Tag: paris saint germain

  • Ancelotti Psg seconda fumata grigia, domani il sì

    Ancelotti Psg seconda fumata grigia, domani il sì

    Ancelotti e Psg, il flirt continua. L’ex tecnico di Chelsea e Milan ancora non si è lasciato convincere definitivamente dal club parigino. La giornata di domani, venerdì, sembra quella decisiva. Infatti per le ore 15 è stata fissata una conferenza stampa al Parco dei Principi, dove al 99% Ancelotti sposerà il progetto degli sceicchi.

    Carlo Ancelotti | © Michael Regan/Getty Images

    Tutti quelli che si aspettavano la tanto sospirata firma di Ancelotti sul contratto faraonico offertogli da Leonardo (oltre 7 milioni di euro all’anno fino al 2014) non è arrivata. Habemus tecnicum tarda a diventare realtà. Seconda fumata grigia dopo la giornata interlocutoria di ieri che ha avuto identico esito. Gli scettici della vigilia brindano, sostenendo come lo sbarco dell’allenatore italiano alla corte di Tamim Al Thani sia un errore imperdonabile, che rischierebbe di rovinare il curriculum fin qui costruito.

    Perché Ancelotti dovrebbe declinare l’offerta del Paris Saint Germain? Domanda legittima che ciascun giornalista dovrebbe porsi.

    • Campionato minore: la Ligue One non è esattamente la Serie A, tanto meno la Premier League. In Italia ci sono Juve, Inter, Milan, Napoli, Roma, Lazio, in Inghilterra Manchester, Chelsea, Arsenal, City, Tottenham. E in Francia? I due club di maggiore prestigio a livello internazionale sono Lione e Marsiglia, per il resto Lille, Montpellier e Bordeaux non sembrano reggere il confronto.
    • Quali calciatori arriverebbero: il progetto ambizioso di Leonardo e degli sceicchi è quello di convincere con i petroldollari i migliori calciatori ad approdare in Francia. Non è però così semplice. L’unico crac parigino è stato l’affare Pastore, per il resto la squadra non può ancora essere competitiva a livello europeo. E’ difficile che i calciatori più forti accettino le lusinghe di Parigi, come dimostrato da Tevez, che ha preferito il prestigio del club rossonero ai milioni degli sceicchi. Tutto questo ricorda il City del primo anno. La differenza sostanziale però è rappresentata dal Paese. Il City è in Inghilterra, e la Premier è il campionato più seguito nel mondo intero. In Francia il primo sport nazionale è il basket, con le prime pagine dei quotidiani sportivi che ritraggono molto più spesso i campioni della Nba piuttosto che le gesta calcistiche. Attualmente la Ligue One come bacino di utenza è al di sotto di Inghilterra, Italia e Germania, prestigio profondamente ridimensionato.
    • Durata progetto: dalle notizie che trapelano si evince che il progetto iniziale si basa sulla durata temporale di 30 mesi, durante i quali verosimilmente è richiesto ad Ancelotti la supremazia in terra francese e la presenza fissa tra le migliori dieci d’Europa. Mentre il primo obiettivo sembra ampiamente alla portata della squadra, il secondo è più complicato e richiederebbe una durata maggiore. Ancelotti è disposto ad aspettare oltre il Mondiale 2014 e magari rinunciare ad importanti offerte provenienti da Nazionali o club più prestigiosi del Psg?
    Perché sì:
    • Remunerazione contratto: 18 milioni di euro in 2 anni e mezzo rappresentano un’offerta irrinunciabile per chiunque, anche per Ancelotti, che diventerebbe uno degli allenatori più pagati d’Europa.
    • Presenza Leonardo e budget illimitato: la vecchia coppia del Milan capace di trasformare i rossoneri nella squadra europea più forte prima dell’avvento del Barça è sinonimo di sicurezza e affidabilità. Kaka e Pato non erano ancora fenomeni quando arrivarono a Milanello, e ciò dimostra che non è necessario comprare nomi già affermati, i quali molto probabilmente non accetterebbero Parigi. Il budget illimitato e il fiuto di Leonardo potranno trasformare il Paris Saint German in una corazzata.
    • Nuova avventura: Ancelotti ha già vinto tutto quello che un tecnico può vincere. Campionato italiano, Premier, FA Cup, Coppa Italia, Champions League, Supercoppa Europea, Coppa Intercontinentale. La Francia rappresenta una nuova sfida, portare un club di seconda fascia a vette mai immaginate può essere uno stimolo incredibile per il rilancio della carriera del tecnico di Parma, dopo esser stato licenziato dal Chelsea nell’estate 2010.
    Per conoscere il futuro di Carlo Ancelotti dovremo attendere fino alle ore 15 di domani. La conferenza stampa che si terrà nel pomeriggio, salvo colpi di scena dell’ultima ora, dovrebbe essere il primo atto ufficiale di Re Carlo a Parigi.
  • Milan a Dubai con Inzaghi e Valoti. Il programma del ritiro

