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  • Juventus: tragedia greca, Kasami segna e l’Olympiacos vince

    Juventus: tragedia greca, Kasami segna e l’Olympiacos vince

    Una brutta Juventus per almeno 60 minuti, esce con le ossa rotte dallo stadio Karaiskakis e con una sconfitta firmata dalla rete di Kasami nel primo tempo e dalle fenomenali parate del portiere Roberto nell’ultima mezz’ora.

    Una sconfitta pesante che poteva essere un pareggio se non ci fosse stato l’ottimo portiere dei greci ma questo però non deve essere un alibi, la Juventus vista nel primo tempo è stata davvero troppo brutta, troppo sottoritmo e con due dei protagonisti annunciati ed attesi, Pirlo e Tevez (che si è un pochino riscattato nel finale) che hanno disputato una gara decisamente sotto i loro potenziali. Ora, vista la contemporanea vittoria dell’Atletico sul Malmoe, la situazione del girone si complica, niente è impossibile ma adesso a Torino sarà obbligatorio battere i greci.

    Tanto merito va anche al tecnico dell’Olympiacos Michel che ha schierato una squadra quadrata e compatta che ha beneficiato di un ottimo Dominguez, davvero incontenibile a tratti nella prima frazione.

    Per quanto riguarda le formazioni Allegri scioglie i due ballottaggi a favore di Pirlo e Morata.

    Michel invece sistema la squadra con il 4-4-2 puntando sull’estro di Dominguez e sul Bomber Mitroglou davanti, lasciando Afellay inizialmente in panchina.

    Pjatim Kasami
    Pajtim Kasami

     

    Parte subito forte l’Olympiacos con Masuaku che dalla fascia mette un paio di cross bassi insidiosi. Al 7° punizione quasi perfetta di Dominguez con Buffon che vola a deviare in corner. La Juve inizia ad accendersi con Morata che dribbla il difensore avversario ma il suo cross viene respinto in corner e sul susseguente tiro dalla bandierina El Abdellaoui salva sulla linea su un tocco di Tevez. I bianconeri crescono ed al 19° trovano anche il gol ma Tevez è in fuorigioco, rete annullata. La spinta di Masuaku torna a farsi sentire con l’ennesimo cross che permette a Dominguez la gran giocata, palla fuori di poco. Al 35° Pirlo sbaglia nuovamente un passaggio che permette ai biancorossi di infilare un contropiede ben finalizzato da Kasami col tiro preciso da fuori. Morata prova a trascinare i suoi ma una Juve troppo brutta non riesce a rendersi pericolosa, si va al riposo sul 1-0 per i greci.

    La Juventus prova a partire un po’ più forte ma gli errori d’impostazione sono sempre presenti. Al 57° dopo una punizione totalmente sballata finisce la pessima gara di Pirlo. Al 60° Kasami fallisce un occasione ghiottissima per raddoppiare. Al 65° gran giocata di Morata che scambia con Tevez si gira e calcia ma Roberto respinge, Pogba si lamenta con il compagno perchè era messo meglio per calciare a rete. La Juventus cresce e cominciano ad arrivare le occasioni e Roberto sfodera un’altra super parata su Tevez al 75°. 80° miracolo di Roberto che tocca sulla traversa una violenta conclusione di Morata. Il protagonista è sempre Roberto che cala un vero e proprio muro davanti alla sua porta. Allegri prova anche la carta Giovinco per Pogba ma non c’è niente da fare, la gara la vince l’Olympiacos 1-0 ed ora nel girone si fa durissima.

     

    OLYMPIACOS – JUVENTUS 1-0 (1-0) (35° Kasami)

    Olympiacos (4-4-2): Roberto; El Abdellaoui, Abidal, Botia, Masuaku; Milivojevic, Kasami (91° Giannoulis), Maniatis, N’Dinga; Dominguez (84° Fuster), Mitroglou (68° Afellay).

    Allenatore: Michel.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Ogbonna (77° Pereyra), Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo (57° Marchisio), Pogba (86° Giovinco), Asamoah; Morata, Tevez.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Lichtsteiner (J), Botia (O), Masuaku (O), Pogba (J), Marchisio (J).

  • Mino Raiola re del mercato. E quando si arrabbia…

    Mino Raiola re del mercato. E quando si arrabbia…

    Di Mino Raiola ce n’è uno, tutti gli altri son nessuno. Anche la finestra del mercato invernale è bella che finita, e ancora una volta è lui l’agente sulla bocca di tutti. Abbiamo iniziato a conoscerlo qualche anno fa, quando iniziò a spostare Ibrahimovic da una parte all’altra. Poi toccò a Balotelli, e quindi di nuovo ad Ibra, ed ecco poi spuntare nuovamente Mario. Il suo nome è legato alla figura di Galliani, col quale ha monopolizzato l’attenzione mediatica di quest’ultimi anni. Due operazioni, ritenute impossibili dai più, ma che con la regia di Raiola hanno trovato la loro concretezza nella realtà: il passaggio di Ibra dal Barça al Milan prima, il ritorno di Balotelli in Italia poi. Ad oggi è davvero difficile trovare un altro agente più potente, capace di ottenere sempre e comunque il meglio, sia per i propri assistiti che per se stesso. Dal niente, Mino Raiola ha saputo crearsi un impero finanziario, senza trascurare l’aspetto mediatico, conquistato grazie ad una geniale naturalezza, che rende il suo modo di agire unico.

