Tag: parigi

  • Nadal nella storia, settima gioia al Roland Garros

    Nadal nella storia, settima gioia al Roland Garros

    Lo spagnolo Rafa Nadal vince per la settima volta in carriera il torneo del Roland Garros dimostrandosi, se ce ne fosse ancora bisogno, il giocatore più forte di tutti i tempi sulla terra battuta battendo il numero uno del mondo, Novak Djokovic in quattro set (6-4 6-3 2-6 7-5 lo score), in poco più di tre ore di gioco divise in due giorni.

    Infatti la finale del Roland Garros 2012 è stata molto disturbata dalla pioggia che ha costretto i due giocatori a due interruzioni nella giornata di ieri ed una oggi, seppur minima, in cui il più penalizzato è sembrato essere il serbo.

    Molto spettacolare ed altalenante nel rendimento dei due giocatori il primo set che dura quasi un ora in cui Djokovic parte malissimo andando sotto 3-0, poi è bravissimo a recuperare Nadal fino al 3 pari con lo spagnolo che a sua volta reagisce alla grande ribrekkando il serbo nel corso dell’ottavo game e chiudendo il parziale con il punteggio di 6-4 grazie soprattutto ad una nuova tattica di Nadal, che usa molto di più e con risultati ottimi il dritto in lungo linea colpo che il serbo ha sofferto per tutto il primo set.

    Anche nel secondo set il serbo parte male, Nadal va avanti 2-0 con Djokovic che riesce ancora una volta a recuperare il gap iniziale grazie anche ad una leggera pioggerellina che rende la palla più pesante penalizzando il gioco del mancino di Manacord. Ma il serbo è troppo falloso al servizio ed un ennesimo doppio fallo consente di nuovo a Nadal di comandare il secondo set sul 5-3 fino all’interruzione per pioggia che costringe i giocatori a rientrare negli spogliatoi. Al rientro è ancora notte fonda per il serbo che cede di nuovo il servizio ed anche il secondo set.

    Rafael Nadal ©PATRICK KOVARIK/AFP/GettyImages

    Come contro Seppi e Tsonga, Novak Djokovic riesce a tirare il meglio di sé quando è sul’orlo del baratro e nel terzo set, complice anche un calo nel gioco di Nadal, riesce a mettere per la prima volta nel match il naso davanti dominando di fatto il terzo set vinto con il punteggio di 6-2. Le condizioni del tempo sono molto instabili, i giocatori scivolano molto ma la nuova interruzione per pioggia arriva sul 2-1 e servizio Djokovic con lo spagnolo su tutte le furie perché voleva interrompere il match, alla fine del terzo set.

    Si riprende nella giornata di oggi con il serbo che dimostra la sua enorme difficoltà ad entrare subito nel match, Nadal riconquista subito il break perduto e non concede assolutamente nulla al servizio con Djokovic molto in difficoltà a trovare il ritmo partita. A condannare il serbo, come nei set precedenti, è stato il servizio e soprattutto i doppi falli con l’ultimo che ha regalato di fatto il torneo a Nadal.

    Con questa vittoria Nadal diventa il giocatore più vincente nella storia del Roland Garros con i suoi sette titoli (2005,2006,2007,2008,2010,2011 e 2012) mentre per Djokovic è rimandato all’anno prossimo il tentativo di vincere l’unico torneo che manca nel suo ricco palmares, ovviamente Nadal permettendo.

  • Tsonga ko, prima gioia a Bercy per Roger Federer

    Tsonga ko, prima gioia a Bercy per Roger Federer

    Roger Federer vince per la prima volta in carriera il Masters 1000 di Parigi Bercy, battendo in una finale a senso unico, il francese Tsonga in due set 6-1 7-6.

    Prima affermazione quindi per il re di Basilea a Bercy e 18° Masters in carriera (3 volte Indian Wells, 2 volte Miami, 5 volte il secondo Master europeo su terra battuta (4 volte Amburgo e una volta Madrid), 2 volte l’Open del Canada, 4 volte Cincinnati, una volta il primo Master autunnale (Madrid) e una volta, appunto, Bercy).

    La gioia di Roger Federer ©JACQUES DEMARTHON/AFP/Getty Images

    Partenza a dir poco in salita per Tsonga che cede per ben due volte consecutive il servizio facendo volare subito Federer sul 5-0. Lo svizzero è praticamente perfetto nel primo parziale, una percentuale di prime palle superiore all’80% con il francese incapace di opporre una minima resistenza cedendo per 6 giochi a 1.

