Tag: paolo tagliavento

  • Juventus-Inter, inchiesta Panorama.it ipad di Baresi, le decisioni di Tagliavento

    Juventus-Inter, inchiesta Panorama.it ipad di Baresi, le decisioni di Tagliavento

    Juventus-Inter non finisce mai e al centro del mirino è finito l’arbitro Tagliavento, reo di non convalidato dopo appena 18” il gol di Vidal, viziato da un netto fuorigioco di Asamoah, che ha servito il pallone per il tap in del cileno. Panorama.it ha deciso di aprire una doppia inchiesta sul derby d’Italia. La partita è termina con la vittoria dei nerazzurri per 3-1 e di fatto ha evitato delle lunghe polemiche nelle trasmissioni sportive sulle decisioni arbitrali prese durante i novanta minuti di gioco. Vedi appunto il gol in netto fuorigioco e l’espulsione mancata del terzino destro della Juve Lichtsteiner che con un’entrataccia ha rischiato di lasciare in dieci i suoi compagni di squadra.

    L’IPAD – Il sito di Panorama, racconta un interessante retroscena avvenuto a bordo campo nella sfida Juventus-Inter, dopo il gol convalidato dall’arbitro Tagliavento. Infatti, dalla panchina interista sarebbe arrivata immediatamente una segnalazione sull’irregolarità del gol. E tutto ciò sembra sia avvenuto da Beppe Baresi, allenatore in seconda dei nerazzurri che non si stacca mai dal suo Ipad, utilizzato come strumento per la gestione tattica della squadra e quindi per i consigli da dare a chi entrerà in campo a gara in corso. Secondo il regolamento, sarebbe severamente vietato avere dei mezzi che permettano la visione in tempo reale della partita, e secondo i più informati, il tablet del mister in seconda non avrebbe alcun programma che permetta tutto ciò, ma resta il dubbio nel vedere proprio Baresi subito dopo il gol, scattare verso Stramaccioni con l’Ipad in vista per confermargli l’irregolarità della rete. A Torino probabilmente abbiamo visto il primo caso di moviola in diretta, che ha permesso a Preti (guardalinee) e quarto uomo di contattare l’arbitro Tagliavento per annullare la rete, senza successo visto che il direttore di gara ha deciso di sua spontanea volontà di confermare il gol.

    Paolo Tagliavento
    Tagliavento, al centro delle polemiche post Juventus-Inter © Valerio Pennicino/Getty Images

    L’ex arbitro Cesari, contattato sempre dalla redazione di Panorama.it ha confermato il tutto, puntando il dito sul quarto uomo, reo di aver condizionato la gara del suo collega dopo aver cercato di convincerlo ad annullare il gol su segnalazione della panchina interista. Ma c’è di più, se venisse accertato che Beppe Baresi avrebbe utilizzato degli strumenti per la visualizzazioni di immagini sulla partita, potrebbe subire una forte squalifica, così come da regolamento.

    TAGLIAVENTO – L’arbitro Tagliavento, si conferma ancora una volta insufficiente nel gestire una gara di grande importanza e il fatto che sia considerato tra i tre migliori arbitri del calcio italiano mette sinceramente un po’ di paura sulla bravura della restante classe arbitrale. Certo, non è stato favorito dall’errore dopo appena 18”. Infatti è entrato in confusione totale, ha sbagliato tanto e ha chiuso un occhio (forse entrambi) sul fallaccio del terzino juventino Lichtsteiner, evitandogli la seconda ammonizione e quindi l’automatica espulsione. Il quarto uomo e il guardalinee Preti non sono stati di grande aiuto, soprattutto quest’ultimo, che dopo non aver segnalato il fuorigioco di Asamoah in occasione della rete juventina, ha cercato di far cambiare idea all’arbitro, pressato e convinto dalle proteste della panchina nerazzurra.

    L’INCHIESTA – Ma la redazione di panorama.it non si è fermata qui. Infatti, dopo il derby d’Italia ha cercato di creare una classifica, togliendo eventuali punti conquistati con favori arbitrali. Alla fine dell’inchiesta è stata confermata la prima posizione bianconera, con il solo episodio di Catania di due settimane fa a risultare decisivo per la conquista dei tre punti in palio. Per l’Inter invece ci sono stati più “aiutini” decisivi, soprattutto nelle gare contro Milan e Catania.

