, ndr) e lo scandalo condizionò in parte la sua carriera che, all’epoca dei fatti, era in grandissima ascesa. E’ successo ancora recentemente nel Mondiale sudamericano Under 20, quando il calciatore peruviano Max Barrios è stato accusato di aver falsificato la sua età (dichiarando 20 anni anzichè 25, ndr) ma anche la sua nazionalità considerando che, in realtà, è ecuadoreno.

    Situazioni paradossali, dunque, che però sono accadute in passato e che continuano ad accadere ed emergere ancora oggi evidenziando delle grandi crepe nel funzionamento dei necessari controlli “a monte” e che, di riflesso, potrebbero poi provocare anche dei gravi pericoli per la salute degli atleti considerando che, ovviamente, consentire ad un calciatore over 40 di praticare l’attività agonistica professionistica potrebbe comportare dei rischi considerevoli per gli atleti.

  • Lazar Markovic, il talento del Partizan Belgrado

    Lazar Markovic, il talento del Partizan Belgrado

    Lazar Markovic ha stupito tutti a San Siro giovedì scorso nel match vinto dall’Inter contro il Partizan. Soltanto il palo e uno straordinario Handanovic gli hanno impedito la gioia del gol, rete che avrebbe forse consentito ai ragazzi di Vermezovic una vittoria storica al Meazza. Non ha segnato, ma Lazar ha comunque mostrato numeri e qualità fuori dal comune per un ragazzo della sua età (classe ’94, 18 anni lo scorso marzo). La retroguardia nerazzurra durante i 90′ della partita non è riuscita ad opporre una strategia che potesse fermare il fenomeno di Cacak. Partendo largo a sinistra e accentrandosi con il destro, Lazar Markovic è stato impressionante, con Jonathan e gli altri nerazzurri in perenne difficoltà.

    IL DEBUTTO – Dopo aver trascorso tre anni nelle giovanili del Partizan, Markovic viene promosso in Prima squadra, debuttando tra i professionisti durante il match di Superliga contro il Sloboda Uzice, valido per la 30 giornata di campionato, vinto dal Partizan con il risultato di 2-1. Per Laraz, allora 17 enne, diciannove minuti in campo e tanta voglia di iniziare al più presto la stagione successiva. Poche settimane prima Lazar Markovic aveva disputato il Campionato Europeo Under 17. Il torneo vide la clamorosa eliminazione della Serbia fin dalla fase a gironi, nella quale Markovic e compagni riuscirono soltanto ad ottenere un punto (Serbia-Francia 1-1), uscendo sconfitti al debutto contro la Danimarca (2-3) e infine nella terza e ultima partita del girone contro l’Inghilterra (3-0 per gli inglesi). Quell’anno non mancarono le critiche anche nei confronti del giovanissimo Markovic. Pochi mesi più tardi però Lazar riuscì a riprendersi con gli interessi quanto gli era stato tolto agli ultimi Europei di categoria.

    Serbia v Wales  - FIFA 2014 World Cup Qualifier
    Lazar Markovic con la maglia della Nazionale maggiore | ©Srdjan Stevanovic/Getty Images

    UNA PRIMA STAGIONE TRIONFALE – Il 2011-2012 non inizia sotto una buona stella. Il Partizan infatti nel giro di due settimane si ritrova fuori sia dalla Champions League (ko contro il Genk), sia dall’Europa League (giustizieri gli irlandesi dello Shamrock Rovers). L’inizio traumatico nelle competizioni europee viene però cancellato dal fantastico esordio in campionato. Markovic segna subito, alla prima giornata, durante il match contro il Novi Pazar. Dopo 12 giornate il suo score parla di 6 gol fatti e tre assist. A Belgrado si sprecano gli elogi per quel ragazzo di 175 cm che ricorda a tutti l’ex idolo di casa, Stevan Jovetic, andatosene nell’estate del 2008 per trasferirsi alla Fiorentina. Sono trascorsi quattro anni dall’addio di Stevan. Forse per i tifosi del Partizan è arrivato nuovamente il momento di salutare l’ennesimo campione, tale Lazar Markovic. I top club europei hanno posato da tempo gli occhi su di lui. Può essere proprio l’Inter di Massimo Moratti ad acquistare il fuoriclasse di Cacak, con Stramaccioni che saprebbe valorizzare al massimo il suo talento sconfinato.

    SCHEDA CALCIATORE
    Nome: Lazar Markovic
    Data di nascita: 2 marzo 1994, Cacak
    Nazionalità: Serbia
    Altezza: 175 cm
    Piede preferito: destro
    Ruolo: attaccante/esterno sinistra
    Squadra: Partizan Belgrado
    Valore: 6 milioni di euro

    IL VIDEO DI LAZAR MARKOVIC
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  • Inter-Partizan 1-0, ci pensano Handanovic e Palacio

    Inter-Partizan 1-0, ci pensano Handanovic e Palacio

    Dalla paura alla festa. A San Siro succede tutto in trenta secondi. Ovvero quelli che passano tra il miracolo di Handanovic sul lanciatissimo Lazar Markovic e il cross di Milito che Palacio trasforma in gol vittoria. È il minuto 42 del secondo tempo. Fino a quel punto l’Inter aveva sciupato almeno 3 azioni da rete nitide e rischiato qualcosa di troppo sulle ripartenze fulminee dei serbi. Transizioni ispirate dal solito Markovic, spina nel fianco della retroguardia nerazzurra per almeno 30 minuti. Nella terza gara del girone H di Europa League l’Inter supera 1-0 il Partizan Belgrado e allunga a sei i punti di distacco da Neftchi e Partizan. Insomma, per gli uomini di Stramaccioni passaggio del turno blindato e quinta vittoria di fila in gare ufficiali.

