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  • Pagelle Roma – Palermo. Pinilla – Hernadez show

    Pagelle Roma – Palermo. Pinilla – Hernadez show

    Pagelle Roma

    Burdisso 5: Insieme al compagno centrale ne combinano di tutti i colori. L’argentino è prima graziato e poi punito da Romeo, sempre per degli interventi scoordinati sullo scatenato Pinilla. Di sicuro non il giocatore visto l’anno scorso e tanto apprezzato da Ranieri.

    Loria 5: L’ex granata non gioca titolare da tempo immemore e a vederlo giocare si capisce anche il perchè, nonostante gli attacchi del Palermo non siano irresistibili il centrale romanista sembra essere sempre in difficoltà, va in bambola tenendo in gioco Hernandez sul decisivo 1-2.

    Menez 6: In campo dal primo minuto, si divora due gol in avvio di primo e secondo tempo, sembra però essere il più mobile fra i suoi ha il merito di procurarsi il rigore del momentaneo vantaggio giallorosso e quello di fornire un assist al bacio a Vucinic, che però il compagno montenegrino non sfrutta.

    De Rossi 5: Capitan Futuro da troppo tempo non è più lui, risulta poco incisivo sia in fase d’attacco sia in fase di difesa e molto spesso lo si trova a vagare per il campo come un pellegrino senza meta.
    Vucinic 5: Sbaglia un gol praticamente impossibile da mancare e fa rimanere a bocca aperta anche l’ex presidentessa Rosella Sensi. Il gol nel recupero non lo riscatta perchè arriva quando ormai è troppo tardi per recuperare.

    Roma (4-2-3-1): Doni 5,5; Cassetti 6, Loria 5, N. Burdisso 5, Riise 6; Pizarro 5,5, De Rossi 5; Taddei 5, Menez 6 (27′ st Borriello 5), Rosi 5 (12′ st Vucinic 5); Totti 6. A disp.: Lobont, Castellini, Simplicio, Brighi, Perrotta.

    Pagelle Palermo

    Nocerino 6: E’ l’uomo ovunque del centrocampo rosanero, corre, contrasta e si fa trovare sempre pronto sulle ripartenze della sua squadra, contrariamente a quanto fa il collega di nazionale De Rossi.

    Pastore 5: Zamparini l’ha valutato 50 milioni, a dirla tutta il giocatore visto di recente non pare valere quella cifra, cambia solo il look e forse il taglio di capelli l’ha indebolito come Sansone, chissà? Di certo c’è che se non riesce a far la differenza anche nella difesa ballerina della Roma qualcosa che non va ci dev’essere per forza. Premia con due passaggi illuminanti i movimenti di Pinilla, che poi il cileno trasformerà in assist al bacio per Hernandez, ma è troppo poco per mister 50.
    Pinilla 7,5: Un gol e due assist, cos’altro chiedere ad un giocatore? Il cileno oggi è l’incubo della difesa romanista, Burdisso e Loria se lo vedono spuntare da tutte le parti e spesso sono costretti ad usare le maniere forti. La prestazione di oggi ha confermato che i 24 gol dell’anno scorso in serie B non sono stati un caso.
    Hernandez 7: Ottima intesa con Pinilla e soprattutto ottimo senso del gol, lui al contrario di Vucinic, il gol lo fa e se il primo era sicuramente facile, sul secondo dimostra invece di avere un’ottima tecnica e coordinazione. Un attaccante di sicura affidabilità e che ha netti margini di miglioramento data la giovane età.

     

    Palermo (4-3-1-2): Sirigu 6; Cassani 6, Goian 6, Bovo 6,5, Balzaretti 6; Migliaccio 6,5, Bacinovic 5 (18′ st Acquah 6), Nocerino 6; Pastore 5; Pinilla 7,5, Hernandez 7 (48′ st Kurtic sv ). A disp.: Benussi, Munoz, Darmian, Liverani, Miccoli.

  • Pagelle Milan – Samp, hanno clonato Boateng

    Pagelle Milan – Samp, hanno clonato Boateng

    Pagelle Milan
    Seedorf: 8 Forse è l’ultima sua stagione al Milan, ma un giocatore così farebbe comodo sempre. Ha deciso di prender in mano la squadra e portarla allo scudetto.

    Van Bommel: 7 Il suo acquisto vale tanto quello di Ibra, Boateng e Robinho. Fa un lavoro oscuro ma preziosissimo.

    Boateng: 7.5 Si inventa un colpo tacco-tacco sensazionale. Grinta, classe e tanta qualità. Si vede in ogni parte del campo

    Cassano: 7 Un gol un assist e il sorriso stampato sulle labbra. Il figlio gli porta via il sonno ma gli darà nuova serenità.

