Che al Napoli avesse dato molto fastidio aver perso la partita di Supercoppa Italiana contro la Juventus era chiaro, in quanto la squadra non si era nemmeno presentata alla premiazione. Ma ora a salire in cattedra per farsi sentire non è ne Aurelio De Laurentiis ne un componente del club, bensì i tifosi. Nella giornata di oggi infatti oltre cento tifosi della società campana hanno chiesto la ripetizione della gara di Supercoppa: i motivi per cui viene richiesto tutto questo sono vari ma il punto di fondo è che tutti loro sono convinti che sotto vi sia una truffa. Tramite l’avvocato Gaetano Di Cicco gli ultrà napoletani hanno contattato il giornale “Il Mattino” dove hanno inserito quanto segue:
“L’avvocato Gaetano Di Cicco, comunicato di aver curato l’esposto inoltrato alle procure della Repubblica di Parma e di Roma e alla Procura della Federcalcio, riporta che i tifosi che si sono rivolti al mio studio sono oltre cento e chiedono la ripetizione della gara”.
Ma questo non è il primo reclamo dei fanatici seguaci del Napoli: già poco dopo la sconfitta infatti sono partite varie richieste da più parti dei tifosi che sembrano proprio non aver digerito la vittoria della Juventus. Tra i tanti ci sono stati anche volti noti come Nino D’Angelo, Biagio Izzo, Vincenzo Maria Siniscalchi, Maurizio De Giovanni, Monica Sarnelli e tanti altri che hanno voluto esprimere il proprio pensiero riguardo l’arbitraggio di Mazzoleni.
“I club e tutti i tifosi organizzati sono pronti ad una protesta ufficiale – ha dichiarato il presidente del Napoli Club Saverio Passaretti – gli errori di Mazzoleni hanno deciso il risultato. Ringraziamo gli azzurri per l’impegno profuso, siamo con la società per la decisione di non presentarsi alla premiazione”.
Nonostante siano passati ormai due mesi il Napoli non molla quindi la presa anche se le possibilità di ripetere il match sono praticamente nulle.
In piena bufera scommessopoli che ancora una volta non ha dato una bella immagine del calcio italiano, le polemiche sorte dopo la vittoria di ieri della Supercoppa italiana della Juventus ai danni del Napoli, non aiuta a distendere questo clima già di per se molto teso.
Il Napoli recrimina le decisioni della terna arbitrale che ieri ufficialmente per la prima volta era composta da 6 elementi data la presenza dei 2 uomini di porta.
Il rigore concesso da Mazzoleni per il fallo di Fernandez su Vucinc ha aperto la strada all’ira azzurra e infatti, i partenopei raggiunti sul risultato di 2-2 non hanno saputo tenere a freno la rabbia anche in campo. Ma ciò che più recriminano gli azzurri è l’espulsione di Pandev reo, secondo l’assistente Stefani, di avergli rivolto una frase ingiuriosa. L’attaccante macedone giura di non aver “proferito alcuna parola” limitandosi a ripetere, una volta imboccata la strada degli spogliatoi, “Ho solo ripetuto che quello non era fuorigioco“, salvo poi lasciarsi sfuggire la frase “Se poi Stefani capisce anche il macedone è davvero bravo…“, considerazione quest’ultima che non serve a dimostrare la sua innocenza, anzi.
Infine non è andata giù l’espulsione per somma di ammonizione a Zuniga soprattutto perchè Mazzarri e soci non hanno gradito il primo dei due gialli rimediati dal difensore. Come conseguenza di tutto ciò Mazzarri anch’egli perde le staffe rimediando il terzo cartellino rosso di Mazzoleni.
