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  • Cagliari-Juventus 1-3: va in fumo il sogno di Zeman

    Cagliari-Juventus 1-3: va in fumo il sogno di Zeman

    Cagliari-Juventus e Napoli-Parma sono stati i due anticipi della sedicesima giornata del Campionato di Serie A disputati giovedì 18 dicembre dato che Juventus e Napoli saranno impegnate lunedì sera nella Supercoppa Italiana in quel di Doha.

    CAGLIARI – JUVENTUS 1-3 Netta vittoria della Juventus al “Sant’Elia” di Cagliari per 1-3, partita che già nei primi venti minuti di gara si era messa nel verso giusto per la formazione allenata da Allegri: avanti per 0-2 e gara in discesa. Gol di Tevez dopo 3′ e raddoppio di Vidal al 15′; l’attaccante argentino, che non segnava un gol dal 26 novembre è

    Carlitos Tevez festeggia la rete | Foto Twitter
    Carlitos Tevez festeggia la rete | Foto Twitter

    stato lesto su una respinta corta del portiere Cragno, invece Vidal ha pescato un gran gol da fuori area a giro sul secondo palo su cross di Evra, il Cagliari è tutto in un colpo di testa di Ekdal; nella ripresa la Juventus ha colpito ancora con Llorente: lancio effettuato da Pirlo e rete con la complicità di Ceppitelli e del portiere. Il Cagliari ha provato a riaprire la gara con la testata di Rossettini, con la complicità di Evra e Vidal che si sono ostacolati a vicenda. La squadra di Allegri chiude in testa il 2014 e si riporta, temporaneamente, a più quattro punti sulla Roma.

    Cagliari-Juventus 1-3 3′ Tevez, 15′ Vidal, 5′ st Llorente (J), 20′ st Rossettini (C)

    Cagliari (4-3-3): Cragno; Benedetti (1′ st Donsah), Ceppitelli, Rossettini, Capuano; Balzano, Conti, Avelar; Cossu, Ibarbo (30′ st Caio Rangel), Ekdal. A disp.: Carboni, Pisano, Murru, Barella, Crisetig, Dessena, Capello, Joao Pedro, Longo, Farias. All.: Zeman.

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Ogbonna, Chiellini, Evra; Marchisio, Pirlo, Vidal; Pereyra (35′ st Padoin); Llorente (28′ st Morata), Tevez (41′ st Giovinco). A disp.: Storari, Rubinho, Romagna, Mattiello, Pogba, Pepe, Coman. All.: Allegri.

    Arbitro: Mazzoleni.

    NAPOLI – PARMA 2-0 Torna a vincere il Napoli nel secondo anticipo valido per la 16esima giornata del Campionato di Serie A, 2-0 il punteggio finale ottenuto sconfiggendo tra le mura amiche il Parma. Il vantaggio dei padroni di casa è arrivato al 19′ con Zapata il quale ha lavorato un pallone a centro area di rigore, aggirando la marcatura, calciando in porta bucando Mirante. Il Parma ha accusato il colpo e dopo 30′ ha subito la seconda rete: Callejon è entrato in area di rigore ed è stato toccato da Gobbi, per il direttore di gara ci sono stati gli estremi per il calcio di rigore il quale è stato realizzato da Mertens nonostante Mirante abbia intuito la traiettoria. Nella ripresa l’estremo difensore degli ospiti è stato bravo a bloccare le conclusioni di Callejon, Zapata e Higuain mentre i padroni di casa l’unico brivido lo hanno passato per merito di Lodi che ha colpito il palo con un tiro a giro. Per la squadra di Benitez momentaneo terzo posto in solitaria in classifica; per Donadoni e squadra il continuo tira e molla in atto per il cambio al vertice della società non sta sicuramente aiutando a rasserenare l’ambiente in evidente difficoltà.

    Napoli-Parma 2-0  19’ Duvan (N), 30’ Mertens Rig. (N)

    Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Henrique, Britos, Ghoulam; Gargano, David Lopez; Callejon (78’ Jorginho), Hamsik, Mertens (64’ De Guzman); Duvan (70’ Higuain). All. Benitez

    Parma (3-5-2): Mirante; Santacroce (76’ Mendes), Paletta, Lucarelli; De Ceglie, Mauri, Galloppa (58’ Lodi), Acquah, Gobbi; Cassano, Palladino. All. Donadoni

    Arbitro: Di Bello

  • Napoli, con il Parma vietato sbagliare

    Napoli, con il Parma vietato sbagliare

    C’è una squadra nel lotto di quelle che ambivano allo scudetto che è particolarmente delusa dalla stagione e che vive un distacco profondo dall’affetto dei propri tifosi. Si tratta del Napoli di Rafa Benitez che dopo un avvio sottotono, con la sconfitta nei preliminari di Champions League si è ripresa anche in campionato portandosi nella bagarre per il terzo posto. Il tifo partenopeo pareva aver trovato nuova linfa con il passaggio ai sedicesimi di Europa League e la posizione in classifica ma poi è bastata la sconfitta di Milano contro il Milan di domenica scorsa per rifar tornare l’ambiente nel pessimismo.

    De Laurentiis appare più lontano dalla squadra, ma comunque quando serve si fa sentire dando piena fiducia al tecnico e ai suoi giocatori e Benitez nonostante abbia in mano il Napoli ormai da un anno e mezzo appare sempre confuso e poco chiaro nelle decisioni da prendere sull’impostazione delle partite. Tuttavia il tecnico iberico manifesta convinzione e volontà nel raddrizzare una barca che rispetto alla scorsa stagione è deficitaria.

    Gonzalo Higuain | Foto Twitter
    Gonzalo Higuain | Foto Twitter

    Il Parma sta vivendo una situazione drammatica da un po’, iniziata con i guai fiscali nella coda della scorsa stagione, culminati con il rischio fallimento in questo inizio tumultuoso ed ora alle prese con un cambio di proprietà misterioso e dal futuro incerto. Alla compagine emiliana però va dato atto nei suoi protagonisti del campo una grande professionalità, anche se la posizione in classifica dice retrocessione, non deve essere facile per Donadoni e i suoi ragazzi lavorare da sei mesi senza uno stipendio regolare e prospettive future.