    Nel secondo set Tsonga riesce a partire meglio ed a trovare una continuità maggiore al servizio. Trascinato anche dal pubblico, ovviamente di parte, il francese mette seriamente in difficoltà Federer in più di un occasione con lo svizzero costretto molte volte a remare faticosamente da fondo campo. Si arriva al tie break, ma proprio sul più bello Tsonga crolla sotto i colpi precisi ed incisivi dello svizzero che chiude il tie break per 7-3 regalandosi una delle più belle vittorie in carriera.

    Queste le parole di Tsonga a fine partita: “Non c’è da stupirsi, Roger è ancora il giocatore più forte di sempre e lo sarà ancora per molto tempo”, mentre Federer, come al solito non si scompone nemmeno dopo una bella ed importante vittoria dichiarando di essere estremamente felice di aver colmato una delle lacune più importanti nel suo immenso palmares.

  • Masters 1000 Parigi, ostacolo Tsonga per un Federer da record

    Masters 1000 Parigi, ostacolo Tsonga per un Federer da record

    Roger Federer e Jo Wilfried Tsonga disputeranno la finale del Masters 1000 di Parigi, prima volta per lo svizzero mentre Tsonga cercherà di ripetere la vittoria del 2008.

    Con la finale raggiunta a Parigi lo svizzero raggiunge un altro record, diventando l’unico tennista a conquistare almeno la finale in tutti i Masters 1000 del circuito professionistico.

    Roger Federer ©MIGUEL MEDINA/AFP/Getty Images

    Quello sceso in campo contro Tomas Berdick è un Federer d’altri tempi, magia pura esce dalla sua racchetta con il ceco che è costretto a remare continuamente in difesa da fondo campo senza mai poter sfoderare il dritto che gli ha consentito di battere Murray nei quarti. Due break ad inizio del primo e del secondo set, indirizzano definitivamente la partita verso l’asso di Basilea che al servizio è assolutamente inavvicinabile chiudendo alla fine, per 6-4 6-3 in poco più di un ora di gioco. Per Federer ė la trentesima finale nei Master 1000: 3 a Indian Wells, 3 a Miami, 3 a Monte Carlo, 2 a Roma, 7 nel terzo Masters 1000 sulla terra (5 ad Amburgo e 2 a Madrid), 4 all’Open del Canada, 4 a Cincinnati, 3 nel primo Masters 1000 autunnale indoor (una a Shanghai e 2 a Madrid) e ora una a Parigi-Bercy.

    Dopo essersi vendicato di Berdick che lo eliminò dalla sua amata erba londinese di Wimbledon, Federer in finale cercherà una nuova rivincita verso quel Tsonga che proprio quest’anno fù capace di rimonatare due set a Federer, sempre a Wimbledon facendogli patire una delle delusioni più grandi della sua immensa carriera. Il francese conquista la sua seconda finale a Parigi a spese dell’americano Isner (3-6 7-6 7-6),nella prevedibile battaglia a suon di Ace in una semifinale durata poco meno di tre ore.

    Finale non semplice per Federer che è in vantaggio nei precedenti contro Tsonga per 5 vittorie a 3 con Tsonga che ha vinto però le ultime due sfide, a Wimbledon e a Montreal ad inizio agosto.

  • Masters 1000 Parigi, 800 volte Federer. Djokovic, la spalla fa male

    Masters 1000 Parigi, 800 volte Federer. Djokovic, la spalla fa male

    Due dei tre big hanno dovuto abbandonare, in maniera sostanzialmente diversa, l’open parigino. Il numero uno Djokovic si è arreso prima di scendere in campo per un riacutizzarsi del dolore alla spalla destra accusato già dopo l’open degli Stati Uniti, mentre Andy Murray è stato travolto dalle bordate di dritto del ceco Thomas Berdick.

    Chi non sbaglia un colpo è lo svizzero Roger Federer che con la vittoria per 6-3 7-5 sull’argentino Juan Monaco, raggiunge la fantastica quota di 800 vittorie nel circuito professionistico.

