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  • Siena – Palermo 4-1, le pagelle. Destro si Miccoli no

    Siena – Palermo 4-1, le pagelle. Destro si Miccoli no

    Siena Palermo finisce 4-1. Bella vittoria del Siena del mister Giuseppe Sannino contro un Palermo decisamente sottotono anche se, a parziale giustificazione della truppa rosanero, pesa l’espulsione dopo nemmeno 2’ di gioco di Federico Balzaretti per un fallo considerato da ultimo uomo alquanto discutibile. Decidono il poker di gol messi a segno dai bianconeri con Terzi, su rigore, Bogdani, Rossettini e Franco Brienza su calcio di punizione dopo l’iniziale vantaggio degli ospiti firmato da Igor Budan.

    Siena

    Destro 7,5 al talento ex Inter non fa assolutamente sentire la mancanza di Emanuele Calaiò, manca soltanto il gol in una prestazione veramente da incorniciare, incubo dell’allegra difesa rosanero impreziosisce la sua ottima prestazione con l’assist al bacio per il gol del 2-1 di Bogdani.

    Brienza 7 l’ex di turno ha punito eccome la sua ex squadra con la pennellata su Rossettini e la punizione del 4-1 finale.

    Palermo

    Fabrizio Miccoli ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Miccoli 5,5 questa volta il capitano rosanero non riesce ad incidere con il suo piede destro fatato anche se, comunque nel gol di Budan, riesce a mettere sempre il suo zampino.

    Aguirregaray 4,5 l’oggetto misterioso della campagna acquisti estiva del presidente Zamparini riesce a dare risposta ai tanti perché del suo mancato utilizzo, impazzisce dietro Destro non riuscendo mai a combinarne una giusta in tutta la partita.

    Munoz 4,5 stesso discorso di cui sopra, impacciato e perennemente in ritardo nelle chiusure, sicuramente non sfruttata al meglio l’occasione concessagli dall’infortunio di Silvestre.

    Viviano 5 l’ex portiere del Bologna non ripete l’ottima prestazione fornita contro la Lazio della scorsa settimana non uscendo in occasione del terzo gol senese e piazzando malissimo la barriera sulla punizione di Franco Brienza.

    Le Pagelle di Siena Palermo

    SIENA (4-4-2): Pegolo 6; Vitiello 6,5, Terzi 7, Rossettini 7, Del Grosso 6,5 (dal 36′ s.t. Belmonte s.v.); Giorgi 6 (dal 16′ s.t. Reginaldo 6), Gazzi 6, Vergassola 6,5, Brienza 7; Destro 7,5 (30′ s.t. Mannini 6), Bogdani 6,5. (Farelli, Pesoli, Parravicini, Gonzalez). All.: Sannino.

    PALERMO (4-3-1-2): Viviano 5; Pisano 5, Silvestre s.v. (11′ p.t. Munoz 4,5), Mantovani 5, Balzaretti 5; Bertolo 5,5, Donati 5, Barreto 5; Ilicic s.v. (9′ p.t. Aguirregaray 4,5); Budan 6, Miccoli 5,5 (20′ s.t. Vazquez 5). (Tzorvas, Della Rocca, Zahavi, Mehmeti). All.: Mutti.

    HIGHLIGHTS SIENA PALERMO 4-1

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  • Genoa-Parma 2-2, le pagelle. Poco Giovinco, tanto Palacio

    Genoa-Parma 2-2, le pagelle. Poco Giovinco, tanto Palacio

    Frey 6: Del tutto incolpevole su entrambe le reti dei gialloblu, sfortunato specie sul secondo quando riesce a deviare sul palo la conclusione di Giovinco con la palla che poi raggiunge Floccari, su cui nulla può. Non corre altri rischi e si merita una piena sufficienza.

    Kaladze 5: troppo distratto, si perde Floccari in occasione del raddoppio gialloblu, dovrebbe dare sicurezza alla propria retroguardia con tutta l’esperienza di cui dispone, di certo non una delle sue prestazioni migliori.

    Constant 5,5: partita anomala e senza grossi demeriti, se non quelli di perdere tanti, troppi palloni a centrocampo, lasciando spesso spazi, fortunatamente non sfruttati dagli avanti avversari.

    Jankovic 6: di certo non offre una grossa mano al suo compagno di reparto. Da un giocatore con le qualità tecniche di cui dispone, è dato aspettarsi molto di più, troppo avulso dalla manovra.

    Palacio 7:orfano di Gilardino, si carica sulle spalle il peso della squadra e la trascina ad un pari tutto sommato meritato e raggiunto in extremis. Di certo non può perennemente ergersi a salvatore della patria, ma in attesa di tempi migliori, Marino non può far altro che ringraziarlo per aver salvato la propria panchina.

    Genoa (4-3-1-2): S.Frey 6; Rossi 6,5, Granqvist 5,5, Kaladze 5, Moretti 6 (23′ st Ze Eduardo 6,5); Kucka 5, Veloso 5,5 (12′ st Mesto 6), Constant 5,5; Belluschi 5,5 (44′ st Jorquera sv); Jankovic 6, Palacio 7
    A disp.: Lupatelli, Carvalho, Alhassan, Birsa.

    Sebastian Giovinco| © Marco Luzzani/Getty Images

     

    Lucarelli 5: non ha particolare colpe, se non quella di non coprire adeguatamente sulla verticalizzazione di Jorquera che manda in rete Palacio e mortificando così il doppio vantaggio dei suoi.