    Work in progress – L’Inter scende in campo con l’ormai rodato 3-4-3, con Coutinho e Cassano a lavorare palloni sugli esterni per l’avanzato Livaja. E i nerazzurri partono bene. Nei primi venti minuti la squadra di Stramaccioni macina bel gioco e azioni interessanti. Peccato manchi l’acuto proprio sul più bello. Le occasioni migliori nascono dalle accelerazioni di un rigenerato Coutinho. Ma il cinismo è un’altra cosa. Come al minuto 28, quando Pereira mette in mezzo un cross che di piatto il brasiliano spedisce di poco a lato. Alla mezz’ora, però, Cou si fa male e l’Inter è costretta a cambiare faccia. Entra Palacio e si passa al 4-4-2: Mudingayi e Livaja diventano esterni di centrocampo. Ma è il Partizan a farsi pericolso. Al 21’ Markovic sorprende la difesa interista e pesca il palo alla sinistra di Handanovic. Brividi. Gli ospiti crescono, mentre sull’asse Guarin – Cassano i lanci lunghi si sprecano. Idea non malvagia vista la retroguardia serba, ma il barese non è certo Bolt. Nella ripresa Cambiasso e Guarin riprendono il controllo del centrocampo ed è tutta la squadra a crescere. Non cresce invece la “fame” di gol: prima Palacio, poi Cassano sprecano malamente veri e propri rigori in movimento. Al 42’ esce fuori la vera anima dell’Inter: pazza, maledettamente pazza. Il Partizan sfonda in contropiede, la difesa nerazzurra pasticcia il pasticciabile e Markovic, insieme al 1600 tifosi ospiti, pregusta il sapore della rete. E invece Handanovic fa due cose, semplici e complicatissime: prima salva con un vero e proprio miracolo la propria porta, poi rilancia l’azione che porterà al vantaggio dei padroni di casa. Sul capovolgimento di fronte Milito prende palla sul vertice destro dell’area di rigore, pennella un cross che Palacio, grazie anche al sapone sui guanti di Petrovic, mette in rete di testa. Vantaggio Inter, e tabù San Siro stregato pure in Europa.

    Palacio, Cambiasso e Milito
    Palacio, Cambiasso e Milito © Marco Luzzan/Getty Images

    Prove d’Europa – Quando si tratta di Coppa l’Inter cambia pelle. O almeno ci prova. Tra pensieri di campionato e turnover, Stramaccioni prova a disegnare ogni volta un undici nuovo di zecca. Ma alla fine chi risolve la partita è Palacio. Su assist di Milito. Non certo due rincalzi da minestra riscaldata. E Handanovic: la parala su Markovic al 42’ della ripresa vale come un gol. Sono piuttosto le seconde linee a convincere poco. Vedi Matias Silvestre, macchinoso fino a diventare stucchevole. Vedi, ancora, Jonathan. Le sue incursioni appaiono sempre troppo velleitarie. Di certo chi strappa il premio di migliore in campo è Juan Jesus. Per lui partita da leader del reparto arretrato. Alcuni recuperi, sulle verticalizzazioni dei serbi, sono quanto meno provvidenziali.

    Chi ferma Markovic? – Per gli uomini di Vernezovic uscire dal Meazza con un pareggio non sarebbe stato un furto. Il Partizan comanda il gioco per almeno 30’ tra il primo e il secondo tempo, poi però si spegne alla lunga lasciando campo ad una compassata manovra interista. Buona la prova dei giovani (in pratica tutti) che dimostrano personalità e grandi doti tecniche. Il classe ’94 Markovic mette gli incubi alla retroguardia interista in almeno tre occasioni. Le sue accelerazioni, la sua rapidità di esecuzione, il suo senso della “porta” lo impongono come giocatore di livello europeo.

    INTER-PARTIZAN 1-0

    MARCATORE Palacio al 43′ s.t.

    INTER (3-4-1-2) Handanovic; Silvestre, Cambiasso, Juan; Jonathan, Guarin, Mudingayi, Pereira; Coutinho (31′ Palacio); Livaja (7′ s.t. Zanetti), Cassano (31′ s.t. Milito). In panchina: Belec, Ranocchia, Samuel, Gargano. Allenatore: Stramaccioni.

    PARTIZAN (4-2-3-1) Petkovic; Miljkovic, Ostojic, Ivanov, Volkov; Medo, Smilijavic; Tomic (35′ s.t. S.Markovic), S.Ilicic (31′ s.t. Joljc), L.Markovic; Mitrovic (22′ s.t. S.M.Slepovic). In panchina: R.Ilic, Lazevski, Stretenovic, S. Scepovic. Allenatore: Vladimir Vernezovic.

    ARBITRO Liany (Israele)

    LE PAGELLE

    Handanovic 7: il miracolo del portierone nerazzurro al minuto 42 della ripresa pesa come e più di un gol. Salva il risultato e propizia l’azione della rete di Palacio. Per il resto normale amministrazione.
    Silvestre 5: Ce la mette tutta il ragazzo, ma la lucidità è un’altra cosa. I pericoli per la porta nerazzurra arrivano spesso dalle sue parti. Doveva essere la partita del rilancio. Rimandato.
    Cambiasso 6: il Cuchu è uno di quei calciatori che se sono fuori dal campo poi li rimpiangi. Contro il Partizan non sfoggia di certo il vestito migliore, ma il suo contributo di quantità a centrocampo lo garantisce sempre. Buona qualche incursione a fari spenti.
    Juan 6,5: un muro. Dalle sue parti non si passa, e alcuni recuperi in extremis mettono sale ad una prestazione nettamente sopra la sufficienza.
    Johathan 5,5: tanta corsa ma poca incisività. Prova incolore per il terzino brasiliano, che si applica ma soffre limiti evidenti.
    Guarin 6: Non certo un fulmine di guerra il colombiano centrocampista dell’Inter. Al Porto era tutta un’altra storia. La reazione alle tante chiacchiere dei giorni scorsi non è arrivata. In ogni caso le qualità del giocatore sono evidenti.
    Mudingayi 6: Solito gioco sporco. L’idea di Stramaccioni di piazzarlo esterno di centrocampo gli è piaciuto come un’ape dentro i pantaloni. Ma il ragazzo ha svolto il suo ruolo con dedizione. Nel’ultima fase del match lucido nel gestire diversi palloni.
    Pereira 6: Alvaro è il classico motorino di fascia. Non precisissimo sui cross, ma il suo contributo lo ha dato.
    Coutinho 7: fino al fattaccio (infortunio al 28’pt) nettamente il migliore in campo. Lampi di pura classe per un giovanotto che può e deve ancora crescere molto.
    Palacio 6,5: Mezzo punto in più per il gol. Per il resto l’argentino sbaglia qualcosa di troppo in rifinitura e si divora una clamorosa pala gol. L’infortunio ancora non è stato del tutto assorbito.
    Milito 6,5: il principe lo zampino ce lo mette sempre. I movimenti non sono più quelli del “Bernabeu”, ma la classe è quella di sempre. Delizioso il cross che ispira il gol del vantaggio.
    Cassano 5,5: Fantantonio meno meno. La prova del talento di Bari vecchia si cristallizza nel gol sbagliato malamente in avvio di ripresa.
    Zanetti 6: Infinito potrebbe essere un aggettivo riduttivo per il capitano del’Inter. Mai banale le sue partite, sempre concreto quando c’è da dare consistenza al gioco nerazzurro.
    Livaja 5: non morde il giovanissimo attaccante croato. Va bene, i palloni giocabili lavorati per lui sono pochissimi, ma è lecito attendersi qualcosa di più.

