Tag: paolo bergamo

  • Intercettazioni: Facchetti, Bergamo e il “regalino” da Moratti

    E’ stata sbobinata l’intercettazione che il consulente di Moggi, Nicola Penta, aveva annunciato e definito scottante per la sorte del processo. E’ il 23 dicembre 2004 e Giacinto Facchetti invita Paolo Bergamo a mettersi in contatto con Moratti per ricevere “un regalino”. Vista la data è chiaro che il regalino sia un presente per Natale, quel che è strano è perchè debba esser il designatore ad andare da Moratti e non la società a spedire il cesto natalizio? La conversazione continua e Bergamo si propone in aiuto nerazzurro per far superare la “pareggite”.

    Facchetti: “Se tu chiami Moratti…son stato l… anche ieri da lui …abbiamo parlato”.
    Bergamo: “Io non ho più il suo numero, se tu me lo dai… infatti ricordi…ne avevamo parlato”.
    Facchetti: “Sì dai perchè voleva…se passi di qui un giorno…”.
    Bergamo: “Ma dov’è è a Forte?”
    Facchetti: “In ufficio, no no a Milano se ti capita di venire giù perchè aveva là un regalino da darti”.
    Bergamo: “Volevo sentirlo anche così anzi avevo piacere anche di incontrarlo, di incontrarvi, insomma per fare così qualche riflessione insieme”.
    Facchetti: “E va bene”.
    Bergamo: “È una situazione che vorrei proprio anch’io aiutarvi a raddrizzare…perchè insomma la squadra non merita la posizione che ha…”.
    Facchetti: “Sono stati dodici pareggi incredibili…”.

  • Calciopoli 2: i commenti post udienza. Moggi contento, Narducci sicuro, adirato Facchetti Jr

    Calciopoli 2: i commenti post udienza. Moggi contento, Narducci sicuro, adirato Facchetti Jr

    Era tanta l’attesa per l’udienza di oggi. I legali di Moggi dopo aver sbobinato centinaia di intercettazioni fremevano per far inserire il nuovo materiale tra l’incartamento del processo sicuri da poter scardinare la teoria della cupola e altresì dimostrare che la pratica era notevolmente diffusa.

    Le intercettazioni sono state accolte e dalla procura e Moggi a fin udienza si dimostra soddisfatto “Sono state sbugiardate tante cose dette in precedenza – ha detto l’ex dg – E non finisce qui nelle prossime udienze tireremo fuori altre conversazioni inedite che riguardano Inter e Milan”. Il riferimento è ad un regalo promesso telefonicamente da Facchetti a Bergamo e ad un colloquio tra Meani e Galliani su alcuni assistenti arbitrali.

    Di tutt’altro avviso è il commento del pm Narducci “Le nuove intercettazioni non spostano alcunché. A chi le dovesse ritenere inopportune e disdicevoli sul piano morale e dei comportamenti, diciamo che noi ragioniamo sui reati. E se c’è un’operazione in corso di mistificazione che vuole cancellare i fatti reato con altre finalità, la procura della Repubblica sta qui a lavorare…. L’ipotesi è che una parte di queste persone ha costituito un’associazione per delinquere finalizzata all’alterazione del campionato di calcio di seria A 2004-5. Altre persone non hanno fatto parte di questa organizzazione ma ne hanno beneficiato soprattutto nella seconda fase di quel campionato”

    E sulle nuove intercettazioni proposte dalla difesa “la procura di Napoli, contestualmente alla richiesta di rinvio a giudizio, ha preso atto per tantissime situazioni del fatto che gli elementi erano scarsi, insufficienti, si prestavano a equivoci. La questione – aggiunge – era e resta un’altra: riesce questa attività di indagine attraverso intercettazioni telefoniche, dichiarazioni di persone informate sui fatti, ricostruzione del traffico riservato, a fornire un dato probatorio sicuro, ovvero che è stata organizzata una alterazione complessiva del campionato? Noi crediamo di sì”.

