Tag: paris saint germain

  • La testa di Coman regala la Champions al Bayern

    La testa di Coman regala la Champions al Bayern

    La pennellata di Kimmich e la conseguente zuccata di Coman, questa è l’immagine che può raccontare il momento decisivo della finale di Champions League di Lisbona.

    Un successo quello del Bayern Monaco che è arrivato con un percorso netto, 11 vittorie su 11 gare.

    Oltre al match winner Coman va segnalata la grande prestazione di Manuel Neuer che quando è stato chiamato in causa ha tirato giù la saracinesca davanti alla sua porta come ai tempi d’oro.

    Il Bayern di Flick dopo Bundesliga e Coppa di Germania completa il Triplete (il secondo nella propria storia) mettendo in bacheca la sesta Champions.

    Delusione per il Psg che in questa serata non ha visto le migliori prestazioni dei suoi due assi Neymar ed Mbappé che hanno avuto alcune buone occasioni ma che le hanno sprecate malamente.

    Veniamo al racconto della finale di Champions League 2019/2020.

    La gara vede i francesi attendere ed i tedeschi provare a fare la partita. Al 13° anche il Psg prova a rendersi insidioso con la giocata di Mbappé, il talento francese serve Bernat il cui cross viene respinto.

    Clamorosa occasione al 18° per Neymar, il brasiliano calcia ma Neuer è super, Neymar prova a rimetterla un mezzo ma il portierone tedesco con il piede tocca in corner. Risposta tedesca con la girata di Lewandowski che colpisce il palo.

    La partita si accende, al 24° contropiede velocissimo del Psg con Di Maria che va al tiro ma calcia alto. Il solito Lewandowski di testa al 31° impegna Navas che blocca in due tempi.

    Sullo scadere del tempo errore clamoroso di Alaba che permette a Mbappé di calciare facilmente, il tiro è troppo debole, Neuer blocca. Il Bayern si butta in avanti con Coman che reclama un rigore, Orsato dice di no. Si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa parte senza nuovi ingressi, con gli stessi 22 che avevano chiuso il primo tempo. E’ sempre il Bayern a fare la gara con un Psg attento e pronto a ripartire.

    Al 59° Kimmich pennella sul secondo palo, Coman si fa trovare pronto e di testa supera Navas. Coman ci riprova poco dopo al volo di piede, salva Thiago Silva quasi sulla linea.

    Neuer è strepitoso al 70° a respingere di piede una conclusione ravvicinata di Marquinhos. Tuchel si gioca anche la carta Choupo-Moting, concludendo le finestre per i cambi e quindi non dando spazio ad Icardi.

    Al 92° clamorosa occasione sottoporta per Choupo-Moting che però da due passi non riesce a girare in rete.

    Non succede altro, un gol di Coman regala la Champions League al Bayern Monaco.

    PSG – BAYERN MONACO 0-1 (59° Coman)

    Psg (4-3-3): Navas; Kehrer, Thiago Silva, Kimpembé, Bernat (80° Kurzawa); Herrera (72° Draxler), Marquinhos, Paredes (65° Verratti); Di Maria (80° Choupo-Moting), Mbappé, Neymar.

    Allenatore: Tuchel.

    Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Boateng (25° Sule), Alaba, Davies; Thiago Alcantara (86° Tolisso), Goretzka; Gnabry (69° Coutinho), Muller, Coman (69° Perisic); Lewandowski.

    Allenatore: Flick.

    Arbitro: Orsato.

    Ammoniti: Davies (B), Gnabry (B), Paredes (P), Sule (B), Neymar (P), Thiago Silva (P), Kurzawa (P), Muller (B).

  • Juventus: asse con il Real e la guerra tra potenti

    Juventus: asse con il Real e la guerra tra potenti

    Il mercato, la Juventus insegna, spesso offre l’opportunità di tessere alleanze e portare benefici futuri per i club attraverso accordi volti a far crescere i rispettivi giocatori al fine, un domani, di poter riavere in casa dei campioni che possono portare una monetizzazione importante. Questo tipo di operazioni, per lo più, possono farle quelle squadre che hanno una situazione economica più che tranquilla e quindi guardare al futuro perché il presente è già roseo.

