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  • Roma – Palermo, probabili formazioni

    Roma – Palermo, probabili formazioni

    Arrivata ieri la conferma della firma di Thomas Di Benedetto, in casa Roma si respira aria nuova e le intenzioni di tutti, giocatori e allenatore, sono quelle di accogliere con una vittoria il nuovo presidente. Vittoria importante anche e soprattutto per continuare ad inseguire l’obiettivo quarto posto. Montella che si è detto tranquillo sul suo futuro, dovrà correre ai ripari per ovviare all’emergenza difesa, in settimana ha provato l’inedita coppia centrale Loria-Burdisso, con il primo chiamato a sostituire lo squalificato Juan, probabilmente dovrebbero essere loro a partire dal primo minuto, affiancati sugli esterni da Cassetti e Riise. Sulla linea mediana del campo agiranno il solito duo Pizarro-De Rossi, con Taddei, Rosi, Menez, favoriti su Vucinic e Perrotta per una maglia da titolare, per agire dietro Totti, che dopo aver trascinato la squadra nella trasferta di Udine, proverà ad accorciare ulteriormente le distanze dai cugini laziali e a livello personale da Roby Baggio distante solo due gol nella classifica dei bomber di serie A.

    Roma (4-2-3-1) Doni; Cassetti, Loria, N. Burdisso, Riise; Pizarro, De Rossi; Taddei, Menez, Rosi; Totti
    A disposizione: Lobont, Castellini, Simplicio, Brighi, Perrotta, Vucinic, Borriello.

    In casa Palermo c’è, ovviamente, voglia di riscatto dopo il pessimo pareggio ottenuto con il Cesena, nello scorso turno di campionato. Rosi dovrà cercare di ridare morale ad una squadra che sembra ormai allo sbando, il tecnico rosanero è alle prese con i problemi fisici di Bovo che però dovrebbe stringere i denti ed essere regolarmente in campo, in caso contrario sarebbe Goian a sostituirlo, a fianco all’ex romanista dovrebbero comunque giocare Cassani a destra, Munoz in mezzo e Balzaretti a sinistra. A centrocampo l’unico dubbio riguarda il ballottaggio tra Liverani e Bacinovic, con il primo favorito sul secondo, a completare il reparto i soliti Nocerino e Migliaccio. Il trio d’attacco dovrebbe essere formato da Miccoli e Pinilla, con Pastore ad agire alle loro spalle.

    Palermo (4-3-1-2): Sirigu; Cassani, Munoz, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Bacinovic, Nocerino; Pastore; Miccoli, Pinilla.
    A disposizione: Benussi, Goian, Darmian, Liverani, Acquah, Kurtic, Hernandez.

  • Roma – Palermo, l’addio ai Sensi e il benvenuto a DiBenedetto

    Roma – Palermo, l’addio ai Sensi e il benvenuto a DiBenedetto

    Dopo la firma e l’annuncio ufficiale di questa notte oggi pomeriggio, nel primo anticipo della 32° giornata scende in campo la Roma all’Olimpico per sfidare il Palermo e continuare quindi la rincorsa alla Champions League. Sarà un sabato particolare per il mondo giallorosso, di addio alla famiglia Sensi dopo 18 anni di passione è davvero un compito arduo e nonostante l’entusiasmo intorno alla cordata a stelle e strisce rimpierne il vuoto sarà un compito difficilissimo per DiBenedetto e soci.

    Montella si affida ancora una volta alla bandiera della Roma dei Sensi: capitan Francesco Totti. Il pupone ha vissuto tutta la sua carriera sotto l’era Sensi e oggi farà di tutto per regalare una vittoria a Rosella e a DiBenedetto. E’ infatti un obiettivo importante per i giallorossi centrare un posto in Champions League sin dalla prossima stagione accrescendo gli introiti utili da investire nel mercato che stando alle indiscrezioni sarà corposo e di qualità.

    Oggi perl scende in campo la “vecchia” Roma con Montella conscio di dover compiere l’impresa per acciuffare la riconferma. Le assenze di Juan e Mexes costringono l’aereoplanino a rivoluzionare la difesa con l’inserimento di Loria al fianco di Burdisso, in avanti Menez e Rosi appaiono favoriti su Perrotta e Vucinic.

    Nel Palermo si rivede Miccoli al fianco di Pinilla ma gli occhi saranno tutti per Pastore, indicato come primo colpo di mercato della nuova Roma, sotto osservazione anche Bovo.

  • Roma – Palermo, Pastore sfida il suo futuro?

    Roma – Palermo, Pastore sfida il suo futuro?

    Domani quando la Roma sarà in campo avrà molto probabilmente una nuova proprietà (è attesa la firma a Boston), ma Totti e compagni non dovranno distrarsi per continuare a sperare nella rincorsa all’agognato traguardo del quarto posto.

