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  • Il ruggito del Palermo, Napoli addio sogno scudetto

    Il ruggito del Palermo, Napoli addio sogno scudetto

    Palermo Napoli inizia a regalare emozioni già al primo minuto del primo tempo. Fallo di mano di Cassani in area, calcio di rigore per i partenopei. Sul dischetto Edison Cavani, grande ex rosanero, di ritorno al Barbera. Dopo l’errore dagli undici metri di domenica scorsa contro l’Udinese, l’uruguagio decide di prendersi la responsabilità del rigore e, con grande freddezza e lucidità, non sbaglia. Il Napoli si trova, così, in vantaggio dopo soli due minuti, togliendosi il peso di sbloccare la gara, segnando comtro il suo passato e non esultando. Il Palermo, invece, subisce un inizio da shock, assolutamente traumatico.

    La gara sembra incanalata, nei primi minuti, a senso unico, con gli Azzurri che controllano e ripartono, con un Cavani ispirato e sbloccato psicologicamente dal gol realizzato. Dopo il primo quarto d’ora, però, il Palermo riprende coraggio e fiducia, riorganizzando il gioco, pressando e rinìconquistando il possesso palla. All’ 11′ Bovo fallisce a porta vuota sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ostacolandosi con Munoz, su un’ uscita non perfetta di De Sanctis.

    Sul fronte opposto, Edison Cavani al 17′ si rende pericoloso con un bel tiro al volo che colpisce l’esterno della rete.

    Al 19′, incertezza della difesa del Napoli in disimpegno, con Cribari che effettua un passaggio imprudente per De Sanctis, che rinvia in modo impreciso, trovando Nocerino, che tira dal limite trovando l’opposizione di Campagnaro, in caduta, con l’avambraccio: il movimento del difensore aumenta il volume del corpo, ma il braccio viene ritenuto vicino al corpo da Damato che, fra le furibonde proteste rosanero, non concede il rigore.

    Al 22′ ancora Palermo, con un ‘ uscita non coordinata di De Sanctis di cui potrebbe approfittare Balzaretti, che però non è preciso.

    Al 38’, però, Federico Balzaretti ha l’occasione per rifarsi, lasciato libero sulla sua corsia esterna, su imprecisione di Maggio che si accentra troppo, scocca un tiro basso ad incrociare, leggermente deviato da Campagnaro, che vale il pareggio: 1 – 1.

    La partita si scalda, Pazienza già ammonito rischia il rosso e scatena un parapiglia, che coinvolge anche Cavani e Bovo: grandi proteste di Delio Rossi e di Carrozzieri in panchina, che portano il quarto uomo Banti ad invitare l’arbitro Damato ad espellere Delio Rossi. 

    Sul finire del primo tempo, al 44′, bell’azione di Pastore di tacco, che consente l’inserimento di Migliaccio in area, che subisce fallo, e sulla respinta Nocerino ribadisce in rete. L’arbitro, però, annulla il gol perchè aveva già fischiato il rigore per fallo su Migliaccio. Protesta ancora il Palermo per la decisione dell’annullamento, ma Bovo si dimostra lucido sul dischetto realizzando il 2 – 1 al 45′.

    Al riposo rientra negli spogliatoi un Napoli sotto pressione, confuso e sterile, stordito dall’inaspettata reazione del Palermo, di carattere e determinazione.

    Nella ripresa, prima dell’ingresso in campo, fuori Maggio per Zuniga nel Napoli:: scelta tecnica di Mazzarri per ovviare alal giornata non brillante del terzino Azzurro, poco incisivo in fase di spinta e incerto in fase di contenimento.

    Il secondo tempo, però, riprende sulla scia del primo: al 2′ Balzaretti è ancora lasciato libero in area e su colpo di testa defilato, sfiora il secondo palo.

    Al 4′, ancora proteste per un contatto in aerea fra Cribari ed Hernandez, ma Damato lascia correre.

    La sterilità offensiva del Napoli risente fortemente dell’assenza di Lavezzi, e Mazzarri prova ad inserire Lucarelli per dare maggior peso in avanti, mandando in panchina uno spento Hamsik.

