Tag: paris saint germain

  • Champions League, Real Madrid-Borussia match clou. Il Porto vede gli ottavi

    Champions League, Real Madrid-Borussia match clou. Il Porto vede gli ottavi

    Potrebbero arrivare già questa sera i primi verdetti dei gironi eliminatori di Champions League. Almeno sulla carta infatti due squadre, Porto e Malaga, potrebbero strappare, in caso di esito positivo dei loro incontri, il pass per gli ottavi di finale nonostante siamo ancora alla quarta giornata. Dall’altro lato invece la Dinamo Zagabria potrebbe dare l’addio alla massima competizione europea con due giornate di anticipo.

    Casi estremi ma possibili, ma al di là dei verdetti sarà una giornata con temi piuttosto interessanti e sfide intriganti. In particolare nel girone D dove il Real Madrid ospita il Borussia Dortmund mentre il Manchster City riceve l’Ajax. Milan-Malaga e Schalke-Arsenal si presentano come gare equilibrate e dalle quali sembrano poter venir fuori qualsiasi tipo di risultato. Andiamo a capire singolarmente quelle che sono gli spunti di interesse dei match di stasera.

    DINAMO KIEV-PORTO
    Ultima chiamata per la Dinamo Kiev. La formazione ucraina, appena tre punti in classifica, riceve la capolista solitaria Porto, sinora invincibile e alla quale basta un punto per approdare matematicamente agli ottavi. Tutta la pressione ricade dunque sulla formazione di casa che per continuare a sperare non ha alternative alla vittoria. La Dinamo Kiev in casa ha giocato una sola gara, vincendola, contro lo Zagabria mente il Porto fuori casa ha giocato proprio contro lo stesso Zagabria vincendo 2-0. Almeno uno dei due tabù, stasera, dovrà cadere. All’andata vinse il Porto 3-2.

    PARIS SAINT GERMAIN-DINAMO ZAGABRIA
    Vietato fallire. Occasione d’oro per il Psg di Ancelotti che ha la possibilità di riscattare in Champions contro la modesta Dinamo Zagabria il capitombolo dell’ultima giornata di campionato. Match sulla carta a senso unico con i francesi che sinora si sono arresi solo al Porto ma che potrebbero già stasera mettere una seria ipoteca sugli ottavi in caso di vittoria contro i croati e concomitante successo dei portoghesi nella sfida di Kiev. La Dinamo Zagabria, ancora a secco, deve fare risultato per non vedere svanire anche la possibilità di retrocedere in Europa League. All’andata vinsero Ibrahimovic e compagni 2-0.

    SCHALKE-ARSENAL
    Vuole il successo che potrebbe voler dire qualificazione quasi in testa lo Schalke che mira a difendere il punto di vantaggio in classifica rispetto all’Arsenal. Un match che appare imprevedibile con gli inglesi che dal canto loro vogliono i tre punti per tenere a debita distanza l’insidioso Olympiacos. L’Arsenal ha vinto nell’unica gara esterna di questa Champions mentre lo Schalke ha giocato una sola volta in casa pareggiando 2-2 con il Montpellier. All’andata finì 2-0 per i tedeschi.

    OLYMPIACOS-MONTPELLIER
    Non può fallire l’Olympiacos che riceve un Montpellier ancora a secco di vittoria. Un successo consentirebbe ai greci di avvicinarsi pericolosamente ad almeno una tra Arsenal e Schalke giocandosi tutto nelle ultime due sfide. Il Montpellier però non ha nulla da perdere: solo una vittoria infatti potrebbe tenere in gioco i francesi sia in ottica ottavi che in discorsi riguardanti l’Europa League. Olympiacos che in questa Champions non ha mai vinto in casa, Montpellier che ha pareggiato nell’unico precedente esterno. All’andata vinsero i greci 2-1.

    ANDERLECHT-ZENIT
    La sfida tra belgi e russi interessa molto da vicino il Milan. Le due squadre infatti sembrano contendere un posto negli ottavi ai rossoneri visto che il Malaga sembra ormai lanciatissimo. L’Anderlecht non ha alternative al successo: in caso contrario sarebbe veramente tura centrare il passaggio del turno. Lo Zenit dal canto suo potrebbe accontentarsi di un pareggio ma si giocherebbe poi tutte le possibilità a San Siro. L’Anderlecht è alla seconda gara casalinga stagionale: nella prima contro il Milan finì 0-0. Lo Zenit fuori ha perso malamente a Malaga. All’andata vinse 1-0 la squadra di Spalletti.

