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  • Ménez e la banda Inzaghi travolgono il Parma

    Ménez e la banda Inzaghi travolgono il Parma

    Una partita pazzesca che certifica l’indole della squadra di Filippo Inzaghi e del nuovo corso rossonero, mettendo sul piatto della bilancia otto reti realizzate in due giornate e punteggio pieno in classifica al pari di Juventus, prossima avversaria, e Roma.

    Parma-Milan chi pensava fosse un match stile “vogliamoci bene” si sbagliava di grosso e ha riservato emozioni a non finire, alla fine del rocambolesco epilogo rimangono però alcune domande a cui solo il tempo darà le risposte. Troppo forti gli attacchi o difese troppo brutte? Perché il 4-5 finale dice sì che Milan e Parma se le sono date di santa ragione, ma dice anche che entrambe hanno subito con troppa facilità le reti avversarie.

    Bonaventura esulta dopo la rete del vantaggio | Foto Twitter
    Bonaventura esulta dopo la rete del vantaggio | Foto Twitter

    Il Milan è orfano di Fernando Torres e coì Inzaghi inserisce dal primo minuto Bonaventura, con Ménez falso nueve e Honda sulla destra, il Parma mette Cassano al centro dell’attacco con ai lati Ghezzal e Belfodil. Già dopo quattro minuti si capisce che sarà una gara densa di occasioni, quando De Sciglio spara alto dopo una bella incursione e De Jong arriva un pelo in ritardo sulla punizione pennellata di Honda al 21° ma il gol a metà primo tempo è già maturo in quanto i rossoneri sulla corsia di destra sono sempre attivi.

    Al 25° Bonaventura s’incunea nella difesa emiliana e batte Mirante incrociando il tiro di sinistro, la replica del Parma non si fa attendere perché Cassano, lasciato solo in mezzo all’area piccola batte di testa Lopez, che appare nell’occasione poco reattivo. 1-1 e il Milan ricomincia come se nulla fosse, discesa di uno strepitoso Abate, cross al centro e di testa inzuccata vincente di Honda al 37°, prima della fine del primo tempo arriva il terzo gol rossonero. Passaggio filtrante in area per Ménez che brucia sullo scatto Lucarelli, il difensore mette le mani sulle spalle del francese che si lascia cadere in area, per l’arbitro Massa non ci sono dubbi e fischia il calcio di rigore. Ménez non sbaglia.

    Nella ripresa il Parma inizia attaccando a testa bassa ed al 51° Felipe su un tiro di Jorquera si fa trovare pronto per la deviazione vincente ed accorcia le distanze, 2-3 e partita nuovamente aperta. La rete mette il turbo agli uomini di Donadoni che spingono come forsennati, al 60° Bonera tocca con la mano il pallone sul tiro di Jorquera, essendo già ammonito prende il secondo giallo e viene espulso, sembra il preludio alla rimonta emiliana.

    Al 68° De Jong su un’azione confusa del Parma sradica il pallone dai piedi di Cassano e s’invola verso la porta, Mirante tenta l’uscita ma l’olandese lo anticipa battendolo per la quarta volta. La gara sembrerebbe conclusa ed invece Lucarelli al 73° sugli sviluppi di un corner supera Lopez riaprendo ancora il match. Altro episodio che cambia nuovamente la gara è l’espulsione di Felipe che prende il secondo giallo per proteste rimettendo la parità numerica.

    Al 79° Ménez realizza un capolavoro, sfrutta un’indecisione della difesa parmense, dalla sinistra converge verso il centro dell’area piccola e salta Mirante, poi con le spalle rivolte alla porta esegue un colpo di tacco da maestro facendo alzare il pallone quanto basta per mettere fuori gioco l’estremo difensore emiliano che stava recuperando, davvero strepitoso. Per non farsi mancare nulla il Milan si fa anche un autogol prima della fine, con De Sciglio che fa un retropassaggio a Lopez che s’infortuna nel tentativo di prendere la sfera.

    Sarà l’ultimo sussulto di un match incredibile, per gli amanti dei gol e dei colpi di scena uno dei più belli visti negli ultimi anni in Serie A.

