Tag: paolo de ceglie

  • Statistiche Fantacalcio, Top, Flop dopo la 10° giornata di Serie A

    Statistiche Fantacalcio, Top, Flop dopo la 10° giornata di Serie A

    La 10° Giornata di Serie A è andata in archivio lasciando non moltissimi bonus ai fantallenatori, ci sono stati i gol dei bomber come Klose (autore di una doppietta) o Higuain ma anche il ritorno al gol di calciatori come Pirlo ma anche le sorpresissime come Joao Pedro, Marchese e sopratutto De Ceglie.

    Veniamo quindi alla nostra rubrica statistiche fantacalcio dove analizzeremo la decima giornata della Serie A 2014/15.

    In questo turno sono stati segnati 21 Gol: Joao Pedro, Defrel, Savic, Iago Falque, Kucka, Marchese, Matri, Pirlo, Morata, Ederson, Klose (2), Mauri, Callejon, Higuain, Dybala, De Ceglie (2), Di Natale, Widmer, Juanito Gomez.

    Gli assist forniti ed assegnati da ”La Gazzetta dello Sport” sono stati 11: Benedetti, Hugo Almeida, Borja Valero, Candreva, Lulic (2), Higuain, Rispoli, Di Natale, Kone, Tachtsidis.

    Paolo De Ceglie
    Paolo De Ceglie

    In questo turno ci sono state ben due marcature multiple: Klose, non certo nuovo a queste prodezze, ha realizzato una doppietta contro il Cagliari nel posticipo di ieri mentre De Ceglie, un calciatore che per ruolo e tradizione non è abituato a trovare spesso il gol, con i suoi due gol ha permesso al Parma di mandare al tappeto l’Inter nell’anticipo di Sabato alle 20.45.

    Per quanto riguarda i Malus ci sono stati due espulsi, Tonelli nel finale di gara di Empoli-Juventus e Ibarbo autore di un fallo di reazione in Lazio-Cagliari. Ci sono state anche 2 autoreti: il difensore Zapata del Milan nella gara di San Siro contro il Palermo e quella del laziale Braafheid in Lazio-Cagliari.

    C’è stato anche un rigore fallito, anzi parato da Romero a Gonzalo Rodriguez in Sampdoria- Fiorentina.

    Il miglior punteggio di giornata se lo sono conteso i due autori della doppietta, a spuntarla è stato il sorprendente Paolo De Ceglie che oltre ai sei punti dei gol ha avuto un 7.5 in pagella rispetto al bomber tedesco della Lazio Miroslav Klose che ha concluso la gara con un 7. Quindi il migliore di questo turno, fantacalcisticamente parlando è stato il difensore del Parma De Ceglie che ha regalato ai fantallenatori che hanno creduto in lui, un bel 13.5.

     

    Questa la top 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei migliori punteggi di questo 10° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Romero 9; De Ceglie 13.5, Marchese 10, Widmer 9, Savic 9; Kucka 10, Pirlo 10, Callejon 10; Klose 13, Higuain 11.5, Di Natale 11

    Questa la Flop 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei peggiori punteggi di questo 10° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Karnezis 2; Rodriguez 1, Zapata 2, Braafheid 3, Ceppitelli 4; Bruno Fernandes 4, Cuadrado 4, Florenzi 4; Icardi 4, Palacio 4, Menez 5

     

    Ecco le Statistiche Fantacalcio aggiornate dei 3 migliori calciatori ruolo per ruolo, per Fantamedia, dopo la 10° giornata di Serie A:

    PORTIERI: Romero (Sampdoria) 6.50, Buffon (Juventus) 6.25, Sportiello (Atalanta) 6

    DIFENSORI: Marchese (Genoa) 7.30, De Ceglie (Parma) 7.25, Gonzalez G. (Palermo) 7

    CENTROCAMPISTI: Honda (Milan) 8.25, Mauri (Lazio) 7.92, Guarin (Inter) 7.80

    ATTACCANTI: Tevez (Juventus) 8.94, Callejon (Napoli) 8.70, Di Natale (Udinese) 8.35

     

    CLASSIFICA ASSIST

    1- Candreva (Lazio) 6 Assist.

    2- Abate (Milan), Higuain (Napoli), Valdifiori (Empoli), Widmer (Udinese) 3 Assist

    6- Barreto (Palermo), Berardi (Sassuolo), Dybala (Palermo), El Shaarawy (Milan), Gervinho (Roma) Guarin (Inter), Hamsik (Napoli), Honda (Milan), Insigne (Napoli), Lulic (Lazio), Marchese (Genoa), Matri (Genoa), Sansone (Sassuolo), Taider (Sassuolo), Zuniga (Napoli) 2 Assist.

     

     

     

     

  • Paolo De Ceglie, due sberle alla pazza Inter

    Paolo De Ceglie, due sberle alla pazza Inter

    Forse la stagione del Parma potrebbe aver trovato la svolta, capita che nella crescita delle squadre ci voglia una vittoria importante, che da morale e autostima e che fa tornare nell’ambiente la fiducia nel gruppo. Il Parma batte l’Inter grazie ad una doppietta di Paolo De Ceglie, questa volta non criticato ma anzi che al momento del cambio esce con una standing ovation del pubblico del “Tardini“.

    Mazzarri dovrà riflettere molto su questa sconfitta perché non è solo un problema di stato di salute dei suoi uomini, non è solo un problema di modulo è anche un problema di mentalità se questa squadra ogni volta che ha la possibilità di fare il passo avanti decisivo per entrare nel gruppone delle big del campionato ne esce quasi sempre con le ossa rotte.

    Per Donadoni, in attesa dei risultati di domani, questo risultato è ossigeno puro perché davanti al proprio pubblico il suo Parma ha vinto giocando bene e con carattere, mostrando un dato fondamentale, che i giocatori seguono e ancora credono nell’allenatore.