    Passa infatti da un piazzamento Champions la campagna acquisti della Roma a stelle e strisce con DiBenedetto che vorrebbe portare nella capitale giocatori di qualità.

    Il colpo più importante potrebbe riguardare proprio Pastore, il Flaco domani guiderà i rosanero alla ricerca dell’identità perduta ma nella prossima stagione ha molte possibilità di vestire la casacca giallorossa.

    Sabatini pare abbia già avviato i primi contatti con il Palermo e domani può esser una nuova occasione per convincere Zamparini a cederlo. L’argentino è considerato il rinforzo ideale per l’immediato e la persona giusta per sostituire Totti quando deciderà di lasciare il calcio giocato.

  • Il ritorno di Carrozzieri: dimenticare il passato per ringraziare Zamparini

    Il ritorno di Carrozzieri: dimenticare il passato per ringraziare Zamparini

    Dopo due anni di inattività per un calciatore il ritorno significa rivedere la luce, ritornare alla propria dimensione, ai propri ritmi, alle proprie abitudini. Il ritorno, poi, assume un valore ancor più importante se la causa di uno stop così lungo è stata la squalifica per positività alla cocaina, ritornare significa riabilitarsi, lasciandosi alle spalle il passato e gli errori compiuti.

    Moris Carrozzieri, difensore 31enne del Palermo, dopo due anni di inferno, vuole ricominciare. In primis, però, deve ritrovare la condizione fisica ed atletica e sta lavorando duramente per riuscirci, con sedute doppie di allenamenti, la mattina con i preparatori atletici Catalano e Vio e nel pomeriggio lavorando insieme alla squadra.

    Ritornare a lavorare a fianco dei compagni, per lui, è la soddisfazione maggiore: “Essere tornato a lavorare con i miei compagni è una gioia enorme”, in vista del passo successivo da compiere, il traguardo finale da raggiungere, ossia il ritorno in campo. Per questo, il difensore rosanero spera di entrare in condizione al più presto per essere a completa disposizione di Delio Rossi, apportando un contributo concreto alla causa del Palermo, andando a rinforzare proprio quel reparto difensivo, ultimamente eccessivamente perforabile. Per ora, la sua condizione – a detta del giocatore stesso – è al 70%, ma sabato prossimo andrà a giocare con la Primavera rosanero in casa contro il Grosseto, per riassaporare il campo e ritrovare il ritmo partita.

    Carrozzieri può parlare finalmente delle questioni di campo, del pareggio in extremis di domenica scorsa contro il Cesena, del ritorno in panchina di Delio Rossi – che secondo il suo pensiero ha portato una forte scossa psicologica alla squadra – della contestazione dei tifosi dopo il derby perso nettamente a Catania due giornate fa: “Sono tornato da Catania in pullman anche se potevo benissimo tornare per conto mio. Sono andato anche a parlare con i tifosi presenti, perché quando le cose vanno male bisogna accettare la contestazione. Anche dopo il 7-0 siamo stati applauditi e quindi capiamo le loro esigenze”.

    Vuole dimenticare totalmente il passato, il tunnel buio che ha attraversato in questi due lunghissimi anni, ricordando, però, che nelle difficoltà qualcuno gli è stato realmente vicino, i compagni ed i tifosi: “Devo molto  ai miei compagni ed ai tifosi che hanno dimostrato di credere in me in ogni momento e sono sempre rimasti al mio fianco, soprattutto nei momenti più difficili”.

    Ma non solo: a stargli particolarmente vicino è stato anche il presidente Maurizio Zamparini, che, a soli due giorni dal riscontro della positività alla cocaina, lo chiamò per rassicurarlo e confortarlo, dimostrandogli affetto e proponendogli il rinnovo del contratto con il Palermo. Un gesto molto significativo che Moris Carrozzieri non dimenticherà mai, che gli ha dato la forza per superare i duri giorni dello sconforto: adesso, però, vuol ripagare sul campo la fiducia ottenuta, per ringraziare sia il presidente che i tifosi che gli sono stati vicini.

    Nella speranza che la sua vittoria personale, il ritorno in campo, coincida con una ripresa della squadra nelle partite finali del campionato, e nella semifinale di Coppa Italia contro il Milan, sognando di conquistare proprio quel trofeo che potrebbe rilanciare l’altalenante stagione rosanero: la Coppa Italia del 150° anniversario dell’Unità d’ Italia.

  • Le pagelle di Palermo – Cesena 2-2

    Le pagelle di Palermo – Cesena 2-2

    Il pareggio in extremis agguantato dal Cesena di Ficcadenti al Barbera maschera la buona prestazione del Palermo di Delio Rossi, evidenziando una fragilità difensiva non ancora risolta, ed un blackout finale frutto di un calo di tensione. Il Cesena gioca una gara ordinata, con qualche buona occasione e qualche recrininazione su alcuni episodi arbitrali, strappando un punto molto utile nonostante l’inferiorità numerica.

