Tag: paolo cannavaro

  • Ronaldo e Zidane reunion per beneficenza

    Ronaldo e Zidane reunion per beneficenza

    Martedì sera, a Berna, si è disputata l’amichevole di calcio di beneficenza che ha visto in campo la squadra denominata “Amici di Ronaldo e Zidane” contro la squadra svizzera dello Young Boys: un match per una giusta causa, considerando che due terzi dell’incasso saranno devoluti in beneficenza alle persone danneggiate dal tifone di Haiyan che nel novembre 2013 devastò le Filippine. Di certo, poi, la serata svizzera è stata l’occasione per rivedere in campo vecchie glorie del calcio, da Zidane e Ronaldo – appunto – all’ex capitano azzurro che sollevò la Coppa del Mondo 2006 Fabio Cannavaro, e ancora l’altro ex juventino e milanista (oltre che Campione del Mondo 2006) Gianluca Zambrotta, l’ex capitano del Milan Paolo Maldini, la “furia ceca” bianconera Pavel Nedved, Christian Vieri e poi ancora personaggi del calibro di Patrick Vieira, Hierro, Luis Figo, Paulo Sosa,  Gennaro Gattuso,  Hidetoshi Nakata, Youri Djorkaeff ed anche una donna, la calciatrice brasiliana Marta.

    Ronaldo e Zidane riuniscono glorie anni '90 per beneficenza | foto da web
    Ronaldo e Zidane riuniscono glorie anni ’90 per beneficenza | foto da web

    Il match, per la cronaca, è stato vinto dalla squadra di Ronaldo e Zidane per 8-6, con una gran rimonta dopo aver subito nei primi 37 minuti lo 0-3 dello Young Boys. Il più in forma della squadra in maglia bianca e nera è parso proprio Zinedine Zidane, con il suo inconfondibile tocco di palla ed i suoi movimenti in campo che lo hanno reso il trequartista più forte del mondo.

    A fine gara, poi, tanti sorrisi e pacche sulle spalle: un po’ come una rimpatriata di classe tra vecchi compagni del liceo che, qualche anno dopo, si riscoprono “cresciuti” e cambiati, forse con qualche chilo in più e qualche capello in meno ma sempre con la voglia di stare insieme ritrovandosi sul prato verde e suggellando il tutto con l’immancabile foto di gruppo da diffondere su Twitter tramite il profilo di Luis Figo.

    Lo spirito sportivo, però, non si è affatto assopito e nessuno si è risparmiato in campo: neppure Ronaldo che, fra tutti, appariva il meno in forma. Con la palla tra i piedi, però, è tutta un’altra storia. D’altronde, lo chiamavano Fenomeno.

  • Il Napoli supera facilmente l’ostacolo Catania. Il sogno continua…

    Il Napoli supera facilmente l’ostacolo Catania. Il sogno continua…

    Aggancio riuscito! Ok, la Juve deve ancora scendere in campo (lunch match contro il Chievo), però vedere il Napoli a pari punti con i bianconeri in cima alla classifica fa un certo effetto. Sia per i partenopei che accarezzano questo sogno e sembrano aver raggiunto una maturità tale da provare a realizzarlo, sia per i Campioni d’Italia mai in difficoltà da due anni a questa parte come in questo periodo. Al San Paolo, per la 23esima giornata di Serie A, si è giocato Napoli-Catania finita 2-0 a favore dei padroni di casa. In rete due perni della squadra, due leader della formazione di Mazzarri: Hamsik e Paolo Cannavaro. Soprattutto per quest’ultimo, il gol ha un sapore particolare, viste le ultime vicende relative al calcio scommesse che l’hanno visto protagonista, con tanto di squalifica di 9 mesi, successivamente eliminata.

    LA PARTITA – Si decide tutto nei primi quarantacinque minuti con le reti di Hamsik (al 31′) e al Cannavaro (al 44′) che portano il Napoli sul 2-0. Nella ripresa diventa tutto fin troppo semplice amministrare la partita e portare a casa tre punti preziosi che permettono ai partenopei di agganciare in vetta alla classifica la Juventus. Da sottolineare anche una clamorosa traversa di Cavani su calcio di punizione (al 37′). Il Catania prova a reagire nel secondo tempo, ma trova un De Sanctis attento e una difesa organizzata e concentrata, aiutata anche dal cambio del modulo operato da Mazzarri, passando da un offensivo 4-3-2-1, ad un più prudente 4-4-2 per bloccare le azioni lungo le fasce dei catanesi, sempre pericolosi con i due folletti imprevedibili Barrientos e Gomez.

