Tag: paolo cannavaro

  • Matteo Gianello credibile perchè scagiona Quagliarella

    Matteo Gianello credibile perchè scagiona Quagliarella

    La figura di Matteo Gianello, ex portiere di riserva del Napoli, è una delle pedine chiave nel filone napoletano dell’inchiesta calcioscommesse e proprio il suo ruolo può essere considerato una sorta di ago della bilancia in prospettiva delle penalizzazioni finali che potrebbero riguardare anche la situazione di classifica del Napoli.

    Il procuratore federale Stefano Palazzi, infatti, ha chiesto un punto di penalizzazione per il Napoli, mentre per Paolo Cannavaro e Gianluca Grava ha chiesto nove mesi di squalifica per omessa denuncia della combine tentata, ma non riuscita, per iniziativa dello stesso Gianello prima di Sampdoria-Napoli del 2010.

    Ma, come detto, è la posizione di Gianello a essere decisiva per la posizione del Napoli: inizialmente, la  difesa dell’ex portiere aveva chiesto il patteggiamento per provare ad ottenere uno sconto di squalifica, da 3 anni e 3 mesi a sedici mesi, ma poi la Disciplinare ha rifiutato tale accordo e, dunque, la strategia difensiva del portiere è radicalmente cambiata evitando di chiedere un altro patteggiamento ma preferendo la derubricazione da illecito a slealtà sportiva. In ogni caso, l’aspetto su cui la difesa del Napoli punta per provare a evitare la penalità in classifica è il fatto che Gianello non sia mai sceso in campo in quella stagione e che, dunque, rivestiva un ruolo marginale in squadra e, soprattutto, che il portiere non sarebbe attendibile, definendo le sue dichiarazioni “da manuale di soggetto inattendibile”.

    Matteo Gianello credibile perchè scagiona Quagliarella secondo Palazzi
    Matteo Gianello credibile perchè scagiona Quagliarella secondo Palazzi | foto da web

    Tale questione sembra assumere un ruolo molto importante in riferimento al fatto che, invece, secondo il procuratore federale Stefano Palazzi, Matteo Gianello sarebbe attendibile, motivando tale considerazione con riferimento alla posizione di Fabio Quagliarella nella vicenda.

    Matteo Gianello, infatti, con le sue parole ha scagionato Quagliarella – ai tempi del 2010 in forza al Napoli – da ogni tipo di coinvolgimento da quella combine, ma non ha fatto lo stesso nei confronti di Paolo Cannavaro e di Grava: alla luce di ciò, secondo Palazzi, Gianello è attendibile e Cannavaro e Grava meritano la squalifica di nove mesi per omessa denuncia, e Palazzi puntualizza con un quesito la sua idea: “Perché avrebbe scagionato Quagliarella e non Grava e Cannavaro?”.

    Secondo la difesa dei due calciatori del Napoli, invece, le parole di Gianello sarebbero incongruenti e nel processo mancherebbe proprio la figura di Fabio Quagliarella, ma per comprendere il perchè di tale osservazione, è necessario far riferimento alle dichiarazioni del poliziotto-amico dello stesso Gianello al quale il portiere avrebbe confidato il suo tentativo di combine prima di Sampdoria-Napoli.

    Secondo quanto riferito dal poliziotto, infatti, Matteo Gianello avrebbe proposto di alterare il risultato di quel match tanto a Paolo Cannavaro e Gianluca Grava quanto a  Fabio Quagliarella, ricevendo da tutti e tre un secco rifiuto. Le parole del poliziotto, dunque, non spiegherebbero perchè Gianello possa essere ritenuto credibile nello scagionare Quagliarella e nel confermare le accuse solo per i due giocatori del Napoli su cui, come detto, incombe l’omessa denuncia che non riguarda, invece, l’attuale attaccante della Juventus.

    Per tale ragione, i legali di Cannavaro e Grava, gli avvocati Ruggiero Malagnini e Luisa Delle Donne, hanno sottolineato che “o mente Gianello o mente il poliziotto” facendo leva proprio sull’incongruenza delle due versioni dei fatti rilasciate dai due.