    Le pagelle

    PALERMO

    Sirigu 6 Quasi inoperoso per tutta la gara, incolpevole nelle azioni dei gol del Cesena nel finale.

    Cassani 6.5 Attento e propositivo anche in fase di spinta, partita di sostanza, con un ottimo cross per Pinilla al 35′ del primo tempo, poi parato da Antonioli.

    Goian 6 Partita sufficiente nel complesso, con qualche buon intervento risolutore su Jimenez, fermato prima sul momento di calciare in porta.

    Bovo 6 Come il compagno di reparto partita sufficiente, nonostante sia uno specialista non incide nelle punizioni.

    Balzaretti 6.5 Buona partita, di quantità e qualità, soprattutto in fase propositiva: entra in modo decisivo nelle due azioni dei gol del Palermo, suggerendo l’assist a Kurtic ed a Pinilla.

    Acquah 6.5 Il giovane centrocampista, classe ’92, inizialmente sembra poco addentro alle dinamiche di gioco, poi si inserisce meglio nel corso della partita, dimostrando una buona personalità.

    Liverani 7 (27′ st Bacinovic sv) Il migliore in campo, un ritorno in campo dopo l’infotunio di grande spessore: suggerisce, detta i tempi, dirige l’orchestra: è il vero canalizzatore del gioco.

    Nocerino 6 Partita di sostanza e di quantità, la centesima in maglia rosanero: corre e lotta e prova anche qualche sortita offensivo, con centra la porta con un bel tiro al volo nel primo tempo.

    Kurtic 6.5 E’ un esperimento di Delio Rossi, trequartista in sostituzione di Pastore squalificato: dopo 5 minuti è l’autore del provvisorio 1 a 0 del Palermo, per il resto qualche buona giocata per il giovane sloveno.

    Miccoli 6.5 Non segna ma fornisce qualche buono spunto, dribbla e dialoga, dimostrando una buona intesa con il cileno Pinilla, compagno di reparto. Finchè resta in campo è nel vivo del gioco.

    Dal 14′ st Hernandez 6 Ha avuto un buon impatto sulla gara, poteva fare di più al 49′ del secondo tempo su una palla gol che poteva portare il Palermo sul 3-1.

    Pinilla 6.5 (46′ st Darmian sv) E’ l’autore del raddoppio, che poteva regalare una preziosa vittoria al Palermo, segnando da pochi passi raccogliendo il tiro cross di Balzarini. Si fa parare un colpo di testa ravvicinato da Antonioli nel primo tempo su cross di Cassani.

    All. Rossi 6.5 Buon ritorno a Palermo, buona intuizione su Kurtic dal primo minuto. Il pareggio è frutto di un crollo di attenzione, sul quale avrà tempo per lavorare.

    CESENA

    Antonioli 6 Incolpevole sui due gol incassati, autore di una grande parata su colpo di testa ravvicinato di Pinilla al 35′ del primo tempo e di un buon intervento su Hernandez al 49′ del secondo tempo.

    Santon 6.5 Buona gara, propositiva anche in fase di spinta, con discese e cross frequenti

    Felipe sv (9′ pt Pellegrino 6 Attento ed ordinato, entra bene in gara dopo 9′ sostituendo l’infortunato Felipe)

    Von Bergen 6 Partita sufficiente, anche se viene espulso nel secondo tempo per intervento eccessivamente scomposto su Pinilla.

    Lauro 6 Partita sufficiente ed abbastanza ordinata

    Caserta 6 Gara senza guizzi particolari. Rimedia un giallo, era diffidato e gli farà saltare la gara con il Bari (14′ st Rosina sv)

    Colucci 6.5 Mostra buona sicurezza e fornisce un apporto di grande sostanza

    Parolo 6.5 Cross ed iniziative, autore del gol del 2-1 che riapre la partita

    Giaccherini 7 Gela il Barbera al 51′, autore del 2-2 definitivo. Per il resto, buona gara nel complesso, anche se potrebbe essere più preciso in alcuni rifornimenti offensivi.

    Jimenez 7 Rientrante da un infortunio alla caviglia, non mostra difficoltà fisiche: dribbla e rientra, si propone spesso in appoggio e in dialogo.

    Malonga 6.5 Potrebbe segnare l’1-1 nel primo tempo, ma non è preciso nel tiro di sinistro che manda a lato. Cade in area e reclama un rigore nel primo tempo, dubbio l’intervento di Liverani (24′ st Bogdani sv)

    All. Ficcadenti 6.5 Prepara bene la trasferta di Palermo: la sua squadra ha il merito di lottare fino al sesto minuto di recupero.