    Pagelle Sampdoria
    Garrone: 3 Ha distrutto la Samp con scelte cervellotiche e impopolari. Resterà anche in caso di B ma quest’annata è colpa sua.

    Cavasin: 4 E’ troppo facile parlare di episodi in una gara senza un tiro nella porta avversaria. Doveva esser il motivatore ma sembra lui il primo a non esser convinto.

    IL TABELLINO

    MILAN-SAMPDORIA 3-0
    20′ Seedorf, 9′ st rig. Cassano, 17′ st Robinho
    Milan (4-3-1-2): Abbiati sv (19′ pt Amelia 6); Abate 6.5, Yepes 6.5, Thiago Silva 6.5, Zambrotta 6.5; Gattuso 6.5, Van Bommel 7 (29′ st Pirlo sv), Seedorf 8; Boateng 7.5; Pato 6.5 (42′ pt Cassano 7), Robinho 6. A disp.: Papastathopoulos, Flamini, Pirlo, Emanuelson, Antonini. All.: Allegri
    Sampdoria (3-5-2): Curci 5; Volta 5, Gastaldello 5, Martinez 5.5 (13′ st Zauri 5); Dessena 5, Tissone 5, Palombo 5.5, Koman 5.5, Laczko 5; Pozzi 5 (31′ st Biabiany sv), Maccarone 6. A disp.: Da Costa, Ziegler, Guberti, Poli, Macheda. All.: Cavasin

    Arbitro: Celi

  • Pagelle Parma- Inter 2-0. Leonardo bocciato

    Pagelle Parma- Inter 2-0. Leonardo bocciato

    Inter

    Leonardo 4 il buon Leo sbaglia tutto, lascia Chivu a sinistra in balia dei giocatori del Parma, regala 45’ al parma e nella ripresa non riesce a dare la giusta scossa alla squadra.

    Stankovic 6 l’ unico a salvarsi e l’ ultimo a mollare, l’ attaccante più pericoloso dell’ inter, ed è tutto dire

    Attacco Inter (Pazzini, Milito, Eto’ o) 4 tutti e tre insieme combinano poco o nulla, la benzina sembra finita e le motivazioni pure

    Ranocchia 5 non vede mai Giovinco, svagato rischia anche l’ espulsione nel primo tempo

    Parma

    Giovinco 7,5 la formica atomica è imprendibile, sia Lucio che Ranocchia non lo prendono mai, segna illumina, ed è proprio un mistero che giochi in una squadra che lotti per la salvezza

    Amauri 7 doveva solo stare bene, e quando sta bene fa la differenza. Tiene palla fa salire la squadra segna un gol e ne sfiora un’ altro colpendo la traversa con il classico tiro “alla Del Piero”. Di tutto di più

    Candreva 7 splendido soprattutto nel primo tempo, l’ unico errore di una partita perfetta è il “Vaffa” a Colomba dopo il cambio con Valiani

    Mirante 7 Sicuro, salva il risultato rischiando la pelle ad inizio ripresa, compie due miracoli a fine partita scoraggiando qualsiasi velleità di rimonta nerazzurra.

    PARMA-INTER 2-0
    Parma (4-3-2-1): Mirante 7; Zaccardo 6,5, Paletta 7, Lucarelli 6,5, Gobbi 6,5; Morrone 6,5, Dzemaili 6,5,  Modesto 7; Giovinco 7,5 (36’Bojinov 6), Candreva 7 (20′ st Valiani 6); Amauri 7 (46 st Crespo s.v.). A disp.: Pavarini, Pisano, Galloppa, Nwankwo. All.: Colomba
    Inter (4-2-2-2): J. Cesar 5,5; Nagatomo 5,5, Lucio 5, Ranocchia 5, Chivu 4,5 (1′ st Sneijder 6); Zanetti 5,5, Cambiasso 5; Kharja 4,5 (35’ st Pandev 5), Stankovic 6; Pazzini 4 (16′ st Milito 4), Eto’o 4. A disp.: Castellazzi, Materazzi, Mariga, Obi. All.: Leonardo
    Arbitro: Rocchi
    Marcatori: 35′ Giovinco; 86′ Amauri;
    Ammoniti: Ranocchia (I); Zaccardo (P); Stankovic (I); Paletta (P)

  • Pagelle Schalke Inter: Raul leggenda, Sneijder smarrito

    Pagelle Schalke Inter: Raul leggenda, Sneijder smarrito

    Pagelle Inter

    Eto’o 5,5 voleva segnare due gol per battere il record di reti segnate in una singola edizione di Champions League (10) appartenente a Adriano, ma praticamente è innocuo come una mosca, che gironzola e da fastidio alla difesa tedesca senza arrecare danni. Da lui ci si aspettava sicuramente di più, soprattutto perché dal suo lungo digiuno dal gol arrivano inevitabilmente anche i peggiori risultati stagionali della squadra. Da ritrovare e in fretta.