  • Cannavaro squalificato. A Napoli si cambia modulo? Ma quel Silvestre…

    Cannavaro squalificato. A Napoli si cambia modulo? Ma quel Silvestre…

    La situazione in casa Napoli è preoccupante. La possibile penalizzazione di un punto e la squalifica di Paolo Cannavaro per nove mesi per gli scandali derivanti dal calcioscommesse, starebbe portando grossi grattacapi nella società partenopea. Tornare sul mercato oppure cercare soluzioni interne? Conferma del modulo tattico oppure passaggio alla difesa a quattro? Gennaio ormai è alle porte e così anche l’apertura del calciomercato. Le opzioni sono tante, ma vanno studiate con cura perché la squadra al momento lotta su tre competizioni (campionato, Europa League e Coppa Italia) e non può sbagliare nulla se vuole arrivare a fine stagione con la possibilità di portare a casa almeno un trofeo. L’imprevisto Cannavaro rischia di cambiare enormemente i piani del Napoli che in sede di mercato.

    Budget invernale– Conti in ordine, squadra pressoché completa. De Laurentiis avrebbe preferito evitare investimenti a gennaio, se non per l’acquisto di un giocatore in grado di dare il salto di qualità alla formazione partenopea.

    Walter Mazzarri
    Mazzari senza Cannavaro potrebbe optare per la difesa a 4 © Giuseppe Bellini/Getty Images

    La sostituzione – In caso di conferma della squalifica ai danni di Paolo Cannavaro, che fermerebbe il giocatore per tutta la stagione (e parte della prossima), il Napoli sarà costretto ad intervenire sul mercato per trovare un difensore in grado di prendere il posto del capitano partenopeo, diventato indispensabile nello scacchiere tattico di Mazzarri con la sua esperienza e soprattutto per la carica che riesce a dare ai compagni. Il nome più gettonato per la sua sostituzione è Matias Silvestre, difensore argentino che non gode della massima stima di Stramaccioni all’Inter ma che ha dimostrato negli anni di Catania e Palermo la sua bravura. Un prestito secco potrebbe accontentare entrambe le squadre.

    Non è da escludere però un investimento nel reparto difensivo con Astori del Cagliari in prima fila. Bisognerà vedere se Cellino sarà disposto a lasciar partire un elemento indispensabile per la formazione sarda a campionato in corso. Esclusi, perlomeno a gennaio, gli acquisti di Benatia e/o Danilo dall’Udinese.

    Soluzione interna – Perché non trovare una soluzione all’interno della società? Si potrebbe puntare su Bruno Uvini, difensore brasiliano arrivato quest’estate a Napoli e poco utilizzato dal tecnico Mazzarri (solo 90 minuti in Europa), oppure non sarebbe del tutto scellerata una promozione di un Primavera con i grandi.

    Cambio modulo – E se invece si optasse per il cambio tattico con il passaggio dalla difesa a 3 a quella a 4? Non è da escludere, viste le ottime prove offerte dalla formazione campana quando schierata in un 4-3-3 che permetterebbe di far giocare contemporaneamente Hamsik, Insigne, Pandev e Cavani, non perdendo equilibrio in difesa e in mezzo al campo. Mazzarri ci pensa e se non dovesse arrivare un sostituto di Cannavaro, sembra la soluzione più gettonata. Anche i tifosi sarebbero ben lieti di vedere i 4 tenori contemporaneamente in campo.

  • Calcioscommesse, Palazzi -1 al Napoli e 9 mesi a Cannavaro

    Calcioscommesse, Palazzi -1 al Napoli e 9 mesi a Cannavaro

    Il procuratore federale Stafano Palazzi ha espresso le sue richieste di penalizzazione per quanto riguarda il filone napoletano dell’inchiesta sul calcioscommesse ed, ora, la commissione disciplinare dovrà valutare se accoglierle o meno. A proposito della vicenda di combine che coinvolse Matteo Gianello, ex portiere del Napoli che provò a concordare il risultato di Sampdoria-Napoli del Maggio 2010 chiedendo, ma non ottenendo, la collaborazione di Grava e Paolo Cannavaro, il procuratore Stefano Palazzi chiede un punto di penalità per il Napoli per responsabilità oggettiva, sommati a centomila euro di multa, mentre per il capitano degli azzurri Cannavaro e per Grava chiede nove mesi di squalifica per omessa denuncia. Nel caso di Matteo Gianello, reo confesso, la squalifica richiesta è invece naturalmente più lunga, tre anni e tre mesi, in linea con altre comminate in altri filoni dell’inchiesta calcioscommesse.

