Tag: paolo cannavaro

  • Calcioscommesse Napoli, Mazzarri in Procura Gianello non si presenta

    Calcioscommesse Napoli, Mazzarri in Procura Gianello non si presenta

    Nel filone partenopeo dell’inchiesta calcioscommesse, ieri è stata una giornata molto intensa e ricca di audizioni per il procuratore Stefano Palazzi, che ha avuto modo di ascoltare diversi esponenti del club napoletano, dall’allenatore Walter Mazzarri, ai calciatori Mascara (ceduto dal Napoli a Gennaio, ndr), Cannavaro e Grava, che seguono l’audizione del primo portiere Morgan  De Sanctis, ascoltato nella giornata di martedì, poichè aveva espressamente richiesto di anticipare la sua convocazione all’immediato rientro dagli Europei.

    Il mister partenopeo ha esordito mostrando grande disponibilità nei confronti della Procura, e la volontà di dare il suo contributo al fine di fare chiarezza, “con grande serenità ma senza paura”. Nel caso dei due difensori, Paolo Cannavaro e Grava, il rischio più grande sarebbe l‘omessa denuncia, considerando che sono stati chiamati in causa dall’ex terzo portiere napoletano, Matteo Gianello, per il quale la situazione è, ormai, praticamente compromessa.

    Walter Mazzarri | © Marco Luzzani/Getty Images

    Gianello, infatti, è indagato per aver avuto un ruolo attivo nelle sospette combine, avendo proposto telefonicamente ai suoi compagni Cannavaro e Grava di perdere la partita Sampdoria-Napoli, ricevendo un netto rifiuto dai due difensori. Tale telefonata è stata intercettata e, dunque, costituisce un tassello importante nel panorama delle difficili ricostruzioni e, per tal motivo, ha avuto un ruolo chiave nel definire la situazione dello stesso Gianello che, come personaggio di punta nelle indagini, per un certo periodo è stato anche pedinato.

    Nonostante il suo legale Eduardo Chiacchio sia uno dei più stimati nell’ambito dei tribunali sportivi, dunque, la situazione legata all’ex terzo portiere partenopeo pare realmente intricata e, probabilmente per tale motivo, lo stesso Gianello ieri non si è presentato davanti alla procura federale, chiedendo un rinvio per problemi di salute. Prima o poi, però, dovrà presentarsi per la nuova audizione e, a tal punto, potrebbe avere due opzioni, ovviamente molto distanti l’una dall’altra: scegliere la strada della collaborazione, sperando in uno sconto di pena, oppure negare tutto, fra ammissioni e ripensamenti, come fatto finora.

    Nel caso del Napoli, inteso come società, la situazione è strettamente legata a quella del suo ex portiere, considerando che il club partenopeo potrebbe essere chiamato in causa proprio per responsabilità oggettiva,  essendo Gianello – all’epoca dei fatti – un suo tesserato.

    Si attendono, dunque, nuovi e prossimi sviluppi legati alla nuova audizione di Gianello, per ora “rinviata a data da destinarsi”, mentre la Procura federale ha reso note alcune variazioni nei calendari relative alle inchieste delle Procure di Cremona, Bari e Napoli, che rimane molto fitto, dal 9 al 16 di Luglio: il 16 Luglio sarà la volta di Domenico Criscito, difensore dello Zenith San Pietroburgo ed ex difensore del Genoa ( oltre che di Leonardo Bonucci e di Andrea Ranocchia), il 9 luglio – fra gli altri – Fabio Quagliarella, mentre il 10 Luglio (anzichè il 9) sarà ascoltato Andrea Masiello, ma anche Filippo Carobbio, il “grande accusatore del Siena”.

    Il 12 Luglio, quindi, sarà la volta del presidente del Siena Massimo Mezzaroma, mentre il giorno successivo, il 13 Luglio, sarà il turno di Da Costa della Sampdoria, oltre che del tecnico della Juventus Antonio Conte, che dovrà deporre in merito al periodo in cui guidava il Siena.

