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  • Clamoroso, Pastore apre al Milan “Mi vedo rossonero”

    Clamoroso, Pastore apre al Milan “Mi vedo rossonero”

    Clamorosa intervista rilasciata da Javier Pastore al settimana Chi. L’ex trequartista del Palermo lancia messaggi d’amore verso il Milan, ammettendo che prima o poi vestirà la maglia rossonera grazie anche allo splendido rapporto che lo lega alla dirigenza milanista, soprattutto nei confronti di Adriano Galliani e Ariedo Braida. Prima però, l’argentino vuole conquistare Parigi e sollevare trofei importanti con la maglia del Paris Saint Germain e per questo motivo esclude un trasferimento nel prossimo mercato invernale, anche se non nega di attraversare un periodo non brillantissimo in Francia pur godendo della stima della società, a partire dal presidente fino a mister Ancelotti. Al contrario, la stampa francese non sembra benevola nei confronti di Pastore e degli stranieri presenti nel loro paese.

    Mai all’Inter – Pastore vuole il Milan e per questo motivo le chiamate di Zanetti e Cambiasso si trasformano in semplici chiacchierate tra amici. I due giocatori nerazzurri, sono a conoscenza della voglia rossonera del loro compagno di nazionale e non insistono più per un suo passaggio all’Inter.

    Pastore manda messaggi d'amore al Milan © KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images
    Pastore manda messaggi d’amore al Milan © KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images

    Voglia di Milan“Prima vinco col Psg ma in futuro giocherò con la maglia rossonera. Ne sono certo”, musica per la dirigenza del club di via Turati che stravede per Pastore già dai tempi di Palermo. Purtroppo, i costi elevati del cartellino e la voglia di Zamparini di ricavare tanti soldi piuttosto che ricevere in cambio qualche buona contropartita, ha tagliato fuori dai giochi il Milan per l’acquisizione dell’argentino poi finito al Psg. L’amicizia con Galliani e Braida dimostra il legame con il club rossonero e il giocatore ammette di pranzare e cenare con i due dirigenti quando gli capita di sostare a Milano. Le parole al miele verso la società di Silvio Berlusconi terminano con un affascinante “Il Milan è un qualcosa di magico”.

    Francia vs Italia – Ambientamento difficile per il giocatore in terra francese, molto meglio invece quello in Italia, dove Pastore esalta il calore del pubblico, sempre pronto a sostenere la squadra anche nei momenti difficile (tranne in rari casi).

    SuperMario – La conclusione è dedicata al suo possibile compagno di squadra Balotelli. L’attaccante del Manchester City sembra ogni giorno più vicino al Milan e in caso di suo trasferimento ai rossoneri nel prossimo futuro, potrebbero ritrovarsi a correre in campo per la stessa maglia. Pastore esalta le doti tecniche di SuperMario, apprezza quelle da attore (i due hanno girato insieme uno spot televisivo) ma non è rimasto impressionato da quelle caratteriali.

  • Ligue 1, Psg al comando. Ancelotti ritrova il sorriso

    Ligue 1, Psg al comando. Ancelotti ritrova il sorriso

    Giornata cruciale quella conclusasi in Ligue 1 nella serata di ieri, con il posticipo tra Psg e Lione, il big-match della 18 giornata del campionato francese. La squadra di Ancelotti soltanto due settimane fa rischiava di veder scappare Gomis e compagni a più 8, complice la difficile trasferta sul campo del Valenciennes e la contemporanea partita sulla carta facile del Lione in casa con il Nancy. Le cose sono però rapidamente cambiate, e in una settimana il Paris Saint Germain è riuscito a rimontare la squadra allenata da Garde e conquistare la vetta della Ligue 1 in coabitazione con il Marsiglia e lo stesso Lione, quando manca soltanto una giornata al termine del girone d’andata. La banda di Ancelotti ha spiazzato tutti, raccogliendo due vittorie consecutive pesantissime.