    Calcioscommesse, Palazzi chiede -1 per il Napoli e 9 mesi per Cannavaro e Grava
    Calcioscommesse, Palazzi chiede -1 per il Napoli e 9 mesi per Cannavaro e Grava | ©Ed Jones/AFP/GettyImages

    Il primo aspetto da sottolineare nella lunga ed intensa giornata di ieri, è stato poi il tentativo della difesa del portiere Gianello di chiedere il patteggiamento, al fine di provare a ridurre  i mesi di squalifica, una cirostanza già nota nell’inchiesta calcioscommesse: in un primo momento, Palazzi aveva accordato, così, una condanna a sedici mesi, riducendo sensibilmente quanto deciso in precedenza, ma poi la Disciplinare ha deciso di respingere tale accordo evidenziando che, in realtà, da parte di Gianello non vi è stato alcun tipo di collaborazione con l’indagine e, dunque, mancavano i presupposti per un accodo definito “poco congruo”.

    Inoltre, nella proposta di Stefano Palazzi di chiedere un solo punto di penalità per la società Napoli, si legge chiaramente la volontà di ammorbidire il concetto di responsabilità oggettiva, considerando quello che era il ruolo di Gianello nello spogliatoio, ossia un calciatore mai sceso in campo, un portiere di riserva, intendendo sottolineare in questo modo che un giocatore con questa posizione “conta molto poco nell’influenzare un risultato”.

    Di contro, il Napoli non ci sta a subire la penalità anche perchè, a conti fatti, in un campionato equilibrato per la corsa Champions League anche un punto potrebbe rivelarsi decisivo a fine stagione, soprattutto alla luce del fatto che – in tali circostanze – una società non può che considerarsi come “parte lesa” proprio perchè viene coinvolta di riflesso ma non può avere strumenti adeguati “per incidere in queste vicende”, come ha sottolineato doverosamente il legale del Napoli, l’avvocato Chiavelli, ed inoltre l’altro legale del club, Grassani, focalizza l’attenzione sulla non attendibilità delle parole di Gianello, altro punto già utilizzato.

    E si giunge, così, al vero e proprio colpo di scena della giornata del processo su calcioscommesse di ieri, ossia il cambio repentino di strategia difensiva da parte dei legali di Gianello, dopo aver visto rifiutata la richiesta di patteggiamento: così, l’avvocato Eduardo Chiacchio ha optato per una richiesta di derubricazione dal reato di illecito a quello di slealtà sportiva. Uno scenario ben diverso che inciderebbe, naturalmente, anche sulle sorti del Napoli perchè se si attenuasse il capo d’accusa per il suo ex portiere, la società non dovrebbe più scontare la penalità in classifica ma potrebbe cavarsela soltanto con un’ammenda, seppur molto salata: in tal caso, però, il presidente partenopeo De Laurentiis sarebbe molto lieto di pagare la multa piuttosto che privarsi anche di un solo punto in classifica.

  • Calcioscommesse, parla Gianello ecco cosa rischia il Napoli

    Calcioscommesse, parla Gianello ecco cosa rischia il Napoli

    Si aprirà oggi, al Grand Hotel Parco dei Principi in Roma, il processo sportivo, soprannominato Calcioscommesse, contro la presunta combine realizzata da Matteo Gianello ex portiere del Napoli e riguardante la partita Sampdoria – Napoli del 16 maggio 2010 finita 1-0.

    Grande rischio quindi per la squadra partenopea che potrebbe vedersi tolti due punti nel Campionato di serie A in corso per responsabilità oggettiva oltre ad un’ammenda.