  • Calcioscommesse Napoli coinvolto? Europa League a rischio

    Calcioscommesse Napoli coinvolto? Europa League a rischio

    Deferimento a titolo di responsabilità oggettiva. E’ questo quanto rischia il Napoli secondo il quotidiano La Repubblica con riferimento alla scommessopoli che sta coinvolgendo il mondo del calcio italiano. Secondo quanto riferito dal sito dallo stesso giornale i pm partenopei starebbero per chiudere il cerchio riguardo al caso che coinvolge la società campana. La gara sotto la lente d’ingrandimento sarebbe quella relativa all’ultima giornata della stagione 2009/2010 allorquando i campani fecero visita alla Sampdoria.

    Quel match, tra le altre cose, ebbe grossa rilevanza per i genovesi, che grazie al successo ottennero il pass per i preliminari di Champions League. Con riferimento a quell’incontro il 15 giugno 2011 è stato sentito dalla Procura l’ex terzo portiere dei partenopei Matteo Gianello, indagato per frode sportiva, e il quale ha sempre negato di aver scommesso con riferimento al match con la Sampdoria, pur ammettendo di aver ricevuto delle avances da parte dell’ex compagno ai tempi del Chievo Verona Silvio Giusti, il quale chieste all’estremo difensore di offrire del denaro ad alcuni compagni di squadra al fine di addomesticare il risultato in favore dei liguri.

    Sampdoria-Napoli © Massimo Cebrelli/Getty Images

    Secondo Gianello la proposta sarebbe stata avanzata nei confronti di Paolo Cannavaro e Gianluca Grava che avrebbero rifiutato, ma i due difensori, che comunque non sono indagati, hanno negato di aver affrontato discorsi del genere con Gianello. C’è da dire che questo è l’unico episodio per il quale il Napoli sembra rischiare qualcosa: non sembrano infatti sussistere elementi in grado di confermare eventuali combine in Napoli-Parma 2-3 del 2009/2010 e Lecce-Napoli 2-1 e Napoli-Inter 1-1 del 2010/2011, match in un primo momento attenzionati e considerati interessanti. Si rischierebbe infatti solo la responsabilità presunta per Napoli-Sampdoria 4-0 della stagione 2010/2011.

    Ma quali sanzioni rischia la società partenopea, qualificata alla prossima Europa League? Se si considera la responsabilità oggettiva si rischia la penalizzazione di 2 o più punti e l’esclusione dalle competizioni europee, in caso di responsabilità presunta potrebbe esserci solo un’ammenda.

     

    Video Napoli Sampdoria 4-0 la partita sotto accusa nello scandalo calcioscommesse
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  • Napoli – Novara 2-0, Cavani rilancia la corsa Champions

    Napoli – Novara 2-0, Cavani rilancia la corsa Champions

    Napoli Novara 2-0. E’ questo il finale dal San Paolo. Tutto facile dunque per gli uomini di Mazzarri, che grazie a questo successo tengono vive le speranze “Champions League”.

    Napoli Novara inizia con circa 13 minuti di ritardo per via di un infortunio alla spalla dell’arbitro Doveri. Pronti via, è subito il Napoli a rendersi pericoloso, prima con Hamsik, poi con Dzemail, ma entrambe le conclusioni sono facili preda di Fontana, lucidato a nuovo per l’occasione. All’ 8′ ci prova Cavani, ma il suo tapin ravvicinato è deviato in angolo da Centurioni. Il Novara arretra il proprio baricentro lasciando le redini del gioco in mano ai partenopei, che dal canto loro, provano ad impensierire la retroguardia piemontese con rapidi capovolgimenti di fronte. Al 20′ arriva il vantaggio dei padroni di casa. Goffo rinvio di Fontana, sul quale si avventa Dzemaili che al posto di calciare di prima intenzione verso la rete, serve un assist d’oro a Cavani, che a porta vuota sigla l’ 1-0 Napoli. Esplode il San Paolo, la rincorsa al terzo posto è ancora possibile.

    Napoli – Novara © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    La partita prosegue su ritmi medio alti. Il Novara bada a difendersi e a ripartire in contropiede, nonostante Caracciolo sia troppo isolato la davanti. Al 37′  il Napoli chiude i conti. Cavani riceve palla sul versante sinistro dell’area di rigore, tiro a girare respinto prontamente da Fontana, ma sulla stessa ribattuta si avventa Cannavaro che da zero metri sigla il 2-0 partenopeo. Il primo tempo va così in archivio.