    PRIMATO – E così dopo la schiacciante vittoria per 4-0 sul Valenciennes la settimana scorsa, il Psg supera anche il Lione per 1-0 grazie alla rete nel finale del primo tempo del centrocampista francese Matuidi, lesto a ricevere di testa il delizioso cross dalla destra di Ibrahimovic. Vittoria meritata per il Paris Saint Germain, che di fronte al proprio pubblico ha messo in mostra le giuste credenziali per ambire al successo in campionato e forse qualcosa di più che un semplice ottavo di finale di Champions League.

    Zlatan Ibrahimovic inarrestabile anche contro il Lione | ©MARTIN BUREAU/AFP/Getty Images
    Zlatan Ibrahimovic inarrestabile anche contro il Lione | ©MARTIN BUREAU/AFP/Getty Images

    NEAL MAUPAY – Ma la 18 giornata di Ligue 1 verrà ricordata anche dalla prima rete tra i professionisti di Neal Maupay, l’innominato. L’attaccante del Nizza, classe ’96, è stato il match winner dell’incredibile rimonta che i rossoneri di Francia hanno compiuto ai danni dell’Evian, dopo essere stati sotto di due gol nel corso del primo tempo. Maupay ha segnato il gol del definitivo 3-2 al 90′ minuto, facendo esplodere di gioia compagni e pubblico, che in queste settimane ha assistito alla nascita di un campione.

    LE ALTRE – Seconda vittoria consecutiva per il Marsiglia, che passa sul campo del Tolosa per 1-0 grazie al gol nella ripresa di Gignac, agganciando così il primato in classifica insieme a Psg e Lione. Non smette di stupire il Lorient (4), che batte a domicilio il Saint Etienne per 2-0 con Aliadiere ancora protagonista, al suo settimo centro stagionale. In netta ascesa troviamo infine il Montpellier, che dopo un avvio di stagione disastroso sta ritrovando il sorriso. I campioni in carica della Ligue 1 hanno colto il terzo successo consecutivo, il quinto nelle ultime sei partite, dilagando in casa contro il Bastia per 4-0. Il quarto posto dista soltanto quattro lunghezze.

    IN CODA – Nancy, Troyes e Sochaux si confermano le ultime della classe, sebbene diano importanti segni di risveglio. Sopratutto il Nancy, che dopo aver fermato la capolista Lione sette giorni fa, si ripete bloccando il più quotato Bordeaux. Vince il Troyes, che con i tre punti conquistati ieri pomeriggio in casa contro l’Ajaccio supera lo stesso Nancy piazzandosi in penultima posizione a 12 punti, con la quota salvezza ancora lontana (-6). Occasione sprecata invece per il Sochaux, che perde malamente in casa contro il Brest dopo aver trovato la rete del momentaneo vantaggio restando fermo a 16 punti.

    Il video di Psg-Lione 1-0 (16-12-2012) [jwplayer config=”30s” mediaid=”164427″]

  • Con Mourinho al Psg via libera al valzer delle panchine

    Con Mourinho al Psg via libera al valzer delle panchine

    La notizia proviene dal quotidiano spagnolo As, ed è di quelle davvero clamorose. Nella prossima stagione potremmo assistere ad uno scambio di poltrone che nemmeno in Italia siamo abituati a conoscere. Il punto centrale di tutta la vicenda ruota intorno a Josè Mourinho. Il tecnico portoghese è dato in partenza già da tempo. Tuttora resta da capire dove andrà ad allenare. Esclusa la Spagna a priori, restano Premier League, Francia e Italia. Anche la Serie A per la verità non sembra più rientrare nei piani dello Special One. Il cerchio si restringe così a Premier e Ligue 1. Ad oggi Mourinho viene accostato con discreta costanza alla panchina del Paris Saint Germain, dove incontrerebbe nuovamente Zlatan Ibrahimovic e forse Wesley Sneijder.

    INTRECCI PERICOLOSI– Qualora Mourinho diventasse il nuovo tecnico del Psg al termine di questa stagione, scatterebbe un effetto domino di proporzioni mai viste. Chi può prendere il suo posto al Real Madrid? Marca dice Wenger, che è ai ferri corti con l’Arsenal dopo 16 anni di onorato servizio. Wenger sarebbe anche tra i tecnici preferiti dai tifosi spagnoli per un ipotetico successore di Mourinho. Insieme al francese ricordiamo che anche l’attuale commissario tecnico della Germania Low figura come candidato alla panchina dei Blancos per la stagione 2013-2014.