    La Juventus con il suo reingresso tra i club di elite d’Europa ha iniziato ormai da qualche anno a tessere trame importanti, volte al consolidamento prima e al confronto diretto con le avversarie sul mercato oggi. Marotta e l’entourage bianconero fecero il primo sgambetto ad una diretta concorrente (PSG) sul mercato con il duo Coman-Pogba, il primo fruttò una bella plusvalenza nella postuma cessione al Bayern Monaco ed il secondo è divenuto il centrocampista più desiderato d’Europa, capace qualora fosse ceduto, di portare un introito tale da far rifondare una squadra intera.

    Il Paris Saint Germain non la prese bene e l’affaire Cavani di cui si parla da qualche mese è complicato anche per questo, inoltre c’è anche Ibrahimovic che vuole andar via da Parigi e di fatto dando al matador la possibilità di essere la prima punta dei francesi nella prossima stagione, cosa a lui molto gradita.

    Nanitamo Jonathan Ikoné | Il Pallonaro
    Nanitamo Jonathan Ikoné | Il Pallonaro

    La Juve tuttavia nei vari inserimenti e viaggi nella Capitale francese ha fatto un altro sgambetto al Paris Saint Germain distratto proprio ad arte su Cavani, i bianconeri infatti sono piombati come dei falchi e hanno preso a parametro zero l’attaccante esterno Ikone, 17 anni, vera e propria stella nascente del PSG che ricorda molto nei movimenti un mix tra Henry e Coman. Giocatore che da qualche mese era corteggiato da club della Premier importanti, concorrenti della Vecchia Signora pure loro, come Tottenham e Manchester City. Inutile dire che il Paris Saint Germain sia su tutte le furie e infatti si è infilato nella trattativa juventina per Dani Alves, ma forse tardivamente.

    Un altro club che è freddamente arrabbiato con madama è il Barcellona, perché? Facile Dani Alves è al 90% bianconero e se lo diventerà sarà a parametro zero, bloccando quindi le entrate ipotizzate dai catalani che vivono per il fair play finanziario un inizio di mercato condizionato proprio dallo snellimento della rosa per poter operare in entrata. Altro fattore che ha aperto sì la porta per trattare con Mascherano ma che di fatto ha raffreddato i rapporti con il club blaugrana, al punto tale che improvvisamente il Barcellona è attratto da un altro obbiettivo bianconero, Miralem Pjanic. Nell’operazione che la Juventus sta facendo con il Barcellona, o meglio sotto gli occhi distratti del Barcellona per Alves e Mascherano, pare abbastanza chiara la compiacenza di un’altra grande d’Europa, il Real Madrid. Perché?

    Qui la storia s’intreccia da dopo calciopoli, quando i blancos aiutarono proprio la Juventus a rifondarsi facendo spesa a Torino con Emerson e Cannavaro e mantenendo un asse importante sul mercato ratificato proprio con Morata ormai tre anni fa. Quando Morata arrivò a Torino era un giovane di ottimo prospetto, oggi è un attaccante completo e l’operazione è stata chiara fin da subito con la famosa “clausola de recompra” messa dal principio. Se Alvaro fosse cresciuto la Juve guadagnava soldi e trofei nel mentre era nelle sue fila, in caso contrario si sarebbe ritrovata in casa un buon centravanti low cost. In tutto questo però il Real teneva l’ultima parola compreso il controllo su una concorrente “amica” qualora fosse divenuta troppo vicina a loro. La Juve è cresciuta al punto tale che proprio grazie ai gol di Morata nella scorsa stagione ha guadagnato la finale di Champions League a scapito proprio del Real.

    Alvaro Morata, decisivo nella vittoria della Juve a Manchester con il City.
    Alvaro Morata, decisivo nella vittoria della Juve a Manchester con il City.

    Oggi con i soldi anche guadagnati dall’affare Morata la Juventus può andare in battaglia, anche sul mercato, contro le grandissime d’Europa e perché non farlo contro la rivale principale dell’amico Real? Anche in questo caso il guadagno è duplice, i bianconeri si porterebbero in casa giocatori di prim’ordine ed al tempo stesso contrasterebbero una rivale diretta per quel sogno chiamato Champions League che anche a livello economico porta tantissimo.

