Tag: paolo maldini

  • Attento Milan: Gattuso è deluso. Ancelotti lo vuole al Chelsea

    Attento Milan: Gattuso è deluso. Ancelotti lo vuole al Chelsea

    Prima il divorzio con Carlo Ancelotti, il ritiro dal calcio giocato di capitan Paolo Maldini, poi l’addio sofferto di Kakà, le grane Pato e Pirlo ora a tenere con il fiato sospeso i tifosi milanisti ci pensa Rino Gattuso che è deluso dalle mosse mercato del Milan e sta pensando anche lui di fare le valigie destinazione Chelsea. Il centrocampista Rino Gattusodella Nazionale strizza l’occhio al suo vecchio maestro Ancelotti approdato a Londra, ma ancora non si scopre: “Io sono un giocatore del Milan e devo pensare a fare il giocatore – ha dichiarato dal Sud Africa “Ringhio” dopo la partita dell’Italia contro la Nuova Zelanda – abbiamo dei dirigenti che sanno fare il loro mestiere. E’ chiaro che spiace per Ancelotti, spiace per Kakà. Ma dal Milan sono andati via Gullit, Van Basten e ha sempre saputo ripartire. Se ho parlato con Galliani e i dirigenti? Ma io al Milan sono un due di picche…
    Il suo procuratore Andrea D’Amico invece parla dell’amicizia che legava il suo assistito con “Carletto”: “Il rapporto tra il calciatore e il tecnico è molto forte e lui ha sofferto molto la decisione di cambiar allenatore. Gattuso è molto legato ad Ancelotti, ma allo stesso tempo credo che il Milan non si possa privare di un calciatore del genere. Poi, in tema di mercato, mai dire mai. Gennaro ha le caratteriste e qualità adatte per giocare nel campionato inglese, dovesse arrivare un’offerta molto importante al Milan, credo che si potrebbe intavolare una trattativa, ma al momento non ci sono pervenute richieste“.
    Come dire: attento Galliani, altro che “non smolibitermo la squadra“; i campioni del Milan sono in fuga…