    Real Madrid Training And Press Conference
    Josè Mourinho fa scatenare l’inferno | ©Alex Livesey/Getty Images

    E ANCELOTTI? – E Carlo Ancelotti invece? Se realmente venisse scalzato da Josè Mourinho, il tecnico di Reggiolo non avrebbe difficoltà a trovare un altro incarico prestigioso. Tenendo sempre calda la pista Real, l’ex allenatore rossonero potrebbe ritornare in Inghilterra, dove può vantare numerosi estimatori, e “scegliere” tra Manchester City e gli stessi Gunners. Appare però credibile anche un suo clamoroso tuffo nel passato che lo porterebbe ad insediarsi nuovamente in quel di Milanello e iniziare da capo un nuovo ciclo raccogliendo l’eredità di Massimiliano Allegri.

    BOOKMAKERS – Anche i bookmakers sono d’accordo. In Inghilterra infatti le agenzie di scommesse assegnano virtualmente allo Special One la scottante panchina del Psg. Mourinho nelle quote ha scavalcato quello che fino a ieri era dato come favorito per la successione di Ancelotti a Parigi, ovvero Arsene Wenger.

    CAMPAGNA ACQUISTI TELEFONICA – Sempre dalla Spagna arrivano ulteriori indiscrezioni che confermano il passaggio ormai prossimo di Josè Mourinho al Psg, indiscrezioni secondo le quali il portoghese si sentirebbe addirittura con la dirigenza francese per discutere le prossime mosse da attuare durante la campagna acquisti estiva, che si preannuncia faraonica come quella dell’estate 2012, con gli arrivi di Ibra, Thiago Silva, Lavezzi e Verratti.

    ADDIO REAL – La cosa che pare ormai assodata è che Josè Mourinho lascerà la Spagna al 99,9%. L’ultimo strappo, forse definitivo, all’indomani della sconfitta in Copa del Rey, quando il portoghese ha tenuto a battesimo una conferenza stampa di fuoco, sparando a zero sui giocatori del Real, sostenendo come tanti titolari non volessero nemmeno scendere in campo per la trasferta di Vigo. Parole che fortificano la sensazione che tra lo spogliatoio dei Blancos e il tecnico Josè Mourinho i rapporti sono ai minimi termini, se non del tutto terminati.

  • Sneijder ancora escluso. C’è l’accordo con il Psg

    Sneijder ancora escluso. C’è l’accordo con il Psg

    A poche ore dal big match tra Napoli e Inter, il nodo Wesley Sneijder continua a tenere banco in casa nerazzurra. Perché il folletto di Utrecht sembra non rientrare più nei piani di Stramaccioni e della società di corso Vittorio Emanuele, anche se lui continua a ribadire la voglia di rimanere a Milano. E intanto si moltiplicano le voci sul futuro del numero dieci dell’Inter: uno che fa gola ai club di mezza Europa.

    Spalma che ti passa – La posizione della dirigenza interista è chiara. Lo stipendio di Sneijder è troppo alto per le casse nerazzurre. Sei milioni netti a stagione sono un gruzzolo che Branca vorrebbe spalmare prima, e ridurre poi, ma i conti si fanno con l’oste: e l’oste, in questo caso, non ne vuole sapere di ridurre il suo ingaggio. Di fatto, il campione olandese è a disposizione del mister da oltre una settimana. Ma al momento lavora a parte, quasi da escluso. Lui che, nel 2010, ha scritto la storia del club milanese esplodendo come trequartista di talento mondiale. Lui che ha lottato per vincere il pallone d’oro con la maglia del’Inter cucita al petto. Lui che ha contribuito in modo sostanziale per la vittoria del triplete. Ma tant’è. Wes rimane fuori. Con buona pace di Stramaccioni.

