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  • Pallanuoto: Si torna in acqua. Apre R.N Sori – R.N Bogliasco

    Pallanuoto: Si torna in acqua. Apre R.N Sori – R.N Bogliasco

    Dopo una settimana di impegni tra amichevoli internazionali, Coppe e Nazionale, è tempo di rituffarsi in acqua per il campionato. Sori – Bogliasco, anticipo del venerdì, inaugura la quarta giornata, che proseguirà come al solito sabato, dove non mancheranno le sfide interessanti. Dopo anni Recco e Posillipo si sfidano da capoliste, loro che erano abituate a darsi battaglia nelle avvincenti gare per decreatare la vincitrice dello scudetto, ma anche le partite meno di cartello hanno un’importante posta in palio per le compagini che vedono la salvezza come primo obiettivo stagionale.

    Nuova Guardia Sori, domani 10 anni di tifoNell’anticipo ci sarà subito da divertirsi ( diretta alle ore 20.50 su Raisport ), perchè l’anticipo tra Sori e Bogliasco è il remake di una sfida che fino a qualche anno fa sapeva regalare emozioni. Fu breve la parentesi della compagine granata in A1, poi la retrocessione e, dopo alcuni anni di Purgatorio, la scalata nuovamente, grazie a un gruppo che nella passata stagione ha saputo stupire e conquistarsi di nuovo il Paradiso. Non agevole il calendario per la squadra allenata di Cavallini; Recco e Brescia affrontate nelle prime giornate, e campionato in salita. Una gara sbagliata, a Roma, contro la Lazio, ma il campionato – come ha detto anche Paulo Salemi in settimana – inizierà domani, contro il Bogliasco. I ragazzi di Bettini sono partiti molto bene con una vittoria con il Trieste, poi hanno abdicato, nonostante buone prestazioni, con Acquachiara e Pro Recco, ma in quel di Sori domani sarà una battaglia. 0 i punti per i padroni di casa, 3 quelli della Rariazzurra, ma nella testa di entrambi un solo risultato. Sfida nella sfida, quella tra i due brasiliani di turno, il centroboa bogliaschino Gonzales e Salemi per l’appunto, non sarà una partita banale.

    Sempre a Sori sabato scenderanno in vasca i campioni d’Italia della Pro Recco. Sembrerebbe scritto il pronostico, come in ogni gara da qualche anno a questa parte, ma il Posillipo venderà cara la pelle e cercherà di creare più di un patema alla banda di Pomilio. Sembra aver trovato un giusto assetto la formazione campana, non paragonabile a quella che qualche stagione fa dominava proprio insieme ai liguri e a Punta Sant’Anna regalava partite epiche che rimarranno nella storia. Sono cambiati i tempi ma ora, dopo tre giornate, sia Recco che Posillipo si trovano appaiate, in testa. Non conterà nulla, sarà presto, ma intanto i napoletani hanno dimostrato di essere una squadra solida, con il rientro anche di un super Negri tra i pali, lui che in Liguria ci è nato e cresciuto, e quadrata, con i nuovi innesti, stranieri soprattutto, finalmente da Posillipo. Occhiello ha saputo forgiare un bel gruppo, contro l’Acquachiara si è vista una squadra compatta in vasca, per questo la Pro Recco, superiore tecnicamente e non solo, dovrà stare attenta e non pensare di aver già vinto in partenza.

    Abbiamo nominato l’altra squadra campana del gruppo, l’Acquachiara, che in due settimane è uscita prima con le ossa rotte nel derby proprio contro i rossoverdi alla Scandone, poi è stata costretta a dire addio ai sogni europei, eliminata dai magiari del Ferencvaros. Sprecona la squadra di De Crescenzo, che dovrà subito rimettersi in carreggiata, lasciando alle spalle le delusioni e ripartendo in campionato, dove il cammino in questo inizio è stato un pò altalenante. Solo 4 i punti conquistati in tre partite e contro la Bpm Sport Management non sarà certo facile. La squadra di Baldineti è a punteggio pieno e nell’ultima gara prima della sosta, contro un Trieste agguerrito, ha vinto solo negli ultimi secondi di una partita infinita, piena di ribaltamenti di fronte e cambiamenti di punteggio. L’anima, quella ha contraddistinto Razzi e compagni, trascinati da un Petkovic nella sua forma migliore, che di ritorno alla Scandone, cercherà di far male a suon di reti alla sua ex squadra. Gli ex di turno saranno anche Volarevic, anche lui a Napoli nella passata stagione, che proverà a sventare i pericoli portati alla sua porta da un attacco acquachiarino che vede nei fratelli Luongo due importanti armi da fuoco, il maggiore dei due, Michele, tra le fila della Bpm prima di approdare alla corte dei Porzio. Per l’Acquachiara sarà quindi obbligatorio portare a casa i tre punti per non prendere troppo distacco dalle prime, la Sport Management per continuare il suo filotto di risultati.

    L’altra squadra a punteggio pieno è il Brescia, 9 i punti conquistati in quattro partite dalla formazione di Bovo, che in casa dovrà vedersela contro la rivelazione di queste prime battute di campionato, ovvero la Lazio. Non c’è da stupirsi, gli uomini di Vittorioso hanno tutte le carte in regola per far bene, costruiti con sapienza dalla dirigenza, un gruppo di giovani affiancati da una base di giocatori più esperti, che da anni calcano i palcoscenici dell’A1. Cannella è stato il vero mattatore dell’ultima sfida vinta con il Sori, ma il pareggio alla prima contro l’Acquachiara aveva infuso consapevolezza nella mente dei capitolini. Sfida da non prendere con le molle per i lombardi, che dovranno confermarsi la vera squadra anti – Recco, come fatto vedere da qualche anno a questa parte, perchè altre compagini proveranno a togliere a Presciutti e soci lo scettro. Gara tutta da seguire quindi, con il risultato che potrebbe riservare sorprese, in fondo questa Lazio ha dimostrato di poter dare fastidio a chiunque, il Recco ne sa qualcosa.

    Un’altra occasione per sbloccarsi e togliere quel segno zero dalla classifica. Il Trieste ha avuto una settimana in più, quella di fermo del campionato, per lavorare sodo, e non abbiamo dubbi che il tecnico Piccardo abbia cercato di limare i dettagli. Sì, perchè dopo una partenza da dimenticare, la formazione giuliana si è ripresa, migliorando di volta in volta, prima contro il Posillipo, poi cedendo solo alla fine di una gara giocata splendidamente contro la Sport Management. L’inesperienza, forse quella ha giocato a sfavore della neopromossa, pronta però a fare l’ulteriore salto di qualità, alla Bianchi, davanti al proprio pubblico. Di fronte la Canottieri Napoli, impegnata in Coppa in settimana, ma la squadra campana allenata da Paolo Zizza per ora ha sbagliato solo una partita, quella in Liguria contro il Savona, dove i giallorossi non sono proprio scesi in acqua. Una squadra con tanto carisma, quasi tutta napoletana, che l’anno scorso ha saputo stupire e in questa stagione è comunque partita con il piede giusto, come dimostrano i 6 punti conquistati. Il momento di fare punti per Trieste, la voglia di vincere la prima gara lontano dalle mura amiche per la Canottieri.

    Saranno altri a fine stagione gli obiettivi di Vis Nova e Ortigia. La salvezza nella mente sia della squadra romana che di quella siracusana, anche se i biancoverdi hanno dato qualche segnale nell’ultima sfida contro un avversario di blasone come il Savona. Ha iniziato a ingranare la formazione siciliana, ottenendo un punto preziosissimo in ottica salvezza. E se Pesenti non avesse segnato allo scadere forse si sarebbe parlato della prima vittoria. In casa il Vis Nova però dovrà raccogliere il massimo, la squadra di Ciocchetti è ferma a zero e per lei il campionato vero non è ancora iniziato. Sabato sarà un’occasione d’oro per entrambe, perchè il colpo esterno per i siracusani vorrebbe dire mettersi alle spalle almeno tre squadre, se non quattro, il che non sarebbe certo da buttare, mentre una vittoria della compagine romana rispedirebbe i siciliani nella bagarre dei bassifondi.

    Chiude la giornata la sfida tra Carisa R.N Savona e Rari Nantes Florentia, con la giovane truppa di Vannini che prima dell’inizio del campionato era data per spacciata e che invece, dopo tre giornate, è lì nella terra di mezzo a lottare, sempre consapevole che il primo passo sarà quello di ottenere la salvezza. Solo un punto separa i toscani dai savonesi, fermi a 4 punti, dopo l’ultimo mezzo passo falso in quel di Siracusa. Angelini avrà lavorato sodo in questa settimana, pronto a riprendersi i punti persi per strada, d’altronde in casa la formazione ligure dovrà raccogliere il massimo, per non rischiare di essere sorpassata proprio dalla Florentia, che non andrà a Savona di certo per recitare il ruolo di comparsa, sapendo di potersela giocare ad armi pari.

     

     

  • Trieste beffato. Bene Lazio, Recco, Brescia e Canottieri

    Trieste beffato. Bene Lazio, Recco, Brescia e Canottieri

    Nessun colpo di scena nelle partite delle 16, pronostici confermati, vince a fatica la Bpm Sport Management contro il Trieste, questa insieme alla gara del Foro Italico erano le due partite da seguire con maggiore attenzione e non hanno deluso le aspettative. Pro Recco passa contro un buonissimo Bogliasco, Brescia a valanga sulla Florentia, vince e convince anche una Canottieri ritrovata contro la Roma Vis Nova, ma entriamo nel dettaglio.