    Subito in avvio i nerazzurri trovano conferma che al “Tardini” per loro non sarà la serata giusta, al primo affondo il Parma passa in vantaggio, dalla destra Rispoli effettua un traversone e Paolo De Ceglie è lesto ed abile a deviare in rete la palla sottomisura. Nella circostanza c’è un grave errore di Obi che si fa uccellare in velocità dall’esterno ex Juve e Genoa ed allo stesso tempo Vidic e Ranocchia si fanno mettere fuori tempo da Coda che al centro dell’area sembra essere il destinatario del cross.

    Parma a questo punto che lascia l’iniziativa ai nerazzurri per tentare sortite in contropiede, l’Inter però crea solo un’occasione con Obi che spara su Lucarelli da buona posizione  vanificando il possibile pareggio. Il resto della prima frazione è un monologo dei nerazzurri che però non si rendono mai pericolosi.

    Nella ripresa dopo un buon inizio dei parmigiani è sempre l’Inter a prendere in mano il pallino del gioco, questa volta però con maggiore convinzione ed al tempo stesso allungandosi un po’ troppo, infatti quando il Parma recupera i palloni scappa via in velocità mettendo sempre un po’ di apprensione nella retroguardia dei meneghini.

    Paolo De Ceglie autore di una doppietta all'Inter | Foto Twitter
    Paolo De Ceglie autore di una doppietta all’Inter | Foto Twitter

    Quando il match giunge intorno all’ora di gioco la pressione nerazzura diventa tanto convinta che sembra arrivare il gol da un momento all’altro, complice una maggiore efficacia da parte di Hernanes, subentrato all’evanescente Obi e che al tempo stesso aiuta di più Kovacic sempre raddoppiato e neutralizzato fino a quel momento. Un’occasione d’oro ce l’ha Palacio che servito ottimamente in area dalla sinistra tira a botta sicura ma mandando il pallone alle stelle da pochi passi dalla linea di porta. Poi ci sono delle belle incursioni di Kovacic ed una conclusione da fuori di Hernanes che meriterebbero maggior esito, ma vuoi l’imprecisione, vuoi l’abilità di Mirante e tanta sfortuna si resta con il vantaggio dei padroni di casa.

    Proprio nel momento migliore dell’Inter, ecco che quell’allungamento della squadra di cui facevamo riferimento prima diventa deleterio. Paolo De Ceglie è al momento giusto nel posto giusto, Cassano si crea lo spazio per tentare il tiro la palla viene smorzata e respinta da Medel nella zona dell’esterno parmigiano che ribatte subito in rete la sfera, Handanovic è beffato per la seconda volta.

    L’Inter tenta con isterismo un impossibile recupero ed il Parma con Ghezzal ed ancora De Ceglie potrebbe fare il terzo gol.

    PARMA-INTER 2-0 (1-0) – 5°, 76° De Ceglie (P)

    Parma (3-5-2): Mirante 6; Costa 6,5; Felipe 6,5 (dal 52° Santacroce 6); Lucarelli 6,5; Rispoli 7; Nauri 5,5; Lodi 6,5; Acquah 6; De Ceglie 7 (dal 90° Gobbi S.V.); Cassano 6,5; Coda S.V. (dal 18° Ghezzal 6).

    All.: Roberto Donadoni 6,5

    Inter (3-5-2): Handanovic 5,5; Ranocchia 5; Vidic 5,5; Juan Jesus 6; Obi 6 (dal 51° Hernanes 6,5); Kovacic 6; Medel 5,5 (dal 89° Camara S.V.); Kuzmanovic 6 (dal 73° Bonazzoli S.V.); Dodò 5; Palacio 5,5; Icardi 5.

    All.: Walter Mazzarri 5

    Arbitro: Rizzoli 6

    Ammoniti: Costa (P), Lucarelli (P), Dodò (I). Espulsi:

  • Genoa-Juventus, Motta e De Ceglie ritrovano i bianconeri

    Genoa-Juventus, Motta e De Ceglie ritrovano i bianconeri

    Il posticipo più succulento di questa 28° giornata di Serie A è senza dubbio quello del Luigi Ferraris, Genoa-Juventus. (altro…)

  • Calciomercato: trattative concluse al 23 Gennaio

    Calciomercato: trattative concluse al 23 Gennaio

    Tutte le trattative concluse, al 23 Gennaio 2013, le novità più importanti di oggi, sono l’ arrivo di Marco Motta e Nicolas Burdisso al Genoa, e la partenza dal Genoa di Davide Biondini, con destinazione Sassuolo.

    ATALANTA
    In entrata: 
    Colombi, rientro prestito dal Padova; Marchesi, rientro prestito dalla Sambonifacese; Belotti, rientro prestito dal Feralpisalò; Bramante, definitivo dall’ Alcione; Benalouane, prestito dal Parma; Malvestiti, rientro prestito dal Lecco; Capelli, rientro prestito dalla Sambonifacese;

    In uscita: Gagliardini, prestito al Cesena; Marilungo, prestito al Cesena; Colombi, prestito al Carpi; Almici, prestito al Padova;

    BOLOGNA
    In entrata:
     Rrapaj, prestito dal Forlì; Bratu rientro prestito dal San Lazzaro; Tombari, prestito dal Misano; Montorsi, rientro prestito dalla Spal; Romano, rientro prestito dal Crotone; Palomeque, rientro prestito dal Como; Veratti, rientro prestito dal Feralpisalò;

    In uscita: Alibec, rientro prestito all’ Inter; Gimenez, defnitivo al Nacional;

    CAGLIARI
    In entrata:
    Melis, rientro prestito dal Pisa; Faedda, rientro prestito dall’ Arzachena; Bigi, rientro prestito dal Selargius;

    In uscita: Ariaudo, definitivo al Sassuolo; Nainggolan, prestito alla Roma; Rui Sampaio, svincolato all’ Arouca;

    CATANIA
    In entrata:
    Aveni, rientro prestito dal Perugia; Napoli, rientro prestito dal Siracusa; Scalia, rientro prestito dal Catania San Pio X; Lodi, prestito dal Genoa; Scapellato, rientro prestito dal Noto;