    Biabiany 7: autore di una splendida prestazione, corre, insegue l’avversario e da il via ad una lampante azione di contropiede che porterà poi al raddoppio ad opera di Floccari.

    Gobbi 6,5: punisce Frey alla prima vera occasione con una splendida rete dal limite dell’area, sfortunatamente però è costretto ad uscire anticipatamente per un problema muscolare.

    Giovinco 6: poteva e doveva essere l’elemento che sposta gli equilibri della partita, ma non lo fa, entra nell’azione del raddoppio dei suoi, ma per il resto poco veramente troppo poco per un talento come il suo.

    Floccari 6,5: un gol da opportunista e tanta lotta anche su palle sporche, corre si danna e cerca sempre di rendersi pericoloso, di certo un giocatore recuperato alla causa.

    Parma (3-5-2): Mirante 6,5; Zaccardo 6, Ferrario 5, Lucarelli 5; Biabiany 7, Galloppa 6, Musacci 5,5 (12′ st Morrone 5,5), Mariga 6, Gobbi 6,5 (27′ Modesto 6,5); Giovinco 6, Floccari 6,5 (16′ st  Valiani 6)
    A disp.: Pavarini, Jonathan, Santacroce, Okaka.

    HIGHLIGHTS GENOA PARMA 2-2

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  • Milan Juve 1-1, le pagelle. Bonucci flop, Robinho super

    Milan Juve 1-1, le pagelle. Bonucci flop, Robinho super

    Finisce con molte polemiche, con una rissa negli spogliatoi a fine primo tempo e una a fine partita, il match clou che valeva una stagione. Non ci sono vincitori nè vinti (ma forse ci saranno solo vinti) nello scontro tra Milan e Juve allo stadio San Siro. Finisce con il risultato fissato sull’1-1 siglato da Nocerino, su svarione difensivo di Bonucci, e da Matri a 10 minuti dal termine a cui qualche minuto prima era stato invalidato un gol in posizione regolare. La partitissima al vertice sarà ricordata come la peggiore diretta da Tagliavento e dal suo assistito Romagnoli.

    PAGELLE MILAN JUVENTUS

    Abbiati 7: Ha salvato il vantaggio dei rossoneri per quasi tutta la partita, prima stendendosi sul tiro di Estegarribia, poi con un miracolo su Quagliarella e infine si deve arrendere due volte su Matri, nella prima delle due occasioni dell’attaccante bianconero ci mette una pezza Tagliavento che annulla ingiustamente il gol su segnalazione di Romagnoli.

    Mexes 5: Era in dubbio fino alla fine, sempre attento e in anticipo su Borriello e Quagliarella, si merita l’insufficienza per il gesto poco elegante e sportivo ai danni di Borriello.

    Thiago Silva 6: Attento anche il brasiliano in difesa con interventi sempre puliti e puntuali almeno fino al gol del pareggio di Matri che d’astuzia lo anticipa.

    Muntari 6.5: E’ una piacevole scoperta il centrocampista che dopo il gol del debutto in campionato con la maglia rossonera contro il Cesena, avrebbe segnato stasera anche la sua seconda rete se solo Romagnoli e Tagliavento avessero visto bene.

    Nocerino 7: Firma anche la rete nello scontro diretto contro la Juve anche se nel gol ha ben pochi meriti visto che è tutta opera di Bonucci. Ma il centrocampista dimostra di essere ormai una certezza.

    Robinho © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Robinho 7,5: E’ il migliore nelle fila rossonere. Le sue accelerazioni mettono in difficoltà i bianconeri, da lui partono tutte le migliori azioni del Milan. Prezioso anche il suo contributo in difesa in soccorso dei compagni.

    Pato 4,5: Se non fosse per le telecamere Sky non ci saremmo neanche accorti della sua presenza. Non è mai in partita e dopo 45 minuti viene rilevato da El Shaarawy.

    Allegri 6.5: Nonostante le numerose assenze prepara la partita al meglio riuscendo per più di 60 minuti a metter sotto l’imbattibile rivale.

    Buffon 7: Sul gol di Nocerino non ha colpe, la deviazione di Bonucci lo inganna. E’ al 26′ che il numero uno si supera. Prima respingendo sul colpo di testa di Muntari e poi sullo stesso riesce ad “ingannare” arbitro e guardalinee anche grazie alla sua repentina rimessa in gioco.

    Barzagli 7: E’ l’uomo in più di questa Juve. Anche quando il reparto difensivo viene messo a dura prova come in questo caso, riesce a salvare i compagni da situazioni imbarazzanti.

    Bonucci 3: Commentare la sua prestazione è compito difficile. Un errore che ha messo in salita la partita già dal 15′, un errore al cui ne erano preceduti e susseguiti di altri simili.

    Pepe 6,5: A lui Conte preferisce Estigarribia, ma la sua panchina durerà solo 45 minuti. Con lui in campo si vede il cambiamento della Vecchia Signora. Serve l’assist del gol di Matri.

    Pirlo 6: Meno faro illuminate del solito è l’unico a centro campo che rimane lucido e che tenta di creare qualche spunto. Non è aiutato dalla coppia d’attacco che fa poco movimento avanti.

    Borriello 5: Conte lo preferisce a Matri ma la sua scelta non si rivelerà felice. Si fa sempre anticipare dai centrali difensivi rossoneri e alla fine rimedia anche un pugno da Mexes.