    Hamsik, esulta dopo aver realizzato la rete del vantaggio © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Hamsik, esulta dopo aver realizzato la rete del vantaggio © Giuseppe Bellini/Getty Images

    POLEMICHE – Qualche polemica a fine gara per due episodi a sfavore del Catania. Nel primo caso, si tratta di un rigore non concesso ai siciliani per fallo di mano in area da parte di Zuniga (il risultato al momento era di 1-0), nel secondo caso invece una decisione arbitrale dubbia, con Grava che si becca solamente il cartellino giallo per una manata di reazione ai danni di un avversario.

    SOGNO SCUDETTO – Il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, predica calma e invita i propri giocatori a non guardare la classifica ma per i tifosi questo viene davvero difficile ed a fine partita scoppia la festa. Il campionato ha finalmente trovato la sua anti-Juve e intanto i bianconeri si ritrovano costretti a vincere a Verona per riprendersi i tre punti di vantaggio…

    PAGELLE NAPOLI-CATANIA
    Hamsik 7.5: Gol e assist. Sempre presente in ogni azione del Napoli. Leader indiscusso della formazione partenopea. Mazzarri non può fare a meno di lui. Fondamentale.
    Cannavaro 7: Dopo il periodo buio che l’ha costretto a guardare i compagni dalla tribuna (colpo della scandalo scommesse), si prende la rivincita, prendendo per mano i compagni di reparto e realizzando il gol della sicurezza.
    Barrientos 6.5: Il più pericolo dei suoi. Si divora un gol praticamente fatto nel primo tempo, con il Napoli sopra di una sola rete. Solite invenzioni, ma poco lucido sotto porta.
    Lodi 5.5: Pericoloso solo su calcio piazzato, per il resto soffre la grande pressione partenopea e le tre giornate di squalifica appena scontate gli hanno fatto perdere il ritmo partita.

    TABELLINO NAPOLI-CATANIA 2-0
    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 6.5; Grava 5.5, Cannavaro 7, Gamberini 6.5; Mesto 7, Dzemaili 6.5, Behrami 6 (62′ Inler 6), Zuniga 7 (83′ Armero sv); Hamsik 7.5 (77′ Insigne 6), Pandev 6.5; Cavani 6.5. Allenatore: Mazzarri 7
    Catania (4-3-3): Andujar 6; Bellusci 5.5, Rolin 6, Spolli 5.5, Capuano 6; Izco 6, Lodi 5.5 (87′ Doukara sv), Biagianti 6 (72′ Almiron 6); Barrientos 6.5, Bergessio 5, Gomez 5.5. Allenatore: Maran 6
    Marcatori: 31′ Hamsik, 44′ Cannavaro

    Ecco le azioni salienti dell’incontro Napoli-Catania 
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  • Parma-Napoli, occasione-rimonta. Ritorna Cannavaro

    Parma-Napoli, occasione-rimonta. Ritorna Cannavaro

    Parma-Napoli alle ore 15 allo Stadio Tardini è la gara di punta del pomeriggio domenicale, e vedrà la formazione di Walter Mazzarri impegnata contro la squadra di Donadoni ancora imbattuta tra le mura amiche in questa stagione, considerando che neppure la prima della classe è riuscita ad ottenere i tre punti ed è stata bloccata sul pareggio di 1-1. Non sarà, dunque, semplice  per i partenopei ottenere il massimo bottino che, però, se arrivasse consentirebbe di approfittate del passo falso della Lazio, sconfitta ieri pomeriggio contro il Chievo, e della Juventus, che si è fermata sul pari avvelenato dalle recriminazioni arbitrali nel match contro il Genoa. L’occasione è, dunque, quasi imperdibile per gli azzurri che avrebbero la chance di scavalcare la Lazio e portarsi a tre punti dalla capolista: in attesa di vedere cosa accadrà in campo, per i partenopei la buona notizia giunge dal fatto che Parma-Napoli sancirà il ritorno in campo dal primo minuto del capitano Paolo Cannavaro dopo la squalifica per la vicenda calcioscommesse, inizialmente di sei mesi e poi, come noto, cancellata in secondo grado.