    PARMA-MILAN 4-5 (1-3) – 25° Bonaventura (M), 27° Cassano (P), 37° Honda (M), 45° Ménenz rig. (M), 51° Felipe (P), 68° De Jong (M), 73° Lucarelli (P), 79° Ménez (M), 89° De Sciglio aut. (M).

    Parma (4-3-3): Mirante 6; Ristovski 5; Felipe 5; Lucarelli 5; De Ceglie 4,5; Acquah 5; Lodi 5,5; Jorquera 5,5 (73° Coda S.V.); Ghezzal 5 (65° Palladino 6); Cassano 6; Belfodil 4,5 (79° Bidaoui S.V.).

    All.: Roberto Donadoni 5,5

    Milan (4-3-3): Lopez 5; Abate 7; Alex 6 (62° Zapata 6); Bonera 5,5; De Sciglio 5,5; Poli 6; De Jong 7; Muntari 6; Honda 6,5 (62° Rami 6); Ménez 7,5 (86° Niang S.V.); Bonaventura 6,5.

    All.: Filippo Inzaghi 6

  • Un Assaggio di Serie A, con le amichevoli di oggi

    Un Assaggio di Serie A, con le amichevoli di oggi

    Il campionato non è ancora iniziato, ma nella giornata di oggi saranno molte le squadre di Serie A a scendere in campo per le amichevoli estive.
    Si comincia alle 16 (ora italiana) con l’ Udinese di Stramaccioni, impegnata in Inghilterra in una sorta di amichevole in famiglia contro il Watford di mister Sannino.
    Alle 18, scenderanno in campo, a Storo, il neopromossso Palermo contro l’ Apollon Limassol e a Carpineti, sede del ritiro, il Sassuolo affronterà il Carpi, forte della vittoria contro il Piacenza per 2-0.
    Alle 19 è di scena il triangolare “Memorial Taccone” allo stadio Partenio-Lombardi, dove il Parma affronterà il Bordeaux e l’ Avellino.

    International Guinnes Cup 2014
    International Guinnes Cup 2014

    Alle 19 (ora italiana) ci sarà anche il match che sarà un vero e proprio assaggio della prossima Serie A, ovvero Roma-Inter, gara valevole per l’ ultima partita della fase a gruppi della Guinnes International Champions Cup 2014. Sia i giallorossi che i nerazzurri sono ancora in corsa per conquistare un posto nella finale di Miami del 4 agosto, anche se tutto dipenderà dalla gara tra Manchester United e Real Madrid, nella quale agli inglesi basterà una vittoria contro gli spagnoli (già eliminati) per andare direttamente in finale contro una tra Liverpool, Olympiacos e Manchester City.
    Alle 20 a scendere in campo sarà il Genoa, che incontrerà il Bastia allenato da Makelele allo stadio Furiani di Bastia.
    Alle 20:30 è la volta dell ‘Atalanta di Colantuono che affronterà in casa il Nantes, gara valida per l’ assegnazione del “XX Trofeo Bortolotti”.
    Alle 20:45, la Sampdoria scenderà in campo al Luigi Ferraris contro l’ Eintracht Francoforte per conquistare il il trofeo dedicato all’ ex allenatore blucerchiato, scomparso il 27 aprile 2014, Vujadin Boskov. Nell’ occasione, prima dell’ inizio della partita, verrà presentata al pubblico la squadra blucerchiata, con il neo acquisto Gonzalo Bergessio.
    A chiudere questa giornata di amichevoli sarà il Napoli che, al San Paolo, disputerà la prima di tre amichevoli impegnative (le altre due saranno con Barcellona e PSG) contro il Paok Salonicco.

  • Antonio Cassano Show in conferenza stampa, su nazionale, Parma e futuro

    Antonio Cassano Show in conferenza stampa, su nazionale, Parma e futuro

    Un vero e proprio show a tutto tondo quello messo in scena oggi in conferenza stampa da Antonio Cassano a Collecchio. Fantantonio ha parlato di tutto, delle critiche ricevute nell’avventura della nazionale al mondiale brasiliano, dal presente al Parma senza tralasciare alcuni dettagli sul suo futuro ed una piccola stoccata all’allenatore dell’Inter Walter Mazzarri.

