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  • Ranieri in lacrime Chievo Inter 0-2

    Ranieri in lacrime Chievo Inter 0-2

    La vittoria dell’orgoglio, la reazione di un gruppo vero ad un momento difficile. L’Inter torna alla vittoria dopo 47 giorni superando il Chievo al Bentegodi ritrovando entusiasmo e convinzioni in vista dell’importantissimo match di Champions League in programma martedì a San Siro contro il Marsiglia in cui servirà una prestazione super per ribaltare il risultato e continuare a dar un senso ad una stagione al momento decisamente compromessa. Ranieri in lacrime nel finale sconfessa in qualche modo il suo credo tattico dando finalmente riposo a Cambiasso dopo la contestazione ma affidando sopratutto a Sneijder le chiavi del gioco nerazzurro. L’olandese risponde con una ottima prestazione impreziosita dai suoi soliti assist illuminanti e una traversa.

    Ranieri in lacrime Chievo Inter | ©Dino Panato/Getty Images
    Chievo Inter 0-2, la partita I nerazzurri ritrovano vittoria e gioco nel giorno del 104° compleanno confermando di aver ancora orgoglio e voglia di riacciuffare una stagione nata male e quasi compromesse. Al Bentegodi l’Inter gioca da Inter comandando per tutto l’arco del match la gestione della palle e lasciando al pur ostico Chievo solo qualche ripartenza. Sneijder guida il gioco nerazzurro ma è l’intera squadra a voler dare dimostrazione di impegno e determinazione ai tifosi e alla società tutta. Tante le occasioni create nel primo tempo la più ghiotta dagli undici metri con Milito, il principe però non angola troppo e Sorrentino tiene partita i suoi. Il rigore sbagliato poteva esser un altro segnale di una annata decisamente no ma l’Inter questa volta non si disunisce e nel finale di partita trova un incoraggiante doppietta con Samuel e Milito. Ottima la prestazione di capitan Zanetti che risponde alle contestazione dimostrando tutto il suo valore.

    Chievo Inter 0-2 le pagelle
    Sneijder: 7
    L’olandese dopo tanti infortuni e prestazioni incolori dimostra di star ritrovando la condizione e sopratutto la determinazione dei giorni migliori.
    Sorrentino: 7 ci prova in tutti i modi a tener in partita il Chievo, respinge un calcio di rigore.
    Zanetti: 6,5 Il capitano non si discute. Risponde alle critiche con la solita determinazione.
    Pellissier: 5Il capitano inizia a perder colpi. Poco lucido e quasi mai pericoloso.
    Forlan: 5,5 Gira spesso a vuoto
    Andreolli: 5 Crolla nel finale dimenticandosi prima Samuel e poi Milito

    Video Chievo Inter highlights
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  • Bologna – Juventus 1-1, le pagelle. Marchisio e Vidal in affanno

    Bologna – Juventus 1-1, le pagelle. Marchisio e Vidal in affanno

    Nonostante non abbia ancora perso, il quarto pareggio nelle ultime 5 giornate suona come un campanello d’allarme per la Juventus che a Bologna viene fermata sull’1-1. A passare in vantaggio sono i padroni di casa con Di Vaio, il pareggio porta la firma di un deludente Vucinic.

    PAGELLE BOLOGNA – JUVENTUS

    BOLOGNA

    Raggi 7: si trova di fronte un cliente scomodo come Vucinic, che attualmente non sta attraversando un bel periodo, e lo argina con efficacia. Bravo e attento in tutti i 90 minuti.

    Perez 7.5: regge da solo un intero centrocampo. Pressa, recupera palloni e dai suoi piedi riparte la manovra dei felsinei. E’ un moto perpetuo, il migliore in campo. Monumentale.

    Ramirez 7: mette in difficoltà la retroguardia della Juventus ogniqualvolta parte palla al piede. Bonucci deve utilizzare le maniere forti ricorrendo al fallo sistematico che gli costa il cartellino rosso.

    Di Vaio 6.5: freddo e micidiale come al solito davanti alla porta, beffa Buffon in uscita portando in vantaggio i rossoblu. Sa sempre cosa fare in ogni situazione, quando la palla è tra i suoi piedi, i compagni possono stare tranquilli.

    JUVENTUS

    Lichtsteiner 5: Meno attento del solito e poco propositivo in avanti. Si addormenta in occasione del vantaggio del Bologna tenendo in gioco Di Vaio. Fallisce il colpo di testa da due passi. Anche lo svizzero, come tanti altri ha finito la benzina.

    Bonucci 5: Difficile il suo compito di caricarsi sulle sue spalle l’intero peso del reparto difensivo, specie dopo le brutte figure e i fischi rimediati nelle ultime uscite. Il suo approccio alla partita non sarebbe neanche peggiore di tanti altri se non fosse per qualche disimpegno errato e per il rosso che va a complicare l’esistenza di Conte che nel prossimo turno dovrà inventarsi una nuova difesa nella trasferta di Genova.

    Pirlo 6.5: Compito difficile per il regista bianconero che si trova a districarsi dalla marcatura di due mastini come Perez e Mudingayi. Trova un corridoio fantastico per Vucinic che firma la rete del pareggio. Perde pochi palloni è uno dei migliori dei suoi come al solito.

    Claudio Marchisio © Dino Panato/Getty Images

    Vidal e Marchisio 5: se la Juve sta faticando ed è meno pericolosa del solito è perchè sta venendo a mancare l’apporto dei due centrocampisti che in mezzo al campo vanno in difficoltà dinanzi alla dinamicità degli avversari e non riescono più a trovare le incursioni giuste in avanti per far male, caratteristica questa che li ha contraddistinti nella prima parte di stagione. In affanno.

    Vucinic 5.5: un voto in più, inevitabile, per il gol del pareggio. Completamente fuori forma, non gli riesce mai un dribbling e non va mai via all’avversario diretto. Sembra che giochi in maniera svogliata e non più con quella grinta, determinazione e spirito di sacrificio che avevano fatto le fortune della Juventus e di Conte nella prima parte della stagione, quando era stato prezioso anche in fase di ripiegamento.

