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  • Le pagelle di Inter – Lecce 1-0: Pazzini decisivo

    Le pagelle di Inter – Lecce 1-0: Pazzini decisivo

    Pagelle Inter

    Julio Cesar 7 Sul tabellone dei marcatori dovrebbe esserci anche il suo nome, perché la parata che compie nel finale vale quanto un gol. Dopo gli erroracci di Monaco e San Siro contro il Bayern, ricorda a tutti che i campioni dopo gli errori si sanno rialzare e tornare grandi. Idolo.

    Maicon 5,5 Poche incursioni, qualche sofferenza di troppo in fase difensiva e molte conclusioni sbilenche. Non è in giornata e si vede dal passo. Prestazione opaca anche a Monaco. Forse sta accusando la stanchezza, non avendo praticamente riposato mai da quando in panchina siede Leonardo.

    Lucio 6 La sua partita è senza sbavature, perché chiude dove è possibile e non concede nulla agli avversari. Il problema sta nel fatto che fosse diffidato, ed è davvero inspiegabile l’ammonizione rimediata a centrocampo. Stacco e colpo da pallavolista in un’azione che non aveva nulla di pericoloso. Salterà il derby in un momento in cui la sua presenza era fondamentale. Avventato.

    Chivu 7 In una non recentissima intervista il giocatore romeno aveva dichiarato di non trovarsi bene a giocare vicino alla linea di campo, disprezzando il ruolo di terzino. Torna a ‘casa sua’ al centro della difesa come ai tempi della Roma, e fa una partita senza nemmeno una sbavatura. Perfetto in fase di copertura e nel gioco aereo. Leonardo ha un’opzione in più per coprire il vuoto lasciato da Lucio nel derby.

    Pazzini 7 Di solito il primo pallone che tocca lo mette dentro. Stavolta si concede il ‘lusso’ di sbagliare. Prima colpisce di testa a colpo sicuro e Rosati gli nega il gol. Nell’azione seguente si vendica gonfiando la rete e esultando a modo suo, con la curva che impazzisce. L’esultanza del bomber nerazzurro stavolta è anche un segnale per il Milan: “occhio stiamo arrivando!”

    Pagelle Lecce

    Rosati 6 Incolpevole sul gol di Pazzini, gli nega la rete un minuto prima con una grande parata su un colpo di testa ravvicinato. Per il resto, non viene impegnato perché la partita non regala molte occasioni da gol ai giocatori nerazzurri.

    Tomovic 5,5 Parte bene e si presenta più volte davanti . Nel finale di primo tempo ha una grande occasione al limite dell’area ma manca il controllo e fa partire un cross svirgolato. Anche nel secondo tempo si affaccia dalle parti dell’area interista con coraggio.

    Oliveira 5,5 Lotta come un leone e ruba molti palloni a centrocampo facendo ripartire la manovra offensiva della sua squadra. Al 37’ ha un’occasione d’oro con una punizione al limite dell’area, ma calcia di potenza sulla barriera.

    Bertolacci 5,5 l’uomo che aveva castigato la Juve, sbaglia la più clamorosa delle palle gol della partita, calciando un piattone centrale dall’altezza del dischetto di rigore. Julio Cesar non si fa sorprendere e ferma il risultato sul’ 1 a 0. Da segnalare anche la punizione conquistata su Chivu che Oliveira sbaglierà al limite dell’area.

    Giacomazzi 5 non è giornata per lui, e si vede soprattutto quando continua a fare falli su Eto’o e su Sneijder. Rimedia l’ammonizione ma continua imperterrito. Essendo diffidato come Lucio, poteva evitare. Salterà la prossima partita contro l’Udinese. Nervoso.

    INTER-LECCE 1-0

    MARCATORE: Pazzini al 7’ st.

    INTER (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Chivu, Zanetti; Cambiasso, Thiago Motta; Pandev (dal 28’ s.t. Coutinho), Sneijder (dal 39’ s.t. Kharja), Eto’o (dal 48’ s.t. Stankovic); Pazzini.

    A disposizione: (Castellazzi, Materazzi, Nagatomo, Mariga).

    Allenatore: Leonardo

    LECCE (4-2-3-1): Rosati; Tomovic (dal 48’ s.t. Donati), Ferrario, Fabiano, Brivio (dal 45’ s.t Piatti); Olivera, Vives, Giacomazzi (dal 38’ s.t. Jeda), Bertolacci, Mesbah; Corvia.