    MANCHESTER CITY-AJAX
    Non ha alternative al successo, che potrebbe anche non bastare, il Manchester City di Mancini contro l’Ajax. In ogni caso un risultato negativo stasera consegnerebbe agli inglesi il quarto posto e l’esclusione anche dall’Europa League. L’Ajax con un pareggio si giocherebbe tutto nel prossimo turno con il Borussia mentre in caso di vittoria rientrerebbe pienamente in gioco per uno dei primi due posti. All’andata si impose l’Ajax 3-1.

    Josè Mourinho
    Josè Mourinho © Denis Doyle/Getty Images

    REAL MADRID-BORUSSIA DORTMUND
    E’ di sicuro la sfida madre della serata. Il Real di Mourinho, ferito dal 2-1 dell’andata in Germania, riceve un Borussia che in Champions ha fatto vedere grandi cose, essendo al momento una delle squadre imbattute. Certo al Bernabeu non sarà facile, ma un risultato positivo spianerebbe la strada dei gialloneri verso gli ottavi di finale.

  • Paulinho-Inter, l’agente del brasiliano a Milano ma c’è anche il Psg

    Paulinho-Inter, l’agente del brasiliano a Milano ma c’è anche il Psg

    Dopo la vittoria in rimonta per 1-3 sulla Juventus, l’Inter si prepara per affrontare le prossime partite e soprattutto in questi giorni decisioni fondamentali avvengono anche fuori dal campo: si tratta infatti del possibile arrivo a Milano di Paulinho, giocatore tanto desiderato dall’intero club e che potrebbe essere determinante per il mercato di gennaio. Un regalo non da poco quello che Massimo Moratti potrebbe fare al suo pupillo Stramaccioni che sta dando soddisfazioni al presidente neroazzurro che ha quindi intenzione di ripagare il lavoro del tecnico.

    Secondo quanto dichiarato nei giorni scorsi, nella giornata di oggi Bernardo, l’agente di José Paulo Bezerra Maciel Júnior, questo il nome completo di Paulinho, dovrebbe incontrare i vertici dell’Inter per poter venire a conoscenza sulle intenzioni del club italiano. Si vocifera però che proprio prima di sbarcare a Milano, Bernardo abbia fatto tappa a Parigi dove ha fatto visita al Paris Saint Germain, il quale è ovviamente interessato al centrocampista brasiliano del Corinthians.

    Paulinho FBL- WC2014 -JPN-BRA-FRIENDLY
    Paulinho © ANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images

    Una brutta notizia per i neroazzurri che da tempo hanno messo gli occhi su Paulinho ma che se dovessero concorrere con il club francese potrebbero inciampare in una corsa contro il denaro: ad oggi il centrocampista costa infatti 15 milioni di euro ed inoltre Mario Gobbi, presidente del Corinthians ha spiegato di non avere alcuna intenzione di cedere il talentuoso giovane calciatore e soprattutto che non ha mai avuto alcun contatto con Moratti. Nonostante queste dichiarazioni l’Inter sembra essere davvero ad un passo dall’acquisto del nazionale verdeoro, il quale proprio ad ottobre aveva dichiarato di essere attirato dall’idea di approdare tra le fila del club neroazzurro: a giugno infatti uno dei principali ostacoli che vi furono tra il giocatore e l’Inter fu il Mondiale per Club che si disputerà dal 6 al 16 dicembre; da questa data in poi Paulinho potrebbe quindi essere libero da ogni tipo di obiettivo e aver voglia di sbarcare in un club che tanto sta facendo bene e che punta in alto.

  • Psg, affondo per Cristiano Ronaldo e Mourinho. Real su Falcao

    Psg, affondo per Cristiano Ronaldo e Mourinho. Real su Falcao

    Tutti a Parigi. Sembra essere diventata una moda ormai nel mondo del calcio. Ma la cosa fa molto più rumore se a farlo sono due elementi che militano in uno dei club più prestigiosi al mondo, il Real Madrid, specie se l’uno da allenatore è tra i migliori in Europa, ovvero Jose Mourinho, mentre l’altro, Cristiano Ronaldo, è in lizza per conquistare l’edizione 2012 del Pallone d’oro. Nulla di certo o di ufficiale, sia ben chiaro, anche perché ancora non è finito ottobre, ma in questi giorni il club francese avrebbe contattato i due portoghesi in vista della prossima stagione.