    In uscita: Tachtsidis, prestito al Torino;

    CHIEVO
    In entrata:
    Improta, in comproprietà dal Genoa; Riezzo, rientro prestito dal San Severo; Botticini, rientro prestito dalla Civitanovese; Franco, rientro prestito dalla Paganese; Posarelli, rientro prestito dal Villafranca; Ekuban, rientro prestito dal Fussballclub Sudtirol;  Pepe, svincolato dalla Paganese;

    In uscita:  Improta, rientro prestito al Genoa; Improta, prestito al Padova;

    FIORENTINA
    In entrata:
    Rotesi, rientro prestito dallo Spezia; De Abreu, definitivo dal Manchester United; Rosati, in prestito dal Sassuolo; Matri, prestito dal Milan; Cola, rientro prestito dalla Lucchese;

    In uscita: Marcos Alonso, definitivo al Sunderland; Munua, svincolato;

    GENOA
    In entrata: De Ceglie
    , in prestito dalla Juventus; Cabral, prestito dal Sunderland; Improta, rientro prestito dal Chievo; Abrazhda, rientro prestito dal Lanciano; Criscuolo, rientro prestito dal Chiavari Calcio Caperana; Doninelli, definitivo dallo Juve Stabia; Papa, rientro prestito dal Varese; Sciutto, rientro prestito dal Savona; Tufano, rientro prestito dal Rapallobogliasco; Collacchi, rientro prestito dal Savona; Burdisso, definitivo dalla Roma; Motta, prestito dalla Juventus;

    In uscita:  Improta in comproprietà al Chievo; Manfredini, definitivo al Sassuolo; Lodi, prestito al Catania; Zè Eduardo, prestito al Coritiba; Biondini, prestito al Sassuolo;

    INTER
    In entrata:
    Baldè, definitivo dal Modena; Palmieri, rientro prestito dal Modena; Ogunseye, rientro prestito dal Marano; Mainini, rientro prestito dal Varese; Alibec, rientro prestito dal Bologna; Cossa, rientro prestito dalla Folgore Caratese; Botta, definitivo dal Livorno; Braidich, rientro prestito dall’ Aurora Pro Patria;

    In uscita: Alibec, prestito all’ Astra Giurgiu; Pereira, prestito al San Paolo;

    JUVENTUS
    In entrata:
    Padovan, rientro prestito dal Pescara; Prandoni, rientro prestito dal Catania; Nocchi, rientro prestito dal Carpi; Grinzato, rientro prestito dalla Pro Vercelli; Kabashi, rientro prestito dal Pescara; Giannarelli, rientro prestito dal Venezia; Granatiero, prestito dal Manfredonia;

    In uscita: De Ceglie, in prestito al Genoa; Giandonato, svincolato al Parma; Motta, prestito al Genoa;

    LAZIO
    In entrata:
    Crescenzi, rientro prestito dal Siena; Sbraga, rientro prestito dalla Salernitana;
    In uscita:
     

    LIVORNO
    In entrata:
    Agabiti, rientro prestito dal Tuttocuio; Novi, rientro prestito dal Tuttocuoio; Murziani, rientro prestito dal Tuttocuoio; Galluzzi, rientro prestito dal Pontedera; Marabotti, rientro prestito dal Castelbadie; Mariani, definitivo dal Scandicci; Perciavalle, rientro prestito dal Tuttocuoio; Montalbano, rientro prestito dal Tuttocuoio; Torri, rientro prestito dal Tuttocuoio;

    In uscita: Botta, definitivo all’ Inter; Decarli, prestito all’ Avellino; Schiattarella, definitivo allo Spezia;

    MILAN
    In entrata:
    Petagna, rientro prestito dalla Sampdoria; Comi, rientro prestito dal Novara;

    In uscita: Matri, prestito temporaneo alla Fiorentina;  Niang, prestito al Montpellier;  Comi, in prestito al Lanciano;

    NAPOLI
    In entrata:
    Ciano, rientro prestito dal Padova; Allegra, rientro prestito dal Virtus Entella; Nicolao, rientro prestito dal Virtus Lanciano; Jorginho, comproprietà dal Verona;

    In uscita:

    PARMA
    In entrata:
    Mastriani, rientro prestito dal Crotone;  Opoku, rientro prestito dal Colomo; Elia, rientro prestito dal Chieti; Mungo, rientro prestito dal Perugia; Bationo, rientro prestito dal Perugia; Pigliacelli, rientro prestito dal Pescara; Silva, in prestito temporaneo dalla Povigliese; Spirito, rientro prestito dal Savona; Finocchio rientro prestito dal Trapani; Giandonato, svincolato dalla Juventus; Diedhiou rientro prestito dalla Paganese; Burgazzi, prestito temporaneo dalla Fulgor Fiorenzuola; Martinez, rientro prestito dal Piacenza; Malatesta, rientro prestito dall’ Ascoli; Piacenti, rientro prestito dall’ Ascoli; Corbelli, prestito temporaneo dal Juventus Club Parma; Margaglio, rientro prestito dal Gubbio; Sandomenico, rientro prestito dal Gubbio; Rossini, prestito dal Sassuolo; Schelotto, prestito Sassuolo; Aracu, rientro prestito dal Savona; Zecca, rientro prestito dal SSDRL Piacenza; Cacchioli, rientro prestito dal Gubbio; Jherson Vergara, rientro prestito dal Milan; Boniperti, rientro prestito dal Crotone; Butini, rientro prestito dal San Donato Tavemelle;

    In uscita: Benalouane, prestito all’ Atalanta; Valdes, definitivo al Colo Colo; Mendes, comproprietà, al Sassuolo; Sansone comproprietà al Sassuolo; Rosi, prestito al Sassuolo;