    La ripresa vede le due squadre affrontarsi a viso aperto, con il Napoli sempre padrone del possesso palla. Ci provano ancora Dzemaili e Cavani, ma è ancora bravo Fontana ad evitare la goleada. Il Novara prova a farsi vivo dalle parti di De Sanctis, ci prova Caracciolo con un morbido pallonetto, ma è attento il portiere partenopeo a sventare la minaccia. Il finale di gara serve a Mazzarri per far rifiatare alcuni giocatori. Finisce così, Napoli Novara 2-0, tutto fin troppo facile per i partenopei, i quali possono ancora sperare nella rincorsa al terzo posto.

    Le Pagelle

    NAPOLI

    Cannavaro 7: Baluardo difensivo, vera sicurezza del pacchetto arretrato, oggi decisivo anche in zona goal. CAPITANO

    Dzemaili 7,5: Prestazione da incorniciare per il centrocampista ex Parma. Detta i ritmi del gioco, sempre lucido in cabina di regia. Geniale l’invenzione che consente a Cavani di  realizzare il 2-0. GEOMETRA

    Cavani 7,5: Sembra ritornato su altissimi livelli. Implacabile in zona goal, sempre pronto al sacrificio. De Laurentis dovrebbe pensarci bene prima di lasciarlo andare via. EL MATADORRRR

    NOVARA

    Fontana 5: Sulla valutazione pesa come un macigno l’erroraccio che ha consentito al Napoli di portarsi sul 2-0. Comunque per il resto buona prestazione. DISTRATTO

    Radovanovic 4,5: Si pensava dovesse partire dalla panchina, invece Tesser lo ha preferito tra gli 11 titolari. Ma siamo sicuri che lo stesso allenatore rifarebbe la stessa scelta? FANTASMA

    Caracciolo 5: Troppo isolato in avanti, fa quel che può. ABBANDONATO

    NAPOLI: De Sanctis 7; Campagnaro 7, Cannavaro 7, Aronica 6; Maggio 6, Gargano 6,5, Inler  6 (32′ s.t. Vargas 6,5), Zuniga 6 (45′ s.t. Dossena); Hamsik 6,5 (48′ s.t. Ammendola), Dzemaili 7,5, Cavani 7,5. (Colombo, Fernandez, Britos, Fideleff). All.: Mazzarri.

    NOVARA: Fontana 5; Morganella 6, Lisuzzo 5,5, Centurioni 5, Paci 5 (33′ s.t. Dellafiore), Gemiti 6; Porcari 5,5, Radovanovic  4,5 (11′ s.t. Pesce), Jensen 5; Caracciolo 5, Mascara 5 (32′ s.t. Rubino 5,5). (Coser, Rinaudo, Mazzarani, Morimoto). All.: Tesser

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  • Napoli, scelte Mazzarri fanno discutere. Insorgono le “riserve”

    Napoli, scelte Mazzarri fanno discutere. Insorgono le “riserve”

    La sconfitta maturata sul campo della Juventus ha evidenziato tutti i limiti di un Napoli che sembra aver finito la benzina. A dire la verità questa sensazione si era avuta già nel match degli ottavi di finale di Champions League perso 4 a 1 contro il Chelsea. Una squadra stanca, completamente lontana da quella che ad inizio stagione faceva faville in Champions e che fa difficoltà anche a tirare in porta, va completamente in tilt sui calci piazzati e non riesce nemmeno a giocare in velocità sulle fasce come spesso accaduto. I tre tenori Hamsik, Lavezzi e Cavani sembrano irriconoscibili rispetto a qualche tempo fa: mai pungenti, visibilmente stanchi, incapaci anche solo di mettere ansia alle difesa avversaria.