  • Serie A 38 Giornata: Milan terzo, Torino in Serie B

    L’ultima giornata di campionato, mai cosi ricca di gol (42 reti realizzate), scrive gli ultimi verdetti: il Milan, vincendo a Firenze per 2-0, arriva terzo e si qualifica direttamente in Champions League proprio ai danni della Fiorentina che andrà a giocare i preliminari; la partita si sblocca solo nel secondo tempo con il gol Kakà a cui raddoppia Pato con una splendida giocata. A fine partita c’è l’abbraccio di tutto il “Franchi” a Paolo Maldini, nella sua ultima apparizione sui campi di calcio e l’annuncio dell’addio di Ancelotti sulla panchina del Milan, che verrà sostituito da Leonardo.
    Il Torino retrocede mestamente in Serie B, dopo una stagione tribolata:i granata si piegano anche alla Roma per 3-2: Torino in vantaggio con Vailatti con una sventola da fuori area e Menez agguanta il pareggio; finale emozionante con la Roma che passa a 15′ dal termine con Vucinic e poi arrotonda il risultato con capitan Totti su calcio di rigore. Il Torino accorcia definitivamente le distanze con Ventola. La stagione granata è stata un fallimento totale e bisognerà ripartire dalla Serie B con un progetto serio. I capitolini l’anno prossimo giocheranno in Europa League.
    Salvo dunque il Bologna che rifila tre reti al Catania e può festeggiare una salvezza sofferta: nel 3-1 finale reti di Mingazzini e Terzi nei primi minuti di gioco che spaccano in due il match, poi alla fiammata di Morimoto risponde Di Vaio che però non riesce ad aggiudicarsi il titolo di capocannoniere della Serie A.
    A Milano l’Inter campione d’Italia chiude in bellezza il campionato vincendo 4-3contro l’Atalanta. Nei primi 25 minuti vengono segnati 4 gol: Muntari porta in vantaggio i nerazzurri, pareggio orobico di Doni, Ibrahimovic riporta in vantaggio l’Inter e Cigarini fissa il punteggio sul 2-2. Nella ripresa la squadra di Del Neri passa in vantaggio con una punizione di Doni, ma vengono raggiunti e sorpassati prima dal gol di Cambiasso e poi da quello di Ibrahimovic, di tacco, che con la doppietta realizzata, vince il titolo di miglior marcatore del nostro campionato a quota 25 gol. A fine primo tempo c’era stato l’ultimo saluto di Luis Figo che ha deciso di appendere le scarpe al chiodo, mentre a fine partita Ibrahimovic dichiara che deciderà in settimana se cambiare aria o rimanere.
    La Juventus accontenta il suo nuovo tecnico Ciro Ferrara, in attesa di sapere le scelte della società, e mette la ciliegina sulla torta al suo campionato. Una doppietta di Iaquinta stende la Lazio nel giorno dell’addio di Pavel Nedved che cerca in tutti i modi di segnare, aiutato dai compagni, ma Carrizo gli nega la gioia del gol in più occasioni.
    Il Genoa affonda il già retrocesso Lecce 4-1: Milito, autore di una doppietta, non riesce a raggiungere Ibrahimovic nella classifica marcatori e saluta il pubblico di “Marassi” in lacrime (a fine stagione approderà all’Inter insieme a Thiago Motta). Dopo 18 anni il “Grifone” torna in Europa con Gasperini ancora in panchina.
    Il Napoli si congeda dal “San Paolo” con una vittoria per 3-0 sul Chievo che aveva già raggiunto la salvezza la scorsa giornata. Le reti di Montervino, Bogliacino e Pià però non servono a calmare i tifosi partenopei, imbestialiti per la possibile cessione del loro idolo Lavezzi.
    Bella partita tra Palermo e Sampdoria; entrambe volevano la vittoria ma alla fine ne è uscito un pareggio per 2-2 che saluta i due tecnici (Ballardini e Mazzarri) considerato che lasceranno la guida tecnica della squadra a fine stagione. Miccoli e Succi portano avanti di deu lunghezze i rosanero, Pazzini e Stankevicius riportano il risultato in parità.
    L’Udinese rifila 6 reti al Cagliari e chiude nel migliore dei modi il suo campionato: 3 gol per tempo e sigillo di Quagliarella che probabilmente gioca la sua ultima partita con i friulani (l’anno prossimo giocherà nel Napoli); per il Cagliari, a parte il risultato, stagione da incorniciare e vera rivelazione di questo campionato.
    Infine pareggio per 1-1 tra la Reggina già retrocessa e il Siena: i calabresi volevano salutare la massima serie con una vittoria ma il gol di Maccarone fissa il punteggio in parità.

    Risultati 38 giornata Serie A

    Bologna-Catania 3-1
    5´ Mingazzini (B), 26´ Terzi (B), 50´ Morimoto (C), 68´ Di Vaio (B)
    Fiorentina-Milan 0-2
    55´ Kaka’, 76´ Pato
    Genoa-Lecce 4-1
    23´ Jankovic (G), 33´ Tiribocchi (L), 53´ Criscito (G), 55´ Milito (G), 66´ Milito (G)
    Inter-Atalanta 4-3
    6´ Muntari (I), 10´ Doni (A), 12´ Ibrahimovic (I), 25´ Cigarini (A), 53´ Doni (A), 80´ Cambiasso (I), 81´ Ibrahimovic (I)
    Juventus-Lazio 2-0
    3´ Iaquinta, 59´ Iaquinta
    Napoli-Chievo 3-0
    3´ Montervino, 7´ Bogliacino, 19´ Pia’
    Palermo-Sampdoria 2-2
    7´ Miccoli (P), 40´ Succi (P), 45´ Pazzini (S), 60´ Stankevicius (S)
    Reggina-Siena 1-1
    45´ rig. Stuani (R), 76´ Maccarone (S)
    Roma-Torino 3-2
    9´ Vailatti (T), 35´ Menez (R), 74´ Vucinic (R), 83´ rig. Totti (R), 88´ Ventola (T)
    Udinese-Cagliari 6-2
    10´ Asamoah (U), 13´ Pepe (U), 16´ Floro Flores (U), 55´ rig. Acquafresca (C), 57´ Parola (C), 58´ Pasquale (U), 83´ Quagliarella (U), 90´ Ighalo (U)

    Classifica

    1 Inter 84 11 Atalanta 47
    2 Juventus 74 12 Napoli 46
    3 Milan 74 13 Sampdoria 46
    4 Fiorentina 68 14 Siena 44
    5 Genoa 68 15 Catania 43
    6 Roma 63 16 Chievo 38
    7 Udinese 58 17 Bologna 37
    8 Palermo 57 18 Torino 34
    9 Cagliari 53 19 Reggina 31
    10 Lazio 50 20 Lecce 30