    La Juventus ufficialmente è entrata in guerra sul mercato contro i club miliardari d’Europa e lo sta facendo con una strategia oculata, tessendo trame importanti, cercando sempre colpi di prospetto ma ora anche calciatori di consolidata fama mondiale tra le fila delle sue avversarie europee. C’è da capire se è già in grado di sostenere una guerra fatta di acume strategico e buon nome contro bordate milionarie che gli altri club possono mettere sul piatto o forse per madama era meglio stare ancora con un profilo più basso?

  • Ibra via dal PSG, e se andasse alla Juve?

    Ibra via dal PSG, e se andasse alla Juve?

    Ibra non è più un elemento indispensabile per il Paris Saint Germain, a rivelarlo è l’Equipe che ritiene sicura la dipartita del campione svedese a fine stagione dalla Capitale transalpina.

    Il fattore scatenante del divorzio secondo la popolare rivista francese sono state le parole poco eleganti che il calciatore pronunciò il 15 marzo scorso dopo la partita contro il Bordeaux in Ligue 1. Ibrahimovic disse allora che “la Francia è un paese di m….” e questo comportò una serie di reazioni importanti coinvolgendo anche noti volti della politica transalpina, la questione poi si ridimensionò ma come una brace ardente che è viva sotto una coltre di cenere è tornata a bruciare demarcando una linea che pare insanabile tra la proprietà del club e lo stesso giocatore.

    Zlatan Ibrahimovic | Foto Twitter
    Zlatan Ibrahimovic | Foto Twitter

    Da quella partita ne conseguirono ben quattro turni di squalifica, ieri contro il Metz il giocatore era in tribuna a seguire i compagni che strapazzavano i rivali per 3-1 e si riprendevano, senza di lui, la vetta del campionato francese. Oltre al fatto sportivi, prettamente legato al risultato, in questi giorni sono accadute alcune cose che fanno riflettere sullo scenario del mercato che si andrà ad aprire nei prossimi mesi e le strade di Paris Saint Germain e Juventus sembrano destinate ad incrociarsi con sullo sfondo lo sguardo imperscrutabile proprio di Ibra.

    Andiamo con ordine. Che le strade di Ibrahimovic e del PSG si stessero dividendo si poteva intuire, ma non in maniera così repentina, considerando poi chi è il procuratore dello svedese (Raiola) si poteva avvertire già l’ennesimo trasferimento ma dove? Secondo l’Equipe il PSG sarebbe intenzionato ad onorare il contratto con il calciatore, riconoscendogli quanto pattuito nel contratto ma rescindendo lo stesso a fine stagione, come una sorta di rimborso per il disturbo di andarsene.

    Edinson Cavani | Foto Twitter
    Edinson Cavani | Foto Twitter

    Nei giorni scorsi Le Parisien, altra rivista autorevole francese, aveva ipotizzato che la cessione di Edinson Cavani a fine stagione a favore della Juventus fosse una cosa fisiologica, dovuta proprio al dualismo esistente tra il Matador e Ibra, in questo modo uno dei due elementi doveva essere escluso dal club ed il più debole, secondo il magazine era proprio l’uruguaiano, tuttavia l’Equipe ora rimette, secondo quanto detto sopra, nuovamente alla pari i due gioielli del PSG.

    Paul Pogba, oggetto del desiderio di Al-Khelaifi | Foto Twitter
    Paul Pogba, oggetto del desiderio di Al-Khelaifi | Foto Twitter

    La Juventus è alle prese con la difesa di Pogba, o meglio cerca di tenerlo o di monetizzare il più possibile su un’eventuale sua cessione di fronte a qualcosa di indecente e questo non è un mistero, chi è il procuratore del giocatore? Mino Raiola. Nella giornata di ieri, sempre attraverso Le Parisien ecco che esce un’intervista a Nasser Al-Khelaifi, sceicco proprietario del Paris Saint Germain, il quale ammette di aver incontrato Paul Pogba, che il giocatore gli interessa ma che c’è una folta concorrenza dietro di lui. Oltre a questo Al-Khelaifi conferma anche Blanc, Ibra e Cavani per il prossimo anno. Ovviamente non tutto è credibile ma si può ipotizzare una strategia ben definita con dietro le quinte proprio Mino Raiola.