    In difesa invece la spia di Aronica sembra segnare il rosso fisso da tempo mentre Cannavaro e Campagnaro non riescono più ad esprimersi su buoni livelli. A questi va aggiunto il nervosismo di Zuniga, ieri sera espulso per una gomitata rifilata a Chiellini ma anche le precarie condizioni di Maggio, recordman di sostituzioni nel primo tempo nel corso dell’ultimo mese. Detto ciò una domanda sorge spontanea: perché Mazzarri da inizio stagione continua ad affidare il Napoli sempre ai soliti undici senza mai far rifiatare qualcuno di essi? Il caso più lampante è quello di Maggio: spesso lo si sta facendo giocare non al top, e ciò gli sta causando infortuni su infortuni. Magari Dossena non avrà la stessa spinta, ma se non gli viene mai data fiducia non può dimostrare appieno le proprie potenzialità.

    In avanti il trio delle meraviglie ha fatto gli straordinari ma in panchina c’è un Pandev che a livello di esperienza probabilmente ha qualcosina in più degli altri, e spesso quest’anno ha trovato anche la rete. Perché non dargli spazio? Eppure sembra poter essere assolutamente in grado di sostituire uno dei tre tenori. Senza dimenticare l’oggetto misterioso Edu Vargas , arrivato a gennaio quasi come il bomber che avrebbe consentito agli azzurri di fare il salto di qualità ed invece relegato a riserva. Peggio di quanto accaduto a Lucarelli, il cui apporta è praticamente nulla. Eppure i suoi gol in Serie A negli anni scorsi li ha fatti.

    Walter Mazzarri © Giuseppe Bellini/Getty Images

    A centrocampo il discorso non cambia di molto: Dzemaili , soffiato in estate ad un’agguerrita concorrenza non ha avuto mai quella fiducia che si è conquistato sul campo con buone prestazione negli spezzoni di gara che gli sono stati riservati. Di Dossena invece abbiamo detto. Ma il caso più curioso appare quello difensivo: Aronica quest’anno non ha convinto quasi nessuno. Ed invece continua a giocare titolare mentre il nazionale argentino Fernandez continua a stare fuori. Ma quest’ultimo ogni qualvolta è stato chiamato in causa ha fatto sempre la sua ottima figura. Sempre fuori anche Fideleff e Britos, quest’ultimo autore di un grandissimo campionato lo scorso anno al Bologna e a cui in estate si erano interessati diversi club tra cui la Juventus.

    In sintesi, rispetto allo scorso anno, l’unico volto nuovo tra gli undici intoccabili è Inler. Detto ciò una domanda sorge spontanea: a cosa sono serviti i rinforzi messi a disposizione dalla società all’allenatore nel corso delle finestre di mercato visto che giocano sempre i soliti undici? Che spreco di risorse vi è stato in questo senso visti alcuni investimenti importanti come quello che ha portato Edu Vargas in Campania? Se lo è chiesto anche il presidente Aurelio De Laurentiis il quale dopo la netta sconfitta patita allo Juventus Stadium ha “ordinato” a Mazzarri di dare spazio, in questo finale di stagione, ai giovani fino a 22 anni con qualche altro elemento di massimo 27 anni. Finalmente Mazzarri cambierà l’intoccabile undici? Staremo a vedere.

  • Verso Chelsea – Napoli, Cannavaro non vuole cali di tensione

    Verso Chelsea – Napoli, Cannavaro non vuole cali di tensione

    Meno due a Chelsea Napoli, la sfida che si disputerà a Londra e che potrebbe valere i quarti di finale di Champions League per un’altra formazione italiana. La concentrazione è altissima in casa Napoli, e a meno di 48 ore dall’inizio del match la tensione è enorme. I tifosi azzurri cominciano ad arrivare nella capitale inglese in vista dell’affascinante sfida contro il Chelsea di Di Matteo, sconfitto al San Paolo nell’incontro di andata per 3 a 1. Bisognerà, dunque, non perdere, o farlo con un gol di scarto. Fiducioso il capitano dei partenopei Paolo Cannavaro, come dimostrato in un’intervista a Radio Marte nel corso della giornata di oggi. “L’attesa è enorme – ha affermato -, ma è meglio vivere questo momento in modo normale. I tifosi scalpitano ed è giusto così, però noi dobbiamo stare tranquilli e non farci prendere dalla tensione, anche se sarà difficile. Per quanto fatto finora sarà comunque un successo, ma daremo tutto per allungare questo sogno e farlo vivere ai tifosi. Partiamo da un vantaggio importante, ma dovremo giocare come se fossimo sullo 0-0.