    Antonio Petkovic
    Antonio Petkovic

    Il match che ha regalato sicuramente più emozioni è quello andato in scena a Busto, tra i padroni di casa della Bpm Sport Management e la Pallanuoto Trieste. Reduci da due sconfitte, i gli alabardati confermano i progressi che già si erano visti alla Bianchi una settimana fa, almeno nei primi due tempi, contro il Posillipo. Cresce la formazione giuliana, Piccardo sta lavorando molto, la squadra deve ambientarsi all’A1 ma piano piano sta prendendo confidenza con la categoria. Concentrazione alta ed equilibrio fin dalle prime battute, ma è Petkovic a dare il via alle danze dopo una fase di studio iniziale.

    Sport Management
    Sport Management

    Il croato sarà il vero protagonista di giornata, Baldineti ha trovato il suo cecchino infallibile dopo la partenza di Michele Luongo. Sono già due i gol per lui nella prima frazione, dove si mettono in mostra i due centri, Deserti da una parte e Popovic dall’altra, tra i migliori interpreti nel ruolo.

    Nelle prime due frazioni le due squadre si colpiscono, nessuna sembra primeggiare sull’altra. 5 a 5 al cambio di campo. E’ nella terza frazione che la banda di Baldineti, molto rinnovata rispetto alla passata stagione, firma il primo allungo di giornata, trovandosi a più uno sull’avversario prima dell’ultima palla al centro. Piccardo perde Giacomini e Petronio per raggiunto numero di falli, un altro gol della Bpm ma Trieste non si dà per vinto e trova due gol le permettono di agguantare il pareggio. Succede tutto negli ultimi minuti, il gol di Deserti viene reso vano da quello di Elez in superiorità numerica. Un punto andrebbe più che bene agli ospiti che lo meriterebbero anche per il gioco espresso e la grinta, ma a due secondi dal termine gli arbitri concedono l’ultima occasione ai padroni di casa. Ancora ” Tony ” Petkovic, autore di cinque gol, trafigge Jurisic e regala la vittoria allo Sport Management. Non sono bastati la prova del collettivo, oltre ai tre gol di Guimaraes, alla Pallanuoto Trieste, che però è in netta crescita.

    Sfida ricca di emozioni anche al Foro Italico. Alla fine ha vinto la Lazio, squadra capitolina che prova subito ad imprimere un’accelerata al match, con un parziale di 3 a 1 nella prima frazione di gioco. I biancocelesti di Vittorioso con la sconfitta patita dal Recco hanno ottenuto ulteriori garanzie della loro forza, così come il Sori è uscito con qualche risposta positiva dal posticipo di mercoledì a Brescia. I padroni di casa sfruttano il fattore ” vasca “, oltre a una rosa di tutto rispetto, mentre il Sori paga un pò la prima apparizione di qualche suo interprete in A1. soriSpicca tra le fila laziali un giocatore su tutti, autore di più del cinquanta percento dei gol dell’intera squadra. Parliamo di Giacomo Cannella, classe 1997, vero mattatore di giornata, sette reti per lui, se non è un record poco ci manca, sicuramente non era mai accaduto a nessun ragazzo di soli 18 anni. Sempre sopra i padroni di casa, anche se altri due ” giovani terribili “, parliamo di Manzi e Gandini, sponda sorese, provano a far rientrare la compagine di Cavallini in partita. Una bella sfida comunque, perchè anche il Sori ha mostrato ottime qualità e un roaster di tutto rispetto per poter ottenere la salvezza. Alla fine è 10 a 8 per la Lazio, che con questi tre punti agguanta l’Acquachiara a quota 4 punti, sempre fermo a zero il Sori, fanalino di coda con il Trieste.

    13 a 5 il punteggio con il quale la Pro Recco liquida il Bogliasco alla ” Vassallo “, ma i padroni di casa partono più forte dei campioni d’Italia e d’Europa, imponendo loro un parziale di 3 a 2 al suono della prima sirena. Doppietta, la prima stagionale, per il neo acquisto bogliaschino, ovvero Gonzales Alonso, ma lo strapotere della formazione di Amedo Pomilio esce fuori alla distanza. E’ un bunker la difesa eretta davanti a Stefano Tempesti, cosicchè gli uomini di Bettini per oltre due tempi non riescono più a mettere la loro firma a referto. Contrariamente a Ivovic e compagni, che a turno segnano tutti. Alla fine solo Di Fulvio, Figlioli e Bodegas, oltre a Pastorino, non entreranno tra i marcatori. L’ultimo parziale è il solito, fatto in crescendo, sintomo di una condizione fisica più che buona, 6 a 2 e gara messa in archivio.

    Il Brescia, dopo aver preso 10 gol dal Sori in settimana, e aver mostrato qualche difficoltà dietro, si riprende e a Bellariva schianta la Florentia. Dopo otto minuti la gara è praticamente finita, 6 a 0 e tutti a casa, ma i toscani di Vannini hanno comunque il merito, in un match senza storia, di lottare fino alla fine, provando a fare il loro gioco, indipendentemente dal divario tecnico in acqua. I sei gol subiti dalla formazione bresciana stavolta, contro i sedici fatti, non sono paragonabili alle sviste di mercoledì sera e altri tre punti vengono messi in cascina. Da segnalare le due reti di Stefano Guerrato, classe 97, tra le fila lombarde. La squadra di Bovo, a scanso di equivoci, sarà ancora l’anti Recco, ma attenzione anche al Posillipo che, zitto zitto, è lì.

    Circolo Canottieri Napoli foto web
    Circolo Canottieri Napoli foto web

    L’ultima sfida era quella tra Canottieri Napoli e Roma Vis Nova. Lo aveva detto Ciocchetti, la sua squadra paga un pò di inesperienza, e questo si è visto anche oggi contro la compagine napoletana di Zizza. Ancora privi dell’infortunato Velotto i napoletani sembrano aver fin da subito un altro piglio rispetto alla gara contro il Savona di mercoledì. I giallorossi prendono il largo nella seconda frazione quando, con un 4 a 0 secco, si portano sul risultato di 8 a 2 che taglia le gambe ai romani.

    Calcaterra e compagni provano a rientrare, ma il passivo è già troppo ampio, non serve a nulla aggiudicarsi il terzo parziale, perchè la Canottieri è abile, senza nemmeno faticare troppo, a controllare e gestire la gara fino al risultato finale di 16 a 9.

     

  • Pallanuoto: Pesenti agguanta l’Ortigia. Negri show nel derby

    Pallanuoto: Pesenti agguanta l’Ortigia. Negri show nel derby

    Piscina gremita alla ” Scandone “. E’ un derby, quindi il sapore del match è diverso da tutte le altre gare. L’anno scorso Posillipo e Acquachiara sono state protagoniste della finale tutta napoletana di Coppa, mai come in quell’occasione una cornice di pubblico così ampia, tanta festa, una sana rivalità fuori e dentro la vasca. Ecco che in questa nuova stagione alla terza la sfida si ripete, l’occasione per prendersi la rivincita da parte della Carpisa Yamamay Acquachiara, che proprio pochi mesi fa vedeva i rossoverdi aggiudicarsi il trofeo.

    RobertoZeno Posillipo
    RobertoZeno Posillipo

    Tante novità, da una parte e dall’altra, volti nuovi, ma sempre la stessa passione, quella campana. RobertoZeno è il nuovo sponsor della compagine posillipina, cartelloni per le strade, come a significare che qualcosa forse sta cambiando, e ce lo auguriamo. Nell’anticipo di ieri in vasca c’erano due formazioni giovani, campioni da ambedue le parti, nazionali italiani e non, protagonisti anche nelle varie selezioni giovanili. I rossoverdi di Occhiello a punteggio pieno, l’Acquachiara, stanca dopo le fatiche di Coppa dello scorso week end e reduce dal posticipo del mercoledì, è chiamata al tour de force. Gli uomini di De Crescenzo passano subito in vantaggio, ma quello iniziale sarà l’unico della giornata, perchè i posillipini dimostrano una maggior lucidità, anche se a uomo in più almeno nella prima frazione, l’Acquachiara, ma tutte e due le squadre in generale, sembrano perfette in superiorità numerica.

    Tommaso Negri è tornato e si vede, senza nulla togliere a Caruso, che l’ha saputo sostituire dignitosamente nelle prime due giornate. Per il numero uno ligure mascherina protettiva sul volto, poi il resto è parte del suo repertorio, più di una pezza messa sulle conclusioni avversarie, uno dei migliori in campo, se non il migliore. Posillipo più lucido in certe occasioni, rodato dietro dove Buslje sta diventando un leader, ma questo potevamo immaginarlo. La lotta ai due metri con il centroboa avversario, il serbo Korolja, ai limiti, ma sempre corretta, è la dimostrazione della bellezza di questo sport. L’Acquachiara si fa scappare il Posillipo che tenta di prendere il largo, ma Lanzoni e compagni non ci stanno e rientrano in partita, dovendosi fermare solo di fronte alle prodezze dell’estremo difensore posillipino.

    Il terzo tempo coincide con una fase di stanca, parziale 0 a 0, ma nell’ultima frazione i padroni di casa tornano ad essere accorti dietro e cinici in fase offensiva, trascinati da un super Marinic, autore di una cinquina personale. Punteggio difeso e vantaggio incrementato, fino al risultato finale di 8 a 6. Vittoria meritata, Posillipo che si è confermato un’ottima squadra, unita e con due stranieri di primissimo livello, senza nulla togliere all’Acquachiara, che la sua partita l’ha fatta, ma non ha saputo fare male nei momenti clou all’avversario. Bilancio delle prime tre partite che vede la squadra di Occhiello a punteggio pieno, la banda di De Crescenzo invece è ferma a 4 punti al netto di una vittoria, un pareggio e una sconfitta.

