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  • Serie A: pagelle e tabellino di Inter – Lazio

    Ivan Cordoba 7 Il colombiano da quando é stato richiamato in campo per sostituire Samuel ha risposto sempre presente inanellando tantissime buone prestazioni e anche stasera é il migliore in campo

    Esteban Cambiasso 6.5 Il metronomo di centrocampo nerazzurro é tornato ai ritmi della scorsa stagione, intelligenza tattica e duttilita le sue armi migliori

    Radu: 6.5 La difesa a tre sembra valorizzare le sue caratteristiche, é un incubo questa sera per Milito e lo tallona per tutti i novanta minuti.

    Kolarov: 6.5 é il giocatore migliore della Lazio in questo momento e il solo grimaldello capace di impensierire le difese avversarie. Buona la sua prova come mediano al fianco di Baronio.
    TABELLINO:
    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar 6; Maicon 6.5, Lucio 5.5, Cordoba 7, Muntari 6 (dal 26′ p. t. Vieira 5.5); J. Zanetti 6, Cambiasso 6.5, T. Motta 6; Stankovic 6.5; Eto’o 6.5(dal 41′ s.t. Balotelli), Milito 6(dal 44′ s.t. Materazzi). (Toldo, Krhin, Donati, Suazo). All. Mourinho.

    LAZIO (3-4-2-1): Muslera 6; Siviglia 5.5, Stendardo 6, Radu 6.5; Lichsteiner 6.5, Baronio 5, Kolarov 6.5, Del Nero 6 (dal 35′ s.t. Makinwa); Meghni 5.5(dal 13′ s.t. Cruz 5), Mauri 6; Rocchi 5.5 (dal 35′ s.t. Firmani). (Berni, Diakité, Cribari, Scaloni). All. Rossi.
    ARBITRO: Russo di Nola.
    Ammoniti: T. Motta, Stankovic (I), Baronio, Stendardo, Del Nero, Radu (L).
    Tiri in porta: 4-1. Tiri fuori: 8-5. In fuorigioco 1-3. Angoli 4-2. Recuperi: 2′ p.t.; 3′ s.t.

  • Serie A: Roma – Parma 2-0. Tabellino e pagelle

    Burdisso: è la rivincita dell’ex interista, segna il gol del vantaggio ma sopratutto ha avuto un peso specifico sulla risalita giallorossa uscita ancora una volta senza prender gol.

    Matteo Brighi: 7
    Il centrocampista si è ripreso alla grande dall’infortunio ed è tornato il trascinatore dello scorso campionato

    Rodrigo Taddei: 6,5 il laterale destro è tornato ad esser una autentica spina nel fianco sulla destra abbinando tanta qualita al solito dinamismo

    Parma: 5 Ha pagato la convinzione di esser diventata grande sciogliendosi al cospetto di Totti e compagni

    IL TABELLINO
    ROMA-PARMA 2-0:
    3′ st Burdisso, 46′ st Brighi
    Roma (4-2-3-1): Julio Sergio 6; Cassetti 6,5, Juan 6, Burdisso 7, Riise 6,5; De Rossi 6, Pizarro 6; Taddei 6,5 (32′ st Motta sv), Brighi 7, Vucinic 6,5; Totti 6 (22′ st Okaka sv, 38′ st Baptista sv). (A disposizione: Lobont, Andreolli, Faty, Baptista, Menez). All. Ranieri
    Parma (3-5-2): Mirante 5,5; Panucci 5,5, Paci 5, Lucarelli 5,5; Zaccardo 5,5, Dzemaili 6 (14′ st Lanzafame 6), Morrone 6, Galloppa 5,5, Castellini 5,5; Amoruso 5,5 (21′ st Antonelli 6), Bojinov 6. (A disposizione: Pavarini, Lunardini, Dellafiore, Zenoni, Budel). All. Guidolin
    Arbitro: Tagliavento di Terni 6
    Espulso: 42′ st Paci (P) per doppia ammonizione
    Ammoniti: Juan (R), Totti (R), De Rossi (R)

  • Serie A: le pagelle di Bari – Juventus

    Crollo della Juventus contro un Bari sempre più in ottima forma.