    Milito 5 A.A.A cercasi eroe di Madrid disperatamente. Avvistato l’ultima volta il 22 maggio, chiedere a Van Buyten. Recuperato dall’infortunio, ma non nella brillantezza. Sicuramente è stato servito male, ma c’è stato poco movimento e poca intesa con i compagni. Sembrava un pesce fuor d’acqua. Mai determinante. Spento.

    Lucio 5,5 Si cercava la tranquillità difensiva con il suo ritorno ma così non è stato. Ha tolto le castagne dal fuoco in diverse occasioni evitando un passivo peggiore e ridimensionando Edu che all’andata sembrava agli occhi degli addetti ai lavori un nuovo Ronaldo. Ma ha anche lui le sue colpe nella debacle nerazzurra quando sul primo gol lascia un’autostrada a Raul.

    Nagatomo 6,5 Non delude, mettendo sul piatto una buona prestazione, fatta di corsa e tanta buona volontà. Per la precisione nei cross e negli assist chiedere ad altri. Corre come un forsennato e non si fa sorprendere sulla sua fascia ne da Uchida, ne da Edu. Forse all’andata sarebbe stato utile averlo in campo.

    Sneijder 4,5 è lui il vero grande assente questa sera. Doveva innescare le punte e creare il legame tra il centrocampo e l’attacco. Praticamente sbaglia un quantitativo innumerevole di palloni e si intestardisce troppo spesso in azioni personali che non portano a nulla. Le sirene del Manchester United si faranno sentire in estate?

    Maicon 5,5 Il terzino destro più forte al mondo. Chi Dani Alves? Maicon sta vistosamente calando, e stasera c’è un’ulteriore conferma, in una partita dove fa su e giù sulla propria fascia senza essere una sola volta preciso nei cross. Non gli riesce un dribbling o un inserimento, e nel primo tempo quando ha la palla del possibile vantaggio non la impatta facendosi anticipare da Neuer perché in ritardo. Nella speranza che sia solo un calo fisico andrebbe fatto riposare per fargli ritrovare la giusta benzina nelle gambe per lo sprint finale.

    Pagelle Schalke

    Baumjohann 6,5 Recupera palloni e sa sempre quello che fare con la palla al piede. Inserimenti perfetti e gli manca pochissimo per fare gol quando si fa anticipare da Julio Cesar nella ripresa. Un appunto: età anagrafica 24 anni! È un giocatore da tenere d’occhio in prospettiva futura.

    Raul 7,5 Immenso. Come l’araba fenice, lui abbandona il Real e risorge nello Schalke 04, dove vive la sua migliore primavera in terra tedesca. 72 gol nelle competizioni europee, per un giocatore che ha steso l’Inter prima a San Siro per poi ribadire chi fosse il padrone di casa nella Veltins Arena. Tra tutti i milanisti del mondo forse l’unico a non tifare Schalke stasera era proprio Pippo Inzaghi, staccato ancora una volta da Raul nei centri europei. L’Inter se avesse vinto sarebbe entrata nella storia. Lui c’è già!

    Howedes 7 il giocatore che non t’aspetti. È lui che dovrebbe contenere un mostro sacro come Eto’o, e ad appena 23 anni senza paura ti tira fuori una prestazione magistrale. Un piccolo neo sull’azione del gol interista, quando in area pasticcia come tutta la difesa dello Schalke. Poi si inventa goleador e segna addirittura due gol, dove il primo gli viene annullato per un fuorigioco dubbio, e il secondo lo segna con una cattiveria da grande attaccante. Parte un bolide che sembra voler dire “valla a prende mo Julio!!”

    Neuer 7 Buona la sua partita come all’andata. Chiude lo specchio della porta nei momenti che contano: sul tiro di Stankovic e sugli anticipi perfetti sui palloni alti. L’area piccola con lui diventa no fly zone. Incolpevole sul gol di Thiago Motta.

    Metzelder 7 Lo avevano definito un giocatore legnoso, ma stasera è decisivo in diverse occasioni. È un pessimo cliente per Milito e per Eto’o. Randella pesante e chiude ogni pertugio evitando le azioni pericolose sul nascere, con la conseguenza che la manovra offensiva nerazzurra è sterile. Ruvido ma efficace.