    A disposizione: (Benassi, Gustavo, Grossmuller, Coppola).

    Allenatore: De Canio.

    ARBITRO: Orsato di Schio.

    NOTE: ammoniti Giacomazzi (L), Tomovic (L), Motta (I) per gioco scorretto, Lucio (I) per c.n.r., Rosati (L) per proteste.

  • Pagelle Fiorentina – Roma 2-2

    Pagelle Fiorentina – Roma 2-2

    Pagelle Fiorentina
    Gamberini: 6,5 segna il gol del momentaneo vantaggio e gioca una buona partita in difesa.

    Montolivo: 6,5 la scelta di Mihajlovic lo aiuta, in regia ha più spazio per esaltare le sue doti di palleggio

    Mutu: 7
    E’ stata una grande perdita per la stagione viola e le prestazioni di queste domeniche ne fanno aumentare il rimpianto.

    Vargas: 7
    Insieme a Mutu è mancato nei momenti cruciali ai viola. E’ finalmente quello di un tempo. Letale al cross e nelle conclusioni, splendida la coordinazione nell’occasione fermata dalla treversa.

    Pagelle Roma:

    Doni: 5 Il portiere per la Roma è un problema reale.

    Mexes – Juan: 5
    Tantissime incertezze e spesso troppo superficiali.

    Pizarro: 6,5
    Il centrocampo della Roma rivive grazie alle sue geometrie.
    Menez: 4,5 Irritante, fermo, scontroso. Non è più il giocaotore della passata stagione.
    Totti: 8 Si mette il peso della Roma sulle spalle, segna la seconda doppietta consecutiva e raggiugne quota 201.

    IL TABELLINO
    Fiorentina-Roma 2-2
    Fiorentina (4-3-1-2):
    Boruc 6; Comotto 5, Gamberini 6,5, Natali 6, Pasqual 5,5; Behrami 5,5, Montolivo 6,5, Vargas 7 (38’st D’Agostino sv); Santana 6 (22’st Ljajic 5,5); Mutu 7, Gilardino 5 (42’st Babacar sv). A disposizione: Neto, De Silvestri, Camporese, Donadel. All.: Mihajlovic.
    Roma (4-2-3-1): Doni 5; N.Burdisso 6,5, Mexes 5, Juan 5, Riise 6,5; Pizarro 6,5, De Rossi 5 (45’st Greco sv); Taddei 5,5 (8’st Rosi 6), Perrotta 6 (33’st Brighi sv), Menez 4; Totti 8. A disposizione: Lobont, Castellini, Simplicio, Borriello. All.: Montella.
    Arbitro: Mazzoleni di Bergamo
    Marcatori: 22′ Mutu (F), 27′ rig., 7’st Totti (R), 34′ Gamberini (F)
    Ammoniti: Comotto, Natali (F), Mexes, Menez (R)

  • Lazio – Cesena 1-0. Pagelle: Torna Zarate

    Lazio – Cesena 1-0. Pagelle: Torna Zarate

    Pagelle Lazio

    Biava 6: A dire il vero tranne qualche piccola sortita offensiva che è venuta soprattutto dalle fasce, il Cesena non ha creato grosse difficoltà a tutta la difesa laziale, ma se insieme a Dias, formano la coppia centrale meno perforata un motivo ci sarà. L’ex palermo da sicurezza a tutto il suo reparto e se Antonioli non ci mettesse una pezza, a fine primo tempo il capitolo Cesena sarebbe già chiuso grazie ad un suo colpo di testa da distanza ravvicinata. Sufficienza piena solo perchè fondamentalmente è stato un sabato di ordinaria amministrazione.

    Mauri 7: Si muove bene sia come mezzala sinistra sia come trequartista quando Reja decide di spostarlo più avanti. Non sbaglia un pallone e dopo solo un minuto e mezzo serve a Zarate l’assist per il gol partita. Esce all’ 85° stremato, dopo i 10 minuti nel derby una buona prova, è un rientro importante per la lotta al quarto posto.

    Hernanes 5: Nemo propheta in patria ed oggi sembra essere proprio così, il trequartista biancoceleste sembra spaesato e avulso dal gioco, sbaglia anche le cose più semplici e viene giustamente sostituito a metà del secondo tempo con Brocchi.