    Bologna (3-4-2-1): Gillet 6; Raggi 7, Portanova 6.5, Antonsson 6.5; Garics 6.5 (66′ Pulzetti 6), Perez 7.5, Mudingayi 7, Rubin 6 (87′ Beldofil sv); Ramirez 7, Diamanti 6 (66′ Konè 6); Di Vaio 6.5

    Juventus (4-3-3): Buffon 6; Lichtsteiner 5, Caceres 6, Bonucci 5, De Ceglie 6; Marchisio 5, Pirlo 6.5, Vidal 5; Pepe 5.5 (85′ Padoin sv), Borriello 5 (78′ Quagliarella sv), Vucinic 5.5 (78′ Giaccherini)

    HIGHLIGHTS BOLOGNA – JUVENTUS 1-1

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  • Cesena – Catania 0-0, le pagelle. Mutu, che succede?

    Cesena – Catania 0-0, le pagelle. Mutu, che succede?

    Il Cesena spreca anche l’ultima occasione che il calendario offriva, pareggiando 0-0 contro un Catania sprecone in avanti. Il rientrante Mutu si è reso protagonista di una prova sconcertante, tanto da costringere lo stesso Beretta ad escluderlo ad inizio secondo tempo. Tra gli ospiti Barrientos ha avuto le migliori chances per segnare, ma la sfortuna e poca lucidità nella finalizzazione hanno fatto sì che l’argentino le fallisse tutte. Nel finale di gara deplorevole la testata di Almiron ai danni di Comotto, ex compagni di squadra alla Fiorentina.

    Cesena Catania 0-0, le pagelle.

    CESENA
    Antonioli 6: ordinaria amministrazione per l’estremo difensore bianconero. Scommettiamo che ancora per un paio di giorni si sognerà l’argentino Barrientos, per tutte le volte che quest’ultimo ha provato a fargli gol.
    Pudil 4,5: l’esterno di sinistra lascia in 10 uomini al 21′ del primo tempo i suoi compagni di squadra in una partita fondamentale, protestando platealmente con l’arbitro Rocchi per l’ammonizione appena subita. Dopo la sua espulsione il Cesena diventa un fantasma in campo.
    Parolo 5: dove è finito il centrocampista che mezza Serie A corteggiava durante la scorsa estate? Allora venne rifiutata un’importante offerta da parte del Cagliari (6 milioni di euro più la metà di Biondini), perché considerata non adeguata al reale valore del calciatore. Difficilmente ora un’altra squadra si presenterà a giugno proponendo un’offerta migliore.

    adrian mutu | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Mutu 4: imbarazzante la sfrontatezza e la superficialità con cui il rumeno scende in campo al Manuzzi. Ad inizio stagione era stato acclamato come il salvatore della patria, ora invece gli viene preferito addirittura un ragazzino di 18 anni (Arrigoni ndr).
    Iaquinta 6: è l’unico a provarci durante tutti i 90′ minuti di gara, non trova però l’assistenza dei propri compagni. Arrivato in prestito dalla Juventus a fine gennaio, l’ex attaccante dell’Udinese si aspettava sicuramente qualcosa di diverso dal disastro in cui è andata incontro la squadra nelle ultime partite.

    CATANIA
    Carrizo 5,5: difronte non ha né Messi né Rooney, una serata tutto sommato tranquilla per il portiere sudamericano. Macchia però la sua partita con un intervento approssimativo sugli sviluppi di un corner, e per poco Rodriguez non ne approfitta.
    Bellusci 6,5: a sorpresa in campo al posto di Legrottaglie, il difensore classe ’89 risulta essere uno dei migliori in campo a fine partita. Montella ha tra le mani un gioiellino niente male, Prandelli dovrebbe farci più di un pensierino.
    Almiron 3: più che della sua prova in campo (nulla di trascendentale), siamo costretti a giudicarlo per la testata che rifila al suo ex compagno di squadra viola Comotto. Come si dice, a volte ritornano (Zidane docet).
    Barrientos 6: sufficienza per la voglia e determinazione con cui cerca la via della rete, trasformandosi in attaccante aggiunto nell’undici etneo. Non è un caso che gli attacchi del Catania abbiano come comune denominatore la fascia destra, dove l’argentino è il padrone assoluto. Montella avrà comunque già pronto un piano di allenamenti specifici per migliorarne la finalizzazione sotto porta.
    Bergessio 5,5: più in ombra rispetto ad altre giornate. Gioca quasi sempre di sponda per i propri compagni, e non trova quasi mai delle buone occasioni di tiro. Il riscatto dell’ex St.Etienne già nella prossima sfida casalinga contro la Fiorentina?

    Tabellino Cesena Catania 0-0
    Cesena (3-5-2):  Antonioli 6, Comotto 5, Rodriguez 5,5, Moras 5,5, Pudil 4, Colucci s.v. (26′ M.Rossi 5,5), Guana 5, Parolo 5, Santana 5,5 (18′ s.t. Martinho 5), Mutu 4 (1’s.t. Arrigoni 5,5), Iaquinta 6.
    A disposizione: Ravaglia, Rennella, Ceccarelli, Martinez. Allenatore: Beretta 4,5.

    Catania (4-3-3): Carrizo 5,5, Motta 6, Bellusci 6,5, Spolli 6, Marchese 6 (10′ s.t. Llama 6), Izco 5,5, Lodi 6, Almiron 3, Gomez 6,5 (20′ s.t. Catellani 6), Bergessio 5,5, Barrientos 6 (30′ s.t. Ricchiuti 5,5)
    A disposizione: Kosicky, Legrottaglie, Capuano, Seymour, Catellani. Allenatore: Montella 6.