    Partiamo con la Nazionale, alcuni giornali parlarono di un Cassano che si era comportato poco bene e che aveva avuto problemi a legare con il gruppo e che sarebbe stato lui uno dei calciatori attaccati da Buffon a caldo nel post eliminazione:

    Antonio Cassano
    Antonio Cassano

    Io maleducato con la cameriera? Per la prima volta nella mia vita non ho fatto casino, vogliono buttare sporcizia su di me ma ho le spalle larghe. Gruppo con Balotelli? Ho fatto gruppo soprattutto con Buffon, mi veniva a cercare anche di notte. Buffon non ha fatto nomi quando ha criticato giovani. E’ un problema creato. Perché quando Gigi ha un problema lo dice in faccia. Hanno voluto gettare fango su entrambi ma non hanno indovinato la giocata. Io Prandelli devo solo ringraziarlo come devono ringraziarlo gli italiani per il lavoro che ha fatto. Non sono stato chiamato per due anni in Nazionale, ma mi sono sempre comportato bene”.

    Poi Cassano ha voluto parlare di Parma, del Parma,della rabbia per l’Europa League sottratta ai ducali e, stuzzicato sulla sorpresa promessa dal neopresidente della Sampdoria Ferrero ai tifosi blucerchiati, ha parlato anche del suo futuro:

    A Parma ho trovato tantissima gente brava.  Noi dobbiamo essere arrabbiati per il torto schifoso che ci hanno fatto per quanto  riguarda l’Europa League. Poi se arriveremo sesti, settimi, ottavi etc non lo so, ma giocheremo molto arrabbiati. La città deve essere grata a Ghirardi. Gli hanno tolto un sogno per errore di altre persone. Spero che possa ritornare sui suoi passi. Ma abbiamo un fenomeno nel mondo del calcio, ed è Leonardi. Ferrero? Chi è quello della Nutella? Io rimarrò al cento per cento a Parma. C’è stato qualche problema a gennaio. Ma rimango al Parma e al 99%  chiuderò la carriera a Parma. Leonardi e Donadoni è stato fondamentale con me ha avuto una pazienza infinita, senza Donadoni non so cosa sarebbe successo.

    Alla fine Fantantonio fa anche il suo pronostico sulla vincitrice dello scudetto, indicando per questioni di tifo l’Inter ma non risparmiando una stoccatina a Walter Mazzarri:

    Per me la favorita è l’Inter per una questione di tifo, ma non per l’allenatore.

  • Calciomercato Lazio: ufficiali gli arrivi di Basta, Djordjevic e Parolo

    Calciomercato Lazio: ufficiali gli arrivi di Basta, Djordjevic e Parolo

    Cominciano ad arrivare le ufficialità in questa sessione estiva di calciomercato 2014/2015, per la Lazio è arrivato un trio di rinforzi, uno per reparto.

    Per la difesa, più precisamente sull’esterno è arrivato dall’Udinese Dusan Basta, a centrocampo il neo tecnico Pioli potrà contare sull’ex Parma Marco Parolo ed in attacco, colpo già prenotato nella scorsa sessione invernale, Filip Djordjevic.

    Dusan Basta, Filip Djordjevic e Marco Parolo
    Dusan Basta, Filip Djordjevic e Marco Parolo

    Dusan Basta arriva dall’Udinese, esterno abile a ricoprire tutta la fascia può adattarsi bene sia ad una difesa a 4 dove può fare il terzino ma anche in un 3-5-2 giocando sull’esterno nei cinque di centrocampo. Il calciatore serbo lascia i bianconeri friulani dopo ben 5 stagioni nelle quali ha disputato 123 presenze realizzando 11 reti, ed ha portato un sostanzioso contributo alla qualificazione ai preliminari di Champions League da parte della squadra del presidente Pozzo.