    Parma – Il Parma di mister Roberto Donadoni si presenta in condizioni ottimali al match, con la rosa quasi al completo in cui manca solo l’infortunato Galloppa, mentre gli altri sono tutti disponibili: il mister gialloblu dovrebbe decidere di schierare la coppia offensiva formata da Belfodil e Sansone, colui che ha già segnato contro la Juventus proprio al Tardini, nel tentativo di coltivare la sua fama di “ammazza grandi”. A completare la squadra gialloblu, la formazione-tipo schierata con il modulo 3-5-2, con Mirante tra i pali, Benalouane, Paletta, Lucarelli in difesa, ed il centro campo a cinque formato da Biabiany, Marchionni, Valdes, Parolo, Gobbi.

    Parma-Napoli, occasione-rimonta. Torna Cannavaro | © Marco Luzzani/Getty Images
    Parma-Napoli, occasione-rimonta. Torna Cannavaro | © Marco Luzzani/Getty Images

    Napoli – Nella squadra di Walter Mazzarri, i flash di inizio gara saranno tutti per il ritorno del capitano Paolo Cannavaro che ritrova il suo posto in difesa e la sua fascia sul braccio proprio nello stadio dove ha già militato prima del “ritorno a casa”, mentre saranno certe le assenze di Behrami per squalifica e di Maggio infortunato: per il resto, la rosa è al completo e quindi il tecnico livornese potrà schierare una formazione-tipo, eccetto per l’assenza di Maggio, appunto. In attacco, spazio alla coppia formata da Goran Pandev ed Edinson Cavani, prossimo papà per la seconda volta, che in settimana ha fatto discutere per la scelta di pubblicare su Twitter l’ecografia del bambino. Per il resto, modulo 3-4-1-2, con De Sanctis in porta, difesa a tre con Campagnaro, il ritrovato Paolo Cannavaro e Britos, centrocampo formato da Mesto, Dzemaili, Inler e Zuniga, sulla trequarti Marek Hamisk a supporto dei due attaccanti Cavani e Pandev.

    Parma-Napoli, le probabili formazioni: 

    Parma (3-5-2): Mirante, Benalouane, Paletta, Lucarelli; Biabiany, Marchionni, Valdes, Parolo, Gobbi; Belfodil, Sansone. A disposizione: Pavarini, Santacroce, Rosi, Maceachen, Morrone, Ninis, Palladino, Amauri, Pabon. Allenatore: Roberto Donadoni.

    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Britos; Mesto, Dzemaili, Inler, Zuniga; Hamsik; Cavani, Pandev. A disposizione: Rosati, Uvini, Grava, Fernandez, Gamberini, Armero, Donadel, El Kaddouri, Calaiò, Insigne. Allenatore: Walter Mazzarri.

    Allo stadio Tardini, Parma-Napoli sarà diretta dal signor Rocchi di Firenze.

  • De Laurentiis: “Cambiare Giustizia”. Novità in arrivo?

    De Laurentiis: “Cambiare Giustizia”. Novità in arrivo?

    La sentenza emessa dalla Corte Federale nella giornata di ieri, ha eliminato con un colpo di spugna la condanna del Napoli emessa in primo grado della Disciplinare, con i due punti di penalità e i sei mesi di stop a Grava e Paolo Cannavaro, agendo sulla derubricazione dell’illecito sportivo commesso da Matteo Gianello nella tentata combine di Sampdoria-Napoli del 16 Maggio 2010 e trasformandolo in slealtà sportiva. Una vittoria fondamentale per il  Napoli società, e per la sua stagione che ora proseguirà rinvigorita dall’entusiasmo per una battaglia vinta, ma anche una vittoria personale per il presidente Aurelio De Laurentiis che nella delicata giornata decisiva ha deciso di intervenire personalmente con un’arringa degna di un navigato avvocato difensore, esponendo le proprie ragioni, con un discorso intriso di cuore e lucidità, di fiducia nella giustizia e di delusione per ciò che era stato.

    Le sue parole hanno contribuito in qualche modo ad incanalare la giornata della verità in un senso positivo, in barba a tutte le scaramanzie napoletane connesse al giorno numero 17, così come ha evidenziato anche il legale della società, l’avvocato Grassani che non si è tirato indietro nell’attribuire i meriti al presidente De Laurentiis che, a suo avviso, “è stato determinante”. Ecco perchè, dopo la gioia e la grande soddisfazione, il presidente partenopeo affronta di petto il discorso, andando a toccare dei punti molto importanti e, soprattutto, proiettandosi al futuro, ai necessari cambiamenti del sistema di Giustizia.