    Milan a Dubai con Inzaghi e Valoti. Il programma del ritiro

    Milan, i convocati per il ritiro di Dubai e il programma del ritiro di una settimana che vedrà i rossoneri sfidare il Paris Saint German degli ex Leonardo e Carlo Ancelotti.

    Nella lista dei 29 convocati figura anche Pippo Inzaghi, dato in partenza nei frenetici giorni di calciomercato che hanno preceduto le festività natalizie. Pace fatta quindi tra il tecnico Massimiliano Allegri (nella bufera per il caso Pato) e il Pippo nazionale, che torna quindi a disposizione del mister, smentendo le voci che lo volevano lontano da Milanello. Insieme al goleador rossonero sono stati convocati anche Ibrahimovic, Robinho, Pato ed El Sharaawy. Per Cassano invece continua il periodo di stop dopo l’ictus che l’ha colpito lo scorso fine ottobre. L’altra sorpresa nella lista dei convocati è rappresentata dal lieto ritorno del centrocampista Valoti, classe ’93, considerato uno dei talenti maggiori che l’Italia ha visto crescere negli ultimi anni.

    milan | © Getty Images

    Il Milan comincerà gli allenamenti nella giornata di venerdì, quando la squadra atterrerà all’aeroporto di Dubai. Sono previste due sedute di allenamento il 30 e il giorno di capodanno. Il primo dell’anno Allegri lascerà la mattina libera ai suoi giocatori per poi ritrovarli nel pomeriggio. Nei due giorni seguenti, 2 e 3 gennaio, la truppa rossonera svolgerà nuovamente un doppio allenamento. Mercoledì 4 gennaio è prevista una seduta mattutina che precederà la sfida contro il Paris Saint German valevole per il trofeo Emirates Challenge.

    L’amichevole contro i parigini sarà un tuffo nel passato per tutti i tifosi rossoneri. Sulla panchina dei francesi siederà quel Carlo Ancelotti che ha portato il Milan al trionfo europeo nel 2003 e 2007 contro Juve e Liverpool, da più parti considerato come uno dei migliori tecnici al mondo. Sarà anche interessante vedere come reagirà il gruppo storico nel vedere il maestro del passato, per la prima volta contro la sua ex squadra. Salvo clamorosi colpi di scena sarà l’occasione di valutare l’impatto che Pato avrà nella partita, dopo le recenti incomprensioni con l’attuale tecnico Allegri.

    Conclusa l’amichevole il Milan farà ritorno in Italia, in vista della ripresa del campionato. I rossoneri sono attesi dalla difficile sfida a Bergamo contro la rivelazione Atalanta . La settimana seguente la squadra di Allegri disputerà il derby contro l’Inter, sfida che potrebbe assegnare al Diavolo il titolo di Campione d’inverno.