    Il Derby d’Italia continua e continuerà. Le due squadre ormai sono distanti un solo punto in classifica ed ogni decisione arbitrale potrà risultare decisiva. Aspettiamoci tante polemiche, nella speranza che gli errori siano pochi e soprattutto non decisivi.

  • Moratti attacca Tagliavento. E Galliani ricorda quel gol di Muntari…

    Moratti attacca Tagliavento. E Galliani ricorda quel gol di Muntari…

    E’ lunedì. Il derby d’Italia è alle spalle. L’Inter lo ha vinto meritatamente nonostante alcune decisioni arbitrali abbiano favorito (involontariamente si intende) la Juve. Ne sa qualcosa Paolo Tagliavento, colui che ha arbitrato il big match di sabato sera, per sua fortuna i due gravissimi errori che hanno senza ombra di dubbio favorito la Juve nel corso del primo tempo non hanno inciso (ma potevano) sul risultato finale della partita, con l’Inter capace di infliggere un netto 3-0 nella ripresa che ha certamente fatto passare in secondo piano molte decisioni arbitrali errate. Tuttavia risultato finale a parte, l’arbitraggio di Paolo Tagliavento non può passare inosservato. Il presidente nerazzurro Massimo Moratti, dopo la vittoriosa trasferta torinese, ha voluto complimentarsi con la squadra e con il suo allenatore Andrea Stramaccioni, ma ha voluto anche parlare dei due errori arbitrali che la sua squadra ha dovuto subire.

    Juventus FC v FC Internazionale Milano - Serie A
    Paolo Tagliavento © Valerio Pennicino/Getty Images

    Il primo errore ovvero il gol di Vidal viziato da un fuorigioco netto di Asamoah va catalogato nella lista delle sviste arbitrali. Quindi errore grave, ma da accettare se si pensa che anche gli arbitri sono esseri umani e possono sbagliare. Sul secondo errore, ovvero la mancata espulsione di Lichtsteiner con lo svizzero che già ammonito falcia Palacio, invece Moratti parla di errore voluto nel senso che l’arbitro ha visto una cosa ma non è intervenuto, vuoi per non condizionare la partita dopo mezz’ora di gioco, vuoi per altro. Insomma Tagliavento ha mancato volutamente una decisione più che sacrosanta visto che se Lichsteiner fosse stato espulso dalle parti della Juve non ci si poteva di certo lamentare. Perchè non va dimenticato che l’errore su Lichsteiner è avvenuto dopo il gol in fuorigioco convalidato alla Juve. Un gol in fuorigioco, davvero millimetrico, è stato annullato invece ai nerazzurri, che da esseri razionali quali sono, possono tranquillamente chiedersi il perchè su due gol in fuorigioco, quello più difficile da vedere è stato visto e l’altro invece….

    Detto questo l’Inter ha archiviato la pratica Juve, ma non gli errori di Tagliavento. Le parole di Massimo Moratti, che rimbalzano da ore sui giornali e sul web, sono comprensibili e sono più addolcite dal risultato di una partita che ha comunque visto l’Inter vincere contro i campioni d’Italia ma anche contro una direzione di gara, a dir poco scandalosa nella prima frazione di gioco. Dall’altra sponda di Milano poi c’è Adriano Galliani, ad del Milan, che quando pensa a Tagliavento non può non ricordare quel famoso gol di Muntari (regolare ma non convalidato) in Milan-Juve 1-1, sfida scudetto della stagione 2011/2012.

    Il dirigente del Milan stamani davanti agli uffici della Lega, ha parlato velatamente di Tagliavento. Ecco le sue parole: “Mi sono passati per la mente molti pensieri, ma non li dico… Se non che Tagliavento è stato lo scorso campionato l’arbitro della sfida-scudetto Milan-Juventus ed è stato l’arbitro della sfida quasi-scudetto di quest’anno Juventus-Inter”. Il gol-lampo di Vidal contro l’Inter gli ha ricordato il gol di Muntari contro la Juventus?: “Quello non lo dimenticherò mai…”. 

  • Nicchi elogia Tagliavento, “il migliore”. Fermato Romagnoli

    Nicchi elogia Tagliavento, “il migliore”. Fermato Romagnoli

    Quando Milan-Juventus sembrava ormai ai titoli di coda, Nicchi scrive un nuovo capitolo del film che ha appassionato e diviso l’Italia negli ultimi giorni. Il presidente dell’Aia celebra Tagliavento, difendendolo a spada tratta nonostante le critiche piovutegli addosso per l’operato nel big match di San Siro.