    Juventus

    Buffon 6: Continua a rimanere vano il sacrificio di rimandare l’operazione al menisco. Salva qualche pericolo in area anche se la sua non è una delle migliori serate.
    Caceres 6: giocatore in crescita, spinge molto sulla sua fascia che i compagni appoggiano per la fase offensiva.
    Legrottaglie 5: ha il compito di controllare Meggiorini ma insieme al collega Cannavaro soffre troppo l’esuberanza dei baresi.
    Cannavaro 4: lontano dai bei tempi, verrebbe da pensare ad una partita d’esordio, concedendo un rigore con troppa ingenuità.
    Molinaro 5: quasi inesistente in fase offensiva e infatti i suoi compagni si affidano sempre a Caceres.
    Poulsen 6: Tra i bianconeri positivi in campo senza strafare. Con cuore riesce ad andare a tiro più di una volta con scarsi successi.
    Tiago 5: serata no per il portoghese che oltre a perdere il confronto con Almiron, fallisce clamorosamente una palla gol con un colpo di testa a due passi da Gillet.
    Marchisio 5,5: Non la sua migliore partita, lontano dal giocatore visto in campo contro l’Inter.
    Diego 4.5: Un avvio di gara non pessimo, dal suo tiro respiro da Gillet nasce il goal del pareggio di Trezeguet. non incidente come ci si attendeva dopo la brutta prestazione contro il Bayern, se poi sbaglia anche il rigore del 2-2…
    Amauri 4,5: Forse per lui in questa juve non c’è posto, poco servito dai compagni e, quando riescono a trovarlo sciupa rovinosamente le palle goal.
    Trezeguet 7: il voto oltre la sufficienza è un premio per un giocatore che riesce ad emergere mentre i suoi colleghi affondano, per la grinta, l’appuntamento al goal e il grande sacrificio che dimostra in campo.
    Camoranesi s.v: entra per soli 10 minuti quando è costretto a uscire per infortunio
    Giovinco s.v: Entra a 10 minuti scarsi dalla fine, forse sarebbe stato meglio farlo entrare prima

    Bari

    Gillet 6.5: Reo di non aver trattenuto il tiro di Diego dalla cui respinta nasce il goal del pareggio. Si riscatta nella ripresa su un tiro di Trezeguet.
    Masiello 6.5: Ha qualche colpa sul gol di Trezeguet, per il resto gioca una partita ordinata favorita anche dalla scarsa vena degli avversari.
    Diamoutene 6: impreciso in qualche occasione, viene aiutato spessa da Bonucci.
    Bonucci 7: strepitoso il campionato del centrale difensivo che neutralizza gli attaccanti bianconeri
    Stellini 5.5: non è un terzino e si nota, Caceres lo mette spesso in difficoltà.
    Alvarez 6.5: tanta corsa per l’esterno di Ventura, Molinaro non riesce a contenere le sue volate.
    Donati 7: cresce partita dopo partita, intelligente la sua partita non concedendo quasi nulla al centrocampo juventino.
    Almiron 7.5: costruisce e inventa, segna il classico gol dell’ex con una rasoiata da fuori.
    Rivas 6.5: i suoi dribbling sono ubriacanti, quando parte è imprendibile, sbaglia qualche passaggio in profondità che poteva arrotondare il risultato.
    Meggiorini 6.5: sblocca il risultato rendendo ai suoi le cose più facili, impegna in un paio di occasioni Buffon.
    Barreto 6.5: trasforma il penalty e ridicolizza Cannavaro quando viene steso in area di rigore.

    Greco 6: senza infamia e senza lode
    Kamata 6.5: entra al posto di Rivas, veloce nelle ripartenze biancorosse.
    Gazzi sv

  • Cagliari – Napoli 3-3. Le pagelle

    CAGLIARI
    Marchetti 6 Incolpevole sui tre gol
    Pisano 5,5 soffre molto il dinamismo di Zuniga e Lavezzi
    Lopez 6 controlla bene Quagliarella limitando l’incidenza del ritrovato bomber
    Canini 5,5 meno preciso del solito ricorre spesso al fallo
    Agostini 5 come per Pisano soffre in fase di copertura
    Biondini 6il solito lottatore a centrocampo ma nel primo tempo soffre il dinamismo di Gargano e Pazienza
    Parola 5 non è Conti e si vede perde spesso Hamsik
    Lazzari 6,5 tanta qualità e corsa e l’assist del 3-2
    Cossu 6 il furetto è meno in palla del solito ma serve sempre assist importanti
    Jeda 7 entra e segna il gol più veloce della storia
    Matri 7,5 entra nella storia del Cagliari eguagliando il record di Riva ha il merito di riaprire la partita con l’assist e il gol del pari
    Nenè 5,5 qualche buona conclusione ma poi esce dal gioco
    Larrivey 7 che partita la sua ha il merito di segnar il gol della riscossa ma è decisivo anche nella propria area
    Massimo Allegri 5 soffre la rivalità con Mazzarri e si vede, brutto il gesto nel finale che dà adito alla reazione di Lavezzi

    NAPOLI
    De Sanctis 6 nessuna colpa sui gol è decisivo su Cossu ad inizio partita
    Grava 5 soffre troppo Lazzari e Cossu
    Cannavaro 5,5 primo tempo da gladiatore nella ripresa va in confusione
    Aronica 4,5 perde Larrivey per il gol dell’1-2 e non capisce più nulla
    Maggio 5 corre a vuoto e con un anticipo avventato regala la possibilità del cross per il 2-2 di Matri
    Gargano 6 buona prestazione per il metronomo partenopeo
    Pazienza 6,5 segna un gol, va vicinissimo al secondo e dà tanto dinamismo in mezzo al campo
    Bogliacino 7 come Jeda entra e segna
    Zuniga 6 buona prova in un ruolo non suo
    Lavezzi 6 è la media tra l’8 che merita nel primo tempo e l’assurda reazione che gli costa l’espulsione
    Hamsik 6 meno in palla del solito
    Quagliarella ci prova ma il gol questa volta non arriva
    Denis sv.
    All. Mazzarri 5 questa volta deve difendere lui il vantaggio ma sbaglia i cambi. Datolo per Zuniga è un azzardo.

