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  • F1: le pagelle del GP di Abu Dhabi

    F1: le pagelle del GP di Abu Dhabi

    Diamo i voti ai protagonisti del Gran Premio di Abu Dhabi.

    Vettel 10 e lode: diventa il più giovane campione del mondo della storia della Formula 1 meritatamente, è sempre stato più veloce del compagno di team Webber (e le 10 pole contro le 5 dell’australiano sono la dimostrazione) ma ha anche fatto molti più errori con un’unica differenza, che il tedesco nel momento di maggior pressione è rimasto con i nervi saldi, Mark è crollato come in Corea e come ad Abu Dhabi. E i campioni si riconoscono anche da questo. Una gara condotta magnificamente, self-control e quel pizzico di adrenalina che ti aiuta a stare concentrato. Complimenti Sebastian.

    Red Bull 10 e lode: fa bottino pieno, porta a casa entrambi i titoli iridati dopo che nella passata stagione c’era andata davvero vicina. E’ sicuramente la migliore vettura del 2010. Un plauso particolare va per non aver mai impartito ordini di scuderia ai suoi piloti lasciando decidere alla pista, neanche quando sembrava logico. Una tattica che si rivela vincente perchè se in Brasile Horner avesse ordinato a Vettel di far passare Webber (messo meglio di lui in classifica e potenzialmente ad un punto da Alonso) a quest’ora il titolo mondiale sarebbe volato a Maranello.

    Hamilton 9: si congeda dal 2010 nel migliore dei modi con un secondo posto, merito anche di una McLaren che ha trovato, ma per sua sfortuna solo nell’ultimo GP, il giusto set lottando ad Abu Dhabi al pari della Red Bull di Sebastian Vettel: fino al primo pit stop, fin quando non ha trovato traffico, l’inglese era costantemente negli scarichi del neo campione del mondo. Kubica, che ancora doveva fermarsi, lo rallenta ma una volta liberatosene fa registrare per tre volte consecutive il giro più veloce della gara.

    McLaren 9: a dimostrazione di quanto le Frecce d’Argento erano davvero competitive è il terzo posto di Button che non saliva sul podio dal lontano Gran Premio d’Italia. D’altronde lo si era capito già dal venerdì che le McLaren potevano dire la loro. Paga a caro prezzo la crisi nel finale di stagione.

    Alonso 8: concentrato, determinato, attento, frustrato, incazzato, triste, deluso. Sono gli stati d’animo che ha attraversato in successione lo spagnolo prima, durante e dopo il Gran Premio di Abu Dhabi. Era davvero ad un passo dal titolo, aveva Webber dietro e con Vettel vincitore gli sarebbe bastato un quarto posto: parte terzo, perde una posizione nei confronti di Button poi viene indotto all’errore dagli ingegneri Ferrari per un pit stop apparso assurdo e rimanendo per tutta la gara dietro la Renault di Petrov. E’ qui che il suo sogno mondiale è sfumato. A parte qualche errore da principiante, ha comunque fatto una magnifica stagione.

    Webber 4: a 34 anni suonati era l’occasione della sua vita, l’ha gettata alle ortiche dilapidando un vantaggio che gli avrebbe consentito nelle ultime gare di controllare sia Vettel che Alonso, invece è crollato subito dopo Corea. L’ultima corsa vinta è datata 1 agosto 2010, Gran Premio d’Ungheria, un dato da non sottovalutare. Ad Abu Dhabi era in difficoltà, si vedeva che era al limite ma più lento di Alonso che lo precedeva e neanche quando ci si è messo di mezzo Petrov è riuscito ad avvicinare lo spagnolo. E non è più certa una sua riconferma in Red Bull per l’anno prossimo.

    Strategia Ferrari 2: il team di Maranello ha scritto una delle pagini più tristi della sua lunga e splendida storia facendo rientrare Fernando per il cambio gomme quando non ce n’era ancora bisogno per marcare da vicino e tenere a bada Webber perdendo completamente di vista colui che poi si è laureato campione del mondo. Le richieste dai box del suo ingegnere di usare tutto il suo talento per superare Petrov la dice lunga sulla stagione della Ferrari, aggrappatasi per davvero al talento di Oviedo per tutta la stagione.

    Petrov 10: sembra che faccia la gara della vita, com’è giusto che sia perchè doveva meritare in pista una riconferma per la prossima stagione se non in Renault nel team che la rileverà (Lotus ndr). Tiene dietro con grande personalità Alonso per oltre tre quarti di gara diventando il vero arbitro del mondiale. Vedremo se si è guadagnato un’altra chance.