    Ibrahimovic pare essersi bruciato in Francia, le giornate di squalifica mitigano le reazioni ma al suo rientro in campo potrebbe riaccendersi il fuoco, i francesi sono molto nazionalisti, quindi Raiola potrebbe essere alla ricerca di una nuova sistemazione per il giocatore veramente. Paul Pogba, ha dichiarato più volte il suo debole per il Paris Saint Germain, essendo parigino e se avesse la possibilità di raddoppiare il suo ingaggio prenderebbe l’ipotesi in considerazione lasciando la Juventus. Cavani è nel progetto del PSG che vede in lui un’alternativa valida alla star Ibrahimovic, ecco che quindi Raiola potrebbe intercedere a favore di uno scambio tra Juve e PSG per i suoi due assistiti, facendo però entrare nelle casse della Juventus un consistente conguaglio economico per la differenza di valore attuale tra i due giocatori.

    In questo caso resta il problema dell’ingaggio alto di Ibra per la Juve, ma se l’Equipe ha visto giusto quell’indennizzo previsto per lo svedese, di cui abbiamo parlato sopra,  sarebbe un contributo al compenso più basso che Zlatan prenderebbe dai bianconeri. La Juventus metterebbe a posto l’attacco con due pezzi da novanta come Tevez, ammesso che resti ancora un anno, e Ibrahimovic e in questo modo avrebbe una cinquantina di milioni più gli introiti derivanti dalla Champions League di quest’anno da spendere per rinforzare gli altri reparti.

    Ovviamente indovinare le strategie del mercato quando ci sono personaggi come Raiola e Marotta come registi è sempre molto complicato, ma se fosse possibile come la prenderebbero i tifosi juventini un eventuale ritorno di Ibrahimovic a Torino?

  • Supercoppa di Francia: Ibrahimovic mattatore per il PSG

    Supercoppa di Francia: Ibrahimovic mattatore per il PSG

    In un caldo insoppotabile a Pechino la Francia inizia ufficialmente con suoi due club la stagione 2014/15. In programma la Supercoppa di Francia con il Paris Saint Germain (vincitore della Ligue 1) ed il Guingamp (vincitore della Coupe de France).

    La gara è sembrata da subito senza storia, diciamolo chiaramente, tanto che al 9° del primo tempo Zlatan Ibrahimovic realizza il vantaggio per i parigini sfruttando al meglio un’ottima iniziativa di Javier Pastore e calciando di potenza dal limite dell’area e battendo il portiere avversario.

    La seconda rete dell’incontro, sempre realizzata dall’attaccante svedese, arriva già al 20° su calcio di rigore per fallo di Bahebeck. Dopo una decina di minuti dopo il raddoppio parigino il Guingamp spreca una ghiottissima occasione per riaprire i giochi, infatti viene fischiato un calcio di rigore anche per il Guingamp ma Yatabaré si fa ipnotizzare da Sirigu e così la prima frazione scivola al riposo con la costante della scorsa stagione, il PSG domina.

    Nella ripresa la squadra di Laurent Blanc si limita a controllare il match centellinando le forze e senza faticare troppo sotto il caldo asfissiante di Pechino. Le sfuriate del Guingamp preoccupano infatti marginalmente i Campioni di Francia.

    Il PSG così si aggiudica il primo trofeo stagionale e sembra ritrovare anche qualche giocatore che pareva essersi smarrito fra i tanti campioni della squadra di Blanc. Pastore si è mostrato tra i più positivi e sembra per nulla distratto dalle tante voci di mercato che lo riguardano. Nei Campioni di Francia visti a Pechino mancavano numerosi titolari come Thiago Silva, David Luiz, Cabaye, Matuidi, Lavezzi e Maxwell ed il Paris Saint Germain vince il trofeo per la seconda volta consecutiva (la quarta della sua storia), il tutto ad una settimana esatta dall’inizio ufficiale della Ligue 1.

    Il Paris Saint Germain vince a Pechino la Suprcoppa di Francia | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Il Paris Saint Germain vince a Pechino la Supercoppa di Francia | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Venerdì prossimo infatti partirà ufficialmente il campionato e la caccia ai “mostri” di Parigi sarà aperta.

     

     

  • Sarà Menez il primo rinforzo nel Milan di Inzaghi?

    Sarà Menez il primo rinforzo nel Milan di Inzaghi?