    Scoppia anche la rabbia della famiglia di Giacinto Facchetti, il figlio Gianfelice in un comunicato lasciato alla stampa accusa i legali di Moggi e gli organi di stampa di aver fatto passare un messaggio diverso atto a ledere l’onorabilità del padre. Facchetti jr si riferisce alla telefonata prodotta dalla difesa e che vorrebbe il padre a suggerire la griglia a Bergamo mentre dall’audio non è cosi certo.

    ”In tale conversazione – scrive Gianfelice Facchetti – a mio padre viene attribuito l’aver pronunciato il nome del Sig. Collina, cosa che invece dialogando faceva il Dott. Bergamo; di conseguenza, ne è risultata un’interpretazione totalmente differente dalla realtà delle cose, utilizzata peraltro dai legali stessi del Sig. Moggi in aula e diffusa con irresponsabile complicità da alcuni organi di informazione”.

    “Pur riponendo la massima fiducia nella giustizia la famiglia di Giacinto Facchetti chiede a tutti gli organi competenti, sportivi e non, di prendere una posizione decisa e definitiva a riguardo di questa vicenda indegna”.

  • Facchetti Bergamo: l’audio dell’intercettazione sulla griglia. È il designatore a nominare Collina?

    Ecco l’audio dell’intercettazione tra Facchetti e Bergamo sulla “griglia” che è uscita fuori questa mattina nell’udienza a Napoli nel processo a Calciopoli. Dalla trascrizione si evinceva che fosse l’ex presidente nerazzurro a suggerire al designatore Collina mentre dall’audio non è cosi certo.

    E’ evidente che la griglia la snocciola Bergamo (e non Facchetti che non pronuncia nemmeno un nome), mentre Facchetti dimostra di non conoscere nemmeno quali arbitri siano nella top class. In seguito Facchetti si lamenta per i torti subiti dall’arbitro Bertini: Ascolta l’audio

  • Clamoroso, dal Belgio: l’Inter comprò un arbitro in Champions nel 2004

    Chi sa se per un semplice caso o per alzar ancor più un polverone oggi, giorno della fatidica udienza al Processo a Calciopoli a Napoli che dalle aspettative della vigilia doveva riaprir il processo sportivo ed inserire all’interno del calderone anche l’Inter, dal Belgio rimbalza la voce di una presunta corruzione da parte della società del presidente Moratti nei confronti di un imprecisato arbitro durante la Champions League del 2004.

    Secondo Footgol.net la giustizia sportiva italiana sarebbe in possesso del materiale atto a provare la corruzione anche se a dir il vero pare un tentativo maldestro per far uno scoop da parte del sito belga.

    Con ogni probabilità, il sito fa riferimento ad una intercettazione tra Bergamo e Pairetto e cita come fonte il Corriere della Sera nella quale si parla di designazioni per la Champions League ma non aggiunge nulla di nuovo. L’intercettazione (che vi riportiamo a seguire) è conosciuta ormai da anni ed è agli atti del Processo.