    Marco Parolo nazionale azzurro in questi ultimi mondiali disputati in Brasile, centrocampista abile nell’inserimento e con senso del gol e buon tiro da fuori, potrebbe rivelarsi il valore aggiunto nel centrocampo biancoceleste. Parolo arriva dal Parma per circa 5,5 milioni più bonus, lascia la società ducale dopo 2 stagioni in cui ha disputato 75 presenze, tra Serie A e Coppa Italia, andando in gol 11 volte.

    Quella di Filip Djordjevic invece non è altro che l’ufficialità dell’accordo che il calciatore aveva già trovato con la Lazio nel marzo scorso, arriva quindi a parametro zero. Il presidente Lotito ed i tifosi biancocelesti confidano nel fatto che Djordjevic possa essere quella punta che possa far fare il salto di qualità all’attacco della Lazio che nelle ultime stagioni ha dovuto contare principalmente su Miroslav Klose e purtroppo il tedesco ha dovuto convivere spesso con infortuni. Djordjevic come detto arriva a parametro zero dopo sei stagioni e mezzo giocate nel Nantes con la cui maglia ha giocato 198 partite andando a segno per 69 volte.

    Stefano Pioli adesso dovrà sfruttare i nuovi arrivati, probabilmente non saranno le uniche mosse di Lotito e Tare, per cercare di cancellare la brutta scorsa stagione e tornare a far sognare i tifosi della società biancoceleste della Capitale.

     

     

     

  • Ghirardi: “Con il calcio ho chiuso, il Parma è in vendita!”

    Ghirardi: “Con il calcio ho chiuso, il Parma è in vendita!”

    Un Tommaso Ghirardi davvero infuriato e deluso quello che si è presentato oggi in sala stampa a Collecchio all’indomani del ricorso sulla Licenza Uefa respinto dall’Alta Corte del Coni e quindi con la conseguente esclusione del Parma dall’Europa League 2013/2014, conquistata sul campo.

    Ghirardi ha esordito in conferenza stampa spiegando la questione pagamenti in ritardo, aggiungendo diversi dettagli su quello che è accaduto:

    Tommaso Ghirardi
    Tommaso Ghirardi

    Ho voluto convocare questa conferenza per essere un pochino più chiaro sull’accaduto. Le licenze UEFA sono dovute ai problemi dello stadio, che abbiamo risolto, e i debiti scaduti coi club esterni, che il Parma ha onorato fino all’ultimo centesimo. Poi ci sono gli emolumenti: i giocatori del Parma che hanno giocato nel Parma FC al 31 marzo avevano tutto pagato. Abbiamo presentato tutta la documentazione: il termine ultimo era il 30 di aprile. E il 30 di aprile veniamo contattati dalla COVISOC per avere dei chiarimenti, alle 13.30. Il termine massimo era mezzanotte dello stesso giorno. Sei-sette ore prima di un giorno prefestivo ci dicono che c’è una piccola irregolarità. Lunedì chiamo personalmente e chiedo qual è il problema riscontrato. Ci dicono che su nove incentivi all’esodo, non è stata pagata l’IRPEF. L’incentivo all’esodo è un accordo con un giocatore, perfettamente regolamentato, con cui appunto lo incentivi ad andare a giocare fuori. Noi abbiamo tanti giocatori, tanti giovani, tanti italiani, ma questo non se lo ricorda nessuno. La decorrenza economica di quell’incentivo era il 30 giugno e in questa data bisogna pagare tutte le ritenute esistenti. Facciamo così da sette anni e lo abbiamo sempre fatto, altre società lo fanno. Nessuno ci ha mai detto nulla fino al 30 di aprile, questi anticipo sono stati fatti a novembre quindi la COVISOC doveva contestarci questa cosa a febbraio. Se noi abbiamo sbagliato, ce lo dovevano dare entro il 25 febbraio. Noi fino al 30 di aprile non abbiamo saputo nulla. Io sono convinto di aver pagato tutto e tutti, aver esaudito a tutte le richieste che mi sono state fatte e mi sono rivolto alle istituzioni per sapere quello che dovevo, anche in questo caso. Non posso fare nomi, ma mi è stato consigliato come fare, da esponenti della federazione e della Lega e l’esito è stato la bocciatura in primo e secondo grado. Spero non ci sia niente di male a dire questo, perché è solo la verità. Nessuno lo può negare, ci sono state telefonate, messaggi, email, con gli organi preposti. Io mi sono rifatto alla Lega e alla federazione, che mi hanno dato indicazioni: queste hanno portato alla mancata concessione della licenza UEFA. Ho sentito che bisogna trovare un colpevole, ma non esiste! I miei collaboratori hanno fatto tutto da norma, come sempre. Solo uno stupido può pensare che ci sia un gesto di furbizia da parte mia nel risparmiare questi 300 mila euro, dopo aver speso 13 milioni e perso 8 per la mancata partecipazioni all’Europa League. Quando sarò più sereno valuterò chi mi potrà rimborsare di questi danni. La sanzione che ci è stata data, è per un errore dello 0,6% delle cifre dovute: per questo ho perso quanto vinto sul campo, quello che una squadra di provincia che rappresenta una città civile, ha conquistato sul campo.