    Quattro persone sedute per pranzo ad un tavolo sotto lo splendido sole dell’isola di Ibiza, niente di strano o di particolarmente interessante se non fosse che tra quelle quattro persone ci sono l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, il probabilissimo futuro tecnico dei rossoneri Filippo Inzaghi e il trequartista francese del Paris Saint Germain Jeremy Menez.

    Lo scoop è stato fatto dal sito Marte.com che ha pubblicato gli scatti del pranzo, dove oltre ai tre già citati si intravede un quarto personaggio che potrebbe essere il procuratore del calciatore francese.

    Jeremy Menez
    Jeremy Menez

    Menez è in scadenza di contratto e non sarebbe certo contrario ad ritorno in Italia, dove ha disputato tre stagioni con la maglia della Roma dal 2008 al 2011 registrando però una certa discontinuità con molti più bassi che prestazioni brillanti, segnando solo 7 reti in 84 partite giocate.

    Dal luglio 2011 Menez è passato al Paris Saint Germain ma anche in terra francese non è riuscito ad imporsi nè sotto la guida di Carlo Ancelotti e neppure sotto quella dell’attuale tecnico dei parigini Laurent Blanc. 

    Attenzione però che sulle tracce di Menez c’è da tempo anche un’altra società italiana, da quello che si percepisce dai rumors il tecnico della Fiorentina Vincenzo Montella stravederebbe per il francese che potrebbe essere il tassello giusto per andare a rafforzare ed aumentare qualitativamente la rosa dei viola.

    Tornando al Milan, un eventuale arrivo alla corte dei rossoneri di Jeremy Menez potrebbe portare al non riscatto di Adel Taarabt dal Qpr, visto che il transalpino andrebbe a riempire una zona del Milan già numericamente ricca.

    Rimanendo in tema di riscatti sembra sempre più vicino quello del difensore Adil Rami dal Valencia. Rami che poi potrebbe andare a completare una coppia difensiva rocciosa e fisicamente valida con un altro giocatore in scadenza di contratto con il Psg, ovvero Alex. I contatti con il brasiliano sono molto serrati e si parla di firma vicina ad ore con il verdeoro che andrebbe a legarsi per 2 anni con il Milan.

    Dunque Pippo Inzaghi, che ancora non è ufficialmente allenatore del Milan, ha già mosso i primi passi insieme ad Adriano Galliani per costruire la prossima stagione che per i rossoneri deve essere quella del rilancio.

     

     

     

  • Lavezzi e Pastore, primo round al Paris Saint Germain

    Lavezzi e Pastore, primo round al Paris Saint Germain

    I primi 90 minuti di questo confronto dicono che il Paris Saint Germain al confronto con un’altra corazzata della Champions League non solo è alla pari, ma è anche matura per sognare al bottino finale. Che fosse attrezzata, con giocatori formidabili lo sapevamo già, tuttavia aspettavamo una prova da squadra, una prova che dicesse chiaramente quanto i transalpini potessero realmente essere in grado di competere con una big tradizionale della “Coppa dalla grandi orecchie“.

    il Paris Saint Germain parte forte, sa che una buona fetta della qualificazione se la deve prendere al “Parco dei Principi“, in trasferta infatti, come tutte le squadre inglesi, il Chelsea di Mourinho non ha un ruolino così irresistibile.

    Cavani, Lavezzi e Ibrahimovic davanti, garantiscono al Paris Saint Germain un’ottima potenza di fuoco che può colpire la debole difesa dei Blues in qualsiasi momento. Infatti proprio Lavezzi dopo appena 4 minuti prende un pallone regalato da un errore di Terry, stoppa di petto e tira appena la sfera tocca terra, ne esce un bolide all’incrocio dei pali imprendibile. Subito dopo, ancora Lavezzi ha già la possibilità di realizzare il raddoppio, ma calcia fuori.

    Lavezzi esulta dopo la rete del vantaggio parigino | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Lavezzi esulta dopo la rete del vantaggio parigino | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Il Chelsea cambia strategia e mette la partita più sullo scontro fisico recuperando più spesso il pallone e spezzando il ritmo infernale dei parigini. Il Chelsea nel suo possesso palla costruisce e Willian effettua un passaggio filtrante in area per Oscar, Thiago Silva interviene ma non prende il pallone e colpisce l’avversario che cade a terra. Rigore calciato da Hazard e spiazza Sirigu che si tuffa dall’altra parte. Partita in parità.