    Facchetti: «e li han già deciso poi per le prossime partite?».
    Pairetto: «sì sulla seconda c’è Meier eh poi ok».
    Facchetti: «sulla seconda quella con…»
    Pairetto: «qual è non non».
    Facchetti: «non con il Valencia».
    Pairetto: «non quella…l’ult..qual è la terza di di».
    Facchetti: «la terza»
    Pairetto: «quella più importante che avete».
    Facchetti: «la terza è con l’Anderlecht eh la terza è l’Anderlecht».
    Pairetto: «non allora aspetta te lo…ce l’ho di là infatti avevo
    detto… ho fatto mettere Meier, no allora è la seconda perchè era la
    partita quella importante».
    Facchetti: «eh sì perchè dovrebbe essere».
    Pairetto: «allora dovrebbe essere quella adesso te…lo vado a
    prendere e te lo dico».
    Facchetti: «me lo dici».
    Pairetto: «te lo verifico si si si e te lo dico».
    Facchetti: «grazie».
    Pairetto: «e te lo dico subito perchè avevo fatto mettere Meier
    appunto perchè è un arbitro molto…»
    Facchetti: «sì perchè a Valencia»
    Pairetto: «affidabile, no no lì a Valencia è un ambientino…bello
    tosto, anche se ieri è stato un bel risultato, lui è stato bravo».
    Facchetti: «sì sì buono abbiamo sofferto fino all’ultimo perchè un gol
    solo non si sa mai».
    Pairetto: «sì sì infatti, poi loro in dieci quindi era un pò».
    Facchetti: «eh però sai si sbagliano».
    Pairetto: «eh si nel calcio basta un…sbagliare un calcio di rigore»
    Facchetti: «eh eh»
    Pairetto: «anche psicologicamente no è non è il massimo quindi».
    Facchetti: «eh sì ma»
    Pairetto: «va bene»
    Facchetti: «va bene fammi sapere»
    Pairetto: «allora ti chiamo e ti faccio sapere»
    Facchetti: «fammi sapere grazie»
    Pairetto: «per le tessere invece le hai già…»
    Facchetti: «sì le tessere sono, guarda abbiamo…pensa che ieri hanno
    consegnato»
    Pairetto: «si»
    Facchetti: «le tessere ai consiglieri sono»
    Pairetto: «solo fatte adesso proprio».
    Facchetti: «sono arrivate talmente in ritardo voi preferite mandarle a
    ritirare magari?».
    Pairetto: «Io posso magari anche chiedere se va a ritirarle»
    Facchetti: «Fammi sapere se»
    Pairetto: «magari dico alla persona che può andare a ritirare in
    sede?»
    Facchetti: «Aspetta aspetta che sento la signora»
    Pairetto: «sì così eventualmente…«
    Facchetti: «Monica, sono al telefono con Pairetto mi chiedeva le loro
    due te…sono li? gli dico di mandare a ritirare almeno così eh ? eh
    sì sì allora mi faccio dire il nome di chi viene a ritirarle grazie.
    Eccola se tu sono, erano li pronte».
    Pairetto: «Perfetto allora io adesso»
    Facchetti: «Mi sai dire il nome di chi viene a ritirare».
    Pairetto: «Te lo faccio sapere di chi viene a ritirarle il nome così».
    Facchetti: «sì perchè non si sa mai».
    Pairetto: «No, no se non passa un altro se le prende è chiaro».
    Facchetti: «va bene»
    Pairetto: «va bene allora così ti dico anche l’al…tutte e due le
    cose anche l’altra».
    Facchetti: «Grazie».
    Pairetto: «Ok grazie»
    Facchetti: «ciao».
    Pairetto: «buon appetito ciao».
    Un’altra telefonata è del 16 settembre 2004. Sono le 9,28 del mattino.
    Pairetto : «Pronto».
    Facchetti : «Sì, Pierluigi».
    omissis
    Pairetto: «Allora la seconda è Anderlecht non è Valencia».
    Facchetti: «La seconda non è ah ero convinto».
    Pairetto: «no, no infatti mi dicevo porca miseria che abbia confuso io
    e allora son andato a vedere ad Anderlech c’è Vassaras il greco».
    Facchetti: «chi è».
    Pairetto: «Vassaras».
    Facchetti: «ah Vassaras».
    Pairetto: «Vassaras si è un top class e la Mayer poi con il Valencia».
    Facchetti : «e là Mayer»
    Pairetto: «si che era quello che».
    Facchetti: «si ho visto ieri».
    Pairetto: «ha fatto bene».
    Facchetti: «si si ho visto che».
    omissis
    Facchetti: «chi passa a ritirare le tessere allora ?»
    Pairetto: «allora Santambrogio».
    Facchetti: «ah Santambrogio».
    Pairetto: «sempre Santambrogio».
    Facchetti: «va bene va bene»

  • Calciopoli 2: anche Facchetti “consigliava” le griglie

    Com’era prevedibile dall’udienza in corso a Napoli per il Processo a Calciopoli emergono retroscena interessanti e anche se ancora non è dato sapere se potranno esser sufficienti alla rivalutazione del Processo Sportivo instaurano negli interessati il sospetto che qualcosa di losco sia stato omesso.