    Roger Federer ©MIGUEL MEDINA/AFP/Getty Images

    Tuttavia il Federer visto contro Monaco non è stato certamente il fenomeno che tutti conosciamo, sicuramente lo svizzero ha preso un po’ sottogamba un match contro un avversario che obiettivamente poteva fare ben poco. Vinto facilmente il primo set, lo svizzero si è messo a giocare sotto ritmo contro l’argentino che ha avuto qualche occasione per portare Federer al terzo set, ma il fuoriclasse di Basilea dimostra ancora una volta che nei momenti importanti riesce sempre a trovare la giusta concentrazione che permette di non prolungare una partita, comunque già segnata da tempo. Nella classifica dell’era Open, lo svizzero è il settimo di sempre dopo Jimmy Connors (1242), Ivan Lendl (1071), Guillermo Vilas (923), John McEnroe (875), Andrea Agassi (870) e Stefan Edberg (806).

    Molto più bello è stato il match fra Murray e Berdich con lo scozzese che, dopo aver vinto il primo set per 4-6, si fa rimontare dal ceco che si aggiudica i restanti parziali per 7-6 6-4 interrompendo così, una striscia di 17 vittorie per Murray iniziata dopo l’open americano. Bella ed inattesa la vittoria del bombardiere americano Isner che ha dimostrato, nel match vinto contro Ferrer, di non essere solamente forte al servizio ma di possedere un dritto di tutto rispetto.

    Le semifinali sarano quindi tra Federer e Berdick nella parte alta del tabellone, mentre in quella bassa si sfideranno il francese Jo Wilfried Tsonga, che ha approfittato del ritiro di Djokovic e lo statunitense John Isner.

     

  • Masters 1000 Parigi, Murray travolgente. Seppi sconfitto con onore

    Masters 1000 Parigi, Murray travolgente. Seppi sconfitto con onore

    A Parigi Bercy, si sono formati i quarti di finale dell’ultimo Masters del 2011 con pochissime sorprese e molte conferme. Saluta il torneo l’ultimo rappresentante azzurro Andreas Seppi che non ha certamente sfigurato contro il beniamino di casa, la testa di serie numero 6 del tabellone Jo Wilfried Tsonga.

    Andy Murray ©MIGUEL MEDINA/AFP/Getty Images
    Sconfitta in due set (6-3 6-4) per Seppi che ha pagato in maniera eccessiva gli unici due break concessi nell’incontro con il francese che è stato assolutamente perfetto al servizio con oltre 14 Ace ed una percentuale sulla prima palla ben superiore all’80%. Nei quarti Tsonga affronterà il numero 1 del seeding Novak Djokovic che ha sofferto non poco per eliminare il connazionale Troicki. Perso un primo set giocato male e sotto ritmo, Nole rischia grosso sul 2 pari del secondo dove non cede la battuta per gentile complicità di Troicki che si fida di una chiamata errata dell’arbitro non usando il falco che gli avrebbe consegnato il break e forse la partita. Da lì in avanti è un monologo di Joker che conquista il set per 6-3 e dominando il terzo, chiuso sul punteggio di 6-1. Bene Roger Federer che completa la sua giornata di allenamento, superando in poco più di un ora il francese Richard Gasquet con il punteggio di 6-2 6-4 in una partita dove lo svizzero ha condotto sin dal primo quindici non lasciando mai spazio al transalpino dal gioco bello ma decisamente poco efficace. Grande prova di Murray che ha schiantato l’americano Andy Roddick oramai inesorabilmente incamminato verso un viale del tramonto di una carriera comunque molto dignitosa. Pochi commenti da fare in doppio 6-2 dello scozzese che nei quarti affronterà il ceco Tomas Berdych che ha superato il serbo Janko Tipsarevic per 7-5 6-4 (recuperando un break di svantaggio nel corso del primo set), ottenendo così la qualificazione per le finali di Londra. Ai quarti anche Isner (6-4 6-2 a Feliciano Lopez), Ferrer (6-3 6-2 a Dolgopolov) e Monaco, che ha approfittato del ritiro di Fish all’inizio del terzo set.

  • Masters 1000 Parigi, Bene tutti i big. Seppi agli ottavi

    Masters 1000 Parigi, Bene tutti i big. Seppi agli ottavi

    Buon esordio nel Masters parigino per Novak Djokovic, Andy Murray e Roger Federer tutti vittoriosi, ed abbastanza agevolmente, sui loro avversari. Bella prova anche dell’unico azzurro rimasto in tabellone Andreas Seppi, che elimina il più quotato Almagro in due set, 6-3 7-5.