  • Palermo – Cesena, clamoroso 2-2 in extremis con rissa finale

    Palermo – Cesena, clamoroso 2-2 in extremis con rissa finale

    Il ritorno di Delio Rossi a Palermo doveva coincidere con il ritorno del Palermo alla vittoria, in un Barbera infuocato dal clima quasi estivo, e dall’iniziale contestazione della curva, che espone uno striscione eloquente all’indirizzo della squadra: “Vergogna!”. Per Delio Rossi, però, al suo ingresso in campo solo applausi dalla maggior parte dello stadio, con il tecnico romagnolo visibilmente emozionato nel ritornare al suo posto in panchina, che era stato bruscamente costretto a lasciare dopo la sconfitta per 0-7 con l’ Udinese.

    Inizia, così, il leit motiv della gara: con un netto contrasto fra la curva del tifo organizzato, che contesta duramente, ed il resto dello stadio che applaude l’allenatore e le buone iniziative della squadra, e finisce nell’incredulità generale, con tanto di rissa in coda, nella contestazione generale dello stadio per un risultato sfuggito al 51′ del secondo tempo, dopo sei minuti di recupero.

    Il Palermo entra in campo concentrato e determinato, voglioso di dimostrare la volontà di voltare pagina e chiudere al meglio la stagione, volenterosi di riconquistare i propri tifosi. Dopo soli 5 minuti di gioco il primo gol si è già compiuto: Liverani detta il passaggio per Balzaretti, che serve Kurtic che arriva da dietro e dall’altezza del dischetto mette in rete. E’ il primo gol per lo sloveno classe ’89, una scommessa di Delio Rossi per questa partita, in sostituzione dello squalificato Pastore, in tribuna. E lo sloveno dedica il gol proprio al tecnico prima di essere sommerso dall’abbraccio dei compagni.

    Nell’azione del primo gol del Palermo, si infortuna Felipe del Cesena, poi sostituito da Pellegrino all’ottavo minuto.

    La partita si stabilizza nei primi venti minuti del primo tempo dopo il gol del vantaggio del Palermo, con qualche folata della coppia rosanero Miccoli-Pinilla, che mostrano una buona intesa nell’azione che al 19′ si conclude con una deviazione in angolo, e successivo tiro di Kurtic parato da Antonioli.

    Dal 20′ in poi, però, il Cesena si scuote con una serie di iniziative interessanti: al 21′ è bravo Parolo con un pallonetto a scavalcare ed a provare il sinistro, poi deviato in angolo. Al 28′ ancora Cesena, con un’azione pericolosa di Giaccherini, che suggerisce per Malonga: da posizione più che favorevole, però, l’attaccante manda a lato di sinistro colpendo l’esterno della rete.

    Al 30′ episodio dubbio in area, che innesca le polemiche del Cesena: ammonito per simulazione Malonga, dopo un contatto in area di Liverani sul quale il Cesena reclamava il rigore.

    Dopo una fase favorevole al Cesena, il ritorno del Palermo al 35′ , con ottimo inserimento di Cassani a destra e cross per Mauricio Pinilla, che colpisce bene di testa, anche se Antonioli risponde a dovere.

    Un minuto dopo, in una fase favorevole per il Cesena, il raddoppio del Palermo: al 36′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, tiro cross di Balzaretti (presente in tutte le occasioni decisive del Palermo) intercettato da Pinilla – in posizione regolare – che conclude in gol da pochi passi: l’attaccante non segnava dal mese di Dicembre ed il suo gol fa esplodere anche la gioia di Delio Rossi che lascia la panchina per andare ad esultare insieme ai suoi giocatori, approfittandone anche per qualche richiamo di natura tattica, in particolare al giovane Acquah.

    Nel finale di primo tempo, buona azione di Jimenez per il Cesena, fermato in extremis a pochi passi da Sirigu dall’intervento provvidenziale di Goian.

    Il secondo tempo riprende con una buona intuizione di Balzaretti al 6′, che vede l’inserimento di Kurtic, che però non riesce ad inquadrare la porta di sinistro. Al 9′, invece, buona azione del Cesena: Jimenez sull’out di destra dribbla e suggerisce per Giaccherini che si gira in area e colpisce bene di sinistro, trovando l’ottima risposta di Sirigu.

    Al 13′ fuori Miccoli, applaudito  dal pubblico e sostituito da Hernandez, fischiato,  e fuori Caserta per Rosina nel Cesena. Con i cambi e con il caldo i ritmi rallentano, il Palermo sembra in grado di controllare saldamente la gara, innescando ancora qualche buona azione. Il Cesena sembra spento, ancor di più dopo l’espulsione di Van Bergen che al 29′ entra in modo scomposto su Pinilla: intervento contestato anche dalla panchina con Sammarco che si fa espellere per proteste.

    Quando la partita sembrava ormai conclusa, incanalata su una vittoria meritata, il blackout che non ci si aspetta durante i sei miuti di recupero: al 47′ segna Parolo sugli sviluppi di un calcio d’angolo, accorciando lo svantaggio anche a causa di una distrazione collettiva della difesa del Palermo. Al 49′ Hernandez avrebbe la possibilità di richiudere la gara, ma Antonioli para, e così al 51′ il gol del definitivo 2-2 di Giaccherini gela il Barbera, innescando la rissa finale causata dall’esultanza provocatoria di Caldoro, secondo portiere del Cesena, proprio di fronte alla panchina del Palermo.