    Rosberg 8.5: pessime qualifiche, cambia subito strategia con l’entrata in pista della safety car al primo giro, per tentare una rapida risalita. E Gli riesce alla grande perchè il tedesco giunge quarto dietro Vettel e le McLaren. Lo attendiamo l’anno prossimo con una Mercedes più forte, è sicuramente uno dei top driver.

    Massa 4.5: Felipe non è mai stato in gara (anche per lui stessa strategia di Alonso rimanendo dietro la Toro Rosso di Buemi per gran parte di GP) e non è mai stato in corsa per il Mondiale. Cosa dire, ha deluso tutte le aspettative. La Ferrari prende nota e potrebbe decidere, nonostante abbia rinnovato il contratto quest’anno per i due successivi, un avvicendamento con Kubica già subito (anche il polacco ha rinnovato qualche giorno dopo il brasiliano con la casa francese fino al 2012) magari pensando ad uno scambio di piloti tra scuderie.

    Yas Marina 7: un circuito che sembra uguale a tanti altri, curve spigolose a 90 gradi, chicane strette, un rettilineo lungo dove si sono visti solo i sorpsassi dei doppiaggi ma niente più. Tilke sembra disegnarli tutti alla stessa maniera. E’ comunque suggestivo farlo disputare al tramonto, con opere faraoniche (parco Ferrari e Hotel di lusso, come è suggestivo il cambio di luce quando si passa dalla luce solare a quella artificiale dei riflettori posti lungo il tracciato.

  • Le pagelle di Inter – Milan 0-1. Delude Matrix, muro Thiago Silva

    Le pagelle di Inter – Milan 0-1. Delude Matrix, muro Thiago Silva

    Materazzi: 4,5 Da uomo spogliatoio ad anti Ibra il passo è lungo. Matrix ci mette grinta e muscoli ma la testa è annebbiata e ne esce con le ossa rotte.

    Ibrahimovic: 7 Ha voglia di spaccare il mondo e i fischi lo caricano ancor di più. Segna il suo primo gol ad una sua ex squadra e dimostra di esser fondamentale per questo Milan.

    Milito: 4,5 Sembra sia uscito per infortunio a fine primo tempo, noi non l’abbiamo visto in campo

    Thiago Silva: 7 Eto’o non tira mai in porta e questo è già una notizia ma il brasiliano fa sembrare ogni intervento semplice


    IL TABELLINO
    INTER-MILAN 0-1

    5′ rig. Ibrahimovic
    Inter (4-3-1-2): Castellazzi 6; Cordoba 6, Lucio 5,5, Materazzi 4,5 (22′ st Biabiany 6), Chivu 5; Zanetti 5,5, Stankovic 6, Obi 6 (36′ Coutinho 5); Sneijder 6; Eto’o 6,5, Milito 4,5(1′ st Pandev 5). A disp.: Julio Cesar, Santon, Cambiasso, Mancini. All.: Benitez
    Milan (4-3-1-2): Abbiati 6; Abate 5,5, Nesta 6,5, Thiago Silva 7, Zambrotta 6; Gattuso 6 (1′ st Pirlo 5,5), Flamini 6, Ambrosini 6,5; Seedorf 6,5 (28′ st Boateng sv); Robinho 6 (17′ st Antonini 6), Ibrahimovic 7. A disp.: Amelia, Bonera, Yepes Ronaldinho. All.: Allegri
    Arbitro: Tagliavento
    Ammoniti: Pandev (I); Gattuso, Ibrahimovic, Ambrosini (M)
    Espulsi: 15′ st Abate (M), per doppia ammonizione

  • Le pagelle di Juventus – Roma 1-1

    Le pagelle di Juventus – Roma 1-1

    Le pagelle ai protagonisti di JUVENTUS – ROMA 1-1

    JUVENTUS

    Sorensen 6.5: gara di grande personalità per il difensore centrale danese alla sua seconda apparizione in Serie A. Non era facile considerata la caratura dell’avversario e, soprattutto, in un ruolo, quello di terzino, che non era il suo.

    Chiellini 6.5: lotta come un leone su ogni pallone, mette in campo la giusta grinta agonistica e quando si tratta di scontro fisico non guarda in faccia nessuno, neanche se si tratta del compagno di nazionale Borriello. Unica pecca la fase di impostazione.