    Andreas Seppi ©MIGUEL MEDINA/AFP/Getty Images
    Bel match quello disputato dall’altoatesino che non ha mostrato i suoi soliti cali durante la partita costringendo lo spagnolo a remare con difficoltà da fondo per tutta la durata del match, senza poter mai imporre il proprio gioco. Negli ottavi Seppi sfiderà uno dei beniamini del pubblico francese, Jo-Wilfried Tsonga, favorito numero 6 ed in corsa per un posto al Masters di Londra. Il bilancio è in parità: vittoria dell’italiano nel 2008 a Sydney, successo del francese quest’anno agli Australian Open. Il numero uno Djokovic si doveva assolutamente riprendere dalla sconfitta patita da Nishikori nella semifinale di Basilea, ed infatti il serbo è stato autore di una discreta partita contro il croato Dodig, superato in due facili set (6-4 6-3), senza concedere neppure una palla break in tutto l’incontro. Bene anche lo scozzese Andy Murray, il numero 3 del mondo, ha infilato la 16ª vittoria di fila regolando per 6-2 6-4 il transalpino Jeremy Chardy. Ora lo attende negli ottavi Andy Roddick che ieri aveva regolato con un doppio 6-4 il francese Julien Benneteau. Anche Roger Federer vola agli ottavi di finale battendo, abbastanza nettamente, il francese Adrian Mannarino per 6-2 6-3 dimostrandosi in un momento di forma, assolutamente ottimo dopo la vittoria a casa sua, nel Atp500 di Basilea, la scorsa settimana. Negli altri incontri, prosegue il suo cammino Janko Tipsarevic, in corsa per il Masters, che ha lasciato appena un game a Alex Bogomolov e Dolgopolov che ha superato per 6-3 7-6 il tedesco Philipp Kohlschreiber. Passa agli ottavi anche Ferrer che ha dato 6-4 6-4 a Mahut, mentre in serata, vengono promossi pure Feliciano Lopez, che batte Gael Monfils 6-3 6-4, e Juan Monaco, che stende Gilles Simon 6-4 6-0.

  • Masters 1000 Parigi, Seppi al secondo turno. Bene Verdasco

    Masters 1000 Parigi, Seppi al secondo turno. Bene Verdasco

    Ultimo Masters Series della stagione a Parigi Bercy con in campo tutti i big,  tranne lo spagnolo Rafael Nadal che ha deciso di dare forfait per chiudere al meglio la stagione a Londra, nelle finali del circuito. Primi incontri a Parigi con una lieta sorpresa rappresentata dalla vittoria dell’azzurro Andreas Seppi contro il russo Nikolay Davidenko.

    Andreas Seppi ©FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images
    L’altoatesino ha superato per 7-6 7-5 Davydenko alla conclusione di un match durato 107 minuti. Bravo Seppi a resistere sotto i colpi del russo nel primo set dove l’azzurro ha salvato un set point sul 5-6 30-40 del  prima di dominare il tie break vinto per 7 punti a 2. Nel secondo set è salito velocemente fino al 4-2, ma qui ha restituito il break e sul 5 pari ha salvato la palla che avrebbe mandato Davydenko a servire per il set. Infine sul 6-5 ha strappato l’ultimo turno di battuta al russo che è finito al tappeto commettendo 6 doppi falli, ma soprattutto sfruttando appena due delle sette palle break concesse dall’azzurro. Per Seppi è la seconda vittoria contro Davydenko dopo quella ottenuta nel 2004 ad Halle quando finì per vincere per 7-6 2-6 6-3. Al secondo turno Seppi è atteso dalla spagnolo Nicolas Almagro in lotta per il Masters. Negli altri match, Fernando Verdasco ha battuto per 3-6 6-2 6-3 il croato Marin Cilic, numero 23 del ranking mondiale. Molto lottate anche le sfide tra Benneteau e Raonic, con il francese che ha avuto la meglio in  2 ore e 26 minuti per 6-7 7-6 6-4  e tra Anderson e Muller con il sudafricano che ha avuto la meglio nei confronti dell’ostico lussemburghese per 6-3 4-6 6-4 in un’ora e 51 minuti. Facili invece i successi di Mahut su Ferrero (6-2 6-3), di Mayer su Stepanek (7-5 6-2) e di Kohlschreiber su Youzhny (6-4 6-2). Domani sul centrale Berdych-Verdasco, Llodra-Lopez e Roddick-Benneteau, Tsonga-Garcia Lopez e Gasquet-Anderson, sul campo 1 apre Fognini-Dodig, Nishikori-Stakhovsky, Chardy-Granollers, Wawrinka-Isner e Monaco-Young. Da mercoledì in campo i tre tenori Djokovic, Murray e Federer.

