Tag: paolo maldini

  • Maldini a scuola da Ancelotti?

    Maldini a scuola da Ancelotti?

    Il Chelsea ha rotta Ray Wilkins, allenatore in seconda di Carlo Ancelotti e fino allo scorso anno anello di congiunzione tra il tecnico italiano e la società e adesso i Blue sono alla ricerca del sostituto.

    Tra i papabili, pare esserci l’idea, affascinante di convincere Paolo Maldini ad emigrare Oltremanica per tornare a lavorare a stretto contatto con l’amico Ancelotti. Gli altri nomi che circolano son quelli di Gianfranco Zola amato dai tifosi dal Chelsea ma difficilmente accetterà un incarico da secondo.

    Le soluzioni interne portano a Steve Clarke, vice di Zola al West Ham ed era il portavoce di Mourinho al Chelsea, o Gus Poyet, ex calciatore dei Blues, come Zola, e attualmente tecnico del Brighton.

  • Under 21: in 4 per il dopo Casiraghi, ma Sacchi vuole Maldini

    Under 21: in 4 per il dopo Casiraghi, ma Sacchi vuole Maldini

    A pochi mesi della deludente spedizione in Sudafrica l’Italia vive ancora una clamorosa e mortificante debacle con l’Under 21 sconfitta mestamente in Bielorussia con un netto tre a zero dicendo addio anzi tempo all’Europeo e alle Olimpiadi del 2012.

    Gli azzurrini, nonostante i tanti talenti in rosa, hanno dimostrato una scarsa confidenza con partite di una certa importanza evidenziando limiti caratteriali e di tenuta che con ogni probabilità costeranno la panchina a Pierluigi Casiraghi.

    L’ex attaccante di Juventus e Lazio paga forse più dei suoi demeriti quei sciagurati minuti iniziali, ma il nuovo staff tecnico-dirigenziale vorrà adesso dare una sterzata ripartendo con un nuovo progetto e un nuovo modo di sincronizzare le giovani nazionali azzurre.

    Tra i papabili ci sono Zoratto e Zola, uomini che rappresenterebbero la continuità grazie alle loro esperienze in azzurro, alla guida dell’Under 19 il primo e come vice di Casiraghi il secondo. Costacurta e Bergomi gli altri papabili, ma una indiscrezione raccoltà da Alfredo Pedullà vorrebbe Arrigo Sacchi pronto a convincere Paolo Maldini a guidare gli azzurrini dando lustro ed esperienza al nuovo corso azzurro.

  • Prandelli, Sacchi e Maldini: Abete vara la triade per il dopo Lippi

    Nell’estate in cui quasi tutte le panchine della serie A cambiano padrone non può non farlo anche la nazionale. Marcello Lippi dopo il mondiale africano saluterà l’azzurro per intraprendere nuove strade dirigenziali questa volta e sulla panchina azzurra a meno di clamorosi stravolgimenti si siederà Cesare Prandelli.

    Il tecnico viola non ha rivali in questo momento e conclusa la torunèe negli Stati Uniti con la Fiorentina sarà annunciato da Abete come successore di Marcello Lippi. Insieme a Prandelli dovrebbero ricoprire incarichi azzurri Arrigo Sacchi e Paolo Maldini, l’ex capitano del Milan e della Nazionale rappresenterà l’Italia alla cerimonia per la proclamazione della nazione che ospiterà gli Europei del 2016 e poi dovrebbe intraprendere la carriera da dirigente azzurro.

    Arrigo Sacchi dovrebbe essere una sorta di supervisore tecnico e lavorare in stretta sintonia con Prandelli alla ristrutturazione degli azzurri poi Sud Africa. La conferma è arrivata ieri dal presidente federale Abete: “Sacchi e Maldini sono due grandi risorse professionali e culturali per il calcio italiano anche se non ho mai parlato di un possibile incarico da supervisore delle nazionali di Sacchi. Se ci fossero ha continuato ancora Abete, “le condizioni per una collaborazione, sarebbe un fatto gradito per la Federcalcio. Sul futuro ct, invece, c’è stata un’accelerazione e comunicheremo la nuova guida tecnica azzurra prima della partenza per il Sudafrica dell’8 giugno”.

  • Maldini nei guai. L’ex capitano del Milan indagato per corruzione

    L’ex capitano e bandiera del Milan Paolo Maldini si trova al centro di un’indagine messa in atto dalla procura di Milano per corruzione e accesso abusivo al sistema informatico dell’anagrafe tributaria che ha portato all’arresto, qualche mese fa, di un funzionario dell’Agenzia delle Entrate. Indagata anche la moglie di Maldini, Adriana Fossa.

