È finito uno dei campionati più disastrosi della storia della Fiorentina ma i problemi per la squadra viola non sono certo terminati con una ricostruzione completa di tutto l’organigramma gigliato difficile da realizzare dopo aver rischiato addirittura la retrocessione in serie B.
Via da tempo il direttore sportivo Pantaleo Corvino, esonerato Delio Rossi dopo l’incredibile rissa con Adem Ljajic e per l’ultimo la perdita a parametro zero del capitano Riccardo Montolivo costringono i Della Valle ad una pronta e repentina rifondazione.
Ma dalle ceneri la viola non si sta dimostrando certamente una Fenice e la sua rinascita rischia di essere definitivamente bocciata con le ultime evoluzioni. È infatti arrivato il rifiuto netto di Lele Oriali a ricoprire la carica di Direttore Sportivo lasciata vuota in maniera non troppo elegante da Pantaleo Corvino, l’ex Ds dell’Inter e campione del Mondo del 1982 ha seccamente bocciato il progetto presentato dai Della Valle una situazione questa, decisamente imbarazzante per la dirigenza viola. L’altra grana è rappresentata dalla contestazione già iniziata dalla tifoseria viola sul possibile approdo in panchina di Claudio Ranieri dopo il sì confermato dall’allenatore romano ad un suo ritorno dopo oltre 20 anni dalla sua ultima esperienza al Franchi.
Ultima mazzata, ma non per importanza è il mal di pancia che Stefan Jovetic ha iniziato ad avere dopo la conclusione di una stagione per lui molto positiva, ma preoccupante per un futuro da capitano e trascinatore in una squadra da un progetto assolutamente lontano da diventare realtà. Tante squadre sono alla finestra per cercare di strappare il talento montenegrino, con il Napoli di Aurelio De Laurentiis che vorrebbe colmare la lacuna delle possibile partenza del Pocho Lavezzi e trattenere così sia Cavani che Mazzarri ed anche la Juventus, che vorrebbe affidare a Jo Jo, la gloriosa maglia numero 10 che capitan Del Piero indosserà per l’ultima volta nella finale di Coppa Italia, proprio contro il Napoli di domenica prossima.
Stevan Jovetic per il dopo Del Piero. Sembra questo l’orientamento della dirigenza in vista di quest’estate per colmare il vuoto in campo che lascerà il numero 10 al termine di questa stagione quando le strade della leggenda bianconera e della Juventus si divideranno sì ma solo temporaneamente.
Del Piero infatti di appendere le scarpe al chiodo, prima di assumere un incarico in società, non ne vuol sentir parlare e, nonostante abbia dimostrato, a dispetto della sua non più giovane età (calcistica s’intende, ndr), di poter essere ancora decisivo, il presidente Agnelli non sembra intenzionato a proporgli un prolungamento del contratto, indispettito forse dall’essere stato messo spalle al muro lo scorso anno dall’uscita del capitano quando Alex espresse pubblicamente tramite un video la volontà di firmare il rinnovo in bianco.
Nella lista di Marotta è entrato così anche l’attaccante montenegrino della Fiorentina che alla Juve ritroverebbe il compagno in nazionale Mirko Vucinic. Nonostante la giovane età, 23 anni il prossimo mese di novembre, Jovetic ha già accumulato una discreta esperienza nel nostro campionato essendo sbarcato a Firenze nell’estate del 2008 per volere del ds viola Pantaleo Corvino che, pur di non lasciarsi soffiare il talento appena 19enne, assicurò un assegno sostanzioso di 8 milioni di euro al Partizan Belgrado. Una mossa rivelatasi subito azzeccata perchè a suon di gol, soprattutto in Champions, e di prestazioni brillanti, Jovetic convinse l’allora tecnico Prandelli di meritarsi un posto tra i titolari insidiando la leadership di uno come Adrian Mutu. Poi la stagione maledetta con l’infortunio rimediato in allenamento ai crociati del ginocchio che lo costrinse a stare lontano dai campi per 9 mesi e saltare l’intero campionato 2010-2011, quest’anno il grande rientro con la sua migliore stagione a livello realizzativo, 12 reti in 20 presenze che però non stanno aiutando la Fiorentina ad uscire dalla crisi.