Tutto qui? No macchè… Il Napoli avanza anche il sospetto che la vittoria della Juve fosse già stata decisa a tavolino, sospetto che verrebbe confermato dall’occhiolino di Buffon rivolto a Rizzoli, giudice di porta, subito dopo il 4-2: dirigenti, tecnici e giocatori sono convinti che l’assegnazione della Supercoppa fosse già stata decisa. Il tutto avrebbe mandato su tutte le furie il Presidente De Laurentiis (si racconta di una discussione con occhiataccia finale del Presidente verso Mazzarri) il quale, come conseguenza avrebbe imposto la decisione di disertare la cerimonia ufficiale di premiazione rischiando anche il deferimento. Ciò che più conta è che si è ignorata la pessima figura rimediata all’estero e la mancanza di rispetto verso gli avversari trionfatori che, ci tengono a precisare nel post gara Marotta, Marchisio e Buffon: “Noi a Roma siamo rimasti in campo e li abbiamo anche applauditi” – con una chiara illusione all’episodio della finale di Coppa Italia con il rigore negato su Marchisio che evidentemente De Laurentiis & co. avranno rimosso.
Intanto la Juventus si gode la conquista del primo trofeo ufficiale della stagione 2012/2013, un trofeo che voleva a tutti i costi come riscatto di quella Coppa Italia sfuggita al 23 Maggio e come trofeo da dedicare all’allenatore Conte, costretto a guardare la partita dalla tribuna per effetto della squalifica per lo scandalo calcioscommesse. Conte non è stato l’unico destinario della dedica per la vittoria, il capitano Gianluigi Buffon ha infatti subito rivolto la sua dedica su Facebook anche all’ex Capitano bianconero Alessandro Del Piero:
“Felicissimo per questa vittoria…. in ballo, aldilà del trofeo c’erano altri spunti e rivalità-duelli di grande interesse….. complimenti ai giocatori del Napoli che hanno combattuto e lottato strenuamente fino all’ultimo istante….. complimenti anche a noi, che con caparbietà e un bel gioco abbiamo vinto questa partita…. Avrei diverse dediche per questo trofeo ma rischio di impelagarmi e scordarmi qualcuno, se così fosse chiedo venia sin da ora :-)….. la prima dedica va al nostro allenatore che ci trasmette quotidianamente una rabbia agonistica,una voglia di primeggiare,che non ha eguali….e tutto ciò,nonostante i suoi grattacapi…. la seconda ai nostri tifosi italo-cinesi :-),che ci hanno seguito sino a qui e sostenuto con grande calore….grazie mille…. il terzo pensiero va a Simone e Leo che sono usciti da un incubo lunghissimo e in tutto questo tempo non si sono risparmiati un istante per la causa juventina….. il quarto a Giorgione Chiellini,che avrebbe meritato di essere in mezzo a noi a festeggiare,solo che per un infortunio dovuto alla sua consueta generosità,l’ha tenuto fuori….. il quinto a Marco Storari che a differenza mia, ha avuto la sfortuna di giocare la finale di coppa Italia, anziché questa, altrimenti avrebbe vinto da protagonista questo trofeo….ma lui protagonista lo è sempre, perché insieme agli altri compagni che non hanno avuto la fortuna di giocare,sono in ogni momento prodighi di consigli….e questo affiatamento non può che farci bene…..ultima dedica,ma non per minor importanza (anzi)….sicuramente al nostro capitano Ale Del Piero,che meritava di chiudere la sua storia bianconera alzando un trofeo…..ma la vita è lunga…. e spesso si diverte a dare delle rivincite….. un abbraccio a tutti…. sono proprio felice :-)“
Il pareggio a reti inviolate di ieri pomeriggio allo Stadio Tardini di Parma non ha lasciato certamente umori positivi in casa Juventus, sia alla luce della ghiotta occasione sprecata per riappropriarsi della testa della classifica, sia per come è maturato, evidenziando una Juve che – ancora una volta – soffre le squadre che tendono a chiudersi in difesa, bloccando gli spazi di manovra e che, specie nelle occasioni topiche, ha mancato di quel pizzico di lucidità (e di fortuna) necessarie per sbloccare il risultato. Il palo di Giorgio Chiellini dopo pochi minuti parla chiaro, ma anche le altre occasioni capitate a Vucinic, Estigarribia, Matri e Pirlo.