    Destino non esattamente uguale invece per Romagnoli, l’assistente dell’arbitro nato a Terni nel ’72, al quale verrà assegnato un riposo forzato nelle prossime gare di campionato.

    Il numero uno dei fischietti italiani pare incarnare al meglio il proverbiale “divide e impera”, e presto riceverà una laurea honoris causa per la prima azione.

    paolo tagliavento | © Valerio Pennicino/Getty Images

    CELEBRAZIONE – Forse Nicchi non ha tutti i torti nell’affermare che Tagliavento è attualmente il miglior arbitro italiano, ma poteva scegliere una tempistica leggermente diversa per celebrare la bravura del fischietto umbro. Sono passati soltanto quattro giorni dalla sfida del Meazza, capace di alimentare ancora polemiche sulle prime pagine di tutti i quotidiani sportivi e i media nazionali. L’errore sul gol-fantasma di Muntari non è da attribuire in prima persona a Tagliavento, che negli attimi successivi aveva assegnato la rete al Milan, salvo poi cambiare la decisione a causa dell’errata segnalazione dell’assistente Romagnoli. Ciò non toglie che l’episodio occorso nel primo tempo sia destinato a rimanere negli annali della storia del calcio, al quale verrà automaticamente associato il nome di Tagliavento.

    PAUSA DI RIFLESSIONE – L’operato di Romagnoli invece non è passato inosservato agli occhi di Nicchi, il quale ha già espresso l’intenzione di fermare il guardalinee per un periodo di tempo non meglio precisato. E’ certa la sua assenza nella prossima giornata di campionato, ma il presidente dell’Aia non ha quantificato in termini di settimane allo stop a cui Romagnoli a cui l’assistente di Tagliavento dovrà sottostare. Si potrebbe ipotizzare una pausa di riflessione di 3 giornate, anche perché il guardalinee è recidivo dopo il clamoroso errore sempre ai danni del Milan in occasione della sfida di quest’anno all’Artemio Franchi, quando segnalò un fuorigioco inesistente all’olandese Clarence Seedorf, impedendo così ai rossoneri di vincere contro la Fiorentina.

  • Milan – Juventus, polemiche e veleni con rissa finale

    Milan – Juventus, polemiche e veleni con rissa finale

    Non si placano le polemiche dopo la sfida scudetto tra Milan – Juventus di ieri sera, conclusasi con il risultato di 1-1. La rete annullata a Muntari nel corso del primo tempo, che avrebbe portato i rossoneri sul 2-0, ha acceso gli animi dentro e fuori dal rettangolo di gioco, con la rissa finale che ha coinvolto Chiellini e Ambrosini.

    Galliani ha incarnato all’ennesima potenza il malcontento del Diavolo, rendendosi protagonista di un intervallo da censura negli spogliatoi di San Siro. Nel post-partita Allegri si è servito dell’ironia per l’episodio incriminato, sebbene non si sia fatto scappare una frecciata al rivale bianconero. Dall’altra parte Conte ha cercato di stemperare le tensioni, sottolineando però come gli errori dell’arbitro si siano bilanciati con l’annullamento della rete di Matri prima che lo stesso attaccante segnasse la rete del pareggio. Infine Berlusconi ha invocato l’utilizzo della tecnologia, dicendosi dispiaciuto del risultato ma rimanendo ottimista sul futuro in campionato.

    FURIA GALLIANI – Pochi secondi dopo il fischio finale del primo tempo, Galliani è sceso giù negli spogliatoi inveendo contro Nicchi (il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri) per poi scagliarsi contro il responsabile della comunicazione bianconera, Claudio Albanese, colpevole secondo l’amministratore delegato rossonero di chiamare i giornali per lamentarsi degli arbitri. In seguito è arrivato il turno di Conte, al quale Galliani si è complimentato ironicamente per le sue lamentele contro la classe arbitrale nelle ultime settimane. Infine il numero due della società di Via Turati avrebbe inveito su Tagliavento. Per quest’ultimo episodio l’a.d. della Juventus Marotta ha fortemente protestato, domandando ad Albanese se in quegli istanti fosse presente qualcuno della Procura federale.