    Quando Mino Raiola si muove

    Mino Raiola | ©JOSEP LAGO/Getty Images
    Mino Raiola | ©JOSEP LAGO/Getty Images

    La sua bravura è stata quella di aver spettacolarizzato nel corso degli anni il calciomercato, attraverso colpi di scena memorabili e trattative da fantacalcio. Ogni sua parola, gesto, ha trasformato un mercato vecchio e moribondo in azione. Ciak, si gira: avete mai visto un agente presentarsi in camicia hawaiana e infradito nella sede di una società? Ma sopratutto, avete mai visto un procuratore che pur vestito così riesca a farsi rispettare da tutti? No, qualcosa del genere mancava davvero.

    Il pubblico italiano, abituato a cose del tipo Grande Fratello eccetera, forse non l’ha capito inizialmente. D’accordo, a prima vista qualche perplessità può farla scattare. La cosa brutta però, quella che più deve far riflettere, è come in tanti si siano fermati alla famosa “apparenza” (o se preferite panza), che spesso e volentieri distorce la realtà meglio di qualsiasi ologramma giapponese. C’è chi lo considera un pagliaccio, altri ancora un montato, c’è persino chi lo ridicolizza a mago.

    …e quando parla

    Oltre alla panza (e alle infradito) c’è di più però. Mino Raiola è il classico uomo che può essere definito senza troppi giri di parole uno con le palle quadrate. Ha una personalità tale, che anche quando gli viene urlato da qualche tifoso “pizzaiolo” e altre amenità simili, lui continua per la sua strada, domandandosi chi sia quel pirla che perde il suo tempo con lui.

    Mino Raiola parla, eccome se parla. Non ha peli sulla lingua, non li ha mai avuti. E l’episodio di ieri, quello che l’ha visto protagonista con il trasferimento di Kasami al Pescara saltato per una connessione ad internet scandalosa in quel dell’Ata-Executive, riassume la sua figura di agente e personaggio insieme. Raiola ha sparato a zero sull’organizzazione del calciomercato in Italia, paragonandola a quella di un altro Paese come l’Inghilterra, affermando che fin quando le cose non cambieranno difficilmente faremo passi in avanti, con un affare di mercato che sfuma perché la rete internet fa le bizze (aggiungerei, nel 2013).

    Si accettano scommesse su quale sarà la sede del calciomercato italiano in estate.

    Il video di Mino Raiola dopo il “pacco” Kasami

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  • Pajtim Kasami, l’ex Palermo sbaglia il rigore e viene multato

    Pajtim Kasami, l’ex Palermo sbaglia il rigore e viene multato

    Prima la Lazio e poi il Palermo hanno cercato di far esplodere il talento di Pajtim Kasami jolly di centrocampo classe ’92 che da molti viene considerato un potenziale fuoriclasse. Nonostante la predilezione di Delio Rossi a lavorare con i giovani Kasami non è riuscito a sfondare e questa estate è volato in Inghilterra per provare l’avventura nel Fulham.

    Pajtim Kasami ©Ian Kington/Getty Images
    L’avvio di stagione è però stato altalente e forse per l’eccessiva voglia di mettersi in mostra Kasami adesso si troverà a pagare una multa di 500 sterline per aver deciso senza autorizzazione di calciare un rigore sbagliandolo nel match di Carling Cup contro il Chelsea. L’episodio avvenuto lo scorso 21 settembre è uscita fuori soltanto oggi attraverso le pagine del The Sun. Il tabloid d’Oltremanica ha infatti svelato che il giocatore designato era Orlando Sa. Di seguito l’errore dal dischetto su video Youtube [jwplayer config=”15s” mediaid=”99026″]

  • Il Maribor spaventa il Palermo, poi ci pensa Hernandez

    Che il calcio sloveno fosse in crescita lo si era intuito dell’exploit mondiale in Sudafrica ma che il piccolo Maribor potesse aver l’orgoglio e la forza di metter in difficoltà il Palermo lo abbiamo scoperto stasera.

    Gli sloveni con una partita tuta cuore e grinta riescono nell’impresa di portarsi sul doppi vantaggio grazie alle reti di Tavares dopo un quarto d’ora e con l’ormai prossimo rosanero Ilicic nella ripresa.

    Ma anche il Palermo è una squadra orgogliosa e punta risponde con “la pantera nera” Hernandez. Il giovanissimo attaccante in appena sei minuti sfoggia un doppio colpo del suo repertorio, prima colpo di tacco e poi inzuccata su assist di Kasami.