    Siamo al 27° e il destino della partita sembra rovesciarsi quando Hazard al 39° tira al volo verso la porta superando il portiere italiano del Paris Saint Germain che si salva solo grazie al palo che respinge il pallone. Un gran bel gesto tecnico che meritava maggior fortuna.

    Nella ripresa l’inerzia del match cambia in modo fortuito a favore del Paris Saint Germain.  Su un calcio di punizione la difesa del Chelsea rimane ferma, solo David Luiz arriva sul pallone, ma il suo tocco maldestro tradisce Cech che anziché uscire, in precedenza, è rimasto fra i pali. PSG in vantaggio, ma con una tegola, Ibrahimovic è costretto ad  uscire per infortunio, entra al suo posto Lucas.

    Passano pochi minuti e anche Verratti deve lasciare il campo acciaccato ed al suo posto entra Cabaye. Mourinho che già aveva fatto entrare Torres decide di inserire nella battaglia anche Lampard per avere più fantasia e corsa in mezzo al campo. Da questo momento in poi il Chelsea non si renderà mai più pericoloso, anzi è il Paris Saint Germain che con Cavani sfiora la terza rete, infatti l’uscita di Ibrahimovic consente all’ex-Napoli di accentrarsi di più e giocare in modo più congeniale alle sue caratteristiche.

    La terza rete per i parigini arriva comunque nei minuti di recupero del match. Pastore, entrato da poco, compie una magia delle sue, palla al piede si accentra ed entra in area di rigore, poi beffa Cech sul suo palo. Finisce 3-1 e la settimana prossima sarà una vera e propria battaglia a Londra, perché le distanze, che il risultato suggerisce, non sono veritiere, il Chelsea sarà certamente diverso e dovrà fare la partita, ma il Paris Saint Germain ha giocatori che in contropiede possono fare molto male alla difesa dei Blues.

    P.S.G.-CHELSEA 3-1 (1-1) – 4° Lavezzi (P), 27° Hazard rig. (C), 61° Luiz aut. (P), 93° Pastore (P).

    Paris Saint Germain (4-3-3): Sirigu 6; Jallet 6,5; Alex 6; Thiago Silva 6; Maxwell 6; Verratti 6,5 (76° Cabaye 6); T. Motta 6; Matuidi 6,5; Cavani 6,5; Ibrahimovic 5,5 (68′ Lucas 6,5); Lavezzi 7,5 (84° Pastore 7).

    All.: Blanc 7.

    Chelsea (4-2-3-1): Cech 5; Ivanovic 6; Cahill 6; Terry 5; Azpilicueta 5,5; Ramires 6; David Luiz 5,5; Willian 6,5; Oscar 6,5 (72° Lampard S.V.); Hazard 7; Schurrle 6 (59° Torres 6).

    All.: Mourinho 5,5.

    Ammoniti: Ramires (C), Alex (P), Willian (C), Thiago Motta (P), David Luiz (C), Cavani (P).

  • Champions League, decidono le vittorie in trasferta

    Champions League, decidono le vittorie in trasferta

    Otto partite: una vittoria casalinga, un pareggio, sei vittorie esterne. Sembrano già assegnati i pass per i quarti di finale di Champions League. (altro…)

  • Ezequiel Lavezzi, assassinato in Argentina lo zio

    Ezequiel Lavezzi, assassinato in Argentina lo zio

    Terribile tragedia che sconvolge la famiglia del trequartista argentino ex-Napoli Ezequiel Lavezzi. Lo zio del calciatore è stato assassinato con un colpo di pistola in testa mentre era alla guida della propria auto a Vila Gobernador Galvez, nei pressi di Santa Fe.

    L’omicidio sarebbe avvenuto questa mattina poco prima delle 8:00, la Polizia locale, secondo quanto riferisce il quotidiano La Capital, sarebbe stata avvertita della presenza di un cadavere nei pressi del fiume Paranà. Giunti sul posto hanno riconosciuto lo zio del famoso calciatore.