    Un affare non impossibile. Anzi. E sì perché Ronaldo ormai da mesi è in rotta con il proprio club, tanto che il rinnovo contrattuale non è ancora arrivato. Questioni di ingaggio più che altro visto che all’asso portoghese non bastano più i 10 milioni annui percepiti sino al momento. Florentino Perez proprio per questo ha provato ad offrirgliene 14 ma il giocatore ne ha richiesti addirittura 18. Troppo per il club spagnolo, specie se si considera il fair play finanziario. Cifra che invece non ha fermato lo sceicco Al Thani pronto a sborsare i soldi necessari pur di arrivare al talentuoso giocatore di Funchal.

    Jose Mourinho e Cristiano Ronaldo
    Jose Mourinho e Cristiano Ronaldo © DANI POZO/Getty Images

    Ultimo ostacolo sarebbe solo il convincere il Real Madrid a cedere il giocatore, ma 100 milioni tondi tondi potrebbero essere sufficienti a Perez per dare il via libera all’affare e far approdare così Cristiano Ronaldo al Paris Saint Germain. A portare avanti questa laboriosa trattativa ci sarebbe Jorge Mendes, agente del calciatore ma anche di Josè Mourinho che potrebbe essere così il successore di Carlo Ancelotti sotto la Tour Eiffel. L’attuale allenatore del Real Madrid ha sempre accettato di buon grado delle nuove esperienze, magari in Paesi differenti rispetto a quello nel quale allena, specie se in società con budget molto alti. Quale migliore scelta del Psg?

    Real Madrid che dunque perderebbe due pezzi da novanta ma che potrebbe consolarsi, e che consolazione, con uno dei pezzi pregiati del mercato internazionale. Parliamo di Radamel Falcao, poderoso centravanti dell’Atletico Madrid che starebbe per rinnovare con i colchoneres. Non che lo stesso rimanga lì, questo è chiaro, ma solo per permettere alla sua attuale società di poter stabilire una clausola di rescissione pari a ben 70 milioni di euro. E come si sa sull’attaccante brasiliano c’è già la fila, con diverse squadre, Chelsea su tutte, pronte ad accaparrarselo.

    Ma anche Falco è rappresentato da Mendes, e tale intreccio potrebbe dunque favorire, nel complesso, un affare da milioni di euro. A ben vedere l’unico a perderci in tutto questo sarebbe Carlo Ancelotti: l’allenatore di Reggiolo sta facendo grandi cose in Francia, ma rischia di esser mandato via a fine stagione a causa di un affare tanto complicato quanto possibile vista la disponibilità economica del club francese. Solo il tempo potrà dare risposte, ma la sensazione è che se l’affare andrà in porto il tutto potrebbe venir fuori già nel giro di qualche mese.

  • Champions League, l’Ajax fa fuori il City. Il Psg passeggia in Croazia

    Champions League, l’Ajax fa fuori il City. Il Psg passeggia in Croazia

    Con le gare di ieri si è conclusa la terza giornata di Champions League. Siamo giunti ormai al giro di boa e si iniziano a fare le prime considerazioni. Incredibile la disfatta del Manchester City di Mancini che perde ad Amsterdam e mette a serio rischio le proprie chance di qualificazione alla fase ad eliminazione diretta. Brutta sconfitta anche per l’Arsenal che perde il primato del girone perdendo in casa contro lo Schalke 04. Invece tutto facile per il Paris Saint Germain che passeggia in Croazia con un secco 2-0 alla Dinamo Zagabria, in rete anche Ibrahimovic. Il Milan invece cade in Spagna, 1-0 contro il Malaga che si ritrova così ad un passo dalla clamorosa qualificazione al prossimo turno di Champions.

    GRUPPO A– Continua la marcia trionfale del Porto che vince, seppur a fatica, in casa contro la Dinamo Kiev per 3-2 subendo una doppia rimonta e trovando il gol vittoria a dieci minuti dalla fine della partita. I portoghesi rimangono così primi nel girone a punteggio pieno, seguiti a ruota dal Paris Saint Germain che supera l’ostacolo Dinamo Zagabria senza grossi problemi grazie alla coppia Menez – Ibra.