    Pepe 6.5: un motorino, corre su e giù per la fascia, instancabile. Gli manca il piede anche se la precisione nei passaggi va sempre migliorando.

    Aquilani 7: è il faro del centrocampo bianconero. Alberto non si fa tradire dall’emozione di giocare contro la sua squadra del cuore e contro i suoi ex compagni e disegna geometrie per i compagni come quella offerta a Iaquinta per il gol del vantaggio. Sta diventando indispensabile.

    Iaquinta 6.5: si muove come un matto li davanti, sbaglia all’inizio un gol che poteva essere facile si rifà con gli interessi con una splendida rete. Del Neri lo toglie dopo 55 minuti di gioco ma sbaglia perchè la sua corsa e il suo movimento avrebbero fatto comodo tenendo con la guardia alta la difesa avversaria.

    ROMA

    Julio Sergio 6.5: sul gol di Iaquinta non poteva farci nulla, si esalta sullo stesso attaccante bianconero per ben due volte, in uscita nei primi minuti di gioco e togliendogli la sfera dalla testa poco prima del gol della Juve.

    Mexes e Burdisso 6.5: buona la gara della coppia centrale difensiva giallorossa. Un pò meglio il francese che non sbaglia nulla, per l’argentino il voto si alza di mezzo punto per essere stato bravo a leggere le intenzioni di Aquilani immolandosi sulla conclusione del centrocampista salvando il risultato.

    De Rossi 6: capitan futuro non è stellare come in altre occasioni ma compie autorevolmente il suo dovere.

    Menez 7: il migliore della Roma; è una spina nel fianco della Juve, sfonda dalle zone di Grosso che fa molta fatica a contenerlo, poi tocca al connazionale Traorè prendergli le misure. Il francese è in crescita.

    Totti 6: il capitano segna il suo secondo gol in carriera in casa della Juve, sempre su rigore, ripetendosi nella stessa porta dove segnò l’anno scorso. Fa intravedere qualche buona giocata ma è ancora lontano dal top della condizione. Lascia il posto a Borriello nella ripresa.

    JUVENTUS (4-4-2): Storari 6; Sorensen 6.5, Bonucci 5.5, Chiellini 6.5, Grosso 6 (46′ Traoré 6); Pepe 6.5, Felipe Melo 5, Aquilani 7, Marchisio 5.5 (76′ Amauri sv); Quagliarella 6.5, Iaquinta 6.5 (54′ Del Piero 5).
    ROMA (4-4-2): Julio Sergio 6.5; Cassetti 5 (46′ Rosi 6.5), Mexes 6.5, N. Burdisso 6.5, Riise 5; Greco 6.5 (75′ Brighi sv), De Rossi 6, Simplicio 5.5, Menez 7; Totti 6 (68′ Borriello 5.5), Vucinic 5.

  • F1: le pagelle del GP del Brasile

    F1: le pagelle del GP del Brasile

    Diamo i voti ai protagonisti del Gran Premio del Brasile.

    Red Bull 10 e lode: imprendibile sull’asciutto, vola anche sul bagnato come dimostrato durante le qualifiche anche se la pole è andata ad Hulkenberg. La scuderia austriaca oggi celebra la conquista del primo Mondiale costruttori della propria storia, titolo ampiamente meritato. La Red Bull in questa stagione ha dimostrato di essere la vettura numero uno in assoluto, non c’è stato Gran Premio nel quale la “lattina volante” non sia stata competitiva. La creatura di Adrian Newey, il mago dell’aerodinamica, è un gioiello, una delle vetture più forti mai progettata. E se non fosse stato per qualche problema di affidabilità e l’incapacità del team di gestire due “galli del pollaio” come Webber e Vettel che in questa stagione ne hanno fatto vedere di tutti i colori a quest’ora, forse, anzi no, sicuramente, avrebbe vinto entrambi i titoli, sia quello costruttori che quello piloti. Ora al team del magnate austriaco Dietrich Mateschitz manca un ultimo sforzo: centrare l’ennesima doppietta ad Abu Dhabi e portare a casa anche l’altra corona iridata.

    Vettel 10: perfetto, preciso. Questa volta la sua Red Bull non lo lascia a piedi e va a centrare la sua quarta vittoria stagionale mandando un chiaro messaggio ai rivali Alonso e Webber: per la corsa al titolo lui c’è ed è pronto a vincere anche ad Abu Dhabi, vittoria però che potrebbe non bastargli.