    La carica dei tifosi farà piacere, ma la squadra, secondo quanto dichiarato da Cannavaro, è concentrata solo sul rettangolo di gioco. “La gara si giocherà in campo, non sugli spalti – dice -. Noi avremo più di 3 mila tifosi allo Stamford Bridge, ma il Chelsea ci aspetterà con il coltello tra i denti: non temiamo il loro pubblico, possono esserci anche 60 mila spettatori, però la gara si vince sul campo”. Non bisognerà rilassarsi. Il ko del Milan con l’Arsenal è servito da esempio agli azzurri: “Non credo sia una questione di inesperienza: la gara del Milan con l’Arsenal – asserisce Cannavaro – ci ha aperto gli occhi: ci sarà certamente da soffrire, ma con un po’ di attenzione nei primi minuti possiamo farcela. Sarà importantissimo il primo tempo, basti guardare il Milan che al 45’ era già sotto per 3-0”.

    Paolo Cannavaro © Roberto Serra/Getty Images

    Poi da Cannavaro un appello ai tifosi. “In Inghilterra non si scherza: non chiuderanno gli occhi su alcun aspetto. Hanno contrastato gli hooligans e non transigono nemmeno sulla sigaretta allo stadio. Spero nei tifosi azzurri, ma sono certo che non ci saranno problemi. Nei settori diversi da quello ospite ci saranno dei divieti, il Napoli ha diffuso un comunicato: spero che i tifosi lo osserveranno”.

    Anche la società partenopea ha diffuso un comunicato sul proprio sito, indirizzandolo ai propri tifosi. “Non sono ammessi cori volgari o di discriminazione così come è vietato fumare o lanciare oggetti in campo -. Inoltre i tifosi azzurri che compreranno un biglietto che non sia nel settore Ospiti verranno allontanati”. La formazione di Mazzarri oggi ha svolto solo un lavoro atletico prima di concentrarsi sulla tecnica e la tattica. Tutti presenti ad eccezione dei difensori Grava e Britos che hanno continuato il programma di recupero svolgendo un lavoro differenziato. Domattina ci sarà la partenza per Londra dove ad arbitrare il match ci sarà il tedesco Felix Brych, mentre gli assistenti saranno Pickel e Borsch, il quarto uomo Zwayer.

  • Napoli – Cagliari 6-3, Lavezzi show

    Napoli – Cagliari 6-3, Lavezzi show

    Partita pirotecnica quella in scena al San Paolo, un Napoli tutt’altro che distratto dal pensiero della Champions prende a pallate il Cagliari che si presenta alla partita come vittima sacrificale e subisce per 90′, fatta eccezione per qualche sporadica occasione, il gioco travolgente dei partenopei. I padroni di casa mantengono il controllo della gara fin da subito concedendo certo qualche occasione di troppo, figlia soprattutto di un certo appagamento dato man mano dal risultato sempre più largo, ma che a Londra potrebbe costar caro.

    Come detto gli azzurri partono subito forte e al 9′ sono già in vantaggio grazie ad un’azione personale di Hamsik che rubata palla sulla trequarti aggira Conti e dal  limite dell’area incrocia un destro chirurgico che s’insacca all’angolino basso alla destra dell’incolpevole Agazzi. E’ il primo acuto, passano appena 10′ minuti ed ecco che arriva il raddoppio, stavolta è capitan Cannavaro bravo ad inserirsi da dietro e a colpire di testa una deliziosa parabola disegnata da calcio da fermo dal Pocho Lavezzi. La regola del 10 vale anche per la terza marcatura di marca partenopea, al 29°, infatti, arriva la tripletta degli uomini di Mazzarri e ancora una volta è il numero 22 a metterci lo zampino superando in velocità il diretto avversario e mettendo in mezzo un pallone forte e teso che Astori, devia nella propria porta, per il più classico degli autogol.