    La partita, però, non cambia registro: il Palermo sfrutta i contropiede che il Napoli concede, pur non riuscendo a chiudere la partita. Al 28′ pericolo per la porta rosanero con un tiro di Mascara respinto in angolo da Sirigu con Cavani in agguato.

    Al 40′ contropiede pericoloso del Palermo, con assist di Pastore per Hernandez che, da solo in area, non riesce a sfruttare un’occasione clamorosa, calciando alto.

    Al 41′ scivolata di Mascara in area Palermo, a pochi passi dalla porta rosanero, ma Sirigu contiene.

    Negli ultimi quattro minuti di recupero, assalto finale del Napoli per provare a trovare almeno il pari: anche De Sanctis in area su calcio d’angolo, ma il Palermo rischia di segnare in contro piede il 3 a 1 con Nocerino a porta vuota: il centrocampista, però, calcia fuori, e Damato decreta il termine della gara.

    Il Napoli incassa la seconda sconfitta consecutiva, abbandona il sogno scudetto scavalcato anche dall’Inter, ma mantiene ancora una distanza di sicurezza dalle inseguitrici per la qualificazione diretta in Champions (Lazio ed Udinese che hanno perso). Il Palermo, invece, può ancora credere nella qualificazione in Europa League.

  • Palermo – Napoli ultime e probabili formazioni

    Palermo – Napoli ultime e probabili formazioni

    Allo Stadio Barbera di Palermo, alle 15 scenderanno in campo Palermo e Napoli, per la 34 esima giornata di campionato. Una partita che promette spettacolo, essenziale per le speranze dei partenopei, importante per il Palermo, per dimostrare ai propri tifosi qualcosa in più dal finale di stagione, confermando i buoni segnali mostrati sabato scorso battendo all’Olimpico la Roma, ed in settimana pareggiando a San Siro in semifinale d’andata di Coppa Italia contro il Milan, riuscendo a segnare due pesantissimi gol in trasferta.

    Il Napoli nella scorsa giornata, in posticipo con l’Udinese al San Paolo, non ha retto alla tensione, ha peccato di freddezza e ha interrotto il sogno. Ma la speranza si può ancora coltivare, “non tutto è perduto” e così via, in una lista infinita di frasi preconfezionate che, in queste occasioni, è d’obbligo dire per non smorzare completamente l’ entusiasmo dei tifosi. La partita di Palermo diviene, dunque, la prova per dimostrare che quella sconfitta è stata solo un incidente di percorso, e che si può ancora credere nel sogno, anche se la strada sarà in salita. E nel frattempo, il Napoli deve comunque guardarsi alle spalle, evitano che il gruppone delle inseguitrici (Inter, Lazio e Udinese) si avvicini troppo, preservando la sicurezza della qualificazione in Champions League, mantendendo il margine di 2, 5, e 6 punti rispettivamente.

    Gli spunti della partita sono legati anche al ritorno di Edison Cavani al Barbera, vetrina in cui il Matador è esploso, vestendo la maglia rosanero dal 2007 al 2010, con 109 presenze e 34 gol, e l’ultima vittoria del Palermo contro il Napoli, nel 2009, per 2 a 1 porta proprio la sua firma (oltre che quella di Fabrizio Miccoli).

    L’ultima vittoria del Napoli al Barbera, invece, risale a 42 anni orsono, al 1969, quando vinsero l’incontro per 3 a 2.

    Il fattore concentrazione nel calcio è un elemento essenziale, soprattutto nelle ultime giornate di campionato, quando il caldo brucia le energie fisiche ( in Sicilia si supererà i 30 gradi ): il peso delle energie nervose dovrebbe avvantaggiare nettamente i Napoletani, con il Palermo che in campionato non ha più obiettivi da raggiungere. Tuttavia, può essere importante considerare anche il risvolto della medaglia, ossia l’ ansia eccessiva, che come accaduto al San Paolo Domenica scorsa può portare a risvolti non positivi, anche se l’ arcigna squadra di Mazzarri nel corso della stagione è sempre riuscita a risollevarsi prontamente dopo le poche battute d’arresto che ha avuto.