    Secondo De Laurentiis, dunque, il ribaltamento in secondo grado della sentenza della Disciplinare è stata una vittoria, ma “non solo per il Napoli, ma per tutto il calcio italiano, perchè è come se ci fossimo svegliati dopo vent’anni”. Lo spirito innovatore e riformatore di De Laurentiis, poi, prosegue con la riflessione sulla necessità di cambiamento, in particolar modo connessa al fantasma della “responsabilità oggettiva” dei club, quello spettro cui erano legati i due punti di penalizzazione iniziali: “non va eliminata, ma modificata”.

    De Laurentiis: "Riformare la Giustizia" | © Giuseppe Bellini/Getty Images
    De Laurentiis: “Riformare la Giustizia” | © Giuseppe Bellini/Getty Images

     

    Per intervenire in maniera seria e decisa, però, non basta che il cambiamento riguardi soltanto il mondo calcistico italiano, ma si renderà necessario – secondo De Laurentiis – un pool tra governi europei, al fine di studiare le misure necessarie a combattere la problematica calcioscommesse che, periodicamente, ha gravato pesantemente sull’immagine di questo sport minandone la credibilità, come un “cancro”.

    Un cancro difficile da estirpare, ma che potrebbe riservare nella sua inchiesta qualche altra sorpresa o, meglio, qualche clamoroso colpo di scena, almeno stando alle dichiarazioni, velate dal mistero e dal riserbo, rilasciate nel corso di una conferenza stampa dell’Interpol (proprio sull’argomento “Calcioscommesse il lato oscuro del bel gioco”) in corso alla Scuola Superiore di Polizia di Roma, dal capo della Polizia Antonio Manganelli: “Non vi dico cosa prevedo accadrà nei prossimi giorni sul fronte calcioscommesse, altrimenti sarà la notizia di domani e oscurerà questa conferenza”.

    Non è ancora dato sapere di quali grandi “novità” si tratti, ma è plausibile ipotizzare che siano in arrivo clamorosi sviluppi dalla procure che lavorano all’inchiesta calcioscommesse. Risvolti che, dunque, lasciano in attesa di comprendere meglio cosa accadrà, e cosa dovrà essere fatto per debellare quel “cancro” calcioscommesse che, come ha precisato il segretario generale dell’Interpol Ronald K. Noble, “possiede introiti paragonabili ad una società come la Coca Cola“.

  • Napoli festeggia: -2 cancellato, assolti Grava e Cannavaro

    Napoli festeggia: -2 cancellato, assolti Grava e Cannavaro

    La notizia tanto attesa dai tifosi napoletani è, ora, ufficiale: la sentenza della Corte Federale, accogliendo il ricorso del Napoli, ha annullato i due punti di penalizzazione inflitti in primo grado al club partenopeo e, dunque, da oggi la Juventus ha un’avversaria in più per la lotta scudetto, oltre alla Lazio. La nuova classifica di serie A prevede, infatti, che Lazio e Napoli siano appaiate al secondo posto a meno tre punti dalla squadra di Antonio Conte, con all’attivo 42 punti in classifica. La Corte Federale, dunque, ha cancellato quanto deciso in primo grado dalla Disciplinare dopo una lunga giornata iniziata questa mattina con l’intervento del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis a difesa della sua squadra, facendo leva sulla sua fiducia nella giustizia ed invocando la necessità che “il calcio non deve aver paura di adeguarsi”. Un intervento forte e deciso, che il presidente ha considerato prioritario, volendoci mettere la faccia in prima persona: è innegabile, dunque, che la vittoria della società Napoli sia stata anche una sua fondamentale vittoria personale in una sentenza che è risultata antitetica rispetto al primo grado.

    Parole che, a conti fatti, hanno colpito nel segno, considerando che la sentenza giunta in questi minuti ha cancellato con un colpo di spugna sia la penalità di due punti  in classifica che la squalifica di sei mesi a Paolo Cannavaro e Gianluca Grava, inflitta originariamente per “omessa denuncia” in merito alla tentata combine promossa dall’ex terzo portiere Gianello in Sampdoria-Napoli del 16 Maggio 2010. I due calciatori, dunque, potranno essere a disposizione di Walter Mazzarri già per il prossimo impegno di campionato e, sicuramente, il tecnico toscano starà gongolando per le due belle (e forse inaspettate) notizie che potranno dare una grande iniezione di fiducia e di entusiasmo all’intero ambiente per il proseguimento della stagione, proprio nel suo momento più importante.