  • Champions League: le pagelle di Inter – Rubin Kazan

    Ecco le nostre pagelle dopo Inter – Rubin Kazan terminata 2-0 in favore dei nerazzurri che passano così agli ottavi di finale

    INTER

    JULIO CESAR 7: il portiere nerazzurro ritorna quello ammirato lo scorso anno e si fa trovare pronto quando chiamato in causa. Compie un paio d’interventi all’altezza della situazione.
    MAICON 6.5: torna titolare dopo l’assenza forzata per squalifica in campionato contro la Juventus e non perde il suo smalto. Pregevole la sua bordata nel primo tempo quando il poriere avversario Ryzhikov gli nega la gioia del gol.
    LUCIO 5.5: compie qualche sbavatura nella fase difensiva non sembra il difensore roccioso che conosciamo.
    SAMUEL sv: esce al 15′ del primo tempo.
    CORDOBA 6: entra al posto di Samuel e guida il reparto abbastanza bene, il suo lavoro è facilitato dagli errori degli attaccanti russi.
    ZANETTI 6.5: spostato a sinistra per sopperire all’assenza di Chivu, nel primo tempo prende per mano la squadra da vero capitano e la trascina al successo. Nel primo gol di Eto’o ci mette lo zampino.
    STANKOVIC 5: il peggiore dei suoi, strano per il serbo che risulta essere sempre l’uomo in più in campo. Esce per infortunio ad inizio ripresa.
    CAMBIASSO 6.5: la sua entrata in campo al posto di Stankovic da più sostanza al centrocampo nerazzurro.
    MOTTA 5.5: aggressivo e troppo falloso, meriterebbe un giallo che l’arbitro non estrae.
    SNEIJDER 6: è appena rientrato dall’infortunio, gioca una buona partita sotto l’aspetto tattico, di più non gli si poteva chiedere.
    ETO’O 7: fa la cosa più importante, sbloccare il risultato che da la scossa ai nerazzurri che prima del gol sembrava un pò in affanno e timorosa.
    MILITO 5.5: Deludente la sua partita. Ci si aspettava di più dall’uomo più in forma dell’Inter.
    BALOTELLI 6.5: realizza, complice un’indecisione del portiere, un super gol da quasi 40 metri direttamente su calcio di punizione. Corre tanto e alla fine deve arrendersi ai crampi.
    MOURINHO 6.5: il modulo offensivo schierato con Balotelli, Sneijder, Milito ed Eto’o tutti insieme gli da ragione.

    RUBIN KAZAN

    RYZHIKOV 6: meriterebbe 7 per la sua “paratona” su Maicon; meriterebbe 5 per l’intervento non felice sul gol subito di Balotelli.
    KALESHIN 5.5
    SALUKVADZE 5.5
    CESAR NAVAS 6
    POPOV 5.5
    RYAZANTSEV 6
    BALIAYKIN sv
    NOBOA 5.5
    BYSTROV sv
    SEMAK 6: il capitano fa quel che può, ma il tasso tecnico inferiore della sua squadra al cospetto dell’Inter si fa sentire.
    MURAWSKI 6
    DOMINGUEZ 5.5
    : corteggiato da squadre di mezza Europa, nella partita più importante della sua carriera (fino ad ora) non brilla.
    KARADENIZ 6
    KASAEV sv
    BERDIYEV (all) 7:
    gli facciamo i complimenti per aver fatto conoscere in campo internazionale il Rubin Kazan, squadra sconosciuta fino a qualche tempo fa e che è riuscita nell’impresa di battere il Barcellona al Camp Nou, e anche per aver dimostrato di sperare con la fede nella qualificazione stringendo fino all’ultimo il rosario tra le mani

  • Serie A: le pagelle di Roma – Lazio

    Il derby della Capitale va alla Roma che vince grazie al gol di Cassetti a 10 minuti dal termine della partita.