    Amarezza finale per i siciliani desiderosi di ritornare alla vittoria, esultanza per il Cesena di Ficcadenti che strappa un punto importante e che lo proietta a meno uno dalle quart’ultime, a 31 punti, approfittando degli stop di Parma e Sampdoria.

  • Palermo – Cesena: il ritorno di Delio Rossi. Probabili formazioni

    Palermo – Cesena: il ritorno di Delio Rossi. Probabili formazioni

    Delio Rossi ritorna allo stadio Barbera dopo l’ultima apparizione, nella gara contro l’Udinese, che gli era costata l’esonero dalla panchina rosanero. Questo pomeriggio, alle 15, sarà di scena il Cesena, in una partita delicata da affrontare, soprattutto psicologicamente. Anche per lui, che ha deciso di ritornare per tre motivi: per l’affetto della gente, per la squadra, e perchè è una persona orgogliosa, che stima l’ambiente Palermitano ed è consapevole di essere stimato dalla squadra e dalla città.

    Nonostante il suo ritorno, però, l’ambiente dello spogliatoio rosanero potrebbe essere ancora scosso e frastornato dai rocamboleschi eventi delle scorse settimane che hanno portato all’esonero di Cosmi ed al suo ritorno in panchina.

    Proprio dell’umore della squadra Delio Rossi ha parlato in conferenza stampa, analizzando le difficoltà dovute all’ennesimo cambio di allenatore, ed ai dissapori fra il presidente Zamparini e Serse Cosmi, che hanno scalfito anche la solidità del gruppo, rendendolo frastornato. “Ma siamo professionisti e l’unico modo che abbiamo per rispondere è il campo. Nelle prossime sette partite, iniziando da quella col Cesena, mi aspetto che la squadra ritrovi lo spirito di gruppo, un filo comune, perchè nel calcio devono sempre prevalere gli interessi di squadra su quelli del singolo”.

    Per questo, Rossi punta molto sul recupero psicologico di Miccoli, turbato dall’esser stato uno degli oggetti del contendere fra l’ex allenatore Cosmi e Zamparini, ma che ha le caratteristiche emotive e caratteriali giuste per rispondere sul campo, con una grande prestazione, da vero capitano.

    Per quanto riguarda la formazione, Rossi deve fare a meno di Pastore, squalificato, e di Ilicic ancora infortunato. Il tecnico, dunque, potrebbe provare la soluzione Kurtic dietro le punte: tale scelta non sarebbe dettata soltanto da aspetti tattici, alla ricerca di un assetto che possa dare equilibri ed armonia, ma anche da fattori psicologici. Kurtic, infatti, non è stato coinvolto nelle polemiche roventi che hanno investito la squadra nelle scorse settimane e potrebbe essere più sereno rispetto ad altri compagni.

    La probabile formazione, dunque, dovrebbe essere un 4-3-2-1 con: Sirigu; Cassani, Goian, Bovo, Balzaretti; Acquah, Liverani, Nocerino; Kurtic; Miccoli, Pinilla. Con in panchina: Benussi, Darmian, Andelkovic, Bacinovic, Kasami, Paolucci, Hernandez.

    Il Cesena di Massimo Ficcadenti, dal canto suo, scenderà in campo alla ricerca dei tre punti salvezza, cercando di non concentrarsi troppo sulla situazione interna in casa Palermitana, e pensando esclusivamente alle questioni di campo: un pari sarebbe inutile, l’obiettivo è solo la vittoria. Il tecnico, infatti, ha dichiato: “Non è facile parlare di moduli o assenze quando ci sono in campo dei talenti come Miccoli e Pinilla”.

    Per Ficcadenti una buona notizia: Jimenez potrà giocare dal primo minuto, poichè sembra aver superato i problemi fisici alla caviglia dei giorni scorsi che lo avevano costretto ad un riposo precauzionale. Un recupero fondamentale quello del fantasista cileno, che rende Massimo Ficcadenti più ottimista sulla prestazione della sua squadra e sull’esito della gara: “Il Cesena sta bene. Ci alleniamo bene, lavoriamo con intensità e mi auguro di fare una buona prestazione a Palermo”.

    La probabile formazione del Cesena sarà la seguente, con un 4-3-2-1: Antonioli; Santon, Von Bergen, Felipe, Lauro; Caserta, Colucci, Parolo; Giaccherini, Jimenez; Malonga. Ed a disposizione: Calderoni, Ceccarelli, Pellegrino, Sammarco, Piangerelli, Rosina, Bogdani.  Anche se pare probabile un inserimento a sorpresa dal primo minuto dell’attaccante albanese Bogdani e di Sammarco in difesa.