    L’altro anticipo, giocato oggi alle 15, era la sfida tra Ortigia e Savona, corince la piscina ” Caldarella “ di Siracusa. Dopo la prima sfida proibitiva con il Brescia e la sconfitta patita a Firenze un’occasione per i padroni di casa, perchè di fronte c’era un Savona più esperto, ma pur sempre giovane, e non imbattibile.

    C.C Ortigia di nuovo in A1
    C.C Ortigia di nuovo in A1

    Campo ostico, lo dimostrano i primi due parziali, dove è la squadra siciliana a primeggiare; sempre in vantaggio grazie anche alla capacità di sfruttare le occasioni in superiorità numerica concesse dalla coppia arbitrale. Ha il braccio caldo il mancino Danilovic e lo dimostra con una doppietta personale nei primi minuti. 5 a 3 per i biancoverdi alla sirena che sancisce il cambio campo, Leone l’ha preparata bene, una squadra con individualità importanti quella che da quest’anno è tornata ad assaporare il palcoscenico dell’A1, tanti i giovani lanciati da Angelini dall’altra parte da due anni a questa parte, fisicità e velocità in acqua.

    Il terzo tempo fa pendere l’ago della bilancia in favore della compagine ligure, che inverte il trand a suo favore e acciuffa il pareggio grazie a tre reti messe a segno a uomini pari. Perde fiducia la squadra siracusana, un pò scossa da queste realizzazioni e risultato di parità.

    Michele Pesenti autore del gol del pareggio contro l'Ortigia
    Michele Pesenti autore del gol del pareggio contro l’Ortigia

    Tanto equilibrio, occasioni da una parte e dall’altra, ognuna avrebbe potuto vincere. L’Ortigia ci crede e con le reti di Di Luciano e ancora di Danilovic, inframmezzate dal gol di Alesiani, intravede i primi tre punti della stagione. E’ Pesenti a poco più di venti secondi dal termine a firmare il pareggio savonese e a spegnere le speranze siracusane. Un punto che inietta fiducia all’Ortigia, un passo falso per il Savona, sotto per larga parte dell’incontro, ma arrivata a mettere in parità una sfida che sembrava ormai persa con l’orgoglio dei suoi.

  • Pallanuoto A1 femminile: Si parte. Tutte alla caccia del Padova

    Pallanuoto A1 femminile: Si parte. Tutte alla caccia del Padova

    La A1 apre i battenti anche alle compagini femminili. Finalmente si inzia a far sul serio. La squadra da battere è il Plebiscito Padova, Campione d’Italia l’anno scorso, ma a contendersi lo scudetto per la stagione 2015 / 2016 sarà anche il Messina, con un gradino sotto Rari Nantes Bogliasco, Prato, Rapallo, squadre giovani ma interessanti. Senza dimenticare l’Orizzonte, l’Imperia, molto ridimensionate, ma protagoniste fino agli anni scorsi, oltre all’outsider Cosenza e alle neopromosse Acquachiara e Bologna. Questo il quadro, ora entriamo nel merito, presentando le sfide di sabato, quando alle ore 15 si aprirà ufficialmente la stagione regolare.

    Elisa Casanova | Foto Web
    Elisa Casanova | Foto Web

    Partiamo dalle campionesse d’Italia del Plebiscito Padova, la squadra più completa e ancora la favorita per vincere in questo campionato. Le ragazze di Stefano Posterivo giocheranno in casa contro la neopromossa di turno, e questo non vuol dire che potranno vivere sonni tranquilli, anzi. La prima di campionato è sempre difficile da approcciare mentalmente, ma non sarà il caso delle patavine, pronte a partire subito con il piede sull’acceleratore per evitare brutti scherzi.

    Carpisa Yamamay Acquachiara neopromossa in A1
    Carpisa Yamamay Acquachiara neopromossa in A1

    Dall’altra parte la Carpisa Yamamay Acquachiara ( nella foto ), l’anno scorso protagonista in A2, e poco è cambiato rispetto alla passata stagione, con l’unico arrivo rappresentato da Fabiana Anastasio, che si è andata ad aggiungere ad un gruppo già ben amalgamato e ben guidato dal tecnico Barbara Damiani. I pronostici vedono il Padova favorito, ma occhio a possibili soprese, visto che la formazione napoletana non vorrà certo sfigurare alla prima storica gara in A1, gli stimoli non mancheranno e queste sono gare dove il rischio di sfigurare è alto per chi è favorito.

    Le vice campionesse dell’Imperia, per un ridimensionamento societario, con la partenza di molte giocatrici e dell’allenatore Marco Capanna, sono più deboli rispetto alla passata stagione. Un gruppo molto ringiovanito quello allenato in questa stagione da un ” colosso ” della pallanuoto magiara come Merci Stieber, e chi meglio di lei, da anni in quel di Imperia poteva prendere in eredità una formazione che in queste stagioni con Capanna era cresciuta in maniera esponenziale arrivando a conquistare titoli e a piazzarsi sempre ai piani alti della classifica. Le liguri dovranno vedersela con il Bologna, anch’essa neopromossa, squadra felsinea che si è assicurata le prestazioni di Sparano tra i pali e dell’australiana Zimmermann come straniera. Una bella sfida, in una vasca difficile come la piscina ” Sterlino “, dove le bolognesi di Giacomo Grassi, vorranno presentarsi al meglio nella massima serie dopo un anno di A2.

    Il derby ligure sembra poter essere, almeno sulla carta, la sfida più avvincente di giornata. Rapallo – Bogliasco è il remake dei quarti di finale play off della passata stagione, dove la Rarirosa di Mario Sinatra ha avuto la meglio sulle sue ex atlete allenate ora da Antonucci. Se le bogliaschine sono rimaste le stesse, nella compagine gialloblù invece è arrivata una campionessa della Nazionale, stiamo parlando di Elisa Casanova, pronta a creare grattacapi ai due metri a qualsiasi difesa.

    Carola Falconi in azione contro il Rapallo
    Carola Falconi contro il Rapallo nella passata stagione

    Squadre giovani entrambe, una sfida che si preannuncia essere all’insegna dell’equilibrio, due portieri forti tra i pali, parliamo di Lavi e Falconi, compagne alle ultime Universiasi e ora avversarie, due attacchi con bocche da fuoco interessanti, ma in un derby i pronostici non contano, sarà una gara tutta da gustare.

    La Waterpolo Despar Messina è la candidata principale a dar fastidio al Plebiscito Padova, la più attrezzata forse per lottare per conquistare il tricolore, quindi la sfida in Sicilia contro Mediostar Waterpolo Prato non può che rappresentare una partenza con il piede giusto per le etnee. Le toscane di Jacopo Bologna non saranno però un avversario semplice da affrontare, anche se il fattore campo può gocare dalla parte di Garibotti e compagne. Giovani, preparate, molte nel giro della Nazionale, ecco che il Prato andrà a Messina per far bella figura e mettere in acqua le proprie qualità, non essendo i favori del pronostico dalla sua parte. Sentiremo parlare di questa squadra, ne siamo sicuri.

    L’Ekipe Orizzonte ha iniziato un nuovo progetto, la formazione allenata da Martina Miceli e capitanata dalla pluri campionessa Tania Di Mario l’anno scorso è finita fuori dalle prime quattro. Storia che non dovrà ripetersi in questa stagione, anche se ci sono formazioni più attrezzate rispetto a quella siciliana.

    Cosenza 2015 / 2016
    Cosenza 2015 / 2016

    Alla prima dovrà vedersela contro la squadra più giovane del torneo, la Città di Cosenza di Marco Capanna, un progetto ben preciso, tanto lavoro, e la voglia di esordire per molte ragazze. Il ruolo che dovranno recitare le ” giovani terribili ” sarà quello di guastafeste, e sfidare il Catania che fino a qualche anno fa vinceva tutto non può che rappresentare uno stimolo. Da segnalare un nome, di cui sentiremo parlare sicuramente, Claudia Presta, classe 1998, già nel giro delle Nazionali giovanili, per lei sarà la prima volta, come per tante altre ragazze che esordiranno. Questa è la pallanuoto che vogliamo.

  • Pallanuoto A1 maschile: Alla terza spicca il derby campano

    Pallanuoto A1 maschile: Alla terza spicca il derby campano

    Settimana piena per quanto riguarda l’A1 maschile, con i recuperi della seconda giornata andati in scena ieri, ma per alcune compagini, vedi quelle impegnate nelle Coppe nello scorso week, si tratta di una vera e propria ” full immersion ” di pallanuoto. Sei squadre a distanza di due tre giorni scenderanno nuovamente in acqua, perchè la terza giornata vede già in programma l’anticipo di domani sera, il match di cartello di questa terza di campionato, ovvero il derby campano tra Posillipo e Acquachiara, ma nulla distoglierà gli occhi dalle sfide del sabato, dove spiccano Lazio – Sori e Canottieri – Vis Nova, anche se l’imprevedibilità quest’anno sembra essere all’ordine del giorno.