    Veniamo così allo scontro del San Paolo dove si metterà in atto l’ultimo capitolo, per queste due squadre, del 2014 in Serie A poi il Napoli volerà a Doha per affrontare la Juventus in Supercoppa e provare ad alzare un trofeo che riaccenderebbe i cuori partenopei se ottenuto contro gli odiati bianconeri.

    Benitez deve calcolare la possibilità della squalifica per Koulibaly, che essendo diffidato se ammonito sarebbe costretto poi a saltare la sfida di Doha. Albiol è squalificato e a centrocampo il tecnico spagnolo metterà in pratica il turn-over di rito, con Inler e Gargano che dovrebbero essere tra i titolari, in attacco probabile il ritorno tra gli undici iniziali di De Guzman e Higuain.

    Problemi più rompicapo per Donadoni, che ha sempre l’infermeria piena e deve cercare di mantenere gli equilibri. Felipe, Paletta e Lucarelli dovrebbero essere i tre della difesa, a centrocampo Acquah dovrebbe vincere il ballottaggio con Galloppa e a sinistra Gobbi rientra. Davanti Cassano e Palladino.

    NAPOLI-PARMA – LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Henrique, Britos, Ghoulam; Gargano, Inler; De Guzman, Hamsik, Mertens; Higuain.

    All.: Rafel Benitez

    Parma (3-5-2): Mirante; Felipe, Paletta, Lucarelli; Rispoli, Acquah, Lodi, Mauri, Gobbi; Cassano, Palladino.

    All.: Roberto Donadoni

  • Parma: la regia di Kerimov dietro alla cessione?

    Parma: la regia di Kerimov dietro alla cessione?

    Manca solo l’ufficialità ma i principali esperti del settore confermano che il Parma, per una cifra tra i 7 e gli 8 milioni più i debiti da ripianare è stata ceduta dal patron Ghirardi ad una cordata russo-cipriota operante nel settore degli idrocarburi. Il legame tra Russia e Cipro nei settori gas e petrolifero sono moltissimi e spesso si intrecciano anche con interessi ed investimenti in Italia quindi non è semplice trovare il bandolo della matassa che coinvolge anche una squadra di calcio.

    Era nell’aria già da qualche tempo che in Emilia, sponda gialloblù, qualcosa dovesse accadere dopo le grane piombate addosso alla società gestita da Ghirardi che a più riprese si è sentita accomunare da parole pesanti come macigni e dal significato inequivocabile di fallimento. E pensare che alla fine della stagione scorsa il Parma stava rivivendo una seconda vita con prospettive europee. La cordata russo-cipriota è rappresentata dall’avvocato Fabio Giordano che già oggi è stato presentato alla squadra e che verrà da subito inserito nell’organigramma societario con la carica di vice-presidente esecutivo, in pratica ha già in mano il potere di decisionale per preparare il nuovo corso parmigiano.

    L’ufficialità è attesa per la settimana prossima, quando si sarà deciso chi ricoprirà la carica di presidente, che ancora non si sa sé sarà un italiano o meno, un po’ come accadde alcuni mesi fa con l’affare Paparesta-Bari, e quindi si presenterà la nuova proprietà, al momento non sembra in bilico la posizione del D.S. Leonardi che comunque non avrebbe certo problemi a rimanere quale uomo guida nel mercato nella prossima finestra di gennaio.

    Sulejman Kerimov | Foto Web
    Sulejman Kerimov | Foto Web

    Gli indizi sull’identità della misteriosa cordata russo-cipriota non mancano, ma come detto sono nebulosi viste le tante trame che legano i due paesi nel settore degli idrocarburi, tuttavia la mano lunga della Gazprom che opera già nel settore calcistico con il rilevamento di diverse società in Europa e la massiccia sponsorizzazione della Champions League sono un precedente da non sottovalutare. Ecco che quindi legando insieme i fattori che si conoscono le strade sembrano portare alla figura di Sulejman Kerimov, azionista di Gazprom che a sua volta attraverso la Nafta-Moskva investe sul mercato cipriota con una quota pari al 20% della Aniket Investments Limited.

    Sulejman Kerimov condivide con Roman Abramovic la passione per il calcio o meglio il suo aspetto lucrativo, ne è amico ed al tempo stesso legatissimo partner commerciale, oltreché investitore del mercato delle risorse energetiche è anche un importante azionista della Sberbank, la più grande banca russa. Attualmente Kerimov è già proprietario dell’Anzhi, squadra che ha rilevato nel 2011 ma secondo voci insistenti non sarebbe molto soddisfatto della scelta fatta. Nel 2004 era stato avvicinato all’acquisizione della Roma, andata poi agli americani con James Pallotta, proprio su suggerimento di Roman Abramovic che in quel periodo stava rilevando il Chelsea.

    Insomma l’identikit di chi potrebbe essere il prossimo mecenate del Parma potrebbe essere il suo, in ogni caso per la squadra di Roberto Donadoni potrebbe trattarsi di una nuova rinascita che dovrà obbligatoriamente passare per importanti rinforzi nel mercato di gennaio. Del resto Ghirardi tranquillizzava tutti dicendo che il Parma entro febbraio si sarebbe tolto dai guai, in effetti la promessa pare mantenuta se la cordata russo-cipriota risulterà solida come sembra.

  • Settebello Juve, cade la Lazio ad Empoli

    Settebello Juve, cade la Lazio ad Empoli

    La Juventus nella gara del pomeriggio ha mandato un messaggio chiaro e diretto alla Roma e a tutte le squadre che vogliono provare a conquistare lo scudetto.

    Contro il Parma allo Juventus Stadium arriva un successo nettissimo per 7-0, una gara praticamente senza storia ed in attesa dei posticipi Fiorentina-Napoli, Inter-Verona e Roma-Torino si porta a +6 sulla seconda.