    Le nostre pagelle

    • ROMA

    JULIO SERGIO 7.5: serata da incorniciare per l’estremo difensore giallorosso, sempre attento soprattutto quando si immola sulla conclusione ravvicinata di Mauri. Se Doni siede in panchina ci sarà pur un motivo.
    BURDISSO 5.5: viene schierato da Ranieri sulla fascia destra ma si vede che non è il suo ruolo. Soffre sulle accelerazioni di Zarate.
    MEXES 6.5: il migliore della difesa fino a quando non è costretto ad uscire dal campo per un infortunio al ginocchio; sta ritornando sui suoi livelli.
    CASSETTI 7.5: entra al posto di Mexes e non fa nulla di straordinario se non fosse per il gol partita, che gli vale almeno un voto in più in pagella, segnato dopo una lunga cavalcata; alzi la mano chi avrebbe scommesso sulla sua rete decisiva, forse neanche lui….
    JUAN 5.5: non è ancora al meglio della condizione e si vede; gli attaccanti laziali gli rendono una serata piuttosto tranquilla.
    RIISE 6.5: attento in fase difensiva e pungente in quella offensiva; per poco non “uccella” Muslera con un tiro al volo strepitoso.
    DE ROSSI 5.5: se la manovra giallorossa è macchinosa è perchè lui la rende tale; gli diamo l’attenuante per essere appena tornato dall’infortunio; da uno come lui ci si aspetta di più.
    PIZARRO 5: spaesato in mezzo al campo, trova il coraggio barbaro di farsi togliere dall’arbitro in soli 2 minuti (doppio giallo) lasciando la sua squadra con un uomo in meno nel derby e per giunta dopo essere passata in vantaggio; serve più testa.
    PERROTTA 5.5: cerca di dare il suo contributo correndo come un matto non incidendo sulla partita.
    MENEZ 5: il peggiore dei suoi; Ranieri lo capisce e lo lascia negli spogliatoi durante l’intervallo.
    BRIGHI 6: da man forte in mezzo al campo a De Rossi e Pizarro; boccata d’ossigeno per il centrocampo della Roma.
    VUCINIC 6: continua la sua battaglia con il gol; il montenegrino non viene assistito al meglio dal centrocampo giallorosso ma in compenso sforna l’assist per il gol partita di Cassetti.
    TADDEI sv: entra a tempo scaduto
    TOTTI 5.5: il derby è la sua partita ma purtroppo per lui non in questa occasione; viene “picchiato” dagli avversari che cercano di intimidirlo con tutti i mezzi.
    RANIERI 6: buona l’intuizione di gettare nella mischia Brighi per infoltire il centrocampo ma sicuramente non è stata una delle sue mosse a cambiare la partita, vinta per lo più grazie ad un episodio.

    • LAZIO

    MUSLERA 6.5: incolpevole sul gol della Roma, si rende protagonista su Perrotta e Riise.
    LICHTSTEINER 6: spinge sulla fascia destra e controlla bene in fase difensiva; gli è mancato lo spunto decisivo.
    DIAKITE’ 6: talento difensivo che sta crescendo; il derby è un’ottima occasione per mettersi in luce ma ancora c’è tempo.
    STENDARDO 6: fa assaggiare spesso e volentieri i suoi tacchetti a Totti controllandolo bene in fase di chiusura.
    RADU 5.5: tiene la sua posizione senza mai timbrare il cartellino.
    KOLAROV 6.5: si da da fare in fase di spinta, arriva spesso al cross e conclude verso la porta in più di un’occasione: la potenza c’è, la mira meno.
    BROCCHI 5.5: modesta la sua partita, recupera palloni ma ne perde altrettanti.
    BARONIO 6.5: buona la sua prova, da ordine a centrocampo e la fascia di capitano lo inorgoglisce ancora di più.
    DABO sv: entra all’89’
    MAURI 6.5: se quel tiro fosse entrato dentro a quest’ora si starebbe parlando di uomo derby ma purtroppo per lui Julio Sergio ci ha messo la manona.
    ROCCHI sv: entra in campo subito dopo il gol della Roma non toccando mai un pallone
    MATUZALEM 5: a parte il tiro cross che impensierisce il portiere della Roma non entra mai in partita. Ballardini lo lascia negli spogliatoi a fine primo tempo.
    FOGGIA 5.5: Sicuramente più incisivo di Matuzalem ma spesso si assenta dal gioco.
    ZARATE 6: sufficienza per l’impegno che ci mette; devastante quando anticipa Burdisso sulla corsa per poi cogliere il palo alla destra di Julio Sergio. Non sembra quello della scorsa stagione.
    BALLARDINI 5: forse in questa partita doveva osare di più considerando che la sua panchina dopo questa sconfitta diventa più traballante.

    Consentiteci di dare un bel voto 0 ai tifosi di entrambe le squadre per aver aggredito la polizia nel pre partita e per aver lanciato “bomboni” durante il primo tempo costringendo l’arbitro Rizzoli ad interrompere la gara per 6 minuti.

  • Cosenza – Foggia: le pagelle del Pallonaro

    Diamo i voti ai protagonisti di Cosenza – Foggia.