    Profumo di derby in Campanialuongo3-m-crop

    Iniziamo a presentare l’incontro di domani, si gioca in anticipo, con diretta TV alle ore 20, nonostante le richieste acquachiarine di Paolo De Crescenzo di spostare il match visti i tanti impegni che la sua squadra ha dovuto affrontare in una settimana. Carpisa Yamamay Acquachiara che, dopo le fatiche di Coppa dove è uscita con le ossa rotte per il viaggio ma con la soddisfazione del passaggio del turno, si è rituffata ieri in acqua, dove ha vinto la sua partita con il Bogliasco, e domani sarà impegnata in una sfida diversa dalle altre. Sì, perchè RobertoZeno Posillipo – Acquachiara alla Scandone di sera avrà un fascino particolare, il remake della finale di Coppa Len della passata stagione vinto dai rossoverdi, ma anche il derby napoletano tra due formazioni che distano due punti, perchè se Saccoia e compagni hanno iniziato con due vittorie, l’Acquachiara all’esordio è stata fermata dalla Lazio sul risultato di parità. Tanti giovani in vasca, da una parte e dall’altra, Occhiello contro De Crescenzo, è atteso lo spettacolo con le bocce da fuoco bianco celesti da una parte pronte a scardinare una difesa posillipina pronta a chiudersi dietro e a regalare spettacolo con l’estro dei suoi interpreti davanti. Se ne vedranno delle belle.

    La ” Nannini ” è la tua vasca, Florentia: prova l’impresa

    Stemma Florentia
    Stemma Florentia

    A una settimana esatta dalla conquista dei primi tre punti la Rari Nantes Florentia di Vannini riceve la corazzata Brescia. Squadra in fiducia quella toscana che ha capito di poter contare su un collettivo e sulla forza dei singoli, in particolare sulla vena realizzativa della coppia Vasic – Gomes. Dall’altra parte gli uomini di Bovo, reduci dalle sfide di Coppa, contro il Sori hanno mostrato ottime cose davanti, parendo però un pò vulnerabili dietro, dove hanno subito troppe reti a causa di una fase difensiva un pò ” sui generis “. Occhio quindi alle qualità degli stranieri della Florentia che potrebbero creare più di un grattacapo a Del Lungo e soci. Bovo avrà strigliato i suoi, non contento della prestazione della compagine lombarda e nell’impostazione del pressing e della zona. Giocheranno senza pressione i toscani, che davanti al proprio pubblico non hanno nulla da perdere, sapendo che i valori in acqua sono ben definiti e che sulla carta il segno 2 è quello più papabile.

    La Bpm prova la tripletta, Trieste per continuare a crescere

    Logo Sport Management - foto web
    Logo Sport Management – foto web

    Ora quello che conta per il Trieste sarebbero i tre punti. La neopromossa deve sbloccarsi in questa A1 che non aspetta nessuno. La sfida contro la Bpm Sport Management è anche tra due allenatori molto carismatici come Baldineti e Piccardo, meticolosi, che credono molto nel lavoro e nel sacrificio. Due centroboa molto forti, da una parte e dall’altra, come Deserti e Popovic, ma a Busto la compagine di Baldineti vorrà portare a casa la terza vittoria consecutiva su altrettanti incontri. Un solo risultato quindi, laddove il Trieste proverà a dar fastidio agli avversari, contando sull’apporto di Elez, uscito infortunato dalla sfida casalinga contro il Posillipo. Crescere in trasferta dopo i miglioramenti mostrati una settimana fa, aumentare la pericolosità offensiva e allontanare gli spettri della prima partita giocata in terra ligure contro il Bogliasco. Provarci, questo dovrà essere l’obiettivo della Pallanuoto Trieste, crederci fino alla fine, per provare ad espugnare Busto.

    Canottieri: Occhio al Vis Nova

    Roma Vis Nova impegnata in casa del Posillipo
    Roma Vis Nova impegnata in casa del Posillipo

    La Canottieri Napoli vista ieri nel posticipo della seconda giornata a Savona è la brutta copia di quella spietata che eravamo abituati a vedere nella passata stagione. Troppo molle la compagine campana di Zizza per poter pensare di fare risultato alla ” Zanelli “, tanti errori e più di due tempi concessi agli avversari, a nulla è servita la crescita nel finale dei giallorossi. Non si può nemmeno pensare che il rendimento sia stato inferiore per l’assenza di Velotto, una pedina importante, ma non certo in grado di spostare gli equilibri di una gara a tal punto. Ci si aspetta una reazione quindi, già da sabato, dove alla Scandone arriverà il Vis Nova, in fiducia dopo la buona prestazione offerta contro lo Sport Management la scorsa settimana. Un pò di attenzione in più avrebbe potuto far prendere un’altra piega all’incontro, ma la formazione di Ciocchetti cercherà di fare lo scherzetto proprio alla Canottieri Napoli, che dovrà stare attenta da possibili scivoloni. Se la squadra scenderà in acqua come ieri potrebbe avere grossi problemi contro i romani.

    Lazio e Sori: Al Foro in palio i primi tre punti della stagione per i granatasori

    Per tre tempi contro il Recco è stata una grande Lazio, in grado di rispondere allo strapotere fisico, tecnico e tattico della corazzata ligure. Poi è venuta fuori la vena dei campioni, quella che da ormai qualche anno ha dimostrato di saper stendere chiunque. Vittorioso ha avuto buone risposte dai suoi, consapevole che giocando in quel modo contro formazioni normali potranno dare del filo da torcere a tanti, e lo sa bene l’Acquachiara, con cui i laziali hanno conquistato il primo punto della stagione. Soddisfazione ne ha avuta anche Alessandro Cavallini vedendo il suo Sori combattere fino alla fine contro una squadra del calibro del Brescia. 14 gol subiti, e quello ci può stare, ma i 10 gol fatti fanno capire quanto la formazione ligure non voglia recitare il ruolo di comparsa in questo campionato. Sarà una sfida combattuta, gol a gol immaginiamo, dove vincerà chi sbaglierà meno ma soprattutto dimostrerà di difendersi meglio dagli attacchi avversari. I portieri saranno determinanti.

    Bogliasco, prova di maturità contro il ReccoStemma Pro Recco - foto twitter

    Non sarà certo la sfida da vincere per il Bogliasco di Bettini quella con la Pro Recco, infatti è pressochè scontato il risultato. Quello che si vuole vedere dopo la grande vittoria all’esordio e la reazione avuta contro l’Acquachiara al di là della sconfitta è la maturità della squadra bogliaschina. L’occasione per provare per provare alcune situazioni, integrare i nuovi e confrontarsi contro una formazione stellare. La Pro Recco dall’altra parte, come sempre, metterà alla prova la sua tenuta fisica e mentale soprattutto, in un periodo di carichi di allenamento intensi. La squadra di Pomilio contro la Lazio ha faticato nei primi tre tempi ma è uscita nell’ultimo parziale, contro il Bogliasco dovrà cercare di partire forte per non complicarsi la vita da sola.

    A Siracusa arriva il Savona. Ortigia: provarci è lecito

    C.C Ortigia di nuovo in A1
    C.C Ortigia di nuovo in A1

    L’Ortigia è ferma a zero dopo due partite, avendo perso lo scontro diretto contro la Florentia, ma la squadra di Leone avrà ancora tutto un campionato davanti per fare punti e raggiungere l’obiettivo salvezza. L’A1 è diversa dall’A2, richiede quella malizia necessaria per vincere alcune partite che viaggiano sul filo dell’equilibrio. Così è stato sabato scorso, così potrebbe essere anche contro il Savona, anche se i liguri sembrano essere una spanna sopra ai siciliani. I giovani di Angelini lo hanno dimostrato ieri contro la Canottieri, ma alla ” Caldarella ” la storia sarà diversa, piscina aperta, ecco che l’Ortigia potrebbe far valere il fattore campo, ma servirà la gara perfetta per aver la meglio su questo Savona.

  • Rari Nantes Sori: la lotta salvezza è dura ma il gruppo c’è

    Rari Nantes Sori: la lotta salvezza è dura ma il gruppo c’è

    Bentornato in A1 Rari Nantes Sori, un altro pezzo di tradizione ligure va a dare lustro il massimo campionato della pallanuoto italiana.

    Lo fa dopo una esaltante stagione in serie A2 conclusa con una finale dall’alto tasso tecnico ed emotivo come è stata quella con il Lavagna, vinta dai ragazzi granata a gara tre dopo che i primi due incontri si erano conclusi ai tiri di rigore.

    Torna in A1 grazie uno degli allenatori più giovani della categoria Alessandro Cavallini, probabilmente il più titolato allenatore della storia dei campionati giovanili; il quale si affaccia alla classe regina per la terza volta dopo le prime due sfortunate esperienze con la Rari Nantes Camogli (entrambe concluse con una retrocessione).

    Cavallini potrà contare su un esperienza rafforzata in questi anni, un esperienza che sarà fondamentale nella gestione di questo difficile campionato ma soprattutto nella gestione di un gruppo giovane dotato di molto talento ma con pochissimi atleti ad aver già militato in serie A.

    Unico uomo di comprovata esperienza a disposizione del mister è senza dubbio Francesco Ferrari, protagonista di grandi stagioni e capace di gestire ottimamente la difesa granata fungendo anche da chioccia per il suo secondo portiere Francesco Massaro che avrà a disposizione un grande maestro per arrivare al pieno consolidamento del suo potenziale.

    sori
    Rari Nantes Sori

    Rispetto alla passata stagione tre sono le cessioni da parte della società del presidente Polipodio: Rocchi è andato a Trieste per continuare la sua crescita professionale grazie alle attenzioni di Mister Piccardo; dopo un giovane interessante un giocatore che di stagione ne ha vissute tante e lascia Sori dopo la promozione per accasarsi alla Telimar Palermo per un altro campionato da protagonista lui è Enrico Trebino.