    Dopo quest’inizio con le dovute spiegazioni Ghirardi ha proseguito con parole che rispecchiano ancora di più la sua delusione e la decisione di lasciare il mondo del calcio:

    I miei tifosi non sono stati rispettati, perché siamo troppo civili, troppo corretti. Questo non è il nostro mondo, di chi tira le bombe carta, di chi urla, di chi spara. Noi siamo gente perbene e stiamo bene a casa nostra. Siete riusciti a farmi andare via dal mondo dello sport. Io col calcio ho chiuso, voi vergognatevi quanto avete fatto, io me ne torno al mio paesello. Chi ha il coraggio di giudicarmi, ha mai speso un euro per fare lo sport? Io sono partito dalla Seconda Categoria e sono arrivato in Coppa UEFA e ne sono orgoglioso. L’Alta Corte dichiara che è una pena iniqua circa la sentenza a noi comminata, ma che non ha possibilità di invertire la decisione. Un ex ministro che mi scrive una cosa del genere, è assurdo. Mi han fatto andare nella casa dello sport e mi ha giudicato uno che non ha mai fatto sport. Io ho chiuso, ho rassegnato le dimissioni da presidente del Parma FC, dal primo di luglio inizia un’altra storia. I miei soci hanno voluto condividere con me questa mattinata da incubo, il 100% del Parma da oggi è ufficialmente in vendita. Me ne vado da vincitore. Siamo arrivati che non c’era nulla e abbiamo costruito qualcosa di importante.

    Ghirardi fa anche sapere che da parte del Parma non ci sarà il ricorso al Tas, come si era pensato nella serata di ieri, non ci sarà nemmeno alcun ripensamento, l’ex numero uno della società gialloblù ha deciso: in questo mondo del calcio lui non vuole rimanerci più.

     

  • Licenza Uefa Parma ricorso respinto, in Europa League va il Torino

    Licenza Uefa Parma ricorso respinto, in Europa League va il Torino

    Niente Europa League per il Parma, L’Alta Corte del Coni ha respinto il ricorso presentato dalla società emiliana per la mancata concessione della Licenza Uefa da parte delle Commissioni di 1° e 2° grado della Figc a causa del ritardato pagamento Irpef per alcuni tesserati. Il club gialloblù ora potrà rivolgersi al Tas di Losanna  ma al momento il Parma è fuori dall’Europa League ed al suo posto è stata promossa la squadra che si era piazzata subito alle spalle degli emiliani ovvero il Torino.

    Un ritardato pagamento da 300mila euro, questa la colpa del Parma, una cifra irrisoria se si pensa ai numeri che girano nel mondo del calcio. Una decisione che ha scatenato la durissima reazione del presidente dei Ducali Tommaso Ghirardi che ha espresso tutta la sua rabbia e delusione sul sito ufficiale del Parma:

    Tommaso Ghirardi
    Tommaso Ghirardi

    Sono molto amareggiato da questo sistema sportivo e ancora di più da questa sentenza. Stavolta l’hanno combinata grossa. Forse sono riusciti a farmi abbandonare il mondo del calcio.

    Il sito dei gialloblù ha anche annunciato che domani, venerdì 30 maggio, alle 15.30 il Presidente Ghirardi terrà una conferenza stampa presso il centro direzionale di Collecchio.