    Vila Gobernador Galvez, la cittadina dove è avvenuto il delitto è famosa per la produzione ed il commercio ittico, attività proprio nella quale Jorge Lavezzi operava con successo.

    La Nacion quotidiano argentino
    La Nacion quotidiano argentino

    Secondo le prime ricostruzioni dell’accaduto, effettuate dagli inquirenti lo zio di Ezequiel Lavezzi sarebbe stato avvicinato e poi ucciso, mentre era a bordo della sua autovettura, da uno o  più malviventi che lo hanno colpito a morte con un proiettile alla testa. Sono in fase di accertamento i rilievi che saranno effettuati, sia sul mezzo sul quale l’uomo viaggiava che sul cadavere, dai quali potrebbero uscire dettagli più probanti per arrivare a dare un volto ed un nome agli assassini.

     

    La cittadina argentina è sconvolta dall’accaduto e nessuno riesce a dare una spiegazione su quanto è successo dal momento che la vittima apparentemente non aveva precedenti collegamenti di alcun genere con la criminalità.

    Anche il quotidiano La Nacion ha trattato la notizia, inserendo dettagli dell’unico fatto particolare accaduto precedentemente al quale può essere collegato l’omicidio, oppure una semplice traumatica coincidenza.

    Diego, il fratello di Ezequiel è il presidente del club Coronel Aguirre che attualmente milita nella Serie B argentina. Proprio il 18 gennaio scorso, mentre era alla guida della sua autovettura, il fratello dell’ex calciatore del Napoli ed oggi in forza al Paris Saint Germain, si è schiantato, per cause ancora poco chiare, mentre ritornava in città sulla strada nazionale in una curva vicino alla città di Calchaquì. Il presidente del Coronel Aguirre, nonostante il terrificante incidente ne uscì con lesioni non gravi.

  • Cavani, la Ventrone svela tutto sull’ex-idolo di Napoli

    Cavani, la Ventrone svela tutto sull’ex-idolo di Napoli

    Come una tempesta che si abbatte d’improvviso dopo un pomeriggio assolato, Maria Rosaria Ventrone, ormai ex-compagna di Edinson Cavani durante la trasmissione televisiva “Domenica Live” condotta da Barbara D’Urso si è aperta come un libro, snocciolando tutta la sua storia con colui che per due anni è stato l’idolo di Napoli.

    Rosaria Ventrone, incalzata dalle domande della conduttrice, subito racconta di come sia iniziata la sua storia con Edinson Cavani:

    “Un giorno sono andata a vedere gli allenamenti del Napoli e gli ho chiesto una foto e la sua maglia. All’interno della maglia c’era il suo numero. Ero contenta, ma lui era sposato. Una mia amica mi incoraggiava, così gli ho mandato un messaggio per ringraziarlo. Lui ha cominciato a scrivermi tutti i giorni. Senza mai essere volgare, ma era evidente che aveva un interesse per me”.

    Dal contatto telefonico al primo appuntamento non passa molto, ma secondo l’intervistata da parte sua c’è stata una certa resistenza fino a che solo casualmente i due si sono rivisti:

    “Poi la moglie è partita per l’Uruguay e lui mi ha invitata a uscire. Gli ho fatto presente di non essere una donna da una notte e via. Così non ci siamo più sentiti, fino a un incontro casuale mesi dopo. Mi ha scritto di aver avuto un buco nello stomaco rivedendomi e di non amare più la moglie, ma io volevo sapere perché l’avesse messa incinta. Mi rispose ‘Per recuperare il rapporto’. Dopo una discussione, poi, l’ha mandata in Uruguay. Le loro discussioni non mi riguardavano..”.

    Da questo stralcio si evince la confusione amorosa dell’attaccante uruguaiano che tuttavia più avanti prende una decisione drastica. Divorzia dalla moglie, Maria Soledad, a febbraio dello scorso anno e così rende libera la sua via per la nuova storia d’amore.

    Edinson cvani e Maria Rosaria Ventrone insieme | © Instagram
    Edinson cvani e Maria Rosaria Ventrone insieme | © Instagram

    Maria Rosaria Ventrone poi spiega l’evoluzione della loro avventura fino ai giorni nostri:

    Edinson mi diceva che come amava me non aveva mai amato la mamma dei suoi bambini. Ha portato ai miei genitori le carte per il divorzio per dimostrare le sue intenzioni serie”.