    Inter - Sneijder è rottura
    La rabbia di Sneijder, a gennaio potrebbe andare via dall’Inter © Claudio Villa/ Getty Images Sport

    Strama tranquillo –  Anche questa sera, dunque, Wesley Sneijder rimarrà a casa a vedere suoi compagni in televisione.  “Sneijder sta bene – ha spiegato l’allenatore dell’Inter ieri in conferenza stampa – ieri aveva solo un lieve fastidio muscolare, come capita per tanti altri si è deciso di fare una giornata di fisioterapia, ma oggi si è allenato come gli altri. Difficile gestire questa situazione? Per come sono io, sincere e tranquillo, non è difficile per niente”. Ipse dixit.

    Valige pronte – Date le premesse, non è difficile ipotizzare un addio del nazionale olandese già a gennaio. L’Inter sarebbe disposta a valutare qualsiasi offerta per l’ex Real Madrid alla riapertura del mercato. Il futuro del calciatore potrebbe essere in Ligue 1, sponda Paris Saint-Germain. Il club transalpino non avrebbe problemi a garantire i sei milioni che l’olandese percepisce all’Inter, il contratto dovrebbe essere fino al giugno 2016.

    Cuore nerazzurro – “Ci rivedremo ancora, non voglio andare via dall’Inter“. Questa è la promessa che Wesley Sneijder in persona ha fatto a due tifose nerazzurre fuori dai cancelli di Appiano Gentile. Al di là delle parole, rimane il sospetto che la gestione del caso Sneijder abbia lasciato a desiderare. Perché Wes è il giocatore che servirebbe all’Inter per accendere la luce in un sistema di gioco spesso compassato. Vendere uno dei campioni del calcio mondiale alla cieca, senza trovare vie diplomatiche capaci di tamponare l’esodo del ragazzo, vorrebbe dire fare un errore madornale. Via Sneijder per prendere Paulinho? I dubbi restano tutti.

  • Real in rimonta, il Psg vola con Ibra e Lavezzi

    Real in rimonta, il Psg vola con Ibra e Lavezzi

    Come di consueto apriamo una finestra sul calcio estero. Nella Liga rimonta vincente, come spesso capita, per il Real di Mourinho. I Blancos hanno visto ieri più di una strega sul campo del Valladolid, “merito” sopratutto dello scatenato Manucho. L’attaccante angolano mostra tutte le proprie qualità, le stesse che avrebbero potuto e dovuto offrire a Manucho un futuro in un grande club, e perché no, in Italia. Il Valladolid trova il vantaggio al settimo minuto, proprio grazie alla prima rete del calciatore africano. Il Real però pareggia i conti con Benzema cinque minuti più tardi. Quelli che si aspettano la rimonta in pieno stile Real devono ricredersi al minuto ventidue, quando Manucho riporta in vantaggio i padroni di casa. Sembra l’ennesima giornata no dei Blancos di Spagna, ma sul terreno di gioco doveva ancora scendere in campo lui, Ozil.

    DOPPIETTA– La rimonta del Real è solo rinviata. Il trequartista tedesco trova infatti il pareggio poco prima che l’arbitro fischi la fine del primo tempo, ed è lo stesso Ozil a firmare il gol vittoria alla mezzora del secondo tempo per il definitivo 3-2. Con questa vittoria il Real conferma il terzo posto nella classifica generale a otto punti dal Barcellona, che però ha una partita in meno.

    Real Valladolid CF v Real Madrid CF - La Liga
    Mesut Ozil festeggia con Benzema la solita rimonta Real | ©Denis Doyle/Getty Images

    PSG SHOW – Al Parco dei Principi nessuna difficoltà per gli uomini di Carlo Ancelotti che strapazzano l’Evian con quattro reti. Apre le danze il solito Ibrahimovic, seguito a ruota da Lavezzi, al suo primo gol con la maglia del Psg davanti ai propri tifosi. Nella ripresa completano la festa Thiago Motta e Gameiro. In classifica il Psg si porta a due punti dalla capolista Lione, impegnata stasera nella difficile trasferta sul campo del Saint Etienne.