Se il suo talento è indiscutibile, quello che potrebbe turbare i possibili acquirenti è l’integrità fisica del giocatore poichè quello riportato due anni fa è un infortunio serio. In estate con molte probabilità Jovetic lascerà Firenze, i viola infatti dovranno ripartire con un nuovo progetto tecnico e con un nuovo direttore sportivo, dal momento che la proprietà ha già reso noto che al termine di questa stagione Corvino e la Fiorentina prenderanno due strade diverse, il quale progetto dovrà essere finanziato proprio dai milioni, non meno di 25, ricavati dalla cessione del pezzo pregiato della sua rosa, ovvero Jo-Jo sul quale la concorrenza della big europee quali Real Madrid e Chelsea è agguerrita.
Ventidue anni dopo Roberto Baggio, con Jovetic Firenze si troverebbe a dover digerire un altro boccone amaro assistendo nuovamente all’operazione che portò il miglior giocatore della Fiorentina ad indossare gli odiati colori bianconeri.
Dopo sette anni le strade di Pantaleo Corvino e della Fiorentina si divederanno. A fine stagione infatti l’attuale diretto sportivo lascerà i toscani. Una notizia arrivata dopo la clamorosa sconfitta contro la Juventus ma che non è frutto solo della stessa. Già nelle ultime settimane infatti la proprietà dei gigliati aveva deciso di troncare, al termine della stagione, il rapporto tra le parti che dura dal 2005. Il ko contro gli storici rivali ha semplicemente accelerato il momento della comunicazione. Si ritiene infatti che Corvino abbia ormai raggiunto i massimi livelli con i toscani e dunque si vuole ricostruire un po’ tutto, a partire dalla società per passare poi al parco giocatori. L’annuncio è arrivato sul sito internet della Fiorentina con i Della Valle che esprimono rispetto e riconoscenza verso Corvino, il quale negli ultimi tempi è stato spesso lontano dal capoluogo toscano per via dei problemi di salute della madre Gina, venuta a mancare appena qualche ora fa come reso noto dal sito ufficiale dei viola che tra l’altro ha espresso vicinanza allo stesso direttore sportivo.
Sempre sul portale dei gigliati, nella giornata di ieri, era stata pubblicata la notizia inerente la decisione della società di non rinnovare il contratto in scadenza con colui che negli ultimi anni è stato considerato tra i migliori diretto sportivi in circolazione. “La Fiorentina rende noto, d’accordo con il direttore Pantaleo Corvino, che il suo contratto di Responsabile dell’area tecnica non verrà rinnovato alla scadenza. Questo permetterà alla Società di cominciare da subito a ragionare sul proprio futuro e sulla strategia da attuare con chiarezza e trasparenza. A Pantaleo Corvino, che ha operato per molti anni in Società con totale autonomia e fiducia, vanno i nostri ringraziamenti. Noi non dimentichiamo infatti che, a prescindere dalle ultime due stagioni calcistiche che non hanno soddisfatto nessuno, Società per prima, Corvino ha portato la Fiorentina a essere protagonista nel calcio di alta qualità, sia italiano che internazionale”.
Un cammino iniziato bene quello di Corvino a Firenze. Dal 2005 al 2009 i viola infatti si sono piazzati sempre ai primi quattro posti, raggiungendo in una circostanza anche gli ottavi di finale di Champions League, la semifinale di Europa League e una Coppa Italia, oltre ad un ottimo lavoro per ciò che concerne il settore giovanile. L’arrivo di Mihajlovic sulla panchina è coinciso con il declino, ma non per questo bisogna dimenticare delle ottime operazioni portate a termine da parti di Corvino, su tutte quelle riguardanti Toni, Gilardino, Mutu e Jovetic, quest’ultimo ancora oggi patrimonio dei viola. Tanti i nomi che circolano in vista della prossima stagione, alcuni dei quali appaiono possibili, altri invece dei sogni, come Rui Costa, ora al Benfica. In lizza anche Leonardi, Sartori, Carboni, Bigon e Oriali.