    PAGELLE COSENZA

    • Pinzan sv
      Spettatore non pagante. Il portiere rossoblu non viene mai impegnato durante tutto l’arco dei 90′.
    • Musca 7
      Come sempre uno dei migliori in campo. Difende bene su Quadrini ed è coraggioso ad immolarsi su un bolide di Trezzi deviando la palla in calcio d’angolo.
    • Porchia 7.5
      Il capitano riscatta le prestazioni sottotono di Andria e Reggio Emilia dove aveva lasciato a desiderare in più di un’occasione. Il gol realizzato direttamente su calcio di punizione gli rida la tranquillità che lo ha sempre contraddistinto. Partita da vero leader della squadra.
    • Di Bari 6.5
      Gli attaccanti avversari non lo impensieriscono quasi mai: per lui partita di ordinaria amministrazione.
    • Bernardi 7
      Corre, difende, attacca, non si ferma mai. E’ uno degli insostituibili di Toscano e in campo dimostra di essere intoccabile con i fatti. Peccato per il giallo ricevuto.
    • Giardina 7
      Playmaker dai piedi buoni mette ordine a centrocampo e detta i tempi di gioco. Sarà difficile per Toscano scegliere chi mandare in campo tra lui e De Rose.
    • Roselli 7
      La solita prestazione con la p maiuscola. Ruba palloni, imposta e si inserisce negli spazi spesso e volentieri. Il tutto favorito da un inesistente centrocampo pugliese.
    • Maggiolini 7
      E’ uno stantuffo: sa arrivare a fondo campo e crossare e tornare immediatamente nella sua posizione a protezione della corsia di sinistra. Viene sostituito da Chianello (6.5) autore di qualche buon intervento difensivo.
    • Caccavallo 7.5
      E’ forse la vera rivelazione di questa stagione: è entrato in squadra in punta di piedi e si sta facendo notare per le sue prestazioni davvero impressionanti. E’ dotato tecnicamente, ha un tiro esplosivo e sfodera delle giocate che deliziano la platea (vedi sombrero su un avversario). Sentiremo parlare molto di lui.
    • Biancolino 6.5
      L’attaccante rossoblu è alla sua seconda rete in campionato; il gol è da vero opportunista da area di rigore ma ancora deve ritrovare lo smalto di un tempo. Mortelliti (6) glio subentra a 30 minuti dalla fine.
    • Scotto 8
      Semplicemente il migliore in campo: i difensori pugliesi ancora lo stanno cercando in campo. Doppietta bellissima, Toscano può sfregarsi le mani. Esce per Danti (6) che da il suo onesto contributo in una partita che non aveva più nulla da dire.
    • Toscano 7
      Ha ammesso l’errore ed è ritornato prontamente al 3-4-3 di inizio stagione. Dirige bene i suoi uomini. Come si fa a contestare un allenatore che è stato uno degli artefici delle due promozioni consecutive. Bisogna dargli tempo per poter trovare la giusta amalgama, considerato che i 3/4 della squadra è composta da nuovi arrivi.

    PAGELLE FOGGIA

    • Milan 5.5
      Fa quel che può sul tornado rossoblu che si abbatte nella sua porta. Tutto sommato è protagonista di qualche buona parata.
    • Torta 4
      Per lui Scotto diventerà un incubo ricorrente. Pessima la sua prestazione.
    • D’Agostino 4.5
      Vedi Torta. Gli riesce qualcosina in più rispetto al suo comagno.
    • D’Amico 5
      Cerca di imbastire azioni per i suoi non riuscendovi.
    • Burzigotti 5
      Il “migliore” della retroguardia del Foggia. La grinta non gli manca.
    • Cuomo 4.5
      Inguardabile anche per il suo mister che lo toglie ad inizio ripresa. Goretti (5) non è da meno.
    • Di Roberto 5
      Pericoloso ad inizio ripresa quando Musca mura il suo tiro. Poi più nulla.
    • Velardi 4.5
      Ci chiediamo se sia sceso in campo.
    • Compierchio 5.5
      Giovane interessante (19 anni). Per lui debutto da titolare in Lega Pro sfortunato perchè i suoi compagni non lo assistono in modo adeguato. Nella ripresa lascia il posto a Trezzi (5) che non fa meglio di lui.
    • Mancino 5.5
      Corre inutilmente ma almeno la voglia c’è. Viene sostituito da Mattioli (sv).
    • Quadrini 5
      Impalpabile.
  • Calciomercato, diamo i voti in pagella alle squadre di Serie A

    Calciomercato, diamo i voti in pagella alle squadre di Serie A

    calcio_e_soldiL’ultimo giorno di mercato è stato poco scoppiettante. In passato il 31 agosto era la data dei veri colpi, quelli che facevano fare il salto di qualità, quelli che facevano impennare la campagna abbonamenti. E invece è arrivato solo Grosso.
    La tendenza è cambiata: oggi i club di Serie A costruiscono la squadra anticipatamente (vedi Juve e Inter) per poi cercare il possibile affare all’ultimo secondo.
    Sono arrivati grandi giocatori: Diego, Eto’o, Sneijder, Lucio e Huntelaar ma sono andati via due dei protagonisti del nostro campionato: Kakà e Ibrahimovic hanno salutato la Serie A e si sono accasati all’estero, forse attratti dal fascino, forse attratti dai soldi, forse solo desiderosi di vincere in campo internazionale.
    E allora proviamo a dare i voti al mercato delle 20 squadre di Serie A, chi ha operato meglio e chi invece è rimasto al palo.