  • Udinese – Atalanta 0-0, le pagelle. Consigli paratutto

    Udinese – Atalanta 0-0, le pagelle. Consigli paratutto

    La gara del Friuli fra Udinese ed Atalanta ha regalato ai pochi spettatori presenti allo stadio un match di certo non entusiasmante, con poche emozioni e zero gol, anche e soprattutto a causa di una giornata sottotono da parte di coloro che, alla vigilia, erano i protagonisti più attesi dell’incontro, Totò Di Natale e  German Denis, i bomber infallibili.

    Il risultato del campo, invece, li ha visti come semplici comprimari, lasciando gli onori delle cronache a coloro che, solitamente, tendono a fare il “lavoro sporco”: Pazienza nell’Udinese, autore di una gara di grande sostanza, in cui ha tenuto compatto il suo centrocampo, e Consigli nell’Atalanta, che ha salvato la sua porta con un provvidenziale intervento, proprio su tiro di Di Natale, a pochi istanti dal fischio finale.

    Le pagelle di Udinese – Atalanta

    Udinese

    Handanovic 6 Poco impegnato dalle scarse incursioni nerazzurre. Una domenica davvero tranquilla

    Benatia 6 Fa valere il fisico negli interventi, che riesce a completare positivamente con gran senso dell’anticipo

    Danilo 6 Gara senza particolari affanni, ma portata a casa con precisione

    Domizzi 6 Qualche intervento rude, qualche incursione in avanti, proivando il tiro dalla distanza

    Basta 6 La sua presenza si fa sentire, produce un buon numero di cross che, se sfruttati meglio, avrebbero potuto essere pericolosi. Sostiuito sul finire della gara da Ferronetti

    Fernandes 5.5 Potrebbe incidere di più sulla gara; ha delle buone occasioni che non riesce a sfruttare a dovere.

    Pazienza 6.5 Oggi il migliore dei suoi; qantità, lucidità, concentrazione: riesce a tenere bene in mano il suo centrocampo dimostrando di essersi inserito perfettamente nel gioco di Guidolin

    Asamoah 6 Solita gara generosa ma meno lucido del solito. Probabilmente stanco dalla trasferta in Nazionale

    Pasquale 5 Schierato da Guidolin per dare un turno di riposo ad Armero, non coglie l’occasione concessagli; si dimostra confuso e poco lucido al punto che lo stesso tecnico decide si sostituirlo proprio con Armero

    Fabbrini 5 In campo al posto di Floro Flores, non punge in avanti, gioca lontano dalla porta, si muove molto ma invano. Sostituito da Floro Flores che, quantomeno, mostra maggiormente la sua presenza

    Di Natale 5.5 Non la sua miglior giornata. Troppe volte in off-side, troppo testardo nel cercare l’azione solitaria. Avrebbe l’occasione di segnare il gol vittoria nei minuti di recupero, ma Consigli lo neutralizza in maniera eccellente

    Andrea Consigli © Dino Panato/Getty Images

    Atalanta

    Consigli 7 La sua parata finale vale un gol, perchè consente all’Atalanta di uscire imbattuta dal Friuli. Per il resto, grande prestazione, sempre reattivo e concentrato

    Raimondi 6 Una gara sufficiente, portata a casa con giusta grinta e concentrazione

    Stendardo 6 Copre bene, ma è facilitato dalla giornata “no” di Di Natale

    Manfredini 6 Una buona prestazione, di grande applicazione

    Bellini 6 Poteva subire le incursioni di Basta, ma riesce a tenergli testa egregiamente.

    Schelotto 6 La sua verve oggi è offuscata dai compiti di copertura che Colantuono gli ha attribuito. Alla distanza, però, si concede anche qualche iniziativa

    Carmona 5 Uno dei meno brillanti della sua squadra: appare in difficoltà contro il centrocampo friulano e viene sostituito da Cazzola

    Brighi 6 Gara generosa, di determinazione e grinta: troppa, forse.

    Bonaventura 6 Gara positiva sulal sua corsia di competenza

    Marilungo 5 Dovrebbe supportare Denis ma non gli riesce quasi mai: El Tanque è troppo isolato

    Denis 5.5 Isolato per lunghi tratti della gara non riesce a pungere come fa di solito: le responsabilità, però, sono da dividere con la squadra che lo supporta poco.

  • Roma – Lazio 1-2, le pagelle. Mauri uomo derby, Borini generoso

    Roma – Lazio 1-2, le pagelle. Mauri uomo derby, Borini generoso

    Un derby palpitante quello vinto dalla Lazio per 2-1 contro una Roma generosa ma pasticciona. I ragazzi di Reja hanno sfruttato l’episodio iniziale del rigore con espulsione per impostare una partita di copertura e concentrazione con poche sbavature difensive. Il resto lo hanno fatto i simboli biancocelesti in grande forma: Klose ha procurato il rigore che Hernanes ha realizzato, Mauri ha insaccato il gol vittoria su punizione di Ledesma. I giallorossi, sfortunati e messi male nell’occasione chiave ad inizio gara, hanno fatto vedere un grande orgoglio e la voglia di non mollare mai, ma hanno comunque evidenziato le solite beghe difensive e di concentrazione.

    PAGELLE ROMA.

    Luis Enrique 5 La partita gira subito malissimo e l’episodio iniziale ne condiziona tutto l’andamento, ma sia il rigore che il 2 a 1 nascono da errori ormai ripetuti troppe volte nel corso della stagione. Impreparato.

    Borini 7 Riaccende le speranze romanista con un gol da rapace nel momento più nero del match. E’ un leone in mezzo al campo e sembra non sentire la fatica. Generoso.

    De Rossi 6,5 La sua presenza come scudo davanti alla difesa è troppo importante per la squadra. Catalizza il gioco e spezza le incursione avversarie con lucidità e carisma. Imprescindibile.

    Totti 6,5 Da vero capitano si batte con coraggio. Prende una marea di falli e cerca di dare geometrie ma non è facile con l’uomo in meno attaccare ad organico completo e trovare le vie della pericolosità. Garanzia.

    Bojan 6,5 (dal 32′ s.t.)  Entra e scuote la Roma con vivacità e due percussioni insidiose, una porta una punizione insidiosa, l’altra un fallo da giallo del già ammonito Biava, ma Bergonzi non vede.