    Roberto Mancini
    Mancini, il suo City rischia l’eliminazione © Adrian Dennis/Getty Images

    Dinamo Zagabria-Paris Saint Germain 0-2
    33′ Ibrahimovic, 43′ Menez
    Porto-Dinamo Kiev 3-2
    15′ Varela (P), 21′ Gusev (D), 36′, Martinez (P), 72′ Ideye (D), 78′ Martinez (P)

    Classifica: Porto 9, Paris Saint Germain 6, Dinamo Kiev 3, Dinamo Zagabria 0.

    GRUPPO B – Doppia vittoria in trasferta nelle due gare del girone. La trasferta inglese dello Schalke si rivela perfetta e tornano a casa con un secco 0-2 contro l’Arsenal che gli permette di balzare in testa alla classifica al giro di boa. In Francia la sfida Montpellier-Olympiakos termina con la vittoria dei greci in rimonta. Sotto di un gol dopo 50 minuti, riescono a ribaltare il risultato nelle battute finali (gol vittoria al 90′).

    Arsenal-Schalke 04 0-2
    76′ Huntelaar, 86′ Afellay
    Montpellier-Olympiakos 1-2
    49′ Charbonnier (M), 73′ Torossidis (O), 90′ Mitroglou (O)

    Classifica: Schalke 04 7, Arsenal 6, Olympiakos 3, Montpellier 1.

    GRUPPO C – Con la vittoria contro il Milan, il Malaga si trova ad un passo dalla clamorosa qualificazione alla fase ad eliminazione diretta, dopo aver passato un’estate tra mille dubbi con lo sceicco, proprietario della squadra spagnola, che decise di tagliare sensibilmente i costi della squadra annullando qualsiasi tipo di investimento. Ora il club spagnolo (1-0 casalingo ai rossoneri) è primo nel girone a punteggio pieno. Nell’altro match, importantissima vittoria dello Zenit in casa contro l’Anderlecht, che porta a casa i tre punti grazie ad un rigore realizzato da Kerzhakov.

    Malaga-Milan 1-0
    64′ Joaquin
    Zenit San Pietroburgo-Anderlecht 1-0
    72′ Kerzhakov (rig)

    Classifica: Malaga 9, Milan 4, Zenit San Pietroburgo 3, Anderlecht 1.

    GRUPPO D – Il girone di ferro conferma la propria imprevedibilità. Il Manchester City di Roberto Mancini, costretto a vincere in trasferta per poter ambire ancora alla qualificazione alla prossima fase, perde all’Amsterdam Arena. Gli inglesi, passati in vantaggio nei minuti iniziali con Nasri, si fanno rimontare e perdono 3-1. In primo piano la prestazione di Eriksen, il danese che fa impazzire le squadre europee. Il trequartista si è caricato la squadra sulle proprie spalle, realizzando anche il gol che ha chiuso la partita. L’altro match ha visto l’ennesima sconfitta del Real Madrid in Germania ad opera stavolta del Borussia Dortmund che grazie alla vittoria 2-1 contro le merengues balza in testa alla classifica.

    Ajax-Manchester City 3-1
    22′ Nasri (M), 45′ De Jong (A), 57′ Moisander (A), 68′ Eriksen (A)
    Borussia Dortmund-Real Madrid 2-1
    36′ Lewandowski (B), 38′ C. Ronaldo (R), 64′ Schmelzer (B)

    Classifica: Borussia Dortmund 7, Real Madrid 6, Ajax 3, Manchester City 1.

  • Malaga-Milan vista da Ibrahimovic: “Sono problemi loro”

    Malaga-Milan vista da Ibrahimovic: “Sono problemi loro”

    Dopo la sconfitta alla stadio Rosaleda contro il Malaga, il Milan incassa anche le parole di uno sprezzante Ibrahimovic. Lo svedese, intervistato da Monica Vanali nel post partita di Dinamo Zagabria-Psg (vittoria dei francesi per 2-0), ha ribadito il concetto già espresso la settimana scorsa durante la premiazione del Golden Foot 2012. Il Milan non esiste più tra la rete dei neuroni di Ibra, cancellato dai primi tre mesi all’ombra della Torre Eiffel. I soldi di Milanello non mancano allo svedese, neppure i gol, nemmeno la tanto decantata armonia dello spogliatoio rossonero, oggi più che mai vicina ad essere comparata ad una polveriera in teatri di guerra. Alla domanda su cosa pensasse del ko appena subito dalla sua ex squadra, Ibracadabra ha risposto con un laconico: “Problemi di loro”.