    PRIMO SORRISO – E’ tempo di sorrisi anche per Rafa Benitez, che dopo il successo in Champions League contro il Nordsjaelland, coglie anche la prima vittoria in Premier. Contro il Sunderland Torres e compagni si ricordano di essere i Campioni d’Europa in carica, e proprio El Nino con una doppietta è il protagonista della vittoria per 3-1 del Chelsea. Oggi invece riflettori puntati sul derby di Manchester, big match che vale la testa della classifica.

    KAPUTT – In Bundesliga la sorpresa più grande arriva dal Dortmund, con la squadra di Klopp che soccombe in casa per opera del Wolfsburg (3-1 il risultato finale, a segno anche Bas Dost). Ne approfitta il Bayern Monaco, che continua la sua marcia trionfale in campionato. Sul campo del Augsburg i bavaresi centrano la tredicesima vittoria stagionale, raggiungendo quota 41 punti, a più 14 sui rivali del Borussia.

  • Dietrofront Pastore, niente Inter. C’è il Milan

    Dietrofront Pastore, niente Inter. C’è il Milan

    Pastore dribbla l’Inter ma non abbandona Milano. E’ di questa mattina la notizia del dietrofront dell’argentino, il quale pareva essere inserito alla perfezione nella trattativa che avrebbe condotto Wes Sneijder a Parigi. Invece pare che il Flaco abbia cambiato idea e che adesso nelle sue intenzioni ci sarebbe soltanto il Milan. Colpo basso quello dei cugini rossoneri nei confronti della dirigenza nerazzurra, che aveva già apparecchiato per una trattativa con i fiocchi. Tutto da rifare, o forse tutto inutile. Perché la decisione di Pastore ha spiazzato un po’ tutti in casa Inter, dove la comunità argentina aveva dato il suo ok per un’operazione che avrebbe potuto rivelarsi come tra le più vincenti del nuovo corso nerazzurro. Ma come spesso capita il mercato conferma il suo carattere imprevedibile.

    CALCIOMERCATO MILAN– A sbaragliare la concorrenza nerazzurra ci ha pensato il Milan, che sulla spinta del presidente Silvio Berlusconi ha deciso di ridare nuova linfa e classe alla rosa a disposizione di Massimiliano Allegri, anche in virtù della qualificazione agli ottavi di Champions League e il conseguente rialzo delle quotazioni rossonere in campo europeo.

    Paris Saint-Germain FC v FC Porto - UEFA Champions League
    Javier Pastore dribbla l’Inter e sceglie il Milan | ©Dean/Getty Images

    L’OPERAZIONE – Considerati gli ottimi rapporti con il Paris Saint Germain dopo la maxi-operazione che ha condotto a Parigi Ibrahimovic e Thiago Silva lo scorso luglio, il Milan potrebbe ottenere l’argentino in prestito per i prossimi sei mesi, per poi riscattarlo ad una cifra ragionevole la prossima estate, quando i famosi problemi di bilancio dovrebbero essere soltanto un lontano ricordo.

    L’APPROVAZIONE DI ANCELOTTI – Il tutto avverrebbe sotto il placido consenso di Carlo Ancelotti. Il tecnico di Reggiolo non è stato favorevolmente impressionato da Pastore, tanto da dichiararlo pubblicamente questa settimana prima della sfida di Champions contro il Porto. Anche per questo motivo Ancelotti avrebbe richiesto quest’estate l’acquisto dal San Paolo del trequartista Lucas, che il prossimo gennaio farà il suo debutto in Ligue 1. E per Pastore sarà notte fonda.

  • Quanto costa Balotelli? Il City chiede 35 milioni

    Quanto costa Balotelli? Il City chiede 35 milioni

    Quanto costa Balotelli? E’ lo stesso Manchester City a dircelo. Il club inglese ha fissato in 35 milioni di euro il prezzo del cartellino di Supermario. Una cifra comunque ragionevole per quello che viene considerato come uno dei talenti più pregiati del calcio mondiale. La cifra richiesta dai Citizen è ovviamente fuori dalla portata dei club italiani. Appare infatti irrealistico un’eventuale proposta da parte di Milan, Inter e Juve che possa soltanto avvicinarsi ai 35 milioni di euro chiesti dalla squadra di Roberto Mancini, la quale non sembra disposta a fare sconti. La notizia arriva direttamente da Oltremanica, filtrata poi dai più importanti quotidiani sportivi italiani nel corso del tardo pomeriggio di ieri. Adesso è il tempo delle riflessioni e delle percentuali. Chi può permettersi Balo?