    Come abbiamo già anticipato la società emiliana farà ricorso al Tas (Tribunale Arbitrale dello Sport) di Losanna, anche se i precedenti non sono certamente incoraggianti. Lo scorso anno infatti il Malaga che era giunto sesto nella Liga era stato escluso per problemi finanziari e mancati pagamenti ed avevano visto il ricorso respinto dal Tas. Stessa sorte toccò al Rayo Vallecano, giunto 8° in quella stagione di Liga, che per problemi finanziari vide negata la Licenza Uefa e respinto il successivo ricorso al Tas. Ad esser ripescato fu quindi il Siviglia che poi ha trionfato nella finale di Torino conquistando l’Europa League 2013/2014.

    Stato d’animo completamente opposto sulla sponda granata che dopo la delusione e le lacrime per l’Europa League persa sul campo di Firenze con il calcio di rigore fallito da Cerci al 93° adesso sorride dopo questa promozione in Europa. Il presidente Urbano Cairo, raggiante per il risultato ma vicino al collega ed amico Ghirardi, ha così commentato sul sito ufficiale del Torino:

    Dopo il nostro straordinario campionato, andare in Europa rappresenta un risultato importante: ci tengo a sottolineare che mi dispiace per il Presidente Ghirardi, è un amico e posso capire la sua amarezza. Sul campo hanno ottenuto un punto in più e gli abbiamo fatto i complimenti: poi però non conta solo il risultato sportivo. Sono contento, da parte mia, per i tifosi: da tanto desideravano questo risultato. E’ la ciliegina sulla nostra grande stagione.

    A meno di clamorosi e al momento imprevedibili ribaltoni, sarà il Torino la terza rappresentante italiana, insieme a Fiorentina ed Inter a disputare l’Europa League 2014/2015, i granata dovranno anticipare ai primi giorni di luglio il ritiro per poter esser così pronti a fine dello stesso mese per disputare il turno preliminare.

     

  • Europa League al fotofinish, Cerci spreca Parma esulta

    Europa League al fotofinish, Cerci spreca Parma esulta

    Sesto posto rimasto in bilico fino al 94° minuto di quest’ultima giornata di Serie A che si è completamente conclusa. Tralasciando il Verona che aveva quasi nessuna chanche e in più affrontava il Napoli al San Paolo (5-1 il risultato finale), le squadre che erano ancora in lotta per il sesto posto erano Torino, Parma Milan, con le prime due in pole position. Tralasciamo allora anche i rossoneri, che avrebbero dovuto sperare che entrambe le concorrenti per l’Europa League non vincessero e vincere con almeno 3 gol di scarto per assicurarsi la differenza reti sui granata. La 38° giornata favoriva forse il Parma, che affrontava il Livorno in casa, mentre il Toro doveva sudare al Franchi nonostante la Fiorentina non avesse più motivazioni. I pronostici si sono avverati, ma solo per un caso, ovvero un rigore sbagliato nei minuti finali, il che peggiora ancora di più le cose.

    Alessio Cerci
    Alessio Cerci

    Al Tardini la partita non è mai stata in dubbio, nonostante il risultato si sia sbloccato solo al 62° con Amauri, che poi si sarebbe ripetuto firmando la doppietta. Mai stata in equilibrio invece al Franchi, con 4 gol nel secondo tempo. La viola la sblocca con un rigore di Pepito Rossi e il Toro pareggia con Larrondo, per poi tornare in svantaggio con il primo pallone toccato di Ante Rebic. Ancora pari del Torino con Kurtic, fino a un assedio finale che porta la partita al recupero. 4 minuti che i granata vogliono e devono sfruttare per trovare il gol dell’Europa. L’occasione viene servita sul piatto d’argento: tuffo plateale di Barreto in area di rigore, Rizzoli concede ugualmente la massima punizione e sul dischetto si presenta Cerci.

    Nel frattempo a Parma l’arbitro sta per fischiare. Fischia anche Rizzoli a Firenze, ma Cerci quel rigore se lo fa parare da Rosati. Al Tardini è finita e i granata cerca no l’ultimo attacco, ma il tempo scade e il Toro, che poteva beffare il Parma, alla fine si beffa da solo. In Europa ci va il Parma.