    Al Renzo Barbera arbitrerà Peruzzo di Schio.

  • Serse Cosmi: la mia verità sul Palermo

    Serse Cosmi: la mia verità sul Palermo

    Dietro ogni esonero, così come dietro ogni divorzio, si celano sempre malumori e recriminazioni, dettate dalla rabbia, dalla delusione e dal malcontento per la fine di un qualcosa in cui si era creduto.

    Con Zamparini, gli esoneri degli allenatori in panchina sono un fattore più che abituale, al punto che, spesso, non fa in tempo ad “affezionarsi” ad un progetto, che già viene rivoluzionato. Questa volta, è stato il turno di Serse Cosmi, esonerato dalla panchina del Palermo dopo la sconfitta per 4 a 0 nel derby contro il Catania.

    Il tecnico, però, anche in virtù del suo forte carattere, non sembra rassegnato a voler esser considerato l’unica causa di una tale debacle, ed ha rivelato i retroscena di un ambiente incandescente come lo spogliatoio rosanero, ripercorrendo le diverse tappe della sua breve parentesi Palermitana, decidendo di esporre la sua versione dei fatti per rispetto dei tifosi, che hanno diritto di conoscere la verità.

    Serse Cosmi, così, rivela di essersi sentito in discussione fin dalla prima partita contro la Lazio, persa, nonostante le sue responsbilità fossero limitate in tale circostanza, in quanto, al suo arrivo pochi giorni prima del match, aveva trovato una squadra scioccata dall’esonero di Delio Rossi, ed uno spogliatoio tutt’altro che unito.

    Ma, nonostante le numerose difficoltà, il suo lavoro, fatto di entusiasmo e determinazione, aveva iniziato a dare dei risultati positivi, culminati nella sorprendente vittoria contro la capolista Milan al Barbera. Dopo pochi giorni, però, anche a causa degli impegni dei nazionali, il fattore psicologico sul quale il tecnico aveva tanto lavorato, si è sfaldato nuovamente.

    Ecco perchè appare lecito domandarsi quali siano le reali cause di una tale fragilità, ed ecco il retroscena svelato da Cosmi: “Domenica mattina, prima del derby, alle 10 il presidente Zamparini mi chiede la formazione. Gli dico che sta fuori Pastore e gioca Miccoli. Si arrabbia, per l’esclusione del Flaco e anche più per la presenza di Fabrizio. Abbiamo una discussione molto violenta”.

    L’oggetto del contendere, dunque, pare proprio Fabrizio Miccoli: l’attaccante salentino è legato a Cosmi da un sentimento di vera amicizia, oltre che legatissimo alla maglia del Palermo. Pertanto, venuto a conoscenza della situazione molto tesa – da vero capitano – decide di farsi da parte per non incrementare la miccia delle polemiche fra l’allenatore ed il presidente. Cosmi, quindi, all’ultimo momento decide di schierare Hernandez. Ma, afferma Cosmi,  “La squadra sa tutto. Come può entrare in campo serena?”

    Serse Cosmi, però, tiene a precisare la sua infinita stima nei confronti di Pastore, ed il relae motivo della sua esclusione, legata esclusivamente ad una condizione fisica non perfetta: “Era stato 12 giorni con la nazionale, già non era in grande condizione. In allenamento l’ho visto giù. L’ho fatto per tutelarlo, rinunciare a Pastore per capriccio sarebbe un suicidio, non l’avrei mai fatto”. Inoltre aggiunge: “E’ un diamante puro. Gli manca l’ultimo salto: farsi amare dai compagni. Per ora lo ama il presidente”.

    Sorprendentemente, però, nonostante il litigio burrascoso con Zamparini, Cosmi afferma di non avere nulla da recriminare nei suoi confronti ed, al contrario, lo ringrazia: “Lo ringrazio perché mi ha dato una grande occasione. Alla fine è stato il più coerente. E il suo Palermo, per organizzazione e staff, è il capolavoro di un uomo intelligente. Sa bene che può lamentarsi delle mie scelte, non della qualità del mio lavoro. Chi pensa che io sia un parvento, confronti la mia carriera con quella di altri”.

    La maggiore delusione, invece, proviene dal silenzio dell’Associazione degli allenatori, che ha ritenuto opportuno non esporsi a difesa del tecnico, nonostante appaia chiaro come la causa del contendere sia stata la forte interferenza del presidente Zamparini nelle scelte tecniche. “Il nostro è un mondo di ipocriti, ci mettono uno contro l’altro e noi ci stiamo. Il ruolo dell’allenatore deve recuperare dignità. Zamparini ci ha messo sul piatto un’occasione d’oro. Nessuno ha fiatato: normale che un presidente voglia fare la formazione? L’Assoallenatori latita. Solo una battuta di Ulivieri neppure originale perché era di Ballardini: “Ringraziamo Zamparini che ci dà tanto lavoro”.