    Ecco la lista dei 29 convocati per il ritiro di Dubai:

    Portieri: Abbiati, Amelia, Roma, Piscitelli;

    Difensori: Nesta, Thiago Silva, Mexes, Bonera, Rodrigo Ely, Abate, Zambrotta, Antonini, Taiwo, De Sciglio;

    Centrocampisti: Van Bommel, Ambrosini, Gattuso, Aquilani, Nocerino, Boateng, Seedorf, Emanuelson, Carmona, Valoti;

    Attaccanti: Ibrahimovic, Robinho, Pato, Inzaghi, El Sharaawy.

    Rimangono a casa, oltre al convalescente Cassano, anche gli infortunati Yepes e Flamini.

  • Pato al PSG realtà o finzione? Ecco perché non si farà

    Pato al PSG realtà o finzione? Ecco perché non si farà

    Nelle ultime ore il destino di Pato sembra non sposarsi più con quello del Milan. Il richiamo parigino dai maestri Ancelotti-Leonardo sembra farlo vacillare come mai prima d’oggi. Analizziamo i pro e contro dell’affare, che se andasse in porto rivoluzionerebbe l’intero emisfero boreale calcistico.

    Cinquanta milioni di euro e sette milioni all’anno per il giocatore, questa l’offerta che sarebbe stata presentata a Galliani dall’ex Leonardo. Un’offerta irrinunciabile oggettivamente, sia per la società che per lo stesso calciatore. Però il Milan ci ha abituato negli ultimi anni a clamorosi colpi di scena, non dando nulla per scontato. L’esempio di Kaka docet. Esattamente due anni fa c’era stato il contatto con il City, disposto a fare follie per l’ex numero 22 rossonero. La risposta del Milan? No, grazie. Si erano mossi i tifosi in prima persona, invocando all’asso brasiliano di restare. Sembra ieri quando Kaka si affacciò alla finestra della sua casa con la maglia del Milan in mano, quasi a dichiarare amore eterno per i colori rossoneri. Una favola che nel mondo moderno non aveva precedenti. Come andò a finire? Sei mesi dopo Kaka fu il primo acquisto della campagna faraonica del nuovo presidente dei galacticos Florentino Perez. Meno soldi nelle casse milaniste e prestigio centuplicato per il trequartista.

    pato © Claudio Villa/Getty Images

    Quanto converrebbe al Milan lasciare partire a gennaio Pato? Poco o nulla. Un aspetto fondamentale della vicenda, fin qui trascurato dai media francesi e italiani, riguarda la lista Champions del Milan. In attacco figurano Ibrahimovic, Robinho, Pato e Cassano, più altri due ragazzi della Primavera. Una dirigenza esperta come quella rossonera difficilmente può cadere in errori macroscopici, come ad esempio il caso Forlan di quest’estate. Nel caso Pato si trasferisse in Francia rimarrebbero arruolabili per le partite di Coppa Campioni soltanto 2 attaccanti, visto e considerato che Cassano non tornerà prima dell’inizio della prossima primavera. Può il Milan disputare la manifestazione europea più importante con soltanto Ibra e Robinho disponibili? Pura utopia. Ecco perché i conti non tornano. L’arrivo di Tevez è ininfluente, dal momento che è inutilizzabile in Champions, avendo già giocato con il City di Mancini. El Shaarawy e Inzaghi sono esclusi, chi rimpiazzerebbe Pato? Nessuno, nemmeno Maxi Lopez, come già dichiarato lo scorso weekend da Galliani (“Tevez o nessun altro”).

    Analizzando più a fondo la vicenda restano pochi pro e numerosi contro. Nulla ci lascia escludere che in Via Turati stiano pensando a un Kaka-bis, ovvero rispedire al mittente l’offerta importante del Psg durante la finestra di mercato invernale ed eventualmente cedere il brasiliano nella sessione estiva, quando però la situazione potrebbe essere notevolmente cambiata. Sono ormai noti i dissapori tra il tecnico Massimiliano Allegri e il giovane attaccante. Chi resisterà più a lungo al Milan? Il livornese, che giorno dopo giorno sta entrando sotto il mirino del presidente Berlusconi per il gioco poco spettacolare e l’assenza di Pato nell’undici titolare, oppure lo stesso brasiliano, fidanzato da ormai oltre un anno con la figlia del numero uno rossonero, che le cronache rosa danno in dolce attesa? Tutto lascia pensare che sarà Allegri la vittima di questo intrigo che sta scaldando gli ultimi giorni del 2011.