  • Tour De France, quinta gioia per Cavendish. Trionfa Cadel Evans

    Tour De France, quinta gioia per Cavendish. Trionfa Cadel Evans

    Passerella finale al 98° Tour de France con la vittoria sui Campi Elisi di Mark cavendish che alza le braccia al cielo per la quinta volta in questo Tour, Boasson Hagen secondo e Greipel a chiudere il podio . l’unica maglia ancora da assegnare è la maglia verde con in lotta Mark cavendish e J. Rojas, Cavendish si aggiudica lo sprint intermedio, mentre davanti scappano in sei: Koren, Bak, Riblon, Swift, Roy e Paulinho.  Proprio la presenza di Bak consente alla Htv di non tirare il gruppo lasciando alle altre squadre il compito di ricucire sui fuggitivi.

    Mark Cavendish e Cadel Evans | ©Bryn Lennon/Getty Images
    Bak viene ripreso all’ultimo km e lì si capisce subito che è pronta la qunta gioia per cavendish, la squadra del britannico si piazza davanti con tutti gli elementi consentendo a Cavendish di sprintare con la solita potenza vincendo e conquistando la maglia verde per la prima volta in carriera. Tutto tranquillo per l’australiano Cadel Evans che si è goduto finalmente i 95 km della tappa con la maglia gialla sicuramente più bella della sua carriera e con un abbraccio collettivo di tutta la sua squadra dopo l’arrivo a simboleggiare uno dei Tour de France più belli degli ultimi tempi. Ordine d’ arrivo

    1 Mark Cavendish Gbr
    2 E. B. Hagen Nor  
    3 Andrè Greipel Ger  
    4 Tyler Farrar Usa  
    5 Fabian Cancellara Sui  
    6 Daniel Oss Ita  
    7 Borut Bozic Slo  
    8 Tomas Vaitkus Ltu  
    9 Gerald Ciolek Ger  
    10 Jimmy Engoulvent Fra  

    Classifica Finale

    1 Cadel Evans  
    2 Andy Schleck 1’34”  
    3 Frank Schleck 2’30”  
    4 Thomas Voeckler 3’30”  
    5 Alberto Contador 3’57”  
    6 Samuel Sanchez 4’55”  
    7 Damiano Cunego 6’05”  
    8 Ivan Basso 7’23”  
    9 Thomas Danielson 8’15”  
    10 J. C. Peraud 10’11”  
  • Tennis, Borg e Nadal, due generazioni a confronto

    Tennis, Borg e Nadal, due generazioni a confronto

    Con la sesta vittoria ottenuta domenica scorsa contro Roger Federer, Rafa Nadal, oltre a mantenere per soli 45 punti il trono mondiale nei confronti del serbo Novak Djokovic, è riuscito ad eguagliare il record di vittorie a Parigi del svedese Bjorn Borg dominatore assoluto del tennis mondiale negli anni settanta. Stesse vittorie a Parigi ma tennisti molto diversi fra loro sia dentro che fuori dal campo, lo svedese è un personaggio, prima ancora che un giocatore, fu innanzitutto un idolo delle teen-ager che contribuì fattivamente a traghettare il tennis da sport dei gesti bianchi a fenomeno di massa. Poi, la sua grande rivalità con i due mancini terribili dell’epoca: Jimmy Connors e John McEnroe. In particolare con il secondo, protagonisti dell’epica finale londinese del 1980. Mentre lo spagnolo è l’icona oltre che del talento anche del sudore e della dura fatica, riuscire a primeggiare in un epoca in cui è presente il tennista più forte di tutti i tempi, tale è la svizzero di Berna Roger Federer, riuscire a batterlo ormai sistematicamente e per ben quattro volte a Parigi con un miglioramento sia tecnico che caratteriale anno dopo anno non è sicuramente cosa da tutti, ma prerogativa dei grandissimi.