    ROMA
    In entrata:
    Rizzi, definitivo dal Lodigiani; Rosato, definitivo dal Feralpisalò; Nainggolan, prestito dal Cagliari; Bastos, prestio dall’ Al Ain; Svedkauskas, rientro prestito dalla Paganese;

    In uscita: Bradley, prestito al Toronto; Burdisso, definitivo al Genoa;

    SAMPDORIA
    In entrata:

    In uscita: Petagna, rientro prestito al Milan; Scappini, rientro prestito dal Grosseto;  Maresca, definitivo al Palermo; Poulsen, svincolato all’ AZ Alkmaar; Eramo, prestito all’ Empoli; Gentsoglou, prestito allo Spezia; Barillà, rientro prestito alla Reggina; Gavazzi, prestito alla Ternana; Castellini, definitivo al Livorno;

    SASSUOLO
    In entrata: Manfredini
    , definitivo dal Genoa; Ricco, rientro prestito dalla Casalgrandese; Ariaudo, definitivo dal Cagliari; Mendes, comproprietà, dal Parma; Sansone comproprietà, dal Parma; Rosi, prestito dal Parma; Biondini, prestito dal Genoa;

    In uscita: Rosati, in prestito alla Fiorentina;  Laribi, prestito Latina; Gomes, prestito al Delta Porto Tolle; Rossini, prestito al Parma; Schelotto, prestito al Parma;

    TORINO
    In entrata:
    Di Tanno, definitivo dal Novara; Tachtsidis, prestito temporaneo dal Catania; Diop, rientro prestito dalla Juve Stabia;

    In uscita: Diop, in prestito al Crotone;

    UDINESE
    In entrata:
    Vutov, definitivo dal Levski Sofia;

    In uscita: Merkel, prestito al Watford; Ranegie, definitivo Watford;

    VERONA
    In entrata:
    Calvano, rientro prestito dal Virtus Lanciano; Boni, definitivo dalla Solbiasommese; Belfanti, reintro prestito dal Bisceglie 1913 Donuva; Zaccanti, definitivo dal Bellaria Igea Marina; Bertasini, rientro prestito dal Trissino Valdagno;

    In uscita: Bianchetti, prestito allo Spezia; Jorginho, comproprietà al Napoli;

     

     

     

  • Paolo De Ceglie a Genova per portare mentalità vincente

    Paolo De Ceglie a Genova per portare mentalità vincente

    “Genova è una città importante, i tifosi sono fantastici e lo stadio è molto caloroso. Sono felice della mia scelta e non vedo l’ora di disputare il mio primo derby, conosco l’importanza di questa sfida e voglio regalare una gioia a tutti i tifosi rossoblu”.

    Si presenta così Paolo De Ceglie, durante la conferenza di presentazione tenutasi oggi al Genoa Museum and Store.
    De Ceglie non era seguito soltanto dal Genoa, e proprio il giocatore ci spiega il perché della sua scelta:

    Gasperini è stato importante per la mia decisione e lo conosco dai tempi delle giovanili. Il mio gioco si sviluppa sulle fasce ed è bastato sulla corsa, il mister deciderà dove collocarmi nel suo scacchiere tattico, con lui  avevo disputato una parte di stagione nelle giovanili della Juventus e mi ha detto che ha intenzione di utilizzarmi in più ruoli”. 

     

    Paolo De Ceglie durante la sua presentazione | © Franco Avanzini
    Paolo De Ceglie durante la sua presentazione | © Franco Avanzini

    Il nuovo esterno rossoblu, è cresciuto calcisticamente nella Juventus, ed è la squadra con la quale ha sempre giocato, a parte una parentesi al Siena nella stagione 2007/2008, qualche dispiacere nell’ aver lasciato la “Vecchia Signora”?

    “Nessun dispiacere per aver lasciato la Juventus, stavo giocando poco e Genova è stata una scelta voluta per rimettermi in carreggiata”

    Il Genoa quindi potrebbe dare un rilancio alla sua carriera:

    “Più che di rilancio parlerei di continuazione per la mia carriera,  dopo le stagioni nella Juventus dove ho cominciato giocando parecchio, negli ultimi tempi non avevo più la certezza di scendere in campo con una certa continuità”

    Si parla di ambiente e di clima nello spogliatoio:

    “Ho trovato un ambiente molto positivo e unito, Portanova mi ha dato il benvenuto e mi ha raccontato l’atmosfera che regna all’interno della compagine rossoblu”.

    De Ceglie ha già esordito domenica a Marassi con la maglia rossoblu, per lui quasi 25 minuti di gioco:

    “Ho avuto sensazioni positive domenica quando sono sceso in campo, avere lo stadio a tuo favore e non contro come quando venivo a giocare da avversario è tutt’altra cosa, sapere poi dal presidente Preziosi, al termine della partita, che era da tanti anni che non si batteva l’Inter è stato ancora più bello”.

    E’ il momento di parlare di obiettivi:

    “La classifica è buona, il primo obiettivo è la salvezza tranquilla, occorre  pensare partita per partita  per arrivare a questo, ed in seguito, sono sicuro che ci leveremo molte soddisfazioni, dalla  mia esperienza bianconera porto la voglia di vincere e il Genoa deve sempre avere questo atteggiamento, ovviamente non faremo sempre risultato pieno ma la mentalità deve essere sempre quella: scendere in campo per vincere”

    Il numero 29 rossoblù ha poi concluso la conferenza, spiegando i motivi della scelta del numero, il 29 appunto:

    “E’ stato il mio primo numero scelto nella Juventus, mi ha sempre portato bene”

    Non solo De Ceglie, però, perché il mercato del Genoa, come da sempre il presidente Preziosi ha abituato i suoi tifosi, non è ancora finito.
    Proprio oggi infatti dalla Juventus è arrivato anche Marco Motta in prestito e dalla Roma, Nicolas Burdisso a titolo definitvo.
    In uscita invece, Biondini è già partito verso Sassuolo e Sampirisi, molto probabilmente si trasferirà in Portogallo, in prestito all’Olhanense.