    VIDEO INTER-PARTIZAN BELGRADO 1-0

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  • Inter-Partizan per chiudere il girone di Europa League

    Inter-Partizan per chiudere il girone di Europa League

    Battere il Partizan per consolidare la posizione nella mini classifica del girone di Europa League. E guardare alle tre sfide di ritorno con più tranquillità. Questi alcuni dei temi che accompagneranno l’Inter, questa sera al Meazza, nella gara valida per il terzo turno di coppa.

    Stramaccioni tiene molto all’Europa League, è risaputo, ma almeno per ora il campionato ha un’altra priorità. Quindi occhio al turnover e alle soluzioni tattiche che potrebbero venire fuori prima e durante la partita. Il rientro di parecchi elementi consentirà un ricambio meno traumatico rispetto soprattutto alla prima sfida col Rubin Kazan. In pratica i nerazzurri dovranno fare a meno solo di Obi (piccolo fastidio muscolare durante l’ultimo allenamento). Per il resto tutti a disposizione, specie in attacco, dove le scelte sono contate. Ma come si schiereranno i nerazzurri? Confermare la difesa a 3 o ritornare al passato? Probabilmente l’obiettivo sarà anzi tutto risparmiare energie. Di sicuro Palacio dovrebbe essere della partita. Poi spazio a Coutinho per dare rapidità alle transizioni nerazzurre.

    Andrea Stramaccioni
    Andrea Stramaccioni è sempre più idolo della Milano nerazzurra | ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Dalla Serbia – Il Partizan sta dominando il campionato serbo. Ma in Europa qualche difficoltà la fa registrare, specialmente in trasferta. Pari casalingo all’esordio nel girone con il Neftchi e sconfitta 0-2 a Kazan. Il tecnico è Vladimir Vermezovic, un allenatore eclettico, che ama cambiare spesso il volto dell’undici schierato in campo. Non a caso nelle due partite fin qui disputate in Europa League, i bianconeri si sono visti prima con un rombo di centrocampo, poi con tre uomini offensivi alle spalle di una punta. Lazar Markovic è il giocatore più significativo per una rosa che, con i doverosi distinguo, sa esprimere talenti di qualità. Ma è l’intero reparto avanzato ad abbassare sensibilmente la media dell’età, e a far salire l’asticella del talento. Mitrovic, Ninkovic e Marko Scepovic. Ragazzi di grande prospettiva. Più esperto Tomic, esterno offensivo già con esperienze di nazionale, e ovviamente il capitano Ilic, con alle spalle una lunga carriera in giro per l’Europa. Certo, i punti deboli ci sono. E sono voragini quando il Partizan gioca fuori casa. La difesa è, stando ai numeri, l’anello debole della squadra allenata da Vermezovic. Ed è lì che l’Inter dovrà attaccare, con rapidità e palla a terra.
    Probabili formazioni:

    INTER (3-4-1-2): Handanovic; Silvestre, Samuel, Juan Jesus; Nagatomo, Gargano, Guarin, Alvaro Pereira; Coutinho; Palacio, Milito.
    PARTIZAN (4-2-3-1): Petkovic; Miljkovic, Ostojic, Ivanov, Lazevski; Kamara, S. Markovic; Tomic, Ilic, L. Markovic; Mitrovic.

    Qui Appiano – “Io posso avere tutte le idee del mondo ma sono i giocatori a metterle in pratica, in campo. Io ho la fortuna di avere con loro un rapporto diretto. Poi, la cosa più importante, è con quanta fame e voglia di fare bene lavorano tutti, e loro lo fanno con tantissima fame e voglia”. È un’Andrea Stramaccioni sereno quello che si presenta ai giornalisti per la conferenza stampa di Inter – Partizan Belgrado. L’attenzione è tutta puntata sulle prestazioni altalenanti di alcuni giocatori in questo avvio di stagione. “Guarin – spiega il tecnico – è stato uno dei più sollecitati con le nazionali, insieme a Gargano e Pereira. Avendo io la possibilità di scegliere tra giocatori che sono tutti bravi, ho optato per qualcun altro, ma il valore di Guarin non è in discussione, né per il presente né per il futuro”. Ma Silvestre e Jonathan un po’ in discussione lo sono. E prova ne è lo scarso utilizzo da parte del mister. “L’ho detto e dimostrato sul campo, non c’è n nessun giocatore in questo organico che non abbia considerazione, non c’è nessuno che abbia avuto poco spazio, sia Silvestre che Jonathan hanno giocato gare importanti da titolari. Ci sono però dei giocatori che sono in uno stato di forma migliore, io do molta importanza a questo. In difesa, poi, molto importante è la continuità. Ma Matias rappresenta il presente e anche il futuro. Se pensate alle difficoltà avute da Ranocchia all’inizio, ci sta che anche Silvestre all’inizio giochi un po’ meno”.

    Qui Belgrado – Nonostante la notizia dei trecento ultrà serbi trovati senza biglietto e pronti alla partenza verso Milano, in conferenza stampa sia Vermezovic sia il capitano Sasa Ilic, hanno preferito concentrarsi sulla gara contro l’Inter. “Davanti a noi abbiamo una partita molto importante per la nostra giovane squadra, possiamo fare esperienza. Sappiamo tutti che l’Inter è fortissima, potrebbero esserci alcuni cambi da parte loro ma per noi non cambia nulla. Faremo la nostra gara, giocheremo al meglio e cercheremo di strappare un risultato positivo. Mi aspetto una partita molto intensa e spero che i miei giochino senza rispettare troppo l’avversario. Si gioca sempre in undici contro undici e non abbiamo nulla da perdere”.