    ITALIANE– Escludendo a priori l’Inter per gli stessi motivi che hanno spinto la società nerazzurra a togliere il piede dall’acceleratore per Lucas quest’estate, rimangono Juventus e Milan. Anche i bianconeri difficilmente arriveranno a staccare un assegno da 35 milioni, nonostante i buoni rapporti con il procuratore Mino Raiola, anche perché altrimenti uno tra Van Persie o Jovetic sarebbe già sbarcato a Torino. Teniamo invece una finestrella aperta per i rossoneri. Non tanto però per un discorso legato alla logica, quanto per l’imprevidibilità dimostrata più volte dal presidente del Milan Silvio Berlusconi.

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    Mario Balotelli costa 35 milioni. L’Italia si allontana di nuovo | ©PAUL ELLIS/AFP/Getty Images

    LA VERA PRETENDENTE – Resta quindi in corsa soltanto il Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti. Gli sceicchi hanno confermato più volte di poter contare su un budget illimitato, e il doppio colpo Lucas-Balotelli non appare ad oggi fantascienza. Ricordiamo inoltre come Mino Raiola, agente di Balotelli, si sia avvicinato parecchio a Leonardo e la dirigenza parigina dopo l’operazione che ha portato Ibrahimovic all’ombra della Torre Eiffel. E così, dopo Ibrahimovic, è arrivato anche il momento di Balotelli al Psg?

  • Sorteggio Champions League date, curiosità e possibili accoppiamenti

    Sorteggio Champions League date, curiosità e possibili accoppiamenti

    Il 20 dicembre a mezzogiorno a Nyon andrà in scena il sorteggio Champions League degli ottavi di finale. Dall’urna svizzera si conosceranno gli accoppiamenti con cui le sedici squadre rimaste ancora in lizza verranno messe una contro l’altra. Un sorteggio che segnerà in maniera indelebile il cammino delle migliori protagoniste europee. Si sono qualificate agli ottavi anche Milan e Juventus, le uniche due italiane ad essere rimaste nell’Europa che conta dopo l’eliminazione dell’Udinese nei preliminari. Il Milan e la Juventus hanno di fronte a loro un sorteggio non semplice, sopratutto i rossoneri di Massimiliano Allegri. Ciò che però deve far maggiormente felici è il nuovo ranking Uefa, che ci vede al quarto posto solitario con un vantaggio discreto su Francia e Portogallo.

    LE REGOLE– La prima di ogni girone incontra una fra le squadre piazzatesi al secondo posto. L’unica discriminante è quella relativa alla nazionalità. Infatti soltanto per gli ottavi sono banditi i “derby europei”. Ad esempio il Barcellona non potrà essere sorteggiato né con Real Madrid né con il Valencia, quest’ultime giunte al secondo posto nei loro rispettivi gironi.

    Real Madrid CF v Ajax Amsterdam - UEFA Champions League
    Josè Mourinho attende con ansia il sorteggio Champions League | ©Jasper Juinen/Getty Images

    ANDATA E RITORNO – Le squadre prime classificate avranno anche la certezza di poter disputare la partita di ritorno davanti al proprio pubblico. Prendendo come riferimento sempre il Barcellona, i blaugranna affronteranno la gara d’andata in trasferta, mentre nel match di ritorno potranno contare sulla spinta del Camp Nou.

    LE DATE – Le gare di andata si svolgeranno tra il 12 e il 20 febbraio, mentre quelle di ritorno sono in programma nelle prime due settimane del mese successivo, dal 5 al 13 marzo.

    33 – Come le Coppe Campioni presenti complessivamente in tutte le bacheche delle squadre qualificatesi agli ottavi di finale. Guidano la speciale graduatoria Real (9) e Milan (7), mentre le ultime sono Celtic e Dortmund, ferme a un titolo. C’è anche però chi non ha mai avuto la gioia di alzare al cielo la Coppa dalle grandi orecchie, come Arsenal, Psg, Schalke, Shakthar, Valencia e Galatasaray.