Intanto la squadra, come anticipato già ieri, andrà in ritiro per preparare la partita con il Genoa. Destinazione scelta è Montecatini Terme. La riscossa della squadra di Delio Rossi dovrà partire da qui: altri passi falsi non sono concessi, sia perché i tifosi stanno vivendo un brutto momento sia perché la salvezza, al momento, non è da considerare certa.
CalciomercatoFiorentina, i viola sono pronti ad accogliere tre nuovi innesti. Definito il trasferimento di Olivera dal Lecce, a ore è atteso l’arrivo del passaporto del centrocampista Guido Pizarro per ufficializzare l’acquisto del giocatore del Lanus, mentre dall’Atahotel di Milano arrivano conferme importanti da parte dello stesso presidente del Genoa Preziosi per lo scambio Cerci-Seymour.
OLIVERA – Manca ancora l’ufficialità ma è già stato tutto definito tra Fiorentina e Lecce per il passaggio del centrocampista offensivo ex Genoa alla corte di Delio Rossi. L’uruguaiano lascia la squadra giallorossa dopo due anni. Corvino dovrebbe annunciare nella giornata di oggi l’acquisto a titolo definitivo di Olivera per 1,8 milioni di euro. Andrà a infoltire il reparto di centrocampisti offensivi, che attualmente può contare solamente su Jovetic e Ljajic, con Lazzari ormai preferito nella posizione di centrocampista centrale.
GUIDO PIZARRO – Il club argentino del Lanus ha già dato l’ufficialità ieri notte sul suo sito del trasferimento del centrocampista Pizarro ai viola. A questo punto diventa una corsa contro il tempo per la dirigenza della Fiorentina l’arrivo del passaporto italiano del calciatore classe ’90, argentino ma di origini italiane (da parte della madre). Fratello del famoso attaccante Claudio Pizarro (ora in forza al Werder Brema), Guido è un centrocampista con buona predisposizione nell’impostare il gioco, e non disdegna la fase difensiva. Nelle tre stagioni al Lanus ha disputato 60 presenze andando a segno in 4 occasioni.
SCAMBIO CERCI-SEYMOUR – Secondo quanto dichiarato dal presidente rossoblu Enrico Preziosi questa mattina all’Atahotel di Milano, il Genoa ha offerto il cartellino del centrocampista cileno Seymour per arrivare ad Alessio Cerci, quest’ultimo in rotta con l’ambiente viola. Le probabilità di un accordo fra i due club sono al momento non ancora sufficienti per affermare che lo scambio fra i due giocatori si concretizzerà, sebbene non è da escludere che Corvino venga convinto dallo stesso allenatore Delio Rossi a lasciare partire l’ex giallorosso, in quanto non congeniale alle esigenze tattiche della Fiorentina.
La Juventus negli ultimi giorni della finestra di mercato invernale cercherà di concludere almeno un importante colpo a centrocampo, per offrire a Conte una valida alternativa a Pirlo, Marchisio e Marchisio, quasi sempre utilizzati dal primo minuto durante il girone d’andata. Il colombiano Fredy Guarin sembra vicinissimo al trasferimento sotto la Mole Antonelliana, mentre Behrami appare più lontano rispetto ai giorni scorsi, in quanto bloccato dalla società viola. Qualora dovessero saltare sia Guarin che Behrami, Marotta ha in mano il leader blucerchiato Palombo.