    Webber 9: siamo sicuri che l’australiano ad un certo punto della gara, nonostante le rassicurazioni del team principal Horner sulla lealtà sportiva della squadra e che non ci sarebbero stati ordini di scuderia, avrà pensato ad un gioco di squadra. E invece quando vede che Vettel spinge come un forsennato si è messo a tirare anche lui ma senza riuscire ad avvicinare più di tanto il rivale. Mark ora si giocherà tutte le chance Mondiali nell’ultimo GP tra una settimana.

    Alonso 10: prima del via ha fatto bene i suoi calcoli: riuscire a sopravanzare al semaforo verde Hamilton e Hulkenberg e controllare la terza posizione dietro le imprendibili Red Bull. Detto fatto, lo spagnolo ha centrato in pieno l’obiettivo con una gara condotta con una freddezza impressionante ritrovandosi davvero ad un passo dal vincere il suo terzo titolo piloti e riportare a Maranello il campionato del mondo dopo 3 anni. Il Mondiale può soltanto perderlo lui ma è anche vero che molto dipenderà dalle Red Bull. Ad Abu Dhabi è vietato sbagliare, un passo falso può compromettere tutto l’ottimo lavoro svolto nella seconda parte di stagione, un recupero straordinario (a Spa sembrava ormai definitivamente fuori dai giochi).

    Ferrari 8: perchè il voto relativamente basso? Basta andare a vedere le gare di Alonso e quelle di Massa. Se la F10 vola verso il titolo mondiale gran parte del merito è senza fuori di dubbio del pilota spagnolo che sta compiendo un autentico miracolo. Non che la vettura quest’anno sia una carretta, ma sicuramente l’esperienza e la bravura di Alonso stanno prevalendo sulle pecche di casa Ferrari.

    Hulkenberg 8: il voto è una media tra l’exploit del sabato e la gara della domenica. Il tedesco, che rischia di essere messo alla porta dalla Williams per far posto al campione del mondo della GP2 Pastor Maldonado, riesce incredibilemente a strappare una fantastica pole position, favorito anche dalle condizioni della pista umida, rifilando un secondo alle Red Bull. In gara non oppone nessuna resistenza a Vettel e a Webber, da però del filo da torcere prima ad Alonso e poi a Hamilton che devono sudare più del previsto per mettere il muso della loro vettura davanti. Piano piano però Nico perde ritmo e termina in ottava posizione.

    Hamilton 8: di più con questa McLaren non poteva proprio fare. Il pilota inglese si danna come un matto ma non va oltre il quarto posto. Lamenta problemi di sovrasterzo fin dal venerdì, problemi che gli ingegneri non sono riusciti a risolvere neanche dando maggiore carico aerodinamico sulle ali della MP4-25. Laconico il commento di Lewis via radio dopo solo qualche giro di gara “I have no grip, I have no grip“. Un leone in gabbia. Con 24 punti di distacco dalla vetta, il Mondiale è un sogno svanito: può solo vincerlo centrando il successo domenica prossima e sperando nei ritiri dei magnifici tre che ad Abu Dhabi si giocheranno il titolo.

    Massa 5: va incontro ad una delle sue peggiori prestazioni in carriera e per giunta nel Gran Premio di casa. Giunge 14esimo al termine di lotte serrate con Buemi, Petrov, Alguersuari e Sutil. Scusate l’ironia….

    Interlagos 8: è stato teatro dei finali Mondiali più pazzi e recenti della storia della Formula 1, basti ricordare quello del 2007 vinto da Raikkone su Hamilton e quello successivo del 2008 vinto dallo stesso Hamilton su Massa. Il circuito brasiliano, che presenta vari punti di sorpasso (staccata sul rettilineo finale, la difficile S di Senna, e il Rettilineo Opposto ndr) ha sempre offerto grandi sorprese, oggi no. Sarà stata la forza della Red Bull ma oggi in pista, a parte quelli iniziali, si sono visti pochi sorpassi.

  • Le pagelle di Inter – Brescia 1-1. Benitez confuso, super Caracciolo

    Le pagelle di Inter – Brescia 1-1. Benitez confuso, super Caracciolo

    Samuel: 5 L’infortunio conclude una serata nera. Caracciolo le mette in difficoltà e lo costringe all’errore sul gol.

    Sneijder: 5,5 L’olandese gioca dopo aver avuto un malore nel prepartita, la posizione in campo non l’aiuta oltre ad un inspiegabile nervosismo da inizio stagione.