    Il Procuratore Federale Stefano Palazzi è fermamente convinto della propria tesi accusatrice in quanto il tentato illecito è stato confermato proprio da Gianello che ha confessato il tutto patteggiando, evitando il dibattimento ed ottenendo, come al solito, un forte sconto di pena alla fine del processo. L’ex terzo portiere del Napoli ha infatti dichiarato agli inquirenti della FIGC di aver tentato di combinare la partita del 16 maggio 2010 fra la Sampdoria ed il Napoli grazie all’offerta fattagli da Silvio Giusti, ex calciatore, di alcune migliaia di euro a persona per “convincere” alcuni compagni a combinare il match.

    Stefano Palazzi
    Il procuratore Federale Stefano Palazzi ©Valerio Pennicino/Getty Images

    I compagni di Gianello chiamati in causa sono l’attuale capitano del Napoli Paolo Cannavaro e l’ex capitano Gianluca Grava che al momento rischierebbero solamente la squalifica per omessa denuncia in quanto è stato appurato che i due hanno con forza rifiutato la proposta di Gianello.

    Tuttavia, per non aver denunciato il fatto i due rischiano seriamente almeno 4 mesi di squalifica (se ci affidiamo alla condanna inflitta ad Antonio Conte dopo i tre gradi di giudizio della giustizia sportiva) mentre la situazione è molto più seria per il Napoli che, se si dovesse accertare la responsabilità oggettiva, perderebbe da uno a due punti oltre ad una salatissima ammenda.

    Oltre alla posizione del Napoli, i giudici federali valuteranno anche la presunta combine della partita del 29 maggio 2011 fra Portogruaro e Crotone per cui sono stati deferiti entrambi i club, per responsabilità oggettiva, e i tesserati Claudio Furlan, Andrea Agostinelli, David Dei, Gianfranco Parlato, Silvio Giusti oltre all’ormai famoso “club” che, secondo l’accusa, cercava di sistemare i match di serie A e B: Federico Cossato, Marco Zamboni, Dario Passoni e, a titolo di responsabilità oggettiva le società Albinoleffe, Spal e Avesa.

  • Scommessopoli: Gianello patteggia e inguaia il Napoli

    Scommessopoli: Gianello patteggia e inguaia il Napoli

    Se sul campo il Napoli di Walter Mazzarri si è rivelato la principale avversaria della Juventus per la lotta allo scudetto, considerando le difficoltà dell’Inter delle ultime partite in attesa dell’importante scontro diretto contro i nerazzurri che si giocherà domani a San Siro, il verdetto del tribunale potrebbe complicare la corsa tricolore dei partenopei a causa dell’ormai nota vicenda scommessopoli che coinvolge direttamente l’ex portiere di riserva del Napoli, Matteo Gianello. 

    L’ex portiere del Napoli, infatti, in un primo momento aveva negato con forza le proprie responsabilità ma, poi, dopo un lungo interrogatorio aveva confessato la tentata combine prima di Sampdoria-Napoli del 16 Maggio del 2010 (finita poi 1-0, ndr) proposta ai due compagni di squadra Paolo Cannavaro e Grava che, però, si rifiutarono categoricamente di portare avanti la combine, pur non denunciando il compagno di squadra e, proprio per tale omessa denuncia loro due rischiano una squalifica. Gianello, invece, avendo ormai confessato ha scelto di patteggiare proprio per “attenuare i danni”. In ogni caso, il tutto verrà deciso nel processo che inizierà lunedì prossimo, nel quale il patteggiamento e la conseguente “ammissione di colpa” di Matteo Gianello farà sì da coinvolgere in maniera automatica il Napoli con responsabilità oggettiva.

    Scommessopoli, Gianello patteggia e Napoli rischia -2 in classifica
    Scommessopoli, Gianello patteggia e Napoli rischia -2 in classifica | © Giuseppe Bellini/Getty Images/Getty Images

    Tale scenario che va a crearsi, porterà in primo grado con tutta probabilità alla penalizzazione dei partenopei, che rischiano di perdere due punti in classifica, mentre nel secondo grado di giudizio ed in quelli successivi, il Napoli potrà poi scegliere di percorrere due diverse strategie difensive: patteggiare o meno.