    CENERENTOLA – Non abbiamo citato gli spagnoli del Malaga perché essi rappresentano l’eccezionalità di questa Champions League. Alla loro prima partecipazione, Isco e compagni sono riusciti a conquistare il passaggio del turno addirittura vincendo il proprio girone d’appartenenza, lo stesso di Milan, Zenit e Anderlecht.

    L’ESPERIENZA – Da una parte quindi c’è la cenerentola Malaga, dall’altra invece le big del calcio europeo. Anche qui comanda la classifica il Real con 42 partecipazioni. Tra le più esperte anche Juve (27) e Milan (26). Nelle retrovie invece ritroviamo il Paris Saint Germain, che con sei partecipazioni è avanti soltanto al Malaga.

    POSSIBILI ACCOPPIAMENTI – Sono tante le potenziali sfide stellari. Da Milan-Barcellona a Juventus-Real, ma anche Manchester-Real oppure Bayern-Real. Per i più nostalgici poi il grande “classico” Milan-Psg. Sapremo questo e molto altro il 20 dicembre. Per un mezzogiorno da leoni.

    LE POSSIBILI AVVERSARIE DEL MILAN

    LE POSSIBILI AVVERSARIE DELLA JUVE

  • Balotelli torna in Italia, Milan Inter e Juve sognano

    Balotelli torna in Italia, Milan Inter e Juve sognano

    Forse Balotelli torna in Italia per davvero. Dopo la nascita della figlia Pia, Supermario potrebbe decidere di salutare per sempre l’Inghilterra e fare rientro alla base. D’altronde i rapporti con Mancini sono ai minimi termini, Mancini che lo volle due anni e mezzo fa per far volare il Manchester City. L’avventura inglese però non è andata come Mario si aspettava. E’ mancata la scintilla, quella consacrazione che un po’ tutti gli addetti ai lavori si aspettavano dal bresciano, più per demeriti suoi che per colpe altrui (vedi stampa locale). Forse il destino vuole che Balotelli torni in Italia per esplodere in maniera definitiva, a patto che faccia da bravo. Perché a Milano o a Torino non saranno tollerate altre bizzarrie del fuoriclasse italiano. Te capì Mario?

    A MILANO…– Se Balotelli torna in Italia, Milano sarebbe la città con più possibilità di riabbracciarlo. Da una parte il Milan, che può contare su un evidente legame affettivo del calciatore nei confronti della maglia rossonera. Dall’altra parte l’Inter, con Moratti che può far leva su una presunta clausola inserita nel contratto di Mario al momento del trasferimento in Inghilterra, che di fatto garantirebbe all’Inter una posizione di favore in caso di cessione del Supermario nazionale.

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    Mario Balotelli è pronto a tornare in Italia? | ©CHRISTOF STACHE/AFP/Getty Images

    …O TORINO – C’è però anche la Juve interessata al calciatore azzurro. La società bianconera, alla disperata ricerca di un top-player in attacco, può contare sul prezioso aiuto di Mino Raiola, procuratore di Balotelli e dello stesso Paul Pogba, fin qui il grande colpo estivo di Beppe Marotta, con il francese che testimonia i buoni rapporti tra il famoso agente e il club juventino.

    E IBRA? – Qualora comunque Balotelli decidesse di non far rientro in Italia, una delle destinazioni più probabili sarebbe Parigi. Lì, oltre ai milioni, Mario ritroverebbe un vecchio amico come Zlatan Ibrahimovic, suo grande fan dai tempi dell’Inter. Anche nel recente passato lo svedese non ha nascosto di volerlo ancora come compagno di squadra.