    Napoli, cancellata penalità assolti Grava e Cannavaro | ©  ED JONES/Getty Images
    Napoli, cancellata penalità assolti Grava e Cannavaro | © ED JONES/Getty Images

    Inoltre, la Corte Federale ha anche proceduto alla derubricazione del reato connesso alla tentata combine di Sampdoria-Napoli commesso dall’ex terzo portiere del Napoli Matteo Gianello da “illecito sportivo” a slealtà sportiva e, dunque, ciò ha reso possibile rivoluzionare quella che era la portata dalla responsabilità oggettiva del Napoli e, di conseguenza, anche di Grava e Cannavaro. La strategia difensiva del legale di Gianello, l’avvocato Eduardo Chiacchio, ha dunque contribuito in maniera incisiva alla cancellazione della penalità e delle squalifiche comminate in primo grado, ed è stato lo stesso avvocato Chiacchio a spiegarne il nesso: l’illecito sportivo determina la penalità in classifica e l’obbligo di denuncia; la slealtà sportiva non determina l’obbligo di denuncia e comporta soltanto un’ammenda per il club coinvolto ed, infatti, la sentenza della Corte federale ha determinato l’obbligo per la società partenopea di pagare un’ammenda di cinquantamila euro.

    Una vittoria piena, dunque, che soddisfa i legali del Napoli che, per mezzo dell’avvocato Mattia Grassani, hanno espresso la loro contentezza per una sentenza che “fa giustizia”: “Procedimenti come questo capitano una volta ogni tanto, mi rallegra più di tutto che è stata fatta giustizia e che è stato restituito a Napoli ed ai suoi tifosi quello che veniva definito maltolto”.

  • Napoli, attesa per il ricorso alla Corte Federale

    Napoli, attesa per il ricorso alla Corte Federale

    Il destino del Napoli e della sua classifica in chiave lotta-scudetto passa anche dalla decisione odierna della Corte federale in merito al ricorso presentato dal club partenopeo, al quale sono stati attribuiti in primo grado dalla Disciplinare due punti di penalizzazione in classifica legati all’inchiesta Calcioscommesse, oltre alle squalifiche di sei mesi per Paolo Cannavaro e Gianluca Grava, a seguito del caso tentata combine da parte dell’ex portiere Matteo Gianello in Sampdoria-Napoli del 16 Maggio 2010, in cui Cannavaro e Grava “opposero uno sdegnato rifiuto” alla proposta dell’allora terzo portiere azzurro. Ciò che viene imputato loro è, come noto, l’omessa denuncia mentre al Napoli si è attribuita la penalizzazione per responsabilità oggettiva.

    A partire dalle ore 10,30 di questa mattina, in un hotel romano alle porte di Via Veneto, la difesa del Napoli chiederà alla Corte Federale di cancellare la “zavorra” dei due punti di penalità: vi sarà una diretta partecipazione da parte del presidente Aurelio De Laurentiis che con tutta probabilità chiederà di prendere la parola per esporre le sue ragioni, mostrandosi in prima persona proprio a tutela del suo club, insieme ai legali Virgilio D’Antonio, Antonio e Mattia Grassani che nelle scorse ore hanno ostentato fiducia in merito ad una conclusione “favorevole” al Napoli: “Confuteremo dalla base la sanzione che sta determinando conseguenze devastanti per la società”.

    Napoli, si decide per il ricorso alla Corte federale | ©  Maurizio Lagana/Getty Images
    Napoli, si decide per il ricorso alla Corte federale | © Maurizio Lagana/Getty Images

    A ben vedere in termini di giurisprudenza sportiva, però, sembra che le possibilità di un accoglimento del ricorso degli azzurri non siano molte, considerando che in tali casi i precedenti assumono una grande rilevanza. E, dunque, proprio tali precedenti non fanno ben sperare perchè, negli altri casi, quando la società coinvolta per responsabilità oggettiva era coinvolta per un solo match “incriminato”, le sono sempre stati attribuiti due punti di penalizzazione in classifica e, dunque, allo stato dei fatti sembra non vi sia ragione fondata per un diverso orientamento. Un aiuto “importante”, però, potrebbe venire proprio dall’intervento del legale di Gianello, che chiederà alla Corte federale la derubricazione del reato dell’ex portiere napoletano, da illecito sportivo a slealtà sportiva e, di conseguenza, modificando la caratterizzazione giuridica del reato, ne deriverebbe ovviamente un alleggerimento in termini di “pena” sia per il Napoli che per Cannavaro e Grava. Le possibilità che ciò accada, però, non sono molte e, in caso di conferma della sentenza di primo grado anche da parte della Corte federale, il Napoli ha già deciso di ricorrere anche al terzo e ultimo grado di giudizio, il Tnas.