    3-0 dopo mezz’ora e la pratica pare essere già archiviata, se non fosse per Larrivey che con un bel colpo di testa, sfruttando l’assist di Conti, batte de Sanctis e accorcia le distanze. Al 41′ poi tocca a Thiago Ribeiro, subentrato all’infortunato Nainggolan, avere sui piedi la palla buona per riaprire sorprendentemente il match prima della fine del primo tempo, ma purtroppo per lui e per il Cagliari trova sulla sua strada l’opposizione di Desanctis, che a dire il vero non fatica molto a deviare il tiro dell’attaccante rossoblu. Si va al riposo.

    Al rientro in campo delle squadre ti aspetti un Cagliari arrembante che metta alle corde il Napoli, ma a chiudere la pratica ci pensa ancora lui, il solito Pocho Lavezzi sempre più leader di questa squadra, che sfruttando la sua velocità supera Canini, il difensore cagliaritano prova ad intervenire sulla palla ma colpisce nettamente l’attaccante, è rigore ed è lo stesso Lavezzi a battere dagli undici metri il malcapitato Agazzi.

    Paolo Cannavaro © gettyimages

    Pochi minuti ancora è Mazzarri concede al suo uomo di punta un po’ di fiato ed una meritata standing-ovation, facendogli subentrare  Cavani, che non tarda ad entrare in clima partita. El Matador prima cerca la soluzione personale, con la palla che esce di poco a lato e poi al 70′ offre un pallone invitante a Gargano, che controllando col destro supera due uomini e sul rimbalzo batte di sinistro e per la quinta volta l’estremo difensore sardo.

    Pochi minuti dopo però è ancora un sussulto di Larrivey a far scuotere la testa a Mazzarri, El Bati in elevazione sovrasta un troppo lascivo Campagnaro e sfruttando una bella palla messa in mezzo dal talentino Ibarbo, batte per la seconda volta il numero 1 degli azzurri. A questo punto la partita sembra non aver nient’altro da dire, e invece ecco il punto del set dei padroni di casa, Pandev confeziona un assist al bacio per Maggio, anch’esso subentrato, e l’esterno della nazionale non si fa pregare incrociando col destro e battendo ancora Agazzi. Stavolta la partita è definitivamente chiusa per chi avesse avuto qualche dubbio, ma Larrivey non è d’accordo e si regala una terza gioia personale con un’azione fotocopia rispetto a quella che lo aveva portato a siglare la sua seconda rete, stesso copione dunque con Ibarbo in veste di uomo assist e l’attaccante argentino bravo a svettare di testa e a battere ancora l’estremo azzurro.

    Nove gol, tanto spettacolo e una serata indimenticabile per entrambe le difese che sicuramente non hanno brillato, Mazzarri dovrà di sicuro dare una strigliata ai suoi, perchè 3 gol allo Stamford Bridge difficilmente sarebbero digeribili, certo che se davanti Lavezzi continua nel suo stato di grazia, il tecnico toscano gode di una preziosa arma per approdare ai quarti e chissà sognare anche qualcosa in più.

  • Napoli Cesena, assenti Lavezzi e Cannavaro

    Napoli Cesena, assenti Lavezzi e Cannavaro

    Al contrario del Nord Italia, flagellato in queste ore dalla neve, caduta copiosamente da due giorni a questa parte, il Sud Italia è interessato da temporali e grandinate, oltre che da venti forti e temperature basse.

    Il bollettino meteo, in questa giornata di campionato, diventa protagonista assoluto, ancor più delle news dai ritiri, delle notizie e delle indiscrezioni di formazione. Se le condizioni non sono accettabili per giocare, infatti, non si gioca, così com’è accaduto ieri  per il primo anticipo della seconda giornata del girone di ritorno, con Parma-Juventus, rinviata per l’abbondante coltre di neve che copriva il Tardini.

    Nel caso di Napoli-Cesena, il pericolo rinvio non sembra sussistere ed allora la partita del San Paolo assume rilevanza per le ambizioni della truppa di mister Mazzarri, chiamata a riscattare le ultime deludenti prestazioni, prima che ritornino gli impegni di Champions League con gli ottavi di finale da disputare, nel tentativo di colmare il più possibile il gap dalla terza in classifica, fermo restando che l’obiettivo qualificazione alla prossima Champions è ormai una priorità dichiarata per gli Azzurri.