  • Eurolega: Miracolo Olimpia Milano, sbanca Belgrado e vola alle Top 16

    Eurolega: Miracolo Olimpia Milano, sbanca Belgrado e vola alle Top 16

    Impresa doveva essere ed impresa è stata: l’Olimpia Milano con una prestazione memorabile sbanca Belgrado ed accede al secondo turno di Eurolega, le Top 16, cosa che solo 2 giornate fa sembrava impensabile. Ed invece la truppa di Scariolo si è ricompattata nel momento più difficile della stagione ed aiutata anche dai risultati favorevoli delle sfide che non la riguardavano direttamente è riuscita a mantenere sempre una piccola speranza accesa sulla qualificazione al turno successivo. Necessaria però sarebbe stata la vittoria in questo ultimo e decisivo turno, con la sfida sul parquet del Partizan, il Pionir, una delle Arene più “calde” d’Europa dove vincere è sempre un fatto straordinario. Ma per avere la meglio sui serbi non solo si doveva vincere, ma bisognava farlo con almeno 5 punti di scarto. Ed al termine del match, il +6 finale (72-66) è il giusto premio ad un gruppo di atleti che non ha mai mollato anche quando le cose sono sembrate andare per il verso sbagliato. Con la qualificazione dei biancorossi l’Italia compie l’en plein portando alle Top 16 3 squadre su 3.

    Malik Hairston, Emporio Armani Milano | © MUSTAFA OZER/AFP/Getty Images

    Sin dai primi secondi di gioco la gara è molto ostica, i padroni di casa tengono in pugno il risultato provando più volte l’allungo ma l’Emporio Armani è sempre a contatto. Episodio che potrebbe svoltare in negativo la partita della squadra italiana è la rimessa a 3 secondi dalla fine del primo tempo che Fotsis e Cook recapitano direttamente nelle mani di Milosavljevic che infila una tripla da quasi 9 metri per il 36-29 in favore dei padroni di casa.

    Il ritorno in campo è tremendo ed i serbi volano sul +11 (40-29), ma quando l’inerzia della partita sembra tutta in favore dei bianconeri Milano riemerge dalle fiamme dell’infermo e grazie ad un monumentale Hairston, ad alcune grandi giocate di Mancinelli e Cook ed al risveglio di Bourousis si riporta sotto, il tutto nato grazie ad un gioco da 4 punti firmato Drew Nicholas. Milano con un super parziale passa a condurre per 54-50 (31esimo) e si porta sul 59-54 a 6 minuti dalla fine. Un contro-parziale di 6-0 regala il nuovo vantaggio al Partizan (60-59 al 37esimo) ma è ancora Hairston a ribaltare la gara con 5 punti in fila ed un assist d’oro per Rocca (66-60). Poi si gioca ai tiri liberi, dove a tremare e sbagliare è Acie Law che per 2 volte consecutive fa 1/2 dalla lunetta e permette ai lombardi di mantenere il vantaggio che vuol dire qualificazione. L’ultimo sussulto arriva sulla tripla della disperazione di Andjusic, da 9 metri abbondanti sulla sirena finale, ma la palla va sul ferro. Milano mantiene i 6 punti di vantaggio e vola alle Top 16. Ottima garra di Macvan per il Partizan con 13 punti ed 11 rimbalzi, l’Olimpia risponde però con la sensazionale prova di Hairston da 18 punti e con un Cook da 17.

    Sconfitta indolore invece per la Bennet Cantù che perde in casa contro il Fenerbahce per 83-76: alla squadra di Andrea Trinchieri non bastano i 13 punti a testa di Leunen e Shermadini, per i turchi brilla Savas con 21 punti, 19 sono di Bogdanovic e Roko Ukic ne aggiunge 17.

    Nelle altre partite della serata vittoria esterna per il Real Madrid contro l’Efes a cui non bastano i 15 punti ed 11 rimbalzi di Dusko Savanovic. Per gli spagnoli 16 punti di Mirotic e 12 atesta per Llull, Singler e Carroll. Successo in trasferta anche per l’Olympiacos che si impone per 79-74 in Francia contro il Nancy: per i greci 20 punti di Antic, per il Nancy 18 punti di Shuler.

    Affermazione facile per il Maccabi che nel secondo tempo dilaga in Belgio contro lo Spirou (86-69): mattatore della serata Langford con 20 punti, i padroni di casa hanno invece 16 punti da Caleb Green.

    Infine il Bilbao si prende la qualificazione a discapito del Caja Laboral che da possibile rivelazione passa in una notte ad essere la vera delusione del torneo: nel 77-72 finale il protagonista è Marko Banic autore di 18 punti, per il Tau servono a poco i 15 punti di Milko Bjelica.

    Leggi anche:

    Risultati decima giornata Eurolega:

    Panathinaikos vs. Brose Baskets 71-66
    Unicaja vs CSKA Moscow 83-91
    Zalgiris Kaunas vs KK Zagreb 87-76
    FCB Regal vs GS Medical Park 79-50
    Asseco Prokom vs Montepaschi 53-79
    Union Olimpija vs Unics 63-76
    Anadolu Efes vs Real Madrid 66-75
    Gescrap BB vs Caja Laboral 77-72
    SLUC Nancy vs Olympiacos 74-79
    Bennet Cantù vs FB Ulker 76-83
    Partizan mt:s vs EA7 Armani 66-72
    Belgacom Spirou vs Maccabi Electra 86-69

    CLASSIFICHE:

    GROUP A
    Fenerbahce Ulker 6-4
    Olympiacos 6-4
    Bennet Cantù 5-5
    Bizkaia Bilbao 5-5
    Caja Laboral 5-5
    SLUC Nancy 3-7

    GROUP B
    CSKA Moscow 10-0
    Panathinaikos 7-3
    Unicaja 4-6
    Zalgiris Kaunas 4-6
    Brose Baskets 3-7
    KK Zagreb 2-8

    GROUP C
    Real Madrid 8-2
    Maccabi Electra 7-3
    Anadolu Efes 5-5
    Emporio Armani Milano 4-6
    Partizan mt:s 4-6
    Belgacom Spirou 2-8

    GROUP D
    FC Barcelona Regal 9-1
    Montepaschi Siena 8-2
    Unics 7-3
    Galatasaray 4-6
    Asseco Prokom 1-9
    Union Olimpija 1-9