    Nelle altre gare pareggio vivace, all’ora di pranzo tra Cagliari e Genoa, caduta della Lazio che viene sconfitta 2-1 ad Empoli, successo fondamentale per il Chievo nello scontro diretto salvezza contro il Cesena e pareggio per 1-1, con qualche rimpianto per i rosanero, tra Palermo ed Udinese.

    Veniamo al racconto delle gare di questo pomeriggio partendo dalla sfida del S.Elia.

    Cagliari e Genoa hanno dato vita ad una partita vivace con una buona partenza dei liguri ed una progressiva crescita dei padroni di casa che al 16° trovano il vantaggio grazie a Farias abile a sfruttare un’incertezza tra Marchese e Perin. Il Genoa però non molla, sfiora il pari con Pinilla in rovesciata, colpisce un palo con Kucka e al 53° trova il meritato pari: azione personale di Perotti che mette in mezzo, Rossettini tenta un intervento difensivo ma la spinge nella propria porta. Entrambe le squadre cercano il successo, il Cagliari ci va vicino con un palo di Conti su punizione. I padroni di casa al 76° avrebbero la chance per conquistare i tre punti, Sturaro commette fallo da rigore e viene espulso. Dal dischetto va Avelar ma Perin neutralizza la conclusione e alla fine è 1-1.

    CAGLIARI – GENOA 1-1 (16° Farias (C), 53° aut. Rossettini (C))

    Cagliari (4-3-3): Cragno; Balzano, Ceppitelli, Rossettini, Avelar; Ekdal (79° Donsah), Conti, Joao Pedro (72° Dessena); Farias, Sau, Cossu (63° Longo).

    Allenatore: Zeman.

    Genoa (3-4-3): Perin; Roncaglia, Burdisso, Marchese (49° Greco); Edenilson, Sturaro, Bertolacci, Antonelli; Kucka (46° Lestienne), Pinilla (80° Izzo), Perotti.

    Allenatore: Gasperini.

    Arbitro: Peruzzo

    Ammoniti: Joao Pedro (C), Conti (C), Sau (C), Avelar (C), Balzano (C), Sturaro (G), Edenilson (G), Antonelli (G), Burdisso (G)

    Espulsi: Sturaro (G)

     

    Carlos Tevez
    Carlos Tevez

    Allo Juventus Stadium va in scena un totale dominio con un Settebello Juve. I bianconeri, oggi in blu, partono fortissimo, vanno più volte vicino al vantaggio che poi trovano al 24° grazie al tap-in vincente di Llorente dopo una corta respinta di Mirante su tiro di Pogba. Sbloccato il risultato tutto diventa più semplice e dopo 5 minuti Lichtsteiner trova un gran gol col tiro da fuori. Altri 7 minuti e Llorente trova la doppietta con un tocco facile facile su assist dell’esterno svizzero. Nella ripresa si scatena Tevez che prima si inventa il 4-0 con una cavalcata vincente e prepotente, poi fa doppietta con il tocco facile dopo una ribattuta di Mirante. Negli ultimi minuti c’è gloria anche per Morata che trova la doppietta del definitivo 7-0. Il 4-3-2-1 della Juve di Allegri pare funzionare, il Parma di Donadoni è stato troppo brutto per esser vero.

    JUVENTUS – PARMA 7-0 (24°, 36° Llorente, 29° Lichtsteiner, 50°, 58° Tevez, 76°, 86° Morata)

    Juventus (4-3-2-1): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Padoin; Romulo, Marchisio (37° Mattiello), Pogba; Tevez (60° Coman), Pereyra; Llorente (71° Morata).

    Allenatore: Allegri

    Parma (3-5-2): Mirante; Felipe, Lucarelli, Costa; Rispoli, Acquah, Lodi, J. Mauri (54° Mariga), De Ceglie (46° Gobbi); Cassano (69° Belfodil), Ghezzal.

    Allenatore: Donadoni.

    Arbitro: Russo.

    Ammoniti: Acquah (P).

     

    La Lazio cade dopo 6 turni positivi mentre l’Empoli torna a fare punti dopo 3 sconfitte consecutive. Gli uomini di Sarri come già accaduto durante l’anno ha sfruttato i calci piazzati per poter portare a casa i tre punti. La partita senza grandi emozioni si sblocca al 52° quando Barba su azione da corner, con il colpo di testa porta avanti i suoi. Passano 3 minuti, altro schema da calcio piazzato e Maccarone fa 2-0. La Lazio reagisce ed al 67° accorcia le distanze con il colpo di testa di Djordjevic ma non basta a sorridere sono i toscani.

    EMPOLI – LAZIO 2-1 (52° Barba (E), 55° Maccarone (E), 67° Djordjevic (L))

    Empoli (4-3-1-2): Sepe; Laurini (69° Hysaj), Barba, Rugani, Mario Rui; Vecino, Valdifiori, Croce; Zielinski (58° Laxalt); Maccarone, Pucciarelli (85° Bianchetti).

    Allenatore: Sarri.

    Lazio (4-3-3): Berisha; Cavanda, De Vrij, Ciani, Braafheid (58°Klose); Parolo (32° F. Anderson), Biglia, Lulic; Candreva, Djordjevic, Mauri (43° Ederson).

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Mazzoleni.

    Ammoniti: Mario Rui (E), Cavanda (L), Ederson (L)

     

    Il Palermo rimonta l’Udinese e conquista un punto importante ma i rosanero possono rimpiangere per il rigore fallito da Vazquez, anzi parato da Karnezis. Pronti via e l’Udinese va subito in vantaggio con Thereau abile a ribadire in rete una parata di Sorrentino su Danilo. Il Palermo si butta in avanti e sul finire del primo tempo trova il pareggio con un rigore trasformato da Dybala. Nella ripresa, oltre al rigore fallito, i rosanero ci provano ma la difesa friulana tiene.

    PALERMO – UDINESE 1-1 (5° Thereau (U), 45° Dybala (P))

    Palermo (3-4-2-1): Sorrentino; Munoz, Gonzalez, Andelkovic; Pisano (77° Vitiello), Barreto, Bolzoni (63° Belotti), Lazaar; Maresca, Vazquez; Dybala.