    Secondo la procura del capoluogo lombardo l’ex difensore rossonero cercava di ottenere con pratiche illecite trattamenti fiscali più vantaggiosi, come si presume sia successo per un’operazione immobiliare in Toscana. In particolare Maldini, in una telefonata intercettata, avrebbe chiesto al funzionario arrestato, Luciano Bressi, di compiere una verifica fiscale su un certo Alessandro.
    Maldini rischia di essere processato; il pm Paola Pirotta chiederà il rinvio a giudizio nei prossimi giorni.

  • Calcio: gli inglesi riscoprono il made in Italy. Tre italiani tra i migliori degli anni 2000

    Forse per i successi ottenuti dagli italiani Oltremanica o per un analisi oggettiva sull’incidenza dei giocatori italiani sul calcio europeo dell’ultimo decennio sta di fatto che gli inglesi hanno notevolmente cambiato la loro opinione nei confronti del calcio dello stivale italico. Fabio Capello ha trascinato l’Inghilterra ad qualificazione mondiale perfetta dopo la delusione dell’ultimo europeo, Ancelotti vola con il Chelsea, Mancini a punteggio pieno e se Zola è nelle zone calde della classifica con il suo West Ham negli occhi degli inglesi ci son ancora le prodezze del Magic Box sardo dai tempi del Chelsea.

    Il solito Sun prova a fare il dream team degli anni 2000 e con immenso piacere scopriamo che tre capisaldi del nostro calcio figurano tra i titolari inamovibili: Gigi Buffon è tra i pali difeso dalla coppia d’oro composta da Fabio Cannavaro e l’eterno Paolo Maldini. Sfogliando l’undici titolare però non può saltare agli occhi la presenza di Cafu, italiano di adozione e del francese Zidane, di Ronaldinho e dell’interista Figo.

    Il tanto criticato calcio italiano è comunque riuscito ad imporre il suo valore riuscendo ad esser vincente pur tra mille difficoltà e a valorizzare questi campioni. E’ discutibile invece la non presenza di Kaka.

    La Top 11: Buffon; Cafu, Cannavaro, Puyol, Maldini; Figo, Ronaldinho, Zidane; Messi, Henry, C. Ronaldo

  • Kaka saudade rossonera: “al Real Madrid non ci divertiamo”

    Kaka al Real Madrid non è riuscito ancora ad esprimersi ai livelli delle meravigliose annate e con lui è tutto il Real Madrid Galattico che stenta a dar spettacolo, il Barcellona nella Liga vola e diverte e sepper i Blancos sono ancora in scia e niente è compromesso è evidente che nel paragone escono inesorabilmente sconfitti. Il brasiliano è alle prese con un infortunio che gli costringerà a saltare il match di Champions League contro il Marsiglia e sembra in qualche modo rimpiangere l’eccessiva voglia estiva di accasarsi al Real Madrid a dimostrazione che le grandi squadre non si creano prendendo solo i migliori giocatori in circolazione, ma ci vuole armonia, il gruppo e sopratutto il tempo per affiatarsi.

    “Stiamo cercando un’identità di gioco. Ma non è facile, non riusciamo a divertirci e ci dispiace. Il Barcellona gioca insieme da tanti anni, noi abbiamo 8/9 nuovi elementi e per creare un gruppo ci vuole tempo. Non è facile creare una squadra, non basta prendere solo i giocatori”.

    Il Milan di quest’anno è il migliore esempio per le parole di Kaka, i rossoneri con Leonardo stanno vivendo una seconda primavera pur avendo perso in estate proprio il brasiliano oltre che a capitan Maldini e Ancelotti.

  • Maldini incorona Sergio Ramos: “E’ lui il mio erede”

    Il diaro del Lunedi di Marca propone questa settimana un entusiasmante e suggestivo incontro tra il Fenomeno milanista Paolo Maldini e il giovane laterale destro del Real Madrid e della Nazionale Spagnola Sergio Ramos.

    Ramos confessa di esser emozionato di incontrar “ídolo de toda la vida” e spera che un giorno la gente possa parlare di lui con  il rispetto e l’ammirazione con la quale tutti parlano di Madini. Il capitano rossonero da par suo elogia “Sergio può essere il mio successore, ha tutto: velocità, potenza, tecnica e giocare in un grande, e lui è giovane e ha tempo, Fa parte di un grande club come il Real Madrid, gli consiglio di giocare da centrale come ho fatto io. Il segreto del successo è allenarsi come animal”

    I due racconta Marca hanno chiacchierato per un ora in modo naturale e rilassante come se si conoscessero da una vita e neanche la lingua è stata un problema, forse perchè Sergio sarà davvero l’erede? si interroga Marca? Alla fine c’è stato anche il cambio di maglia con relativi autografi.