    Classifica marcatori

    25 Ibrahimovic
    24 Di Vaio, Milito
    19 Gilardino
    16 Kakà
    15 Pato
    14 Acquafresca, Cavani, Miccoli
    13 Del Piero, Inzaghi, Mutu, Pellissier, Quagliarella, Totti, Zarate
    12 Amauri, Cassano, Di Natale, Floccari, Iaquinta, Mascara, Pazzini
  • Ferrara: “Ho il 33% di possibilità di allenare la Juve l’anno prossimo”

    Ferrara: “Ho il 33% di possibilità di allenare la Juve l’anno prossimo”

    Sarà un semplice traghettatore o il prossimo allenatore della Juventus? Questa è la domanda che i tifosi bianconeri si pongono. E chi meglio di lui, stiamo parlando di Ciro Ferrara, può rispondere: “Non mi è stato comunicato nulla, sono tranquillo perché il discorso era chiaro e limpido, senza nessun tipo di problema. E sarà così Ciro Ferrara1fino a domenica. Poi la prossima settimana ci sarà la scelta definitiva. Per me è stata una grandissima possibilità, ed era anche un rischio che valeva la pena di correre. Una chance importante visto che e’ quello che voglio fare da grande“.
    Poi il tecnico si sofferma a parlare del suo “amico-rivale”, ma solo per la panchina della “Vecchia Signora”, Antonio Conte: “Abbiamo un ottimo rapporto, ci siamo scritti molti sms in queste settimane. Abbiamo entrambi le nostre storie e le nostre carriere. Se è una corsa a due? Fino a qualche giorno fa sembrava di si, ora invece pare ci sia un altro nome (Blanc), quindi dal 50% le mie probabilità si sono ridotte al 33%“.
    Per quanto riguarda l’ultima partita di campionato vuole togliersi ancora delle soddisfazioni: “L’obiettivo era la qualificazione diretta in Champions ma ora ce n’è uno ancora più importante: il secondo posto. Possiamo essere soddisfatti per questi 15 giorni di lavoro ma vorrei la ciliegina sulla torta“.
    Infine il tecnico napoletano esprime un giudizio su Pavel Nedved, il cui futuro è ancora in dubbio: “E’ imprevedibile, è stato un piacere allenarlo, ha dimostrato una grinta impressionante. Per come si allena ha ancora tanti minuti da spendere. Se dovesse lasciare sarebbe triste per il calcio mondiale. E come quando lascia uno come Maldini“.

  • Nedved e la Juve ancora insieme?

    Nedved e la Juve ancora insieme?

    La storia d’amore tra Pavel Nedved e la Juventus potrebbe durare ancora un altro anno; infatti il centrocampista ceco ha cambiato idea sul suo ritiro a fine stagione e aspetta di incontrare i dirigenti bianconeri per mettere nero su Pavel Nedvedbianco.
    Il procuratore di Nedved, Mino Raiola, in un’intervista ha dichiarato che tutto dipende dalla volontà della società: “Nulla è impossibile, chiedete alla Juve“.
    Il presidente bianconero Cobolli Gigli ha spiegato: “Non si ritira? E’ stato lui a dire addio più volte quest’anno. Io quando lo vedo in campo penso che sia ancora una grandissimo atleta. Se adesso vorrà rimanere dovrà venire a trovarci. Per il momento, però, a quanto ha detto si ritira“.
    Decisivo per il ripensamento del “biondo” di Cheb l’accesso diretto in Champions League della Juventus; quella Champions League che sogna da anni e che manca nel suo palmares.
    Noi facciamo il tifo per Pavel; dopo il ritiro di Maldini perdere un altro campione come lui darebbe molto dispiacere.