    Ultima cessione è quella di Filip Vuleta, bomber della squadra nella cavalcata trionfale che è volato in Sardegna alla Promogest Cagliari.

    Tre importanti cessioni che sono state debitamente sostituite grazie anche al lavoro del nuovo ds Mino Marsili che ha portato a disposizione di Cavallini giocatori come Briecic dallo Jadran, Ivosevic dalla Stella Rossa, Privitera dal Catania e perché oramai va di moda un po’ di Brasile in ogni formazione Cavallini ha riportato in Italia una sua vecchia conoscenza come Paulo Salemi (membro della formazione di Rudic agli ultimi Mondiali).

    Ma tecnicamente parlando l’acquisto più interessante è quello di Davide Steardo: figlio d’arte che dopo anni promettenti in giro per l’Italia nella passata stagione ha lasciato l’attività poco dopo l’inizio della preparazione con la Bpm Sport Management Verona. Un anno di ripresa e di rinascita per un giocatore dal talento cristallino che saprà e dovrà dare un grosso contributo per la lotta playout.

    Acquisti importanti ma sicuramente le forze per arrivare alla salvezza Cavallini le dovrà prendere dai giovani del vivaio, suoi piccoli soldati che il mister ligure saprà preparare al meglio per affrontare i grandi campioni che affronteranno, una sfida che potrà solamente farli crescere in vista della loro futura carriera.

  • Pallanuoto A1: Buona Lazio contro il Recco. Che Florentia!

    Pallanuoto A1: Buona Lazio contro il Recco. Che Florentia!

    E’ stata una seconda giornata con partite avvincenti quella giocatasi tra venerdì e sabato, aspettando i posticipi di domani. La Rari Nantes Florentia conquista i suoi primi tre punti nello scontro diretto contro l’Ortigia, bene il Posillipo nell’anticipo del venerdì, anche se qualche progresso del Trieste c’è stato. Punteggio pieno anche per la Pro Recco e lo Sport Management, ma le romane Lazio e Vis Nova hanno ben figurato. Domani sarà la volta delle altre gare, con un’Acquachiara stremata dalle fatiche di Coppa dovrà vedersela contro il Bogliasco, la Canottieri volerà in Liguria per affrontare il Savona, mentre il Sori sarà impegnato a Brescia.

    Rari Nantes Florentia 2015 / 2016
    Rari Nantes Florentia 2015 / 2016

    PALLANUOTO TRIESTE – POSILLIPO  4 – 9

    ( 3 – 3 ; 1 – 1 ; 0 – 3 ; 0 – 2 )

    Pallanuoto Trieste: Jurisic, Podgornik, Petronio, Ferreccio F., Giorgi, Giacomini, Popovic 1, Rocchi N., Elez 1, Henriques Berlanga, Guimaraes 2, Mezzarobba, Vannella. All. Piccardo.
    Robertozeno Posillipo: Caruso, Cuccovillo 1, Marinic Kracig 1, Foglio, Klikovac 2, Russo E., Dolce 1, Gallo 2, Buslje, Saviano, Briganti L., Saccoia 2, Mauro. All. Occhiello.
    Arbitri: Bianchi e Piano.
    Superiorità numeriche: Pallanuoto Trieste 1/8, Posillipo 3/9
    Note: uscito per limite di falli Rocchi (T) nel quarto tempo.

    Paride Saccoia
    Paride Saccoia

    Partiamo dalla gara che andata in scena alla Bruno Bianchi tra Pallanuoto Trieste e RobertoZeno Posillipo. La prima in casa per gli alabardati, pubblico delle grandi occasioni, e un Gustavo ” Grummy ” Guimaraes in più, ma ci vogliono quattro minuti per vedere il primo gol, di marca posillipina, con Paride Saccoia. Regna l’equilibrio, con il Trieste attento dietro e salvato anche dalle parate di Jurisic, migliore dei suoi e preciso davanti non solo con il brasiliano, ma anche con Elez e Popovic, una macchina dei due metri il croato. Primi due tempi che terminano in parità, poi il black out, qualcosa inizia a non girare più, Trieste non riesce più a segnare fino alla fine dell’incontro, con i tiri imprecisi che si infrangono sulle braccia di Caruso, degno sostituto del titolare tra i pali Tommaso Negri e un infortunio alla mano di Elez che pesa molto, nonostante la sua permanenza in acqua. Dall’altra parte il Posillipo di Occhiello, scontento dell’approccio dei suoi, si scioglie, inizia a giocare da squadra e ha la meglio, risultato finale 9 a 4 per la compagine campana contro un Trieste work in progress.

    PRO RECCO – LAZIO  11 – 4
    ( 3 – 1 ; 1 – 2 ; 1 – 0 ; 6 – 1 )
    Pro Recco: Tempesti, Di Fulvio F. 1, Mandic 1, Figlioli, Giorgetti, Sukno 3, Giacoppo, Aicardi 2, Fondelli A. 1, Bodegas, Ivovic A. 1, Gitto N. 2, Pastorino. All. Pomilio.
    Lazio: Radic, Ferrante, Vitali, De Vena, Santos 2, Di Rocco 1, Giorgi, Cannella 1, Leporale, Lapenna F., Maddaluno, Mele, Vespa. All. Vittorioso.
    Arbitri: Gomez e Zedda.
    Superiorità numeriche: Pro Recco 3/10, Lazio 2/4.
    Note: nessuno uscito per limite di falli. L’arbitro Zedda ha debuttato in A1.Andrea Fondelli

    Il risultato farebbe pensare a una gara senza storia, invece la Pro Recco non ha avuto vita facile contro una Lazio corsara in quel di Sori. Era la partita dell’ex per Niccolò Gitto da una parte e Federico Lapenna dall’altra. La formazione allenata da Vittorioso difende bene, ha un signor portiere di nome Radic tra i pali e gioca in contropiede cercando di sfruttare la velocità dei suoi interpreti. Il Recco non è quello ” schiacciasassi ” di sempre, sbaglia tanto, forse per i carichi di lavoro eccessivi cui Pomilio sta sottoponendo la squadra, ma alla lunga la forza dei campioni in acqua esce fuori, quella di Sandro Sukno soprattutto, triplettista di giornata e capocannoniere nelle prime due giornate di campionato. Eppure fino alla fine del terzo tempo il tabellone marcava il risultato di 5 a 3 per i padroni di casa. Lazio ottima, perfetta oseremo dire, perchè rimanere in gara per 32 minuti non è da tutti e soprattutto se l’avversario è la Pro Recco. Già questo è un risultato. Il primo gol in superiorità numericha per i liguri viene messo a segno nella quarta frazione, è tutto detto. 6 a 1 di parziale per i ” marziani ” e partita che va in archivio con il punteggio di 11 a 4, ma la Lazio c’è, è viva, e si farà sentire.

    ROMA VIS NOVA – SPORT MANAGEMENT  9 – 11
    ( 4 – 3 ; 0 – 2 ; 2 – 4 ; 3 – 2 )
    Roma Vis Nova: Bonito, Carchiolo, Crivella, Pappacena, Bezic 1, Gomes B 1 rig., Spinelli, Innocenzi, Vitola 2, Calcaterra A. 2, Mandolini 1, Del Basso 2, Nicosia. All. Ciocchetti.
    Bpm Sport Management: Oliva, Di Fulvio A., Di Somma E., Coppoli 1, Vergano, Petkovic 3, Busilacchi, Jelaca 1, Mirarchi C. 1, Bini, Razzi 2, Deserti 3, Antonelli. All. Baldineti.
    Arbitri: Alfi e Brasiliano.
    Superiorità numeriche: Vis Nova 3/9 + 1 rigore, Sport Management 4/8 + 1 rigore fallito.

    Note: Petkovic (S) ha fallito un rigore nel quarto tempo (parato da Bonito). Nessuno uscito per limite di falli.

    Sport Management
    Sport Management

    Anche lo Sport Management dopo due partite è a quota sei, gli ultimi conquistati con merito, senza mai mollare, in un campo ostico come il Foro Italico contro una Roma Vis Nova dura a morire. La squadra di Baldineti è riuscita a fare risultato contro un avversario partito addirittura meglio, dato che a fine primo tempo il risultato di 4 a 3 per gli uomini di Ciocchetti aveva messo subito la strada in salita per gli ospiti. Lascia l’amaro in bocca al tecnico romano questa sconfitta per come è arrivata. Dopo due tempi molto buoni, e anche un’ultima frazione in crescendo, la parte centrale del match è stata l’ago della bilancia, un calo fisico ha fatto salire in cattedra una maggiore esperienza e la fisicità dello Sport Management. Petkovic e compagni hanno firmato il break decisivo, dal 6 – 6 al 9 – 6 e la gara è finita proprio lì. Buona la prestazione della Roma Vis Nova, che con un pò di attenzione in più, meno fretta e precipitosità avrebbe potuto almeno conquistare un punto. 11 a 9 il risultato finale in favore dello Sport Management. Da segnalare la doppietta di Del Basso, soli 17 anni per lui.