    rissa milan juventus | © Dino Panato/Getty Images

    RISSA CHIELLINI-AMBROSINI – Se non bastasse alla fine della partita il capitano del Milan si è lanciato contro il difensore bianconero per regolare i conti, con i due che sono finiti ben presto alle mani e neanche l’intervento di Conte è riuscito a sbollire la tensione fra i due giocatori. La rissa ha visto coinvolti anche Van Bommel e Mexes. Il francese rischia una lunga squalifica per il pugno rifilato a Borriello durante i secondi 45′ minuti di gioco, quando ha assestato un pugno al proprio ex compagno di squadra alla Roma senza essere visto dalla terna arbitrale. Non è del tutto remota anche una squalifica sia per il capitano del Milan e il difensore centrale della Juventus.

    ALLEGRI E CONTE – L’allenatore dei rossoneri si è mostrato sorridente difronte ai giornalisti al termine della partita, dicendosi in ogni caso soddisfatto della prova dei suoi uomini, affermando però che il risultato della gara sia stato falsato dall’errore del guardalinee Romagnoli (lo stesso che annullò una rete regolare di Seedorf nel match pareggiato al Franchi contro la Fiorentina quest’anno per un fuorigioco inesistente). Sempre Allegri ha dichiarato che “è sempre meglio star zitti”, riferendosi apertamente sia a Beppe Marotta che Conte. Il tecnico dei bianconeri ha glissato sull’episodio che l’ha visto coinvolto con Galliani, al quale avrebbe risposto “da che pulpito, qui è la mafia”, cercando di abbassare i toni della polemica e facendo in primis autocritica per il clima incandescente venutosi a creare nei giorni precedenti la sfida.

    BERLUSCONI VUOLE LA TECNOLOGIA – Dispiaciuto sì ma non arrabbiato. Questo in sintesi il Berlusconi-pensiero al termine del big-match di ieri sera, iniziato con le dichiarazioni riguardo la squalifica di Ibrahimovic (“decisione non ingiusta ma vergognosa”). Sul gol-fantasma di Muntari il patron rossonero ha invocato l’aiuto della tecnologia per gli arbitri, in modo che le partite non possano venire falsate. Si è poi complimentato con la propria squadra, considerate anche le numerose assenze, e ha rivelato di non essere entrato negli spogliatoi della Juve come negli ultimi anni proprio per via della violenta diatriba mediatica scatenata dalle polemiche juventine nelle scorse settimane. Infine ha bacchettato Gigi Buffon, affermando che un portiere della Nazionale dovrebbe mostrare ben altro fair-play. Il numero uno bianconero aveva dichiarato in precedenza di non essersi accorto che il pallone fosse entrato, ma in ogni caso non avrebbe aiutato l’arbitro Tagliavento nel correggere la decisione a favore del Milan.

    VIDEO RISSA AMBROSINI CHIELLINI 

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  • Catania Roma, vince la pioggia. Match sospeso sull’1-1

    Catania Roma, vince la pioggia. Match sospeso sull’1-1

    Tra Catania e Roma vince… la pioggia! Termina con 25’ di anticipo infatti l’attesa gara del “Massimino”. Tutto ciò a causa di un vero e proprio diluvio abbattutosi sulla città etnea che ha trasformato il terreno di gioco in un campo da pallanuoto. Alla fine l’arbitro Tagliavento ha optato per la conclusione anticipata del match che verrà ripreso dal minuto 65’ dal punteggio sin lì maturato sul campo, ossia l’1-1.

    Catania Roma | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Da decidere ancora la data, ma sono due le ipotesi: l’8 febbraio se la Roma non dovesse passare il turno di Coppa Italia contro la Juventus, viceversa il 15 febbraio. Una decisione condivisa un po’ da tutti, considerando che specie nella riprese le due squadre hanno trovato numerose difficoltà per via della tanta acqua caduta sul manto erboso. In Italia, in questa stagione, è la seconda volta, tra Serie A e Serie B, che un match viene sospeso e che dunque riprenderà da dov’era stato interrotto. E’ accaduto a dicembre in Padova-Torino, ma il motivo allora fu un blackout. E’ la terza volta invece che gli acquazzoni fermano la Serie A. Nei mesi scorsi infatti furono rinviate, ma diverse ore prima dell’inizio del match, Genoa-Inter e Napoli-Juventus.