  • Ancelotti nuovo allenatore del Psg: bonjour Paris

    Ancelotti nuovo allenatore del Psg: bonjour Paris

    Ancelotti è pronto a sbarcare in Francia dal suo amico Leonardo. Infatti l’attuale direttore sportivo del Paris Saint Germain ha deciso di affidare la squadra all’ex tecnico di Chelsea e Milan, dopo aver esonerato Antoine Kombuarè nella giornata di ieri.

    RIVOLUZIONE FRANCESE: Leonardo fa rivivere alla sua nuova città la rivoluzione del 1789. Questa volta però lo scenario è capovolto. A farne le spese è un tranquillo cittadino francese, Kombuaré, la cui colpa è quella di non possedere il sex appeal internazionale richiesto dal brasiliano. Protagonista assoluto del moto rivoluzionario è Re Carlo. Ancelotti rientra nel mondo del calcio due giorni prima di Natale, e lo fa in grande stile.

    Ancelotti |© GERARD JULIEN/AFP/Getty Images

    PRIMO POSTO? NON IMPORTA:  tutti pensavano di conoscere bene Leonardo: persona razionale, tranquilla, affabile. Ma da ora in molti si dovranno ricredere. Il solo Moratti era stato capace di un gesto simile nei confronti di Mancini, quando lo cacciò senza troppi complimenti dopo aver vinto il secondo scudetto consecutivo in Serie A. Nonostante il primo posto in classifica nella Ligue One, 40 punti in 19 partite e tre sole sconfitte, Kombuarè ha dovuto cedere il passo a Carletto Ancelotti. I parigini capiranno?

    LA NOTIZIA: stamattina sul Parisien campeggia l’ingrandimento del tecnico di Reggiolo con la mano alzata e un sorriso radioso. Sullo sfondo un triste Kombuarè nelle sue ultime partite da allenatore del Psg. Si parla di un accordo raggiunto sulla durata di due anni e mezzo, fino a giugno del 2014. Le cifre del contratto ancora non sono trapelate e per l’annuncio ufficiale si dovrà attendere l’inizio della prossima settimana.

    OBIETTIVI: il primo obiettivo per Ancelotti sarà quello di vincere il campionato francese.  Tra le varie squadre che possono creare difficoltà alla passerella trionfale di Re Carlo ci sono Lione, Montpellier, Lille e un ritrovato Marsiglia. Nelle ultime ore si rincorrono le voci di un possibile arrivo alla corte parigina di David Beckham, e dell’attaccante Soldado, ora in forza al Valencia. Leonardo spera di non doversi pentire nei prossimi mesi per questa scelta da molti giudicata sconsiderata. Comunque vada, evviva la Rivoluzione!

  • Il Psg esonera Kombouarè. Ancelotti in pole

    Il Psg esonera Kombouarè. Ancelotti in pole

    Vince in casa del Sant Etienne, squadra in piena corsa per l’Europa e dietro di appena 6 punti, vola solitario in vetta alla classifica con il suo Paris Saint Germain staccando il Montpellier che nel frattempo cade in casa dell’Evian, conquistando così il titolo di “campione d’autunno”. In teoria Natale migliore non poteva passare l’allenatore Antoine Kombouarè.