    Coutinho: 6,5 Il brasiliano si sta ritagliando un posto importante nell’organico di Benitez e anche con qualche pausa è sempre tra i più positivi.

    Obi: 6,5 Sostituisce Sneijder nella ripresa ma forse doveva esser in campo dall’inizio.

    Milito: 4,5 Il Principe non vede più la porta

    Eto’o: 6,5 Furbo sul calcio di rigore, è l’uomo pericoloso dell’Inter.

    Benitez: 4
    Dice di lavorare con i giovani ma si inventa un improbabile Sneijder regista pur di non lanciare Obi. Si fa male Maicon e sceglie Cordoba sotto di un gol… offuscato.

    Arcari: 7,5 Almeno quattro super interventi. Ottima prova al cospetto dei Campioni d’Europa.

    Cordova: 6,5 Geometrie e qualità al servizio dei compagni

    Konè: 6,5 Fa un pressing asfissiante a tutto campo. Bella scoperta.

    Diamanti: 7
    Ha carattere da vendere e piedi da campione

    Caracciolo: 7,5 San Siro è casa sua, fa a sportellate con Lucio e Samuel uscendone spesso vittorioso.

    Iachini: 6,5 Prepara la partita nel migliore dei modi, forse poteva sfruttare di più gli spazi nella ripresa.

    TABELLINO
    INTER-BRESCIA 1-1

    14′ Caracciolo (B); 72′ Eto’o rig (I)

    INTER (4-4-2): Castellazzi 6, Maicon 6 (25′ pt Cordoba 6), Lucio 6, Samuel 5 (51’Santon 6,5), Chivu 6, Coutinho 6,5, Zanetti 5,5, Sneijder 5,5(46′ Obi 6,5), Pandev 5,5, Milito 4, Eto’o 6,5. A disp.: Orlandoni, Materazzi, Nwankwo, Biabiany. All.: Benitez

    BRESCIA (4-3-2-1): Arcari 7,5; Berardi 6,5, Zebina 5,5, Martinez 6, Dallamano 6,5; Baiocco 6, Cordova 6,5(67′ Budel 6), Hetemaj 6; Konè 6,5 (77’Eder sv), Diamanti 7(84′ Bega sv), Caracciolo 7,5. A disp.: Leali, Vass, Zambelli, Possanzini. All.: Iachini

    ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto
    NOTE: Ammoniti Hatemaj, Coutinho, Arcari, Zebina. Rec.: 1′ pt, 5′ st

  • Le pagelle di Milan – Real Madrid. Inzaghi 8, male Pato e Dinho

    Le pagelle di Milan – Real Madrid. Inzaghi 8, male Pato e Dinho

    Abbiati: 5,5 E’ la media tra il sette della partita e il quattro per lo svarione finale che è costato il pari.

    Nesta e Thiago Silva: 7 Quando sono in coppia il Milan è tutt’altra cosa. Bravi a limitare gli avanti madrileni ma apprezzabile anche in fase di palleggio.

    Gattuso: 7,5 Ringhio è tornato. Morde le caviglie di tutti i madrileni.

    Inzaghi: 8
    Le partite di Champions lo galvanizzano, arriva a quota 70 nelle coppe europee e supera Van Basten nei gol in rossonero. Leggenda.

    Pato e Ronaldinho: 4,5 si dice che Ibra faccia giocare male i compagni di reparto. Forse è vero ma i due brasiliani ce ne mettono molto di loro.

    Casillas: 5,5 Perde il pallone e consente ai rossoneri raggiungere il pari

    Xabi Alonso: 7 Gli altri corrono, lui usa il cervello. Le sue geometrie sono sempre illuminanti.

    Di Maria: 7 per fortuna dei rossoneri cala alla distanza ma abbina qualità e quantità ed è illuminante nell’assist del primo gol.

    Cristiano Ronaldo 7: Mou gli carica il Real sulle spalle lui non si tira indietro. E’ fino al momento la sua migliore stagione della carriera.