    Delusione, dunque, ma anche voglia di ripartire, anche dal basso, dai giovani: “Spero di ripartire con un bel progetto e di lavorare con i giovani. Preferisco allenare uno che vale 0 e portarlo a valere 40 milioni piuttosto che uno che 40 milioni li vale già”.

  • Zampa – Rossi, è di nuovo amore. Durerà?

    Zampa – Rossi, è di nuovo amore. Durerà?

    Delio Rossi ama il Palermo e Palermo ama Delio Rossi. Zamparini in questo mese ha capito che un amore cosi vero e autentico, costruito con il tempo e la passione e non con frasi ad effetto, non può sciogliersi per una partita sbagliata ed un momento no.

    Il presidente rosanero anche se non lo ammetterà mai è anch’esso “innamorato” dell’irreprensibile Delio, uno dei pochi tecnici capace di tenergli testa dialetticamente ma sopratutto capace di valorizzare il suo giocattolo. Zamparini nell’annunciare il ritorno di Delio Rossi fa le sue pubbliche scuse “Cambiare l’allenatore è stato un mio errore, del quale chiedo scusa ai tifosi del Palermo, spero che il futuro sia migliore – ha detto Zamparini -. Nel mio cuore si è aperto subito un dramma, dopo la sconfitta di Catania. Soffrivo a vedere il Palermo strapazzato in quel modo dal Catania: nel secondo tempo, su tre tiri, abbiamo preso quattro gol. Ce l’abbiamo messa tutta per farci del male. La squadra si è liquefatta, dopo l’errore di Balzaretti, che può capitare a chiunque. Io, che già avevo avuto dei ripensamenti sull’allontanamento di Rossi, ieri mi sono ricreduto, perché Rossi è un ottimo allenatore. Avevamo avuto qualche dissidio dopo lo 0-7 con l’Udinese. Io pensavo di cambiare in meglio e non è stato così. Ho chiamato Rossi, perché era molto arrabbiato con me, e me lo ha anche detto, ma anche perchè ha la forza di riportare la squadra a giocare come faceva nel girone d’andata. Spero che i tifosi siano contenti del ritorno di Rossi: noi abbiamo il miraggio della Coppa Italia e dobbiamo cercare di far bene in questa competizione. Cosmi, che non conosceva la squadra, era in confusione, e i giocatori non lo avevano accettato. Loro vedevano bene il ritorno di Rossi e l’ho richiamato. In questa squadra c’è anche qualche problema nello spogliatoio: non escludo che sia Pastore che Ilicic attirino le invidie dei compagni”.

    L’obiettivo adesso è concludere bene la stagione, cercare di vincere la Coppa Italia o quantomeno raggiungere la finale e magari lanciare qualche giovane della Primavera in prima squadra. Adesso è amore ma durerà?

  • Serie A, i numeri della 31 Giornata: Milan a +5 sull’Inter, il Napoli è secondo

    Serie A, i numeri della 31 Giornata: Milan a +5 sull’Inter, il Napoli è secondo

    Sono state 29 le reti segnate in questo turno di campionato che ha regalato mille emozioni a partire dal derby scudetto di sabato sera tra le due milanesi e che ha visto il trionfo del Milan sull’Inter dell’ex Leonardo alla terza sconfitta su altrettante stracittadine, due sulla panchina del Milan e una su quella dell’Inter. Ai desideri interisti di sorpasso sui cugini hanno prevalso quelli rossoneri che sono scesi in campo con la giusta concentrazione e motivazione per “zittire”, almeno per il momento, i propositi tricolori nerazzurri riportando le distanze in classifica a +5. Orfano della sua stella Ibrahimovic, ci ha pensato Pato a caricarsi sulle sue spalle tutto il peso dell’attacco del Milan, è sua infatti la doppietta che apre al tripudio rossonero dimostrando che, nonostante i recenti infortuni che lo hanno tenuto blocatto nell’ultimo periodo, resta uno degli attaccanti più forti in circolazione.

    Da un derby ad un altro, il Catania umilia 4-0 un Palermo alla deriva e che dopo aver offerto una prestazione deludente, ha convinto il vulcanico presidente rosanero Zamparini a ritornare sui suoi passi e richiamare alla guida tecnica della squadra Delio Rossi esonerando Serse Cosmi che aveva preso il suo posto soltanto un mese fa. Tutto troppo facile per gli etnei di Simeone che giocano sul velluto e prendono una bella boccata d’ossigeno tenendosi a debita distanza dalla zona calda della classifica.