    Zarate 7: Maurito sembra essere quello dei tempi migliori, sfrutta al meglio la prima occasione che gli capita e poi cerca di rendersi utile approfittando degli spazi che il Cesena gli concede, a volte si piace troppo e si concede qualche lusso inutile, se cominciasse a giocare più per gli altri che per se stesso il suo rendimento sarebbe certamente migliore e potrebbe risultare più decisivo e più continuo.

    Sculli 7: Gli manca solo il gol e ci va quasi vicino se non fosse per un miracolo di Antonioli in coabitazione con il palo, si rende sempre pericoloso con i suoi contro-movimenti, s’inserisce bene tra le maglie romagnole e se solo fosse servito più spesso dai suoi compagni di reparto potrebbe trovarsi più volte a tu per tu con l’estremo difensore bianconero.

     

    Lazio (4-3-1-2): Muslera 6; Scaloni 6 (77′ Stendardo s.v.), Biava 6, Dias 6, Garrido 5,5; Gonzalez 6, Matuzalem 6, Mauri 7 (85′ Kozak s.v.); Hernanes 5 (Brocchi 6); Zarate 7, Sculli 7.
    Panchina: Berni, Stendardo, Foggia, Ceccarelli, Del Nero, Meghni, Kozak.

    Antonioli 6,5: Si deve arrendere al secondo minuto a Zarate che lo punisce da posizione ravvicinata, ma il resto della partita para tutto ciò che gli capita, è merito suo se il Cesena non capitola e può sperare nel pareggio fino alla fine. Nonno Antonioli a 41 anni suonati, dei quali più della metà passati a calcare i campi da gioco, non sembra subire il peso dell’età.

    Santon 6,5: Il bambino, come lo chiamava Mourinho, sembra amare la provincia e pare un giocatore rigenerato dalla cura Ficcadenti, fa bene sia a destra nel primo tempo che a sinistra come ala, nel secondo. Sempre pronto ad appoggiare la manovra dei suoi, si muove bene, salta l’uomo e arriva anche a concludere, senza però causare grossi problemi alla porta di Muslera. E’ certamente sulla buona strada.

    Parolo 5: Uomo copertina nella sfida dello scorso sabato contro la Juventus, il neoazzurro non brilla nella partita odierna, disputa un match anonimo, non accompagna quasi mai i suoi compagni con gli inserimenti da dietro e l’unica volta che lo fa ed ha la possibilità di colpire cicca malamente il tiro. Ci si aspetta molto di più da uno come lui.

    Bogdani 5: Dov’è? Se lo chiedono anche i suoi compagni, dovrebbe essere il riferimento lì davanti e invece si nasconde dietro i difensori concedendo vita facile ai centrali biancocelesti. Ficcandenti lo sostituisce a fine primo tempo con Ceccarelli e la partita dei cesenati cambia volto.

    Malonga 6,5: Il ragazzino che sostituisce lo squalificato Giaccherini corre, dribbla ed è sempre una spina nel fianco della difesa laziale. Peccato che sia poco incisivo e non tiri mai in porta, ma con il suo movimento è l’unico che cerca di combinare qualcosa là davanti.

     

    Cesena (4-3-3): Antonioli 6,5; Santon 6,5, Pellegrino 5, Von Bergen 6, Lauro 5,5 (68′ Benalouane s.v.); Caserta 5,5 (68′ Riski s.v.), Colucci 5, Parolo 5; Jimenez 5,5, Bogdani 5 (46′ Ceccarelli 6), Malonga 6,5.
    Panchina: Calderoni, Benalouane, Ceccarelli, Piangerelli, Appiah, Gorobsov, Riski.

  • Le pagelle di Palermo – Milan 1-0. Naufragio rossonero

    Le pagelle di Palermo – Milan 1-0. Naufragio rossonero

    PALERMO

    Sirigu 7: Il portiere italiano si esalta in un paio d’interventi e mantiene inviolata la porta rosanero.

    Migliaccio 7: Ancora una volta preziosissimo in un ruolo che non è il suo. Tanto lavoro sporco per un giocatore forse sottovalutato

    Pastore 6,5: Non è ancora il giocatore ammirato ad inizio stagione ma stasera mostra di essere in ripresa.