    I rossoblù continuano poi le trattative che potrebbero portare in rossoblu Marquinho e Mudingayi e restano alla finestra, nonostante nei giorni scorsi abbiano dichiarato Gilardino incedibile, in attesa di conoscere il futuro di Borriello, che sarebbe il sostituito preferito nel caso in cui proprio Gilardino dovesse partire per Bologna.

  • Juventus da record, Pogba firma l’allungo

    Juventus da record, Pogba firma l’allungo

    Finale al cardiopalma per i tifosi della Juventus che sul finire del 3′ di recupero deve i tre punti all’uomo partita di questo turno infrasettimanale, Paul Pogba. Contro il Bologna i bianconeri si impongono per 2-1 dopo aver rischiato di vedersi ridurre a 2 i punti di vantaggio in vista del big match di sabato prossimo contro l’Inter che, a San Siro contro la Sampdoria, aveva già fatto scattare i tre campanellini all’indirizzo di Torino.

    Proprio in vista dell’importante sfida di sabato sera Conte ha optato per il turnover lasciando fuori Chiellini, Asamoah, Lichtsteiner, Giovinco e Vucinic oltre a dover rinunciare a Vidal per squalifica e Marchisio ancora alle prese con acciacchi. In difesa spazio a Caceres al fianco di Barzagli e Bonucci, centrocampo affidato a Isla, Pogba, Giaccherini e De Ceglie con Pirlo mentre l’attacco è tutto per la coppia Quagliarella-Bendtner. Il Bologna è costretto a rinunciare a Diamanti per squalifica, Pioli affida il reparto offensivo alla coppia Gilardino-Gabbiadini con Kone nel ruolo di rifinitore.

    Pogba in gol contro il Bologna | © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    La partenza è tutta a favore della Juve che pressa gli avversari per tutto il primo tempo mai pericolosi. Pericolosa per i Felsinei è invece l’intraprendenza di Pogba che a centrocampo corre, recupera palloni, inventa per i compagni e spesso arriva alla conclusione. Prima sugli sviluppi di un calcio d’angolo infila in rete ma l’arbitro aveva già fischiato un fallo del giovane francese, poi ci prova dai 25 mt con un gran tiro che si stampa sul palo e sul finale del primo tempo è ancora lui a sfiorare il gol di testa sugli sviluppi di una punizione. Primo tempo tutto bianconero con le occasioni di Quagliarella, Giaccherini e Bendtner che dalla distanza impegnano un attento Agliardi.
    Il Bologna prova a reagire e a farsi vedere dalle parti di Buffon: lo fa al 20′ quando Gabbiadini riesce a mettere in rete la palla ma, anche qui, l’arbrito aveva fermato il gioco per fallo in attacco di Gilardino. Finisce 0-0 il primo tempo e, visti i risultati dagli altri campi, la sensazione è che nei successivi 45′ la Juventus voglia cambiar registro.

    Il secondo tempo riprende da dove l’avevamo lasciato, con la Juve in attacco che, questa volta riesce a concretizzare subito il vantaggio: Pogba mette in mezzo un delizioso pallone per Giaccherini che di testa rimette al centro servendo Quagliarella che infila di piatto alle spalle di Agliardi. 1-0 e bianconeri che calano un po’ il ritmo e consentono agli uomini di Pioli di rialzare la testa; i rossoblu provano a superare la metà campo pur non essendo mai pericolosi dalle parti di Buffon, almeno fin quando al 26′ un tentativo sciagurato di rinviare palla dalla sinistra del limite dell’area di De Ceglie si rivela un assist al bacio per Taider che ringrazia e mette dentro sul palo opposto di Buffon. Per De Ceglie neanche il tempo di rendersi conto del danno procurato che già Alessio lo toglie dal campo effettuando i tre cambi per risolvere la partita: fuori l’esterno, Quagliarella e Isla, dentro Giovinco, Vucinic e Asamoah. Sul tabellone dello Juventus Stadium il risultato di Inter-Sampdoria ricorda ai tifosi bianconeri che il big match di sabato prossimo si giocherà con l’Inter a -2 dalla vetta; la Juve non ci sta e ricomincia con l’arrembaggio dalle parti di Agliardi provandoci dapprima con Asamoah, Giaccherini e ancora Bendtner ma sul finire del 3′ di recupero Pogba sale in cattedra: sugli sviluppi di una punizione Giovinco raccoglie palla e rimette in mezzo per il centrocampista francese che di testa questa volta non sbaglia facendo esplodere lo Juventus Stadium. Finisce 2-1 per i bianconeri che finalmente infrangono il tabu Bologna che non vincevano dal 21 febbraio del 2010 oltre a registrare un altro record rappresentato dai 28 punti in classifica dopo 10 giornate da quando si assegnano 3 punti per vittoria ovvero dalla stagione 94/95. Inoltre, per la prima volta in questa stagione, la Juventus vince nelle partite infrasettimanali dopo il pareggio con la Fiorentina e quelli in Champions League.

    Le Pagelle di Juventus-Bologna

    Juventus

    De Ceglie 4: Conferma il suo pessimo stato di forma, nelle due ultime partite contro il Bologna e il Nordsjaelland, i suoi due errori da dilettanti rischiano di mandare in fumo i progetti stagionali in Campionato e Champions. I suoi compagni recriminano per non aver avuto in tutta la partita un assist perfetto come quello servito a Taider.

    Bendtner 6: Il giovane danese è costretto a fare i conti con il suo connazionale ed ex bianonero Sorensen, il duello fisico è divertente e spesso ad avere la meglio è il giovane difensore felsineo. Ma Bendtner lavora molto per la squadra, fa vedere qualche buon tocco da rifinitore e prova la conclusione per due volte.

    Quagliarella 6,5: Parte male nel primo tempo facendosi vedere solo una volta con una conclusione da fuori. Nel secondo tempo mette in rete la palla del momentaneo vantaggio e sfiora il raddoppio dopo l’1-1.