    Per quanto riguarda le questioni legate alle formazioni, per il Palermo vi saranno assenze molto importanti, in particolare in attacco, con i forfait di Miccoli e Pinilla, che costringono Delio Rossi a rimodellare completamente il reparto offensivo, ricorrendo a Pastore ed Ilicic sulla trequarti ed Hernandez come unica punta.

     Inoltre, mancheranno anche Goian,  per squalifica, e Liverani. Lo schieramento tattico dei rosanero sarà un 4 – 3 -2 -1 con i seguenti undici titolari:   Sirigu; Cassani, Munoz, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Bacinovic, Nocerino; Pastore, Ilicic; Hernandez. In panchina andranno: Benussi, Darmian, Andelkovic, Kurtic, Acquah, Kasami, Nappello.

    Anche nel Napoli vi saranno due assenze pesantissime: mancheranno per squalifica capitan Paolo Cannavaro e il Pocho Lavezzi. Walter Mazzarri sembra propendere per lo schieramento di un 3 – 4- 2- 1, con i due trequartisti Marek Hamsik e Mascara, a supporto del grande ex dell’incontro, Edison Cavani, e Cribari a sostituire il capitano Paolo Cannavaro al centro della difesa a tre. Gli undici titolari saranno i seguenti: De Sanctis; Campagnaro, Cribari, Ruiz; Maggio, Pazienza, Gargano, Dossena; Hamsik, Mascara; Cavani. A disposizione di Mazzarri vi saranno: Iezzo, Aronica, Santacroce, Yebda, Sosa, Zuniga, Lucarelli. Il dubbio da sciogliere potrebbe essere fra Gargano e Yebda, ma il primo pare nettamente favorito sul secondo.

    Le quote scommesse propendono in favore dei partenopei, anche perchè in versione trasferta la squadra di Mazzarri quest’ anno non ha mai deluso, collezionando ben nove vittorie lontano dal San Paolo, seconda dolo al Milan con dieci vittorie in trasferta. Il Palermo, invece, in casa ha perso già quattro volte, incassando ben 23 gol.

    Al Barbera arbitrerà Damato.

  • Pagelle Milan – Palermo 2-2, Pastore illumina San Siro

    Pagelle Milan – Palermo 2-2, Pastore illumina San Siro

    Pagelle Milan
    Amelia: 6.5 Non particolarmente impegnato, non può nulla sui gol ma se il Milan può ritornare in partita è merito suo con due super interventi su Pastore e Ilicic.

    Sokratis: 4 Allegri dopo averlo messo in naftalina lo ha ributtato nella mischia e nonostante al fianco avesse un colosso come Thiago Silva sbaglia tutto. Forse è finita qui la sua avventura rossonera.

    Antonini: 4.5
    Per l’impegno che ci mette meriterebbe almeno la sufficienza ma quando giochi nel Milan serve anche altro. Sbaglia la posizione in difesa tenendo in posizione Hernandez per il vantaggio ospite, sbaglia tutti i cross.

    Pirlo: 5.5
    A sprazzi, non può esser al meglio dopo l’infotunio

    Boateng: 6.5
    Gioca un ottimo primo tempo rendendosi prezioso sia in fase offensiva che in difesa. Nella ripresa cala un pò ma è sempre positivo.

    Ibrahimovic: 7
    Non è quello della prima parte di stagione ma è sempre pericoloso e se il Milan trova il pari molto del merito è il suo.

    Milan (4-3-1-2): Amelia 6.5; Oddo 5, Thiago Silva 7, Sokratis 4, Antonini 4.5; Seedorf 5.5 (12’st Emanuelson 6.5), Pirlo 5.5, Flamini 5; Boateng 6.5 (35’st Gattuso sv); Cassano 5 (18’st Robinho 6), Ibrahimovic 7. A disposizione: Roma, Abate, Legrottaglie, Beretta. All.: Allegri 5.5

    Pagelle Palermo:

    Sirigu: 6,5 Due interventi strepitosi e tanta tranquillità nelle uscite.

    Cassani: 5.5 In fase offensiva è il solito pendolino peccato dimentichi che nasce difensore.

    Acquah: 6.5
    Il ragazzino si comporta alla grande dimostrando carattere e dinamismo.