    Parole che, oltre a confermare il non perfetto ambientamento nella penisola italianasotto l’aspetto linguistico, indicano anche una disaffezione evidente per l’ambiente rossonero. Frattura che si è andata via via allargando dopo l’intervento di Raiola successivo alle dichiarazioni d’amore che lo stesso Ibrahimovic aveva riservato per il Milan durante la sosta per le Nazionali. Un incipit, un messaggio, un occhiolino d’intesa al Diavolo mal digerito dall’agente dello svedese, che verosimilmente ha fatto pressione sul calciatore affinché cambiasse registro nelle altre interviste.

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    Lo sprezzante Ibrahimovic ed un Milan che non esiste più | ©FRANCK FIFE/AFP/Getty Images

    Per i tifosi del Milan vale sempre la regola fondamentale “l’importante è la prima”, già abbondantemente sperimentata da ciascuno di noi nella propria vita. L’origine Ibrahimovic è da ricercarsi ai tempi dell’Ajax. Da lì in poi un escalation impressionante di titoli e addii a quei club che l’hanno fatto diventare nel giro di pochi anni come uno dei calciatori più vincenti degli ultimi anni (restando sempre in ambito nazionale ndr). Dopo l’ultimo cioccolatino amaro, i supporter rossoneri possono anche cancellare o eliminare definitivamente lo striscione apparso qualche giorno fa in sede, che recitava pressapoco così: “Ridateci il nostro Ibrahimovic”. Ibra who?

  • De Rossi via a gennaio, il Psg supera il City

    De Rossi via a gennaio, il Psg supera il City

    Nonostante l’ottima prestazione della Roma durante la serata di ieri, culminata nella rimonta clamorosa ai danni del Genoa, Daniele De Rossi potrebbe lasciare la capitale a gennaio per accasarsi al Paris Saint Germain. La notizia riportata dal sito mercato365.com e ripresa poi da Sportmediaset sostiene come l’entourage del centrocampista giallorosso starebbe in realtà flirtando con il direttore sportivo del Psg Leonardo, recente conoscenza dei tifosi di Milan e Inter. Secondo le indiscrezioni la trattativa potrebbe decollare già dal prossimo gennaio, quando il mercato di riparazione invernale aprirà i battenti e il club parigino potrà mettere in mostra un budget spropositato rispetto a tutti gli altri top club europei. E se De Rossi era stato dato più volte vicino al City, adesso sono gli sceicchi del Psg a voler fare la voce grossa.

    BALDINI SMENTISCE– Di De Rossi ormai si parla abbondantemente da quella esclusione contro l’Atalanta, panchina che aveva fatto male tanto al centrocampista azzurro quanto a Osvaldo. Da lì in avanti i giornali sportivi hanno iniziato a dipingere e immaginare un futuro lontano da Roma per colui che all’ombra del Colosseo è conosciuto come Capitan Futuro. La dirigenza giallorossa, nella figura di  Franco Baldini, ha puntualmente smentito le voci che davano De Rossi in partenza. L’ultima in ordine di tempo è arrivata nella serata di ieri, quando Baldini in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport ha ribadito con forza la volontà di tenere sia De Rossi che Osvaldo, scelta dettata dal fine di continuare ad investire nel progetto Roma (Baldini ha definito i due con l’aggettivo “campioni”, ndr).

    Genoa CFC v AS Roma - Serie A
    De Rossi in bilico tra Roma e Parigi | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    PROSPETTIVA ZEMAN – Rimane però un grande punto interrogativo sul futuro di De Rossi a Roma. Perché, se è vero che nel post-partita di ieri Zeman ha applaudito sia lui che Osvaldo, corrisponde alla realtà anche il fatto di come Capitan Futuro rappresenti in realtà un problema tattico non di poco conto, sul quale il tecnico boemo pare essersi definitivamente espresso contro l’Atalanta. Da interno De Rossi non convince nessuno, tantomeno gli amanti del gioco zemaniano. Le caratteristiche di Sor Daniele non si incontrano con le idee tattiche di Zeman. Basta guardare chi c’è dall’altra parte del centrocampo: non un fenomeno qualsiasi, tale Alessandro Florenzi.