    Allenatore: Iachini.

    Udinese (4-4-2): Karznezis; Widmer (13° Pasquale), Herteaux, Danilo, Piris; Badu, Allan, Guillherme, Fernandes (59° Kone); Muriel (75° Pinzi), Thereau.

    Allenatore: Stramaccioni.

    Arbitro: Doveri.

    Ammoniti: Sorrentino (P), Badu (U), Allan (U), Piris (U), Kone (U), Pinzi (U).

     

    Sergio Pellissier è l’eroe del Chievo. L’attaccante gialloblù trova una doppietta, ad inizio e fine secondo tempo che consegna i tre punti ai suoi rendendo inutile il momentaneo pari di Djuric arrivato al 88°.

    CHIEVO-CESENA 2-1 (48°, 90° Pellissier (Ch), 88° Djuric (Ce))

    Chievo (4-2-3-1): Bizzarri; Frey, Gamberini, Zukanovic, Cesar; Radovanovic, Hetemaj; Birsa (81° Bellomo), Meggiorini, Schelotto (46° Pellissier); Paloschi (61° Sardo).

    Allenatore: Maran.

    Cesena (4-3-2-1): Leali; Capelli, Lucchini, Volta, Magnusson (59° Mazzotta); Cascione (50° Djuric), De Feudis, Coppola (76° Garritano); Defrel, Carbonero; Hugo Almeida.

    Allenatore: Bisoli.

    Arbitro: Tagliavento.

    Ammoniti: Meggiorini (Ch), Gamberini (Ch), Hetemaj (Ch), Frey (Ch), Carbonero (Ce), Lucchini (Ce).

     

    RISULTATI

    Cagliari – Genoa 1-1

    Chievo – Cesena 2-1

    Empoli – Lazio 2-1

    Juventus – Parma 7-0

    Palermo – Udinese 1-1

     

    CLASSIFICA

    Juventus 28, Roma* 22, Sampdoria 20, Lazio e Genoa 19, Napoli* 18, Milan e Udinese 17, Inter* 15, Fiorentina*, Verona* e Palermo 13, Torino* e Sassuolo 12, Cagliari, Empoli e Atalanta 10, Chievo 8, Cesena 7, Parma 6

    * una partita in meno.

  • Paolo De Ceglie, due sberle alla pazza Inter

    Paolo De Ceglie, due sberle alla pazza Inter

    Forse la stagione del Parma potrebbe aver trovato la svolta, capita che nella crescita delle squadre ci voglia una vittoria importante, che da morale e autostima e che fa tornare nell’ambiente la fiducia nel gruppo. Il Parma batte l’Inter grazie ad una doppietta di Paolo De Ceglie, questa volta non criticato ma anzi che al momento del cambio esce con una standing ovation del pubblico del “Tardini“.

    Mazzarri dovrà riflettere molto su questa sconfitta perché non è solo un problema di stato di salute dei suoi uomini, non è solo un problema di modulo è anche un problema di mentalità se questa squadra ogni volta che ha la possibilità di fare il passo avanti decisivo per entrare nel gruppone delle big del campionato ne esce quasi sempre con le ossa rotte.

    Per Donadoni, in attesa dei risultati di domani, questo risultato è ossigeno puro perché davanti al proprio pubblico il suo Parma ha vinto giocando bene e con carattere, mostrando un dato fondamentale, che i giocatori seguono e ancora credono nell’allenatore.

    Subito in avvio i nerazzurri trovano conferma che al “Tardini” per loro non sarà la serata giusta, al primo affondo il Parma passa in vantaggio, dalla destra Rispoli effettua un traversone e Paolo De Ceglie è lesto ed abile a deviare in rete la palla sottomisura. Nella circostanza c’è un grave errore di Obi che si fa uccellare in velocità dall’esterno ex Juve e Genoa ed allo stesso tempo Vidic e Ranocchia si fanno mettere fuori tempo da Coda che al centro dell’area sembra essere il destinatario del cross.

    Parma a questo punto che lascia l’iniziativa ai nerazzurri per tentare sortite in contropiede, l’Inter però crea solo un’occasione con Obi che spara su Lucarelli da buona posizione  vanificando il possibile pareggio. Il resto della prima frazione è un monologo dei nerazzurri che però non si rendono mai pericolosi.

    Nella ripresa dopo un buon inizio dei parmigiani è sempre l’Inter a prendere in mano il pallino del gioco, questa volta però con maggiore convinzione ed al tempo stesso allungandosi un po’ troppo, infatti quando il Parma recupera i palloni scappa via in velocità mettendo sempre un po’ di apprensione nella retroguardia dei meneghini.

    Paolo De Ceglie autore di una doppietta all'Inter | Foto Twitter
    Paolo De Ceglie autore di una doppietta all’Inter | Foto Twitter

    Quando il match giunge intorno all’ora di gioco la pressione nerazzura diventa tanto convinta che sembra arrivare il gol da un momento all’altro, complice una maggiore efficacia da parte di Hernanes, subentrato all’evanescente Obi e che al tempo stesso aiuta di più Kovacic sempre raddoppiato e neutralizzato fino a quel momento. Un’occasione d’oro ce l’ha Palacio che servito ottimamente in area dalla sinistra tira a botta sicura ma mandando il pallone alle stelle da pochi passi dalla linea di porta. Poi ci sono delle belle incursioni di Kovacic ed una conclusione da fuori di Hernanes che meriterebbero maggior esito, ma vuoi l’imprecisione, vuoi l’abilità di Mirante e tanta sfortuna si resta con il vantaggio dei padroni di casa.

    Proprio nel momento migliore dell’Inter, ecco che quell’allungamento della squadra di cui facevamo riferimento prima diventa deleterio. Paolo De Ceglie è al momento giusto nel posto giusto, Cassano si crea lo spazio per tentare il tiro la palla viene smorzata e respinta da Medel nella zona dell’esterno parmigiano che ribatte subito in rete la sfera, Handanovic è beffato per la seconda volta.