    IN ROSSO LE QUALIFICATE ALLE TOP 16

  • Eurolega, Milano vince e spera. CSKA Mosca rullo compressore

    Eurolega, Milano vince e spera. CSKA Mosca rullo compressore

    Notizie positive per l’Olimpia Milano nel nono e penultimo turno di Eurolega: la squadra di coach Sergio Scariolo batte agevolmente i belgi dello Spirou per 88-53 e grazie al successo del Real Madrid sul Partizan Belgrado (101-83 il risultato finale) resta ancora in corsa per il quarto posto del Girone C, posizione che permette l’accesso alle Top 16 e che al momento appartiene proprio ai serbi. A decidere tutto sarà nell’ultimo turno, in programma la prossima settimana, lo scontro diretto tra la squadra di Scariolo e quella di Jovanovic visto che ormai le prime 3 posizioni del raggruppamento sono appannaggio di Real Madrid, Maccabi Tel Aviv ed Anadolou Efes: Milano non solo dovrà vincere ma dovrà farlo con uno scarto superiore ai 4 punti avendo perso “l’andata” in casa per 69-65. Uno scontro da dentro o fuori da vincere assolutamente per continuare il cammino europeo, 2 mesi fa, all’inizio della competizione, sarebbe stato impensabile uno scenario del genere per i biancorossi visto il talento in squadra. Eppure alcuni passi falsi non preventivati hanno portato a questa situazione da cui ora Milano dovrà tirarsi fuori.

    stefano mancinelli | © GIULIO CIAMILLO/AFP/Getty Images

    Poco da dire sul match contro il Belgacom, con l’Emporio Armani che prende subito il comando delle operazioni e chiude in vantaggio il primo quarto per 23-18. E’ nel secondo però che avviene il break decisivo: parziale devastante di 19-3 nei primi 5 minuti del secondo periodo e risultato che parla chiaro, 42-21, con gli ospiti praticamente doppiati. Partita chiusa e coach Scariolo può dedicarsi anche alla sperimentazione di alcuni schemi ruotando i vari giocatori in vista della delicata sfida con il Partizan. Top scorer tra le fila della squadra italiana è Radosevic che chiude il match con 17 punti, bene anche Hairston che ne firma 15, doppia cifra anche per Bourousis e Nicholas (12 punti a testa). Per quanto riguarda lo Spirou, privo di Demond Mallet, asso della squadra, in procinto di trasferirsi al Maccabi, ci sono i 12 punti segnati da Riddick e da Welsch e gli 11 di Jadin.

    Per ciò che concerne gli altri risultati della serata c’è da registrare l’ennesima vittoria del CSKA Mosca che continua nel suo cammino perfetto in Europa (9 vittorie e nessuna sconfitta): pur priva della “Stella” Andrei Kirilenko (infortunato, ma che in queste ore sta decidendo se tornare in NBA o proseguire in Europa la sua carriera) l’armata rossa travolge i campioni in carica del Panathinaikos per 91-75, una prova di forza incredibile che pone i russi come i veri favoriti al titolo continentale di questa stagione. Miglior realizzatore è Nenad Krstic con 17 punti e 12 rimbalzi, 16 invece per Shved e Khryapa. Vince anche il Galatasaray che fa fuori l’Olimpia Lubiana per 80-59 con i 16 punti di Jaka Lakovic, l’Unicaja Malaga espugna Zagabria con il punteggio di 82-67 e ringrazia Freeland autore di 17 punti. Come già accennato in precedenza, rotondo successo del Real Madrid contro il Partizan Belgrado, risultato che tiene ancora in vita Milano nella corsa alla qualificazione alle Top 16: nel 101-83 finale ci sono da segnalare, per le merengue, i 22 punti di Jaycee Carroll, i 21 di Nikola Mirotic e i 15 di Felipe Reyes. Per gli ospiti serbi invece inutili le prestazioni di Milan Macvan (16 punti), di Vladimir Lucic (13 punti), Rasko Katic (12) ed Acie Law (11), si è sentita profondamente l’assenza sotto canestro di Nikola Pekovic, tornato ormai ai Minnesota Timberwolves in NBA. Infine netta affermazione del Caja Laboral sullo SLUC Nancy (90-55), protagonista del match il solito Mirza Teletovic autore di ben 22 punti, ottimamente coadiuvato dai compagni Brad Oleson (14 punti per lui) e Fernando San Emeterio (13 punti alla fine). I francesi, scioltisi già nei giorni scorsi dopo il ritorno dell’asso NBA Nicolas Batum ai Portland Trail Balzers, trovano 15 punti da Kenny Gregory e 10 da Abdel Kader Sylla, troppo poco per impensierire i baschi.

    Risultati nona giornata Eurolega:

    CSKA Moscow vs Panathinaikos 91-75
    GS Medical Park vs U. Olimpija 80-59
    KK Zagreb vs Unicaja 67-82
    EA7 Armani vs Belgacom Spirou 88-53
    Real Madrid vs Partizan mt:s 101-83
    Caja Laboral vs SLUC Nancy 90-55
    Unics vs Asseco Prokom giovedì ore 17:00
    Fenerbahce Ulker vs Gescrap BB giovedì ore 19:00
    Olympiacos vs Bennet Cantù giovedì ore 20:00
    Brose Baskets vs Zalgiris giovedì ore 20:00
    Maccabi Electra vs Anadolu Efes giovedì ore 20:45
    Montepaschi Siena vs Barcelona Regal giovedì ore 20:45

    CLASSIFICHE:

    GROUP A
    Bennet Cantù 5-3
    Fenerbahce Ulker 5-3
    Caja Laboral 5-4
    Olympiacos 4-4
    Bizkaia Bilbao 3-5
    SLUC Nancy 3-6

    GROUP B
    CSKA Moscow 9-0
    Panathinaikos 6-3
    Unicaja 4-5
    Brose Baskets 3-5
    Zalgiris Kaunas 2-6
    KK Zagreb 2-7

    GROUP C
    Real Madrid 7-2
    Maccabi Electra 5-3
    Anadolu Efes 5-3
    Partizan mt:s 4-5
    Emporio Armani Milano 3-6
    Belgacom Spirou 2-7