    Pinilla 6,5: Giocatore preziosissimo nel reparto offensiva. Fa salire la squadra e tiene palla. Mette in difficoltà Thiago Silva.

    MILAN

    Abbiati 6: Si fa trovare pronto quando è chiamato in causa, un pò per merito suo un pò per colpa degli attacanti avversari. Incolpevole sul gol.

    Seedorf 6: Probabilmente il migliore dei suoi, unico a salvarsi nel naufragio del Milan.Cassano 5: Partita scialba dell’attaccante barese. Non incide e spreca l’unica vera occasione che gli si presenta.

    Pato 5: Corre a vuoto e non è mai pericoloso. Non sostituisce Ibra.

    TABELLINO

    Palermo (3-4-1-2): Sirigu; Muñoz, Goian, Migliaccio; Darmian, Bacinovic (Acquah), Nocerino, Ilicic, Balzaretti; Pastore (Miccoli), Pinilla (Hernandez). Panchina: Benussi, Garcia, Andelkovic, Liverani,. All.: Cosmi.

    Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Jankulovski (Antonini); Gattuso, Van Bommel (Boateng), Flamini; Seedorf; Pato (Robinho), Cassano. Panchina: Amelia, Yepes, Bonera, Emanuelson.All.: Allegri

  • Pagelle Bayern Monaco – Inter 2-3, Pandev croce e delizia

    Pagelle Bayern Monaco – Inter 2-3, Pandev croce e delizia

    Pagelle Inter

    Eto 8 Nemmeno inizia la partita e lui per ricordare a tutti qual è la cosa che sa fare meglio mette la palla in rete al 4’ minuto, portandosi a quota 8 gol in Champions League e a 32 reti stagionali. Lotta in tutte le zone del campo, e veste le panni dell’assist man servendo il passaggio decisivo del 2 a 2 di Sneijder. Nel finale mette giù una palla impossibile, la controlla in area, attira su di sé tre uomini e serve un pallone perfetto sui piedi di Pandev. Il macedone ringrazia segnando e regalando la qualificazione all’Inter.

    Sneijder 7,5 Splendida la sua partita. È la chiave del centrocampo nerazzurro. Sembra avere gli occhi anche dietro la testa quando serve assist tagliando l’intero campo, con giocate  a cercare i compagni a memoria. Entra anche lui nella lista dei marcatori trovando gloria da fuori area con un gran tiro indirizzato nell’angolino basso della porta di Kraft.

    Julio Cesar 6 Il voto mente. Avrebbe potuto macchiare la mancata qualificazione dell’Inter con due errori imperdonabili. All’andata aveva regalato il gol a Mario Gomez. Forse innamorato del bomber tedesco decide di concedergli il bis, facendosi scappare dalle mani una palla innocua di Robben. Viene punito anche dal pallonetto di Muller con un’uscita infelice. Poi si ricorda di essere il numero 1, e chiude la porta a Ribery, congelando il risultato. Nella ripresa si rende protagonista con almeno un paio di interventi decisivi e si fa perdonare per gli erroracci commessi. Ringrazi Pandev per il gol altrimenti staremo parlando di altro

    Ranocchia 6 Discorso simile a Julio Cesar per Ranocchia, con una partita a due facce, da Jekyll e mr. Hide. Primo tempo in costante difficoltà, dove non riesce proprio a prendere le misure agli attaccanti del Bayern e soffre moltissimo come tutti i suoi compagni del reparto difensivo. Diventa decisivo nel finale soprattutto con un paio di chiusure su Ribery e su Gomez negli ultimi minuti.

    Pandev 6,5 il tifoso nerazzurro lo odia e lo maledice per tutta la partita e poi nel finale realizza il gol qualificazione e fa impazzire di gioia tutti! I compagni che fino ad un attimo prima gli avrebbero messo volentieri le mani addosso (vedere le imprecazioni di Sneijder quando gli mura il tiro indirizzato a rete), lo riempiono di abbracci e di complimenti. Questo è il calcio.

    Pagelle Bayern


    Robben7 Devastante. Chivu non lo vede mai, e nemmeno con l’aiuto di Cambiasso e Thiago Motta lo riescono a fermare. È lui insieme a Ribery l’arma in più del Bayern. Poi non si capisce perché, forse per un problema fisico(altrimenti sarebbe stato un puro suicido tattico) Van Gaal lo sostituisce e inevitabilmente il Bayern cala in maniera evidente.