    • ATALANTA 6

    Ha ceduto Floccari ma il suo sostituto non è da meno: Acquafresca, in prestito dal Genoa, è il bomber su cui puntare. Tiribocchi è una garanzia, Barreto e Caserta ottimi acquisti in mezzo al campo. Peccato la cessione di Cigarini mentre il nuovo allenatore Gregucci è da verificare.

    • BARI 6

    Il vero colpo è stata la riconferma di Barreto a cui si va ad aggiungere la scommessa Meggiorini. In mediana sono arrivati Donati e Almiron mentre per il reparto arretrato è stato rinnovato il prestito di Ranocchia, difensore da tenere d’occhio.

    • BOLOGNA 6

    Ottimo l’acquisto del portiere Viviano, sono arrivati Raggi, Portanova, Guana e Zalayeta. Sufficienza guadagnata per la riconferma di Di Vaio, una garanzia li davanti.

    • CAGLIARI 4.5

    Mercato povero con gli acquisti di Nenè, Barone (non più quello di una volta) e Dessena ma sarà difficile comunque sostituire Acquafresca e Fini. Allegri avrà tanto da lavorare.

    • CATANIA 6

    Il Catania del dopo Zenga riparte da Atzori. Andujar, Bellusci, Barrientos, Pesce e Del Vecchio buoni acquisti con Ricchiuti che è chiamato a dare quel qualcosa in più alla squadra. Cessioni indolori.

    • CHIEVO 5.5

    Il mercato del Chievo è rimasto fermo, il ds Sartori si è concentrato solo nelle operazioni minori ma merita la quasi sufficienza per aver trattenuto il bomber Pellissier, a lungo inseguito dal Napoli.

    • FIORENTINA 5

    Corvino non è più il re del mercato: cessione di Felipe Melo a parte (da considerare l’ottima plusvalenza) in mezzo al campo è arrivato Zanetti dalla Juventus, giocatore a mezzo servizio alle prese con permanenti problemi muscolari, Marchionni se gioca con continuità può far male, De Silvestri è il terzino ideale. La cessione di Kuzmanovic è stata un errore, poteva essere lui l’erede di Felipe Melo; il voto negativo è frutto dell’immobilità a cui la società viola non ci aveva abituato.

    • GENOA 7.5

    Il Grifone fa sul serio: Floccari, Crespo, Palacio, Kharja, Acquafresca (parcheggiato a Bergamo), Zapater e Amelia sono acquisti da grande squadra. Inoltre è rimasto Gasperini alla guida della squadra. Ha venduto i due migliori giocatori in rosa (Milito e Thiago Motta) ricavando 40 milioni di euro, spende, si rinforza e alla fine dei conti ha il bilancio in attivo.

    • INTER 8

    Ibrahimovic è andato via? Niente paura, ci sono Eto’o, Milito, Thiago Motta e Lucio. La ciliegina sulla torta è stato l’acquisto di Sneijder, centrocampista tuttofare che ha reso la squadra di Mourinho sicuramente più forte rispetto allo scorso anno.

    • JUVENTUS 8

    La Vecchia Signora vuole tornare a vincere e lo dimostrano gli acquisti di Cannavaro, Felipe Melo (forse pagato un pò troppo) e Caceres (di lui si parla un gran bene). Iaquinta, dopo le sirene russe di gennaio, doveva essere riconfermato ed è stato fatto. In extremis è arrivato il terzino della Nazionale Grosso ma permetteteci di dirvi che Diego è, senza ombra di dubbio, il vero colpo del calciomercato, pagato quasi 25 milioni ma che ne vale almeno il doppio, nulla da invidiare a Ribery, anzi.

    • LAZIO 5.5

    Grande colpo con Cruz, strappato ai cugini della Roma, Zarate doveva essere riscattato e Lotito lo ha fatto ma sono i casi Pandev e Ledesma a tenere banco. Rottura totale con l’attaccante, riavvicinamento per il centrocampista (se l’argentino dovesse rimanere il voto si alzerebbe almeno alla sufficienza). Mancano i difensori centrali: almeno un colpo in questo senso andava fatto. In panchina c’è Ballardini, tecnico preparato ed emergente.

    • LIVORNO 5.5

    E’ tornato il figliol prodigo Lucarelli ma è partito Diamanti, attaccante su cui si doveva puntare quest’anno per valorizzarlo ulteriormente e poi cederlo al miglior offerente; troppo affrettata la sua cessione. In difesa è arrivato dall’Inter Rivas, vedremo come se la caverà. Mozart pare essere il regista ideale.

    • MILAN 4

    In una semplice parola: DISASTRO! Squadra smantellata dalle fondamenta: via i pilastri della vecchia guardia (capitan Maldini si è ritirato, Ancelotti non è stato trattenuto e il leader dello spogliatoio è stato ceduto al Real Madrid il giorno dopo della fine del campionato). Berlusconi ha voluto puntare sulla rinascita di Ronaldinho ma, a nostro parere, era meglio affidare l’eredità pesante di Kakà a Gourcuff, che nell’anno appena trascorso ha fatto vedere meraviglie non solo in Francia con il Bordeaux (ha trascinato la squadra alla conquista del titolo nazionale) ma anche in campo europeo. Nell’ultimo giorno di mercato si aspettava almeno l’acquisto di un terzino invece è arrivato un altro giovane, Doni. Il voto si è alzato con l’acquisto di Huntelaar, attaccante che i gol li ha sempre fatti, altrimenti in pagella il mercato rossonero meritava un orrendo 3. L’allenatore Leonardo è un’incognita.