Ma l’argomento “caldo” del post Parma-Juventus è principalmente l’arbitraggio di Mazzoleni, aspramente criticato dal Mister Antonio Conte, che ha deciso di abbandonare il low profile dei mesi scorsi in materia arbitrale e di parlare apertamente, probabilmente perchè “la misura è ora colma“. Nella partita di ieri contro il Parma, Conte rimprovera al direttore di gara (che solitamente è “allergico” a concedere penalty, ndr) di non aver fischiato il rigore su Emanuele Giaccherini per fallo commesso da Biabiany, e, negli istanti finali di gara, di non aver concesso il rigore su fallo ai danni di Andrea Pirlo che, peraltro, si trovava in posizione favorevolissima per poter battere a rete e che, invece, è stato ostacolato con un fallo da dietro, una ginocchiata leggera ma determinante nel fargli perdere l’equilibrio proprio al momento di calciare, da parte del difensore gialloblu Santacroce.
Due falli sostanzialmente netti, sui quali il mister bianconero ha ragione di protestare, ma – aldilà dei singoli episodi – è opportuno soffermarsi sul senso più ampio delle dichiarazioni del tecnico salentino, che ai microfoni nel post partita di ieri ha avuto modo di esprimere dei concetti più profondi in merito. Infatti, Conte si sofferma sul perchè alla Juve non vengano concessi tiri dagli undici metri (anche quando sarebbero netti), evidenziando che “c’è paura di dare rigori a nostro favore perchè se non lo si fa non succede nulla“.
Paura da parte degli arbitri, dunque, che si esprime in un solo rigore concesso, finora, in favore della Signora, un dato numerico quantomeno “strano” secondo Conte, soprattutto in virtù del fatto che il gioco della sua squadra è tipicamente incentrato sulla fase offensiva, sviluppando “almeno 75 minuti di gioco nella metàcampo avversaria“: nonostante ciò, però, la Juventus è la squadra che ha ottenuto meno rigori in assoluto nel campionato italiano. Ecco perchè, secondo il mister, il “fenomeno” dovrebbe essere indagato ed approfondito.
I riferimenti dell’allenatore bianconero, anche se non propriamente espliciti, in merito ai timori della classe arbitrale nel concedere rigori alla Juve, sarebbero, dunque, da associare ai “residui” di Calciopoli ed alla perdita di potere della Juve, perlomeno in ambito istituzionale. In tal senso, le critiche di Conte si possono leggere anche in riferimento alle dichiarazioni di Beppe Marotta della scorsa settimana, nel post partita di Juventus-Siena (altro pareggio della Signora, ndr) in cui rimpoverava i vertici della classe arbitrale circa le designazioni effettuate ed, in particolare, per il fatto che, in occasione della gran parte dei match della Juventus, le direzioni di gara non vengono affidate ad arbitri internazionali ma, al contrario, a direttori di gara poco esperti, nonostante “una squadra prima in classifica meriti maggiore attenzione“.
Alle parole di Beppe Marotta della scorsa settimana aveva risposto prontamente Stefano Braschi, per sottolineare l’infondatezza delle sue accuse, considerando che “non solo le prime in classifica meritano attenzione nelle designazioni arbitrali” perchè anche chi lotta per raggiungere altri traguardi (qualificazione Champions, o salvezza, ndr) merita il medesimo rispetto e la medesima considerazione.
Dopo la risposta di Braschi, dunque, pare che le osservazioni da parte della dirigenza bianconera non siano gradite affatto: Conte dovrà concentrare la sua attenzione esclusivamente sulle questioni di campo, pensando già alla prossima partita contro il Catania, preoccupandosi di correggere una tendenza non propriamente positiva emersa nelle ultime gare: la sterilità in fase realizzativa e la scarsa presenza in area di rigore dei bianconeri. Insomma, Conte ha tutte le ragioni per sottolineare le sviste arbitrali contro la Juve, ma ciò non deve distoglierlo dall’analizzare le problematiche “di campo” della sua squadra.
Conte fa bene a lamentarsi per i rigori non concessi alla Juve?