    Marquinho (dal 12′ s.t.)  Sostituisce Pjanic e fa meglio del bosniaco con una buona spinta sulla sinistra e qualche interessante cross.

    Juan 6 La sua partita è fatta di alti e bassi. Sul rigore si fa superare da Klose in velocità ma la disposizione della linea difensiva lo danneggia enormemente. Sul 2-1 di Mauri liscia il colpo di testa e lascia il laziale libero di battere a rete. Nel mezzo una partita di classe e sostanza. E’ miracoloso su Hernanes sventando il quasi certo 3 a 1. Innervosito dai cori razzisti della Curva Nord.

    Pjanic 5,5 Non entra nel vivo del match fin quando si fa male. Non riesce ad incidere anche per la fatica dell’uomo in meno senza però commettere errori marchiani, ma ancora una volta ci si aspetterebbe di più dal suo talento.

    Lobont 5,5 (dal 10′ p.t.) Entra a freddo e non può nulla sul penalty. Per il resto della gara una sola facile parata e il gol della vittoria il quale solo un grande colpo di reni sventerebbe.

    Stekelenburg 5 La sua partita dura 7 minuti. La colpa in realtà è della difesa romanista scriteriata e della bravura di Klose.

    Jose Angel 5 Ennesimo bocciatura per un giocatore ancora oggetto misterioso. Quando prova a spingere sulla fascia arrivato nella zona calda puntualmente si ferma e ricomincia da dietro. In difesa insicurezza costante.

    Heinze 5 L’argentino ci mette la solita grinta, ma sbaglia il passaggio che innesca il rigore ed espulsione. Non è aiutato dalla brutta fase difensiva di Luis Enrique, ma si dimentica di impartire le marcature sul calcio piazzato che decide il match.

    Taddei 5 Non ha la solita brillantezza in entrambe le fasi. Sulla rete di Mauri partecipa colpevolmente alla immobilità della difesa.

    Simplicio 5 Sbaglia il passaggio che innesca il possibile contropiede del 3 a 1 laziale rimediato da Juan. Il resto è una continua ricerca della posizione in mezzo al campo senza grande gamba e fantasia.

    Stefano Mauri © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    PAGELLE LAZIO.

    Reja 6,5 La sua Lazio conferma il trend del campionato fatto di solidità e concretezza. Non esprime un gioco frizzante ma fa sempre le cose giuste con concentrazione e determinazione. Gli episodi aiutano a prendere i tre punti. Così si arriva in Champions.

    Hernanes 7 Prima imbecca Klose che prende il rigore poi lo trasforma con freddezza. In mezzo al campo è il vero regista della Lazio e non smette mai di correre. Solo un grande recupero di Juan gli nega la gioia della doppietta. Fondamentale.

    Klose 7 Con un’unica giocata praticamente segna il Derby in favore della Lazio: la zampata che toglie la palla dalle braccia di Stekelenburg e lo spinge al fallo è da fuoriclasse universale che ha mantenuto l’umiltà e la forma per lottare su ogni palla anche quando di giocabili ne arrivano poche. Decisivo.

    Mauri 7 E’ l’ago della bilancia tattica che per tanto tempo è mancato alla Lazio. Trova un gol in spaccata con il pezzo migliore del suo repertorio: l’inserimento in area. Ritrovato.

    Ledesma 6,5 Fa un grande lavoro oscuro in mediana e pennella la punizione del gol partita dimostrando ancora una volta di avere quantità e qualità.

    Gonzales 6,5 E’ il maratoneta della Lazio. Corre e pressa ma se vede lo spazio prova a infilarsi negli spazi per fare male in zona gol.

    Dias 6,5 Il suo gioco è talvolta irruento, ma il risultato è che nella sua zona non si passa mai.

    Marchetti 6 E’ praticamente inoperoso.

    Matuzalem 6 Dei due mediani è quello che si dovrebbe proporre di più, ma non sempre ha la gamba per sprintare in avanti e dunque preferisce tenere la posizione.

    Garrido 6 Partita di grande ordine per il terzino sinistro che non concede nulla sulla fascia di competenza nonostante spinga molto poco.

    Biava 5,5 Insieme a Dias forma il valico difensivo, ma a differenza del collega commette qualche fallo plateale di troppo e l’arbitro lo grazia dal rosso.

    Scaloni 5,5 Lui il rosso lo prende, ma a poco dalla fine e dopo una partita di grande generosità e concentrazione difensiva.

    HIGHLIGHTS ROMA -LAZIO 1-2

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  • Inter – Catania 2-2, pagelle. Almiron top, Pazzini flop

    Inter – Catania 2-2, pagelle. Almiron top, Pazzini flop

    Un’Inter dalla due facce, dove nel primo tempo non trova la via del gol e seguendo la stessa trama delle ultimissime partite si fa trovare sguarnita e impreparata in difesa lasciando quasi per ‘educazione’ l’ingresso libero in area agli attaccanti avversari. One shot one kill è ormai impresso sulla porta difesa da Julio Cesar, poiché alla prima vera occasione utile subita, i nerazzurri puntuali come gli svizzeri passano in svantaggio. Nella ripresa la trasformazione con l’ingresso di Sneijder e la duplice sostituzione di un Palombo inguardabile e un Cambiasso ormai stremato, con l’energia e la freschezza di Poli e Obi ridanno vitalità alla manovra di gioco nerazzurra. Il Catania ha le colpe di essersi giocata l’occasione della vita in maniera superficiale, sprecando malamente le palle gol del 3-0, e calando in maniera eccessiva nella ripresa lasciando il pallino del gioco nelle mani dei nerazzurri. Carrizo ci ha messo del suo riaprendo la partita con una papera evitabile, mentre al resto ci hanno pensato Forlan e Milito. Morale della favola? Il pari nasce più dai demeriti del Catania che dalle pochissime buone cose fatte vedere dai nerazzurri, palesando ancora una volta una sorta di anarchia tattica in mezzo al campo che mostra come Ranieri solo fisicamente sia ancora il tecnico dell’Inter.