    Un Palermo, che si fa infilare un’altra volta all’89’ dal colpo di testa di Andelkovic ma nonostante il 3-2 finale conquista il pass per la fase a gironi di Europa League. Un traguardo tagliato meritatamente, seppur soffrendo ben più del dovuto.

    Maribor-Palermo 3-2
    Maribor (4-4-2):
    Radan; Mertelj, Rajcevic, Andjelkovic, Viler; Mezga, Cvijanovic (28’st Plut), Bacinovic, Ilicic (33’st Jelic); Tavares, Volas (28’st Beric). A disposizione: Topic, Resek, Dodlek, Majer. All.: Milanic.
    Palermo (4-3-1-2): Sirigu; Cassani, Munoz, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Liverani (26’st Rigoni), Nocerino; Pastore; Hernandez (32’st Pinilla), Maccarone (12’st Kasami). A disposizione: Benussi, Darmian, Glik, Garcia. All.: Rossi.
    Arbitro: Sukhina (RUS)
    Marcatori: 14′ Tavares (M), 13’st Ilicic (M), 18’st, 24’st Hernandez (P), 44’st Andjelkovic (M)
    Ammoniti: Nocerino, Munoz (P)
    Andata: 0-3

  • Il Palermo ufficializza Kasami. Un campione del Mondo per Delio Rossi

    Il Palermo è scatenato. Il presidente Zamparini in perfette sintonia con “l’uomo mercato” Walter Sabatini sta migliorando la realtà rosanero con colpi mirati e di prospettiva. Nonostante non sia riuscito a bissare il titolo di Campione Primavera il vivaio dei siciliani è uno dei migliori e anche in prima squadra di giovani talentuosi ve ne sono a iosa.

    Kjaer, Hernandez, Pastore formeranno lo zoccolo duro del Palermo che verrà e a questi si aggiungerà il neo arrivato Pajtim Kasami. Macedone naturalizzato svizzero è un dei Campioni del Mondo under 17, si parla un gran bene di lui tanto che nonostante la giovane età Delio Rossi lo inserirà da subito nella rosa della prima squadra.

    Il centrocampista si è legato ai rosanero per le prossime cinque stagioni. Era comunque già conosciuto in Italia per aver militato nelle fila della Lazio la scorsa stagione, non è però mai sceso in campo, perché la FIGC non ha concesso la liberatoria necessaria al tesseramento a causa del mancato pagamento del premio di preparazione alla squadra di origine, il Grasshoppers.

  • Zamparini choc:” Sirigu e Cassani esclusi per ragioni politiche”

    Il vulcanico Maurizio Zamparini non prende bene l’esclusione dai 23 del mondiale dei suoi gioielli Sirigu e Cassani e in una intervista concessa al Giornale di Sicilia si scaglia contro “Il Palazzo”. Di seguito le parole del presidente del Palermo:

    Cassani e Sirigu esclusi dai 23 per il Sudafrica. Che ne pensa?
    “Me l’aspettavo e ho visto prevalere ragioni politiche, giochi dei procuratori, valori lontani dal calcio giocato. Non abbiamo santi in paradiso. E così Sirigu, ma soprattutto Cassani, sono rimasti fuori. Per loro mi spiace, ma egoisticamente sono contento che vadano in vacanza e si facciano trovare pronti. L’anno prossimo faranno entrambi una grandissima stagione”.

    Perché il Palermo è meno rappresentato rispetto al 2006?
    “Noi continuiamo a puntare sugli italiani, ma non siamo forti nelle stanze che contano. Ci consoliamo con Pastore nell’Argentina, Kjaer nella Danimarca, Cavani nell’Uruguay”.

    Cassani no, Bocchetti sì. Che idea si è fatto di questo ballottaggio?
    “Hanno prevalso logiche politiche. Lo stesso vale per Bonucci, che probabilmente andrà alla Juve e si sa quanto Lippi sia sensibile ai bianconeri”.

    Cassani, invece, non finirà a Torino?
    “No, resterà con noi e giocherà un campionato favoloso. Per lui il discorso nazionale potrà riaprirsi con Prandelli”.

    Cosa cambierà col nuovo corso del prossimo commissario tecnico?

    “Lo conosco e so che punterà sui giovani, privilegiando la tecnica, quindi altri giocatori del Palermo rientreranno in ballo. Cassani tecnicamente non ha nulla da invidiare a nessun giocatore della Nazionale. Lippi ha pensato anche a una squadra fisica, ma i calciatori che ha scelto erano fisicamente al top quattro anni fa, non oggi. Penso a Gattuso e Zambrotta. Mi ha colpito anche il no a Borriello, che per me è più forte di Pazzini e Gilardino. Ma le esclusioni eccellenti ci sono state anche in altre Nazionali!”.

    Soddisfatto dei primi colpi di mercato, da Pinilla a Kasami?

    “Sono scelte nel solco della nostra filosofia, calciatori che hanno entusiasmato e vedono Palermo come un punto d’arrivo. Sono contento, ma siamo appena all’inizio”.