    VITE PARALLELE – Per i più disattenti fino a quest’estate era un semplice nome e nulla più, che forse nemmeno veniva considerato nell’album Panini e in quell’imberbe gioco del “celomanca”. Eppure le prestazioni di Florenzi in questo avvio di campionato hanno esaltato all’ennesima potenza le caratteristiche e il valore del ragazzotto classe ’91, cresciuto nelle giovanili giallorosse e andato a Crotone per farsi le cosiddette “ossa”. Florenzi ha tutto quello che manca a De Rossi. Ci riferiamo al dinamismo, agli inserimenti, al semplice ma mai banale dai e vai, a quella sfrontatezza di un 21 enne alla sua prima stagione in Serie A che vuole spaccare il mondo. Ecco, Zeman vorrebbe un giocatore analogo anche sul centro-destra. Ergo, De Rossi non è quel giocatore che Zeman cerca per attuare il suo gioco. Alla prossima sconfitta della Roma il problema De Rossi riemergerà prepotentemente.

  • Tifosi Milan petizione “Ridateci il nostro Ibrahimovic”

    Tifosi Milan petizione “Ridateci il nostro Ibrahimovic”

    La colpa non si può darla più al caldo, visti anche gli ultimi sviluppi climatici che danno in arrivo “Cleopatra”. Poi considerata anche l’ora in cui è avvenuto l’Evento è difficile ipotizzare un colpo di sole da parte degli ultras del Milan. Il tifoso rossonero è talmente scioccato per l’avvio disastroso in campionato da essere costretto a scrivere “Ridateci il nostro Ibrahimovic”. Da sottolineare il nostro, come se si fosse dimenticata la natura intrinseca dell’uomo-calciatore (per informazioni vi rimandiamo alla pagina di Wikipedia sotto la voce squadre di club). Ibrahimovic è tornato ad essere quindi l’uomo del desiderio, stavolta da parte del tifo organizzato rossonero. Fatto più unico che raro, quanto potrebbe essere un 30 febbraio. Quali le origini di tutto ciò?

    E’ chiaro che le parole di Ibra abbiano smosso le coscienze e conoscenze dell’ultrà milanista. Sentire un calciatore così determinante offrire i propri servizi al suo vecchio club in difficoltà rappresenta quella molla che fa scattare le voglie più incontrollabili, fra le quali ad esempio scrivere uno striscione pro Ibrahimovic. Non importa poi se il procuratore factotum Mino Raiola chiarisca come il suo assistito non si sposterà da Parigi per i prossimi 3 anni, e che qualora ritornasse lo farebbe soltanto per un ruolo dirigenziale. Ve lo immaginate Ibra dietro una scrivania? Noi sinceramente no, però come si dice in questi casi le vie del Signore sono infinite.

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    Zlatan Ibrahimovic, sogno proibito dei tifosi milanisti | ©BORIS HORVAT/AFP/GettyImages

    D’accordo, vedere la propria squadra del cuore perdere il terzo derby consecutivo nell’ultimo anno e mezzo non è il massimo della vita. Capisco anche come lo spettro della zona retrocessione possa giocare brutti scherzi. Va bene tutto, non capisco però il perché si debba fare finta di un dettaglio fondamentale. I messaggi d’amore di Ibrahimovic quale tempistica hanno avuto? Sì, subito dopo la legge sui redditi voluta da Hollande. A buon intenditor poche parole.

  • Milan d’Arabia, Berlusconi vende il 30% per 250 milioni

    Milan d’Arabia, Berlusconi vende il 30% per 250 milioni

    Per la cessione del 30% del Milan Berlusconi riceverà 250 milioni da Al Thani, presidente del Qatar. La rivoluzione in casa rossonera è ormai pronta. I nodi iniziano a venire al pettine, il caos che regna a Milanello prende forma. Via Turati prepara gli abiti da sera, quelli per le grandi occasioni. Tra non molto il Milan potrebbe subire un cambiamento epocale. Berlusconi, il presidente più vincente della storia rossonera, ha finalmente deciso di cambiare marcia. Non sarà lui però a investire nuovamente nel Milan, ma qualcun’altro. A Milano c’è voglia di rivoluzione, la primavera araba è alle porte. La Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina mostra il nuovo Berlusca arabo. Un’immagine, seppur ritoccata: quanto basta per riaccendere gli animi dei tifosi milanisti, rimasti in balia degli eventi dopo le top-cessioni d’estate. Il futuro torna ad essere sereno in casa Milan, dopo l’inizio shock di questo inizio di campionato.