  • Pagelle Barça-Shakhtar. Messi Re di Coppa

    Pagelle Barça-Shakhtar. Messi Re di Coppa

    Pyatov 6: Trovarsi davanti la squadra più forte del mondo soprattutto dopo i 5 gol incassati all’andata, deve avergli procurato non pochi incubi, eppure il giovane portiere si comporta più che degnamente non abbocca alle finte di Messi e compie anche qualche bel intervento, uno su tutti quello sul tiro a botta sicura di Afellay.

    Douglas Costa 6: Prova subito ad impegnare Valdes con una botta da distanza ravvicinata che il portiere ribatte in angolo, lotta e ci prova, alla fine viene sostituito esausto da Eduardo.

    Mkhitaryan 6: Insieme a Douglas è quello che ci prova di più, ma poca roba, anche su di lui il portiere blaugrana si esalta, ma il suo predicare è una voce nel deserto.

    Jadson 5,5: Una punizione ben battuta ed una conclusione è tutto quello che si può menzionare della sua gara. Niente altro da segnalare, di sicuro non il giocatore visto contro la Roma.

    Shakhtar (4-2-3-1): Pyatov 6; Ishchenko5,5, Kobin 5, Rakitskiy 5, Shevchuk 5; Mkhitaryan 6, Hubschman 5 (30′ st Fernandinho sv); D. Costa 6 (9′ st Eduardo 6), Jadson 5,5, Willian 5; Adriano 5,5 (22′ st Moreno sv).
    A disp.: Khudzhamov, Gai, Alex Teixeira, Kryvtsov.

    Valdes 7: Compie 3 o 4 interventi che dimostrano che il portiere nel Barça di Messi, Xavi e Iniesta, non è solo una comparsa. Per il resto serata molto tranquilla per lui.

    Mascherano 6: Guardiola se lo inventa centrale di difesa e quando Milito subentra a Piquè se ne capisce anche il motivo. Il centrocampista argentino si destreggia molto bene, anche se ad onor del vero non è chiamato a faticare più di tanto.

    Xavi 5: Dire che passeggia in campo è un eufemismo, totalmente assente dal gioco, l’ombra del fenomenale giocatore che tutti conosciamo, ma per una sera una pausa di normalità gliela si può concedere.

    Messi 8: Il voto non rispecchia in realtà la sua partita che per una volta è stata su livelli umani. Ma anche stasera ha messo a segno una rete, per l’esattezza il 48° in questa stagione e grazie a questa marcatura è riuscito a battere il record di marcature stagionali in maglia blaugrana appartenente in precedenza ad un altro fenomeno, Ronaldo.

    Barcellona (4-3-3): Valdes 7; Alves 6,5, Piquè 6 (25′ st Milito 5,5), Busquets 6, Adriano 6; Mascherano 6, Xavi 5 (21′ st Pedro 6), Keita 6; Afellay 6,5, Messi 8, Villa 5 (30′ st , Jeffren Suarez sv).
    A disp.: Pinto, Maxwell, Prat, Alcantara.

  • Pagelle Juventus – Genoa, i bianconeri alzano i Toni

    Pagelle Juventus – Genoa, i bianconeri alzano i Toni

    Pagelle Juventus

    Motta 4: Straniato, smarrito, un pesce fuor d’acqua. Antonelli al rientro gli fa vedere i sorci verdi, anche se nel primo tempo il gol arriva in maniera fortuita, i problemi in entrambe le marcature arrivano dalla sua fascia di competenza. A Roma aveva illuso con una discreta prestazione, ma nel complesso la prova di oggi è l’emblema della sua stagione in bianconero.

    Traorè 6: A tratti è un po’ confusionario, ma in generale la sua è una buona prova, sia in fase d’attacco, dove molto spesso si fa trovare pronto con sovrapposizioni, sia in fase difensiva dove si rende protagonista di alcune ottime chiusure. Viene da pensare se non fosse stato tormentato dagli infortuni come sarebbe stata la sua stagione con la Juventus, non credo che lo scopriremo il prossim’anno, di certo si può dire che probabilmente Marotta c’aveva visto lungo.

    Pepe 7: La sua stagione è stata altalenante, condita da 4 reti tra cui quella fortuita di oggi e da prestazioni al limite dell’irritante per i tifosi juventini. Oggi però l’esterno romano si dà da fare, corre, combatte e lotta su ogni pallone, va vicino al gol in più occasioni e alla fine lo raggiunge nella maniera più fortuita. Se al suo rendimento offrisse un po’ più di costanza sarebbe sempre tra i migliori in campo.