    La prima è quella di decidere per il patteggiamento e, dunque, vedere ridotta la penalizzazione in classifica ad un solo punto; la seconda alternativa, invece, è quella di portare avanti la causa della propria estraneità ai fatti, rifiutando di patteggiare, e puntare all’annullamento dei due punti di penalizzazione nei gradi di giudizio seguenti, sulla falsa riga della strategia portata aventi da Antonio Conte e dalla sua difesa che, sempre nell’inchiesta scommessopoli, ha rifiutato il patteggiamento ed ha visto ridotta dal terzo grado di giudizio – quello del Tnas – la sua squalifica da dieci a sei mesi: in tal senso, l’auspicio del Napoli è quello di cavarsela in terzo grado con una maxi multa e nessuna conseguenza sulla classifica.

    La strada più probabile sembra essere proprio quella del rifiuto del patteggiamento anche perchè patteggiare significa ammettere, in sostanza, la propria responsabilità: la società di De Laurentiis, invece, punta ad uscire “senza macchia” da una situazione che la vede coinvolta indirettamente per colpa di un proprio tesserato. Tuttavia, tale impostazione difensiva avrà probabilmente delle conseguenze del cammino del Napoli in questo campionato, se non altro perchè – alla luce dei tempi protratti della giustizia ed, in particolare, per le tempistiche finora mostrate nell’inchiesta scommessopoli – sarà difficile stabilire quando, in caso di esito positivo del giudizio, il Napoli potrà riappropriarsi dei punti di penalizzazione.

    Pertanto, tale incertezza legata a scommessopoli non può non condizionare il cammino degli uomini di Walter Mazzarri che, dunque, in caso di penalizzazione dovranno “caricare a testa bassa” cercando di non perdere punti per strada, consapevoli che il loro destino in campionato non dipende soltanto da loro ma anche dalla decisione della giustizia che, però, non è dato sapere quando arriverà.

  • Napoli deferito per illecito, ecco cosa rischia

    Napoli deferito per illecito, ecco cosa rischia

    La settimana terribile del Napoli. Come se non bastassero i due ko di fila contro la Juventus in campionato e il Dnipro in Europa League, i partenopei devono fare i conti con alcuni grattacapi di natura diversa. Quello decisamente più serio arriva dal filone napoletano del calcioscommesse con riferimento alla ormai famosa partita tra la Sampdoria e gli azzurri della stagione 2009/2010, allorquando il portiere Matteo Gianello insieme all’allenatore di base Gianluca Giusti, proposero a Paolo Cannavaro e Gianluca Grava, secondo quanto affermato dagli inquirenti, di alterare il risultato dell’incontro a favore della Sampdoria al fine di effettuare scommesse sicure, e offrendo per questo del denaro ai due compagni che però avrebbero rifiutato la proposta.

    Per questi motivi la Procura Federale ha deferito alla disciplinare Cannavaro e Grava per omessa denuncia mentre per Gianello e Giusti le accuse sono di illecito sportivo. Deferito allo stesso tempo anche il Napoli per responsabilità oggettiva. “Sono tranquillo perché quando c’è una persona che ha commesso un illecito, la giustizia sportiva per prassi deve deferire le parti. Si arriverà al dibattimento. Il Napoli è stato deferito per responsabilità oggettiva ma anche in questo caso è la prassi, sarà il dibattimento a definire la linea difensiva.

    E’ come quando devi fare un’operazione, prima si devono fare tutti gli esami del caso. La responsabilità sportiva è un caposaldo che c’è sempre stato, non si può eliminare ma si deve modificare” ” ha dichiarato in diretta radiofonica all’emittente Crc Enrico Fedele, procuratore sia di Cannavaro che di Grava, a Radio Crc. Per quanto riguarda le eventuali pene, qualora venisse accertata la sussistenza delle accuse nei confronti di Cannavaro, Grava, Gianello e Giusti le stesse sarebbero diverse a seconda dei casi. Cannavaro e Grava infatti rischierebbero uno stop di alcuni mesi, mentre più serie sono le posizioni di Gianello e Giusti i cui stop potrebbero essere ben più lunghi.