    Pogba 8: Nella notte di Halloween si traveste da Pirlo e a seconda delle esigenze anche da Marchisio e Vucinic. Classe ’93, stupisce la sua personalità’. E’ riuscito perfino ad oscurare le magie di Pirlo: sigla i suoi 3 punti dopo quelli contro il Napoli, per tutta la partita corre, inventa, finalizza. Colpisce un palo ad inizio match con un tiro al bacio che si stampa sul palo. Confeziona la palla per il momentaneo gol del vantaggio e chiude la partita con i tre punti che valgono oro in vista del big match contro l’Inter.

    Bologna

    Taider 6,5: Pogba lo affossa ma nell’unica occasione che la Juventus gli concede lui si fa trovare pronto confezionando un tiro alle spalle di Buffon che vale il momentaneo 1-1.

    Motta 5,5: Perde il duello con Giaccherini per tutta la durata della sua partita e al 9′ gli permette di colpire di testa indisturbato per fare da sponda al gol di Quagliarella.

    Gabbiadini 5,5: Il talento under 21 non impensierisce la retroguardia bianconera ma è difficile farlo quando i compagni non ti servono buone chance.

    Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6,5, Bonucci 6, Caceres 6; Isla 5,5 (31′ st Vucinic 6), Giaccherini 6,5, Pirlo 6, Pogba 8, De Ceglie 4 (28′ st Asamoah 6); Quagliarella 6,5 (27′ st Giovinco 6), Bendtner 6. A disp.: Storari, Rubinho, Lucio, Chiellini, Lichtsteiner, Marrone, Padoin, Pepe, Matri. All.: Alessio
    Bologna (3-4-1-2): Agliardi 5,5, Sorensen 5,5, Antonsson 5, Cherubin 6; Motta 5,5 (21′ st Pulzetti 6), Kone 6,5, Pazienza 5,5 (21′ st Krhin 6), Morleo 6; Taider 6,5; Gabbiadini 5,5 (44′ st Paponi sv), Gilardino 6. A disp.: Stojanovic, Lombardi, Radakovic, Guarente, Carvalho, Garics, Abero, Riverola, Pasquato. All.: Pioli

    Juventus-Bologna 2-1 – highlights
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  • E’ piccola Juve in Europa. In attacco le lacune maggiori dei bianconeri

    E’ piccola Juve in Europa. In attacco le lacune maggiori dei bianconeri

    Il pareggio in casa del modesto Nordsjaelland ha fatto tornare alla ribalta i vecchi, e forse pochi in proporzione ad altre squadre, difetti di una Juventus che in campionato va come un treno ma che in Champions stenta, e pure parecchio. Per primeggiare anche in Europa c’è la necessità di qualche aggiustamento nell’organico a disposizione di Antonio Conte. Quello più evidente riguarda l’attacco: anche in Danimarca si è creato tantissimo ma si è concretizzato solo il gol di Vucinic. Quasi trenta tiri verso la porta avversaria ed un solo gol. C’è evidentemente qualcosa che non va.

    E non sono solo le parate di Hansen, ma più in generale la mancanza di freddezza sotto porta. Ieri sera è stato decisivo Vucinic, visibilmente debilitato da uno stato influenzale che dura ormai da diversi giorni ma abile a trasformare in gol l’unico pallone utile che gli sia capitato tra i piedi. C’è da dire però che il montenegrino nelle due precedenti gare europee non aveva brillato. Per il resto la situazioni non è delle migliori. Matri ha ancora una volta dimostrato tutti i propri limiti lontano dall’Italia: qualche colpo di testa su calcio piazzato e nulla più. Sembra aver perso quello smalto e quell’istinto del gol che aveva sino all’inizio della passata stagione. Giovinco, nonostante si dimeni tantissimo su tutto il fronte offensivo, sembra si sia dimenticato come si fa gol: le occasioni lui le ha, ma non riesce mai a concretizzarle, innervosendosi di conseguenza.

    Poi c’è Bendtner, arrivato in assenza del top player ma che di quest’ultimo ha veramente poco. E’ vero, ha giocato poco e forse per i tifosi juventini c’è stato più modo di vederlo con la sua nazionale contro l’Italia che in bianconero, ma per parola di Angelo Alessio ancora deve inserirsi nei meccanismi della squadra. Inoltre ha avuto una ghiotta chance contro il Nordsjaelland con la sua specialità preferita, il colpo di testa. Ma gli esiti sono stati davvero disastrosi. Finiamo poi con Quagliarella: il gol con il Chelsea e la successiva doppietta in campionato lo avevano fatto tornare nel giro dei titolari, ma dopo due gare brillanti è tornato nell’anonimato, anche se ieri sera è finito fuori, presumibilmente, per motivi derivanti da un’intervista.

    Insomma nel reparto offensivo juventino sembra mancare quel centravanti in grado di garantire gol con una certa costanza e sbloccare gare che poi sfociano inesorabilmente in passi falsi come quello di ieri sera. A gennaio in questo senso si dovrà assolutamente intervenire sul mercato, anche se in ottica Champions potrebbe essere molto tardi: il girone eliminatorio infatti terminerà a dicembre. Sino ad allora ci sarà da soffrire per i tifosi della Juventus che potranno sperare sui gol degli altri reparti, come accaduto con Vidal a Londra e Bonucci in casa contro lo Shakhtar. Ma se l’attacco ha le sue responsabilità e la società dovrebbe muoversi in tal senso, per una grande Juve anche in Europa sembrano necessari anche altri correttivi.