    Ma torniamo alla partita, o almeno alla parte che si è giocata della stessa. Luis Enrique in attacco sceglie Bojan spedendo Borini, almeno inizialmente, in panchina. In campo anche Taddei e Simplicio al posto di Heinze e Gago. Montella invece rispetta quelle che sono le attese della vigilia lasciando fuori Maxi Lopez. Il primo tempo è risultato gradevole, con numero occasioni da rete. Locali che non soffrono più di tanto per via della pioggia, ospiti che invece annaspano. Il Catania spreca molto, specie a causa dell’imprecisione dei propri attaccanti. Ed è un difensore a sbloccare il punteggio: al 24’ infatti sugli sviluppi di una punizione ben calciata da Lodi è Legrottaglie a saltare più in alto di tutti ed infilare così Stekelenburg. Ma la gioia siciliana dura il giro di un amen: sul fronte opposto infatti De Rossi impatta bene il pallone di testa su punizione di Totti ed ecco l’1-1. Sino alla fine del tempo il Catania crea e spreca tanto con Barrientos e Bergessio ma non riesce a riportarsi in vantaggio. Nella ripresa il terreno diventa praticamente un campo da pallanuoto, e gli unici cenni di cronaca sono gli ingressi di Gago e Borini per De Rossi e Totti. Poi tutti negli spogliatoi.

  • Lazio-Roma a Tagliavento, Napoli trema con Mazzoleni

    Lazio-Roma a Tagliavento, Napoli trema con Mazzoleni

    Braschi affida il derby della capitale al miglior arbitro della sua scuderia: Tagliavento nella speranza di sorpassare le polemiche che hanno caratterizzato la prima giornata dopo la sosta. L’Inter sfiammata la rabbia per l’operato di Rocchi cercherà di reagire a Catania e recuperare il rapporto con gli arbitri attraverso una buona condizione di Orsato.

    Paolo Tagliavento | ©PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images
    Il Napoli trema per la designazione di Mazzoleni per il match interno contro il Parma memori della conduzione contro il Brescia della scorsa stagione. Sarà Valeri a condurre l’anticipo tra Milan e la sua “bestia nera” Palermo. Queste tutte le designazioni della settima giornata. ATALANTA – UDINESE GERVASONI CAGLIARI – SIENATOMMASI CATANIA – INTER ORSATO Sabato h. 18.00 CESENA – FIORENTINA RUSSO h. 12.30 CHIEVO – JUVENTUS DE MARCO GENOA – LECCE GAVA LAZIO – ROMA TAGLIAVENTO h. 20.45 MILAN – PALERMO VALERI Sabato h. 20.45 NAPOLI – PARMA MAZZOLENI Sabato h. 20.45 NOVARA – BOLOGNA DOVERI

  • Gli arbitri aiutano le milanesi, Juve penalizzata. La Moviola della 26 giornata

    Gli arbitri aiutano le milanesi, Juve penalizzata. La Moviola della 26 giornata

    Come ogni anno il momento topico del campionato viene inficiato da prestazioni arbitrali discutibile che portano in auge ancora una volta il famoso concetto della sudditanza psicologica. Inter e Milan nell’attesa di capire se si son fatti i conti “senza l’oste” (Napoli) vengono aiutate a prender il largo da decisioni arbitrali assurde.

    I nerazzurri battono un ottimo Cagliari grazie ad una topica di Celi e Puggiotto che non si avvedono di una netta ed influente posizione di Ranocchia sul gol vittoria. L’Inter può recriminare invece per un rigore non concesso per una trattenuta su Thiago Motta.

    Per par condicio Banti di Livorno sorvola su un tocco di mano di Robinho nell’occasione del primo gol costringendo il Chievo ad inseguire per lunghi tratti della partita. La Juve fornisce una prestazione imbarazzante a Lecce e prendersela con la terna arbitrale sarebbe riduttivo ma gli episodi sono più di una attenuante, in avvio non viene concesso un rigore per una trattenuta su Toni che sarebbe oltretutto costata l’espulsione per chiara occasione da rete. Ineccepibile l’espulsione di Buffon ma l’azione è viziata da un fallo inesistente di Toni e da ripresa del gioco troppo tempestiva e con palla in movimento da parte dei salentini.