    Paolo Cannavaro
    Paolo Cannavaro © Ed Jones/AFP/GettyImages

    La società invece rischia un’ammenda con riferimento alle posizioni di Cannavaro e Grava ma anche qualche punto di penalizzazione per l’illecito tentato, ma che non si è concretizzato, riguardo alle posizioni di Gianello e Giusti. Ma i guai per i partenopei non finiscono qui: proprio oggi infatti la commissione disciplinare della Uefa ha multato per 150 mila euro la società campana minacciando allo stesso tempo la chiusura dello stadio San Paolo sino a che non verranno effettuati i lavori richiesti.

    La Uefa, a scopo precauzionale, aveva già avvisato il Napoli di queste problematiche tanto che per la prossima gara di Europa League in programma l’8 novembre contro il Dnipro è stata proibita la vendita dei tagliandi in alcuni settori dello stadio San Paolo, più precisamente 3, 4, 5, 8, 9, 10, 11, 12, 17, 18, 23 e 24, e il settore riservato ai disabili, sul lato nord fra tribuna Posillipo e curva. Nel caso in cui non ci saranno i lavori di adeguamento richiesti, che dovranno essere certificati con delle fotografie, l’Uefa potrebbe procedere con la chiusura dello stadio San Paolo nelle gare europee che dunque dovrebbero svolgersi o in campo neutro o a porte chiuse. E il tempo tra l’altro stringe, visto che la Uefa ha indicato come data ultima il 6 novembre: non c’è pace dunque per il Napoli.

  • Napoli-Parma, Mazzarri sceglie Pandev per Insigne

    Napoli-Parma, Mazzarri sceglie Pandev per Insigne

    Il Napoli cerca la terza vittoria consecutiva nel match di oggi contro il Parma: il tutto sarà però impresa non da poco in quanto gli emiliani sono sempre riusciti a mettere il bastone tra le ruote ai campani nelle precedenti sfide che li ha visti a confronto. Nella 300esima presenza come allenatore in Serie A per Walter Mazzarri arriva infatti la squadra di Roberto Donadoni a cercare di fermare la corazzata che in questi giorni è stata etichettata come una delle papabili vincitrici dello scudetto: da una parte il Napoli non è riuscito a preparare al meglio la partita visti gli impegni delle varie Nazionali, dall’altra il Parma non ha avuto alcun tipo di problema dato che praticamente nessuno era convocato per le Qualificazioni ai Mondiali di Brasile 2014.

    Nonostante un po’ di nervosismo per questo, Mazzarri può considerarsi un po’ più sicuro in quanto può contare sul ritorno in campo di Goran Pandev e Andrea Dossena, rientrati dalla squalifica, ma dall’altra parte dovrà essere in grado di sopperire alla mancanza di Miguel Angel Britos, fuori per infortunio, il quale è stato di certo uno dei migliori in questo avvio di campionato.

    Goran Pandev al posto di Insigne GOH CHAI HIN/AFP/GettyImages

    A far da supporto ad un sempre presente Cavani questa volta ci sarà dunque Pandev il quale ha sfilato dai piedi il posto da titolare a Insigne, che questa volta partirà dalla panchina. Tutto confermato invece il trio difensivo composto da Campagnaro, Cannavaro ed Aronica, i quali dovranno occuparsi tenere alla larga Ninis e compagni dalla porta di De Sanctis.

    Per quanto riguarda invece il Parma, Roberto Donadoni ha scelto di non convocare Amauri e Biabiany: l’ex ct azzurro ha infatti deciso di scendere in campo con un 3-5-2 che andrà a contrastare il 3-5-1-1 del Napoli cercando di rendere difficile il gioco ad Hamsik e compagni.

    LE PROBABILI FORMAZIONI DI NAPOLI-PARMA

    NAPOLI (3-5-1-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Dzemaili, Hamsik, Zuniga; Pandev, Cavani. A disposizione: Rosati, Colombo, Gamberini, Fernandez, Grava, Mesto, Donadel, Behrami, Dossena, El Kaddouri, Insigne, Vargas. All. Mazzarri

    PARMA (3-5-2): Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli; Rosi, Galloppa, Valdes, Parolo, Gobbi; Belfodil, Ninis. A disposizione: Pavarini, Fideleff, Benalouane, Morrone, Musacci, Acquah, Pabon, Palladino. All. Donadoni.