    Ilicic: 6,5 Il suo ingresso riporta il Palermo all’antico e la sua qualità ha permesso maggiore controllo del centrocampo.

    Pastore: 7.5
    E’ sicuramente il migliore in campo. Segna, impegna severamente Amelia in due occasioni e fa impazzire Sokratis.

    Hernandez: 7
    L’infortunio l’ha tenuto a lungo fuori ma in questo finale è tornato ai suoi livelli dimostrando le sue grandi potenzialità

    Palermo (4-3-1-2): Sirigu 6.5; Cassani 5.5, Goian 6, Bovo 6.5, Balzaretti 6; Migliaccio 7, Acquah 6.5, Nocerino 6.5; Pastore 7.5 (40’st Miccoli sv); Hernandez 7, Pinilla 6 (1’st Ilicic 6.5). A disposizione: Benussi, Munoz, Darmian, Bacinovic, Liverani. All.: Rossi

  • Segna Ibra ma non basta, Milan – Palermo 2-2

    Segna Ibra ma non basta, Milan – Palermo 2-2

    Il Palermo mette paura al Milan a San Siro strappando un prezioso 2-2 nel match d’andata delle semifinali di Coppa Italia. I rossoneri subito in vantaggio con Ibrahimovic vengono prima ripresi da Pastore e poi superati in avvio di ripresa da una perla di Hernandez. Il pari arriva grazie ad Emanuelson sugli sviluppi di un azione di sfondamento di Ibrahimovic.

    La formazioni. Allegri da vita ad un ampio turnover dando l’ennesima chance in difesa a Papastopulos ed Antonini mentre Oddo fa rifiatare Abate, a centrocampo con i confermatissimi Seedorf e Boateng ci sono Pirlo e Flamini, coppi d’attacco composta da Ibra e Cassano. Delio Rossi a sorpresa manda in campo ancora Hernandez in coppia con Pinilla con Miccoli e Ilicic pronti dalla panchina.

    La partita.
    I rossoneri partono con il giusto piglio pigiando da subito sull’acceleratore costringendo alla difensiva l’undici siciliano. Già al quarto i rossoneri trovano il vantaggio con Ibra abile a sfruttare una indecisione di Cassani su assist di Oddo. Il Palermo è scosso ma il Milan si specchia troppo non sfruttando le indecisioni concesse in difesa da rosanero e al quartod’ora subiscono il pari su una bella triangolazione tra Pastore – Pinilla – Pastore con quest’ultimo che supera Amelia con la complicità di un imbarazzante Papastathopulos.

    Il primo tempo vive ad alti ritmi ma con poche occasioni per entrambi el squadre. Alla mezzora però Ibra ha un eccesso di altriusmo preferendo il passaggio a Boateng piuttosto che la conclusione da ottima posizione.

    Nella ripresa Delio Rossi sostituisce Pinilla con Ilicic prendendo in mano il centrocampo e su una stretta triangolazione tra Pastore ed Hernandez trovano il vantaggio con il colombiano che trova l’incrocio da posizione defilata. Il Milan soffre le ripartenze e balla in difesa chiamando agli straordinari Thiago Silva e al miracolo su Pastore Amelia. Allegri cambia togliendo Seedorf prima e Cassano poi per i più frizzanti Emanuelson e Robinho.

    Ad 15 dalla fine Ibra con una azione rabiosa si libera in area ma al momento del tiro viene bloccato da Goian, il pallone arriva sui piede dell’olandese che da ottima posizione mette in rete. Il pari da nuova linfa a rossoneri che pressano e trovano qualche buona occasione con Boateng e Pirlo e protestano per una trattenuta in area su Ibra. Finisce però in parità, al Barbera tra tre settimane ci vorrà un MIlan più concentrato.

  • Milan – Palermo, semifinali Coppa Italia: le probabili formazioni

    Milan – Palermo, semifinali Coppa Italia: le probabili formazioni

    Dopo la vittoria dell’Inter all’Olimpico di ieri sera questa sera tocca al Milan di Allegri affrontare il Palermo nell’andata delle semifinali di Coppa Italia. I rossoneri, in un buon momento psicofisico cercano un risultato positivo che li proietti verso la finalissima per centrare un prestigioso double a coronamento di una stagione da protagonista.