    Psg | © PHILIPPE MERLE/AFP/Getty Images

    In teoria appunto perché in pratica, ed un po’ a sorpresa, la società pare gli abbia dato il benservito. Se ne parlava da tempo, in particolare dopo qualche passo falso in Francia ed in Europa che più volte aveva fatto traballare la panchina del Psg, in particolare dopo l’eliminazione in Europa League arrivata appena qualche giorno fa. Ed invece l’esonero è arrivato dopo un’importante vittoria. A comunicarglielo il direttore generale Leonardo.
    Adesso ovviamente c’è grande curiosità su chi sarà il sostituto. In cima alla lista c’è Carlo Ancelotti. L’ex tecnico di Milan e Chelsea già da quest’estate è stato accostato ai transalpini, ma non se ne è fatto mai nulla. Adesso però sembra arrivato il momento giusto, anche se ci sarebbe da battere la concorrenza di un’altra vecchia gloria del Milan: Frank Rijkaard. Terzo candidato, ma indietro rispetto agli altri, l’ex centrocampista Claude Makelele, unico francese tra i tre.

    Qualunque sia la scelta del nuovo tecnico però a gennaio sono previsti importanti colpi di mercato. In primis quello concernente David Beckham, il quale si sarebbe già accordato con i francesi per una cifra intorno agli 800mila euro mensili per una durata totale di 18 mesi. Ma l’obiettivo numero del mercato di metà stagione è quello relativo all’arrivo di un attaccante. Lo sceicco Thamim Al Thani, proprietario del club, sogna Tevez, ma l’affare come ben si sa difficilmente si concluderà poiché manca l’ok del giocatore nonostante ci sià da tempo quello del Chelsea. Marco Borriello non è in cima ai pensieri del presidente parigino che sogna un top player. Così come non sembra facile arrivare a Pato, anche perché il Milan pare abbia intenzione di tenerlo. Proprio per questo il nome nuovo che circola nelle ultime ore è quello di Roberto Soldado.

    Per il ventiseienne spagnolo a quanto pare il Paris Saint Germain sarebbe pronto a sborsare circa 30 milioni ma il Valencia, società proprietaria del cartellino del giocatore, potrebbe non privarsi del proprio capitano visto che con ogni probabilità cedere già Aduriz all’Athletic Bilbao e fare così cassa. Smentita invece la possibile cessione del difensore centrale Diego Lugano, dato per vicino ad un ritorno al Fenerbahce, squadra dove ha militato sino alla passata primavera. Lo stesso uruguayano infatti ha negato tutto, giurando fedeltà alla compagine francese. In ogni caso è lecito attendersi un mese di gennaio molto caldo a Parigi: il cambio di allenatore dopo una giornata di campionato apparentemente tranquilla e positiva lascia presagire una serie di colpi di scena importanti in tal senso.

  • Tevez al Milan, Berlusconi “per prestigio”. La Juve lancia Nedved

    Tevez al Milan, Berlusconi “per prestigio”. La Juve lancia Nedved

    Non passa giorno in cui ci sia una nuova indiscrezione sul tormentone Tevez al Milan. La situazione dal punto di vista rossonera è abbastanza chiara con Galliani che stranamente ha deciso di trattare il giocatore alla luce del solo esponendosi in prima persona ma strappando a Kia Joorabchian, agente di Tevez, e allo stesso Apache una confessione di predilezione dei colori rossoneri. Per vedere però Tevez al Milan tante componenti dovranno andare a loro posto e Galliani dovrà convincere il Manchester City a trattare sul prestito secco con una opzione di riscatto che in realtà equivarrebbe ad un obbligo.

    Tevez al Milan si inserisce la Juve | &copy:Getty Images
    Ad interferire sulla cessione di Tevez al Milan ci sarebbe il Paris Saint Germain di Leonardo che pagherebbe subito il giocatore al City e garantirebbe al giocatore gli 8 milioni di euro a stagione percepiti attualmente. I francesi passati nelle mani degli sceicchi in estate non hanno mai nascosto l’intenzione di costruire una grandissima squadra tanto che oltre a Tevez pare vogliano portare in Francia anche Kaka e sopratutto Carlo Ancelotti. La Ligue 1 al momento però non entusiasma l’argentino che seguendo forse i consigli del presidente Berlusconi è più orientato a scegliere il fascino del Milan ad un lauto compenso economico.