    Questa sera al San Paolo sarà, dunque, fondamentale per i Napoletani scendere in campo con il giusto mordente e la giusta grinta, proprio per evitare altri spiacevoli stop in occasione di partite “di secondo livello”, così come potrebbe risultare proprio quella in programma contro il Cesena.

    Walter Mazzarri | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Mazzarri, pertanto, schiererà una formazione sperimentale per rimediare alla squalifica di Lavezzi ed all’infortunio di capitan Paolo Cannavaro con uomini che, perchè utilizzati di meno, potenzialmente hanno maggiori motivazioni. Il probabile undici che il tecnico livornese manderà in campo è il seguente, con modulo 3-4-2-1: De Sanctis in porta, Grava, Fernandez, Aronica in difesa; Maggio, Gargano, Inler, Dossena a centrocampo; Dzemaili, Pandev; Cavani unica punta effettiva, supportato proprio dal macedone.

    Il Cesena di Arrigoni, invece, si schiererà con modulo 3-5-2, con l’intento di bloccare gli attacchi del Napoli soprattutto sulle fasce laterali: la formazione dei romagnoli dovrebbe prevedere Antonioli in porta, Moras, von Bergen, Rodriguez in difesa; Comotto, Parolo, Guana, Martinho, Pudil a centrocampo; Rennella, Malonga in attacco.

  • Calcioscommesse, giocatori del Napoli intercettati

    Calcioscommesse, giocatori del Napoli intercettati

    Tre giocatori del Napoli sarebbero stati intercettati dalla Procura del capoluogo partenopeo nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Melillo “reati da stadio” legata a quella condotta dalla Procura di Cremona sul calcioscommesse che ha portato all’arresto di diversi calciatori, tra quelli in attività ed ex, e non: si tratta del capitano Paolo Cannavaro, dell’attaccante Giuseppe Mascara e dell’ex portiere, ora al Sarego, Matteo Gianello.

    Paolo Cannavaro | © Claudio Villa/Getty Images

    Le utenze telefoniche dei tre giocatori azzurri sarebbero state tenute sotto stretto controllo per tutto il corso della scorsa estate da parte degli inquirenti per accertare se vi fossero conversazioni che potessero far risalire all’anomalo volume di giocate su una delle gare sospette. A rivelarlo, in esclusiva, il settimanale Panorama.

    Sotto la lente d’ingrandimento della Procura infatti, oltre alle tre gare della squadra di De Laurentiis già al vaglio degli inquirenti, Napoli – Parma 2-3 del 10 aprile 2010, Napoli – Sampdoria 4-0 del 31 gennaio 2010 e Lecce – Napoli 2-1 dell’8 maggio 2011, se ne sono aggiunte altre tutte per presunti inquinamenti mafiosi, in particolare sui presunti rapporti tra i clan della camorra e alcune agenzie di scommesse. Tra queste anche Milan – Napoli 3-0 dello scorso 28 febbraio 2011 di cui sono stati visionati diversi filmati. Sono poche comunque le indiscrezioni filtrate per avere un quadro completo della situazione, nulla si sa dei personaggi coinvolti e sui presunti illeciti dal momento che c’è grande riservatezza intorno al lavoro dei magistrati.

    Per quanto riguarda i tre giocatori intercettati, Gianello, l’unico ad essere indagato per frode sportiva, è stato ascoltato a giugno, Mascara ha reagito con sorpresa alle domande di Panorama affermando di non aver ricevuto nessun avviso giudiziario e nessuna convocazione in Procura evidentemente perchè gli inquirenti non hanno trovato nulla di rilevante e nessun riscontro ai loro sospetti mentre il capitano Cannavaro, che non risulta essere indagato, sarebbe stato intercettato solo per capire come lo spogliatoio reagisse alle proposte esterne di combine.

  • Paolo Cannavaro “voglio diventare una bandiera del Napoli”

    Paolo Cannavaro “voglio diventare una bandiera del Napoli”

    Per Paolo Cannavaro, capitano del Napoli, la prossima sfida con il Genoa è una tappa essenziale nello sprint finale, per assicurarsi un posto in Champions league dalla porta principale, coronando al meglio la stagione fin qui brillantemente condotta.