    Pur con la voglia di uscire vincitrice dall’incontro Allegri adopererà un abbondante turnover chiedendo uno sforzo solo agli “highlander” Thiago Silva, Gattuso e Boateng. In difesa al fianco del brasiliano avranno una nuova chance Sokratis e Antonini mentre sulla destra si rivede Oddo dopo l’infortunio. A centrocampo ritrova il suo posto Pirlo con Flamini e Gattuso ai suoi fianchi. In avanti spazio ad Ibrahimovic e Cassano.

    Per il Palermo la Coppa Italia oltre a rappresentare un importante trofeo potrebbe esser un pass verso l’Europa League ed è per questo che Delio Rossi e Zamparini cercano di far quadrato per ricaricare l’ambiente. I rosanero scenderanno in campo con il miglior undici: Pastore agirà alle spalle di Miccoli e Pinilla, centrocampo dinamico e muscolare con Migliaccio e Nocerino ai lati di Bacinovic, in difesa Goian è preferito a Munoz come partner di Bovo.

    PROBABILI FORMAZIONI
    MILAN (4-3-1-2):
    Amelia; Oddo, Thiago Silva, Sokratis, Antonini; Gattuso, Pirlo, Flamini; Boateng; Cassano, Ibrahimovic. A disp: Roma, Legrottaglie, Abate, Seedorf, Emanuelson, Robinho, Beretta. All. Allegri.

    PALERMO (4-3-2-1): Sirigu; Cassani, Goian, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Bacinovic, Nocerino; Pastore; Miccoli, Pinilla. A disp: Benussi, Munoz, Darmian, Liverani, Ilicic, Acquah, Hernandez. All. D. Rossi.

    Arbitro: De Marco di Chiavari.

  • Milan – Palermo: ingordo Allegri, Rossi fiducioso

    Milan – Palermo: ingordo Allegri, Rossi fiducioso

    Il Milan ospita il Palermo questa sera nel match d’andata delle semifinali di Coppa Italia. In casa rossonera è ritornato l’entusiasmo grazie alle tre vittorie consecutive scacciando le ombre di una crisi nata proprio dalla sconfitta subita al Barbera dai rosanero di Serse Cosmi.

    I siciliani vorrebbero conqusitare la finale per assicurarsi un posto in Europa viste le difficoltà a raggiungerlo attraverso il campionato e per questo Delio Rossi manderà in campo la miglior formazione possibile sperando che la tenuta difensiva questa sera tenga al cospetto di Ibra e Cassano. Anche Allegri non fa sconti mandando in campo il miglior undici possibile pur dando riposo a chi ha tirato di più la “carretta”.

    L’ambiente rossonero si aspetta una reazione (positiva) da Ibrahimovic dopo che la doppia squalifica lo ha costretto alla tribuna nel momento topico del campionato. Si rivede Pirlo in regia con al fianco capitan Gattuso e Flamini, tour de force per Thiago Silva e Boateng. Delio Rossi confida nel momento positivo di Pinilla e per la voglia di superare le polemiche di Miccoli, in difesa Goian dovrebbe esser preferito a Munoz.

    PROBABILI FORMAZIONI
    MILAN (4-3-1-2):
    Amelia; Oddo, Thiago Silva, Sokratis, Antonini; Gattuso, Pirlo, Flamini; Boateng; Cassano, Ibrahimovic. A disp: Roma, Legrottaglie, Abate, Seedorf, Emanuelson, Robinho, Beretta. All. Allegri.

    PALERMO (4-3-2-1):
    Sirigu; Cassani, Goian, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Bacinovic, Nocerino; Pastore; Miccoli, Pinilla. A disp: Benussi, Munoz, Darmian, Liverani, Ilicic, Acquah, Hernandez. All. D. Rossi.

    Arbitro: De Marco di Chiavari.

  • Milan e Juve alleate sui diritti Tv. Sarà guerra con le medio – piccole

    Milan e Juve alleate sui diritti Tv. Sarà guerra con le medio – piccole

    Sono i diritti Tv che fanno riemergere un’ antica alleanza spezzata nel 2006 da calciopoli, tra Corso Galileo Ferraris e via Turati. Juventus e Milan infatti, sono pronte a richiedere un risarcimento danni ai 14 club che in assemblea di Lega hanno votato contro la fatturazione e quindi l’incasso di 90 milioni di diritti tv già erogati.