    No non può finire così qualcuno troverò e rinascerò cantava Eros Ramazzotti qualche anno fa. Musica e parole che si adattano in toto alla situazione in fieri del Diavolo rossonero. Quel qualcuno Berlusconi l’ha trovato e si chiama Hamad bin Khalifa Al Thani. Le ultime due parole suonano familiari agli appassionati di calcio. Si tratta infatti dello stesso presidente di Paris Saint Germain e Malaga. Fra le altre cose la famiglia Al Thani detiene il controllo anche di Al Jazeera. Ed è proprio quest’ultimo aspetto a rendere il tutto più appetibile per Berlusconi. Perché stringere un’alleanza con Al Thani significherebbe avere tra le mani un’ingente liquidità per la rifondazione della squadra, uno stadio nuovo e una collaborazione proficua tra Al Jazeera e l’impero Mediaset. Quello che può definirsi un autentico jolly per la società rossonera e il presidente storico del club. Forse il silenzio dall’alto sta per giungere ad una tregua. Fin qui Berlusconi ha parlato pubblicamente in due occasioni ben precise: dapprima il bluff sui canali di Sportitalia (conferma di Thiago Silva) e qualche settimana più tardi davanti a Milan Channel per sottolineare come le cessioni di Ibra e Thiago fossero inevitabili. Volendo essere pagani e dare fiducia al “non c’è due senza tre”, Berlusconi è chiamato adesso all’attesa terza volta. Quale occasione migliore per annunciare al mondo la rivoluzione araba?

    Italian Prime Minister Silvio Berlusconi
    Berlusconi incontra nuovamente Al Thani | ©VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images

    Sullo sfondo non dimentichiamo infine la campagna di Russia che ha visto protagonista lo stesso Berlusconi domenica scorsa. Ufficialmente la visita in Russia ha avuto come ordine del giorno il compleanno di Putin. Ufficiosamente però il presidente del Milan avrebbe trattenuto rapporti con diversi magnati russi. Le cronache nostrane hanno descritto due possibilità. La prima corrisponde al proprietario dell’Amkar Perm, un tale oligarca russo non meglio precisato che verrebbe ad offrire 500 milioni di euro per entrare in società. L’altro scenario ipotizzato qui in Italia prevede invece l’ingresso di Oleg Deripaska. Sconosciuto ai più, quest’ultimo secondo la rivista Forbes è il nono uomo più ricco al mondo. Come ovvio che sia in questi casi, Galliani ha prontamente smentito entrambe le piste. In ogni caso quella araba ad oggi rappresenta l’ipotesi più realistica e sensata, sia per i tifosi del Milan che sopratutto per il patron dei rossoneri.

  • Incassi Uefa, Inter e Milan nella Top Ten. Chelsea guida la classifica

    Incassi Uefa, Inter e Milan nella Top Ten. Chelsea guida la classifica

    Che il calcio italiano fosse in crisi lo si sapeva da un pezzo, ma i dati emersi dal sito portoghese futebolfinance.com fanno davvero paura. Infatti, lo stesso portale online ha redatto la classifica, dal 2009 al 2012, degli incassi Uefa delle squadre europee e salta subito all’occhio come nella Top Ten ci siano solo due italiane, l’Inter con i suoi 118 milioni di euro si ritrova al quinto posto, mentre i cugini del Milan sono solo ottavi con 89 milioni guadagnati. E la Juventus? I bianconeri, a causa di una lenta rinascita post calciopoli, si ritrovano 41esimi alle spalle di Roma e Napoli (rispettivamente al 25esimo e al 28esimo posto) e poco sopra la Fiorentina 43esima.

    Le altre italiane possiamo considerarle non pervenute, visto che la somma dei loro guadagni non supera i 13 milioni di euro. Parliamo di Lazio, Udinese, Palermo, Sampdoria e Genoa che troviamo in classifica dall’83esimo posto in giù. Ma tornando alle prime dieci posizioni, notiamo che gli inglesi continuano ad essere i padroni indiscussi d’Europa, con il Chelsea (che ha vinto l’ultima Champions League) al primo posto assoluto, seguito subito dopo dal Manchester United. Poco più sotto troviamo l’Arsenal (settima posizione). I ricchi proprietari del Manchester City invece non saranno certamente soddisfatti del loro 23esimo posto, segno che non sempre investire tanti soldi nel calcio moderno è sinonimo di vittorie e guadagni. Stesso discorso per il Paris Saint Germain che, a dirla tutta, ha iniziato le spese folli solo da un anno e attualmente occupa la 74esima posizione.