    Matri 8: Un cecchino. Al limite dell’incredibile la sua media gol in maglia bianconera, 7 gol in 10 partite e tutti di pregevole fattura, anche quello di oggi è un mix di potenza e tecnica, controllo di palla sulla sponda di Toni, dribbling sul diretto avversario palla sul destro e tiro secco alla sinistra di Eduardo. Ma non sono solo i gol a fare di Matri un ottimo acquisto per la causa juventina, l’attaccante scuola Milan è sempre molto partecipe alle manovre della squadra e non disdegna anche la giocata ad effetto.

    Toni 7,5: Entra e la partita cambia, in meno di mezz’ora offre a Matri un ottimo appoggio che il compagno di reparto trasforma nel gol del pareggio, poi offre una palla d’oro a Pepe che conclude e su cui Eduardo compie un mezzo miracolo ed infine sfrutta una dormita della difesa genoana, si precipita su una palla vagante e lo trasforma nella rete della vittoria per la Vecchia Signora. La vendetta è compiuta e stavolta il numero 3 che Preziosi gli aveva assegnato come voto della sua esperienza in rossoblu, gli porta bene.

    Juventus (4-3-2-1): Storari 6; Motta 4 (62′ Sorensen 6), Bonucci 5,5, Barzagli 6, Traore 6; Aquilani 6,5, Felipe Melo 6 (62′ Toni 7,5), Marchisio 6,5; Krasic 6, Pepe 7 (78′ Martinez s.v.) ; Matri 8.
    A disp.: Manninger, Sorensen, Grygera, Salihamidzic, Giandonato, Martinez, Toni.

    Pagelle Genoa

    Eduardo 6,5: Ai mondiali con il Portogallo aveva ben figurato, poi nel corso del campionato ha fatto sorgere dei grossi dubbi sulla sua affidabilità a molti tifosi del Grifone. Oggi ha riconfermato quanto di buono aveva fatto vedere in estate compiendo in molte occasioni dei veri e propri miracoli e salvando più di una volta il risultato, alla fine deve arrendersi ad una deviazione fortunata e a due prodezze degli avanti bianconeri.

    Dainelli 5: Fino a quando Toni non è entrato in campo non ha fatto una brutta figura, ma dal momento in cui il suo ex compagno di squadra ha messo piede in campo per lui è stato un incubo. Rischia di rimetterci l’osso del collo quando Kaladze decide di abbatterlo ed è forse dopo quella botta che rimane stordito a tal punto da farsi superare da Toni, concedendogli di battere a rete e di superare il proprio estremo difensore.

    Rossi 5,5: Tante chiacchiere, molto nervosismo e poca sostanza, il capitano del Genoa è lo specchio del pessimo momento che sta vivendo la squadra rossoblu, ha anche lo sfortunato demerito di vedersi carambolare addosso il pallone del pareggio colpito di testa da Pepe.

    Antonelli 6,5: A vederlo giocare non si capisce perchè il Parma, che non naviga in ottime acque, lo abbia lasciato andar via così a cuor leggero. L’esterno sinistro che quest’estate era stato più volte accostato all’Inter, rientra dopo 3 mesi lontano dai campi di gioco a causa di una brutta pubalgia e rende impossibile la domenica a Motta, che non riesce a contenerlo e se lo vede spuntare da tutte le parti. Entra come assist-man in entrambe le azioni che portano al gol i rossoblu.

    Floro Flores 7: La Juventus alla fine gli ha preferito Matri o forse è lui che a scelto Genova, ma oggi davanti al pubblico bianconero, che lo ha fischiato per tutti i 90 minuti, ha dato prova di poter essere un valido attaccante, sgusciante e spesso imprendibile per il povero Bonucci, svaria per tutto il fronte d’attacco e si rende pericoloso in più occasioni. Sigla la rete del momentaneo doppio vantaggio genoano, ma al 89° sbaglia da ottima posizione il punto del pareggio.Nel complesso ottima prova.

    Genoa (4-4-2): Eduardo 6,5; Mesto 5, Kaladze 5, Dainelli 5, Moretti 5; Rossi 5,5, Konko 6, Milanetto 6 (81′ Jelenic s.v.), Antonelli 6,5 (64′ Chico 5); Paloschi 5 (68′ Palacio 6), Floro Flores 7.
    A disp.: Scarpi, Chico, Doninelli, Jankovic, Boselli, Jelenic, Palacio.

  • Le pagelle del GP della Malesia. La perfezione di Vettel

    Le pagelle del GP della Malesia. La perfezione di Vettel

    Diamo i voti ai protagonisti del Gran Premio della Malesia 2011.