    La difesa di Luciano Moggi è passata all’attacco chiedendo la trascrizione di 75 intercettazioni inedite. Le telefonate si riferiscono a conversazioni con indagati, tra i quali gli ex designatori Bergamo e Pairetto da parte di diversi dirigenti di società di calcio. La questione è stata illustrata dall’avvocato Maurilio Prioreschi che insieme con l’avvocato Paolo Trofino assiste Moggi. La difesa ha chiesto altresì l’acquisizione di circa 3.000 ‘contatti’ telefonici con indagati da parte di dirigenti di società (si tratta dei contatti ricavati dai tabulati anche relativi ai centralini dei club calcistici).

    Il Tribunale ha invitato quindi la difesa di Moggi a produrre il materiale per la prossima udienza. In tal modo anche il pubblico ministero avrà modo di esaminare e valutare gli atti indicati dai legali. Superato il capitolo nuove intercettazioni i legali di Moggi passano al controinterrogatorio del Colonnello Auricchio.

    L’avvocato Trofino cita un intercettazione tra Facchetti e Bergamo in cui si parla delle famose griglie per il sorteggio degli arbitri:

    Facchetti: Senti, per domenica allora?
    Bergamo: Senti, per domenica facciamo un gruppo di internazionali perché non vogliamo rischiare niente quindi sono lì e tutti e quattro possono fare la partita
    F: Vabbeh, ma metti dentro Collina!

    B: Ma tutti internazionali, Giacinto, così perlomeno non c’è discussione…perché c’è dentro…Collina, Paparesta, Bertini e c’è dentro Rodomonti.
    F: Ho capito.
    B: Sono tutti internazionali e abbiamo evitato che ci fossero troppi giovani, per esempio anche se Trefoloni sta facendo bene…però preferisco lasciarmelo al girone di ritorno…e poi non abbiamo altri sinceramente…Messina non mi dà garanzie
    F: Perché, non è un first class adesso?
    B: No…nella first class c’è momentaneamente, il posto suo lo prende Rosetti perchè ha delle aspettative, è giovane e sta facendo bene a livello internazionale.
    F: Ho capito, vabeh, con Bertini abbiamo avuto qualche problemino
    B: Con chi?
    F: Con Bertini abbiamo avuto qualche problemino anche l’anno scorso là a Torino. Anche altre partite abbiamo avuto qualche problema con Bertini…
    B: Semmai, sfortunatamente fosse così, ci parlo, perché anzi, semmai è meglio, ti devo dire, capito…
    F: Non lo so, volevo dirtelo, qualche problema lo abbiamo avuto.

    Il penalista ha chiesto al testimone perché questa telefonata non fosse stata considerata dagli investigatori. “La conversazione tra Bergamo e Facchetti – ha replicato Auricchio – è stata registrata e trascritta ma non è nell’informativa perché non è stata considerata investigativamente utile”.

  • Moratti nel 2006: le mie telefonate con Bergamo “normali”

    In questi giorni si è parlato di una clamorosa presenza di Moratti in quel di calciopoli, il presidente nerazzurro ha già manifestato la sua innocenza e onestà nelle telefonate con l’ex designatore Paolo Bergamo. Nonostante le dichiarazioni di quest’ultimo che ammetteva di aver parlato con tutti (dichiarazioni più volte ripetute ma spesso dimenticate), molti tifosi e dirigenti insinuavano che il n1 interistavrebbe dovuto dire prima del suo rapporto “telefonico” con arbitri e designatori. Caso vuole che proprio Massimo Moratti intervistato dal giornalista Claudio Sabelli Coretti avrebbe rilasciato un intervista nel 2006 dove non escludeva qualche telefonata con Paolo Bergamo e qualche chiacchierata con gli arbitri. Ecco l’intervista:

    Moggi dice che con Bergamo ci parlava anche Facchetti.
    “Non c’è niente di male a parlare con Bergamo. La differenza sta nelle cose che si dicono”. Meno rapporti si hanno con i designatori e meglio è.
    “Sono loro che chiamano per sapere se tutto va bene”.
    Lei ha mai telefonato a un designatore?
    No. Ma posso aver ricevuto da loro qualche telefonata in cui mi chiedevano delle opinioni”. Quindi non è da escludere che un giorno vengano fuori delle telefonate in cui c’è anche lei. Solo telefonate “normali” senza alcun interesse”.