    GROUP D
    FC Barcelona Regal 8-0
    Montepaschi Siena 6-2
    Unics 5-3
    Galatasaray 4-5
    Asseco Prokom 1-7
    Union Olimpija 1-8

    IN ROSSO LE QUALIFICATE ALLE TOP 16

  • Eurolega, Siena batte il Galatasaray. Lo Spirou tiene in vita Milano

    Eurolega, Siena batte il Galatasaray. Lo Spirou tiene in vita Milano

    Serata positiva per le squadre italiane in Eurolega: la Montepaschi Siena esce vittoriosa per 67-63 dal difficile parquet del Galatasaray nonostante i gravi infortuni subìti in questi ultimi giorni che hanno ridotto ai minimi termine gli uomini a disposizione di coach Simone Pianigiani. Risultato favorevole anche per l’Olimpia Milano che dopo la brutta sconfitta di ieri patita in Turchia contro l’Efes (84-70) riceve grandi notizie dal Belgio dove il Belgacom Spirou ha la meglio sul Partizan Belgrado con il risultato di 84-79 e permette ai biancorossi di sperare ancora nella qualificazione alle Top 16 che solo ieri sembravano un miraggio (a 2 turni dal termine i lombardi hanno 2 vittorie e 6 sconfitte mentre i bianconeri 4 vittorie ed altrettante sconfitte). Nel prossimo turno Milano riceverà la visita proprio dello Spirou mentre per il Partizan ci sarà la difficile trasferta contro il Real Madrid capoclassifica del Gruppo C. Ovviamente l’Emporio Armani deve battere i belgi e sperare che gli spagnoli facciano altrettanto contro i serbi. Se tutto ciò dovesse verificarsi poi nell’ultimo turno lo scontro diretto tra la squadra di Scariolo e quella di Jovanovic deciderà l’ultima squadra del girone C ad accedere al secondo turno: Milano dovrà vincere con uno scarto superiore ai 4 punti avendo perso “l’andata” in casa per 69-65. Ma dopo stasera tutto potrebbe succedere!

    David Andersen, Montepaschi Siena | © BULENT KILIC/AFP/Getty Images

    Ritornando a Siena, grande prova di forza e di carattere dei campioni d’Italia capaci, pur menomati, di vincere su uno dei parquet più “caldi” d’Europa. Senza gli infortunati Rimantas Kaukenas, Ksistof Lavrinovic e Bo McCalebb e non potendo usufruire in stagione di Omar Thomas squalificato in settimana per 16 mesi dalla Disciplinare per il suo passaporto, batte il Galatasaray 67-63 e consolida il suo secondo posto nel girone D. Montepaschi che prova a scappare via in apertura di match (13-8) con Rakocevic ma riacciuffata e superata da Andric, Lucas e Lakovic (19-18 alla prima pausa). L’equilibrio permane anche nel secondo quarto ed i turchi mantengono il punto di vantaggio alla fine del primo tempo (33-32).

    In apertura di secondo tempo i padroni di casa provano a scappare con un parziale di 8-0 griffato ancora Andric-Lakovic. La botta potrebbe essere tremenda per chiunque ma non per i ragazzi di Pianigiani che con il fantastico trio Andersen-Michelori-Zisis riesce non solo a recuperare lo svantaggio di 9 punti ma addirittura ad andare vanti di ben 7 punti (50-43 alla fine del terzo periodo). Il Galatasaray non ci sta e in 5 minuti riapre completamente il match portandosi anche in vantaggio (55-53 al 35esimo). Qui entra in scena Andersen che con 8 punti nei 105 secondi finali manda in pezzi gli sforzi ed i sogni degli avversari e regala un successo meritato ai biancoverdi che si dimostrano più forti di qualsiasi avversità! Straordinario Andersen che chiude a quota 18 punti di cui 10 nel quarto finale conditi da 8 rimbalzi, bene Rakocevic con 17. Per il Galatasaray ci sono i 15 punti di Lakovic, i 14 di Andric ed i 10 di Lucas.

    Per quanto riguarda gli altri risultati di giornata il Barcellona mantiene la testa del girone D (quello di Siena) e resta imbattuto con 8 vittorie e 0 sconfitte con il successo 63-50 sull’Unics Kazan (13 punti per il blaugrana Navarro). Il Brose Baskets compie un grande passo in avanti in chiave qualificazione superando l’Unicaja Malaga in trasferta per 90-79 grazie ai 23 punti di Jenkins ed alla doppia doppia da 11 punti e 13 rimbalzi di Tucker, inutili per gli spagnoli i 17 punti a testa di Rowland e Freeland. Il Real Madrid si prende il primo posto nel girone C battendo il Maccabi per 88-64 (26 punti ed 8 rimbalzi per Nikola Mirotic) mentre l‘Olympiacos ottiene un’affermazione vitale contro il Caja Laboral, che cede di misura 84-82 nonostante la strepitosa prova di Mirza Teletovic da 32 punti, 7 rimbalzi, 2 assist, 2 recuperi e 2 stoppate. Infine il già citato successo dello Spirou Charleroi contro il Partizan che tiene in corsa Milano: Mallet è il trascinatore del Belgacom con 22 punti mentre ai serbi non bastano i 22 di Acie Law.

    Leggi anche:

    Risultati ottava giornata Eurolega:

    CSKA Moscow vs KK Zagreb 87-74
    Zalgiris Kaunas vs Panathinaikos 59-94
    Anadolu Efes vs EA7 Armani 84-70
    Gescrap Bilbao vs Bennet Cantù 64-67
    Asseco Prokom vs U. Olimpija 67-52
    SLUC Nancy vs FB Ulker 53-73
    Unicaja Malaga vs Brose Baskets 79-90
    GS Medical Park vs Montepaschi Siena 63-67
    Belgacom Spirou vs Partizan mt:s 84-79
    Real Madrid vs Maccabi Electra 88-64
    FC Barcelona Regal vs Unics Kazan 63-50
    Olympiacos vs Caja Laboral 84-82

    CLASSIFICHE:

    GROUP A
    Bennet Cantù 5-3
    Fenerbahce Ulker 5-3
    Caja Laboral 4-4
    Olympiacos 4-4
    SLUC Nancy 3-5
    Bizkaia Bilbao 3-5