  • Conosciamo Bruno Uvini, nuovo acquisto del Napoli

    Conosciamo Bruno Uvini, nuovo acquisto del Napoli

    Il Napoli sembra aver piazzato un nuovo colpo superando l’agguerrita concorrenza di Roma e Sampdoria portando ai piedi del Vesuvio il giovane difensore brasiliano Bruno Uvini . Le indiscrezioni che arrivano dal Brasile in queste ore danno la trattativa per conclusa mentre l’agente intervistato da Radio Marte ha confermato il forte interesse per il giocatore ma ha precisato che ancora la trattativa è tutt’altro che conclusa. In attesa dunque, di aver l’ufficialità, cerchiamo di conoscere le caratteristiche del giovane difensore che Thiago Silva ha paragonato a Lucio e che sembra aver un futuro da predestinato. Campione del Mondo Under 20, Bruno Uvini era tra i ventitré convocati di Londra 2012 da Mano Mezenes ma ha avuto poco spazio proprio per la presenza di Thiago Silva in difesa.

    Bruno Uvini nuovo acquisto del Napoli | ©Getty Images
    Bruno Uvini centimetri per il Napoli Forse non è ancora pronto per un posto da titolare ma se riuscirà ad adattarsi al calcio italiano in breve tempo potrà scalzare tutti gli antagonisti ponendosi come prima alternativa a capitan Cannavaro al centro della difesa a tre partenopea. Bravissimo nel gioco aereo, Bruno Uvini ha un ottimo senso della posizione e dei buone capacità d’anticipo, piedi brasiliani il suo più grande limiti è la velocità di base che lo fanno apparire come un difensore statico e lento.

    Come evidenziato durante la Juventus-Napoli la burrascosa partita di Pechino della Supercoppa Italiana la squadra di Mazzarri ha poche alternative valide ai tre titolari di difesa e in pieno stile partenopeo Bruno Uvini si può porre a metà strada tra il colpo di prospettiva e alternativa di lusso per il prossimo campionato. La stazza fisica e un passo non velocissimo lo possono porre solo come alternativa a Paolo Cannavaro nella difesa a tre dove il brasiliano potrebbe garantire a Mazzarri una maggiore sensibilità nel far ripartire l’azione palla a piede.

    La Scheda di Bruno Uvini
    Data di nascita: 3 giugno 1991
    Nazionalità: Brasiliana/Italiana
    Altezza: 187 cm
    Peso: 85 Kg
    Ruolo: difensore centrale
    Piede preferito: destro
    Squadra: San Paolo
    Caratteristica principale: gioco aereo
    Punto debole: velocità

    Video Bruno Uvini le migliori giocate
    [jwplayer config=”240s” mediaid=”151196″]

  • Napoli show, Insigne stende il Bayern Monaco

    Napoli show, Insigne stende il Bayern Monaco

    Inizia nel migliore dei modi la marcia di avvicinamento del Napoli in vista del primo impegno ufficiale della stagione che coinciderà con la finale della Supercoppa Italiana a Pechino contro i campioni d’Italia della Juventus. Ieri gli azzurri guidati da Walter Mazzarri hanno battuto 3-2 i tedeschi del Bayern Monaco in un amichevole giocata in Trentino, regione che ospita il ritiro dei partenopei. Il Napoli si è schierato con il nuovo modulo (3-5-1-1) con Insigne ad innescare Edu Vargas e Goran Pandev inizialmente in panchina. Il Bayern Monaco, seppur più avanti nella preparazione mancava di molti titolari e nonostante il vantaggio iniziale firmato David Alaba ha capitolato a fine partita contro un Napoli che si è espresso già su buoni livelli.