    PAGELLE INTER

    Nagatomo 4,5 Male, malissimo. Ha l’attenuante che gioca sulla fascia destra non di sua competenza, ma si fa saltare come un novellino sulla prima sterzata di Gomez, concedendogli il tiro con il suo piede migliore, regalando in questo modo il gol del vantaggio. Partita colma di errori e imprecisioni.

    Palombo 4 Ancora oggi rimane inspiegabile il suo acquisto dopo la cessione di Thiago Motta, quasi a voler colmare una casella vuota nella caselle delle entrate, scegliendo a casaccio. Sbaglia moltissimi palloni e non trova mai la posizione utile ad aiutare la retroguardia.

    Forlan 6,5 Torna a segnare dopo un’eternità, e si prende dopo le vagonate di fischi i suoi primi applausi dal pubblico di San Siro. Partita a due fasi, dove nel primo tempo si intestardisce fin troppo calciando da ogni posizione, e nella ripresa complice la fortuna e l’orrore di Carrizo trova la rete del 2-1. Non bastasse pennella l’assist per Milito.

    Milito 6 Non brilla, cercando di trovare lo spunto che gli manca dal match contro il Palermo, ma di palloni giocabili davanti non se ne vedono. Poi Forlan gli serve l’assist vincente e lui spacca la porta con un gol rabbioso.

    Pazzini 3 Involuzione totale dell’attaccante che solo poco tempo fa era in grado di risolvere le partite segnando quei gol da rapace d’area. Anche per lui davanti non si vedono palloni giocabili, ma in maniera quasi irritante continua a chiedere falli che non ci sono, e nel finale sbaglia un gol impossibile calciando centrale da due passi solo davanti a Carrizo.

    Sergio Almiron © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    PAGELLE CATANIA

    Carrizo 4,5 Paperaccia dell’argentino ex Lazio, che dopo essere rimasto inoperoso per tutto il match regala il gol che riapre la partita su una conclusione forte di Forlan tutt’altro che imparabile. Sul secondo gol non può nulla.

    Izco 6,5 Recupera dall’infortunio e torna da protagonista, segnando la rete del 2-0, ma soprattutto diventando una vera spina del fianco per tutti i giocatori nerazzurri.

    Almiron 7,5 Assoluto protagonista in positivo della sfida. Recupera un milione di palloni e serve con assist calibrati i compagni di squadra, dettando i tempi della manovra e delle ripartenze alla perfezione. Uno come lui servirebbe come il pane ai nerazzurri.

    Gomez 7 Papu Gomez non perdona. Ranieri si affida alla velocità di Nagatomo per evitare le sue accelerazioni, ma l’attaccante del Catania è inarrestabile e con una sterzata secca prima manda fuori tempo il terzino nipponico e poi mette la sua firma sul tabellino dei marcatori con un destro a giro imprendibile per Julio Cesar.

    HIGHLIGHTS INTER – CATANIA 2-2

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  • Juventus – Chievo 1-1, le pagelle. Vucinic bocciato

    Juventus – Chievo 1-1, le pagelle. Vucinic bocciato

    PAGELLE JUVENTUS – CHIEVO 1-1

    Buffon 6: Salva su punizione di Acerbi nulla può sul gol del pareggio.
    Lichtsteiner 5,5: Lotta ma è in affanno, paga l’inizio di stagione giocato a grandi ritmi (Dal 78’) Del Piero S.V.
    Barzagli 6: Esce per infortunio fino a quel momento non aveva sbagliato nulla (Dal 40’) Bonucci 5: Indovina un lancio per Giaccherini che sfiora il gol, ma sbaglia almeno altrI tre lanci consegnando di fatto la palla agli avversari, ma la sua partita non finisce qui: appostato sulla linea di porta riesce a rinviare la palla nella sua porta.
    Chiellini 6,5: Il solito muro in difesa, rimane in campo anche con una gamba sola correndo e rincorrendo gli avversari.
    De Ceglie 7: Ormai è diventato una certezza dal suo rientro ogni volta che è sceso in campo risulta essere uno dei migliori, cala alla distanza, ha siglato il gol del vantaggio.
    Padoin 6: Fa la sua parte certo non dovrebbe essere lui a cambiare le sorti dell’incontro ma ci prova in due occasioni e Sorrentino gli nega la gioia del gol.
    Marchisio 5,5: Si nota per un paio di interventi nel primo tempo ma è quasi sempre tagliato fuori dal gioco, sostituito (Dal 71’) Caceres 5,5: Viene buttato nella mischia ma non riesce a evitare il gol del pari.
    Pirlo 6: Le fatiche della Nazionale si sentono, non è il solito Pirlo, si fa vedere poco, ma è l’ultimo ad arrendersi sfiora il gol al 90’.
    Giaccherini 6,5: E’ l’unico giocatore in campo per la Juventus che punta e che riesce a saltare l’uomo insieme a De Ceglie mandano in crisi la corsia di destra del Chievo.
    Matri 5: Al primo minuto ha l’occasione per segnare un gol solo davanti al portiere ma fallisce incredibilmente, per lui sarà anche l’ultimo tiro in porta durante tutta la partita.
    Vucinic 4: Inguardabile, dovrebbe crescere invece va peggiorando, non riesce a saltare l’uomo, qualsiasi giocatore del Chievo riesce a fermarlo, non tira mai in porta e quando ci prova i portieri avversari stanno tranquilli tanto non centra mai la porta, il suo acquisto è da rivedere.

    Mirko Vucinic © Claudio Villa/Getty Images

    Conte 5: I’ennesimo cambio di modulo genera solo confusione tra i giocatori, tenere in campo Vucinic fino alla fine è stato un errore e con il senno del poi, dare un’altra possibilità a Bonucci è stato un vero suicidio.