    Vettel 10 e lode: si nasconde il venerdi, poi mette a segno pole e vittoria. E’ veloce in tutte le condizioni, e dopo sole due gare ne ha già una di vantaggio sul secondo (Button). Se non è perfezione questa, poco ci manca.

    Heidfeld 9: parte come un missile in partenza sverniciando gli avversari eccetto Vettel. Si piazza davanti ad Hamilton in seconda posizione facendo neanche troppa fatica a tenerlo dietro. Gestisce bene gli pneumatici e alla fine rintuzza gli attacchi di Webber. Ritorna al podio dopo due anni e replica la prestazione di Petrov in Australia.

    Button 8: gara senza acuti, subisce sorpassi da Massa, Alonso, Webber ed Heidfeld. Risultato? Gestisce meglio di tutti le sue gomme e termina in seconda posizione, nemmeno troppo lontano da Vettel. Bravo Jenson.

    Red Bull 8: Il potenziale della macchina è sconfinato. “Forse” ancora non abbiamo visto neanche il vero limite della vettura, e in più sembra essere più affidabile rispetto allo scorso anno. C’è da dire che, si, Webber ha mostrato di essere veloce, e anche con 4 soste è arrivato a lottare per il podio, ma questa Red Bull sembra essere stata costruita attorno al campione del mondo in carica. Tra le sue mani sembra essere un’auto perfetta.

    Renault 8: Oltre che bella questa Renault sembra essere anche molto efficiente. Due terzi posti nei primi due Gran Premi con entrambi i piloti. Non si ha mai la controprova, ma se ci fosse stato Kubica…

    Webber 6.5: come in Australia soffre l’eccessiva usura degli pneumatici, cosa che non si verifica sulla monoposto del suo compagno di squadra. Perde molte posizioni in partenza a causa del non funzionamento del Kers, ma non è colpa sua. E’ comunque bravo nella rimonta e alla fine arriva a giocarsi il podio con Heidfeld. Nota di merito, per lui il giro più veloce della gara.

    Massa: 6.5: era da un pò di tempo che non vedevamo il brasiliano condurre una gara cosi. Sta con i primi per tutta la gara, infila sorpassi su Button e Webber, ma questa volta viene tradito dai suoi meccanici che al pit-stop sbagliano, facendogli perdere del tempo eccessivo.

    Alonso 7: nessuno fino a ieri si sarebbe aspettato che sarebbe stato li a lottare per il podio con Hamilton. Gara sapiente e d’attacco, ma l’errore nel tentativo di superare l’inglese a pochi giri dalla fine, che gli avrebbe permesso di finire terzo, pesa eccome.

    Hamilton 6: parte bene insidiando sul rettilineo Vettel, ma poi viene sopravanzato alla prima curva da Heidfeld che gli fa un pò da tappo. Bene per la prima parte di gara poi ha un calo alquanto inspiegabile forse anche a causa degli pneumatici. Comunque un passo indietro rispetto all’Australia.

    Ferrari 7.5: Trasformata rispetto alle disastrose qualifiche del sabato mette in mostra un bel passo gara, vicino a quello della McLaren. L’unica pecca è quell’errore al pit-stop di Massa che gli avrebbe consentito di scalare qualche posizione. Per il resto i miglioramenti dovrebbero essere attuati sul giro secco. Comunque in crescita.

    Mercedes 4: non basta avere l’appellativo di macchina più bella del circus, servono le prestazioni in pista. E fino a questo momento non ve ne è stata traccia.

    Pirelli ?: il punto interrogativo è d’obbligo. Ancora non abbiamo capito quale sia la reale consistenza degli pneumatici milanesi perchè oggi in pista, più che in Australia, si sono evidenziati diversi problemi per i piloti di decadimenti della gomma dura alquanto inspiegabili (vedi Hamilton) che è durata solo poche tornate in più rispetto a quella di mescola morbida.

  • Le pagelle di Palermo – Cesena 2-2

    Le pagelle di Palermo – Cesena 2-2

    Il pareggio in extremis agguantato dal Cesena di Ficcadenti al Barbera maschera la buona prestazione del Palermo di Delio Rossi, evidenziando una fragilità difensiva non ancora risolta, ed un blackout finale frutto di un calo di tensione. Il Cesena gioca una gara ordinata, con qualche buona occasione e qualche recrininazione su alcuni episodi arbitrali, strappando un punto molto utile nonostante l’inferiorità numerica.

    Le pagelle

    PALERMO

    Sirigu 6 Quasi inoperoso per tutta la gara, incolpevole nelle azioni dei gol del Cesena nel finale.