    L’Inter tenta con isterismo un impossibile recupero ed il Parma con Ghezzal ed ancora De Ceglie potrebbe fare il terzo gol.

    PARMA-INTER 2-0 (1-0) – 5°, 76° De Ceglie (P)

    Parma (3-5-2): Mirante 6; Costa 6,5; Felipe 6,5 (dal 52° Santacroce 6); Lucarelli 6,5; Rispoli 7; Nauri 5,5; Lodi 6,5; Acquah 6; De Ceglie 7 (dal 90° Gobbi S.V.); Cassano 6,5; Coda S.V. (dal 18° Ghezzal 6).

    All.: Roberto Donadoni 6,5

    Inter (3-5-2): Handanovic 5,5; Ranocchia 5; Vidic 5,5; Juan Jesus 6; Obi 6 (dal 51° Hernanes 6,5); Kovacic 6; Medel 5,5 (dal 89° Camara S.V.); Kuzmanovic 6 (dal 73° Bonazzoli S.V.); Dodò 5; Palacio 5,5; Icardi 5.

    All.: Walter Mazzarri 5

    Arbitro: Rizzoli 6

    Ammoniti: Costa (P), Lucarelli (P), Dodò (I). Espulsi:

  • Anticipi: crisi Parma, i corsari sardi e la super Samp

    Anticipi: crisi Parma, i corsari sardi e la super Samp

    Un sabato intenso quello che regala ben tre anticipi dell’ottava giornata di Serie A, un sabato che difficilmente scorderanno i tifosi di Parma e Roma. Per gli emiliani è toccata una pesante sconfitta, inflitta dai corregionali del Sassuolo, mentre i giallorossi di Garcia vengono bloccati dalla sorpresa stagionale, la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic, ma andiamo con ordine.

    Alle 15:00 al “Castellani” di Empoli sono scesi in campo proprio l’Empoli e il Cagliari di Zeman. E’ stata, come da pronostico, una partita ricca di gol anche se si sono visti solo da una parte. La partita dei padroni di casa è iniziata con il solito piglio, con organizzazione e tanto ordine in campo infatti qualche occasione da gol fiocca per l’Empoli ma non si vede un bel gioco, il Cagliari invece ci mette poco a capire dove deve coprirsi e come nella migliore tradizione delle squadre di Zeman dal 31° alla fine del primo tempo apre e chiude la partita con quattro reti. Un gol bellissimo di Sau, una punizione da favola ed un rigore trasformato da Avelar e la perentoria rete di Ekdal mettono Ko l’Empoli di Maurizio Sarri.

    Empoli-Cagliari 0-4 (0-4) – 31° Sau (C); 36° e 38° Avelar (C); 47° Ekdal (C)

    Empoli (4-3-1-2): Bassi 5,5; Hysaj 5,5; Tonelli 5; Rugani 5; Mario Rui 5; Vecino 4,5 (dal 46° Moro 6); Valdifiori 5; Croce 5,5; Verdi 4,5 (dal 46° Pucciarelli 6); Maccarone 5 (dal 66° Michelidze 6); Tavano 5,5.

    All.: Maurizio Sarri 5

    Cagliari (4-3-3): Cragno 6; Balzano 6,5; Rossettini 6; Capuano 6; Avelar 7,5; Donsah 6,5; Crisetig 6; Ekdal 7 (dal 65° Dessena 6); Ibarbo 5,5; Sau 7 (dal 74° Farias 6); Cossu 6.

    All.: Zdenek Zeman 6,5

    Ingresso in campo di Empoli-Cagliari | Foto Twitter
    Ingresso in campo di Empoli-Cagliari | Foto Twitter

    Alle 18:00 era l’ora della sfida salvezza tra Parma e Sassuolo, rispettivamente ultima e penultima in classifica. Entrambi i tecnici cercavano il risultato ma sempre predicando prudenza ai propri giocatori. Il Sassuolo perde nella rifinitura del match Zaza ma non ha il minimo problema a ricominciare a giocare così come ha chiuso il match di domenica scorsa contro la Juventus. Gli uomini di Eusebio Di Francesco nella fase centrale del primo tempo mettono sotto il Parma nella sua tana grazie ad una prova superlativa di Taider che prima regala un assist al bacioFloccari che di testa realizza l’1-0. Poi i neroverdi realizzano il 2-0 con Acerbi e nel secondo tempo è ancora Taider da fuori area a gelare Mirante con un gran tiro, soltanto al 78° si concretizza una delle deboli reazioni del Parma con Cassano che accorcia inutilmente per l’1-3 finale.

    Parma-Sassuolo 1-3 (0-2) – 20° Floccari (S); 23° Acerbi (S); 52° Taider (S); 78° Cassano (P)

    Il Sassuolo esulta per la bella vittoria | Foto Twitter
    Il Sassuolo esulta per la bella vittoria | Foto Twitter

    Parma (5-4-1): Mirante 6; Rispoli 5,5; Mendes 5 (dal 46° Coda 6); Lucarelli 5; Felipe 5; Gobbi 5,5; Acquah 5,5 (dal 76° Ristovski 5,5); Souza 5; Mauri 5; De Ceglie 5,5 (dal 65° Ghezzal 6,5); Cassano 6.

    All.: Roberto Donadoni 5,5

    Sassuolo (4-3-3): Consigli 6; Vrsaljko 6; Terranova 6; Acerbi 7; Peluso 6,5; Taider 7,5; Magnanelli 6,5 (dall’81° Brighi S.V.); Missiroli 6,5; Berardi 6 (dal 77° Biondini 6); Floccari 7 (dal 70° Pavoletti 6); Sansone 6.