    GROUP B
    CSKA Moscow 8-0
    Panathinaikos 6-2
    Unicaja 3-5
    Brose Baskets 3-5
    KK Zagreb 2-6
    Zalgiris Kaunas 2-6

    GROUP C
    Real Madrid 6-2
    Maccabi Electra 5-3
    Anadolu Efes 5-3
    Partizan mt:s 4-4
    Emporio Armani Milano 2-6
    Belgacom Spirou 2-6

    GROUP D
    FC Barcelona Regal 8-0
    Montepaschi Siena 6-2
    Unics 5-3
    Galatasaray 3-5
    Union Olimpija 1-7
    Asseco Prokom 1-7

    IN ROSSO LE QUALIFICATE ALLE TOP 16

  • Eurolega, l’Unics Kazan beffa Siena

    Eurolega, l’Unics Kazan beffa Siena

    Pesante KO interno per la Montepaschi Siena nella sesta giornata di Eurolega. La squadra allenata da coach Simone Pianigiani cede clamorosamente all’Unics Kazan dell’ex Henry Domercant (grande protagonista del match) per 79-73 e riesce nell’impresa di complicarsi il cammino verso la seconda fase della manifestazione.

    Simone Pianigiani, Montepaschi Siena | © Jasper Juinen/Getty Images

    Fin dall’inizio si capisce che gli ospiti sono poco inclini a fare da semplici sparring partner ai campioni d’Italia ed infatti, nonostante le assenze di Jawai e McCarty, riescono a chiudere in vantaggio il primo quarto (21-16). La reazione di Siena arriva nel secondo periodo grazie ad un ottimo McCalebb che guida i suoi compagni al provvisorio vantaggio sul 41-38 prima che sulla sirena che porta al riposo lungo del primo tempo una tripla di Wilkinson firmi la nuova parità a quota 41.

    Nel terzo periodo, dopo una prima fase giocata punto a punto, Siena pare voler scappare infilando un parziale di 7-0 che porta i padroni di casa sul +6 (61-55). Da questo momento in poi sale però in cattedra l’Unics trascinata dall’ex di turno Henry Domercant e dai rimbalzi di un incredibile Veremeenko che fa la voce grossa in area pitturata. Il risultato viene capovolto nel quarto periodo quando Kazan si porta sul 70-65, l’ultima speranza di rimonta la firma Andersen che segna i punti del -2 (75-73) ma dalla linea del tiro libero Samoylenko e Domercant con un pesante 4/4 chiudono il match sul 79-73.

    Grande prestazione per Domercant che nella serata in cui torna a Siena infila 24 punti con uno strabiliante 6/8 da 3, devastante Veremeenko con una doppia doppia da 23 punti e 10 rimbalzi, alla Montepasschi non bastano i 22 punti del solito generoso Bo McCalebb. Ora il cammino per la squadra italiana potrebbe complicarsi dato che nelle ultime 4 partite che restano da giocare ci saranno 3 trasferte insidiose ed un solo incontro in casa, peraltro contro il temibile Barcellona. Una vittoria avrebbe permesso a Kaukenas e compagni di guardare al futuro con più ottimismo, ora ci sarà solo da rimboccarsi le maniche e cercare di recuperare il terreno perduto.

    Nelle altre gare della serata continua il cammino perfetto ed il dominio dell’inarrestabile armata rossa del CSKA Mosca di Andrei Kirilenko (per lui addirittura un turno di riposo) che batte abbastanza agevolmente lo Zalgiris Kaunas per 95-82 soffrendo relativamente solo nel periodo iniziale. E’ Nenad Krstic il top scorer a quota 21 punti e 7 rimbalzi, allo Zalgiris non bastano i 22 punti del solito Sonny Weems, unica luce di una squadra che finora sta deludendo. L’Olympiacos ha invece la meglio sul Bilbao imponendosi per 88-81 e ringrazia Vassilis Spanouils autore di 29 punti. Infine l’Efes Istanbul ottiene un prezioso successo sui rivali del Partizan Belgrado (che solo 7 giorni fa avevano battuto con una storica rimonta da -21 nell’ultimo quarto l’Olimpia Milano in Italia): 67-58 il risultato finale dove spiaccano i 21 punti di sasha Vujacic ed i 16 di Dusko Savanovic. Inutili per gli slavi i 15 punti messi a referto da Milan Macvan.

    Il turno per le squadre italiane che ancora devono giocare prevede la difficile trasferta a Tel Aviv per Milano e l’insidiosissima trasferta francese per la Bennet Cantù sul parquet del Nancy che con Nicolas Batum proverà a mettere i bastoni tra le ruote alla squadra di coach Trinchieri.

    Risultati sesta giornata Eurolega

    CSKA Moscow vs Zalgiris 95-82
    Olympiacos vs Gescrap Bilbao 88-81
    Anadolu Efes vs Partizan mt:s 67-58
    Montepaschi Siena vs Unics 73-79
    Real Madrid vs Belgacom Spirou giovedì ore 19:00
    GS Medical Park vs Asseco giovedì ore 19:00
    Maccabi Electra vs EA7 Armani giovedì ore 20:00
    SLUC Nancy vs Bennet Cantù giovedì ore 20:45
    Caja Laboral vs FB Ulker giovedì ore 20:45
    Unicaja vs Panathinaikos giovedì ore 20:45
    Barcelona Regal vs U. Olimpija giovedì ore 20:45
    KK Zagreb vs Brose Baskets giovedì ore 21:00

    CLASSIFICHE:

    GROUP A
    Caja Laboral 3-2
    Bennet Cantù 3-2
    Fenerbahce Ulker 3-2
    Olympiacos 3-3
    SLUC Nancy 2-3
    Bizkaia Bilbao 2-4

    GROUP B
    CSKA Moscow 6-0
    Panathinaikos 3-2
    Unicaja 3-2
    Brose Baskets 2-3
    KK Zagreb 1-4
    Zalgiris Kaunas 1-5

    GROUP C
    Maccabi Electra 4-1
    Real Madrid 3-2
    Partizan mt:s 3-3
    Anadolu Efes 3-3
    Emporio Armani Milano 2-3
    Belgacom Spirou 1-4

    GROUP D
    FC Barcelona Regal 5-0
    Montepaschi Siena 4-2
    Unics 4-2
    Galatasaray 2-3
    Union Olimpija 1-4
    Asseco Prokom 0-5

  • Eurolega, Siena sorride. Tonfo interno per Milano

    Eurolega, Siena sorride. Tonfo interno per Milano

    Nella quinta giornata di Eurolega arrivano risultati contrastanti per le squadre italiane impegnate: dopo il KO di ieri della Bennet Cantù in overtime sul parquet del Fenerbahce arrivano la vittoria della Montepaschi Siena (non senza soffrire) contro l’Asseco Prokom (unica squadra nella competizione a non avere ancora vinto) e la sconfitta interna, molto pesante (non in termini di punteggio ma nell’economia del prosieguo del girone) per l’Olimpia Milano, battuta a sorpresa dal Partizan Belgrado per 69-65.