  • Finale Champions League Roma 2009: la vittoria è del “Pep” Guardiola

    Signori, che classe ed eleganza. Come direbbe il grande Guido Meda tutti in piedi sul divano ad applaudire un numero uno. Il suo nome è Pep Guardiola, tecnico del Barcellona, grandissimo giocatore e capitano dei blaugrana in passato, lo abbiamo apprezzato anche in Italia tra le fila del Brescia di Baggio e Mazzone. Guardiola questa sera è entrato di diritto nella storia per due motivi fondamentali: il primo per aver vinto tutto il possibile alla sua prima stagione in panchina da allenatore ( l’esperienza con il Barcellona B non fa testo) ma il secondo credetemi è ancora piu importante, è in questo che il calcio italiano deve crescere ed imparare: la sua nobiltà d’animo saltò agli occhi quando ai tempi del Brescia, Roberto Baggio tornò dopo l’ennesimo grave infortunio, al momento in cui si alzò la lavagna luminosa ad indicare il dieci del Divin Codino non esitò un attimo a togliersi la fascia per metterla al braccio del vero capitano di quel Brescia. Ancora oggi, prima della partita della storia, esce fuori la sua nobiltà d’animo: al suo ritorno in Italia da protagonista si è ricordato del suo mister Carletto Mazzone, chiamandolo per invitarlo alla finale dell’Olimpico sicuramente ha fatto sussultare il cuore del vulcanico Mazzone, ma seppur metaforicamente ha reso questa Champions un poco anche sua. E per ultimo con la Coppa in mano, invece di gonfiare il petto, ha voluto ringraziare l’Italia e omaggiare la leggenda Paolo Maldini, invitandolo scherzosamente a non smettere per trasfersi ai blaugrana. Italiani, milanisti imparate da lui.

  • Leonardo lavora per il suo Milan: blitz in Francia per Gourcuff

    Leonardo lavora per il suo Milan: blitz in Francia per Gourcuff

    Definito lo staff tecnico, che come sappiamo sarà composto da Leonardo come responsabile tecnico affiancato da Mauro Tassotti nel ruolo di allenatore in seconda e da Filippo Galli come responsabile unico del settore giovanile in piu ci sarà l’aiuto di un tattico esperto di statistiche. leonardo-panchina-milanAdesso il brasiliano, in attesa dell’investitura ufficiale, che avverrà dopo la trasferta di Firenze, sta lavorando a fari spenti per la costruzione del suo Milan. In questo senso va letta la sua presenza insieme a Galliani a Bordeaux, per convincere Gourcuff al ritorno alla base perchè il Milan e Leonardo credono in lui. Il francese, autore di un ottimo campionato con la maglia del Bordeaux, è stato eletto miglior giocatore della Ligue 1 e vorrebbe garanzie per il futuro in modo da non perdere l’occasione di esser un sicuro protagonista con la sua Nazionale ai mondiali in Sud Africa. A quanto pare Leonardo, oltre gli acquisti necessari in attacco e difesa, voglia rinforzare il centrocampo, che potrebbe perdere Ambrosini e Seedorf, il primo in attesa di rinnovo e spodestato dalla fascia di capitano in favore di Gattuso, l’olandese potrebbe seguire Ancelotti nell’avventura inglese. E’ per questo che Leonardo vuole puntare sul genio di Gourcuff e vorrebbe soffiare all’Inter il brasiliano del San Paolo Hernanes. In difesa è sempre corteggiato Mexes mentre per l’attacco oltre ad Adebayor interessa Luca Toni in rotta con Bayern dopo la deludente stagione

  • Caos Milan: la campagna elettorale vale piu dell’amore e del rispetto di un tuo campione

    Caos Milan: la campagna elettorale vale piu dell’amore e del rispetto di un tuo campione

    Quel gesto folle, di contestazione, nei confronti del capitano e di una leggenda rossonera come Maldini, ha fatto capire a tutto il mondo, finalmente qual è la faccia del nuovo Milan. Personalmente penso che contestare Maldini, nel giorno del suo addio, sia un atto da codardi, fatto  da chi non ha memoria per ricordare i bei momenti passati grazie a Paolo Maldini. Ma se pur si volesse giustificare questa contestazione quello che manca è una presa di posizione della società. Mancano le parole di Berlusconi, Galliani, Braida  ma anche di un gelido comunicato, per testimoniare la vicinanza al più grande giocatore della storia rossonera. Ma anche e sopratutto per prender le distanze, da questo tipo di tifosi! Si può vincere tanto, tutto ,come ha fatto il Milan dell’era Berlusconi, ma nessun trofeo vale quanto la stima e la riconoscenza per chi ha sudato per questa maglia. E’ chiaro adesso cari tifosi rossoneri, la proprietà ha altri interessi, prima il colpo ad effetto Ronaldinho promesso in campagna elettorale, adesso, il silenzio per non perder una buona fetta di elettori in vista delle europee.