    Se Milan e PSG lavorano alla luce del sole ci sono tante altre squadre che a fari spenti stanno cercando di far breccia sul City per poi ingolosire Tevez con una proposta allettante e prestigiosa. Se al team di Leonardo Tevez potrebbe preferire il fascino del Milan lo stesso potrebbe non esserlo se a farsi avanti fossero altre società. Il Tottenham ad esempio vorrebbe investire sulla sua voglia di riscatto per porre l’assalto alle big della Premier League, ma riscuoterebbero nuovo fascino sia le indiscrezioni che vogliono il Boca Juniors sull’Apache che se confermate potrebbero soddisfare la sua volontà di tornare a vivere in Sud America ma anche la Juventus. Si proprio la Vecchia Signora impegnata in un testa a testa in campionato con il Milan potrebbe assestare il colpo beffa.

    La Juve, stando a quando scrive oggi l’Equipe, avrebbe mandato in avanscoperta Pavel Nedved garantendo al ceco la copertura economica per l’acquisto del giocatore. Nedved starebbe trattando direttamente con l’amico Roberto Mancini facendosi promotore di un passaggio di Tevez alla Juve già nel mercato di gennaio.

  • Tevez al Milan, minaccia Psg una strategia del City?

    Tevez al Milan, minaccia Psg una strategia del City?

    Tevez al Milan sarà il tormentone che coinvolgerà i tifosi rossoneri e non almeno fino alla fine dell’anno. Galliani forte dell’accordo totale raggiunto con l’agente del giocatore Kia Joorabchian nei giorni scorsi ha inoltrato la richiesta di prestito gratuito più al Manchester City attendendo adesso una risposta prima di sedersi intorno ad un tavolo e trattare.

    Carlos Tevez al Milan?| ©ANDREW YATES/AFP/Getty Images
    Dopo la stretta finale compiuta in via Turati martedì scorso è di colpo piombata la notizia di un possibile sgarbo del Paris Saint Germain di Leonardo pronto ad ostacolare il Milan chiedendo il giocatore a titolo definitivo al Manchester City a cifre decisamente fuori dalla portata dei rossoneri e di qualsiasi altro club europeo.

    Proviamo però ad analizzare i dettagli di questa complicata trattativa cercando di capire il misterioso intreccio di mercato che porterà Tevez al Milan. Il City è costretto a cedere l’Apache dopo la rottura con Mancini ma vorrebbe riuscire quantomeno a monetizzare riducendo così l’amarezza di una cessione pesante. La strategia del Milan ha però messo con le spalle al muro lo sceicco Mansour trovando un accordo vantaggiosissimo con Tevez e avendo l’appoggio incondizionato del potentissimo Kia Joorabchian, agente che insieme a Raiola riesce quasi sempre a condizionare il normale corso del mercato.

    A questo punto la risposta del Manchester City per cercare di strappare almeno il prestito oneroso dal passaggio di Tevez al Milan sfruttando i rapporti privilegiati e di parentela tra sceicchi avrebbe potuto coinvolgere il Paris Saint Germain proprio per alzare la posta e inserire un oggetto di disturbo. Il Milan difficilmente però parteciperà ad un asta e lo stesso Tevez nonostante la possibilità di tener un contratto più vantaggioso non rinuncerà la possibilità di giocare con i rossoneri e con Ibrahimovic.