    Sorrentino 7,5: Se il Chievo ha portato via un punto è anche grazie ai suoi miracoli.
    Acerbi 7: Era praticamente sconosciuto, invece si è visto in tutte le zone del campo. Pericoloso su punizione.
    Dramè 7: Meritava l’espulsione ma ha giocato una gran bella partita siglando il gol.
    Frey 5,5: Un po’ impreciso negli interventi.
    Andreolli 6,5: Non fa toccare pallone a Vucinic.
    Bradley 7,5: Dalle sue parti non passa nessuno, da applausi un suo recupero su Vucinic lanciato verso la porta.
    Rigoni 6,5: Fa il suo dovere in mezzo al campo.
    Sammarco 6: Svolge il compito da trequartista con efficacia, viene sostituito nella ripresa.
    (Dal 64’) Hetemaj 6: Recupera molti palloni e argina le ripartenze bianconere.
    Luciano 6: Partita di sostanza e sacrificio la sua (Dal 64’) Moscardelli 7: E’ suo l’assist per il pareggio, ma il suo ingresso sposta gli equilibri in attacco.
    Thereau 6,5: Partecipa anche lui alla conquista del meritato pareggio, sfiora il gol con un gran tiro dai 40 metri circa.
    Paloschi 5,5: Poteva sfruttare meglio alcune occasioni avute nel corso della gara. (Dal 82’) Vacek sv

    Di Carlo 8: E’ tutto merito suo quello che il Chievo ha offerto a Torino, azzecca le mosse in campo e le sostituzioni effettuate al momento giusto, ha il merito di tenere in campo Dramè che in varie occasioni ha rischiato il rosso, ma alla fine è stato ripagato realizzando il gol del pareggio.

    Gervasoni 5: Non vede il fuorigioco di De Ceglie, non espelle Dramè per un fallaccio plateale meritevole almeno del secondo giallo, e forse nega un calcio di rigore su Del Piero.

    HIGHLIGHTS JUVENTUS – CHIEVO 1-1

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  • Atalanta – Roma 4-1, le pagelle. Denis straordinario, Luis Enrique bocciato

    Atalanta – Roma 4-1, le pagelle. Denis straordinario, Luis Enrique bocciato

    Da una parte la gioia dell’Atalanta, dall’altra il dramma sportivo della Roma. Non ci sono mezze misure in questa partita che per tutti i 90 minuti vede una squadra padrona del match ed un’altra smarrita e in balia dell’avversario. I bergamaschi hanno annichilito i giallorossi sotto ogni profilo. La tattica di Colantuono è logica e perfetta: organizzazione difensiva e contropiede letale. A Luis Enrique neanche le briciole. Il suo undici si può definire a stento squadra, non ci sono idee, non c’è brillantezza fisica e non c’è traccia di grinta e orgoglio. Il resto lo ha fatto l’esclusione di De Rossi che si è accomodato in tribuna per provvedimento disciplinare (causa un ritardo nella riunione tecnica pre-partita) e la grandissima voglia di vincere dell’Atalanta con Denis e Marilungo veri fenomeni. Ora gli orobici sono distanti dalla zona calda della retrocessione e possono aspirare a posizioni da stagione indimenticabile. Per la Roma c’è solo il caos: obiettivo Champions praticamente sfumato, bufera nello spogliatoio e contestazione dei tifosi.

    PAGELLE ATALANTA

    Colantuono 7,5 Mette in campo una squadra perfetta. Tatticamente surclassa il collega spagnolo e prepara il match in modo sopraffino conferendo ai suoi una dimensione psicologica da big. L’Atalanta di Colantuono è una vera mina vagante della Serie A.

    Denis 8 Tripletta da sogno per lui. Ogni palla che tocca è oro colato e si trasforma in gol. Se non bastasse partecipa attivamente al gioco della squadra con grande qualità nei movimenti e nei gesti tecnici.

    Marilungo 7,5 Gol e assist per il giovane attaccante uniti ad una corsa costante e sfrenata. E’ indemoniato atleticamente, ma rimane sempre lucido nei repentini contropiedi atalantini.

    Maxi Moralez 7 Regala un sublime assist a Denis ed è sempre scattante e preciso. La sua velocità è basilare nel gioco di contropiede soprattutto se El Nano mette in luce una intelligente visione di gioco e il sacrificio per la squadra.

    Manfredini 7 Lì dietro non sbagliano nulla eppure i clienti sono molto scomodi. Essendo il leader della retroguardia detta i tempi di movimento della linea difensiva e le marcature in modo impeccabile.

    Cigarini 6,5 E’ il regista della squadra, ma ha polmoni da mediano puro. Rischia con la reazione su Osvaldo, ma la prestazione rimane di alto livello

    Brighi 6,5 Mette la voglia di rivincita dell’ex senza cattiveria inutile e dimostra ancora una volta il suo valore assoluto di giocatore importantissimo in fase difensiva, ma capace di orchestrare le ripartenze.

    Stendardo 6,5 Si conferma centrale di grande affidabilità soprattutto nel gioco aereo e sul gioco d’anticipo.

    Bellini 6,5 Entra dopo 10 minuti del primo tempo e dà il solito apporto di grande concretezza ed esperienza.

    Peluso 6,5 Come tutta la linea di difesa non concede nulla agli avversari temporeggiando in pressione senza commettere fallo e seguendo all’unisono i movimenti dei compagni di reparto.

    Schelotto 6 Entra quando la partita è già sul binario dei tre punti, ma non smette di correre per la squadra.

    Carrozza 5,5 E’ fra i meno brillanti dei suoi. Non spinge con grande qualità sulla fascia, ma comunque difende sempre in modo molto ordinato.

    Consigli 5 E’ l’unica nota stonata dello strepitoso pomeriggio atalantino. Commette una papera clamorosa sul gol di Borini ridestando una Roma pressochè defunta.