    Gli uffici legali delle due squadre sono già al lavoro e sono partite le due lettere di diffida con citazione per danni direttamente alle persone che hanno espresso i 14 voti. La prima è stata inviata alle 3 agenzie (Doxa, Crespi, Sport+Markt) incaricate di svolgere le indagini sulla consistenza dei bacini di utenza. “La delibera è stata impugnata da 5 grandi club – si legge – che hanno contestato in tutto e per tutto quest’assegnazione, avvenuta in base ad un accordo firmato da 15 club prima dell’assemblea, allegato al verbale come prova“; La seconda lettera è stata invece mandata all’indirizzo dei 14 club che hanno votato contro fatturazione alle tv e pagamento dei diritti già consumati: dai 90 ai 105 milioni per ognuna delle 5 grandi, meno per le altre.

    La rottura è arrivata venerdì scorso quando, i 5 club più grandi per bacino d’ utenza e cioè Juventus, Milan, Inter, Napoli e Roma, sono stati messi sotto dalle 15 società medio-piccole con la sola astensione al voto, tra queste, del Palermo.

    Secondo l’ avv. Briamonte, legale della Juventus, o entro 15 giorni le squadre in oggetto “sanano una situazione illegittima creata con dolo o dovranno rispondere col proprio portafogli”.

    I prossimi saranno giorni di fuoco in Lega e con ogni probabilità si arriverà alla definitiva rottura, anche perché, quando si tratta di soldi, non c’e’ tifo o errori arbitrali che tengano e gli antichi dissapori lasciano spazio magicamente, a nuove e sante alleanze.

  • Zamparini: “Rossi rimane se cambia il nostro rapporto”

    Zamparini: “Rossi rimane se cambia il nostro rapporto”

    Il presidente rosanero del Palermo Maurizio Zamparini dopo la vittoria in trasferta contro la Roma parla ai microfoni di Radio Anch’io Lo Sport su Radiouno: “Per una volta noi siamo stati più fortunati, la Roma ha avuto 4-5 occasioni per vincere e non le ha sfruttate ma ha fatto una buona partita”. Mantenendo un occhio al futuro, con il prossimo impegno dei siciliani al Barbera contro un Napoli sconfitto ieri sera nel posticipo contro l’Udinese: “Noi facciamo il nostro campionato e sarà un appuntamento importante, loro vorranno riscattarsi e anche noi perché ci brucia la sconfitta dell’andata all’ultimo secondo a

    Napoli”.

    SABATINI E ROSSI: 2 ERRORI- Zamparini,  si dimostra disponibile nel rispondere alle domande di un tifoso intervenuto telefonicamente, spiegando alcuni particolari sulle dimissioni del ds Walter Sabatini e parlando anche del  suo attuale rapporto con Delio Rossi, acclamato dai tifosi palermitani. In entrambi i casi ci sono evidenti ammissioni di colpo, ma con Sabatini Zamparini sembra essere più indulgente per l’addio: “Le dimissioni di Sabatini sono state un errore suo e anche mio che le ho accettate. Ce ne siamo pentiti entrambi ed è mancato l’ammortizzatore tra me e l’allenatore”.

    Parlando dell’attuale tecnico del Palermo, Zamparini usa toni diversi spiegando come l’esonero di Rossi fosse stato un errore, ma come le circostanze l’avessero reso inevitabile:Su Rossi dico guai se un presidente decidesse in base agli umori dello stadio e non alla sua esperienza. Il presidente deve decidere con la sua testa, anche sbagliando e anche contro il parere dei tifosi. Quando devo prendere le decisioni lo faccio, anche consultandomi con una decina di persone. Quando ho lasciato a casa Rossi i miei collaboratori mi hanno riferito che nello spogliatoio il più disperato dopo lo 0-7 con l’Udinese era lui e voleva mollare. Io l’ho mandato via ma due domeniche dopo, senza togliere nulla a Cosmi, mi ero già pentito. Certamente al prossimo esonero ci penserò di più anche perché questo comporta una perdita economica”. Sul futuro del tecnico in panchina il presidente rosanero non lascia una porta aperta, anzi, lancia quasi un ultimatum a Delio Rossi: “Rossi Resta? Dipenderà dal rapporto umano che avremo, che deve essere diverso da quello di quest’anno”.