    FLORENTIA – ORTIGIA  10 – 8
    ( 2 – 3 ; 1 – 0 ; 3 – 3 ; 4 – 2 )
    Florentia: Mugelli, Colombo, Generini, Dani, Panerai, Vasic 4, Brancatello, Bruni, Gomes 5, Gobbi, Astarita, Bosazzi 1, Cicali. All. Vannini.
    Ortigia: Patricelli, Siani, Abela, Puglisi, Di Luciano 1, Lisi, Camilleri 2, Ivovic B., Rotondo 1, Danilovic 4, Vinci, Casasola, Negro. All. Leone.
    Arbitri: D. Bianco e L. Bianco.
    Superiorità numeriche: Florentia 5/14, Ortigia 5/11.

    Note: Di Luciano (O) ha fallito un rigore nel terzo tempo (parato da Mugelli).

    Luca Mugelli portiere della Florentia
    Luca Mugelli portiere della Florentia

    Parla straniero la vittoria della Florentia ai danni dell’Ortigia, ma i tre punti sono il frutto di una prestazione di squadra encomiabile, dove tutti si sono aiutati in vasca. A farne le spese la squadra siracusana, in partita per tutta la durata dell’incontro, ma costretta a cedere alla formazione allenata da Vannini solo nelle battute finali dell’incontro. L’inesperienza e il ritmo diverso, costati qualche errore nelle fasi clou del match, questa è l’analisi di Leone nel post. Eppure l’Ortigia ha lottato, è stata sopra anche nei primi due tempi, dove le squadre si sono fatte male a fasi alterne; prima una, poi l’altra in vantaggio, ma sempre all’insegna dell’equilibrio. Il terzo tempo finisce in parità, ma i due momenti decisivi sono il rigore sbagliato da Di Luciano e ben parato da Mugelli, oltre ad un’occasionissima fallita dal siracusano Rotondo nel quarto tempo. La Florentia ringrazia e con il duo formato da Vasic e Gomes, nove gol in due, porta a casa l’intero bottino facendo esplodere la Nannini, il primo sigla il vantaggio, il brasiliano invece la chiude definitivamente fermando il punteggio sul 10 a 8 in favore della Florentia, ma complimenti anche all’Ortigia, che ha battagliato fino alla fine.

     

  • Cosenza, progetto serio e un Capanna pronto ad aprire un ciclo

    Cosenza, progetto serio e un Capanna pronto ad aprire un ciclo

    Riparte da Cosenza l’avventura di Marco Capanna. Dalla Liguria alla Calabria, per l’amore di questo sport, perchè dove finisce un viaggio, un percorso durato anni e anni inizia un’altra storia, un nuovo capitolo di vita, con un solo e unico obiettivo sempre ben chiaro. Spesso quando una persona, da allenatore, ma non solo, dà tanto a un gruppo, si arriva a un punto in cui non è che non ci siano più stimoli, ma si sente come l’esigenza di cambiare aria, perchè quello che è stato fatto è davvero tanto. Dall’altra parte, vuoi anche le difficoltà economiche, alcune situazioni che si incrinano e allora sei portato a fare le valigie e partire.

    Cosenza 2015 / 2016
    Cosenza 2015 / 2016

    Destinazione Cosenza in questo caso, questo è quello che ha fatto l’ormai ex tecnico imperiese, ha insegnato molto alle sue ragazze nel periodo trascorso nella cittadina del Ponente ligure imparando al contempo i trucchi del mestiere, a saper gestire le situazioni. Lo hanno amato le sue giocatrici, da uomo e tecnico, come dimostrano i tanti messaggi e parole di affetto ricevute, ma lo hanno saputo apprezzare ovunque, perchè chi lavora non può esser visto male, se non per invidia da chi poteva patire di vedere una squadra ormai così rodata come l’Imperia.

    I play off persi e la finale scudetto andata al Padova sono stati un segnale, quello che ormai un’era stava terminando, poi una telefonata, la chiamata da parte del Cosenza, la presentazione di un progetto cui non si poteva dire di no. Capanna non ha esitato e si è messo subito al lavoro, pronto a stupire di nuovo. Un gruppo di ragazze giovani, tutte desiderose di imparare da uno dei migliori tecnici d’Italia a livello femminile. Preparato, un amante del proprio lavoro, una passione vera per lui che la pallanuoto l’ha anche giocata fino a due anni fa, in acqua come fuori, un guerriero.

    Ripartire, sacrificarsi, mettere la faccia anche magari nelle sconfitte, sapendo che quando si parte con un progetto non si può vincere sempre. Anche con l’Imperia fu così, ma il ruolo dell’allenatore è bello anche per quello. Una sfida che ha subito entusiasmato Capanna, pronto a stupire e dare tutto per i colori consentini.

    Prima di sentire le sue parole presentiamo la rosa del Cosenza 2015 / 2016, dalle “veterane” Angela Manna seconda portiera, il difensore Claudia Presta, entrambe dell’98, passando per Rita De Mari, Martina Gallo e Carolina Nicolai, tutte centrovasca dai ventuno ai ventitrè anni, fino ad arrivare alle giovanissime Benedetta Garritano, Jone Diacovo, Giusy Citino, la prima portiera Divina Lucia Nigro e la terza portiera Carolina Renda, la centrovasca Francesca Greco e l’attaccante Anna Bonaparte, tutte delle leve ’97 e ’99. Tanto di cappello a una società che punta su un gruppo giovane, dato nelle mani di un tecnico intelligente che saprà farle crescere e migliorare. Ne sentirete parlare di queste “ragazzine terribili”, tutte nate lì.

    Cosenza 2015 / 2016
    Cosenza 2015 / 2016

    Silvia Motta e Francesca Pomeri sono le due ex imperiesi che il tecnico ha deciso di portarsi dietro, entrambe della Nazionale italiana dovranno portare esperienza e saper gestire i momenti difficili, conoscendo già le intenzioni e il modo di lavorare del tecnico. La prima raggiunge la sorella Roberta Motta, già in rosa nella passata stagione. Insieme ad Agnese D’Amico di Catania, Alessia Marani di Treviglio e la straniera, classe ’92 proveniente da Osaka, Miku Koide, attaccante esterna ma con la possibilità anche di giocare come secondo centroboa.

    E’ arrivato ora il momento di introdurre, tra passato, presente e futuro, il loro tecnico Marco Capanna, che nell’intervista ha parlato un pò dei bei momenti passati a Imperia, della sua scelta di cambiare aria e delle aspettative. Uno mai stanco di imparare, una persona sincera e vera in ogni situazione ma immergiamoci nel racconto.

    Marco, non si può che iniziare con una domanda sul passato, quello che ha fatto parte fino a poco fa della tua rosea carriera. Nessuno ti ha regalato niente e ogni traguardo te lo sei guadagnato passo dopo passo, da solo. Stiamo parlando di Imperia ovviamente, ha significato tanto, forse tutto per te, lascia ragazze splendide che hai cresciuto una ad una. Cosa senti di dire a chi si ricorderà sempre del tuo operato e a loro soprattutto, da uomo prima ancora che da tecnico, visto che insieme avete vinto e perso, passando momenti indelebili?

    Dico innanzitutto in bocca al lupo di cuore, nessuno puo’ pensare che io possa mai sperare che non facciano bene, ovunque vadano. Il mio pensiero è sempre stato quello di costruire qualcosa di magico e di arrivare al massimo, anche quando nessuno ci credeva, ma soprattutto di lasciare qualcosa che sarebbe potuto proseguire senza di me. Credo di averci messo del mio perchè cio’ avvenga. Anche la guida di Merci ( Stieber ndr ), che gode di tutta la mia stima, è stata programmata e costruita e questo non poteva che essere la cosa più logico e continuativa del progetto. Alle ragazze posso solo dire GRAZIE , mi hanno aiutato a crescere, abbiamo fatto, spesso, forse la ” cosa ” sbagliata, ma credendo tutte in quello che andavamo a fare, questo ci ha portato a raggiungere risultati importanti. Ora tante sono rimaste, altre sono sparse in squadre e nazioni più disparate, ma ognuna è un pezzo del mio cuore, tutte avranno il mio appoggio sempre e comunque. Il percorso fatto mi ha fatto diventare inoltre appetibile per squadre e società che credevano e credono di poter investire anche su di me. Ciò mi ha lusingato perchè è tutta benzina per migliorarmi. Darò il massimo per migliorarmi, per il gruppo e la società che mi ha dato una disponibilità totale “.

    Marco Capanna nuovo tecnico del Cosenza
    Marco Capanna nuovo tecnico del Cosenza

    Un allenatore deve formarsi continuamente, aggiornarsi e tu sei uno dei più meticolosi in questo; lavori molto in vasca e sulla testa, una cosa non da poco. Quale è il segreto e quali sono le qualità che ti hanno permesso di fare quello che hai fatto?

    Non sono uno cui piace prendersi i meriti, ho trovato un gruppo speciale a Imperia come nelle tre Universiadi e questo aiuta. A Cosenza non posso che dire la stessa cosa, anche se ci conosciamo da poco tempo, è un piacere allenarle per la disponibilità che hanno mostrato tutte fin da subito, oltre all’affiatamento tra di loro che si percepisce subito. Evidentemente sono fortunato e nello sport non fa mai male. Mi diverto e il mio unico obiettivo è quello di vederle lottare per gioire un giorno tutte insieme per qualcosa che avranno raggiunto. Io insieme a loro continuero’ a guardare, studiare, analizzare le situazioni e a migliorarmi. Del passato ricordo più le sconfitte che le vittorie, da lì si costruisce tutto “.

    Difficile dimenticare, ma ora la testa è tutta verso l’inizio di una nuova sfida. Cosa ti ha spinto ad accettare il progetto e che cosa ti aspetti da te stesso oltre che da questa nuova tappa?