    Il Milan continua ad ingolosire il giocatore lanciando attestati di stima attraverso i suoi giocatori simbolo, dopo le parole di Ibra e Boateng ieri anche Thiago Silva ha sposato l’arrivo di Tevez al Milan considerandolo il rinforzo giusto per vincere tutto. Leonardo invece quest’oggi dalle pagine del Corriere della Sera ha raffreddato un pò l’interesse del Paris Saint Germain “Il PSG non ha fatto nessuna offerta per Tevez, giocatore sul quale avevamo peraltro già effettuato dei sondaggi in estate. Io ho parlato con il procuratore di Carlitos e so che lui preferirebbe andare al Milan. Ma so anche che il Manchester City vuole cederlo a titolo definitivo…” Lasciando però uno spiraglio finale “Se il City accetterà di dare in prestito Tevez al Milan, basta, è chiusa. Altrimenti… il mercato è aperto. Del resto con l’ingaggio che ha l’argentino quanti sono i club disponibili a investire cifre del genere? E’ ovvio che il proprietario del Psg e quello del City si parlino: sono di famiglia, ma sia chiaro che il nostro non è uno sgarbo al Milan. Eravamo interessati a Tevez già da tempo e se il City non lo darà in prestito al Milan non sarà certo colpa nostra”.

  • Tra Tevez e il Milan s’inserisce il Psg di Leonardo

    Tra Tevez e il Milan s’inserisce il Psg di Leonardo

    Attento Milan, Leonardo vuole soffiarti Tevez. L’ex dirigente e allenatore rossonero, ora alla guida dirigenziale del Paris SG, si è inserito nella corsa all’Apache complicando l’operazione Tevez in rossonero che fino ad ieri sembrava definita, almeno al 50%.

    Carlos Tevez | © Laurence Griffiths/Getty Images

    Per stessa ammissione di Galliani infatti il Milan aveva strappato il sì dell’attaccante, in rotta da mesi con Mancini e il Manchester City, sbilanciandosi sul buon esito della trattativa. Accordo per 3 milioni di euro fino a giugno, poi un contratto fino al 2015 a 5 milioni netti a stagione, quasi la metà di quelli che attualmente l’argentino percepisce al Manchester: “Tevez per il Milan è disposto a rinunciare ad una montagna di soldi, l’accordo è fatto per metà ora aspettiamo una risposta dal City” aveva dichiarato l’ad rossonero che già si sfregava le mani per quello che sarebbe stato il grande colpo ad effetto di gennaio.

    Ma a mettere il bastone tra le ruote l’ex pupillo di Galliani e Berlusconi, Leonardo. Il dg del club parigino, secondo quanto riferiscono fonti ben informate, sarebbe stato anche chiamato dall’amministratore delegato del Milan per chiedere lumi sulla vicenda. Leo avrebbe confermato l’esistenza della trattativa e la volontà di portare Tevez a Parigi negando però qualsiasi tipo di “implicazione personale” sulla vicenda, scaricando la responsabilità sul patron del Psg, lo sceicco Tamim Al Thani, che vuole rinforzare ulteriormente il Paris Saint Germain a gennaio. Al Thani può sfruttare la parentela che lo lega al “collega” del Manchester City Mansour (sono cugini) ma anche l’ampia disponibilità economica di cui può disporre: si parla infatti di un’offerta tra i 20 e 30 milioni immediati per Tevez, molto più vantaggiosa di quella del Milan che ha proposto un prestito gratuito con un riscatto a giugno fissato in 23 milioni. In più lo “sceicco parigino” sarebbe pronto a garantire all’Apache la stessa retribuzione che percepisce al City, ovvero 9 milioni di euro a stagione, cifra assolutamente fuori dalla portata delle casse rossonere.

    Ovvio che il Manchester City preferirebbe di gran lunga accettare la proposta del Paris SG lasciando così il Milan con un palmo di naso. A quel punto i rossoneri farebbero un ultimo tentativo per Drogba, più difficile dopo la doppietta realizzata in Champions, in scadenza di contratto a fine stagione con il Chelsea o per Maxi Lopez del Catania, per il quale si era già trovato un accordo di massima diverse settimane fa, per rinforzare il reparto avanzato orfano di Antonio Cassano.