    Cassani 6.5 Attento e propositivo anche in fase di spinta, partita di sostanza, con un ottimo cross per Pinilla al 35′ del primo tempo, poi parato da Antonioli.

    Goian 6 Partita sufficiente nel complesso, con qualche buon intervento risolutore su Jimenez, fermato prima sul momento di calciare in porta.

    Bovo 6 Come il compagno di reparto partita sufficiente, nonostante sia uno specialista non incide nelle punizioni.

    Balzaretti 6.5 Buona partita, di quantità e qualità, soprattutto in fase propositiva: entra in modo decisivo nelle due azioni dei gol del Palermo, suggerendo l’assist a Kurtic ed a Pinilla.

    Acquah 6.5 Il giovane centrocampista, classe ’92, inizialmente sembra poco addentro alle dinamiche di gioco, poi si inserisce meglio nel corso della partita, dimostrando una buona personalità.

    Liverani 7 (27′ st Bacinovic sv) Il migliore in campo, un ritorno in campo dopo l’infotunio di grande spessore: suggerisce, detta i tempi, dirige l’orchestra: è il vero canalizzatore del gioco.

    Nocerino 6 Partita di sostanza e di quantità, la centesima in maglia rosanero: corre e lotta e prova anche qualche sortita offensivo, con centra la porta con un bel tiro al volo nel primo tempo.

    Kurtic 6.5 E’ un esperimento di Delio Rossi, trequartista in sostituzione di Pastore squalificato: dopo 5 minuti è l’autore del provvisorio 1 a 0 del Palermo, per il resto qualche buona giocata per il giovane sloveno.

    Miccoli 6.5 Non segna ma fornisce qualche buono spunto, dribbla e dialoga, dimostrando una buona intesa con il cileno Pinilla, compagno di reparto. Finchè resta in campo è nel vivo del gioco.

    Dal 14′ st Hernandez 6 Ha avuto un buon impatto sulla gara, poteva fare di più al 49′ del secondo tempo su una palla gol che poteva portare il Palermo sul 3-1.

    Pinilla 6.5 (46′ st Darmian sv) E’ l’autore del raddoppio, che poteva regalare una preziosa vittoria al Palermo, segnando da pochi passi raccogliendo il tiro cross di Balzarini. Si fa parare un colpo di testa ravvicinato da Antonioli nel primo tempo su cross di Cassani.

    All. Rossi 6.5 Buon ritorno a Palermo, buona intuizione su Kurtic dal primo minuto. Il pareggio è frutto di un crollo di attenzione, sul quale avrà tempo per lavorare.

    CESENA

    Antonioli 6 Incolpevole sui due gol incassati, autore di una grande parata su colpo di testa ravvicinato di Pinilla al 35′ del primo tempo e di un buon intervento su Hernandez al 49′ del secondo tempo.

    Santon 6.5 Buona gara, propositiva anche in fase di spinta, con discese e cross frequenti

    Felipe sv (9′ pt Pellegrino 6 Attento ed ordinato, entra bene in gara dopo 9′ sostituendo l’infortunato Felipe)

    Von Bergen 6 Partita sufficiente, anche se viene espulso nel secondo tempo per intervento eccessivamente scomposto su Pinilla.

    Lauro 6 Partita sufficiente ed abbastanza ordinata

    Caserta 6 Gara senza guizzi particolari. Rimedia un giallo, era diffidato e gli farà saltare la gara con il Bari (14′ st Rosina sv)

    Colucci 6.5 Mostra buona sicurezza e fornisce un apporto di grande sostanza

    Parolo 6.5 Cross ed iniziative, autore del gol del 2-1 che riapre la partita

    Giaccherini 7 Gela il Barbera al 51′, autore del 2-2 definitivo. Per il resto, buona gara nel complesso, anche se potrebbe essere più preciso in alcuni rifornimenti offensivi.

    Jimenez 7 Rientrante da un infortunio alla caviglia, non mostra difficoltà fisiche: dribbla e rientra, si propone spesso in appoggio e in dialogo.

    Malonga 6.5 Potrebbe segnare l’1-1 nel primo tempo, ma non è preciso nel tiro di sinistro che manda a lato. Cade in area e reclama un rigore nel primo tempo, dubbio l’intervento di Liverani (24′ st Bogdani sv)

    All. Ficcadenti 6.5 Prepara bene la trasferta di Palermo: la sua squadra ha il merito di lottare fino al sesto minuto di recupero.

  • Le pagelle di Bologna – Napoli 0-2

    Le pagelle di Bologna – Napoli 0-2

    Napoli

    De Sanctis 7 Il portiere azzurro è decisivo soprattutto nel secondo tempo negando a Di vaio in due occasioni e a Cherubin, nel finale, la gioia del gol.