    • NAPOLI 7.5

    De Laurentiis ha investito tanto e il voto alto lo merita tutto. Quagliarella è l’attaccante ideale, con Lavezzi potrebbe formare una coppia esplosiva capace di far sognare un’intera città. A centrocampo è arrivato Cigarini, ottimo acquisto, Hamsik è stato trattenuto rispedendo al mittente tutte le offerte ricevute, in difesa ci si aspetta tanto da Campagnaro e in porta De Sanctis è una sicurezza.

    • PALERMO 6

    Gli esperti di mercato dicono che il Palermo ha fatto degli affaroni con gli ingaggi di Bertolo e Pastore. Bisogna aspettare un pò prima di giudicarli. Questo spiega la sufficienza data. Unico errore lo scambio Amelia-Rubinho. Zenga in panchina: vedremo di che pasta è fatto l’ “Uomo Ragno”.

    • PARMA 6.5

    Ghirardi ha cercato di allestire una rosa all’altezza della situazione: Galloppa darà quantità e qualità a centrocampo, Biabiany è un astro nascente ma deve dimostrare di valere tanto anche in Serie A, siamo perplessi sull’acquisto di Bojinov e Amoruso; forse andava preso un attaccante (Pozzi) capace di interscambiarsi con Paloschi. Il mezzo punto in più è per l’affare Dzemaili, ottimo metronomo di centrocampo.

    • ROMA 4.5

    Stesso discorso fatto per il Milan. E’ mancato un vero progetto, da qui le dimissioni di Spalletti che dopo la cessione di un talento come Aquilani si aspettava un rinforzo che non è arrivato. Riscattato Motta, preso Guberti a parametro zero (per la verità già acquistato a gennaio) e Burdisso. Si prospetta una stagione difficile.

    • SAMPDORIA 6.5

    Marotta ha lavorato bene: Cassano e Palombo sono rimasti, Mannini darà quella spinta sulla fascia che è mancata negli anni scorsi, Tissone e Semioli verranno rivitalizzati alla corte di Del Neri. Nell’ultimo giorno di mercato è stato strappato Pozzi, ottimo vice Pazzini, alla concorrenza del Parma.

    • SIENA 5.5

    Mercato tra alti e bassi: Reginaldo e Paolucci affiancherano Maccarone li davanti, Fini è reduce da un campionato strepitoso a Cagliari ma le partenze di Kharja, Galloppa, Zuniga e Portanova si faranno sentire.

    • UDINESE 5.5

    Dopo il caos D’Agostino (alla fine è rimasto in Friuli) hanno sostituito un cavallo di razza come Quagliarella con Corradi. Alla fine sono arrivati Sammarco e Lodi per il resto il solito mercato con possibili talenti che ancora devono mettersi in mostra.

  • Lega Pro: Cosenza è quasi fatta

    Lega Pro: Cosenza è quasi fatta

    500 tifosi del cosenza ad aversa
    500 tifosi del cosenza ad aversa

    Domenica prossima contro il Gela ha l’occasione di chiudere il campionato.