    Ora le parole alla sentenza

  • Intercettazioni, Calciopoli bis: anche Spalletti telefonava

    Continuano ad esserci colpi di scena in quello che è stato soprannominato il Calciopoli bis, il più grande scandalo del calcio italiano sembra destinato a riaprirsi e a coinvolgere tanti altri nomi fin’ora insospettabili. Dal lavoro certosino dei legali di Luciano Moggi salta fuori un intercettazione tra Luciano Spalletti, all’epoca allenatore dell’Udinese e il designatore Bergamo, argomento? Sempre le terne arbitrali…

    B.- L’importante è che tu sia bello carico..
    S.- No io son bello carico, naturalmente è come hai detto te con la diciamo supervisione della trasparenza cerca di mandarci una..come hai detto prima dai, di stare attento a tutto quello dai, come hai sempre fatto..
    B.- Ma guarda io ti posso anticipare che a scanso di diciamo ripensamenti all’ultimo momento gli assistenti li ho già fatti, quindi viene Pisacreta che per noi è il n.1 e Griselli che è quello di Livorno che quest’anno è stato il n.1 quindi sei bello blindato e il sorteggio vediamo ora cosa ti dà tra gli internazionali che abbiamo messo in griglia dai..
    S.-Benissimo dai..
    B.-Ti do un bell’in bocca al lupo..
    S.-Ti ringrazio scusami ma li posso, lo posso chiamare o vengo frainteso?
    B.-Ma no, quando lo trovi se no sembra che tanto queste cose.. discutono su stampa e trasmissioni televisive
    S.-Noi abbiamo rinunciato a 2 trasmissioni televisive e lì non hanno fatto vedere niente..capito tutto?
    B.-Dai che ce la facciamo..in bocca al lupo!

  • Calciopoli: quanti “orrori” a danno della Juve. Bergamo era filo milanista

    Il calcio italiano torna indietro di un quadriennio e i giornali fanno a gara a riportare rumors e indiscrezioni che vorrebbero addirittura riaprire il processo sportivo e non solo quello penale. Se nella prima trance dell’inchiesta fu la Gazzetta dello Sport il grimaldello degli accusatori a danno della Juventus e sopratutto a favore dell’Inter adesso è la Stampa a farsi portavoce del malcontento juventino per un Processo strumentale.

    Le intercettazioni saltate fuori adesso, rimbalzano una verità diversa. I designatori considerati filo juventini parlavano invece con altri presidenti e molte volte facevano il tifo per loro… è il caso di Bergamo che al telefono con Adriano Galliani era sconsolato per il risultato della partita scudetto persa a San Siro contro la Juventus e della quale vi riportiamo di seguito il testo:

    Bergamo: «Pronto?».

    Galliani: «Sono Galliani, buongiorno».

    Bergamo:
    «Buongiorno dottore come va?».

    Galliani: «L’ho cercata molte volte ieri sera ma era sempre occupato».

    Bergamo:
    «Non mi sono ancora ripreso dall’altra domenica (8 maggio 2005 Milan-Juventus 0-1, gol di Trezeguet). E questo purtroppo è stato un trauma che in famiglia ha lasciato il segno. Pensavamo tutto…».

    Galliani: «Anche noi, anche noi».

    Bergamo: «Pensavamo tutto fuori che quello, se andava male, male, male potevamo pareggiare ma insomma».

    Galliani: «E pareggiando avremmo vinto anche a Lecce (finì 2 a 2) perché non avremmo mollato, perché se avessimo pareggiato con la Juve rimanevamo in testa alla classifica e a Lecce vincevamo di sicuro perché la partita era abbordabile».

    Bergamo: «Ma può darsi che Ancelotti si sia fidato troppo dei suoi uomini non ha considerato che Seedorf e Pirlo non stavano troppo bene».

    Galliani:
    «Da oggi parte l’operazione Istanbul… domenica brutto».