    Matri 7.5: Costretto a partire dalla panchina, l’attaccante entra, mette in rete il primo pallone che tocca anche se sarà poi annullato e poi replica siglando la definitiva rete del pari.

    Conte 5.5: Non sono state felici le sue scelte soprattutto in attacco dove i pochi movimenti non davano punti di riferimento ai centrocampisti. Ha dalla sua parte quella di aver effettuato i cambi giusti, Pepe-Matri che siglano il pareggio con assist e gol.

    Arbitro Tagliavento 3: Segna negativamente la partitissima della 25′ giornata. Vede il gol di Muntari ma non lo convalida sulla segnalazione del guardalinee, non sanziona qualche fallo e annulla la rete siglata da Matri. Sicuramente sentiremo parlare ancora per molto di questo Milan – Juve.

    MILAN (4-3-1-2): Abbiati 7; Abate 6,5, Mexes 5, Thiago Silva 6, Antonini 6; Nocerino 7, Van Bommel 6.5, Muntari 6,5; Emanuelson 6,5 (27′ st Ambrosini 5); Pato 4,5 (1′ st El Shaarawy 6), Robinho 7,5. A disposizione: Amelia, Bonera, Yepes, Mesbah, Inzaghi. All.: Allegri 6,5

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 7, Bonucci 4, Chiellini 6; Lichtsteiner 5, Vidal 5, Pirlo 6, Marchisio 5,5, Estigarribia 5,5 (1′ st Pepe 6,5); Quagliarella 5,5 (24′ st Matri 7,5), Borriello 5 (9′ st Vucinic 6). A disposizione: Storari, Caceres, Giaccherini, Del Piero. All.: Conte 5,5

    HIGHLIGHTS MILAN JUVE 1-1

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  • Paok Salonicco Udinese, le pagelle. Danilo è superlativo

    Paok Salonicco Udinese, le pagelle. Danilo è superlativo

    La facile vittoria ottenuta dall’Udinese riapre il classico quesito che si ripresenta puntualmente in questi casi: merito della squadra che ha conquistato il successo, o demerito di quella che è uscita dal campo battuta? Certamente l’Udinese ha lasciato intravedere grandissimi cose, non facendosi influenzare dall’ambiente circostante. In particolare grazie ad una solidità difensiva eccezionale, ma anche grazie ad un centrocampo battagliero ed un attacco che ha messo in difficoltà più volte Cirillo e compagni. Su tutti spiccano le prove di Danilo e Floro Flores: con i loro gol hanno messo subito in discesa la sfida. Andiamo a vedere coloro che sono stati, nel bene e nel male, i protagonisti della sfida Paok Salonicco Udinese.

    PAOK SALONICCO

    Danilo © SAKIS MITROLIDIS/AFP/Getty Images

    Kresic 5,5: Sul gol di Floro Flores, quello cioè che complicherà, maledettamente e definitivamente i piani dopo un quarto d’ora, si fa sorprendere. E tale rete costerà carissima nell’economia della partita.

    Cirillo 6 Uno degli ultimi a mollare tra i suoi. Nel primo tempo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, avrebbe anche la possibilità di segnare, ma la sua incornata sbatte sul palo.

    Pablo Garcia 5: Dovrebbe illuminare la manovra dei greci, ma al contrario spesso sembra quasi spegnerla. Nonostante l’esperienza non riesce a dare quel tocco di qualità e dinamismo in più che servirebbe.

    UDINESE

    Danilo 7: Il suo gol è quello che gela lo stadio greco e che carica ulteriormente i friulani. In fase difensiva è impeccabile. Un match davvero eccezionale per il giocatore bianconero.

    Asamoah 6,5: In mezzo al campo è un moto perpetuo, un punto di riferimento per l’intera squadra. Una prestazione super la sua.

    Fabbrini 6,5: E’ giovane ma ha dimostrato di non soffrire la pressione. Una grandissima gara la sua, gli manca solo il gol.

    Floro Flores 7: Replica alla grande a chi, prima della gara, vedeva i friulani già condannati per via dell’assenza di Di Natale. Prima trova un bel gol, poi si procura il rigore della sicurezza.

    Guidolin 7,5: Aveva tante defezioni ma non si è scoraggiato, anzi. Ha tirato fuori dai suoi il massimo. Azzeccata la mossa Fabbrini.

    Video Paok Salonicco Udinese 0-3 highlights
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  • Marsiglia Inter 1-0, le pagelle. Zarate flop

    Marsiglia Inter 1-0, le pagelle. Zarate flop

    Continua anche fuori dal territorio nostrano la spirale negativa innescata da Ranieri e dalla sua Inter. Stavolta non bastano i nove undicesimi della squadra capace di vincere tutto con Mourinho, (con le uniche novità davanti di Zarate e Forlan) poiché nonostante i nerazzurri abbiano ritrovato certi equilibri tattici, davanti la porta è mancato quel cinismo necessario a chiudere la partita, come si era visto contro la Lazio e nel derby. Inter brutta senza dubbio, ma che certamente non ha subito il gioco dei francesi, e che di controparte non ha imposto il proprio, pensando fin troppo a non prendere gol e ad essere eccessivamente prudente. L’immagine della partita è la solita: Julio Cesar rimane inoperoso fino al 92’, quando devia in corner una conclusione di Ayew. Dallo stesso angolo scaturirà nell’ultimo minuto di recupero la zuccata dell’attaccante ghanese a sancire la fine della partita. Perdere così fa davvero male, perché l’Inter dopo averci provato, ha di fatto rinunciato a giocarsi le proprie carte, accontentandosi di un pareggio contro un Marsiglia tutt’altro che insuperabile, per ritrovarsi in fin dei conti con un pugno di mosche in mano e tantissimo amaro in bocca. Pensare di potersela giocare a San Siro con questo dettame tattico e questa sterilità offensiva è più che un’utopia.