    IL TABELLINO
    MILAN-REAL MADRID 2-2

    45′ Higuain, 49′ st Pedro Leon (RM), 23′ st e 33′ st Inzaghi (M)
    Milan (4-3-1-2): Abbiati 5,5; Abate 6, Nesta 7, Thiago Silva 7, Zambrotta 6; Gattuso 7,7 (39′ st Seedorf 5), Pirlo 6, Boateng 5,5; Ronaldinho 4,5 (14′ st Inzaghi 8); Pato 4,5 (27′ st Ambrosini 6), Ibrahimovic 6. A disp.: Amelia, Antonini, Papasthatopoulos, Robinho. All.: Allegri

    Real Madrid (4-2-3-1): Casillas 5,5; S. Ramos 7, Pepe 6 (35′ st Pedro Leon 7), Carvalho 7, Marcelo 6,5; Xabi Alonso 7, Khedira 6,5; Di Maria 7, Ozil 6, Ronaldo 7; Higuain 6,5 (28′ st Benzema 6). A disp.: Dudek, Arbeloa, Albiol, M. Diarra, Canales. All.: Mourinho

    Arbitro: Webb (ING)
    Ammoniti: Boateng, Abate, Ibrahimovic, Gattuso (M), Pepe, Carvalho (RM)
    Espulsi: –

  • Tottenham – Inter, le pagelle

    Tottenham – Inter, le pagelle

    Bale: 8 Bale andata e ritorno. Il gallese umilia Maicon e dimostra di esser uno dei migliori al mondo.
    Crouch: 7 Lo spilungone fa a sportellate con chiunque e segna un gran gol, se avesse piedi migliori sarebbe un extraterrestre.
    Van der Vaart: 7 Segna la prima rete e nonostante una non ottimale condizione fisica si disimpegna meglio del connazionale Sneijder.
    Modric: 7 Tanta qualità in regia.

    Castellazzi: 5,5
    Parte bene poi si fa contagiare dalla serata no della difesa.

    Maicon: 4 Il brasiliano è in crisi e con la testa altrove

    Sneijder: 5 Dopo una stagione super sta rifiatando ma l’Inter ha bisogno di lui.

    Eto’o: 7 E’ arrivato al sedicesimo gol stagionale, trasforma in oro ogni pallone che tocca.
    IL TABELLINO

    TOTTENHAM-INTER 3-1
    18′ van Der Vaart (T); 16′ st Crouch (T); 35′ st Eto’o (I); 44′ st Pavluchenko (T)
    Tottenham (4-4-1-1): Cudicini 6,5; Hutton 5, Kaboul 6, Gallas 6,5, Assou-Ekotto 6; Lennon 6 (40′ st Palacios sv), Huddlestone 6, Modric 7, Bale 8; van Der Vaart 7 (1′ st Jenas 6); Crouch 7 (31′ st Pavlyuchenko 6,5). A disp.: Pletikosa, Bassong, Corluka, Keane. All.: Redknapp
    Inter (4-2-3-1): Castellazzi 5,5; Maicon 4, Lucio 5,5, Samuel 5,5, Chivu 5; J.Zanetti 5,5, Muntari 5 (8′ st Nwankwo 5); Biabiany 4.5 (20′ st Coutinho 6), Sneijder 5, Pandev 5 (21′ st Milito 6,5); Eto’o 7. A disp.: Orlandoni, Santon, Materazzi, Cordoba. All.: Benitez.
    Arbitro: Kassai (Ungheria)
    Ammoniti: Samuel (I), Hutton (T), Chivu (I), Lucio (I)

  • Le pagelle di Milan – Juventus 1-2

    Le pagelle di Milan – Juventus 1-2

    Ecco le pagelle ai protagonisti di Milan – Juve finita 2-1 per i bianconeri.

    MILAN

    Nesta 7: il pilastro della difesa rossonera. Anticipa sempre e a volte si sostituisce a Pirlo, in serata no, ad impostare l’azione.

    Papastathopoulos 5: soffre Quagliarella che gli sguscia da tutte le parti. Non è Thiago Silva e si vede.

    Antonini 4.5: è grave l’errore sul secondo gol della Juve quando Sissoko gli ruba il pallone e s’invola verso la porta di Abbiati ma è responsabile anche nel primo quando consente a Quagliarella di staccare di testa per il vantaggio.

    Pirlo 5.5: serata storta per il regista del Milan che non riesce a tessere la sua solita tela di gioco buttando spesso il pallone in avanti alla ricerca della testa di Ibrahimovic.

    Robinho 6.5: se la sua prestazione è positiva deve ringraziare principalmente il suo diretto marcatore Motta che lo lascia libero di agire spesso e volentieri. L’attaccante brasiliano sta riacquisendo un buono stato di forma.

    Pato 5: impalpabile il giovane attaccante rossonero. Eppure inizia bene la partita, si muove molto e salta l’avversario; si perde strada facendo intestardendosi troppo nelle sue giocate personali. Non al top della condizione fisica.