  • Champions League, notte fonda per il City. Prova di forza del Psg

    Champions League, notte fonda per il City. Prova di forza del Psg

    Nessun miracolo sportivo. Il Manchester City esce da qualsiasi competizione europea per quest’anno e dovrà concentrare le proprie forze solo sulla conquista della Premier League. Un martedì di Champions League piuttosto scontato, dove in tutti i Gironi si lottava solamente per la terza piazza, valida per la “retrocessione” in Europa League. Non passerà giorni tranquilli Roberto Mancini, manager dei citizens, entrato nella storia per aver terminato il girone del massimo torneo europeo senza neanche una vittoria alla guida di una squadra inglese. Lascia ancora più basiti il quarto posto finale, sotto club come Dortmund e Ajax, costruiti senza grossi investimenti. Le spese folli, gli stipendi milionari e i tanti giocatori acquistati negli ultimi anni non sostituiscono l’esperienza internazionale e la storia di un club.

    Il Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti invece ottiene un’ottima vittoria interna contro il Porto e conquista la prima posizione nel Gruppo A, mettendo a tacere varie voci che vedevano l’ex tecnico di Milan e Chelsea lontano da Parigi. Prestazione convincente con le reti degli “ex italiani” Thiago Silva e Lavezzi (con l’aiuto del portiere avversario Helton). Per i francesi, nella Fase ad Eliminazione Diretta, c’è il rischio di incontrare Real Madrid o Milan.

    Ezequiel Lavezzi
    Lavezzi trascina il Psg al primo posto nel Gruppo A © Dean/Getty Images

    GRUPPO A – Oltre al match appena citato tra Psg e Porto, finita 2-1 a favore dei francesi che si prendono il primo posto del girone. L’altra sfida Dinamo Zagabria-Dinamo Kiev termina 1-1, con il pareggio croato arrivato nei minuti finali con un calcio di rigore. Partita segnata dalla forte nevicata che ha provocato anche la sospensione della gara per qualche minuto.

    Dinamo Zagabria – Dinamo Kiev 1-1 — 45′ Yarmolenko (K), 94′ Krstanovic (rig) (Z)
    Paris Saint Germain – Porto 2-1 — 29′ Thiago Silva (Psg), 33′ Martinez (Por), 60′ Lavezzi (Psg)

    Classifica Finale: Psg 15; Porto 13; Dinamo Kiev 5; Dinamo Zagabria 1.

    GRUPPO B – Schalke e Arsenal si giocavano a distanza la prima posizione. I tedeschi vengono fermati sull’1-1 dal Montpellier che saluta la Champions League davanti al proprio pubblico con una buona prestazione e il secondo punto conquistato. Gli inglesi invece, dopo il vantaggio iniziale con la rete di Rosicky crollano e subiscono la rimonta greca sprecando l’occasione di passare il gruppo come prima classificata.

    Montpellier – Schalke 1-1 — 55′ Howedes (S), 58′ Herrera (M)
    Olympiakos – Arsenal 2-1 — 38′ Rosicky (A), 64′ Maniatis (O), 73′ Mitroglou (O)

    Classifica Finale: Schalke 12; Arsenal 10; Olympiakos 9; Montpellier 2.

    GRUPPO C – La sfida a distanza tra Zenit e Anderlecht (per il terzo posto) è andata alla squadra russa, capace di vincere a San Siro contro un Milan fortemente indebolito per l’ampio turn over. La squadra belga invece non va oltre un 2-2 in Spagna contro il Malaga e saluta Champions ed Europa League.

    Malaga – Anderlecht 2-2 — 44′ Duda (M), 50′ Jovanovic (A), 61′ Duda (M), 90′ Mbokani (A)
    Milan – Zenit 0-1 — 35′ Danny

    Classifica Finale: Malaga 12; Milan 8; Zenit 7; Anderlecht 5.

    GRUPPO D – Il Girone di Ferro è giunto al termine. Borussia Dortmund e Real Madrid già qualificate (rispettivamente in prima e seconda posizione) superano abbastanza facilmente Manchester City e Ajax e lasciano invariate le posizioni in classifica. Gli olandesi retrocedono in Europa League e per gli inglese è notte fonda.

    Borussia Dortmund – Manchester City 1-0 — 57′ Schieber
    Real Madrid – Ajax 4-1 — 13′ Ronaldo (R), 28′ Callejon (R), 48′ Kakà (R), 59′ Boerrigter (A), 87′ Callejon (R)

    Classifica Finale: Borussia Dortmund 14; Real Madrid 11; Ajax 4; Manchester City 3.