    PAGELLE MARSIGLIA

    Mandanda 6 compie un intervento strepitoso nei primissimi minuti per negare il gol sulla zampata al volo di Forlan. Poi si fa trovare sempre ben posizionato, riuscendo a neutralizzare le altre conclusioni nerazzurre senza pericolo. Fortunato nel finale sulla conclusione da due passi centralissima di Stankovic.

    Azpilicueta 6,5  Parte con il freno a mano tirato, ma poi nella ripresa mostra il meglio di se spingendo moltissimo e mettendo in seria difficoltà la retroguardia nerazzurra.

    Nkoulou 6  Difensore roccioso che tiene a bada Forlan e Zarate chiudendo quando può lo spazio con i centimetri e il fisico

    Ayew 7 Praticamente assente per tutto il primo tempo nel finale della partita si accende e inizia a prendere la mira con un paio di colpi di testa di poco fuori. Al minuto 92 dribbla Nagatomo e fa partire un gran tiro dal limite, su cui Julio Cesar devia in corner. All’ultimo respiro, colpevole la dimenticata marcatura di Chivu non può sbagliare e sul cross del calcio d’angolo da due passi colpisce di testa e punisce i nerazzurri.

    Mauro Zarate | © BORIS HORVAT/AFP/Getty Images

    PAGELLE INTER

    Chivu 4,5 Davvero è inspiegabile come un difensore possa avere certi cali di concentrazione a 30 secondi dalla fine della partita. È come se il romeno fosse già negli spogliatoi con la testa, perché la mancata marcatura su Ayew nel finale non fa altro che accentuare quanto poca attenzione ci sia in fase difensiva in queste ultime uscite per i nerazzurri. Da segnalare un inutile fallo a centrocampo che gli costerà la squalifica per il match di ritorno.

    Cambiasso 7 Il Cuchu dopo diverse partite da voto mediocre, torna a essere quel giocatore fondamentale per il centrocampo nerazzurro, lottando e ringhiando in mediana, senza contare l’innumerevole numero di palloni recuperati e la corsa messa a disposizione della squadra. Buone idee anche in fase di costruzione con gli ottimi assist sprecati per Zarate e Forlan. La nota positiva della serata.

    Sneijder 5,5 Doveva essere l’uomo in più, il trascinatore della squadra, e invece in campo ti trovi solo il fantasma del giocatore che solo due anni fa meritava di vincere il Pallone d’oro. Sbaglia numerosi appoggi, e tanti controlli, evidenziando una tranquillità che gli manca da tempo. L’addio a giugno sembra cosa fatta.

    Forlan 5,5 Tanta corsa, molto movimento e tanto sacrificio per il bene della squadra. Ma schierato da prima punta a uno come lui si chiede solo il gol e come dimostrano le ultime prestazioni sembra aver dimenticato come si faccia a segnare.

    Zarate 4,5 Esaurisce il suo credito verso Ranieri. Prova a saltare l’uomo con le solite giocate, che puntualmente non gli riescono, perdendo palla  o facendosela rubare senza creare mai qualcosa di buono.

    VIDEO HIGHLIGHTS MARSIGLIA INTER 1-0

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  • Genoa Chievo 0-1, le pagelle. Sorrentino paratutto, Thereau letale

    Genoa Chievo 0-1, le pagelle. Sorrentino paratutto, Thereau letale

    Il Genoa perde la terza partita consecutiva subendo ancora una sconfitta scaturita da ingenuità difensive, restando fermo a trenta punti in classifica ed incrinando, probabilmente, la posizione del suo tecnico in panchina. Il fattore Marassi, che finora aveva in qualche modo “salvato” la stagione dei rossoblu, disastrosi in trasferta ma competitivi in casa, è venuto meno sgretolando un’ulteriore certezza del Grifone.

    Il Chievo, invece, conquista una vittoria fondamentale in trasferta, con gol di Cyril Thereau, alla sua quinta rete stagionale, che batte Frey e, soprattutto, la difesa genoana, sempre più distratta e pasticciona, la più perforata del campionato di Serie A. Nel Chievo in grande evidenza il portiere Sorrentino, decisivo soprattutto nell’occasione più netta per il Genoa, con Jankovic: il portiere gialloblu merita la palma di migliore in campo con la sua parata su Jankovic che vale quanto un gol realizzato.