    Come lo scorso anno, nella gara più delicata della stagione riecco il Cosenza vincente fuori casa.L’uno-due firmato da Danti(nho) e da Mortelliti può davvero imprimere la svolta alla stagione del Cosenza 1914. Su un campo insidioso è arrivata la conferma che serviva e i rossoblù hanno rispedito al mittente la sfida del Gela, vittorioso sul Melfi e domenica atteso al San Vito per la gara tra le due migliori realtà della stagione.I Lupi non sono disposti a mollare di un centimetro la preda e, quando i punti diventano bollenti dimostra di sentire il peso dell’importanza del ruolo. Con la maglietta rossoblù in campo (ieri in verità la casacca era bianca con i risvolti, ndr) non si scherza e allora l’esibizione è stata quella giusta. Tranne qualche floppetto difensivo e qualche leggerezza in avanti, poi nella ripresa alle prime avvisaglie, i Lupi hanno tirato fuori i denti, candidando Danti a fare la parte del ceccchino. Dunque, avanti tutta per il Cosenza, che ha fatto il bello e il cattivo tempo, soprattutto nelle ripartenze. E allora grande merito anche a Occhiuzzi, capace di scagliare un fendente al bacio con una traversa piena e la rapidità di Pablito Mortelliti a fare il resto. Una risposta alla critiche di chi aveva chiesto maggiore nerbo e determinazione nel momento topico del campionato.Come lo scorso anno, a Vallo della Lucania, contro la Gelbison, anche in questa occasione i Lupi si sono trovati davanti ad un bivio. Quello che conduce dritto all’estasi o ai problemi fino alla fine del torneo. Anche stavolta, squadra e ambiente, si sono stretti conducendosi fino al risultato d’autore. Come lo scorso anno, la scossa l’ha data Danti che in quell’occasione seppe costruirsi un penalty sotto la fossa dei supporters. Questa volta una palombella maliziosa del furetto cosentino ha griffato la vittoria dei Lupi. E così anche Toscano può sorridere un pochetto in più, magari confidando nella prossima gara interna contro la concorrente più diretta al primato dei rossoblù. PAGELLE COSENZA AMBROSI(6,5) – Nel primo tempo non viene quasi mai chiamato in causa e svolge lavoro di ordinaria amministrazione. Nel secondo tempo è provvidenziale su un colpo di testa di Perna che avrebbe potuto riaprire la gara. BERNARDI(6) – Soffre le folate diLongoche riesce sempre a sfuggirgli ed è con costanza nel primo tempo. Migliora nella ripresa, soprattutto dopo l’uscita del centrocampista normanno. PARISI (6) – Lento nelle chiusure e in ritardo negli interventi, soprattutto nel primo tempo. Nella seconda metà cresce come tutto il Cosenza. BRACA (6) – Vale lo stesso discorso fatto per Parisi. Soffre il dinamismo di Menichini e Perna nel primo tempo. Nei secondi 45′ prende bene le misure e sale di tono, guidando la linea di difesa. MUSACCO (6) – Un po’ timido ed impacciato nel primo tempo. Ci mette un po’ a carburare, ma nella ripresa si sovrappone con costanza e diventa importante per la manovra d’attacco. DANTI (6,5) – Nel primo tempo resta imbrigliato tra le maglie difensive aversane che lo tengono marcato stretto. L’unica volta in cui si vede, e realizza, è l’arbitro a negargli la marcatura per fuorigioco. Nel secondo tempo, però, gli bastano otto minuti per rifarsi e centrare il bersaglio del vantaggio casentino. Dal 43′ st PROFETA – (SV) BATTISTI (6) – Trova qualche difficoltà iniziale di assestamento. Lavora costantemente con dedizione per cercare di far girare la squadra e ci riesce soprattutto quando l’Aversa cala. DE ROSE (6,5) – Temperamento agonistico e grande mole di gioco in un ruolo nevralgico del centrocampo dove si comporta con l’autorità di un veterano. CATANIA (6,5) – Primo tempo opaco, nella ripresa cresce e diventa più presente nel gioco. Si propone e diventa punto di riferimento indispensabile per la manovra. Dal 33′ st CHIANELLO – (SV) MORTELLITI (6,5) – E’ il più attivo tra quelli che stazionano avanti. Troppo poco, però, per dare una scossa ai compagni nel primo tempo. Nella seconda frazione firma il gol del raddoppio. POLANI (6) – Lotta con ardore, cerca palloni ovunque, ma si divora un gol già fatto sul finire della prima frazione. Viene sacrificato dopo il vantaggio. Dal 14′ st OCCHIUZZI (6.5) – La sua entrata da più peso e profondità all’attacco. E’ decisivo fonte:ilquotidianoweb.it

  • Delusione azzurra: commento e pagelle

    L’amaro verdetto dell’Emirates stadium è che l’Italia non è piu la quadrata tutto cuore ammirata  nei mondiali tedaschi. Il Brasile (in versione europea) si è dimostrato piu forte, piu concentrato e sopratutto con p iu alternative. Ho come l’impressione che il nostro ct si senta un eletto per aver vinto il mondiale e questo lo porta a sentirsi indispensabile piu dei giocatori. Le mie perplessità erano sorte subito dopo le convocazioni, assurde, senza logica e atte in caso di successo a favorire gli elogi sul mister per le intuizioni. Questa amichevole doveva esser un banco di prova per chi dovrà andare ai mondiali, per chi dovrà difendere il titolo. Siamo sicuri di queste scelte? De Sanctis, Pepe, Quagliarella, Gilardino, Di Natale possono esser caricati di questa responsabilità? Secondo me il reparto dove bisogna far esperimenti è la difesa, Cannavaro non è piu il leader carismatico di Berlino e sulla linea difensiva oltre ad un discreto ma ormai spremuto Zambrotta c’è davvero poco, è li che bisogna provare i giovani del futuro azzurro. Nelle altri parti del campo a mio avviso dobbiamo sfruttare il meglio del nostro campionato e ci vuole la fantasia e il genio di Cassano che insieme a Rossi posson fornire linfa e imprevedibilità allo sterile attacco azzurro. Per fortuna in un anno può cambiare molto. Io ci spero ma non ci credo.

    Pagelle azzurre: Buffon 6, Zambrotta 6.5, Legrottaglie 5, Cannavaro 4.5, Grosso 5.5, De Rossi 5.5, Pirlo 5, Montolivo 4,5,  Pepe 5, Gilardino 5, Di Natale 4,5, Camoranesi 5, Toni 5.5, Rossi 6.5