    Ibrahimovic 6.5: segna il suo primo gol alla sua ex squadra che lo portò in Italia rivelandosi però inutile. Ha 5 buone occasioni per segnare stasera prima si ci mette la traversa, poi Storari e infine la sua mira spesso non precisissima, giustificabile per uno che di scarpe indossa il 47.

    JUVENTUS

    Motta 5: è completamente tagliato fuori dalla partita sin dall’inizio; soffre le accelerazioni di Robinho che salta ogniqualvolta lo punta, non a caso il Milan si rende pericoloso solo dalla zona di sua competenza.

    Bonucci – Legrottaglie 6.5: ottima prova della coppia centrale bianconera. Impeccabili, non sbagliano nulla, buon affiatamento. Davvero niente male per i due difensori che stasera giocavano per la prima volta insieme dal primo minuto in campionato.

    Martinez 6.5: chiamato da Del Neri a raccogliere la pesante eredità di Krasic (squalificato) e cercare di non farlo rimpingere, l’esterno uruguagio compie il suo dovere e regala qualche giocata di classe. Sfortunato perchè deve uscire per infortunio.

    Felipe Melo 7.5: alzi la mano chi non pensa che sia stato il migliore in campo. Gara di grande sostanza a centrocampo, energia e dinamismo allo stato puro per il centrocampista brasiliano che ha disputato la sua migliore partita da quando è alla Juve. Ho imboccato la strada giusta.

    Aquilani 6.5: ordine e qualità in mezzo al campo. Se Felipe Melo è cresciuto è anche per merito suo. Il regista che serviva alla Juve.

    Marchisio 7: Sembra aver trovato finalmente il suo ruolo (di esterno mascherato). Corre, recupera, pressa e imposta. Se Pato annaspa gran parte del merito è suo. E’ la futura colonna del centrocampo bianconero.

    Quagliarella 6.5: sblocca la partita con un bellissimo colpo di testa fa il lavoro che in realtà dovrebbe fare Amauri, facendolo alla grande. Ottimo primo tempo, agevolato anche dalla marcatura imbarazzante di Papastathopoulos, cala comprensibilmente nella ripresa quando si ritrova ad essere l’unico giocatore della Juve a giocare a ridosso dell’area di rigore avversaria.

    Del Piero 7: sfodera una prova di grande generosità sacrificandosi molto. Supera il record di gol in campionato con la maglia della Juve di Boniperti: il suo 179esimo gol in Serie A potrebbe essere l’ultimo segnato a San Siro viste le vicende contrattuali del capitano bianconero. Sarebbe davvero un peccato vedere andare via la bandiera di questa squadra anche perchè lui a smettere di giocare non ci pensa neanche.

    MILAN (4-3-1-2): Abbiati 6; Bonera 6 (34′ Abate 5), Nesta7, Papastathopoulos 5, Antonini 5; Gattuso 6, Pirlo 5.5, Boateng 5.5 (70′ Seedorf 6); Robinho 6.5; Pato 5 (75′ Inzaghi sv), Ibrahimovic 6.5
    JUVENTUS (4-4-2): Storari 6.5; Motta 5, Bonucci 6.5, Legrottaglie 6.5, De Ceglie 6.5 (40′ Pepe 6); Martinez 6.5 (56′ Sissoko 6), Felipe Melo 7.5, Aquilani 6.5, Marchisio 7; Quagliarella 6.5, Del Piero 7 (85′ Amauri sv).

  • Genoa – Inter, pagelle e interviste

    Genoa – Inter, pagelle e interviste

    Muntari: 6,5 Il nigeriano vive una serata di grazia, complice Eduardo segna il gol partita ma anche a centrocampo è stranamente dinamico e preciso.

    Ranocchia: 7 Eto’o in giornata no lo aiuta tanto ma il ragazzo è pronto per la Nazionale maggiore.