  • Serie A, corsa finale per un posto in Europa League

    Serie A, corsa finale per un posto in Europa League

    Non è aritmetico ma si può ormai dire che l’Inter si trova al quinto posto e lì rimarrà, come la Fiorentina concluderà la sua stagione in quarta posizione. Per fortuna di Torino, Parma, Verona, Milan e Lazio, la Coppa Italia l’ha vinta il Napoli che è già qualificato per la Champions, mettendo a disposizione il sesto posto per una qualificazione in Europa League.

    Il Verona se la vedrà al Bentegodi con l’Udinese e con una vittoria andrebbe provvisoriamente al sesto posto, in attesa del match clou della giornata (escludendo Roma-Juve): Torino-Parma. I granata con una vittoria andrebbero con un piede e mezzo in Europa, ma il Parma che per tanto tempo ha occupato il sesto posto può tentare il colpaccio; la cosa peggiore per entrambe sarebbe il pareggio.

    Ultima chance per la Lazio che davanti ha l’Inter di Mazzarri: se i biancocelesti non vincessero, le possiblità di andare in Europa sarebbero davvero basse. A trarre maggior beneficio di un eventuale pari tra Toro e Parma sarebbe il Milan di Clarence Seedorf, impegnato contro un’Atalanta che per qualche giornata ha anche sognato l’Europa.

    Ciro Immobile
    Ciro Immobile

    L’ultima giornata potrebbe essere davvero decisiva: il Verona andrà a Napoli e il Torino a Firenze per due trasferte complicatissime. A quel punto il Parma potrebbe effettuare un sorpasso con una vittoria casalinga con un Livorno che con probabilità sarà già retrocesso. Lazio col Bologna, Milan col Sassuolo, due squadre in lotta per salvarsi.

    Il Torino non va in Europa dalla stagione 2002-2003, quando fu eliminato al terzo turno di Coppa Intertoto, il Verona manca dal 1988, quando uscì ai quarti dell’allora Coppa UEFA. Manca invece dal 2004-2005 il Parma, che fu eliminato alle semifinali di Coppa UEFA. I crociati nel loro palmares vantano ben due di esse; l’ultima vinta nel 1998-1999 con Buffon in porta e Malesani in panchina.

  • Calciomercato, le trattative di Milan, Roma e Fiorentina

    Calciomercato, le trattative di Milan, Roma e Fiorentina

    Non solo Juventus, Napoli e Inter si stanno muovendo in ottica futura di rafforzamenti per il prossimo anno. Anche il Milan sta avviando le prime trattative per il calciomercato, o quanto meno, sta gettando le basi per una rifondazione, per farlo bisogna dare priorità alle vendite: in pole position Abate Montolivo (domenica era stato contestato addirittura il fatto che fosse titolare), ma anche Rami Taarabt, che dovranno essere riscattati. Seedorf vuole dare la priorità al riscatto di Rami, ma entrambi sono fissati a 7 milioni e i rossoneri hanno bisogno di uno sconto.Farà sicuramente rientro a Milanello a fine campionato Matri che non avrebbe convinto i dirigenti Viola. Il ritorno in rossonero dell’attaccante sarebbe solo momentaneo visto che il Milan avrebbe intenzione di cederlo in via definitiva. Sembra invece tramontata definitivamente la possibilità di vedere a Milano il prossimo anno Alex, il difensore infatti è vicino a rinnovare con il PSG. Occhi degli osservatori rossoneri puntati invece sul giovane portoghese  Guedes che in Italia abbiamo avuto modo di ammirare in occasione del Torneo di Viareggio.