    Alessandro Matri
    Alessandro Matri © Jonathan/Getty Images

    A partire dalla difesa: in campionato i bianconeri hanno il miglior reparto arretrato, non avendo subito reti in quattro degli otto incontri sin qui giocati. E vi è da dire che i quattro match in cui Buffon è stato superato (Udinese, Genoa, Roma e Siena) sono stati comunque vinti dai piemontesi, rendendo inutili le reti avversarie. In Europa invece il discorso è diverso: in tre gare la Juventus ha sempre subito reti, quattro per la precisione. Il Nordsjaelland, prima di affrontare la squadra di Conte, non aveva mai fatto gol. Dati che dovrebbero indurre la dirigenza bianconera ad investire qualcosa per rinforzare un reparto che se in Italia sembra non avere eguali, in Europa ancora non sembra essere sufficiente. L’innesto di Lucio infatti non sembra aver dato gli esiti sperati, per questo in futuro bisognerebbe affiancare un difensore di spessore continentale a quelli già presenti.

    Altre lacune arrivano poi dagli esterni. Lichtsteiner è l’unico che ha un rendimento costante. Lo stesso Asamoah, che sta facendo grandi cose in Italia, nei primi due match europei non ha regalato spunti particolari, anche se vi è da dire che quello non è il suo ruolo originario. Entrambi ieri sera erano fuori per infortunio, e la cosa si è notata. Per il resto infatti c’è davvero molto poco. De Ceglie ha fatto intravedere qualcosa di buono ma non sembra in grado di poter fare la differenza o comunque giocare sempre su grandi livelli in Europa. Isla sembra lontano anni luce dallo sgusciante laterale di Udinese mentre la questione riguardante Pepe assume sempre più i connotati di un mistero: infortunato da quest’estate sembra sempre in procinto di rientrare ma non lo fa mai.

    Poteva essere un’arma in più, ma sinora è uno dei grandi misteri di questa Juve. Caceres, che esterno non è, ogni qualvolta viene chiamato in causa fa il suo e forse anche più come visto contro il Napoli. Ieri doveva partire titolare ma misteriosamente gli è stato preferito Isla. A conti fatti servono almeno tre innesti, ma quello riguardante l’attacco sembra essere più urgente: per una grande Juve in Europa servono grandi giocatori a livello continentale.

  • Juve in Danimarca senza Vucinic, Matri e Giovinco in attacco

    Juve in Danimarca senza Vucinic, Matri e Giovinco in attacco

    E’ solo la terza giornata ma per la Juventus è già una sfida decisiva. Al Parken Stadium di Copenhagen contro il Nordsjælland i bianconeri non possono sbagliare: con il pareggio casalingo contro lo Shakhtar Donetsk infatti i ragazzi di Antonio Conte hanno esaurito i bonus e dunque un altro stop potrebbe essere quasi fatale per il passaggio del turno. L’avversario, almeno sulla carta e vedendo i primi risultati ottenuti nella massima competizione europea, è modesto, ma non bisogna commettere l’errore di sottovalutarlo.

    I piemontesi vogliono in ogni modo invertire il trend che li vede pareggiare da ben 8 gare consecutive in Europa : un record da intendere in negativo considerando che i primi sei di questa serie costarono l’eliminazione dall’Europa League e i due di questa stagione hanno messo i torinesi in una situazione di classifica alquanto delicata in ottica passaggio del turno. I danesi sino al momento sono a quota zero e non solo in termini di vittorie, ma anche di gol fatti. Inoltre giocheranno su di un campo che non è il loro, in quanto in Europa è necessaria una capienza maggiore rispetto allo stadio che li ospita nelle sfide di campionato.

    Martin Caceres
    Martin Caceres © Valerio Pennicino/Getty Images

    Per quanto riguarda le formazioni che scenderanno in campo Antonio Conte recupera Buffon e De Ceglie, assenti per motivi diversi sabato scorso contro il Napoli ma che saranno abili e arruolabili a differenza di Asamoah e Lichtsteiner, i quali si vanno ad aggiungere a Pepe nella lista degli assenti. Dubbi ancora sulla presenza di Vucinic. Mini emergenza esterni dunque per l’allenatore bianconero che pensa poi a dare un turno di riposo a Barzagli, lasciando spazio a Lucio in difesa e al duo Caceres De Ceglie sulle corsie laterali.

    Come al solito grande ballottaggio in avanti dove Matri e Giovinco sono in vantaggio rispetto agli altri tre, con Bendtner che potrebbe subentrare nella ripresa in una gara tutta particolare per lui visto che si gioca nella sua nazione, la Danimarca. Nel 3-5-2 di Conte davanti a Buffon pacchetto arretrato formato da Lucio, Bonucci e Chiellini. In mezzo al campo agiranno Pirlo, Marchisio e Vidal, con Caceres e De Ceglia esterni. In avanti Matri farà coppia con Giovinco, a meno di sorprese dell’ultima ora, apparso molto sgusciante nel match vinto 2-0 contro il Napoli.

    Dall’altro lato il tecnico dei danesi Hjulmand è intenzionato a schierare i suoi con il 4-2-3-1. Davanti al portiere Hansen la difesa sarà formata da Okore e Runje centrali, con Arkhurst e Mtiliga laterali. Adu e Stokholm agiranno davanti alla difesa con il trio Lorentzen, Christensen e John dietro l’unica punta che sarà Beckman. Solo panchina invece per Laudrup, figlio di Michael che in bianconero vinse una Coppa Intercontinentale.

    Le probabili formazioni di Nordsjaelland-Juventus:
    NORDSJAELLAND (4-2-3-1): J. Hansen; Arkhurst, Okore, Runje, Mtiliga; Adu, Stokholm; , Lorentzen, Christensen, John; Beckman. In panchina: Villandsen, Gundelach, Ticinovic, Petry, Laudrup, Christiansen, Nordstrand. Allenatore: Hjulmand
    JUVENTUS (3-5-2):  Buffon; Lucio, Bonucci, Chiellini; Caceres, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Matri, Giovinco. In panchina: Storari, Barzagli, Isla, Pogba, Bendtner, Vucinic, Quagliarella. Allenatore: Alessio

  • De Ceglie sprona la Juventus: ora vinciamole tutte

    De Ceglie sprona la Juventus: ora vinciamole tutte

    Ha da poco rinnovato il suo contratto con la Juventus, legandosi per altri cinque anni, fino al 2017, al club bianconero nel quale è cresciuto calcisticamente, compiendo la trafila che conduce dai settori giovanili alla prima squadra, insieme al suo amico e compagno di squadra Claudio Marchisio: Paolo De Ceglie da Aosta, classe 1986, è uno dei volti “made in Juventus” della squadra di Antonio Conte e, pertanto, è attualmente proiettato totalmente sul campionato della sua squadra, con l’obiettivo di continuare a far bene nella presente stagione, con l’intento di “vincerle tutte, senza guardare in casa d’altri”, coerentemente con quanto ha dichiarato ieri anche l’azionista di maggioranza della Juventus, John Elkann, che ha incitato la squadra a non mollare nè in campionato nè in Coppa Italia, in prospettiva della finale di Roma.