  • Pastore torna a Palermo… per andare in tribunale

    Pastore torna a Palermo… per andare in tribunale

    Javier Pastore ritorna a Palermo: non è un deja-vù, ma una realtà, dettata, però, da questioni non calcistiche ma legali. Infatti, El Flaco e Leonardo sono stati ascoltati nella procura Palermitana in merito alla questione della presunta estorsione ai danni del Palermo, a seguito del trasferimento di Pastore al PSG.  La scelta di partire alla volta della capitale francese, finora, si è rivelato una scelta importante nella sua carriera, con cinque gol già realizzati nella Ligue 1 e tante ottime prestazioni sul terreno del Parco dei Principi di Parigi, pur continuando a seguire a distanza le partite dei rosanero, tifando per i supi ex compagni, e serbando un ottimo ricordo di Palermo e del calore della sua gente.

    Javier Pastore | ©BERTRAND GUAY/AFP/Getty Images
    A proposito della vicenda presunta estorsione, stando ai fatti rilevati, il presidente Zamparini, infatti, avrebbe denunciato una sorta di ricatto subita da parte dell’agente di Pastore, Simonian, per consentire la cessione di Pastore al PSG, dell’ammontare di ben quattro milioni di euro. Secondo Pastore, il presidente Zamparini, però, avrebbe esagerato nel parlare, come a volte capita, negando di essere a conoscenza dell’accaduto, oltre ad essere dispiaciuto perchè tale episodio lede la sua immagine e quella del suo procuratore, anche se “a volte Zamparini dice tante cose ed il loro contrario”. Della stessa versione, anche Leonardo che sottolinea come il passaggio di Pastore al PSG sia stato “il più importante della storia del calcio Francese e sia avvenuto con la massima regolarità”, precisando che i suoi rapporti con Simonian e il presidente Zamparini restano ottimi. Una vicenda che, dunque, nonostante i connotati, per ora, molto accesi, potrebbe risolversi in una grande bolla di sapone.

  • L’ex Juve Blanc nuovo dg del Paris SG

    L’ex Juve Blanc nuovo dg del Paris SG

    La Qatar Sports Investments, società proprietaria del Paris Saint Germain, ha reso noto di aver trovato l’accordo con Jean Claude Blanc che andrà a ricoprire la carica di direttore generale. L’investitura ufficiale avverrà il prossimo 21 ottobre nel corso di un’assemblea nella quale verrà definita anche la riorganizzazione del club transalpino.

    Jean Claude Blanc | © DAMIEN MEYER/AFP/Getty Images
    L’ex amministratore delegato della Juventus, che si era disimpegnato dal suo incarico in bianconero nello scorso mese di maggio rimanendo con un mandato speciale fino alla inaugurazione del nuovo stadio, il primo in Italia di proprietà di un club, in cui ha avuto un ruolo di primo piano per la sua realizzazione, andrà ad affiancare l’ex Milan e Inter Leonardo, arrivato a Parigi nel corso dell’ultima estate lasciando il ruolo dell’allenatore per tornare a fare il dirigente e che nell’ultima sessione di calciomercato aveva “saccheggiato” la Serie A portando con sè nella capitale francese Javier Pastore, per la cifra di 43 milioni di euro, il secondo trasferimento più oneroso dell’intera sessione di mercato dopo quello di Sergio Aguero al Manchester City, e Salvatore Sirigu del Palermo, Jeremy Menez della Roma e Momo Sissoko della Juventus. La proprietà araba del Paris SG fa sul serio e vuole rilanciare il club della capitale francese rimasto nell’anonimato per tanto, troppo tempo. Il ds Leonardo si occuperà di calciomercato e delle questioni prettamente tecniche mentre Blanc, che ha ricoperto anche il ruolo di presidente della Juventus nella sfortunata stagione 2009-2010 (gestione Ciro Ferrara – Alberto Zaccheroni) prima del passaggio di consegne ad Andrea Agnelli, si occuperà esclusivamente della gestione economica del club. Il manager francese era arrivato a Torino nel 2006, voluto fortemente da John Elkann, subito dopo Calciopoli, il processo sportivo contro gli ex dirigenti bianconeri che aveva mandato il club più titolato d’Italia in Serie B.