    All.: Eusebio Di Francesco 6,5

    Sampdoria-Roma 0-0 | Foto Twitter
    Sampdoria-Roma 0-0 | Foto Twitter

    Ultima gara, e più attesa, era il big match tra la seconda forza del campionato contro la terza, ovvero Sampdoria-Roma. Una bella Samp ferma i vice Campioni d’Italia al “Luigi Ferraris” e mette in condizione la Juventus, qualora battesse in casa il Palermo di rivolare a +3 sui giallorossi. Era difficile fare dello spettacolo sul campo rovinato di Marassi, tuttavia le due squadre si sono affrontate a viso aperto. Finché la Sampdoria ha avuto fiato si faceva preferire addirittura, quando però i blucerchiati abbassavano il ritmo la Roma si faceva pericolosissima. In una gara dove si contano un paio di occasioni clamorose per parte il pari è il risultato più giusto ed entrambe possono ritenersi soddisfatte.

    Sampdoria-Roma 0-0 (0-0)

    Sampdoria (4-3-3): Romero 6,5; De Silvestri 6,5; Gastaldello 6,5; Romagoli 6; Regini 5,5 (dal 69° Mesbah 6); Soriano 6,5; Palombo 6,5; Obiang 6; Gabbiadini 6 (dall’86° Bergessio S.V.); Okaka 5,5; Eder 6 (dall’ 83° Rizzo S.V.).

    All.: Sinisa Mihajlovic 6,5

    Roma (4-3-3): De Sanctis 6; Torosidis 5,5; Astori 6; Yanga-Mbiwa 5,5; Holebas 5,5; Florenzi 6 (dall’83° Iturbe S.V.); De Rossi 5; Naiggolan 6,5; Gervinho 5,5; Totti 5 (dal 78° Destro 6); Ljajic 5 (dal 71° Pjanic 5,5).

    All.: Rudi Garcia 5,5

  • Parma-Sassuolo, è già sfida salvezza

    Parma-Sassuolo, è già sfida salvezza

    Uno degli anticipi di questo ottavo turno di campionato è Parma-Sassuolo in programma alle ore 18:00 allo stadio “Ennio Tardini“, una sfida tra corregionali che ha già il sapore forte di una sfida salvezza. Parma-Sassuolo è anche la sfida tra due tecnici che restano sempre osservati dalle grandi, perché sebbene le loro squadre non “solchino mari tranquilli” il gioco delle due emiliane è sempre piaciuto ricevendo più complimenti che critiche.

    A naso e guardando la classifica non c’è dubbio che è il Parma a stare peggio in questo momento, tantissimi infortuni attanagliano i parmensi a cominciare da quello di Biabiany che dopo l’aritmia cardiaca riscontrata è uscito di scena da tempo così come Paletta rientrato dal mondiale con problemi alla schiena. A questi si aggiungono Bidaoui, Cassani, Jorquera, Coric, Palladino e Pozzi mentre si valuteranno le condizioni dei difensori Costa e Lucarelli. Donadoni richiama i suoi alla massima attenzione considerando l’avversario rinforzato dal mercato estivo e in crescita rispetto alla scorsa stagione, tuttavia dovrà reinventarsi per l’ennesima volta la formazione cercando punti preziosissimi per togliersi da quella fastidiosa ultima posizione in classifica.

    Roberto Donadoni, tecnico del Parma | Foto Twitter
    Roberto Donadoni, tecnico del Parma | Foto Twitter

    Il Sassuolo, come il Parma, non ha squalificati ma l’unico incerto degli attuali indisponibili è Floro Flores mentre dovrebbero essere sicuramente out Ariaudo, Manfredini, Pegolo e Cannavaro uscito malconcio dopo pochi minuti di partita in Sassuolo-Juventus. Di Francesco non è di tono diverso rispetto al collega e invita tutti alla massima prudenza dopo l’ottimo punto preso contro i Campioni d’Italia e gli elogi ricevuti, al Sassuolo serve continuità nel gioco ma soprattutto nei risultati.

    In difesa si fanno preferire i padroni di casa, mentre in attacco non c’è dubbio che a parte il genio di Cassano tra le fila del Parma è il Sassuolo con il suo frizzante tridente a rimettere il pronostico in bilico. Sarà una partita che potrebbe partire “abbottonata” per la paura ma che nel proseguo dei minuti potrebbe regalare spettacolo.

    PARMA-SASSUOLO LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Parma (3-5-2): Mirante; Mendes, Felipe, Lucarelli; Rispoli, Acquah, Lodi, Mauri, Gobbi; Cassano, Belfodil.

    Allenatore: Roberto Donadoni

    Sassuolo (3-4-3): Consigli; Antei, Terranova, Acerbi; Vrsaljko, Maganelli, Taider, Peluso; Berardi, Zaza, Sansone.

    Allenatore: Eusebio Di Francesco

    Arbitro: Paolo Tagliavento

  • Honda e il Milan va, bene Toro, Atalanta e Palermo, stop Samp

    Honda e il Milan va, bene Toro, Atalanta e Palermo, stop Samp

    Le gare di questo pomeriggio, valevoli per la 7° giornata di Serie A, hanno visto il Milan sfatare il tabù Verona anche grazie alla doppietta del giapponese Keisuke Honda, momentaneamente capocannoniere a quota sei insieme a Carlos Tevez, il Palermo conquistare la prima vittoria stagionale, l’Atalanta sconfiggere il Parma con un guizzo di Boakye, aiutato da un’errore di Mirante, al 90°, Quagliarella con un gol da tre punti per il suo Torino contro l’Udinese e la grinta del Cagliari che riesce a rimontare due gol di svantaggio e ad impattare sul 2-2 con la Sampdoria.

    Keisuke Honda
    Keisuke Honda

    Partiamo dalla gara di Verona, campo notoriamente ostico per il Milan. Mandorlini conferma la formazione della vigilia, così come Inzaghi che dà una chance ad El Shaarawy nel tridente con Torres ed Honda. I rossoneri trovano il vantaggio al 21° con un cross di Abate deviato sfortunatamente nella propria porta da Marques. Al 27° El Shaarawy imbecca Honda che con un perfetto sinistro raddoppia. Il Verona reagisce ma Abbiati diventa super e salva la propria porta. Nella ripresa Rami trova Honda in profondità ed il giapponese a tu per tu con Rafael non sbaglia. Nel finale di gara arriva il gol della bandiera del Verona con Nico Lopez.