    Ribery 6,5 Benissimo nel primo tempo, bene nella prima parte del secondo, poi prova troppo a giocare da solo e affonda insieme al resto della squadra. Resta comunque il fatto che abbia giocato una buona partita e se il Bayern avesse vinto il voto sarebbe stato sicuramente diverso.

    Muller 7 Cosa c’è da aggiungere su questo giovane talento tedesco? Nell’ultimo mondiale aveva dimostrato di essere un vero campione negli inserimenti e nella capacità di segnare. Stasera lo ricorda a tutti quando entra in area con il tempo perfetto e scavalca Julio Cesar con un pallonetto d’esterno delizioso.

    Gomez 6,5 Ancora una volta in gol con la complicità del portiere nerazzurro. O sono amanti segreti o semplicemente gli porta fortuna giocare contro Julio Cesar. Resta il fatto che anche stasera non deve far niente altro che aspettare l’occasione buona per metterla dentro facile facile. Davanti al numero uno nerazzurro stasera quando arriva lui si sente quasi la musichetta tanto famosa del “ti piace vincere facile?” Bom sci bom sci bom bom bom….

  • Pagelle Parma-Napoli 1-3: Torna Lavezzi ma Cavani dov’è?

    Pagelle Parma-Napoli 1-3: Torna Lavezzi ma Cavani dov’è?

    Victor Ruiz 6,5: Il giovane difensore spagnolo esordisce alla grande e si mostra all’altezza della situazione, tiene botta con un cliente non facile come Candreva e non si perde mai in fronzoli, si muove con una certa autorità nonostante l’età e la poca esperienza maturata fino ad adesso. Ottimo investimento per il futuro.

    Maggio 6,5: Fa dannare Modesto che lo deve inseguire per tutta la fascia, poco presente in fase difensiva dove concede troppo a Palladino, si riscatta totalmente siglando il terzo gol, che chiude di fatto i giochi. In ripresa dopo le opache prestazioni con Milan e Brescia.

    Hamsik 6,5: Nonostante il gol e l’assist non brilla come al solito e non gioca il suo miglior calcio, da uno come lui ci si aspetta sicuramente molto molto di più in fase di costruzione e di possesso palla, troppo spesso lo si trova a vagare senza meta. Designato da Nedved come suo erede ha molto ancora da imparare dal giocatore ceco.

    Lavezzi 8: Torna e il Napoli ritrova gioco e vittoria, non sarà San Gennaro ma per i tifosi napoletani è sicuramente una manna e un dispensatore di miracoli viste le ultime tre partite dei partenopei. Un assist, un gol e tanta tanta sostanza, con lui in campo è tutta un’altra musica e la parola scudetto non pare poi così tanto tabù.

    Cavani 5: Il bomber da 20 reti si è bloccato, da 4 partite ha smarrito la via del gol e il suo digiuno continua anche al Tardini. Quasi mai pericoloso, l’attaccante uruguayano ha le polveri bagnate e non è un caso che da quando lui non segna più il Napoli soffre ed ha avuto un calo di risultati.

    Napoli: De Sanctis 6; Santacroce 6(40’st Cribari s.v.), Cannavaro 6, Ruiz 6,5; Maggio 6,5, Pazienza 6, Yebda 6 (33’st Gargano s.v.), Zuniga 6; Hamsik 6,5(47’st Mascara s.v.), Lavezzi 8, Cavani 5. (Iezzo, Vitale, Sosa, C.Lucarelli).

     

    Pagelle Parma

    Valiani 4,5: Non ne azzecca una, impacciato poco propositivo, non approfitta mai degli spazi che Zuniga gli concede e non è certo per merito suo se l’esterno del Napoli non punge quasi mai e non crea problemi alla retroguardia parmense. Da rivedere sicuramente.

    Modesto 4,5: Vale lo stesso discorso fatto per Valiani, con una sola differenza i pericoli vengono tutti dalla sua parte e lui non riesce a trovare il bandolo della matassa, lasciando scoperta più volte la difesa a tre, cosa che lo porta a discutere con Lucarelli e Galloppa e a prendersi gli improperi di Marino. Colpevole su entrambe le prime due reti degli avversari è l’ombra di quel laterale che a Reggio Calabria ricordano come un motorino instancabile che faceva faville sulla fascia.