    Kaladze: 6,5 Il gerogiano vive una notte da star memore dei derby del passato

    Sneijder: 6 L’olandese avrebbe di che festeggiare (contratto, pallone d’oro) ma è ancora lontano dai suoi livelli, quando si illumina però son dolori per gli avversari.
    IL TABELLINO
    GENOA-INTER 0-1
    Genoa (4-5-1):
    Eduardo 4; Dainelli 6, Ranocchia 7, Kaladze 6,5, Chico 5,5 (13′ st Destro 6,5); Milanetto 5,5, Rafinha 7, Criscito 6,5, Rossi 5,5 (35′ st Boakye sv), Mesto 5 (13′ st Zuculini 5,5); Toni 6,5.
    A disp.: Scarpi, Moretti, Tomovic, Modesto. All.: Gasperini
    Inter (4-2-3-1): Julio Cesar 6 (25′ st Castellazzi 6); Maicon 5,5, Lucio 6, Samuel 6,5, Santon 5,5; Zanetti 6, Cambiasso 6 (19′ Muntari 6,5); Biabiany 5 (39′ st Cordoba sv), Sneijder 6, Coutinho 4,5; Eto’o 5,5.
    A disp.: Materazzi, Obi, Milito, Pandev. All.: Benitez
    Arbitro: Banti
    Marcatori: 47′ Muntari (I)
    Ammoniti: Santon (I), Muntari (I), Milanetto (G), Boakye (G)
    Espulsi:

    Benitez: “Sono contento per il carattere della squadra, l’intensità e il risultato. Non sono contento perchè abbiamo perso troppi palloni e tenuto poco possesso palla. la squadra può migliorare ancora del 30%, però siamo determinati e vincenti. Con i giocatori di qualità è difficile fare la fase difensiva, ma sono certo che miglioreremo durante l’anno”.

    Preziosi: “Sono disgustato, lo spettacolo degli ultimi quindici minuti è stato inverosimile vedere una squadra che punta a vincere lo scudetto comportarsi come una provinciale è disgustoso. Non dovrebbero ricorrere a certi espedienti”

    Gasperini: “Il primo tempo è stato buono potevamo andare in vantaggio e invece abbiamo preso gol nei minuti di recupero. Avevamo preparato bene la gara, dovevamo allungare la squadra e ripartire anche con i difensori. Abbiamo perso qualche pallone di troppo, però la squadra ha giocato con ordine in difesa ed è riuscita a ripartire con velocità. Nel finale abbiamo giocato con maggiore fisicità, potevamo almeno portare a casa un pareggio. Dispiace perdere questi punti, ma lo spirito di squadra è stato ottimo”

  • Le pagelle di Napoli – Milan, Super Lavezzi non basta

    Le pagelle di Napoli – Milan, Super Lavezzi non basta

    Lavezzi: 8 Il San Paolo aspettava l’ennesimo guizzo di Cavani ma se il Napoli è stato in partita fino al 90′ è merito del Pocho imprendibile per chiunque e autore da un gol geniale.

    Robinho: 7 Il brasiliano cresce di partita in partia, è l’uomo in più nel primo tempo rossonero, cala alla distanza ma continuando cosi metterà in difficoltà Allegri.

    Abbiati: 6,5 Alterna parate straordinarie ad uscite imbarazzanti, la difesa non gli da sicurezza e non ha colpe particolari sul gol.

    De Sanctis: 7
    Insieme a Lavezzi ha tenuto a galla il Napoli. Eroiche alcune sue uscite

    Oddo: 6,5
    La moria di laterali rossoneri lo riporta alla ribalta, Massimone confeziona due assist e prova a rilanciarsi ma è in fase difensiva che dovrà crescere.

    IL TABELLINO
    NAPOLI-MILAN 1-2
    Napoli (3-4-2-1):
    De Sanctis 7; Campagnaro 5.5, Aronica 5, Grava 5; Maggio sv (23′ Yebda 6), Pazienza 4, Gargano 6.5 (39′ st Dumitru 6), Dossena 6.5; Hamsik 5 (24′ st Sosa 5), Lavezzi 8; Cavani 6. A disp.: Iezzo, Cribari, Vitale, Blasi. All.: Mazzarri 6
    Milan (4-3-3): Abbiati 6,5; Bonera 6.5, Nesta 6, Papastathopoulos 4.5, Antonini sv (12′ Oddo 6.5); Gattuso 6.5 (42′ st Flamini sv), Pirlo 7, Boateng 5.5; Robinho 7, Ibrahimovic 6.5 (31′ st Seedorf sv), Pato 5.5. A disp.: Amelia, Yepes, Montelongo, Inzaghi. All.: Allegri 6.5
    Arbitro: Rizzoli
    Marcatori: 22′ Robinho (M), 27′ st Ibrahimovic (M), 33′ st Lavezzi (N)
    Ammoniti: Campagnaro (N); Papastathopoulos, Robinho, Boateng, Bonera (M)
    Espulsi: 46′ Pazienza (N) per doppia ammonizione