    Mi ha spinto il fatto che mi è stato prospettato un progetto, ho percepito la loro volontà oltre al piacere di avermi come guida tecnica. A casa tua diventi o sei spesso un po’ ” scontato”. Il ragionamento, difficilissimo emotivamente, è legato anche al fatto che, dopo tanti anni che uno chiede di ” sputare il sangue “, si possa diventare ingombrante o non si riesca piu’ ad essere stimolanti. Ho preferito così, prima di arrivare a ciò, ma i cicli finiscono e il mio forse sarebbe potuto durare ancora con una certa serenità intorno. Ho pensato che qualcosa di diverso probabilmente sarebbe stata la scelta più giusta per tutti. L’ultima finale scudetto ( delle tre fatte con Imperia ) è stato un segnale per me sotto diversi aspetti“.

    Sarà difficile e ci vorrà tempo per arrivare al top come hai fatto con l’Imperia ma essendo una sfida non ti tirerai indietro. Da cosa partirai, che gruppo siete e dove dovete e potete crescere di più?

    Siamo partiti da un gruppo di 19 persone con età media inferiore di poco ai 20 anni. Conosco una sola strada che è il lavoro, la compattezza e l’unione del gruppo. Sono molto contento di tutte queste ragazze e il mio obiettivo è portarle tutte ad essere protagoniste e coinvolte nel progetto. Ci vorrà tempo, non so quanto, ma non mi piace pensare che ci sia qualcosa di impossibile. Cercheremo di sognare con i piedi ben saldi per terra. Mi auguro un momento difficile, anche piu’ di uno, perchè solo lì le squadre imparano ,crescono , si cementano . Per ora c’è il giusto entusiasmo e la voglia di cominciare a confrontarci. Essendo così giovani molte mi hanno stupito per la maturità, non credo vi sia limite al miglioramento e, se nel tempo, con tutti i sacrifici che fanno, non si leveranno delle soddisfazioni, la responsabilità sarà mia “.

    Che campionato sarà e dove vuoi portare questa squadra?

    Un campionato equilibrato, come l’anno scorso, ma forse ancora di più. Vedo Padova favorito leggermente su Messina, due squadre attrezzate per fare bene in Italia e in Europa. Poi secondo me il Prato ha un grande organico, insieme a Bogliasco e Rapallo hanno qualcosa in più, almeno sulla carta. Poi le altre squadre sono parecchio giovani e quindi, quelle che cresceranno di più nel corso del torneo manterranno la categoria, ambendo alla final six. Sicuramente noi proveremo a essere tra le formazioni difficili da battere, proveremo a crescere, con in testa la voglia di giocare una fase finale prestigiosa “.

     

     

  • La Rari Nantes Florentia sogna, il “fiorentino doc” Mugelli anche

    La Rari Nantes Florentia sogna, il “fiorentino doc” Mugelli anche

    Mai in A2 la Florentia, l’unico club sempre stato nel massimo campionato, con nove scudetti all’attivo dal 1929, l’anno dell’esordio della formazione gigliata. In realtà sarebbe retrocessa, ma la fortuna è girata dalla parte di una società pulita, fino a qualche anno fa una delle più prestigiose della massima serie. L’allargamento a 14 squadre ha permesso un ripescaggio fanstastico per la città e i ragazzi che con quella calottina ci sono nati e cresciuti. Un’annata deludente, difficile sotto diversi punti di vista, quella passata, e soprattutto se sei la Florentia è difficile vivere nelle zone più basse.

    Stemma Florentia
    Stemma Florentia

    E’ andata così, le situazioni non possono sempre sorriderti e, dopo un ridimensionamento, unito allo sforzo da parte di tutti di rimettersi in gioco e ripartire, c’è la voglia, come non mai, di dimostrare in questa stagione di non essere ” finiti “.

    Firenze merita che la sua squadra di pallanuoto lotti ancora in A1 e lo faccia ancora per tanto, nonostante tutte le difficoltà del caso. Una società improntata su valori seri, quelli che spesso vengono a mancare invece in altre realtà, fior fior di giocatori passati da lì hanno indossato con orgoglio questa calottina, chi ha lasciato un ricordo migliore chi meno, ma la passione, quella non è mai mancata a nessuno. Si sono rituffati in acqua, ancora in A1, e quando ti svegli e ricevi una notiza del genere è sempre positivo, ma ora ci sarà da lottare per mantenerla, con le unghie e con i denti, da Rari Nantes Florentia insomma.

    L’entusiasmo, il carattere, la grinta, che cercherà di trasmettere Riccardo Vannini, uno che non ha mai mollato in acqua e che non vorrà farlo mai nemmeno sul bordo vasca. Tanti giovani, molti ” fatti in casa ” e tutti comunque toscani, come Mugelli, i fratelli Panerai, Cicali, Generini, Brancatello, Dani e Bosazzi, chi è fiorentino d’adozione come Gigi Gobbi, in pianta stabile in questa formazione ormai da diversi anni. Il romano Matteo Gitto, con l’arrivo dei liguri Matteo Astarita e Colombo, con Lorenzo Bruni, centroboa arrivato via Recco e originario di Prato, forma il trio degli ” oriundi “. Eccezion fatta per Dusan Vasic, l’ex Vojvodina, colui da cui ci si aspettano i gol, giovane con un ottimo tiro, in attesa di avere a disposizione anche il brasiliano, classe ’96, Guilherme Gomes, fratello di Bernardo, che invece gioca nel Vis Nova.

    Rari Nantes Florentia 2015 / 2016
    Rari Nantes Florentia 2015 / 2016

     Chi ha la Florentia nel cuore, ogni giorno vive per questi colori, è Luca Mugelli, neo capitano di questa formazione, quella che fin da bambino ha sempre guardato con grande rispetto e ammirazione. Ha seguito tutti i consigli degli allenatori, compagni e giocatori che sono stati lì, facendone tesoro. Il bambino che era è cresciuto, è in rosa da anni, come titolare e poter scendere tutti i sabati in acqua con la squadra che più ami non è da tutti, ripensando ai sacrifici fatti, alla voglia di salire gradino dopo gradino la scala verso il risultato più alto, che quest’anno si chiama salvezza, ma chissà, potrà riservare anche piacevoli sorprese. Lo abbiamo intervistato e la sua storia è la sintesi del suo percorso, fino ad oggi fatto, con la sua Florentia, a braccetto verso qualcosa di impensabile alla fine dello scorso campionato. Un periodo buio quello portato dalla parola ” retrocessione “, poi la decisione del ripescaggio e la voglia di reiniziare a sognare.

    Luca Mugelli portiere della Florentia
    Luca Mugelli portiere della Florentia

    Luca, Firenze come cittá e per la sua storia pallanuotistica rischiava per la prima volta di non essere nella massima serie ma la Florentia, grazie alla scelta di allargare la A1, è rimasta dove merita. Come è stato ricevere la notizia e cosa dovrete fare per ottenere la salvezza?

    La scorsa stagione è stata senza ombra di dubbio la più dura della mia carriera, abbiamo sofferto molte situazioni come squadra e come società. Eravamo già pronti ad affrontare un campionato di A2, con l’obiettivo di tornare nella massima serie il prima possibile, ma poi è arrivata la notizia, accolta con entusiasmo da parte di tutti noi atleti. Rispetto all’anno scorso abbiamo deciso insieme all’allenatore di stringere i denti e di adottare un regime di allenamenti più rigoroso. Sono arrivati molti giocatori importanti (Bruni, Vasic, Astarita, Panerai, Colombo e Gomez), che si stanno integrando al meglio nel gruppo. La salvezza è il nostro unico obiettivo ma per raggiungerla dovremo continuare ad allenarci con questo spirito e rimanere uniti nei momenti più delicati“.

    La squadra è giovane, ma i nuovi arrivati sono comunque esperti, come lo è l’allenatore. Su cosa lavorate e quali caratteristiche / qualitá vi dovranno contraddistinguere x raggiungere l’obiettivo che vi siete prefissati?

    Sono sicuro che quest’anno potremo contare anche su qualche individualità, credo molto nei mezzi che abbiamo a disposizione e spero di non rimanere deluso da queste mie aspettative. I nostri punti di forza dovranno senza dubbio essere la grinta e la coesione del gruppo, due elementi dai quali non possiamo prescindere se vogliamo sperare di raggiungere il nostro obiettivo“.

    Da portiere e capitano dovrai gestire alcune situazioni, la difesa in primis dovrà essere il primo baluardo, la vostra forza da cui partire per raggiungere i risultati. Cosa significa essere uno dei veterani della squadra dove si è nati?

    Per me è sempre un onore poter difendere la porta della mia Rari, così come lo è esserne diventato il capitano. Mi sento parte integrante di una società che, nonostante alcuni eventi dannosi verificatisi negli anni passati, ha voglia di tornare a splendere. Quest’anno siamo ripartiti dalle basi, stiamo di giorno in giorno costruendo il nostro modo di giocare cercando di sfruttare al meglio le qualità di ognuno. Sicuramente la difesa è il primo degli aspetti su cui lavorare anche perché avendo vari volti nuovi in squadra è necessario collaudare al meglio i meccanismi“.