    Lavezzi 7 il pocho gioca una grande partita, mette il tacco nel primo gol di Mascara e si procura il rigore del 2-0, sempre pericoloso in area.

    Mascara 6,5 l’ ex Catania giustifica l’ investimento fatto da De Laurentiis a Gennaio trovandosi pronto in area  e sbloccando la partita.

    Bologna

    Viviano 5 giornata no per il portiere rossoblù, incerto nell’ occasione del primo gol del napoli dove fornisce l’ assist a Mascara

    Di Vaio 4,5 polveri bagnate per il Bomber ex Juve e Parma che in due occasioni, molto facili per lui, fallisce l’ appuntamento con il gol.

    Ekdal 5 troppo lento lo svedese in un centrocampo dove i partenopei sono scesi in campo con il coltello fra i denti. Ammonito e sostituito nell’ intervallo

    MARCATORI Mascara al 30′, Hamsik su rigore al 47′ p.t.

    BOLOGNA (3-5-2) Viviano 5; Moras 5,5, Portanova 5,5, Cherubin 6; Buscé 5,5, Mudingayi 6, Perez 5,5, Ekdal 5 (dal 1′ s.t. Meggiorini 6), Morleo 5 (dal 12′ s.t. Rubin); Paponi 5,5 (dal 32′ s.t. Della Rocca), Di Vaio 4,5. (Lupatelli, Britos, Mutarelli, Ramirez). All. Malesani.

    NAPOLI (3-4-2-1) De Sanctis 7; Campagnaro 6,5, Cannavaro 6, Ruiz 6; Maggio 6,5, Pazienza 6,5, Yebda 6, Dossena 6,5; Hamsik 6,5 (dal 31′ s.t. Gargano s.v.), Mascara 6,5 (dal 15′ s.t. Zuniga 6); Lavezzi 7 (dal 41′ s.t. Lucarelli s.v.) (Iezzo, Aronica, Santacroce, Sosa). All. Mazzarri.

    Ammoniti Morleo, Ekdal, Perez per gioco scorretto; Campagnaro, Ruiz, Lavezzi per gioco scorretto, Mascara per c.n.r . Spettatori 23.269. Tiri in porta: 3-5. Tiri fuori: 4-3. In fuorigioco 3-3. Angoli 4-9. Recuperi: 1′ p.t.; 4′ s.t.

  • Pagelle Udinese – Roma: Di Natale bum, Totti bum bum

    Pagelle Udinese – Roma: Di Natale bum, Totti bum bum

    Pagelle Udinese
    Zapata: 7 E’ un leader, sarà difficile tenerlo ancora ad Udine sopratutto senza Champions

    Isla: 7
    Pare abbia gli occhi addosso di tantissime big di tutta Europa e anche stasera dimostra il perchè. E’ uno dei migliori nel suo ruolo.

    Denis: 5 E’ arrivato ad Udine per dimsotrare che a Napoli sbagliavano, questa sera però sbaglia tutto.

    Di Natale: 6,5
    Acciaccato? Nessuno se ne è accorto. Timbra il suo gol nonostante una partita difficile.

    Pagelle Roma

    Juan: 7 Il brasiliano questa volta è perfetto.

    Pizarro: 7
    E’ indispensabile per questa Roma, detta i tempi, protegge palla e si procura un rigore. Divino.

    De Rossi: 6,5 Le tante voci di mercato lo destabilizzano ma questa sera seppur a tratti fa vedere il vero De Rossi.

    Totti: 8
    Che ci resta da dire? E’ un momento favoloso, corre segna e fa pure il cucchiaio.
    Udinese (3-5-2): Handanovic 5,5; Benatia 6, Zapata 7, Domizzi 6,5 (41′ st Vydra sv); Isla 7, Abdi 5,5 (24′ st Cuadrado 6), Pinzi 5, Asamoah 6,5, Armero 5,5; Di Natale 6,5, Denis 5 (27′ st Corradi 6,5). A disp.: Belardi, Coda, Pasquale, Angella. All.: Guidolin

    Roma (4-2-3-1):
    Doni 6; Cassetti 5,5, Burdisso 6, Juan 6,5, Riise 7; Pizarro 7, De Rossi 6,5; Rosi 5,5 (19′ st Taddei 6,5), Brighi 5,5 (26′ st Perrotta 6), Vucinic 5 (29′ st Borriello 5); Totti 8. A disp.: Lobont, Loria, Caprari, Simplicio. All.: Montella

    IL COMMENTO DELLA PARTITA