    Galloppa 4: Sulle qualità tecniche poco da dire, il ragazzo è bravo e si vede, quando è in giornata è uno dei migliori centrocampisti che il calcio italiano abbia a disposizione, ma stasera anche lui non ne indovina una, troppo farraginoso nella manovra e avulso dal gioco dei suoi. Come ciliegina su una prestazione mediocre si fa buttare fuori a causa di un intervento scoordinato e pericoloso sul malcapitato Hamsik.

    Palladino 7,5: Il più pericoloso dei suoi, autore di una prova superba si rende più volte pericoloso e sigla un gol meraviglioso che vale il momentaneo vantaggio. Un giocatore restituito alla causa qualora riuscisse a confermarsi su questi livelli e a questi ritmi potrebbe dare una grossa mano al Parma per raggiungere una salvezza che appare sempre più complicata dopo questa sconfitta.

    Bojinov 5: Marino gli da fiducia preferendolo a Crespo, per sostituire l’infortunato Amauri, ma il bulgaro sembra un giocatore all’ultima stagione in carriera nonostante i 25 anni all’anagrafe. Aveva incantato il pubblico di Lecce con le sue giocate e il suo fiuto del gol, ma i lunghi infortuni che l’hanno tenuto fuori dal campo di gioco per mesi si fanno sentire. Ha bisogno di tempo per ritrovare fiducia in sé stesso e condizione fisica adeguata.

    Parma: Mirante 5; Zaccardo 5, Paci 6, A.Lucarelli 5,5; Valiani 4,5, Galloppa 4, Dzemail 5, Modesto 4,5 (43’st Pisano s.v.); Candreva 6,5(24’st Giovinco 6), Palladino 7,5, Bojinov 5(15’st Crespo 5). (Pavarini, Feltscher, Morrone, Felipe Oliveira)

  • Le pagelle di Genoa – Palermo 1-0: Delude Pastore

    Le pagelle di Genoa – Palermo 1-0: Delude Pastore

    GENOA

    Eduardo: 6 Il portiere portoghese dà finalmentre un po di sicurezza al reparto difensivo dopo le papere delle settimane precedenti.

    Marco Rossi: 6,5 Grande sostanza del mediano rossoblu. Sempre pronto a raddoppiare sugli avversari e a far ripartire la squadra.

    Palacio 7:  Semina scompiglio nella trequarti avversaria con un misto di corsa e tecnica individuale che lo rendono sempre pericoloso.

    Floro Flores 7: Segna la rete della vittoria e fa tanto lavoro prezioso in mezzo all’aria di rigore, regalando sponde oppure cercando la conclusione personale.

    PALERMO

    Sirigu 6: Partita luci e ombre per il portiere rosanero. Bravo a murare due volte Palacio e a disinnescare le punizioni di Veloso. Meno bene in uscita sulle palle alte

    Migliaccio 6,5: Anche schierato fuori ruolo svolge benissimo i compiti che gli vengo assegnati, risultando più volte decisivo nelle chiusure difensive.

    Pastore 5,5: Non riesce a trovare spazi nella metà campo avversaria e col passare dei minuti diventa sempre più demotivato. Una magia nella ripresa ma niente di più.

    Hernandez 5,5: Il giovane uruguayano prova a rendersi utile nella manovra d’attacco e va vicino al gol nella ripresa. Patisce il momento negativo di tutta la squadra.

    TABELLINO

    Genoa (4-4-2): Eduardo; Mesto, Dainelli, Kaladze, Criscito; Konko (26′st Rafinha), Veloso, Kucka, Rossi (38′st Chico); Palacio, Floro Flores (42′st Boselli). A disposizione: Scarpi, Moretti, Paloschi, Milanetto.

    Allenatore: Ballardini.

    Palermo (3-4-1-2): Sirigu; Munoz, Bovo, Migliaccio; Cassani (6′ Darmian), Nocerino, Bacinovic, Balzaretti; Pastore; Hernandez (36′st Pinilla), Miccoli (9′st Ilicic). A disposizione: Benussi, Acquah, Liverani, Andelkovic.

    Allenatore: Cosmi.