    Dovessi scegliere, nel tuo percorso di crescita, visto che da un pò di anni sei il primo portiere in A1, chi ringrazieresti, tra allenatori ed ex compagni di squadra? Una parola speciale andrà a  Minetti sicuramente, visto che lui ti ha come allevato…

    Spero di non sfociare nel banale se dico che ognuno degli allenatori avuti, sia nel club che in nazionale, mi ha trasmesso qualcosa di positivo, sia per la parte tecnica che per quella mentale, che io reputo di eguale importanza. Da Jacopo Mazzoni, che mi ha fatto appassionare alla pallanuoto, a Riccardo Vannini, con cui mi sono trovato benissimo fin da subito e che ogni giorno ci trasmette tutta la sua carica. Un pensiero particolare va a Dusan Popovic, venuto a mancare pochi anni fa, che mi ha seguito dai miei 14 anni e mi ha portato in prima squadra; la sua disciplina ferrea mi ha fatto crescere molto. In seguito è stato Leonardo Sottani a schierarmi come titolare affiancandomi all’ex portierone Luca Minetti, da cui ho potuto imparare moltissimo“.

    Il momento piu bello, dovessi sceglierne uno e cosa significherebbe la salvezza per te?

    Sono molte le emozioni che mi regala questo sport, amo sentire l’adrenalina che sale prima di entrare in acqua per una partita importante, così come sentire il pubblico esultare per una mia parata o per una rete dei miei compagni. Non saprei stilare una classifica di tutti i bei momenti che la pallanuoto mi ha dato ma il primo che mi viene in mente adesso risale a due anni e mezzo fa, quando siamo riusciti a conquistare la qualificazione in Champions League. Quest’anno raggiungere la salvezza è un obiettivo tanto importante quanto impegnativo, non ci sono ” squadre materasso ” e sicuramente siamo una delle squadre che si lotteranno per non retrocedere. Raggiungere questo traguardo sarebbe l’unico modo per riscattare la brutta stagione passata e un primo passo per far tornare la Florentia e Firenze a sognare: io ce la metterò tutta“.

     

    Soffrire, quello che la Rari ha sempre fatto, ma tornare in alto, parola di capitan Mugelli.

  • Rapallo Pallanuoto, Casanova e Tankeeva attente a quelle due

    Rapallo Pallanuoto, Casanova e Tankeeva attente a quelle due

    Un istituzione al centroboa per far crescere le giovani atleta provenienti dal sempre florido vivaio, questo è il progetto sportivo della Rapallo Nuoto per la stagione prossima a cominciare. Si perché la società del presidente Antonucci è riuscito nel grande colpo di ingaggiare Elisa Casanova, la quale ha deciso di posticipare ancora un po’ il suo ritiro dalle piscine per la gioia di tutti gli appassionati del settore.

    Casanova andrà ad inserirsi in un gruppo giovane a disposizione di Mister Luca Antonucci, il quale dopo la Coppa Italia al suo esordio sulla panchina ruentina continua il suo progetto di crescita dei gioiellini del vivaio rapallino sempre più protagoniste del campionato di Serie A1. La grande campionessa, arrivata dalla smobilitante Imperia, formerà una coppia devastante sui due metri offensivi della formazione gialloblu insieme a Tankeeva che metterà insieme una dose di potenza e tecnica difficilmente eguagliabile nel campionato italiano. Oltre a loro la dose d’esperienza e senso tattico verrà portato ancora da Alexsandra Cotti, la quale dovrà riprendersi dal brutto infortunio al ginocchio che le ha impedito di partecipare alla rassegna iridata di Kazan con il Setterosa, e Sonia Criscuolo capitano della squadra e attaccante oramai di riconosciuta qualità in posizione 4 e 5.

    Tra i pali gialloblù confermatissima Federica Lavi che sarà aiutata dal secondo colpo di mercato rapallino Maria Mariorino classe ’96, cresciuta pallanuotisticamente nella SIS Roma tra le cui fila ha disputato lo scorso campionato di A1 femminile. Mariorino andrà a sostituire Matilde Risso approdata in prestito al Como Nuoto in serie A2.Ultimo acquisto stagione è invece quello Eugenia Carlotta Arbus, 21 anni, interessante giocatrice capace di giocare sia in posizione 2 che in posizione 4. Nelle ultime due stagioni Eugenia Carlotta ha militato nelle file della Promogest, in serie A2.

    Elisa Casanova | Foto Web
    Elisa Casanova | Foto Web

    Per introdurre questa nuova stagione abbiamo scambiato qualche parola con il team manager della formazione ruentina, Claudio Patrone uomo simbolo della società gialloblù dove ha ricoperto molti ruoli dall’istruttore all’allenatore delle giovanili e dove oramai da qualche anno accompagna come factotum le ragazze in giro per Italia e Europa:

    Quali sono le tue sensazioni e i tuoi pensieri prima di questa stagione per la Rapallo Pallanuoto?

    “Sensazioni positive. L’anno scorso è stato un anno di transizione, e di crescita, dove la squadra ha fatto un ottimo campionato, con l’innesto di molte giovani, è la conferma di giocatrici che hanno portato la loro esperienza a servizio appunto delle più giovani. Quest’anno mi aspetto che le cose positive viste l’anno scorso continuino nella stessa direzione. Vogliamo continuare il percorso di innesto anche quest’anno, e sperare di essere a fine campionato nella parte più alta della classifica. Sarà sicuramente un campionato atipico, viste le tante pause, ma purtroppo l’anno olimpico è così”.

    Pensi che un acquisto come Casanova possa dare un contributo importante alla formazione delle giovani atlete rapalline?

    “Penso che sia sicuramente un ottimo acquisto. Atlete come lei, sono da esempio per le giovani. Avere 16-17 anni e poter palleggiare con atlete del suo calibro, puó solo che farti crescere. E poi tatticamente è un arma in più. Avere due centri come Tankeeva e Casanova, farà divertire la  difesa di qualsiasi squadra che andremo ad incontrare”.

    Oramai sei esperto nel ruolo di team manager quale è il più bel ricordo vissuto dalla panchina? E quale gol ricordi con più piacere?

    “Ricordi importanti ne ho tanti, e mi ritengo molto fortunato per questo. Anche perché sulla mia strada ho incrociato tanti allenatori. In primis Mario Sinatra, con cui sono cresciuto, Riccardo Tempestini, con cui mi sono evoluto nel modo di vedere la pallanuoto, e adesso con  Luca Antonucci, con cui collaboro in questo momento è che crede molto in questo nuovo percorso che la società sta realizzando. Sicuramente almeno tre momenti. Il primo, la finale di coppa len, vinta a Camogli. Perché e stata la prima volta che ci si affacciava in un contesto europeo, e perché è stata la finale perfetta. A inizio partita nessuno ci credeva, visto come era andata in Olanda. E invece si è vinto. E come si è vinto…..

    Il secondo, devo dire tutto l’anno passato con il Recco. È stato un anno fantastico, dove penso di aver vissuto la pallanuoto nel modo migliore che uno possa fare. Come mi piace dire, in quell’anno, ho visto la pallanuoto. Non solo nelle partite, ma negli allenamenti, nello studio delle partite. Diciamo che ogni squadra dovrebbe avere la possibilità di poter lavorare come si è fatto in quell’anno. Partendo dalla prima squadra, a tutte le giovanili.
    Il terzo, sicuramente lo scudetto con il Rapallo. E stata la rivincita di un gruppo, che per non si sa quale motivo è stato lasciato in mezzo alla strada da un giorno all’altro, e che con l’orgoglio e forza d’animo ha fatto il colpaccio. E poi tutti gli scudetti e non, con le giovanili, che alla fine ripagano di tutti i sacrifici che uno fa, per questo bellissimo sport”.

    Quale è la giocatrice che riporteresti a Rapallo o quello su cui investiresti per il futuro della società?

    “A Rapallo vorrei sicuramente riportare le tre Sisters. Bianconi-De Benigno-Cordaro. Perché con loro ho vissuto i momenti più belli, quelli degli inizi, quando eravamo una squadra di fenomeni d’acqua dolce, per non dire altro. E poi la giocatrice più Umile che esiste. Il pendolino da mano sbagliata. Dora Kisteleki.
    Sul futuro vedo molto bene Ioannou e Avegno, spero che possano crescere ancora di più quest’anno è che possano ambire presto ad un posto in nazionale maggiore. È poi la mia punta di diamante, Claudia Criscuolo. Per lei vorrei il massimo, ma dipende solo da lei”.

    Cosa ne pensi della situazione della pallanuoto in Italia, dammi un consiglio per promuovere al meglio il nostro sport

    “C’è bisogno sicuramente di più visibilità, di trovare il modo di farsi vedere di più. La Rai, può andare bene, ma penso che fare un esperimento con qualche altra emittente televisiva sia da provare. Mantenendo, se si può certi commentatori. Dario di Gennaro in primis. Per esempio come ha fatto Sky, che si è portato Guido Meda a commentare il Moto Gp. Per i giornali, è inutile, perché sono troppo legati agli sponsor, e quindi al calcio. Anche quando qualche altro sport fa risultato, vedo che sui giornali mettono sempre è solo in evidenza il Calcio. Anche l’anno del Recco, il giorno dopo aver vinto la Coppa Campioni, eravamo a pagina 27, della Gazzetta dello Sport, in un piccolo trafiletto. L’unica nostra colpa aver vinto la stessa sera di qualche derby calcistico. Quindi l’alternativa è buttarsi ancora di più sul web. E poi i social network.

    Con la mia società stiamo cercando di farci vedere il più possibile, ma purtroppo siamo sempre poco accattivanti come sport. Io lo dico sempre alle ragazze, su 13 una deve fare il provino per uomini e donne, oppure fidanzarsi con qualche calciatore. Solo così abbiamo la speranza di farci vedere e conoscere. Purtroppo è così”.