    Se, dunque, nel caso della responsabilità oggettiva del Napoli sembrano esservi poche speranze di cambiare la decisione presa in primo grado, ci potrebbe essere qualche margine di ottimismo in più per le posizioni di Grava e Paolo Cannavaro, per le quali i loro legali hanno presentato ricorso dopo i sei mesi di squalifica comminatigli dalla Disciplinare in primo grado: sembra vi sia qualche possibilità che la squalifica venga ridotta a tre mesi.

    La decisione verrà , comunque, presa in tempo brevi e già nella giornata di oggi potrebbe essere resa nota considerando che i giudici di secondo grado hanno la possibilità di rendere nota la sentenza con il solo dispositivo in attesa. Pertanto, seguiranno aggiornamenti.

  • Napoli ufficiale -2, la nuova classifica di Serie A

    Napoli ufficiale -2, la nuova classifica di Serie A

    Penalizzazione Napoli, tutto come previsto. La Disciplinare ha confermato i due punti di penalità in classifica. La squadra partenopea perde per sei mesi anche il capitano Paolo Cannavaro e Gianluca Grava, entrambi coinvolti nella combine di Napoli-Sampdoria. Squalifica molto più pesante invece per il portiere Matteo Gianello, il quale dovrà scontare uno stop forzato di 3 anni e tre mesi per l’accusa di tentato illecito. Fu lo stesso Gianello a tirare in ballo i nomi dei suoi due compagni di squadra, per i quali la Disciplinare ha optato per il reato di omessa denuncia. La condanna non è definitiva dal momento che può ancora essere impugnata dalla società di Aurelio De Laurentiis davanti alla Corte di Giustizia Federale, sebbene sia difficile un passo indietro da parte di quest’ultima.

    COSA CAMBIA – L’ufficialità del meno due in classifica costringe di fatto il Napoli a scendere di due posizioni, assestandosi al quinto posto a quota 31 punti. Ad approfittarne sono Lazio e Fiorentina, che salgono rispettivamente in terza e quarta posizione. In ogni caso nulla di compromesso per la squadra di Mazzarri, anche perché l’ultima sconfitta in casa contro il Bologna aveva certificato l’impossibilità di competere con la Juventus per il titolo, bianconeri adesso distanti 10 punti.

    Paolo Cannavaro in contrasto su Cassano | ©Dino Panato/Getty Images
    Paolo Cannavaro in contrasto su Cassano | ©Dino Panato/Getty Images

    CALCIOMERCATO – La squalifica di Paolo Cannavaro e Gianluca Grava costringerà inevitabilmente il direttore sportivo Alberto Bigon a trovare nelle prossime settimane valide alternative ai due calciatori. Negli ultimi giorni si è spesso parlato di un possibile scambio con l’Inter che vede come protagonisti Campagnaro e Silvestre. Questo però non andrebbe a risolvere il problema dal momento che sono coinvolti due difensori. Si fa largo a questo punto la candidatura del brasiliano Lucio, che proprio ieri ha rescisso consensualmente il contratto con la Juventus. Nel mirino del Napoli rientra anche Salvatore Bocchetti, ex difensore della Nazionale, ora in forza al Rubin Kazan. Operazione comunque difficile visto il prezzo di 13 milioni richiesto dal club russo.

    La nuova classifica di Serie A
    Juventus 41
    Inter 34
    Lazio 33
    Fiorentina 32
    Napoli 31
    Roma 29
    Milan 27
    Catania 25
    Udinese 23
    Parma 23
    Chievo 21
    Atalanta 21
    Bologna 18
    Sampdoria 17
    Torino 16
    Cagliari 16
    Palermo 15
    Pescara 14
    Genoa 13
    Siena 11

  • Il weekend nero di Paolo Cannavaro, Napoli ko e ansia sentenza

    Il weekend nero di Paolo Cannavaro, Napoli ko e ansia sentenza

    Per il Napoli e per il suo capitano Paolo Cannavaro  la vigilia di Napoli-Bologna non può essere stata delle più serene, considerando l’attesa per la sentenza del filone partenopeo di scommessopoli, legato alla tentata combine di Sampdoria-Napoli del 2010 promossa da Matteo Gianello, ex portiere azzurro, ma rifiutata con sdegno da Paolo Cannavaro e Grava. Ciò che, però, rischia di compromettere la stagione dei due – con una squalifica che verrà formalizzata oggi e che sembra probabile sarà di sei mesi – è l’omessa denuncia del loro compagno di squadra.