    striscione-interisti-maldini

    Intanto, Maldini, dopo essersi preso 48 ore di riflessione, torna a metterci la faccia rilasciando un intervista al Corriere della Sera e Gazzetta. Il capitano confessa di esser ancora deluso, e dopo 25 anni di amore incondizionato in un solo giorno c’è stata la rottura totale. Maldini confessa di aver sbagliato a far quel brutto gesto nei confronti dei tifosi ed aver detto tutte quelle parolacce, ma dice è stato un gesto istintivo a qualcosa di premeditato alla quale io non avrei potuto rispondere; poi passa alla delusione verso la società “che avrebbe anche potuto dissociarsi e invece non l’ha fatto”. Poi chiarisce del presunto litigio con Leonardo: “Hanno scritto che abbiamo litigato, ma è ridicolo. Lui mi ha detto in un orecchio di lasciare perdere e io gli ho risposto che non ci pensavo nemmeno, che un uomo deve essere uomo fino in fondo. Quando ci è stato riferito che secondo alcuni avremmo litigato, ci siamo messi a ridere”. Poi ha un pensiero anche per il suo capitano Baresi, l’uomo che l’ha forgiato per farlo diventare il numero uno:“Franco Baresi mi ripeteva sempre fai tutto in campo, non cercare aiuti esterni. Mi ha insegnato a camminare con la schiena dritta”.
    La schiena dritta e i tanti messaggi di solidarietà ed affetto da parte di tutti dimostrano che Maldini nella sua carriera ha ben seminato, se dopo il messaggio dei tifosi dell’Inter in occasione del derby, il gesto di affetto di Totti e della Roma domenica scorsa, l’incoronamento di Del Piero domenica prossima anche la curva Fiesole tributerà il giusto addio ad un campione come Paolo.

  • Giallo Milan: Lite tra Maldini e Leonardo?

    Giallo Milan: Lite tra Maldini e Leonardo?

    Giallo in casa Milan, dove al termine della partita di domenica pomeriggio a “San Siro” contro la Roma, l’ultima di Paolo Maldini con la maglia rossonera, il probabile allenatore per la prossima stagione Leonardo si è avvicinato al Paolo Maldinicapitano al termine del suo giro di campo per abbracciarlo, ma Maldini lo ha allontanato.
    Secondo alcuni, all’origine dell’attrito fra i due, sono i non più buoni rapporti tra Leonardo e la vecchia guardia rossonera legata ad Ancelotti; secondo altri invece il brasiliano, avvicinandosi a Maldini, ha cercato di tranquillizzare il capitano dicendogli “Lascia perdere quelli della Curva“,ottenendo come risposta “Io sono un uomo fino in fondo, ricordati…“.
    La verità la sanno in pochi. Dispiace solo vedere rovinata la festa ad una bandiera che ha dato tanto al nostro calcio e simbolo del nostro paese nella sua ultima partita in carriera nel suo stadio, dopo 901 presenze con addosso quella maglia a striscie vericali rossonere. Ci vuole più rispetto.

  • Milan-Roma:Il talismano De Marco rimanda il discorso terzo posto

    La Curva Sud contesta Maldini nel suo giro d’addio

    Ultima di Maldini a San Siro sfortunatissima, la Roma per il terzo anno consecutivo esce indenne contro il Milan e inguia i rossoneri che adesso dovranno giocarsi tutto nel terribile scontro quarto posto di Firenze. Pubblico delle grandi occasioni per festeggiare l’addio al calcio di Maldini ma rossoneri che nel primo tempo sembrano in vacanza, anche se si rendono pericolosi con Pato che chiama al miracolo in die occasioni Artur. Il 4-4-2 studiato da Spalletti mette in crisi il Milan, i giallorossi chiudono al meglio e ripartono con ottime verticalizzazioni. Grazie ad un sinistro di Riise su punizione, gli uomini di Spalletti trovano il vantaggio. Il Milan cerca di ritornare in pareggio ma non riescono ad orchestrare un’azione degna di nota, anche se invocano il rigore su un contatto in area tra Inzaghi e Riise. Ripresa che inizia con Seedorf al posto di Beckham, i rossoneri sembrano piu in palla ma Arthur è in giornata di grazia e dove non arriva il giovane portiere giallorosso ci pensa De Marco, sorvolando su palese di Juan su Inzaghi diretto in porta. I rossoneri iniziano a schiacciare la Roma e su uno dei pochi spunti di Kaka trovano il pari con il solito Ambrosini abile a seguire l’azione e trovare la ribattuta vincente. I giallorossi fin a quel momento chiusi a contenere le azioni del Milan si riversano in attacco ed è Menez a trovare il gol del nuovo vantaggio su un pregevole contropiede nato da un errore di Pirlo. Palla a centrocampo e il Milan in azione fotocopia trova il pareggio. Ma è una giornata storta per i rossoneri ed è Totti con la complicità di Dida a regalare l’Europa League alla Roma, un altra settimana di passione per i rossoneri. Il Maldini-day è un fallimento anche per uno scioccante striscione contro il capitano del Milan, il calcio ancora una volta dimostra di non aver riconscenza per un suo degno interprete.