    PAGELLE ROMA

    Luis Enrique © Marco Luzzani/Getty Images

    Luis Enrique 3 La partita è fondamentale per l’intera stagione e lui decide di escludere De Rossi per un leggero ritardo nella riunione pre-partita. In ciò la società lo appoggia, ma come lo stesso Baldini ha riferito, nel pullman che portava la squadra allo Stadio l’asturiano è sembrato un uomo molto amareggiato e confuso. Questo atteggiamento non può aiutare una squadra nelle ore che precedono una gara importante soprattutto se composta da molti giovani in cerca di fiducia e modelli forti di riferimento. In campo la situazione non migliora. La tattica suicida dei terzini che fanno le ali si è ormai dimostrata perdente e la Roma prende gol in fotocopia per questo motivo. La squadra non gioca e non lotta, non ha identità e si fa prendere dal nervosismo isterico. Dov’è l’allenatore?

    Borini 6 Ha il merito di siglare il gol della speranza romanista e continua a lottare come un leone anche a risultato compromesso.

    Taddei 6 Spinge pochissimo sulla destra, ma le poche volte crea pericoli. Sulla sua fascia l’Atalanta non è mai pericolosa e questo vuol dire tantissimo considerando il colabrodo della difesa.

    Lamela 5,5 E’ uno dei pochi a dimostrare un pò di grinta e prova più di una volta a dare la scossa ai suoi con giocate personali, ma non è giornata per la Roma.

    Marquinho 5,5 L’ultimo arrivato gioca una discreta partita. Perlomeno ha voglia di fare e di correre e dimostra una buona personalità andando più volte al tiro con risultati però abbastanza deludenti.

    Josè Angel 5 Entra nella ripresa ma non aggiunge nulla alla Roma, anzi manifesta ancora una volta una svagatezza difensiva inaccettabile.

    Stekelenburg 5 Non ha colpe evidenti, ma la sensazione è che un portiere del suo calibro avrebbe potuto sventare qualche minaccia in più.

    Gago 5 La lentezza si unisce alla superficialità dei passaggi e alla pochezza in regia. De Rossi è di un altro pianeta in quel ruolo, ma oggi guarda l’argentino seduto in tribuna.

    Heinze 5 E’ sempre preso in velocità perchè la Roma è messa male. Nel gol del 3 a 1 ci mette anche del suo ciccando l’intervento in anticipo su Marilungo.

    Juan 4,5 Come il collega argentino subisce la scriteriata tattica romanista, ma commette anche vistosi errori individuali. Sembra mancare di cattiveria agonistica.

    Pjanic 4,5 Sembra invisibile. Dovrebbe essere lui l’uomo di qualità a centrocampo, ma è troppo timido. Sbaglia passaggi e lanci banali, non ha idee e manca la voglia di lottare. Acerbo.

    Cassetti 4 Entra a freddo dopo mesi di tribuna, panchina o televisione. Il risultato è scadente. Prima regala a Cigarini la palla per l’assist a Denis per il quarto gol e poi si fa espellere in modo imperdonabile offendendo il guardalinee.

    Osvaldo 4 Con la Roma in crisi nera, ma ancora aggrappata alla partita decide di fischiare la fine rifilando un colpo a palla lontana a Cigarini con conseguente rosso diretto. Se De Rossi è stato escluso dal match per un lieve ritardo alla riunione tecnica allora Osvaldo ha concluso qui la sua stagione.

    Rosi 4 I gravi limiti tecnico-tattici del giocatore oltre che noti sono irrilevanti di fronte alla totale mancanza di sacrificio, concentrazione e umiltà. Da serie B.

  • Chievo – Cesena 1-0, le pagelle. Moscardelli decisivo

    Chievo – Cesena 1-0, le pagelle. Moscardelli decisivo

    Il gol di Moscardelli contro il Cesena ha consentito al Chievo di conquistare tre punti importantissimi in chiave salvezza, portandosi a quota 33 punti, e conquistando il secondo successo consecutivo dopo quello ottenuto domenica scorsa a Genova.

    Il Cesena, invece, paga dazio oltre i propri demeriti probabilmente, anche se non può bastare per conquistare la salvezza un atteggiamento di eccessiva prudenza in campo, e l’eccessivo nervosismo dei singoli, sfociato poi anche nell’espulsione che costringe all’inferiorità numerica per gran parte della gara. Per Beretta, dunque, c’è ancora tanta strada da fare per provare a ricostruire il morale dei suoi uomini e riaccendere la fiammella della speranza.

    PAGELLE CHIEVO CESENA

    Chievo

    Sorrentino 6 Non ha corso pericoli, a parte l’intervento in uscita su Comotto che gli poteva costare un infortunio alla caviglia.

    Andreolli 6 Sicuro negli interventi, preciso come tutto il reparto difensivo clivense, ma l’attacco del Cesena ha collaborato a rendere la vita non troppo complessa

    Sardo 6 Interessante la fase offensiva, il suo proporsi sulla fascia con interessanti cross per le punte

    Jokic 5.5 Per lui qualche amnesia difensiva di troppo, migliora alla distanza, trovando maggiore sicurezza nel secondo tempo, quando la fase offensiva del Cesena scompare

    Acerbi 6.5 Commovente il saluto al papà con la maglietta dedicata: non è stato sicuramente semplice scendere in campo per lui, ma lo ha fatto ed ha giocato con sicurezza e precisione

    Rigoni 6.5 Tornato dopo l’infortunio, gioca una partita di buona grinta, sostanza e determinazione; viene ammonito, probabilmente troppo frettolosamente dal direttore di gara

    Vacek 6 Buona gara, di intensità e quantità , sostituisce Luciano ma  ha caratteristiche differenti, prova a fare il suo compito e lo assolve con sufficiente diligenza

    Hetemaj 6.5 E’ suo il cross che regala l’assist per il gol di Sorrentino, gioca una buona gara, con buone iniziative

    Cruzado 5.5 Gara non particolarmente convincente, non punge e non inventa: fa rimpiangere Thereau

    Paloschi 6 Più movimento che altro, non incide particolarmente sulla gara; generoso ma poco pungente

    Pellissier 6 Punge più degli altri ma ha il demerito di rimediare l’ammonizione che lo costringerà a saltare la gara della prossima settimana contro la Juventus