    Arbitro: Romeo

    Marcatori: 32′st Floro Flores

    Ammoniti: Dainelli (G), Bovo (P)

  • Le pagelle di Roma – Lazio 2-0: Muslera ‘Er Saponetta’

    Le pagelle di Roma – Lazio 2-0: Muslera ‘Er Saponetta’

    Pagelle Roma

    De Rossi 6.5 Buona la partita di capitan futuro, che si rende utile alla squadra nel primo tempo e recupera moltissimi palloni. Buona anche la fase di ripartenza, con diversi assist serviti al capitano Francesco Totti.  Si becca un giallo per un intervento un po’ scomposto a centrocampo, per eccesso di foga agonistica. Ma in generale compie il suo mestiere e in maniera discreta.

    Riise 6,5 Praticamente sbaglia poco e niente, chiudendo benissimo su Sculli e su Lichtsteiner, avversari costantemente presenti sulla sua fascia. Non dimentica la fase offensiva e quando può scende da sinistra per servire cross o permettere gli inserimenti e i tagli delle punte. Semaforo “Rosso” per gli attaccanti laziali sulla sua corsia.

    Totti 7,5 Non segnava da 8 anni in un derby, stavolta si impegna e addirittura ne fa due. Dedica già vista sulla maglia per Ilary con su scritto “sei sempre unica”. Nel primo tempo si sacrifica moltissimo in fase di copertura dando una mano alla squadra e lottando come un leone a centrocampo. Poi quando gli capita l’occasione giusta, su punizione lascia il suo biglietto da visita con firma e dedica a Muslera, che intento a leggere si scorda di parare. Gloria nel finale  con la realizzazione del rigore del 2 a 0. Mezzo voto in meno per le continui liti nel finale con mezza squadra biancoceleste.

    Simplicio 6,5 Decisivo il suo ingresso nel finale, quando la partita sembra volgere al termine,viene servito in area da Taddei  e riesce a procurarsi il rigore che chiuderà ogni sogno di un’eventuale rimonta laziale. Al posto giusto nel momento giusto!

    Pizzarro 7 Quando manca lui si sente. Per informazioni chiedere a Ranieri. È davvero il giocatore che completa questa squadra, detta i tempi e fa funzionare alla perfezione tutti i meccanismi di gioco. Si presenta all’Olimpico in questo derby con un gran tiro da fuori area che colpisce la traversa  e fa tremare lo stadio. Non si contano i suoi dribbling, i palloni giocati a centrocampo e gli assist serviti alle punte. Fondamentale

     

     

    Pagelle Lazio

     

    Hernanes 6 Il migliore in campo per i suoi senza ombra di dubbio. Rimane ancora  inspiegabile la sostituzione nel secondo tempo da parte dell’allenotore biancoceleste Reja, che lo toglie per inserire Mauri. Ha qualità tecniche non indifferenti e ogni volta che gli arriva il pallone sa come rendersi pericoloso. Suo uno dei pochi tiri pericolosi della partita e suoi molti assist per un Floccari poco ispirato in attacco.

    Zarate 5 Davvero poco incisivo. Si intestardisce e prova una quantità esorbitante di dribbling, ma senza risultati positivi. Praticamente è come una zanzara sulla schiena di un rinoceronte: Innocuo. Sostituito nella ripresa, fa rimpiangere a Reja la scelta di averlo messo in campo fin dal primo minuto.

    Ledesma 5 Poca qualità, in una partita anonima per l’italo argentino. Nel finale sale agli onori delle cronache con l’espulsione rimediata per le continue proteste nei confronti di Tagliavento. Nervosetto

    Radu 4 Tralasciando la partita, dove non commette particolari errori in fase difensiva, il voto è per il gesto inqualificabile che compie nel finale del secondo tempo. Totti e Simplicio ritardano la battuta di una punizione all’altezza del corner, lui si infastidisce e senza alcun motivo va a rifilare una testata al brasiliano a due passi dall’assistente dell’arbitro. Rosso diretto e Lazio in 10. Senza parole.

    Muslera 4 a Roma dopo l’ennesimo errore sul calcio di punizione di Totti lo chiameranno ‘Er saponetta’. Piazza male la barriera e non vede partire il bolide del capitano giallorosso. Complice diretto del gol, quando la palla gli passa tra le mani prima di finire in rete. Fosse la prima volta avremmo anche capito, ma ormai nella capitale si parla della ‘maledizione delle mani saponettate’!