    Una vicenda che avrà turbato di certo i due, ed in particolare il capitano azzurro, legato in maniera più che viscerale alla squadra, la sua squadra, la sua città. Paolo Cannavaro appare come un ragazzo pacato ed equilibrato, cresciuto con l’esempio di un fratello più famoso che ha preso il volo ben presto: lui, invece, ha deciso di restare, di credere nel progetto partenopeo e di diventarne il simbolo, con la fascia al braccio. Una vicenda simile, per un ragazzo di profondi valori e principi come Paolo Cannavaro può essere devastante, perlomeno nell’animo, anche se all’esterno si cerca di far trapelare il meno possibile, forse anche per non turbare l’intero ambiente con i propri crucci: capitan Cannavaro conosce bene la piazza e sa che ogni emozione, positiva o negativa che sia, verrebbe amplificata e, pertanto, ha deciso di non esternare nulla sul proprio stato d’animo, nell’attesa di conoscere quale dovrà essere il suo destino.

    Paolo Cannavaro, ansia per la sentenza calcioscommesse | ©  Ed Jones/AFP/GettyImages
    Paolo Cannavaro, ansia per la sentenza calcioscommesse | © Ed Jones/AFP/GettyImages

    L’unica voce libera di esprimere, in maniera mediata, le sue sensazioni è quella del suo legale Luciano Ruggiero Malagnini che non ha perso occasione per criticare anche aspramente l’operato del procuratore federale Stefano Palazzi che ha “calcato la mano con i tesserati e punisce poco le società, un aspetto che secondo i codici non è giusto”. Come lo stesso avvocato Malagnini ha precisato, il target minimo di squalifica in questi casi è di sei mesi, mentre il massimo fino ad un anno ma l’aspetto assolutamente insolito nella questione è che per la responsabilità oggettiva della società Napoli il procuratore federale ha proposto un punto di penalità, mentre la Disciplinare sembra orientata verso i due punti anche se “la regola dice che bisognerebbe partire da tre”.

    In questo clima di attesa e di tensione, la partita di ieri in posticipo tra Napoli e Bologna ha mostrato in maniera molto nitida lo stato d’animo degli uomini di Walter Mazzarri. La testa non era libera, la concentrazione non era massima: solo così è possibile spiegare una sconfitta interna per 2-3 maturata in maniera tanto rocambolesca. Prima il vantaggio bolognese, poi il pari e la rimonta napoletana, e poi il nuovo pari del Bologna con euro-gol in sforbiciata di Konè ed il nuovo vantaggio definitivo dei rossoblu, con Daniele Portanova al rientro dopo aver scontato quattro mesi di squalifica per omessa denuncia.

    Una sorta di scherzo beffardo per Paolo Cannavaro, una coincidenza amara che può essere considerata un modo per ricordargli che oggi conoscerà il suo destino, un risultato che per la squadra significa prima sconfitta casalinga e secondo ko di fila, oltre che veder allontanarsi la vetta della classifica che, con la penalità eventuale, potrebbe divenire ancora più distante.

    L’attesa snervante, perlomeno, è finita: oggi la sentenza sgombererà il campo dai dubbi.

  • Napoli: Disciplinare verso -2, Cannavaro e Grava 6 mesi

    Napoli: Disciplinare verso -2, Cannavaro e Grava 6 mesi

    Lunga riunione in camera di consiglio per la Commissione Disciplinare al fine di prendere una decisione circa la posizione del Napoli, e dei suoi calciatori Paolo Cannavaro e Gianluca Grava in merito all’inchiesta calcioscommesse che li coinvolge in virtù della confessione di Matteo Gianello, ex portiere di riserva del Napoli che, nel Maggio 2010, provò a realizzare una combine sulla gara di campionato Sampdoria-Napoli, ottenendo però il rifiuto dei due calciatori.