    Nel frattempo la carriera di Cavani ha un impennata, dal Napoli passa al Paris Saint Germain con un contratto faraonico e la possibilità di mietere successi in sequenza in un Top-Club. Rosaria Ventrone però ammette che da quattro mesi il calciatore non si è più fatto vivo:

    “Sono andata a Parigi per fargli una sorpresa, anche se avevamo già discusso per la sua gelosia. Ma mi ha detto che, pur amandoci, non potevamo stare insieme, che era la seconda volta in vita sua che prendeva una decisione così difficile ma che lo doveva fare. Ora ho letto che sta con un’altra ragazza, una modella. Lui diceva che non era vero, ma sui giornali sono uscite delle foto in cui sono insieme. Con lei si sta comportando come ha fatto con me”.

    Un altro punto che la donna intende chiarire, sempre attraverso i microfoni e le telecamere di “Domenica Live” sono le sue intenzioni chiare fin dall’inizio ed in risposta a quanti la definivano una capace di rovinare le famiglie e di aver ammaliato Edinson Cavani:

    “Non sono mai stata l’amante di nessuno, la nostra relazione è iniziata dopo che lui aveva lasciato la moglie”.

    Ed infine conclude l’intervista con la consapevolezza amara dell’amore finito ma denso di bellissimi ricordi:

    “Ha preso in giro e ferito me e i miei genitori. Ma non si può dimenticare facilmente un vero amore. L’anello che mi ha regalato a maggio? Non voglio buttarlo via, lo conserverò in un cassetto”.

     

  • Sorteggi Champions League, ecco le quattro fasce

    Sorteggi Champions League, ecco le quattro fasce

    Adesso il tabellone è completo. Dopo i preliminari che si sono chiusi poco fa si conoscono le trentadue squadre che si contenderanno la Champions League 2013/2014. Se la prima fascia non ha riservato sorprese, con l’Arsenal che ha centrato la qualificazione senza patemi raggiungendo gran parte delle big ovvero Bayern Monaco, Barcellona, Chelsea, Real Madrid e Manchester United,, grande attesa c’era per la composizione della seconda fascia nella quale ci saranno due italiane. Oltre al Milan, che se l’è conquistata battendo nettamente il Psv Eindhoven, c’è anche la Juventus, che sfrutta cosi l’eliminazione del Lione, caduto sotto i colpi della Real Sociedad.

    Sorteggi Champions League © Harold Cunningham/Getty Images
    Sorteggi Champions League © Harold Cunningham/Getty Images

    Un salto che però non tutti i tifosi hanno accolto positivamente, considerando che in terza fascia ci sono squadre del calibro di Manchester City, Borussia Dortmund e Galatasaray oltre allo Zenit di Spalletti e al Basilea, qualificatesi dopo gli spareggi. In quarta fascia l’altra italiana, il Napoli, squadra da evitare comunque per le straniere delle prime tre fasce. Le altre formazioni di questa fascia infatti non preoccupano più di tanto, e le uniche insidie potrebbero arrivare dal Celtic, autore di una grande rimonta contro lo Shakter e dalla Real Sociedad, che come detto ha fatto fuori il Lione. Prima volta in assoluto in Champions League per l’Austria Vienna, arrivati dopo i preliminari. Domani alle 17:30 i sorteggi: momento che incuriosisce ma che allo stesso tempo incute gran parte delle squadre per via di possibili gironi di ferro.

    Ecco le quattro fasce prima dei sorteggi Champions League:

    PRIMA FASCIA: Bayern Monaco, Barcellona, Chelsea, Real Madrid, Manchester United, Porto, Benfica, Arsenal.

    SECONDA FASCIA: Atletico Madrid, Shakhtar Donetsk, Schalke 04, Marsiglia, Cska Mosca, Paris Saint Germain, Milan, Juventus.

    TERZA FASCIA: Ajax, Borussia Dortmund, Basilea, Olympiacos, Galatasaray, Manchester City, Bayer Leverkusen, Zenit San Pietroburgo.

    QUARTA FASCIA: Napoli, Anderlecht, Steaua Bucarest, Austria Vienna, Copenhagen, Real Sociedad, Celtic, Viktoria Plzen.