    Bergamo: «Ecco, Lecce. Quando un presidente di una società (Semeraro ndr) si permette di dare una responsabilità ad un arbitro per le intemperanze dei tifosi e le reazioni dei giocatori».

    Galliani: «Ma poi urla e grida negli spogliatoio, nell’intervallo una vergogna (nell’intervallo padre e figlio vengono aggrediti con insulti ndr)».

    Bergamo: «Sì, Trefoloni me ne ha parlato ma poi la Domenica Sportiva dove si è detto di tutto e di più».

    Dal giornale torinese salta fuori l’ennesima incongruenza delle indagini del tenente colonnello Auricchio:

    • Un’ammonizione, definita «dolosa», a Simone Inzaghi in Sampdoria-Siena del 30-01-2005, 1 a 1. Il giocatore viene squalificato per Juventus-Sampdoria: per i carabinieri questa partita finì 1 a 0 per la Juventus ed è parte di un capo d’imputazione, ma la Juve invece perse 0 a 1, con gol di Diana.
    • Il secondo errore, riguarda Udinese-Brescia, 1 a 2 per le Rondinelle: l’arbitro Dattilo avrebbe ammonito Muntari, Pinzi, Di Michele, teoricamente in diffida, ed espulso Jankulovski per favorire la Juventus. La domenica successiva la Juve vince 1-0, ma solo Jankulovski non giocò: gli altri tre giocarono regolarmente e dunque non erano davvero in diffida.
  • Calciopoli: altre accuse sull’Inter. Anche gli arbitri venivano pedinati

    Durante lo “Speciale Calcipoli” andato in onda su Sportitalia sono emersi nuovi e interessanti retroscena che gettano ancora altro fango sull’Inter rivalutando di fatto la posizione dei nerazzurri ma sopratutto quella della Juventus. L’avv. Silvia Morascanti, difensore di Bergamo, intervenuta alla trasmissione in diretta telefonica ha accusato i pm Narducci e Beatrice e il procuratore Borelli di aver omesso dei particolari importanti che condannerebbero la società del presidente Moratti. Pare infatti che oltre a Vieri anche arbitri venivano intercettati e spiati, ascolta il video:

  • Calciopoli: il testo e l’audio delle intercettazioni di Moratti e Facchetti con Bergamo

    Forse è per entrare in clima mondiale ma come quattro anni addietro il calcio italiano si prepara a vivere un altra estate di caos e tromenti. Il Processo di Napoli sta portando alla luce una verità diversa da quella disegnata dalla giustizia sportiva, se c’era illecito questo era sicuramente diffuso e la cupola, se cosi si può chiamare, non era unica ma molteplici e tutte con interessi paralleli. In attesa del 13 aprile, quando ci sarà l’udienza a Napoli, iniziano a rimbalzare il testo e l’audio che dimostrano che anche Moratti e Facchetti intrattenevano rapporti con i designatori e in particolare con Bergamo.

    Di seguito vi riportiamo uno stralcio di una intercettazione tra Bergamo e Moratti presa dal sito Ju29ro e a seguire l’audio che preannuncia un incontro tra Bergamo e Facchetti.

    Bergamo: Presidente Moratti sono Bergamo..
    Moratti: Volevo chiamarLa io per dirle che poi ho visto anche stò ragazzo (Bertini) che si è comportato benissimo durante la partita che poteva finire in un pestaggio ben grave…
    Bergamo: Era diventata la più difficile Inter-Sampdoria, hanno lavorato bene anche gli assistenti…
    Moratti: L’ho detto a loro alla fine, guardate proprio bravi, perché era già due volte… bravi a beccarli, come cazzo fate voi a beccarli… mi hanno strizzato l’occhio…
    Bergamo: Vediamo di fare dieci risultati partite utili di fila, eh!
    Moratti: Pensavo di chiamarLa ieri sera perché poi sono andato dal ragazzo (Bertini); dopo che sono andato dal ragazzo, che si è comportato benissimo, io pensavo poi che era domenica e riceve sempre le telefonate di chi è contento e di chi non è contento…