    Nei giorni scorsi, il procuratore federale Stefano Palazzi aveva formulato le sue richieste di penalizzazione per la società partenopea – coinvolta per responsabilità oggettiva – di un solo punto in meno in classifica, mentre per i due calciatori aveva proposto nove mesi di squalifica, oltre che tre anni e tre mesi per Gianello, ritenuto comunque un teste credibile per le sue dichiarazioni che “scagionarono” Fabio Quagliarella, all’epoca dei fatti attaccante del Napoli, da ogni possibile coinvolgimento.

    Napoli, la Disciplinare verso -2 e sei mesi a Cannavaro e Grava
    Napoli, la Disciplinare verso -2 e sei mesi a Cannavaro e Grava | © Ed Jones/AFP/GettyImages

    Sempre la commissione Disciplinare aveva, inoltre, rifiutato di accordare il patteggiamento a Gianello sconfessando quanto, invece, concesso da Palazzi che in tal caso gli avrebbe ridotto la squalifica a soli sedici mesi. Nella giornata di oggi, le richieste di Palazzi potrebbero essere ulteriormente modificate dalla stessa Disciplinare alla luce del fatto che la penalità di un solo punto per responsabilità oggettiva del Napoli viene considerata troppo morbida e in netta controtendenza rispetto a circostanze simili: finora, infatti, non si era mai scesi sotto i due punti di penalità in caso di responsabilità oggettiva di una società e, pertanto, la Disciplinare nella sua sentenza dovrebbe attribuire i due punti di penalizzazione al Napoli.

    Nel caso di Paolo Cannavaro e Gianluca Grava, invece, si va verso uno sconto della squalifica per omessa denuncia dai nove mesi inizialmente proposti dal procuratore federale Palazzi a sei mesi, in virtù di quella che – anche secondo l’attendibile Gianello – è stato il “netto e risentito rifiuto” alla proposta di illecito.

  • Napoli -2, la Disciplinare sconfessa Palazzi

    Napoli -2, la Disciplinare sconfessa Palazzi

    Il filone napoletano del processo sul calcioscommesse ha mostrato, nella giornata di ieri, le richieste di squalifica del procuratore federale Stafano Palazzi di fronte alla commissione Disciplinare e che hanno riguardato sia la società azzurra, coinvolta per responsabilità oggettiva, quanto i calciatori Paolo Cannavaro e Gianluca Grava coinvolti per omessa denuncia in merito alla tentata combine da parte di Matteo Gianello, ex portiere di riserva del Napoli, nella gara di campionato Sampdoria-Napoli del Maggio 2010, nonostante la volontà di Gianello di alterare il risultato del match non abbia sortito effetti proprio grazie al fermo rifiuto dei due calciatori azzurri.

    Napoli, la Disciplinare sconfessa Palazzi e chiede 2 punti penalità
    Napoli, la Disciplinare sconfessa Palazzi e chiede 2 punti penalità | ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    Stefano Palazzi  ha chiesto, così, un punto di penalità al Napoli con l’aggiunta di un’ammenda da centomila euro oltre che nove mesi di squalifica per Paolo Cannavaro e Gianluca Grava mentre per Gianello – dopo che la commissione disciplinare ha rifiutato la sua richiesta di patteggiamento (con cui la squalifica si sarebbe ridotta a 16 mesi, ndr) – sono stati confermati, per ora, i tre anni e tre mesi di stop. Tuttavia, pare che la commissione disciplinare abbia colto con “imbarazzo” le richieste del procuratore Palazzi alla luce del fatto che sono state giudicate troppo morbide, soprattutto nei confronti della responsabilità oggettiva del Napoli. Pertanto, la disciplinare sembra intenzionata a chiedere almeno due punti di penalità in classifica per la società partenopea sulla base di quello che prevede il regolamento.

    Si tratta, per ora, di attendere il prossimo  fine settimana quando la decisione del tribunale sarà formalizzata e resa nota, anche se – da quanto trapela – appare probabile che la richiesta preveda due punti di penalità per la società.  Se tale scenario dovesse essere confermato, il Napoli deciderà di certo di ricorrere al terzo gradi di giudizio, l’ormai noto Tnas , al fine di provare ad ottenere uno “sconto” sulla penalizzazione, per provare a ridurre almeno ad un solo punto la “zavorra” nella classifica dell’attuale campionato, ed eliminare l’ammenda pecuniaria.