    Camilo Zuniga e David Alaba in azione © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    Parte bene la squadra di Walter Mazzarri che prova a fare la partita fino a quando Arjen Robben non decide di entrare in partita seminando il panico sulla sua fascia di appartenenza. Al 15′ arriva il vantaggio bavarese grazie al tiro di Alaba deviato da Campagnaro. Il vantaggio del Bayern mette in difficoltà in Napoli, che tuttavia riesce a riprendere le redini del match in chiusura di prima frazione trovando il pareggio allo scadere con una splendida semirovesciata di Paolo Cannavaro. Nella ripresa continua il forcing del Napoli, con Mazzarri che manda in campo al 60′ Goran Pandev. Proprio il macedone a metà ripresa firma il gol del 2-1 servito alla grande dal colombiano Camilo Zuniga.

    La reazione del Bayern non tarda ad arrivare perchè dopo pochi minuti sale in cattedra il neo acquisto Xherdan Shaqiri. Il centrocampista classe 1991 della nazionale svizzera supera Rosati con una splendida punizione a giro dal limite dell’area e firma il pareggio momentaneo dei bavaresi. Tuttavia il Napoli con il passare dei minuti non risente della stanchezza e trova addirittura il gol vittoria grazie a Lorenzo Insigne. L’ex Pescara infatti, con un rasoterra preciso ha infilato il portiere Starke e ha regalato al Napoli una vittoria di prestigio, anche se in amichevole.

    A fine gara sono arrivate le parole di Walter Mazzarri, sorpreso positivamente dalla prova dei suoi ragazzi: “Abbiamo fatto bene e devo essere onesto: io stesso non pensavo che potessimo essere così competitivi, con i carichi di lavoro degli ultimi giorni e contro un Bayern che è più avanti di noi e ha fatto altre amichevoli. Sono contento di tutti, di come abbiamo tenuto il campo: è stata una bella partita, un bel test”.

    Video Highlights Napoli-Bayern Monaco 3-2 

    [jwplayer config=”180s” mediaid=”148093″]

  • Gianello conferma la combine con la Sampdoria e inguaia il Napoli

    Gianello conferma la combine con la Sampdoria e inguaia il Napoli

    Nessun passo indietro. Matteo Gianello, ex portiere del Napoli, non si è mosso dalla precedente posizione che aveva assunto confermando davanti alla Procura della Figc di Roma la tentata combine in occasione della partita tra la Sampdoria e il Napoli del 16 maggio del 2010. Una situazione, questa, che di fatto potrebbe inguaiare il Napoli che rischia una sanzione cosi come sono passibili di essere puniti anche Paolo Cannavaro e Gianluca Grava. I due difensori, curiosamente usati ieri come modelli per presentare le maglie della stagione ufficiale 2012/2013, furono i due compagni di squadra avvicinati da Gianello, allora terzo portiere dei partenopei, al fine di combinare l’incontro del Ferraris, match di fine campionato tra due squadre con diverse situazioni di classifica.

    Matteo Gianello © AFP/Getty Images

    Entrambi, ascoltati dalla Procura, hanno negato tutto ciò, ma ora rischiano una squalifica per omessa denuncia. Non si tratterebbe tuttavia di una pena molto lunga da scontare, ma il fatto che entrambi giochino nel medesimo reparto non fa stare tranquilli gli azzurri e il tecnico Walter Mazzarri, il quale rischia di dover effettuare scelte obbligate in un reparto veramente molto delicato. L’avvocato di Gianello, Eduardo Chiaccio, all’uscita dalla Procura ha confermato che si è trattato di un’audizione normale nella quale l’ex estremo difensore dei campani ha confermato quanto aveva già riferito a Napoli.

    Il giocatore è stato ascoltato per poco più di un’ora e mezza nonostante la sua presenza era stata in dubbio sino alla fine a causa di alcuni problemi di salute. Adesso dunque il Napoli trema, temendo non solo una multa ma anche una squalifica del suo capitano, uomo simbolo per carisma e senso di appartenenza. Una situazione di certo non tranquilla che a meno di un mese dalla Supercoppa italiana in programma l’11 agosto a Pechino contro la Juventus rischia di minare un ambiente sin qui circondato da tantissimo entusiasmo e voglia di sognare.