    Bravo Orsato nel dirigere l’infuocato Genoa-Roma, generoso Tagliavento nella concessione del rigore al Parma per un presunto fallo su Amauri. Giusto il rigore assegnato al Napoli e sbagliato da Cavani, l’arbitro Gava gestisce però male le trattenute e qualche colpo proibito.

  • La panolada della discordia. Moratti sorride, Nicchi sbotta

    La panolada della discordia. Moratti sorride, Nicchi sbotta

    Il rapporto tra l’Inter e Tagliavento si incrinò lo scorso anno in quel famoso incontro con la Sampdoria che costò a Mourinho la squalifica per l’ormai famoso gesto delle manette. Da allora il cammino del miglior arbitro italiano e quello dei nerazzurri ha smesso di coincidere se non nel derby d’andata perso contro il Milan.

    Ieri sera nel big match contro la Roma vinto dai nerazzurri per 5-3 ha fatto reincontrare l’Inter e Tagliavento ma l’accoglienza non è stata delle migliori. L’arbitro, al primo giallo, eccessivo forse, per Kharja da un settore di San Siro è partita una improvvisa e quanto inopportuna panolada che ha lasciato in molti perplessi.

    Le telecamere hanno subito ripreso il sorriso compiaciuto e soddisfatto del presidente Moratti ma hanno fatto inbufalire il presidente dell’Aia Nicchi. Il patron nerazzurro forse memore di lanci motorini e di bombe carta era compiaciuto della maturità raggiunta dal suo tifo ma il gesto dei tifosi è apparso inadeguato e prematuro.

    L’Inter quest’anno per ben due volte ha usufruito delle sviste arbitrali per concludere la partita in undici nonostante la condotta violenta di due suoi tesserati poi squalificati con prova tv.

    Nicchi questa mattina ha difeso l’operato di Tagliavento “Ha condotto bene in porto la partita. La panolada è stata una cosa assurda, senza senso. Non è una cosa violenta ma non era necessaria”

    LA PANOLADA DI SAN SIRO
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  • Tagliavento arbitra il derby, a Rizzoli Juve-Roma

    Tagliavento arbitra il derby, a Rizzoli Juve-Roma

    Dopo le polemiche sulla classe arbitrale nel turno infrasettimanale il lavoro per gli arbitri questa domenica sarà ancora sotto la lente di ingrandimento. Il campionato vive una fase cruciale e tra sabato e domenica si scontreranno le prime sei della classe. Il derby di Milano sarà diretto da Tagliavento, mentre il delicato Juve Roma toccherà a Rizzoli. Di seguito vi riportiamo tutte le designazioni:

    Bari-Parma, Brighi;
    Bologna-Brescia, Pierpaoli;
    Cagliari-Genoa, Romeo;
    Fiorentina-Cesena (sabato 13 – ore 18), Giannoccaro;
    Inter-Milan (ore 20.45) Tagliavento;
    Juventus-Roma (sabato 13 – ore 20.45),
    Rizzoli; Lazio-Napoli (ore 12.30),
    Bergonzi; Palermo-Catania, Valeri;
    Sampdoria-Chievo, Pinzani;
    Udinese-Lecce, Mazzoleni.

  • Inter, la rabbia di Benitez e i dubbi di Paparesta

    Inter, la rabbia di Benitez e i dubbi di Paparesta

    E’ sempre la Samp a scatenare la rabbia dell’Inter, lo scorso anno l’operato di Tagliavento (corretto tra l’altro) scatenò la rabbia di Mourinho che protestò con l’ormai famoso gesto delle manette. Ieri sera, Cassano con un pò di furbizia si libera di Chivu dando il via all’azione del vantaggio.

    Orsato lascia correre e in Premier League, Benitez non si sarebbe mai sognato di protestare bensì di riprender il suo giocatore, ma la cordiale protesta del tecnico spagnolo, caldeggiata forse dai tifosi ancora innamorati degli strali dello Special One, può esser capita dalla disparità di trattamento tra Cassano ed Eto’o pochi minuti prima fermato per un contatto analogo in area doriana.

    A mettere ancora più sale all’operato di Orsato ci pensa l’epurato Paparesta che dalle telecamere di Controcampo lancia un altro sasso nello stagno “con Mourinho in panchina qualsiasi arbitro avrebbe fischiato” a testimonianza del lavoro psicologico che il portoghese faceva oltre che sui suoi giocatore anche sull’intero sistema.