    La diretta avversaria della Juve per la corsa allo scudetto, seppur lodevole per l’annata fantastica che sta disputando cerca nuovi rinforzi  Roma trovandosi a duellare con molte squadre. Innanzitutto i giallorossi cercano Calhanoglu, turco classe ’95 dell’Amburgo sul quale il Chelsea sembra essere in netto vantaggio. Per un altro classe ’95, Rabiot del PSG, si è parlato di Roma e di Juve, ma i francesi difficilmente si faranno sfuggire un talento del genere. Per Iturbe invece i giallorossi sono vicini ma la notizia di un accordo col Verona è del tutto infondata, anche perché c’è la concorrenza del Real Madrid. Blancos che fanno concorrenza anche per il 19enne del San Paolo Lucas Evangelista.

    Hakan Calhanoglu
    Hakan Calhanoglu

    La Fiorentina non dovrebbe riuscire a riscattare il cartellino di Romulo: il Verona pagherà per il diritto di riscatto (circa 2,5 milioni), si assicurerà il 100% del cartellino  e lo cederà probabilmente a una big. Triangolo per Cuadrado: il cartellino è a metà tra Fiorentina e Udinese e i viola lo vogliono riscattare interamente, ma in mezzo ci si è messa la Juve. Doppio duello col Napoli per due obiettivi difensivi: Fazio e Heurtaux

    Per il Parma molto dipende da una qualificazione europea o no: in caso positivo si cercherà di tenere almeno uno tra Biabiany e Paletta. Il primo obiettivo per l’attacco è Barrientos, che con la retrocessione del  Catania partirà probabilmente, ma un’altra chanche è Quagliarella, che potrebbe arrivare per mezzo di uno scambio con PalettaSchelotto e Saponara, a metà con Inter e Milan, diventeranno 100% Parma.

     

  • De Laurentiis litiga con tifoso dopo Parma-Napoli

    De Laurentiis litiga con tifoso dopo Parma-Napoli

    Il Napoli contro il Parma di Donadoni al Tardini ha deluso, e molto. Ha deluso coloro che si attendevano la continuità di risultati dopo la vittoria di domenica scorsa contro la Juventus, ha deluso coloro che sognano l’accesso alla Champions League del prossimo anno dalla porta principale e sperano ancora di raggiungere la Roma do Garcia. Ha deluso perchè ha perso senza segnare neppure un gol, perchè ha lasciato quasi l’iniziativa al Parma, perchè i suoi uomini migliori non erano realmente in partita, Higuain su tutti. Ha deluso il tecnico Rafa Benitez che ha provato a giustificare l’ingiustificabile sottolineando gli aspetti positivi della stagione, pur non nascondendo che alla squadra manca ancora molto per arrivare al top. Ha deluso, forse più di tutti, il presidente Aurelio De Laurentiis che, nel post-partita si è reso protagonista di un episodio spiacevole.

    De Laurentiis litigio con tifoso | foto da web
    De Laurentiis litigio con tifoso | foto da web

    Questo l’accaduto, riportato da un “testimone”, ossia il giornalista di Rai Sport Alessandro Antinelli. All’uscita dalla tribuna d’onore dello stadio Tardini il presidente De Laurentiis si è affrettato a salire a bordo della sua autovettura per cercare di dribblare i cronisti pronti ad attenderlo per fargli qualche domanda sul match e sulla sconfitta appena rimediata. Il presidente De Laurentiis risponde sinteticamente ai quesiti e guadagna il sedile della vettura, chiude lo sportello e la macchina sembra pronta a partire. Nei pressi, però, un tifoso si avvicina e a voce alta chiede al presidente spiegazioni sulla sconfitta, sottolineando che “non si può vincere soltanto con la Juventus“. Nessun tono sopra le righe, nessun atteggiamento minaccioso nè tantomeno violento: un semplice sfogo, una critica dettata “a caldo” dalla delusione per la sconfitta appena rimediata dal Napoli contro il Parma.

    Almeno stando al racconto del testimone Antinelli e alle immagini girate nel frangente, il presidente De Laurentiis, però, non ha affatto gradito quella critica mossa da parte del tifoso, ed è sceso dalla vettura: così, ne è nato un alterco con qualche tono sopra le righe e qualche spintone proprio da parte dello stesso presidente De Laurentiis ai danni del tifoso azzurro.

    Pochi istanti, perchè subito dopo è tornata la calma ed il presidente partenopeo è poi ritornato all’interno del suo minivan.