    Il terzino bianconero, dunque, risponde all’orientamento complessivo della compagine bianconera, emerso ancor con più forza dopo l’ ormai celebre arringa di Antonio Conte nell’allenamento di ieri a Vinovo, sostenendo che “il morale della squadra ora è alto perchè i risultati in questo momento stanno arrivando, ma dobbiamo contribuire a tenerlo alto con i risultati”.

    A proposito dei diretti avversari del Milan, De Ceglie parla dell’ eliminazione dei rossoneri dalla Champions League, per mezzo del Barcellona: l’esterno bianconero si definisce “dispiaciuto” ma rivela di non aver ancora idea di quali effetti possa generare sull’umore degli avversari. Se da un lato, infatti, potrà portargli beneficio dal punto di vista del risparmio di energie fisiche e mentali, dall’altro lato è anche vero che proseguire il cammino europeo avrebbe garantito una spinta positiva in termini di entusiasmo. Sempre in casa Milan, poi, Paolo De Ceglie commenta anche l’infortunio accorso ad Alexandre Pato, facendo riferimento anche alla sua esperienza personale, costellata di tanti stop per infortunio, che gli permette di capire “quanto difficile sia stare lontano dal campo”, ed in particolar modo in un momento tanto delicato della stagione.

    Paolo De Ceglie | © Getty Images

    In casa Juventus, però, l’attenzione è già tutta per la gara di sabato pomeriggio a Palermo, nella quale la Juventus “dovrà partire forte, iniziando con il piglio giusto”, perchè solo la continuità permetterà di continuare a sognare, continuando nel positivo percorso intrapreso, che non è frutto del contributo dei singoli, anche se eccellenti (da Del Piero a Vucinic a Vidal, ndr) ma è una sommatoria dell’ormai celebre spirito di gruppo, “che ha reso tutti decisivi”.

    In un’orchestra ben oliata, che pare funzionare alla perfezione, Paolo De Ceglie sta fornendo il suo contributo, step by step, conquistandosi di partita in partita uno spazio sempre più importante, passando dall’essere riserva all’essere una pedina importante nello scacchiere di Conte, soprattutto per la sua duttilità e la sua disponibilità al sacrificio, dote sempre apprezzata dagli allenatori.

    In tema di sogni, poi, inevitabile un riferimento alla maglia Azzurra per Paolo De Ceglie, soprattutto nell’anno degli Europei in Polonia ed Ucraina, il prossimo mese di Giugno; anche su questa tematica l’esterno valdostano sembra avere le idee molto chiare, dichiarando che “la Nazionale è un sogno per ogni calciatore, e soprattutto se si veste la maglia della Juventus si ha il dovere di coltivarlo”.

  • Juventus, è tempo di rinnovi. Matri e Bonucci fino al 2017

    Juventus, è tempo di rinnovi. Matri e Bonucci fino al 2017

    Tempo di prolungamenti in casa Juventus. Dopo Paolo De Ceglie, che nel corso della settimana passata aveva allungato di qualche anno il suo contratto con la squadra bianconera, ieri è stata la volta di altri due elementi il cui accordo scadeva nel 2013. Parliamo del difensore Leonardo Bonucci e dell’attaccante Alessandro Matri i quali, come recita il sito ufficiale della Juventus, hanno rinnovato il contratto sino al 30 giugno del 2017. Una Juventus che guarda al futuro dunque, complice anche l’ok del tecnico bianconero Antonio Conte convinto della potenzialità che hanno i tre giocatori dai quali evidentemente ci si attende tanto in futuro. Ma, a quanto pare, non sarebbe finita qui: a breve infatti potrebbe esserci il prolungamento del contratto di Andrea Barzagli.

    Il centrale, uno dei migliori come rendimento non solo della Juventus ma anche nel campionato italiano nel corso di questa stagione, ha l’accordo in scadenza nel 2013 e l’obiettivo è quello di farlo firmare per almeno altre due stagioni premiandolo anche con un piccolo aumento dell’ingaggio. Il tutto forse anche per respingere le insidie che arrivano dal mercato, considerando che diversi club inglesi oltre che il Bayern Monaco hanno chiesto informazioni sul giocatore. Ma nel giro di breve tempo dovrebbe raggiungersi l’accordo per il prolungamento.

    Alessandro Matri | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Insomma la Juventus guarda già al futuro e considerato il rinnovo di Bonucci e quello prossimo di Barzagli, unitamente alla conferma, scontata, di Chiellini, chissà che il nuovo arrivo nel reparto arretrato non sia solo uno in vista di una stagione, la 2012/2013, che si preannuncia ricca di impegni vista la Champions League ormai raggiunta. Si parla di Alessandro Nesta. Un elemento di provata esperienza indubbiamente, ma per una Juve che punta molto sui giovani non è escluso che alla fine si opti per qualche talentuoso sudamericano. Intanto però si continua a guardare in casa propria e chissà che dopo De Ceglie, Matri e Bonucci e oltre Barzagli non ci siano altri prolungamenti. I tifosi in particolare ne sognano uno, ma al momento appare il più complicato di tutti. Quello di Del Piero, ovviamente.