    L’Atalanta crea tanto ma spreca le occasioni, Denis non riesce ancora a sbloccarsi ed esce infuriato al momento della sostituzione. Il Parma non si rende quasi mai pericoloso e sembra accontentarsi del pari ma al minuto novanta Mirante combina la frittata non trattenendo un tiro di Cigarini, Boakye si avventa sulla sfera e fa 1-0 per la gioia di Colantuono e dei tifosi nerazzurri, per il Parma di fa dura, i gialloblù si trovano ultimi a 3 punti.

    Emozioni a non finire al S.Elia di Cagliari con i padroni di casa che con cuore e grinta riescono a rimontare la Sampdoria che con un primo tempo praticamente perfetto si era portata sul 2-0 con il tocco morbido di Gabbiadini sulla punizione di Palombo ed il missile di Obiang. Nella ripresa però il Cagliari si è acceso, ha conquistato un rigore con Ibarbo, e l’espulsione di Cacciatore, trasformato da Avelar al 59° e poi al 77° con Sau ha trovato il 2-2. Il Cagliari muove la classifica mentre la banda Mihajlovic frena e sabato a Marassi arriva la Roma.

    Con fatica, all’ultimo respiro ma alla fine il Palermo di Iachini contro il Cesena riesce a portare a casa il primo successo stagionale. I Rosanero creano diverse occasioni nel primo tempo e sbloccano la gara con un gioiello di Dybala intorno alla mezz’ora. Nel secondo tempo Andelkovic commette fallo da rigore, dagli undici metri Rodriguez trasforma per l’uno a uno. Il Palermo si rilancia in avanti, sfruttando anche l’espulsione di Coppola ed in pieno recupero su azione da corner trova il gol da tre punti con il colpo di testa del difensore del Costa Rica Gonzalez.

    Il Torino conquista tre punti preziosi contro l’Udinese, il gol decisivo è, tanto per cambiare, di Fabio Quagliarella che, dopo un miracolo di Karnezis su Amauri, al 62° trova il gol del vantaggio con un colpo di testa. Dieci minuti dopo Thereau avrebbe la palla del pari ma il francese fallisce clamorosamente da pochi metri.

     

    RISULTATI 

    ATALANTA – PARMA 1-0 (90° Boakye)

    CAGLIARI – SAMPDORIA 2-2 (28° Gabbiadini (S), 39° Obiang (S), 59° rig. Avelar (C), 77° Sau (S))

    PALERMO – CESENA 2-1 (33° Dybala (P), 61° rig. Rodriguez (C), 91° Gonzalez (P))

    TORINO – UDINESE 1-0 (62° Quagliarella)

    VERONA – MILAN 1-3 (21° aut. Marques (V), 27°, 56° Honda (M), 87° Nico Lopez (V))

     

    CLASSIFICA

    Juventus 19, Roma 18, Sampdoria 15, Milan 14, Udinese 13, Lazio 12, Verona 11, Napoli* 10, Fiorentina 9, Inter*, Genoa* e Torino 8, Atalanta 7, Empoli*, Cesena e Palermo 6, Cagliari 5, Sassuolo e Chievo 4, Parma 3.

    *una partita in meno.

  • Udinese il sogno continua, Djordjevic-tris lancia la Lazio

    Udinese il sogno continua, Djordjevic-tris lancia la Lazio

    I posticipi della 5° giornata di Serie A sono stati ricchi di gol ed emozioni ed hanno visto l’Udinese, guidata dall’inossidabile Totò Di Natale, imporsi per 4-2 su un coriaceo Parma e la Lazio, trascinata da una super tripletta di Djordjevic, espugnare con un netto 4-0 il campo del Palermo.

    Veniamo al racconto delle due gare partendo, in ordine cronologico da quella disputatasi alle 19 allo stadio Friuli.

    Antonio Di Natale
    Antonio Di Natale

    L’Udinese si presentava alla sfida con 9 punti conquistati e con la concreta possibilità di riprendersi il 3° posto. Stramaccioni schiera ancora la difesa a 4 con in avanti Di Natale appoggiato da Koné e Thereau. Il Parma invece veniva messo in campo da Donadoni con un 4-3-3 con Mauri, Acquah e Jorquera a metà campo con un trio d’attacco formato da Coda, Cassano e De Ceglie.

    I primi 20 minuti della gara sono privi di emozioni e con la palla che staziona principalmente a metà campo. Poi al 22° il match esplode con Mauri che, imbeccato da Cassano, controlla e batte Karnezis per il suo primo gol in Serie A ed il vantaggio ospite. Neanche il tempo di gioire che al 28° Badu fa la sponda giusta per Di Natale che solo in mezzo all’area colpisce al volo e pareggia. Karnezis sfodera un paio di super interventi e al 45° Di Natale concede il bis: cross basso di Widmer, velo di Thereau e Totò non perdona Mirante. Al riposo però non si va sul vantaggio dei friulani perchè al 3° minuto di recupero Mauri si inserisce in area e subisce il fallo di Widmer, è rigore! Cassano trasforma con un cucchiaio che tocca sotto la traversa ed entra.

     

    Nella ripresa al 57° Herteaux, su perfetto cross di Widmer, s’inventa una rovesciata fantastica che non lascia scampo a Mirante per il 3-2 Udinese. Al 78° la gara del Parma si complica ulteriormente con Acquah che prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Al minuto 83° arriva il colpo del definitivo K.o. con Thereau che ruba palla a Lucarelli, entra in area e piazza il colpo vincente. La gara si chiude sostanzialmente qua e al fischio finale è gioia per i  ragazzi di Stramaccioni che si portano a 12 punti, al terzo posto, a -3 dal duo di testa.

     

    UDINESE – PARMA 4-2 (2-2) (22° Mauri (P), 28°, 45° Di Natale (U), 45°+3 rig. Cassano (P), 57° Herteaux (U), 83° Thereau (U))

    UDINESE (4-3-2-1): Karnezis; Widmer, Heurtaux, Danilo, Piris; Badu, Guilherme (87° Pasquale), Allan; Kone (65° Domizzi), Thereau; Di Natale (71° Muriel).