Fredy Guarin e la Juve non sono mai stati così vicini. La Gazzetta dello Sport questa mattina rivela il contatto fra la società torinese e il Porto. Il club lusitano sembra si sia deciso ad accontentare il centrocampista colombiano, intenzionato a lasciare il Portogallo per tentare un’avventura in Italia con la maglia bianconera. Il Porto chiede 15 milioni di euro, sebbene questa cifra possa scendere fino a 13 milioni, con i quali Marotta dovrebbe chiudere l’operazione Guarin. Quest’ultimo fin dall’inizio del mercato di gennaio ha rappresentato la prima scelta come rinforzo di centrocampo, e dopo aver convinto il giocatore a trasferirsi in bianconero, si cerca di chiudere con la società portoghese. L’affare Guarin escluderebbe automaticamente l’acquisto di Caceres, il terzino uruguaiano del Siviglia corteggiato a lungo dalla dirigenza juventina, poiché entrambi i calciatori sono extracomunitari.
Non mancano però le alternative in caso di fallimento della trattativa con il Porto. Da giorni è stato bloccato il centrocampista svizzero della Fiorentina Behrami, il quale sarebbe felicissimo di vestire la maglia della Signora. La Juve però deve scontrarsi con il rifiuto opposto dai viola e dal direttore sportivo Pantaleo Corvino, intenzionato a non cedere un altro pezzo pregiato della squadra dopo la partenza di Gilardino al Genoa. A Firenze l’ambiente non è dei migliori, con una protesta dei tifosi che va avanti dall’inizio della stagione. Se prima nell’occhio del ciclone era il tecnico serbo Mihajlovic, adesso è la presidenza in persona ad essere pesantemente contestata ogni domenica. Considerato che Behrami rappresenta una pedina fondamentale nello scacchiere tattico di Delio Rossi, difficilmente Pantaleo Corvino accetterà la proposta della Juventus, andando così a infiammare ulteriormente il clima teso che si respira intorno alla squadra.
Sempre calda la pista che porta al capitano della Sampdoria Palombo, in rotta da mesi con il direttore sportivo blucerchiato Sensibile. Il calciatore avrebbe rifiutato un’offerta allettante proveniente dalla stessa Fiorentina per non rinunciare al sogno di accasarsi alla Juve dove ritroverebbe Marotta, figura fondamentale insieme a Del Neri nell’anno in cui la Samp riuscì a centrare il quarto posto in classifica e la qualificazione al preliminare di Champions League. I blucerchiati non opporrebbero alcuna resistenza al trasferimento del calciatore a Torino, anche dopo l’ultima vittoria conseguita in Serie B sul campo del Padova dove Iachini ha rivoluzionato la squadra inserendo negli undici titolari molti giovani, fra cui il promettente Obiang. Infine sembra definitivamente tramontata l’ipotesi dell’arrivo di Pizarro in bianconero. Il cileno, ufficialmente in patria per motivi familiari, non rientrerebbe più fra i “desiderata” dell’allenatore Antonio Conte e della coppia Marotta-Paratici.
Il passaggio di Gilardino al Genoa innesca una reazione a catena tanti direttori sportivi stavano aspettando. Il futuro di Caracciolo, Amauri, Pinilla, Maxi Lopez, Inzaghi, Toni e Iaquinta diventa un romanzo da leggere senza avere paura di perdersi all’interno dei corridoi ciechi del calciomercato.
QUI CARACCIOLO: il Ferraris ha un inquilino nuovo, si chiama Alberto Gilardino, professione bomber. Gli altri possono attendere. Fra questi il più sfortunato è la punta ex Brescia Caracciolo, che con l’arrivo dell’attaccante azzurro diventa la terza-quarta scelta nelle idee tattiche di Marino, superato dal “cammello” Pratto e dal brasiliano Ze Eduardo, senza contare la presenza in rosa di un certo Rodrigo Palacio. Qual è la destinazione che al momento sembra convincere maggiormente l’airone? Novara. La dimensione piemontese sarebbe l’ideale per Caracciolo, il quale ridiventerebbe protagonista con i suoi gol e farebbe le fortune di una squadra che lotta disperatamente per non retrocedere.