    Le pagelle di Genoa Chievo

    Genoa

    Frey 6 Incolpevole in occasione del gol subìto, un portiere del suo calibro non merita una difesa tanto distratta a “proteggerlo”. Attento nelle altre occasioni, dove è bravo a farsi trovare pronto

    Marco Rossi 5 Il capitano del Genoa non è un difensore: questa può essere un’attenuante, ma la sua prestazione non è all’altezza, arriva in ritardo su gol di Thereau

    Granqvist 5 Distratto e svagato, non dà garanzie sufficienti soffre molto la presenza di Pellissier e Thereau

    Kaladze 5.5 Nervoso, poco preciso, goffo quando prova ad andare nell’area avversaria come saltatore. Rimedia anche il cartellino giallo

    Constant 5.5 Potrebbe proporsi di più, invece resta troppo statico e non riesce a pungere a dovere

    Veloso 5.5 Prova qualche tiro da fermo, qualche inserimento e qualche cross. Nulla di più

    Biondini 6 Il centrocampo rossoblu tiene il pallino del gioco, con un possesso palla complessivo di circa trenta minuti. Tutto ciò, però, non porta punti. Anche lui finisce la gara ammonito, ma è uno dei più reattivi dei suoi

    Kucka 5 Ancora una volta, molto sottotono: dà spesso l’impressione di girare a vuoto

    Jankovic 6 E’ sua la migliore occasione per il Genoa, parata in maniera provvidenziale da Sorrentino che gli nega la gioia del gol. Prova qualche buona azione confezionando assist per Palacio

    Palacio 5.5 Oggi non brilla, non segna ed inventa poco, ad eccezione del perfetto assist per Jankovic, poi neutralizzato da Sorrentino

    Sculli 5 Nervoso e confusionario: litiga con Sardo, protesta in più circostanze e rimedia un’inutile cartellino giallo

    Chievo

    Sorrentino 7 Il migliore in campo; sempre attento ed impeccabile, straordinario nella parata su tiro di Jankovic, realizzata da terra, quando sembrava ormai battuto. In forma “Europea”

    Sardo 6 Gara attenta e precisa, senza sbavature: un po’ nervoso, soprattutto sul finire del primo tempo. Ci prova in un’occasione con il suo tiro da fuori

    Andreolli 6 Preciso e lucido in molte  circostanze, chiude bene su Palacio, rendendogli la vita difficile. Anche lui rimedia il cartellino giallo

    Acerbi 6 Nel complesso, porta a termine una buona gara

    Dramè 5.5 Anche lui appare troppo nervoso in campo, rimediando l’ammonizione da diffidato

    Rigoni 6 Qualche errore di troppo, che denota poca precisione in fase di impostazione. Rimedia con la grinta

    Luciano 5.5 Non sempre nel vivo del gioco, non sempre propositivo sulla fascia. Sostituito al 75′ da Vacek

    Cruzado 6 Il suo ruolo ibrido non è di facilissima interpretazione, ma la sua gara è sufficiente. Esce al 76′ sostituito da Nicolas Frey, fratello del portiere Genoano Sebastian, quando Mimmo Di Carlo decide di puntellare la sua retroguardia

    Bradley 6.5 Gara di buona grinta e grande intensità per lo statunitense, rimedia, però, una pesante ammonizione

    Thereau 6.5 Autore del gol decisivo, che regala al Chievo la vittoria ed i tre punti pesanti. E’ sempre vivace e nel vivo del gioco confermando che l’intesa con Pellissier è ottima

    Pellissier 6 Non segna, ma si rivela prezioso anche come assist-man; è suo, infatti, il passaggio decisivo per la rete dello 0 a 1 di Thereau

    HIGHLIGHTS GENOA CHIEVO 0-1

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  • Lecce – Siena 4-1, le pagelle. Muriel e Cuadrado super

    Lecce – Siena 4-1, le pagelle. Muriel e Cuadrado super

    Il Lecce di mister Serse Cosmi conquista tre punti importantissimi in ottica salvezza grazie alla vittoria netta e convincente nei confronti di un Siena letteralmente tramortito dai due colombiani Muriel e Cuadrado, veri mattatori della partita. Brutta, e per certi versi inattesa battuta d’arresto per il Siena di Sannino che si è sciolto dopo il rigore di Di Micheledel 2-1.

    Cuadrado ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    Lecce

    Muriel 7,5 ennesimo gioiello scoperto dall’Udinese, il colombiano fa impazzire tutta le retroguardia senese con continue discese e dribbling da paura. Realizza l’importantissimo gol del pareggio da vero opportunista e si procura il rigore del vantaggio leccese grazie ad una serpentina fantastica che ubriaca tutta la difesa bianconera.

    Cuadrado 7 diciamo la verità, difendere non è il suo forte e si vede nell’occasione del vantaggio senese dove si dimentica di mancare Del Grosso ma in attacco è una vera  e propria furia. I suoi cambi di passo spezzano in due la difesa bianconera con la ciliegina del gol del 3-1, vera e propria perla della 23esima giornata.

    Benassi 6,5 le continue voci sul suo presunto coinvolgimento nell’inchiesta sul calcio scommesse non intaccato la concentrazione del portiere giallorosso che è decisivo in almeno due occasioni dove si dimostra reattivo prima su Calaiò e poi su Brienza.

    Siena

    Rossettini – Contin 5 il duo bianconera non ci capisce nulla per quasi tutti i 90’ grazie soprattutto alle scorribande di Muriel ed alle discese di Cuadrado.

    Calaiò 5,5 questa volta l’ex giocatore del pronto non è stato cinico nelle poche occasioni avute, non molto reattivo quando si è trovato tutto solo davanti a Benussi.