    IL TABELLINO
    MILAN–ROMA 2-3
    (36’ Riise, 75’, 82’  Ambrosini, 80’ Menez, 85’ Totti)

    MILAN (4-3-1-2): Dida ; Flamini, Maldini, Favalli, Jankulovski (59’ Zambrotta); Beckham (46’ Seedorf), Pirlo , Ambrosini; Kakà;  Pato (59’ Ronaldinho), Inzaghi A disposizione: Kalac, Senderos,  Gattuso,  Shevchenko All. Ancelotti
    ROMA (4-4-2): Artur; Motta, Mexes, Juan (69’ Diamoutene), Riise; Cassetti (63’ Filipe), Brighi, Pizarro, Taddei; Vucinic (76’ Menez), Totti 6.5 A disposizione: Julio Sergio, Loria,  Baptista, Montella All. Spalletti
    ARBITRO:  De Marco
    AMMONITI:  Ambrosini (M), Motta (R), Artur (R), Taddei (R)
    ESPULSI: Ambrosini (M)

  • Maldini-day: Adidas e Milan presentano le nuova maglia. L’ultima del numero 3

    Maldini-day: Adidas e Milan presentano le nuova maglia. L’ultima del numero 3

    “Da 25 stagioni, da 900 partite, sempre e solo Milan. Grazie Paolo!”

    milan_maglia-maldiniIl Milan si prepara a celebrare uno degli uomini che ha la sua storia: il sito della società acmilan.com ha creato un collage con tutte le immagini delle vittorie del capitano nei 25 anni in rossonero.
    “Da 25 stagioni, da 900 partite, sempre e solo Milan. Grazie Paolo!” queste sono le parole che dedica la società, crediamo che i tifosi stiano preparando qualcosa di grande per il loro capitano. In occasione di Milan-Roma, partita importante non solo per l’addio al calcio di Maldini ma le due società si giocano un importante match per programmare la prossima stagione, l’Adidas di comune accordo con il Milan ha deciso di presentare le nuove maglie per la prossima stagione:
    Le nuove maglie come riportato sul sito ufficiale del Milan:

    • La prima maglia ha 5 bande rosse e 4 nere sul fronte, le maniche sono invece nere con le 3 strisce rosse. La novità più importante è il colletto bianco con bordino rosso, mentre sul retro è ricamata la scritta A.C. MILAN, in oro, su fondo rosso.  All’interno del colletto c’è una stampa con 2 bandiere: la prima rossonera e la seconda con una croce rossa su fondo bianco, oltre alla scritta Forza Milan in oro.

    • La maglia da trasferta del Milan è, come da tradizione, bianca, si tratta infatti della casacca portafortuna indossata in occasione delle grandi Finali internazionali disputate dal Club di via Turati.  Per questo motivo il colletto bianco con una striscia nera e una rossa si ispira a quello della maglia del primo trionfo europeo del 1963, quando il Milan piegò il Benfica nella finale di Coppa dei Campioni.
    • La terza maglia è completamente nera con le tre strisce rosse, e presenta all’interno del collo la stessa stampa delle altre due.

    • La maglia di Paolo Maldini sarà personalizza con la scritta “Tre solo per te”, l’ultima di Paolo e del numero tre in attesa di un nuovo Maldini. Sabato a Milanello Gallianni premierà il capitano con una targa  per le 900 partite ufficiali nel Milan.