    Davide Moscardelli © Valerio Pennicino/Getty Images

    Moscardelli 7 Realizza il gol del vantaggio dopo esser partito dalla panchina, si rivela decisivo e determinante

    Cesena

    Antonioli 6 Gara sufficiente, non ha colpe sul gol subìto, per il resto si mostra sicuro negli interventi

    Rodriguez 6 Buona gara finchè il Cesena mantiene la parità numerica, poi soffre di più

    Rossi 6 Entra nella ripresa per tentare di arginare gli attacchi del Chievo

    Comotto 6 Prova ad affacciarsi in fase offensiva, per il resto gioca una gara di buona sostanza

    Lauro 5.5 Rimedia l’espulsione che condiziona la gara del Cesena: distratto e poco preciso

    Santana 6 Parte bene, si rivela un buon elemento  ma manca di continuità nell’arco della gara

    Guana 5 Nervoso, agitato e poco utile in campo: soffre il fatto di essere ex della gara probabilmente

    Colucci 6 Uno dei migliori nel centrocampo di Beretta, si rivela un elemento prezioso ed utile soprattutto in fase di interdizione

    Parolo 6 Gara di grande contributo in fase di impostazione, prova qualche tiro da fuori ma non trova la porta

    Pudil 4.5 Molte sono le colpe sul gol del Chievo, si rivela davvero molto distratto nella marcatura di Moscardelli

    Iaquinta 5.5 Generoso nel provare a caricarsi al squadra sulle spalle, unico a dare profondità; non incide, però, in fase offensiva

    Mutu 5.5 Non una delle sue migliori giornate: esce quando la squadra è in inferiorità numerica per esigenze tattiche, ma non è una grande perdita la sua sostituzione

  • Napoli – Inter 1-0, le pagelle. Lavezzi trascinatore

    Napoli – Inter 1-0, le pagelle. Lavezzi trascinatore

    I numeri sono impietosi: settima sconfitta su otto match, 20 gol subiti, e dopo il 4 a 4 di Palermo nessun giocatore nerazzurro ha più trovato la via del gol. Ranieri colpevole o no ha sicuramente il demerito di non essere riuscito a dare quella scossa per far in qualche modo ripartire la squadra. Contro il Napoli i nerazzurri hanno di fatto tirato in porta in un’unica occasione, sprecando inoltre malamente con Pazzini, dimostrando come anche con l’uomo in più la partita e il gioco siano rimasti nelle mani di un Napoli assoluto padrone del campo. Mazzarri ha mandato in campo undici leoni, sfruttando la supremazia quasi imbarazzante di Lavezzi, Maggio e Zuniga sugli esterni, costringendo l’Inter a fare per novanta minuti un catenaccio degno della miglior squadra di provincia. Ranieri saluta?

    PAGELLE NAPOLI

    Aronica 5 Non c’è molto lavoro da fare dietro anche perché Milito gioca quasi sempre nella propria metà campo e non riceve un pallone buono, mentre il fantasma di Forlan si aggira senza creare problemi nella trequarti campo per un tempo. Poi commette un’ingenuità controllando male il pallone e lasciandosi sfuggire Nagatomo. Il fallo per fermarlo è da ultimo uomo, così si guadagna anzitempo gli spogliatoi.

    Maggio 6,5 Avrebbe asfaltato anche uno come Maicon in una serata in cui accende il motore e solca la sua fascia come un Eurostar Napoli Milano. Corsa inserimento e diagonali sono tutte scritte sul suo biglietto da visita. Sfiora anche il gol e non commette un solo errore in fase difensiva.

    Dzemaili 7,5 Devastante. Dribbling tanta corsa, tempi degli inserimenti perfetti e assist decisivi. È gran parte suo il merito del primo gol del Napoli, quando mette a sedere Lucio e scarica un pallone perfetto per Lavezzi. Ci prova da fuori area impegnando Julio Cesar in un paio di belle parate, ed è sfortunato su un colpo di testa che sfiora il palo. Scelta azzeccatissima di Mazzarri.

    Ezequiel Lavezzi © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Lavezzi 7,5 Una spina nel fianco per Faraoni e per tutta la retroguardia nerazzurra che praticamente è costretta costantemente al raddoppio per fermarlo. Forse sarà che nelle grande sfide lui si esalta in particolar modo, ma un Lavezzi così non si era mai visto. Difficilmente si sentirà ancora dire che il Pocho sottoporta non è così devastante: il diagonale con il quale batte Julio Cesar è un altro segnale per i tifosi del Napoli: è lui il nuovo idolo dei partenopei!

    Cavani 7 El matador stasera non segna, ma contribuisce al successo della squadra in maniera determinante. Corre come un forsennato, e si sacrifica quasi sempre ripiegando in fase difensiva e recuperando palloni fondamentali per le ripartenze.

    PAGELLE INTER

    Julio Cesar 6  A differenza delle altre partite, ci mette i pugni e i guantoni per far rimanere a galla i suoi, ma sul tiro di Lavezzi può solo rimanere a guardare, rivedendo lo stesso film delle ultime sfide.

    Lucio 5,5 Sventa nel primo tempo con un intervento tanto disperato quanto fondamentale, un contropiede del Napoli, prima su Lavezzi poi su Cavani. Sembra essere in partita, quando commette l’ingenuità decisiva di farsi saltare da Dzemaili con la difesa a tre, e la frittata è fatta.

    Sneijder 5 Niente da dire sull’impegno e sulla corsa, ma da uno come lui ci si aspettano le giocate che possano sbloccare una partita e invece è solo buio pesto. Fatica a trovare la posizione ideale e gli spazi e l’unica cosa degna di nota è una buona punizione alla fine del primo tempo. Fuori nella ripresa.

    Forlan 4 Chi?

    Pazzini 5 Non tocca molti palloni, ma quando avrebbe l’occasione buona per pareggiare, di fatto si divora la rete di testa da due passi, senza inquadrare lo specchio della porta. È l’immagine che meglio di tutte racchiude lo stato di questa Inter.

    HIGHLIGHTS NAPOLI INTER 1-0

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