    Le Pagelle

    LECCE (3-5-2): Benassi 7; Oddo 6,5, Carrozzieri 6,5, Esposito s.v. (11′ pt Di Matteo 6); Cuadrado 7, Giacomazzi 6,5, Blasi 6, Obodo 6 (14′ st Bertolacci 6), Brivio 6,5; Muriel 7,5 (46′ st Delvecchio s.v.), Di Michele 6,5. (Julio Sergio, Giandonato, Bojinov, Corvia). Allenatore: Cosmi.

    SIENA (3-4-2-1): Pegolo 5,5; Terzi 5,5, Rossettini 5, Contin 5 (25′ st Giorgi 5); Angelo 6,5, Parravicini 5,5 (7′ st Gazzi 5), Vergassola 6, Grossi 5,5; Brienza 6, Reginaldo 6 (13′ st Destro 5,5); Calaiò 5,5. (Farelli, Belmonte, D’Agostino, Mannino). All. Sannino.

  • Cesena Milan, le pagelle. Sorpresa Emanuelson

    Cesena Milan, le pagelle. Sorpresa Emanuelson

    Il Milan supera a pieni voti la trasferta al Manuzzi di Cesena ritrovando la momentanea vetta della classifica in attesa del big match contro la Juventus in programma sabato prossimo a San Siro. Nonostante le numerose assenze Allegri prepara al meglio la partita trovando poi consensi sulle scelte effettuate: Muntari subito in gol, Emanuelson finalmente devastante e nel vivo del gioco ma anche l’utilizzo di Mesbah può considerarsi proficuo. Il Cesena invece entra in campo narcotizzato subendo la proprietà di palleggio dei rossoneri e svegliandosi quando la partita era oramai compromessa, le potenzialità dell’undici romagnolo sono comunque importanti ma per la salvezza ci vorrà più cattiveria. Iaquinta e Mutu in attacco dovranno presto trovare una migliore intesa ed anche Santana dovrà aumentare il numero di palloni giocati entrando di più nel vivo del gioco.

    Cesena Milan, le pagelle
    Abbiati: 6 quasi inoperoso per l’intero incontro si fa beffare da Pudil
    Abate: 6,5 Perfetto in difesa, accompagna sempre l’azione d’attacco arrivando spesso al crosso. Offre a Robinho l’assist per la terza rete.
    Bonera: 5,5 AL fianco di Thiago Silva è tutto più facile paga però lo scarso utilizzo.
    Thiago Silva: 7 E’ fondamentale per il Milan
    Mesbah: 6 Altra prova convincente deciso in difesa, interessante in fase di spinta.
    Ambrosini: 6,5 Il capitano ha ritrovato la condizione sbaglia un gol semplice ma si fa sentire a centrocampo.
    Nocerino: 6,5 Giocando a destra entra meno nel vivo del gioco ma è utilissimo tatticamente.
    Muntari: 6,5 una partita non può far testo ma chi ben comincia è a metà dell’opera.

    Emanuelson protagonista Cesena Milan | ©Getty Images
    Emanuelson: 7,5 La sua esplosione è la più grande vittoria di Allegri
    Robinho: 7 Il brasiliano sta tornando quello della scorsa stagione, segna con più regolarità ed è sempre utile alla squadra.
    Maxi Lopez: 6 Fa sgolare Allegri per dei movimenti sbagliati è utile per aprire le maglie della difesa cesenate, deve trovare con più continuità il tiro.

    Antonioli: 5 Due paratone su Ambrosini ed El Shaarawy ma anche un erroraccio sul gol di Muntari che spiana la strada ai rossoneri.
    Comotto: 6 Tanto impegno e sacrificio.
    Benalouane: 5,5 A volte troppo irruento riesce spesso ad anticipare Maxi Lopez
    Rodriguez: 6 Prova gagliarda e fisica
    Rossi: 5 A disagio sulla sinistra sbaglia tempi e inserimenti
    Santana: 6,5 Prezioso il suo lavoro, cerca di entrare nei meccanismi di gioco voluti da Arrigoni.
    Colucci: 5 Non riesce ad imporsi a centrocampo venendo spesso messo in difficoltà dalal vivacità di Ambrosini ed Emanuelson.
    Parolo: 6 Prova a combattere cercando di sdoppiarsi nel doppio ruolo di guastatore e playmaker.
    Pudil: 6,5 Buona corsa ed un gol ai rossoneri
    Mutu: 4,5 Irritante, il rumeno incappa in una delle sue tante giornate no
    Iaquinta: 6 Lotta come un leone in gabbia ma è lasciato troppo solo contro un colosso come Thiago Silva.

    Video Cesena Milan 1-3 highlights
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  • Pagelle Juventus Catania 3-1 Chiellini Pirlo, il braccio e la mente

    Pagelle Juventus Catania 3-1 Chiellini Pirlo, il braccio e la mente

    Nel posticipo di ieri sera allo Juventus Stadium la Juventus batte il Catania per 3-1. I siciliani vanno in vantaggio per primi con un bel gol di Barrientos. Poi sale in cattedra mago Pirlo che con una punizione al limite dell’aria di rigore (ma con la complicità di Kosicki) regala ai tifosi bianconeri il primo gol con la maglia bianconera. Di Chiellini e Quagliarella le altre reti.