    Gazzetta dello Sport
    “Nadal è incredibile, i rivali devono rendersi conto che si trovano ad affrontare un mostro che sempre, o quasi sempre, riesce a respingere ogni colpo”: questo è quello che scrive nell’editoriale firmato dallo stesso Borg sul quotidiano svedese Expressen, dal titolo “Tennis mostruose”. Quello che per l’ex campione è stato il miglior tennis di Federer su terra “non è servito a nulla. Nadal è stato ancora più forte, il 6-1 nel quarto set dice tutto. Mi sono divertito seduto a guardare, il tennis non può essere meglio di questo, pura classe”. Nadal, giunto alla sua decima affermazione in un torneo del Grande Slam, può vincere ancora, secondo Borg, “almeno altre due volte a Parigi”. Un investitura molto importante da chi veniva chiamato l’orso freddo ma solo quando era in campo, visto la sua caldissima vita privata fatta di continui eccessi e di tante belle donne conquistate in giro per il mondo, a differenza di Nadal che in campo dimostra tutto il suo calore agonistico mentre la sua vita privata è praticamente priva di eccessi, forse il vero segreto di una carriera favolosa ma che non è sicuramente finita qui.

  • Roland Garros, Federer s’inchina a Nadal, “sei” volte grande

    Roland Garros, Federer s’inchina a Nadal, “sei” volte grande

     

    spagna.blogosfere
    Rafael Nadal vince per la sesta volta in carriera il Roland Garros battendo il suo eterno rivale, lo svizzero Roger Federer in quattro set (7-5 7-6 5-7 6-1 lo score. Lo svizzero parte alla grande nel primo set, un servizio devastante e dei colpi di contro balzo fantastici fanno issare Federer sul 5-2 con Nadal che nel suo turno di battuta deve anche annullare un set point sbagliato di pochissimo da Federer. Annullato il set point, la metamorfosi dello spagnolo che inizia a martellare da fondo non lasciando spazio all’elvetico che, complice anche un calo al servizio, subisce la rimonta del numero 1 che si conclude con la vittoria per 7-5.   Partenza sprint di Nadal che si porta subito avanti 2-0 con Federer che non riesce più a capire come vincere un game allo spagnolo che diventa padrone assoluto del centrale di Parigi. Lo svizzero riesce a fermare l’emorragia di game persi ma Nadal ha la possibilità di andare avanti 4-1 ma la fallisce e così, come è successo nel primo set ma a parti invertite, Federer riesce a rientrare sul 4-4. Sul 5-4 Nadal ha un set point ma il nastro manda fuori la palla e subito dopo scroscio di pioggia che manda i due giocatori dentro gli spogliatoi. Si rientra dopo nemmeno dieci minuti e dopo una steccata di dritto, lo svizzero conquista sette punti consecutivi che portano il set al Tie break. lo spagnolo va avanti 4-0 con Federer che viene tradito dal dritto e dal servizio, Nadal tiene duro e conquista un fondamentale secondo set. Nel terzo set l’equilibrio tra i due viene rotto nel quinto game dove Federer gioca un game sciagurato perdendo il servizio a zero, sembra finita ma Nadal perde a sua volta il turno di battuta a zero con Federer che si rimette in partita. Nadal perde un po’ di fiducia nei colpi mentre aumenta quella di Federer che ritrova sia il dritto che il servizio, sul 5 pari game in risposta fantastico giocato da Federer che realizza tre vincenti su quattro punti, strappa il servizio a Nadal e chiude 7-5 nel successivo game portando la finale al quarto set. Federer ha la grande occasione proprio nel primo game con Nadal che concede tre palle break, ma lo spagnolo gioca bene soprattutto i primi due punti con Federer che commette un errore grave di dritto che permette a Nadal di tenere il servizio. Dopo l’occasione sprecata Federer si scoglie letteralmente sotto il sole apparso sul centrale parigino, Nadal non si ferma più e chiude set, match e torneo con il punteggio di 6-1. Ancora una volta Federer deve alzare bandiera bianca in finale contro Nadal che mantiene ancora la prima posizione mondiale chiudendo alla grande la stagione sul rosso dopo le sconfitte patite da Djokovic a Madrid e a Roma.