    BILANCI- Cambiando discorso, e analizzando il bilancio di questa stagione a livello economico e societario Zamparini non si lamenta, spiegando però come il Palermo debba fare i conti con l’autofinanziamento per non avere perdite di bilancio: “Alla fine di quest’anno non sarà malvagio, anche perché ci saranno i rientri di cessioni già effettuate (Cavani, ndr), ma dobbiamo sempre fare i conti perché il Palermo deve vendere per non avere 10 milioni di perdite l’anno”.

    DI BENEDETTO- Il presidente del club palermitano ha inoltre commentato  l’acquisto di Thomas DiBenedetto della AS Roma, lanciando un pizzico di polemica sui proclami giallorossi: “Stiamo a vedere, secondo me e’ difficile che un americano voglia perdere nel calcio. Non penso DiBenedetto porti nel calcio una nuova strategia vincente che noi imprenditori italiani possiamo imitare. Sul giornale i titoli sono facili poi bisognerà considerare i fatti”.

    (Fonte: ItalPress)

  • Pagelle Roma – Palermo. Pinilla – Hernadez show

    Pagelle Roma – Palermo. Pinilla – Hernadez show

    Pagelle Roma

    Burdisso 5: Insieme al compagno centrale ne combinano di tutti i colori. L’argentino è prima graziato e poi punito da Romeo, sempre per degli interventi scoordinati sullo scatenato Pinilla. Di sicuro non il giocatore visto l’anno scorso e tanto apprezzato da Ranieri.

    Loria 5: L’ex granata non gioca titolare da tempo immemore e a vederlo giocare si capisce anche il perchè, nonostante gli attacchi del Palermo non siano irresistibili il centrale romanista sembra essere sempre in difficoltà, va in bambola tenendo in gioco Hernandez sul decisivo 1-2.

    Menez 6: In campo dal primo minuto, si divora due gol in avvio di primo e secondo tempo, sembra però essere il più mobile fra i suoi ha il merito di procurarsi il rigore del momentaneo vantaggio giallorosso e quello di fornire un assist al bacio a Vucinic, che però il compagno montenegrino non sfrutta.

    De Rossi 5: Capitan Futuro da troppo tempo non è più lui, risulta poco incisivo sia in fase d’attacco sia in fase di difesa e molto spesso lo si trova a vagare per il campo come un pellegrino senza meta.
    Vucinic 5: Sbaglia un gol praticamente impossibile da mancare e fa rimanere a bocca aperta anche l’ex presidentessa Rosella Sensi. Il gol nel recupero non lo riscatta perchè arriva quando ormai è troppo tardi per recuperare.

    Roma (4-2-3-1): Doni 5,5; Cassetti 6, Loria 5, N. Burdisso 5, Riise 6; Pizarro 5,5, De Rossi 5; Taddei 5, Menez 6 (27′ st Borriello 5), Rosi 5 (12′ st Vucinic 5); Totti 6. A disp.: Lobont, Castellini, Simplicio, Brighi, Perrotta.

    Pagelle Palermo

    Nocerino 6: E’ l’uomo ovunque del centrocampo rosanero, corre, contrasta e si fa trovare sempre pronto sulle ripartenze della sua squadra, contrariamente a quanto fa il collega di nazionale De Rossi.