    Allenatore: Stramaccioni.

    PARMA (4-3-3): Mirante; Mendes (46° Santacroce), Felipe, Lucarelli, Gobbi; Acquah, Jorquera (65° Galloppa), Mauri; De Ceglie (60° Belfodil), Cassano, Coda.

    Allenatore: Donadoni.

    Arbitro: Calvarese.

    Ammoniti: Koné (U), Widmer (U).

    Espulsi: Acquah (P).

     

    I compagni festeggiano Filip Djordjevic
    I compagni festeggiano Filip Djordjevic

    Nel secondo anticipo entrambe le squadre andavano a caccia di punti. Iachini in partenza confermava il 3-4-1-2 visto con il Napoli con le eccezioni di Feddal e Lazaar dal primo minuto per Bamba e Daprelà. Pioli invece schierava i suoi con un 4-2-3-1 con Onazi e Parolo in mediana, Candreva, Mauri e Lulic sulla trequarti alle spalle di Djordjevic.

     

     

     

     

    Anche a Palermo i primi minuti non sono esaltanti, all’inizio cerca di far pressione la Lazio ma i rosanero pian piano crescono e nella seconda parte del tempo creano due enormi occasioni con Vazquez, fuori di poco, e Dybala, ottima risposta di Marchetti. Quando sembra esser tutto pronto per il vantaggio del Palermo, al 45° è la Lazio a trovare il gol: cross forte e basso di Candreva, Sorrentino è superato e Djordjevic è pronto da due passi a siglare il vantaggio.

     

    Nella ripresa è ancora il Palermo ad avere le migliori chance, Feddal ne fallisce una clamorosa. Anche Djordjevic avrebbe la palla dello 0-2 ma il suo colpo di tacco non sorprende Sorrentino. Doppietta solo rimandata perchè al 75° l’attaccante serbo è bravo con una finta a mettere a sedere il difensore avversario e a piazzare un sinistro vincente. La super serata di Djordjevic non è finita qua perchè al 83° il centravanti sfrutta un errore di Andelkovic e dopo il rimbalzo del pallone fredda Sorrentino con un diagonale da posizione angolata. Lo 0-3 sarebbe già troppo pesante per il Palermo, autore di un buonissimo primo tempo, al 92° arriva addirittura il Poker della Lazio con Parolo che aggancia in area una punizione di Ledesma, si gira e supera il portiere rosanero. La Lazio reagisce allo stop di giovedì ed è concreta, il Palermo, ora ultimo con Empoli e Sassuolo a quota 3, gioca bene, fa bel gioco ma non riesce a portar a casa nemmeno un punto.

     

    PALERMO – LAZIO 0-4 (0-1) (45°, 75°, 83° Djordjevic, 92° Parolo)

    PALERMO (3-4-1-2): Sorrentino; Andelkovic, Terzi, Feddal; Morganella, Rigoni, Barreto (82° Quaison), Lazaar (56° Emerson); Vazquez; Belotti, Dybala (76° Makienok).

    Allenatore: Iachini.

    LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Cavanda, De Vrij, Cana, Braafheid (77° Ciani); Parolo, Onazi; Lulic, Mauri (82° Ledesma), Candreva (57° Felipe Anderson); Djordjevic.

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Di Bello.

    Ammoniti: Parolo (L), Morganella (P), Mauri (L), Cana (L), Marchetti (L), Vazquez (P)

  • Chievo-Parma, Cassano c’è!

    Chievo-Parma, Cassano c’è!

    Giusto il tempo di godersi la vittoria di domenica scorsa in casa del Napoli di Benitez e subito Eugenio Corini deve salutare con un sorriso i tre punti inattesi gettandosi sulla sfida casalinga con il Parma, rivale diretto in classifica, che ha qualche acciacco. Donadoni ritrova Antonio Cassano, che sembrava out, ma deve fare a meno anche di Mattia Cassani, che nella mattinata di ieri si è dovuto sottoporre ad intervento chirurgico per l’asportazione di un’ernia esposta a livello lombo-sacrale. In pratica in meno di una settimana il Parma ha perso due pedine fondamentali e chissà fino a quando, Biabiany e Cassani oltre a Paletta quindi sono out e squalificato Felipe mettono il Parma in emergenza.

    Il lunch-match Chievo-Parma quindi si presenta con due stati d’animo completamente differenti per le due compagini, anche se i recenti scontri dicono che i padroni di casa non vincono questo confronto da ben dieci gare ufficiali.

    Eugenio Corini dovrebbe confermare la linea a quattro che ha fatto così bene contro il Napoli, mentre a far da diga in mezzo al campo potrebbe esserci l’inserimento da subito di Cofie insieme ad Hetemaj e Radovanovic in regia Birsa per innescare un attacco un po’ più robusto rispetto a quello di Napoli con Lopez e Paloschi.

    Antonio Cassano | Foto Twitter
    Antonio Cassano | Foto Twitter

    Roberto Donadoni invece deve un po’ inventare qualcosa per rendere il suo Parma più prudente rispetto a quello visto contro il Milan ed al tempo stesso che possa essere efficace davanti. Chiede ai suoi la stessa mentalità vita contro il Milan e schiererà molto probabilmente il tridente Belfodil, Cassano e Palladino. In difesa a sostituire lo squalificato Felipe dovrebbe essere Costa il prescelto mentre al posto di De Ceglie sull’esterno potrebbe essere inserito Mendes.

    CHIEVO-PARMA PROBABILI FORMAZIONI:

    Chievo (4-3-1-2): Bardi; Frey, Dainelli, Cesar, Biraghi; Cofie, Radovanovic, Hetemaj; Birsa; Lopez, Paloschi.

    All.: Eugenio Corini

    Parma (4-3-3): Mirante; Ristovski, Lucarelli, Costa, Mendes; Acquah, Lodi, Jorquera; Palladino, Belfodil, Cassano.

    All.: Roberto Donadoni