  • Le pagelle di Milan – Bari 1-1. Follia di Ibra

    Le pagelle di Milan – Bari 1-1. Follia di Ibra

    Pagelle Milan
    Abbiati: 6,5 Non può nulla sul gol, nel finale però compie un ottimo intervento che tiene il Milan in partita.

    Abate: 7 Le cure di Allegri lo hanno migliorato tantissimo, copre e spinge ma spesso è il solo a crederci.

    Nesta: 5,5 Una giornata meno gloriosa del solito e un brutto intervento che forse meritava qualcosa in più del giallo.

    Van Bommel: 6,5
    Con un secondo tempo da gladiatore recupera l’amnesia del primo tempo sul gol

    Robinho: 5
    Allegri stravede per lui perchè corre e aiuta tutti, allo stesso modo però pecca sempre in zona gol.

    Ibrahimovic: 4 E’ a corto di fiato ed ha deciso di mettersi a riposo da solo. Soffre forse gli sfottò dei tifosi nerazzurri, ma senza di lui il Milan si sveglia.

    Cassano: 6,5 IL suo ingresso dà brio e segna un gol fondamentale forse per il campionato.

    Pagelle Bari

    Gillet: 7 Le sue qualità non sono un mistero, brilla per senso della posizione e reattività.

    Rossi: 7 Le milanesi lo hanno maltrattato, vorrà dire qualcosa? E’ un buon difensore.

    Almiron: 6,5 E’ prezioso il suo contributo a supporto di tutti i compagni in difficoltà.

    Bentivoglio: 6,5
    Mutti gli chiede grinta oltre alle sue qualità e l’ex clivense si dimostra disponibile al sacrficio.

    Rodolf: 7 Segna poco ma i suoi gol son sempre pesanti.
    IL TABELLINO
    MILAN-BARI 1-1

    39′ Rudolf (B); 37′ st Cassano (M)
    Milan (4-3-1-2): Abbiati 6,5; Abate 7, Nesta 5,5, Thiago Silva 7, Antonini 6; Gattuso 6 (36′ st Seedorf sv), Van Bommel 6,5, Merkel 5 (1′ st Emanuelson 6,5); Robinho 5 (11′ st Cassano 6,5); Ibrahimovic 4, Pato 5. A disp.: Amelia, Yepes, Zambrotta, Flamini. All.: Allegri.
    Bari (4-4-2): Gillet 7; A.Masiello 6,5 (1′ st Rinaldi 6), Belmonte 6, Glik 6,5, Marco Rossi 7; Alvarez 5 (16′ st Huseklepp 6), Codrea 6,5, Almiron 6,5, Bentivoglio 6,5; Rudolf 7 (23′ st Kopunek 6), Ghezzal 5. A disp.: Padelli, Parisi, Donati, Okaka. All.: Mutti.
    Arbitro: Brighi
    Ammoniti: Bentivoglio (B), Ibrahimovic (M), Gillet (B), Nesta (M), Rossi (B)
    Espulso: 28′ st Ibrahimovic (M)

  • Le pagelle di Cesena – Juventus 2-2

    CESENA

    Santon: 5 Sta diventando il gemello triste di quel ragazzo che aveva entusiasmato nei duelli contro Cristiano Ronaldo. Partita ordinata dietro ma non impressiona.

    Lauro: 6,5 In un ruolo dove i giocatori bravi sono rari, il Cesena ha la fortuna di avere un giocatore più che affidabile. Corre e lotta sulla fascia di competenza.

    Parolo: 7,5 Una prestazione da incorniciare per il centrocampista del Cesena che oltre a fare il suo lavoro di centrocampista si inventa attaccante e prima procura il rigore e poi sengna la rete del pareggio.

    Giaccherini: 5 Stecca la partita forse anche per l’errore macroscopico che compie nel primo tempo.

    JUVENTUS

    Buffon: 7 Nonostante il fallo (da espulsione) compiuto in occasione del rigore, Buffon salva letteralmete la porta tirando fuori tutto il repertorio delle grandi parate.

    Chiellini 4,5: Non sembra nemmeno lui quel ragazzone goffo e impreciso al centro della difesa. Partita da dimenticare al più presto

    Del Piero: 7,5 Nel primo tempo sfodera giocate di gran classe ed è determinante nell’azione del primo gol. Applausi al momento della sostituzione

    Matri : 8 Segna due gol bellissimi e da tutto per la squadra. Nel secondo tempo si batte come un leone fino al momento del cambio