    Pastore 5: Zamparini l’ha valutato 50 milioni, a dirla tutta il giocatore visto di recente non pare valere quella cifra, cambia solo il look e forse il taglio di capelli l’ha indebolito come Sansone, chissà? Di certo c’è che se non riesce a far la differenza anche nella difesa ballerina della Roma qualcosa che non va ci dev’essere per forza. Premia con due passaggi illuminanti i movimenti di Pinilla, che poi il cileno trasformerà in assist al bacio per Hernandez, ma è troppo poco per mister 50.
    Pinilla 7,5: Un gol e due assist, cos’altro chiedere ad un giocatore? Il cileno oggi è l’incubo della difesa romanista, Burdisso e Loria se lo vedono spuntare da tutte le parti e spesso sono costretti ad usare le maniere forti. La prestazione di oggi ha confermato che i 24 gol dell’anno scorso in serie B non sono stati un caso.
    Hernandez 7: Ottima intesa con Pinilla e soprattutto ottimo senso del gol, lui al contrario di Vucinic, il gol lo fa e se il primo era sicuramente facile, sul secondo dimostra invece di avere un’ottima tecnica e coordinazione. Un attaccante di sicura affidabilità e che ha netti margini di miglioramento data la giovane età.

     

    Palermo (4-3-1-2): Sirigu 6; Cassani 6, Goian 6, Bovo 6,5, Balzaretti 6; Migliaccio 6,5, Bacinovic 5 (18′ st Acquah 6), Nocerino 6; Pastore 5; Pinilla 7,5, Hernandez 7 (48′ st Kurtic sv ). A disp.: Benussi, Munoz, Darmian, Liverani, Miccoli.

  • La Roma “Made In Usa” stecca la prima

    La Roma “Made In Usa” stecca la prima

    Male la prima per la nuova Roma americana, i giallorossi cadono nella sfida casalinga contro il Palermo e perdono un’ottima occasione per proseguire l’inseguimento al quarto posto, attualmente occupato dai cugini della Lazio.
    Primo tempo di “rigore” quello fra i padroni di casa e i rosanero, dopo poco minuti sono, infatti, gli uomini di Delio Rossi a lamentarsi per un contatto in area di rigore fra Pinilla e Burdisso, Romeo lascia correre. Dopo pochi minuti sono i capitolini a rendersi pericolosi con una bordata da fuori di Riise che Sirigu respinge con i pugni, sulla ribattuta il pallone arriva fra i piedi di Menez che non riesce a ribadire in rete da due passi ed è sempre lo stesso francese ad impegnare nuovamente l’estremo difensore siciliano con un tiro di destro da buona posizione.

    Il transalpino oggi pare ispirato ed è proprio lui a procurarsi al 19° il rigore che il capitano Francesco Totti trasforma, siglando il gol dell’ 1-0 e il suo 204° gol in serie A. Per oltre 20 minuti non accade più nulla, la Roma pare voler amministrare il vantaggio e il Palermo sembra incapace di portare dei pericoli alla porta avversaria, al 42° però avviene la svolta della partita, Romeo vede una cintura di Burdisso su Pinilla e concede un calcio di rigore che lo stesso attaccante cileno s’incarica di tirare, realizzando l’ 1-1 che conclude, una scialba prima frazione di gioco.

    Nella ripresa la gara sembra più vivace, è sempre la Roma a rendersi pericolosa con un tiro fulmineo di De Rossi che sfiora di poco il palo alla destra di Sirigu. E’ poi ancora Menez a rendersi pericoloso fallendo una facile occasione a tu per tu col portiere; ha, invece, del clamoroso l’errore sotto porta di Vucinic, subentrato al 56° a Rosi e che dopo 4 minuti fallisce la più facile delle occasioni, sparando sopra la traversa un pallone che chiedeva soltanto di essere spinto nella porta sguarnita. Anche il secondo tempo non regala molte emozioni fino al 83° quando Hernandez rompe l’equilibrio del match, e contrariamente a quanto fatto dal attaccante montenegrino della Roma, insacca a porta vuota sfruttando l’assist al bacio dello scatenato Pinilla. Sette minuti dopo è sempre lo stesso duo Pinilla-Hernandez a confezionare il terzo gol dei rosanero, con il cileno ancora in versione assist-man e il giovane uruguaiano nella veste di finalizzatore. Immediata la risposta giallorossa che accorcia le distanze con un secco diagonale destro di Vucinic, è, però, troppo tardi, il risultato non cambia più e dopo due minuti l’arbitro fischia la fine del match. Il Palermo torna così alla vittoria esterna dopo 4 sconfitte consecutive, mentre la Roma perde come detto, un’importante occasione per accorciare le distanze che la separano dal quarto posto e dai sogni di Champions.