    Champions League
    Champions League © Adrian Dennis/Getty Images

    La Spagna con le solite Barcellona (terzo) e Real Madrid (sesto), la Germania con il Bayern Monaco (quarto) e la Francia con la coppia Lione e Marsiglia (nono e decimo) chiudono la classifica della Top Ten.

    Questa la Top Ten degli incassi Uefa dal 2009 al 2012:

    1. Chelsea (Inghilterra) – 136.625.000 €
    2. Manchester United (Inghilterra) – 135.435.000 €
    3. Barcellona (Spagna) – 130.636.000 €
    4. Bayern Monaco (Germania) – 119.154.000 €
    5. Inter (Italia) – 118.310.000 €
    6. Real Madrid (Spagna) – 104.547.000 €
    7. Arsenal (Inghilterra) – 91.563.000 €
    8. Milan (Italia) – 89.420.000 €
    9. Lione (Francia) – 71.072.000 €
    10. Marsiglia (Francia) – 69.802.000 €

    Di seguito troviamo:

    23.  Manchester City (Inghilterra) – 33.901.000 €
    25.  Roma (Italia) – 32.759.000 €
    28.  Napoli (Italia) – 30.016.000 €
    41.  Juventus (Italia) – 24.078.000 €
    43.  Fiorentina (Italia) – 22.431.000 €
    74.  Paris Saint Germain (Francia) – 6.257.000 €
    83.  Lazio (Italia) – 4.468.000 €
    88.  Udinese (Italia) – 3.137.000 €
    107.  Palermo (Italia) – 1.760.000 €
    108.  Sampdoria (Italia) – 1.690.000 €
    110.  Genoa (Italia) – 1.640.000 €

  • Roma-De Rossi, si torna a parlare di cessione. I tifosi stanno con Zeman

    Roma-De Rossi, si torna a parlare di cessione. I tifosi stanno con Zeman

    In tempi non sospetti i giornali avevano parlato di un possibile addio di Daniele De Rossi dalla Roma ma era stato proprio il calciatore giallorosso ad intervenire durante una conferenza stampa per spiegare che il suo contratto con la capitale non si sarebbe concluso entro breve e che con la squadra non c’era alcun tipo di problema e quindi non vi erano motivi per andarsene nonostante le tante proposte ricevute. In queste ore però, dopo la lite con Zeman, Capitan Futuro sembra essere ad un passo dal lasciare la società giallorossa: a scaturire il tutto pare essere stata la decisione del boemo di lasciare in panchina il centrocampista nel match tra Roma-Atalanta. In molti spiegano però che questa è solamente la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che tra i due non c’è mai stato un rapporto di stima anzi, tutt’altro.

    All’arrivo di Zeman alla Roma il tecnico aveva affermato di poter fare a meno di Burdisso, Osvaldo e anche proprio di De Rossi. La motivazione? Che nessuno dei tre si adatta alla tipologia di gioco usata dall’allenatore. Purtroppo per il gladiatore giallorosso anche i tifosi sembrano avergli voltato le spalle in quanto, a differenza che con Burdisso ed Osvaldo, gli ultras della Roma hanno appoggiato in pieno il boemo: secondo un sondaggio ben il 77% dei tifosi hanno ritenuto giusta la scelta di tenere in panchina il centrocampista in quanto è andato più volte contro la volontà del tecnico e soprattutto ha ritenuto non valido il suo gioco ed i suoi allenamenti.

    Daniele De Rossi ACF Fiorentina v AS Roma  - Serie A
    Daniele De Rossi © Marco Luzzani/Getty Images

    Ed ecco quindi che tornano in ballo le squadre che quest’estate hanno più volte cercato di portarsi a casa Capitan Futuro: tra le tante spuntano le big come il Manchester City, il Real Madrid ed infine il Paris Saint Germain. Il club di Mancini ha sempre dichiarato la propria volontà di acquistare De Rossi ma sicuramente lo zampino del PSG si farà sentire: la Roma, durante il calciomercato estivo, ha richiesto 30 milioni di euro per la cessione del centrocampista giallorosso ed è ben noto che Leonardo non ha alcun problema a presentarsi con la valigetta d’argento per portare a Parigi l’ennesimo gioiellino. Non bastasse ad oggi De Rossi guadagna 6 milioni di euro l’anno, stipendio che in poche società possono permettersi di dare ad un giocatore e quindi il cerchio per il mercato di gennaio si restringe ancora di più: per vedere chi si muoverà per primo non ci resta che aspettare, intanto De Rossi si concentra sulla Nazionale.