    Una partita particolare,  fra due squadre le cui tifoserie sono gemellate, a suggellare l’unione di due città di mare, una al Nord l’altra al Sud, ma accomunate dal calore calcistico. Gemellaggio a parte, però, gli azzurri non devono nè vogliono perdere di vista la concentrazione necessaria per raggiungere l’ obiettivo stagionale. “Abbiamo fatto meglio di una concorrenza di valore costituita da Roma e Juve. Diciamo che altri hanno fallito e noi ne abbiamo approfittato, centrare la Champions sarebbe straordinario per i nostri tifosi che per anni hanno sofferto molto “.

    Il match con il Genoa è ancora più importante per Paolo Cannavaro, perche allo stadio Marassi è associato un ricordo che il capitano napoletano definisce indelebile, ossia la promozione in serie A di entrambe le squadre nel campionato 2006/2007. Un ricordo dolcissimo, che diventa ancor più importante poichè permette di capire quanta strada, da allora, è stata già percorsa dal Napoli, con un progetto serio e molto lungimirante, con una società solida alle spalle, con talenti scoperti e rilanciati, sudamericani ma non solo.

    Il capitano, dopo aver scontato la squalifica che lo ha costretto a soffrire dall’ esterno per la sconfitta di Palermo, è pronto adesso a ritornare, così come ritornerà anche il principale valore aggiunto di questa squadra, il Pocho Lavezzi.

    Un talento straordinario, quello dell’argentino, che il suo capitano vuole elogiare apertamente: “Il Pocho è la nostra marcia in più, perchè se la partita si mette male, lui riesce a trovare la giocata per spaccare la difesa avversaria”. A proposito di attaccanti, inoltre, nella partita con il Genoa Paolo Cannavaro si troverà di fronte al napoletanissmo Antonio Floro Flores, ex gicatore azzurro, al centro di alcuni giochi di comproprietà che dovrebbero portarlo ad una riconferma in maglia Genoana anche per la prossima stagione, molto apprezzato da un altro illustre Napoletano, ossia il presidente Enrico Preziosi.

    Questioni di mercato a parte, però, Paolo Cannavaro vuole ricordare anche il valore  tecnico dell’amico Floro Flores: “Antonio è un amico. Con lui ho un ottimo rapporto, siamo cresciuti a poche centinaia di metri di distanza e non perdiamo occasione per giocare a calcetto insieme. Stavolta, però, è un avversario e poi con il Genoa l’anno scorso io ho preso una traversa, magari stavolta andrà meglio…”

    Infine, un pensiero rivolto al futuro, prossimo e lontano, che per capitan Paolo Cannavaro, dopo aver girovagato per l’Italia, da Parma a Verona, significa solo Vesuvio, pizza, sole e mare, ossia Napoli. Giocare nella squadra della propria città, del proprio cuore, per cui si tifava da bambini è un orgoglio speciale, non paragonabile a null’ altro.

    Ecco perchè, Paolo Cannavaro vuol diventare la bandiera del Napoli, divenendo un “Capitano perfetto”: “Ho un legame fortissimo con la città e la mia intenzione è diventare la bandiera di questa società. Ora la maglia azzurra è ambita da molti giocatori, mentre fino a poco tempo fa molti calciatori storcevano il naso”.

  • Paolo Cannavaro a vita con il Napoli

    Paolo Cannavaro a vita con il Napoli

    C’è stato qualche tira e molla di troppo e in qualche momento il Napoli e Paolo Cannavaro erano davvero distanti ma alla fine l’amore per quella maglia e la voglia del popolo partenopeo di stringersi intorno alla propria bandiera hanno fatto prendere il giusto verso alla trattativa.

    Capitan Cannavaro ha firmato il rinnovo del contratto che lo legherà al Napoli fino al 2015, anno in cui il difensore compirà trequattro anni. Soddisfatto Cannavaro ha cosi commentato ‘‘Ho firmato il contratto e sono molto contento. Punteremo a grandi traguardi, voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto. Ho sentito tanto affetto da parte dei tifosi. Spero di essere sempre piu’ la bandiera di questo Napoli”.