QUI INZAGHI: ecco però che spunta Inzaghi. A Tesser e al Novara non dispiacerebbe affatto di includere nella propria rosa l’attaccante rossonero, che al Silvio Piola avrebbe la concreta possibilità di rivivere una seconda giovinezza. Sono ormai note le noie che affliggono da alcuni mesi il Pippo nazionale, con conseguenti voci di addio al Milan. Oltre al Novara anche il Cagliari di Massimo Cellino è interessato alla punta milanista. I guai del reparto offensivo rossoblu hanno condannato la squadra sarda ad un campionato fin qui anonimo, dopo un ottimo avvio con l’ex allenatore Ficcadenti. Bisogna però capire le reali intenzioni del calciatore rossonero. Qualora dovesse lasciare Milanello, accetterà di trasferirsi in club che lottano soltanto per la salvezza? Oppure è più probabile che scelga città come Udine e Roma (sponda biancoceleste), dove però il posto da titolare sarebbe piuttosto compromesso?
AMAURI, PINILLA, MAXI LOPEZ, TRIS PER IL DOPO GILA: a Firenze ancora non ci credono. Gilardino non c’è più. La fine di un ciclo iniziato a tramontare dopo l’addio di Prandelli per diventare ct della Nazionale. Quali sono i nomi che si rincorrono nelle ultime ore per la sostituzione della prima punta ex Milan e Parma? Il ds viola Corvino cala un tris: l’oriundo Amauri, il cileno Pinilla e l’argentino Maxi Lopez. Chi ha più probabilità di vestire la maglia della Fiorentina? Questa volta sembra proprio l’attaccante bianconero ad avere più chances per rimpiazzare l’ex viola. Dopo i numerosi no inferti a svariate squadre italiane ed europee, Amauri sarebbe pronto ad accettare l’offerta della Fiorentina. A contendergli il posto vacante di Gilardino sarà il catanese Maxi Lopez, che dopo esser stato sedotto e abbandonato dal Milan, ha la possibilità di lasciare l’Etna per trasferirsi in una delle vecchie sorelle del calcio italiano. Il nome di Pinilla è quello meno quotato dagli addetti ai lavori, e si vocifera che sia stato accostato ai viola solamente per la presenza sulla panchina dei gigliati del suo ex allenatore Delio Rossi, il quale conosce molto bene il cileno e l’ha fatto esplodere nella prima metà della scorsa stagione. Il patron Zamparini ha comunque smentito qualsiasi interessamento nei confronti del proprio giocatore, ribadendo che Pinilla non si muoverà dal Palermo.
SCARTI JUVE: seguendo l’inerzia della vicenda Amauri e dopo l’arrivo di Borrielloagli ordini di Conte, anche altri due “scarti” della rosa bianconera sono pronti a salutare il Juventus Stadium. Toni e Iaquinta, dopo 6 mesi di tribune, hanno capito che il loro futuro è lontano dalla Juventus. Entrambi hanno da poco rifiutato la proposta indecente del Novara che li avrebbe presi entrambi in prestito fino a giugno. Toni è stato accostato di recente anche alla Fiorentina, ma difficilmente i tifosi viola potranno rivivere il replay delle due stagioni a cavallo fra il 2005-2007 in cui il bomber di Modena segnò 47 reti in 67 presenze. Iaquinta ha richieste all’estero, e la più interessata al momento sembra l’Espanyol, disposta a prendere in prestito l’ex Udinese.
Il calciomercato è questo, allacciate le cinture, il 3 gennaio è alle porte.
Al momento quindi resta molto calda la pista Elia, con il fronte Vargas non del tutto abbandonato, Corvino ha rifiutato l’offerta del Real Madrid di 15 milioni in quanto vorrebbe intavolare una trattativa con il club torinese comprendente alcune contro partite tecniche più una cifra individuata sui 12 milioni di euro.
Sul fronte difensore centrale, si è molto affievolita la pista Zenit San Pietroburgo per lo scambio Bonucci – Alves in quanto il club di Corso Galileo Ferraris vorrebbe monetizzare molto di più rispetto alla proposta del club russo, ferma ad otto milioni di euro.