    Cuore, entusiasmo, determinazione e grande fiducia nei propri mezzi. Questi sono gli ingredienti della ricetta Mazzarri che con il suo Napoli vince una rocambolesca partita con la Lazio (4-3), fondamentale per tenere ancora aperta la porta che conduce allo scudetto, trascinato da un immenso Cavani che infrange il record di gol segnati in un singolo campionato con la maglia azzurra detenuto da Antonio Vojak che durava dal campionato ’32-’33 con la tripletta che lo spedisce in testa alla classifica marcatori al fianco di Totò Di Natale, rimasto a secco invece nel ko di Lecce della sua Udinese dopo 13 risultati utili che hanno spedito i friulani in piena zona Champions League. Carnefice della squadra di Guidolin il giovane Andrea Bertolacci, un classe ’91 proveniente dalle giovanili della Roma che si sta ritagliando uno spazio importante in Salento, autore della doppietta nel 2-0 finale.

    Identico risultato ma a punteggio invertito nel posticipo domenicale tra Roma e Juventus. I bianconeri tirano fuori l’orgoglio per tenersi aggrappati all’Europa League e sbancano l’Olimpico con le reti di Krasic e Matri dando il primo dispiacere al futuro presidente giallorosso, l’americano Thomas DiBenedetto. Secondo successo consecutivo per la squadra di Del Neri che in questo campionato ancora non è riuscita a calare il tris di vittorie consecutive. Domenica in casa contro il Genoa sarà la volta buona? E Proprio il Grifone compie un passo falso in casa con il Cagliari grazie alla rete decisiva dell’ex Acquafresca.

    Infine chiudono la vittoria di un Bari quasi spacciato a Parma (1-2) che causa l’esonero del tecnico ducale Marino, quella del Brescia nel primo anticipo del sabato 3-1 nei confronti del Bologna e i pareggi di Cesena – Fiorentina (2-2), al termine di un match divertente, e di Chievo – Sampdoria (0-0) davvero scialbo.

    Risultati e marcatori 31 Giornata Serie A

    BRESCIA – BOLOGNA 3-1
    3′ Hatemaj (Br), 9′ Zoboli (Br), 30′ Di Vaio (Bo), 67′ rig Caracciolo (Br)
    CATANIA – PALERMO 4-0
    50′ aut Balzaretti (P), 63′ Bergessio (C), 69′ Ledesma (C), 78′ Pesce (C)
    CESENA – FIORENTINA 2-2
    18′ Jimenez (C), 35′ Gilardino (F), 70′ Montolivo (F), 87′ Caserta (C)
    CHIEVO – SAMPDORIA 0-0
    GENOA – CAGLIARI 0-1
    16′ Acquafresca
    LECCE – UDINESE 2-0
    49′ Bertolacci, 66′ Bertolacci
    MILAN – INTER 3-0
    1′ Pato, 62′ Pato, 90′ rig Cassano
    NAPOLI – LAZIO 4-3
    29′ Mauri (L), 57′ Dias (L), 60′ Dossena (N), 62′ Cavani (N), 68′ aut Aronica (N), 82′ rig Cavani (N), 88′ Cavani (N)
    PARMA – BARI 1-2
    65′ Parisi (B), 82′ Amauri (P), 94′ Alvarez (B)
    ROMA – JUVENTUS 0-2
    60′ Krasic, 74′ Matri

    Classifica

    1. MILAN 65 31
    2. NAPOLI 62 31
    3. INTER 60 31
    4. UDINESE 56 31
    5. LAZIO 54 31
    6. ROMA 50 31
    7. JUVENTUS 48 31
    8. PALERMO 43 31
    9. FIORENTINA 42 31
    10. CAGLIARI 42 31
    11. BOLOGNA (-3) 40 31
    12. GENOA 39 31
    13. CHIEVO 36 31
    14. CATANIA 35 31
    15. SAMPDORIA 32 31
    16. PARMA 32 31
    17. LECCE 31 31
    18. CESENA 30 31
    19. BRESCIA 29 31
    20. BARI 20 31

    Prossimo turno 9-10 aprile 2011

    BARI – CATANIA
    BOLOGNA – NAPOLI
    CAGLIARI – BRESCIA
    FIORENTINA – MILAN
    INTER – CHIEVO
    JUVENTUS – GENOA
    LAZIO – PARMA
    PALERMO – CESENA
    SAMPDORIA – LECCE
    UDINESE – ROMA

    Classifica marcatori

    25 Cavani (Napoli), Di Natale (Udinese)
    19 Di Vaio (Bologna), Eto’o (Inter)
    17 Matri (Juventus)
    14 Ibrahimovic (Milan)
    13 Pato (Milan)
    12 Pazzini (Inter), Sanchez (Udinese)
    11 Gilardino (Fiorentina)
    10 Borriello (Roma), Pastore (Palermo), Pellissier (Chievo), Robinho (Milan)
    9 Caracciolo (Brescia), Crespo (Parma), Hamsik (Napoli), Quagliarella (Juventus), Totti (Roma)
    8 Ilicic (Palermo), Vucinic (Roma)
    7 Cassano (Milan), Hernanes (Lazio), Jimenez (Cesena), Maxi Lopez (Catania), Miccoli (Palermo)