    Danilo Gallinari, Emporio Armani Milano | © JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images

    Siena fatica per i primi 2 quarti contro il Prokom: la squadra di coach Simone Pianigiani, ancora convalescente dopo le 2 sconfitte consecutive contro Barcellona e Milano, non riesce ad incidere nel primo tempo e permette agli avversari di restare ampiamente in gioco. E’ nella ripresa che arriva la svolta dell’incontro, con i campioni d’Italia che scendono sul parquet più concentrati, aggressivi, concreti e desiderosi di portare a casa la vittoria. A metà del terzo quarto il divario, dal +1 di metà gara, arriva a +15 (48-33) per chiudere la terza frazione sul 65 a 51. Nell’ultimo periodo è solo ordinaria amministrazione, Siena arriva anche sul +20 prima di perdere un pò di concentrazione e regalare qualche piccola speranza di rimonta agli ospiti che arrivano fino al -8. E’ una speranza illusoria però perchè la Montepaschi regge e chiude sull’84-73. Come al solito da segnalare la buona prova di McCalebb (14 punti) e Kaukenas (15) che trascinano il team italiano. Per l’Asseco invece non basta l’ottima prestazione dell’ex Benetton Treviso Donatas Motiejunas che chiude a quota 26 punti.

    Brutto tonfo interno invece per l’Emporio Armani Milano che spreca oltre 20 punti di vantaggio e si fa rimontare e beffare nell’ultimo quarto dal Partizan Belgrado che non può far altro che ringraziare per il gentile omaggio ed arpiona un successo vitale per il prosieguo del torneo. Inizia molto bene la squadra slava che riesce a mantenere la testa dell’incontro fino a secondo periodo inoltrato (19-16). Poi però un super parziale di Milano (15-0) alla fine del primo tempo ribalta il match come un calzino e regala il vantaggio ai biancorossi per 31-19. Mancinelli sembra in serata di grazia e guida i suoi compagni, nel terzo quarto, al massimo vantaggio sul +21. E’, però, l’inizio della fine: il Partizan ha una timida reazione e si porta sul finire di frazione sul 56-39, poi nell’ultimo quarto succede l’inverosimile, i bianconeri piano piano ma inesorabilmente riescono a ridurre il distacco ed a portarsi nuovamente in partita. A 2 minuti e mezzo dalla fine si concretizza l’incubo per Milano con Pekovic (tiri liberi) e Macvan (tiro da 3 punti) che portano gli ospiti sul -3. Ancora Pekovic e poi Kecman danno il +2 a Belgrado dato che l’Olimpia non segna più dal campo. Coach Jovanovic quasi non ci crede e sprona i suoi ragazzi a tenere duro. Con i tiri liberi gli slavi mantengono il vantaggio e chiudono sul +4 (69-65). Un successo pazzesco nel quale ha una gran parte di merito il suicidio collettivo di Milano ma comunque impossibile senza le grandi prove di Milan Macvan autore di 18 punti ed 11 rimbalzi, Nikola Pekovic che chiude con 15 punti e Dusan Kecman che piazza 11 punti. Al team allenato da Sergio Scariolo non bastano i 14 punti di Danilo Gallinari ed i 12 a testa di Stefano Mancinelli e Malik Hairston. Ora per L’Olimpia la strada verso la qualificazione si complica parecchio.

    Nelle altre partite della serata vittorie in scioltezza per l’Unics Kazan (81-51 contro Lubiana) e per il Real Madrid (104-84 all’Efes con Carroll top scorer con 19 punti). Il Barcellona espugna il campo del Galatasaray con il punteggio di 70-66 (14 punti del solito Lorbek) e mantiene 2 punti di vantaggio su Siena in classifica. Successo agevole anche per il Maccabi contro il Belgacom Spirou (69-59), mentre l’altra sorpresa della serata (oltre al KO interno di Milano contro il Partizan) arriva dal Brose Baskets che ha la meglio per 79-76 sui campioni d’Europa del Panathinaikos grazie ai 19 punti di Predrag Suput.

    Risultati quinta giornata Eurolega

    CSKA Moscow vs Unicaja 77-66
    FB Ulker vs Bennet Cantù 85-83
    Caja Laboral vs Gescrap Bilbao 84-89
    KK Zagreb CO vs Zalgiris 80-78
    Olympiacos vs SLUC Nancy 91-78
    Unics vs Union Olimpija 81-51
    GS Medical Park vs FCB Regal 66-70
    Maccabi Electra vs Belgacom Spirou 69-59
    Montepaschi Siena vs Asseco Prokom 84-73
    Brose Baskets vs Panathinaikos giovedì 79-76
    Real Madrid vs Anadolu Efes giovedì 104-84
    EA7 Armani vs. Partizan mt:s 65-69

    CLASSIFICHE:

    GROUP A
    Caja Laboral 3-2
    Bennet Cantù 3-2
    Fenerbahce Ulker 3-2
    SLUC Nancy 2-3
    Bizkaia Bilbao 2-3
    Olympiacos 2-3

    GROUP B
    CSKA Moscow 5-0
    Panathinaikos 3-2
    Unicaja 3-2
    Brose Baskets 3-2
    Zalgiris Kaunas 1-4
    KK Zagreb 1-4

    GROUP C
    Maccabi Electra 4-1
    Real Madrid 3-2
    Partizan mt:s 3-2
    Anadolu Efes 2-3
    Emporio Armani Milano 2-3
    Belgacom Spirou 1-4

    GROUP D
    FC Barcelona Regal 5-0
    Montepaschi Siena 4-1
    Unics 3-2
    Galatasaray 2-3
    Union Olimpija 1-4
    Asseco Prokom 0-5