    Pagelle Juventus Catania 3-1

    BUFFON 7: Salva il risultato in almeno tre occasioni sempre sicuro anche quando deve giocare il pallone con i piedi.
    BARZAGLI 6,5: Solito baluardo in difesa ormai non è una novità.
    CHIELLINI 7: Chiude su tutti quelli che si presentano dalle sue parti e ci riesce sempre con interventi da applausi, ha il merito di segnare il gol del 2 a 1.
    BONUCCI 6: Qualche buona chiusura ma anche alcune amnesie che potevano costare caro.
    PADOIN 5: Dopo pochissimi secondi la prima azione pericolosa nasce dai suoi piedi, rimarrà l’unica giocata di tutta la partita, sbaglia anche le cose più elementari.
    MARCHISIO 6: Si limita di svolgere le cose facili, ancora non è il Marchisio di inizio stagione, ma è in crescita rispetto alle precendi partite, sfiora un gol da urlo.
    PIRLO 8,5 : Un gol, due assist, 147 palloni giocati, scheggia una traversa su punizione, un tiro dal limite parato dal portiere avversario, lanci, chiusure e tanto altro, semplicemente perfetto.

    Giorgio Chiellini | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    GIACCHERINI 6,5: Corre tantissimo, quando decide di saltare l’uomo crea pericoli alla difesa del Catania, uno dei migliori della fantastica stagione bianconera.
    DE CEGLIE 6,5: Ormai è un giocatore ritrovato, tanta corsa lungo la fascia e tantissimi cross, si propone sia in appoggio in attacco sia in raddoppio in difesa.
    BORRIELLO 5: Una vera delusione, il peggior giocatore in campo, cade con molta facilità a terra nonostante abbia un fisico possente, tira una sola volta in porta, ammonito giustamente per una ridicola simulazione.
    QUAGLIARELLA 7: A differenza del compagno di reparto Borriello, lui si va’ a cercare il pallone, lo gioca per i compagni e cerca la conclusione, in una di queste colpisce la traversa da fuori aria con un tiro da fuori area, chiude la partita con il gol del 3 a 1 lui si, merita un posto da titolare.
    DAL 16’ s.t. PEPE 5,5: Entra ma non è in forma e si vede, sbaglia un paio di cross facili e ceca la conclusione invece di passare ai compagni.
    DAL 23’ s.t. VUCINIC 6: Quando entra dà un poco di vivacità all’attacco, rischia di segnare a tu per tu con il portiere ma come accade sempre invece di spaccare la rete appoggia il pallone tra le braccia del portiere avversario.
    DAL 32’ s.t. LICHTSTEINER S.V.
    All. CONTE 7,5 : Lo scorso anno non si vinceva in rimonta ha dato carattere e un’anima a questa squadra, poteva sostituire molto prima Padoin e Borriello.

    KOSICKI 5: Sulla punizione di Pirlo rimane immobile, sul 2 a 1 di Chiellini sbaglia l’uscita e consegna a Pirlo la palla che il centrocampista trasforma nell’assist del 3 a 1 di Quagliarella.
    MOTTA 4,5: Ha il merito di conquistare la palla del vantaggio Siciliano ma ha anche il grosso demerito di lasciare i compagni in 10 uomini.
    BELLUSCI 6: Annulla Borriello, sui cross avversari salta senpre prima degli attaccanti bianconeri.
    LEGROTTAGLIE 5,5: Giocatore di esperienza fa quello che può sbaglia in occasione del 3 a 1 .
    MARCHESE 6: Svolge il compito assegnatogli con diligenza anche se dalla sua parte è inesistente Padoin.
    IZCO 6: Molto pressing e qualche conclusione dalla distanza.
    LODI 5,5: Qualche errore di troppo in mezzo al campo ma anche un passaggio illuminante in occasione della traversa colpita da Bergessio, viene sostituito.
    ALMIRON 6,5: Grande personalità, gioca tantissimi palloni e sfiora il gol del 1 a 2 negato solo da Buffon.
    GOMEZ 6: Quando parte in velocità preoccupa un pochino Barzagli, cala alla distanza.
    BERGESSIO 6: Colpisce la traversa sull’ 1 a 1 aiuta i compagni in fase di non possesso.
    BARRIENTOS 7: Un gol fantastico, è il migliore dei suoi, un giocatore che farà parlare di sé.
    Dal 5’ s.t. BIAGIANTI 6: Molta sostanza.
    DAL 15’ s.t. SPOLLI 6: Entra per cercare di limitare i danni.
    DAL 26’ s.t. SEYMOUR 5,5: Nei 20 minuti giocati combina ben poco.
    ALL. MONTELLA 6,5: Se il Catania gioca un bel calcio il merito e soprattutto suo.

    ARBITRO BRIGHI 6,5: Dirige alla perfezione, giusta l’espulsione di Motta, e la distribuzione dei cartellini gialli da una parte e dall’altra, pochi episodi da moviola, in campo viene aiutato dai giocatori molto corretti.

    Il tabellino
    JUVENTUS-CATANIA 3-1 (primo tempo 1-1)
    MARCATORI: Barrientos (C) al 4′, Pirlo (J) al 22′ p.t.; Chiellini (J) al 29′, Quagliarella (J) al 36′ s.t.
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Padoin (16′ s.t. Pepe), Giaccherini, Marchisio, Pirlo, De Ceglie (23′ s.t. Vucinic); Borriello (32′ s.t. Lichtsteiner), Quagliarella. (Storari, Caceres, Matri, Del Piero). All.: Conte.
    CATANIA (4-3-3): Kosicky; Motta, Legrottaglie, Bellusci, Marchese; Izco, Lodi (15′ s.t. Spolli), Almiron; Gomez (26′ s.t. Seymour), Bergessio, Barrientos (5′ s.t. Biagianti). (Carrizo, Ricchiuti, Ebagua, Catellani). All.: Montella.
    ARBITRO: Brighi.
    NOTE: serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 38.000 circa. Al 20′ s.t. espulso Motta per doppia ammonizione. Ammoniti: Marchisio, Almiron, Vucinic, Legrottaglie. Recupero: 0′ p.t.; 5′ s.t.