  • Maldini:”Torno in rossonero ma da protagonista”

    Maldini:”Torno in rossonero ma da protagonista”

    paolo-maldini-gioiaPaolo Maldini dopo un periodo di riflessione nel quale però non ha mai abbandonato i coloro rossoneri seguendo da San Siro quasi tutte le partite del Milan e aiutando in parecchi casi Leonardo nella gestione dei momenti difficili torna a parlare del suo futuro svelando una piacevole anteprima ai tifosi rossoneri sempre innamorati del loro capitano.

    Ricordiamo come una parte degli ultrà rovinarono la sua ultima partita a San Siro con un’assurda quanto immeritata contestazione generando incomprensioni con la società che ebbe l’infelice idea di non difendere pubblicamente l’operato del suo capitano. Adesso che tutto sembra esser stato messo alle spalle il capitano è pronto a tornare ma come svela ai microfoni di 7Gold solo da protagonista.

    “Al Milan ho dato tanto e ricevuto tantissimo, l’amore che provo per questi colori va al di là delle persone che ci lavorano. Se ci sarà l’occasione di poter lavorare per questa squadra io ci sarò sempre. Ma la mia vita è stata senza ruoli di facciata e vorrei continuare su questa strada”.

    Del primo senza il suo storico capitano Maldini dice: “E’ una squadra che ha sempre un grande orgoglio, con qualche problema strutturale che ci portiamo dietro da qualche anno, che però regala sempre emozioni importanti, in occasioni importanti. Ora è un momento buono, hanno trovato continuità in Champions e in campionato, è una squadra che sa giocare a calcio e che adesso gioca bene”. A far scattare la molla, secondo Maldini, “La qualità della squadra, l’abitudine a giocare a certi livelli e l’orgoglio. Abbiamo pagato la trasferta americana che non è stata una grande idea dal punto di vista della preparazione”. Infine una battuta sulla corsa alla Champions: “Il Barcellona mi sembra sempre la squadra più forte, il Chelsea del mio amico Carlo la squadra più quadrata ma l’importante è arrivare in forma a marzo”.

  • Simone e Fuser in gol per Borgonovo. Le Vecchie Glorie rossonere battono il Real Madrid

    Simone e Fuser in gol per Borgonovo. Le Vecchie Glorie rossonere battono il Real Madrid

    viva la vita-borgonovo-milan-real madridCirca 5000 persone hanno assistito al Trofeo Telecom organizzato tra el vecchie glorie rossonere e del Real Madrid per raccogliere fondi per la fondazione onlus Viva la Vita per combattere il terribile male che costringe Stefano Borgonovo alla carrozzina. Tributo speciale per l’ex attaccante rossonero quello concesso dai pochi tifosi accorsi allo stadio (incasso 57 mila euro) e tanta dimostrazione di gioia e di affetto dalle tante vecchie glorie che hanno fatto la storia dei due club. Borgonovo accompagnato sul terreno di gioco da Maldini ha assistito alle buone giocate di Weah, Boban e Lentini da una parte e Butragueno e Sanchis da bordo campo, le reti di Simone e Fuser regalano il successo al Milan, ma quel che è importante è aver dato un calcio alla SLA.

  • Maldini e Pirlo alla corte di Abramovic

    Maldini e Pirlo alla corte di Abramovic

    Paolo MaldiniDopo una vita in rossonero, Paolo Maldini accantonati gli scarpini potrebbe accettare la corte del suo amico ed ex allenatore Carlo Ancelotti al Chelsea. Secondo indiscrezioni Maldini potrebbe fungere da secondo di Ancelotti visti i rapporti di stima e fiducia ma ipotesi piu concreta potrebbe esser quella di team manager con la missione di esser collante tra la società e la squadra. L’ex capitano rossonero parla un ottimo inglese e quindi non avrebbe problemi di ambientamento nel nuovo ruolo ma il suo carisma e la stima dell’intero mondo calcistico gli offre una corsia preferenziale. Il rapporto tra Maldini e la società sembra definitivamente incrinato, dopo la non presa di posizione dopo la contestazione nel giorno dell’addio a San Siro e le piccate botta e risposta con l’ad Adriano Galliani. Sembra che Maldini avrebbe dovuto ricoprire un ruolo marginale e di facciata, ruolo che sta stretto  a chi è abituato a prendersi le responsabilità e metter la faccia.
    Anche Andrea Pirlo sembra sempre piu vicino ai Blue, seppur arrivano le smentite di Leonardo e Galliani che lo reputano incedibile,ma allle sue parole possibiliste al trasferimento dal ritiro della nazionale si aggiungono quelle di Arrigo Sacchi notoriamente vicino alle vicenda rossonere. L’operazione alla fine dovrebbe andar in porto per una cifra intorno ai 25 milioni di euro. Soldi utilizzati per arrivare a Dzeko, Cissoko e Hernandez.