    Video JUventus Catania 3-1 hihglights Youtube
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  • Inter Bologna 0-3, le pagelle. Moratti abbandona come Schettino

    Inter Bologna 0-3, le pagelle. Moratti abbandona come Schettino

    È ufficialmente concluso il ciclo della seconda grande Inter della storia. Dopo Helenio Herrera, e dopo Mourinho, termina probabilmente con questa stagione il ciclo delle vittorie nerazzurre. Stagione da Zeru tituli parafrasando il Vate di Setubal, ma anche con molte inspiegabili scelte di mercato e societarie (vedere la cacciata di Oriali). I nerazzurri in Inter Bologna hanno mostrato di essere tornata la vecchia squadra del passato, un melting pot di campioni male assemblati in mezzo al campo, che rincorrevano il pallone singolarmente senza una mezza idea di gioco. Anche perché che se ne voglia dire sull’età della squadra e sugli stimoli che mancano in questa squadra, sulla carta qualsiasi giocatore dell’Inter supera di livello qualsiasi del Bologna, e soprattutto del Novara. Morale della favola, senza un progetto e un buon modo di giocare non si vince nulla. Il cerchio si chiude, l’Inter continua ad affondare e prendere batoste, Ranieri continua sempre di più ad essere il capro espiatorio con colpe importanti ma non fondamentali per il declino, e il presidente cosa fa? Emula Schettino abbandonando la nave dopo aver sbagliato la manovra nel mese di gennaio, lasciando partire Thiago Motta e facendo “l’inchino” ai francesi.

    Pagelle Inter Bologna

    Julio Cesar 5 Prende 3 gol su 3 tiri, e come nelle ultime partite non mostra quella sicurezza che l’aveva contraddistinto in passato. Soprattutto considerando come tutte le conclusioni fossero rasoterra, e le prime due sul suo palo.

    Lucio 4,5 Regge la baracca meglio del suo dirimpettaio Ranocchia, ma compie degli errori clamorosi anche lui. Prima nel primo gol facendosi saltare da Ramirez,  poi nel finale spegne la luce: blackout totale. Si scontra con Ranocchia e si lascia sgusciare via Acquafresca coadiuvato da Nagatomo prima di vedere l’ex attaccante nerazzurro segnare la pesantissima rete del 3 a 0.

    Ranocchia 4 Inguardabile. Entra di diritto in tutti e tre i gol del Bologna. Nel primo si fa imbambolare dalla finta di Di Vaio, come lo stesso Nagatomo. Nel secondo compie un errore che nemmeno in terza categoria se ne vedono di tali, dimenticandosi di aver l’attaccante alle spalle e in vista di una vena impellente di altruismo regala di petto l’assist vincente proprio a Di Vaio. Nel terzo si fa portare a spasso come i suoi compagni da Acquafresca prima della conclusione. La domanda è: ma quando torna Samuel?

    Pazzini 4 Etereo. Rimane da accendere Rai 3 e vedere se appare nella prima fascia di Chi l’ha visto, perché stasera non è proprio sceso in campo.

    Forlan 4,5 Sostituire Eto’o con lui è davvero qualcosa che potrebbe risultare surreale anche agli occhi di un pittore come Dalì. Ma siamo matti? Stasera avrebbe avuto l’ennesima occasione di sbloccare la partita, ma prima calcia addosso a Gillet, e poi calcia in malo modo incrociando con la flemma di un bradipo addormentato.

    Di Vaio mattatore di Inter Bologna | ©Getty Images

    Gillet 7,5 Splendide le parate che tengono a galla la partita nel primo tempo e nella ripresa. Respinge di piede la schiacciata di testa di Maicon a inizio partita. Nella ripresa prima si allunga sulla conclusione sporca di Forlan, poi un vero e proprio volo d’angelo sul colpo di testa di Ranocchia. Spiderman

    Ramirez 6,5 Buona la partita dell’uruguaiano che non voleva sfigurare di fronte a sua maestà Forlan, ma se vogliamo dirla tutta gli toglie il culo dal trono! Manda fuori tempo Lucio e serve un assist d’oro per Perez che poi servirà Di Vaio nella prima rete.

    Mudingay 7 Roccioso e granitico in mediana recupera mille palloni e fa sfinire di corsa uno come Faraoni. Cerniera perfetta in mediana per permettere a Pioli di tenere davanti tre giocatori offensivi come Diamanti, Di Vaio e Ramirez.

    Di Vaio 7,5 c’è da dire che non aveva ancora mai segnato all’Inter con la maglia del Bologna, e quando gli capita un’occasione così ghiotta non se la fa scappare segnando addirittura una bella doppietta. Nel primo gol finta di sinistro manda in tilt la difesa nerazzurra e segna di destro. Nel secondo di astuzia anticipa Ranocchia addormentato e buca nuovamente Julio Cesar.

    Video highlights Inter Bologna 0-3
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